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Autore: Ai_Sellie    10/07/2021    0 recensioni
« Ve lo prometto sul mio nome e quello della mia famiglia, non sto per trascinare vostra figlia sulla via della perdizione » giuri solenne per l’ennesima volta, appoggiandoti una mano sul cuore. « Non lo farei mai! »
[Modern!AU]
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Archibald, Berenilde, Vittoria
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Come da avvertimento è una modern!AU, perché tutto questo è una nuova avventura, per me, e mi sento più tranquilla a muovermi in questa specie di "via di mezzo", per il momento. :3
Non contiene degli spoiler, a meno che non si voglia considerare Vittoria come tale. Mettiamola così: se siete ancora al primo o secondo libro siete già a conoscenza della sua esistenza, ma non avete ancora idea di come si chiami né, tantomeno, di che tipo di personaggio sarà. X3

Non ho ancora terminato di leggere l'ultimo volume - e di questo passo non so quando avrò la forza di farlo - ma dopo che Christelle Dabos ha deciso di gettarmi in testa quel dettaglio senza alcun tipo di preavviso, avvertivo il bisogno di una cosa del genere.
Niente, solo questo.





« Ve lo prometto sul mio nome e quello della mia famiglia, non sto per trascinare vostra figlia sulla via della perdizione » giuri solenne per l’ennesima volta, appoggiandoti una mano sul cuore. « Non lo farei mai! »
La donna, elegante e bellissima nonostante gli abiti decisamente più modesti, rispetto a quelli che sei solito vederle indossare durante gli eventi organizzati dalla tua famiglia, si porta le mani in grembo, ma non accenna a volersi spostare dalla soglia.
Continua a guardarti in silenzio, un accenno di sorriso benevolo ad incurvarle le labbra ma lo sguardo deciso e apprensivo di una madre preoccupata per la propria bambina.
Sorridi.
« Sapete che non vi mentirei mai, Berenilde ».
Lei inarca vagamente un sopracciglio e tu non riesci a trattenerti dal sorridere un po’ di più, sistemandoti il cappello.
« Ve l’ho detto, voglio solo portarla a comprare il suo regalo di compleanno, undici anni non si festeggiano mica tutti i giorni. È un bel traguardo! »
La donna socchiude le labbra e fa per ribattere qualcosa, ma si ferma appena si rende conto che la tua attenzione non è più concentrata su di lei.
Una chioma dorata ha appena fatto capolino alle sue spalle e tu non hai potuto fare a meno di seguirla con gli occhi.
Appena i vostri sguardi si incrociano le fai l’occhiolino; la ragazzina risponde con un sorriso così ampio che le brillano gli occhi.
Si infila sotto il braccio della madre, evitando abilmente all’ultimo il suo tentativo di trattenerla, e ti corre ad abbracciare.
« La mia nipotina preferita » ridi, accarezzandole i capelli.
Per l’impeto, il cappello ti è scivolato dalla testa ed è caduto sul marciapiede.
Ti chini a raccoglierlo e gli dai una rapida spolverata sulla manica.
« Pronta per la piccola gita? » chiedi, appoggiandole il cappello sulla testa che, troppo grande per lei, le scivola subito sulla fronte.
Vittoria ride e cerca di sistemarlo alla meglio per liberare gli occhi, poi si volta a guardare la madre.
Berenilde, una mano ancora in grembo e l’altra appoggiata allo stipite della porta, sposta lo sguardo dal viso della figlia al tuo e socchiude nuovamente le labbra per parlare, ma le richiude l’attimo successivo senza aver ancora detto niente.
Abbassa le palpebre e sospira.
« Due ore » concede. « Vi rivoglio qui tra due ore esatte, non un minuto di più ».
Vittoria sbuffa rumorosamente ma tu le sfili il cappello dalla testa, approfittando del gesto per sfiorarle la fronte con le dita e riportare la sua attenzione su di te.
Le sorridi, poi sposti nuovamente lo sguardo su Berenilde.
« E due ore saranno, madame » dichiari solenne, abbozzando un inchino.
La donna scuote appena la testa, ma accenna un sorriso.
Entra in casa per recuperare il cappotto della figlia e, quando torna, glielo infila e allaccia fin sotto al mento nonostante le sue proteste silenziose.
Le accarezza i capelli e le da un bacio sulla fronte, prima di accennare un ultimo saluto nella tua direzione e rientrare in casa, chiudendosi la porta alle spalle.
Vittoria si volta con un balzo verso di te, sorridendo così tanto che per un attimo temi molto stupidamente che le si spaccheranno quelle belle labbra sottili ereditate dalla madre.
Dove andiamo davvero? Ti chiede nel linguaggio dei segni, appena è certa che nessuno la stia spiando da dietro le tende.
Sorridi.
« A comprare il suo regalo di compleanno, mademoiselle » rispondi allegro, ma facendole l’occhiolino subito dopo.
Ti risistemi il cappello sulla testa e le porgi il braccio, che lei accetta ridendo in silenzio.





Vittoria è la cosa più bella che sia mai capitata ad Archibald - e nessuno riuscirà mai a convincermi del contrario - e Dio solo sa quanto amore e cuori e abbracci in più si merita quell'uomo. ♥
Vi prego, date una gioia ad Archibald.



(Ah, ci tengo a precisare che non ha mentito: la sta davvero portando a comprare il suo regalo di compleanno, solo non ha specificato dove e soprattutto cosa sia. XD)

  
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