Anime & Manga > City Hunter/Angel Heart
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Autore: Vianne1013    09/07/2021    7 recensioni
Piccola shot che ho scritto tanto tempo fa e che ho deciso di pubblicare anche qui.
Sperando che vi piaccia. ^_^
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaori Makimura, Ryo Saeba
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
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“Allora Kaori ti vuoi muovere? Sono ore che ti aspetto!” brontolò Ryo ai piedi delle scale dell’appartamento.
“Arrivo, arrivo….mamma mia quanto sei stressante!” urlò Kaori dalla sua camera.
“Guarda che se continui a fare le cose alla velocità di un bradipo addormentato faremo tardi.” Continuò a sbuffare l’uomo.
“Ma di cosa stai parlando? E’ la Vigilia di Natale, non potresti pendertela comoda per una volta?”
“Le mie fan mi aspettano,non posso farle attendere per te.” disse l’uomo pieno di orgoglio.
“Ma quali fan?”.
“Tutte le belle ragazze che saranno alla fiera pronte ad attendere l’arrivo del grande stallone di Shinjuku.”
“Secondo me sei caduto e hai battuto la testa….guarda che non è detto che ci siano belle ragazze stasera, e poi le belle ragazze sono in giro con i fidanzati generalmente.”
“Sciocchezze, è come dico e vedrai che ti dimostrerò che ho ragione. Ma sei pronta o no?” disse continuando a sbuffare incessantemente.
“Eccomi….eccomi, quanta fretta!” rispose la donna mentre stava scendendo le scale.
Lo sguardo di Ryo si posò sulla socia e per poco non gli venne un infarto. La donna indossava una gonna jeans lunga fin sopra al ginocchio che le metteva in mostra le lunghe gambe affusolate, un maglione bianco morbido che le fasciava in maniera incredibilmente precisa il seno, inoltre si era truccata leggermente, cosa che metteva in risalto i suoi grandi occhi nocciola, i suoi ribelli capelli rossi e le sue dolci labbra carnose. Era veramente una visione.
La donna si accorse dell’occhiata prolungata del socio e guardandolo attentamente disse “Che c’è? Ho qualcosa che non va?”.
“Ah-hem no, mi chiedevo solo se non avessi troppo freddo così poco vestita.”
“Poco vestita? Ma se porti a casa clienti meno vestite di me….e comunque per tua informazione non sono poco vestita, il maglione anche se sembra leggero è di lana pesante, non vedi com’è morbidoso?” disse la donna indicandogli il petto, cosa che provocò l’ennesima scossa al corpo del povero Ryo.
“Si vedo….vedo.” disse mordendosi affannosamente il labbro inferiore e deglutendo a fatica.
“Tranquillo Ryo, sono vestita sufficienza e inoltre ho anche il cappotto nero perciò non sentirò freddo. Che dici andiamo?.”
“Si andiamo.”
S’incamminarono per la strade della città, attraversando il grande parco adiacente al quartiere di Shinjuku e alla fine arrivarono a destinazione, alla Fiera della Neve.
Tutte le strade del quartiere erano piene di piccole bancarelle illuminate con lanterne colorate, veniva venduto ogni tipo di cosa, dolci artigianali, girandole, pupazzi per bambini, tende, tessuti, lanterne colorate, leccornie di ogni tipo e tutt’intorno si respirava l’aria della festa.
“Che meraviglia!” esclamò Kaori con gli occhi pieni d’incanto.
“Si non è male.” rispose Ryo con aria apatica.
“Uhm sempre partecipe tu eh? Vabbè pazienza stavolta me la sono cercata.” continuò con aria sconsolata.
“Senti non è colpa mia se queste cose non mi entusiasmano, sei tu che ci sei voluta venire per forza.”
Sul volto di Kaori si dipinse un’espressione di tristezza mista a rassegnazione ma facendo finta di nulla continuò a camminare cercando di farsi rallegrare dall’atmosfera di felicità attorno a loro.
Improvvisamente qualcosa attirò la sua attenzione…. una piccola bancarella con una vecchietta dall’aria simpatica che la guardò e le sorrise.
Kaori fu talmente ammaliata da quella visione da bloccarsi improvvisamente in mezzo alla strada senza rendersi più conto di nulla, quando Ryo se ne accorse, cercò di richiamare la sua attenzione.
“Kaori…..Kaori…..Kaori mi senti?” disse più volte l’uomo.
La donna quasi svegliandosi improvvisamente, guardò l’uomo e disse “Si? Che c’è?”.
