Rideva e scherzava, ogni tanto girava lo sguardo, lo guardava e tornava poi al telefono.

Off non ci fece più caso, era abituato ormai, anche lui stava giocando al cellulare.

Erano in pausa, stavano per iniziare il workshop per "not me".

"Ei Gun ma perché non hai condiviso che eri su un edificio di New York?!" Chiese la sua amica curiosa, il grande drizzò le orecchie, volendo sapere anche lui.

"Che bisogno c'era? L'hanno condiviso tutti" rispose il piccolo tranquillo e l'altro sospirò.

Gun era cambiato, o almeno così gli sembrava.

Prima era abituato alle sue effusioni, anche davanti a tutti.

Ora non le faceva più, forse per colpa del covid? O anche perché voleva nasconderlo.

Il piccolo glielo disse, che era per entrambi...

Ma se lo era, perché stava appiccicato agli altri?

Sbuffò infastidito di nuovo, non doveva pensarla così, loro avevano litigato qualche giorno prima e da allora avevano si parlato, si chiariti ma no, non visti da soli.

Con soli loro non intendevano in agenzia, perché anche lì non fecero nulla, poteva vederli chiunque, non erano nella loro stanza relax, dovevano stare cauti.

"Il tuo ragazzo sta sbuffando un bel po', non avete ancora risolto?" Sentì chiedere dall'amica e questa volta si alzò ed andò via, ecco.

Di nuovo gli altri lo sapevano, perché Gun parlava di queste cose?

Certo anche a lui succedeva, certe volte, con Tay ed Arm.

Ma entrambi conoscevano anche il piccolo, era diverso per lui.

Le amiche non sapevano come fosse Off, se non dai racconti di Gun o dalle possibili interviste fatte.

Si sentì raggiungere da un passò un po'più veloce del suo.

"Papii perché te né sei andato?" Chiese a bassa voce il piccolo confuso.

Questo si girò infastidito, cercò di resistere al suo sguardo, non doveva cedere.

"Non mi piace quando si parla di me, soprattutto per una cosa negativa." Replicò e lo vide il senso di colpa nel piccolo.

"Non sapevo... Che fare, ho chiesto aiuto alle mie amiche... " Spiegò guardandolo, era sincero.

Off sospirò di nuovo. 

"Va bene, mi passerà, andiamo stiamo per iniziare." Rispose però il grande, Gun annuì un po' 

abbattuto...

Tutti e due si concentrarono sul lavoro e quando Mond li invitò a mangiare fuori annuirono insieme, consapevoli che uno dei due dovesse nascondersi.

Gun si mise di lato, in modo che qualunque foto si potesse fare, lui non si sarebbe visto.

Parlarono tranquillamente e l'aria sembrava davvero più calma.

Il piccolo sorrideva contento di vedere il suo ragazzo davvero calmo.

Off non riuscì ad avercela molto col piccolo, soprattutto se questo parlava con il loro amico e nel mentre cucinava le carne migliore per lui.

Andava in automatico, poi quando Mond chiese un pezzo quasi si ingelosì.

Per farsi perdonare l'altro gli diede un pezzo della sua ma il piccolo la prese subito.

"A Papii non piace questo pezzo" rispose subito, era piccante, a lui piaceva.

Gun si fece accompagnare da Off, avrebbe preso la sua macchina il giorno dopo, tanto era in agenzia.

"Vuoi venire a casa mia?" Chiese il grande e sorrise leggermente quando il piccolo annuì, mettendosi comodo.

"Non devi andare dalle tue amiche?" Chiese però e lo sentì ridacchiare.

"Sei geloso che esco molto con loro?" Replicò il piccolo curioso.

"Non sono geloso di loro, sono geloso del tempo che passi con loro" spiegò senza giri di parole.

Gun annuì e lo capiva, perché la pensava nello stesso modo, ed era per quello che avevano bisticciato.

"Anche io vorrei passare più tempo con te, lo sai." Disse e l'altro sospirò, di nuovo.

"Ora sei qua, va bene così" lo pensava seriamente, perché sapeva ora, che il piccolo lo voleva veramente.

"Quando mi hai detto che ero cambiato ci sono rimasto male, per questo non stavo venendo. 

Ma poi ho capito che era vero." Quando raggiunsero il parcheggio del grande, Gun parlò e lui si girò velocemente confuso.

"Non l'ho detto per male" spiegò il grande ed il piccolo gli sorrise dolcemente.

"Lo so, ma mi sono interrogato molto su questo, perché non voglio perderti per qualcosa che non so di aver fatto." Off sorrise e questa volta si sporse a baciargli la guancia, era un gesto semplice, ma pieno di affetto che riempiva il cuore del più piccolo.

"A che soluzione sei arrivato allora?" Chiese curioso il grande ed il piccolo questa volta si sporse a baciarlo sulle labbra, un leggero tocco.

"Che non sono più innamorato di te ma-" non riuscì a finire la frase che il grande si spostò velocemente.

"Come?" E lo vide pure ridere!

Cosa c'era da ridere??! Pensò sentendo il suo cuore fermarsi.

"Fammi finire, non sono più innamorato perché ti amo." Spiegò dolcemente e vide chiaramente la confusione e il sospiro di sollievo nel suo compagno.

"Nella mia ricerca mi è apparsa una frase.

Una volta un autore disse:

Mi sono accorto di amare mia moglie nell'esatto momento in cui ho capito di non essere più innamorato di lei.

Ed è quello che penso anch'io, quindi penso di esser cambiato, sono più maturo ma anche i miei sentimenti per te sono maturati, sono diventati più forti e grandi. " Spiegò calmo, non lo guardò neanche una volta, perché si sentiva in imbarazzo, non era da lui parlare seriamente, scappava, ma se serviva a far stare tranquillo il suo compagno l'avrebbe fatto.

Per quanto non sembrasse, quello più titubante era il grande.

Gun una volta che incominciò a fidarsi di lui, niente l'avrebbe fatto dubitare, ma sapeva che per quanto Off si fidasse di lui, l'insicurezza tornava.

I pensieri tornavano e non cercava mai di toglierli il grande, né parlava con il piccolo per chiarire e questo faceva battere forte il cuore del piccolo.

Off dall'altro canto non sapeva che dire, Gun era decisamente maturato.

Il problema era che il suo cuore avrebbe davvero resistito?

Era chiaro ormai, lui non poteva vivere senza quel adorabile uomo.

Si emozionò quasi e dovette deglutire varie volte per poter fare una voce normale.

"Grazie, non volevo farti pensare tanto, ma sono contento che tu l'abbia fatto. " Commentò e lo vide mettere un broncio degno di lui.

Il piccolo infatti si girò quasi offeso pronto a dirgliene quattro!

Ma il grande lo precedette e lo baciò dolcemente, quando si sentì ricambiato passò la lingua sul suo labbro ed entrò.

Fu un bacio passionale e pieno d'amore ed il piccolo capì.

Off era così, preferiva essere più fisico per quanto non lo fosse molto.

Si staccarono dolcemente e Gun sentì le gambe tremare sotto lo sguardo pieno d'amore del grande.

"Ti amo" disse il grande, non riusciva ora a fare grandi discorsi, ma bastava al piccolo.

Aveva gli occhi lucidi dall'emozione ed il grande si premurò subito di togliere quelle piccole lacrime che ribelle erano scese contro il volere del proprietario.

Si baciarono ancora ed ancora.

Off pensò che prima o poi avrebbe dovuto dirglielo anche lui al piccolo.

Non era innamorato del piccolo perché ormai lo amava anche lui.