“C’è che ti stavo chiamando da almeno dieci minuti…. cosa stavi guardando di tanto interessante?”chiese l’uomo volgendo lo sguardo nella stessa direzione di quello della socia.
Kaori quasi come se fosse un automa gli indicò la bancarella alla loro destra ed anche Ryo incontrò lo sguardo dolce della donna che gli donò un sorriso.
“Vuoi andare a vedere?” le chiese dolcemente.
Lei lo guardò con occhi pieni di felicità, come quando si concede un piccolo sfizio ad una bambina piena di speranze e annuì con entusiasmo.
“D’accordo, senti io vado a quella bancarella prendo qualche cosa da mangiare mentre tu rimani qui a guardare.” E detto questo si allontanò.
Kaori d’altro canto si diresse verso la bancarella e verso la vecchietta le domandò sorridendo:
“Buonasera signorina, cerca qualcosa in particolare?”.
“Salve, veramente no signora, volevo solo dare uno sguardo.”
Non ebbe il tempo di finire la frase che la sua attenzione venne attirata da un anello a forma di fiocco di neve.
La signora accortasi dell’oggetto del desiderio di Kaori le disse:
“E’ bello vero? E’ un anello magico.”
“Magico?” chiese la sweeper incuriosita.
“Si, permette di far avverare ogni tipo di desiderio.”
“Davvero? E come lo sa?.”
“E’ successo a me.” Prese una pausa e avvertendo la brama di curiosità che stava pervadendo Kaori continuò dicendo: “Eh si mia cara, quest’anello mi ha donato l’amore cinquant’anni fa, proprio in questo stesso giorno e per questo ho deciso di dargli un nome, si chiama “Il segreto della neve”.”
“E perché lo rimette in vendita?”.
“Perché il mio desiderio é stato esaudito ed è il caso di donare un po’ di fortuna anche agli altri non credi?”.
La donna sorrise all’anziana signora e si sentì pervasa da un grande calore dentro il cuore.
“Che bella storia.” esclamò a voce alta.
“Lei è innamorata di qualcuno in particolare signorina?” le domandò la signora.
“Chi io????” esclamò diventando paonazza.
Stava per negare ogni cosa, ma notando lo sguardo complice della donna, si arrese e disse: “Beh ecco…….s-sì. Ci sarebbe qualcuno nel mio cuore, ma non è così semplice perché siamo colleghi e….”
“Di cosa state parlando?” domandò improvvisamente Ryo che era comparso silenziosamente dietro di lei.
La donna arrossì di nuovo violentemente sotto lo sguardo dell’uomo e della signora e non riuscì ad emettere alcun suono.
“Buonasera, lei deve essere il collega di questa bellissima donna.” disse la signora facendo l’occhiolino a Kaori.
“Donna??? Quale donna? Dove dove dove?” rispose lo sweeper con la solita faccia da maniaco, sotto lo sguardo attonito della vecchietta.
“Ma cosa dice?”.
“Ahhh ma lei parla di Kaori? Ma lei non è una donna, è un uomo mancato.”
In poco tempo, un kompeito di 250 T con su scritto “Buona Vigilia di Natale”, avvolse il povero Ryo in un vortice e lo sprofondò nel muro di fronte a loro, mentre una Kaori decisamente alterata urlava: “Brutto deficiente, te lo do io l’uomo mancato!”.
“Su Kaori-chan non fare così, il piccolo Ryo stava solo scherzando.” iniziò a guaire disperatamente il povero sweeper.
“Non m’incanti!” gli urlò con fare da lupo mannaro,poi guardando la vecchietta sconvolta davanti a lei disse: “ Grazie per la storia signora, arrivederci.”
E detto questo se ne andò, seguita da un piagnucolante, lacero-contuso Ryo.
La vecchietta li osservò andare via e dopo essere scoppiata a ridere disse: “Ma guardali, già si amano.”
“Kaori-chan aspettamiiiiiiiii!” continuò l’uomo quasi ululando.
“Cammina più veloce se vuoi raggiungermi!” ruggì la donna attorno alla quale si era formata una nube nera che aveva attirato gli sguardi di tutti i presenti.
“Non fare così stavo scherzando.”
“Non me ne importa niente!”.
“Beh almeno mangia quello che ti ho comprato no? A pancia piena poi mi potrai insultare quanto vuoi.” Disse improvvisamente l’uomo con voce delicata.
La sweeper si voltò colpita da tanta gentilezza e assieme all’uomo raggiunsero una panchina e una volta seduti iniziarono a mangiare gli Okonomiyaki.
“Perché mi hai tirato un kompeito prima?” le domandò.
“Come perché? Ti pare modo di trattarmi quello?.”
“Ma dai stavo solo scherzando e comunque ti ho detto anche cose ancora peggiori ma non mi sono mai ritrovato spiaccicato contro un muro di cemento in piena fiera.”Nel pronunciare quelle parole, guardando il volto triste di Kaori, gli venne un tuffo al cuore che lo fece sentire tremendamente in colpa, che gli fece pensare a quante volte l’avesse ferita profondamente e a quante volte lei stessa non avesse mai detto nulla in proposito.
Rimasero in silenzio per qualche minuti fin quando fu Ryo a riprendere la parola dicendo:
“Allora di cosa stavate parlando con la vecchietta di prima?.”
“Mi ha fatto vedere un anello bellissimo.” disse la donna con aria sognante.
“Ah sì?”.
“Sì, mi ha detto che quell’anello le ha fatto avverare un desiderio, tanti anni fa, proprio in questo giorno.”
“Davvero e che cosa aveva desiderato?.”
“L’amore.” rispose lei guardandolo dritto negli occhi e sentendo un vortice di emozioni percorrerle il corpo.
Rimasero molti minuti a fissarsi. L’uno perso negli occhi dell’altra e viceversa, un vortice di sensazioni fecero battere all’impazzata i loro cuori e avvolgevano delicatamente quell’improvviso incrocio di sguardi.
“Non pensi che sia una bella storia?” disse improvvisamente la donna cercando di ricomporsi.
“Mah che noia.”borbottò lui.
“Come che noia? E’ una cosa bellissima.”
“Sarà ma io preferisco un altro tipo di amore…..” esclamò l’uomo con una faccia da maniaco incallito. “ E il mio radar mi dice che…..”
E non ebbe il tempo di finire la frase che una bellissima ragazza passò davanti a loro e Ryo come vinto da una forza improvvisa schizzò via a razzo al suo inseguimento, lasciando dietro di sé una scia di fumo, urlando “UNA BELLISSIMA RAGAZZA STIA PASSANDO QUI IN QUESTO MOMENTO! MOKKORIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!” e lasciando la povera Kaori da sola, seduta su di una panchina.
La donna si guardò attorno sconsolata, prese la busta con dentro il suo regalo per l’uomo e dopo aver sospirato, alzò le spalle e iniziò a camminare, dirigendosi verso la strada di casa.
Si sentiva sola, delusa, stupida per aver sperato anche per un istante che quell’anello avesse potuto aiutarla a risolvere le cose con Ryo. Il vento le feriva gli occhi o erano le lacrime pungenti alle quali non voleva dare soddisfazione?
L a sua testa era piena di pensieri, che le rimbombavano dentro senza pietà e che l’affliggevano costantemente. Immersa com’era nelle sue riflessioni, non si accorse che il tempo stava cambiando fino a quando non vide cadere piccoli fiocchi di neve davanti a sé.
“Accidenti, si è pure messo a nevicare e io sono decisamente lontana da casa, speriamo di non beccare un raffreddore.” disse avvolgendosi nella sciarpa gialla, regalo di Ryo di qualche anno prima.
Il profumo del tessuto la riscaldo lievemente e le provocò un tuffo profondo al cuore che la fece sentire ancora più triste. Continuò a camminare, cercando di non dare troppa importanza al freddo, quando una voce familiare la destò dal suo torpore.
“Te l’avevo detto che eri vestita troppo leggera” disse Ryo che comparve improvvisamente dietro di lei.
“Ryo che ci fai qui?” esclamò la donna sorpresa di vederlo lì dietro di lei.
“Perché non mi hai aspettato alla fiera e te ne sei andata via?” le chiese lui quasi in tono di rimprovero.
“Ho pensato che fossi “impegnato” e non volevo disturbarti.” rispose lei stizzita.
“D’accordo, ti chiedo scusa, ho sbagliato.” tentò di rimediare l’uomo ma non vedendo alcun cambiamento sull’espressione della donna continuò dicendo : “ Tieni questo è per farmi perdonare.”
E detto questo porgendole una piccola e rotonda scatolina blu con un fiocco rosso sopra.
“Cos’è?” chiese lei sorpresa, prendendo in mano il piccolo oggetto.
“Aprilo.” Disse lui donandole uno dei suoi sorrisi più belli.
“Aspetta.” Disse e gli porse un pacchetto blu con nastro bianco. “Questo è per te.”
“Per me? Cos’è?” domandò lui a sua volta stupito.
“Aprilo. Dai apri tu per primo!” fece lei sorridendo.
L’uomo la guardò e una volta aperto il pacchetto, tirò fuori una bellissima sciarpa di seta blu, a coste e ne rimase colpito.
“E’ bellissima Kaori, grazie.” disse dolcemente e dopo averla indossata le diede un dolce bacio sulla fronte, il quale fece diventare bordeaux la povera Kaori.
“Beh? Il tuo non lo apri?” disse lui con aria impaziente.
“Ah si?”.
La donna iniziò a scartare il suo regalo, sotto lo sguardo attento del suo collega e quando alla fine riuscì ad aprirlo rimase senza fiato. Dentro quella piccola scatolina blu, c’era il suo anello, quello che aveva visto alla bancarella e che l’aveva fatta sognare.
“Ma questo……questo è il Segreto della Neve.” esclamò quasi senza fiato.
“Ah è così che si chiama? Ho visto che ti piaceva e mi sembrava giusto comprartelo.”
“Oh Ryo…..” disse lei abbassando la testa ed iniziando a piangere.
“Ehi…..perché piangi?”chiese lui visibilmente preoccupato e le alzò il mento per poterla guardare negli occhi.
“Perché mi hai reso molto felice.” rispose lei sorridendo.
“Ma Kaori è solo un anello.”
“No è qualcosa di più, è un anello magico, fa avverare i desideri che provengono dal cuore, ti ricordo che alla vecchietta è successo e proprio in questo giorno.”
“E cosa mi dici di te? Il tuo desiderio si è avverato?” chiese lui con aria seria.
“Non proprio, però forse prima o poi si avvererà.” esclamò la donna sorridendo e stringendo la mano sulla quale aveva indossato il gioiello, al suo cuore.
“Beh allora, vediamo se riusciamo a dargli una mano.”
“Che cos….”
La donna non ebbe il tempo di finire la frase che le labbra calde di Ryo incontrarono le sue in bacio dolcissimo e lui l’avvolse in un abbraccio.
La testa di Kaori, si svuotò e il sapore dolce e caldo delle labbra dell’uomo le riempì il cuore e inebriò il corpo. Rimasero avvinghiati così per un bel po’ di minuti, fino a quando, a malincuore decisero di separarsi senza però interrompere l’abbraccio.
Fu la donna a prendere per prima la parola dicendo: “Ryo tu mi hai bac-baciata….e come…”
“Ti ho sentita parlare prima con la donna.” ammise alla fine “Avrei dovuto dirtelo, però ho preferito fare finta di nulla e a prenderti in giro come al solito e per la cronaca prima ho seguito la ragazza, non perché fossi veramente attratto, ma soltanto per avere una scusa e comprarti quell’anello.” Disse alla fine con aria imbarazzata.
“Oh Ryo.” disse lei commossa stringendosi fortemente a lui.
Lo sweeper l’avvolse dolcemente in un abbraccio, coprendola con lo spolverino e donandole un contatto ancora più profondo con il suo corpo. Rimasero ancora un po’ di tempo così, abbracciati, avvinghiati l’uno all’altra e circondati da un’atmosfera magica colorata di bianco.
Kaori si gustò quel contatto così profondo con il suo corpo, con quell’odore di dopobarba al cedro misto all’odore della sua pelle e ne respirò a pieni polmoni, godendosi ogni piccola sensazione di calore che proveniva da esso quando la voce profonda dell’uomo la destò all’improvviso.
“Che ne dici Sugar Boy? Torniamo a casa?.”
La voce di Ryo la risvegliò da quel torpore così dolce nel quale era rimasta prigioniera e la spinse a guardarlo di nuovo negli occhi, nei quali inevitabilmente si perse.
“Allora Kaori, non rispondi?” continuò lui vedendo che la donna continuava a non rispondergli.
“Si scusa…va bene, torniamo a casa.” rispose lei sorridendo.
Stava per iniziare a camminare quando la sua attenzione cadde sulla mano destra del suo socio che era tesa verso di lei e alzando lo sguardo, lo guardò incuriosita.
Osservando la sua reazione, l’uomo si avvicinò a lei e prendendole la mano nella sua disse:“Vieni.” e dopo averle donato uno splendido sorriso, l’avvolse dentro al suo spolverino avvicinandola ancora di più a sè ed assieme iniziarono a camminare sulla strada di casa, avvolti dalla magica atmosfera creata da tanti piccoli fiocchi di neve……i suoi piccoli segreti, i desideri espressi dalle donne innamorate sotto la neve della Vigilia di Natale.


Fine.
   
 
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