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Autore: _Crys_    10/07/2021    1 recensioni
Troppi anni, troppe volte era stata presa in giro, insultata e temuta. Dopo aver preso coscienza della sua natura non umana nessuno aveva voluto più avere a che fare con lei.
Per fortuna, in un mondo in cui tutti le assomigliano, qualcuno è pronto a proteggerla quando i fantasmi del passato le rubano il sonno...
Nota: Questa storia racconta dei caratteri e poteri unici che ho dato alla mia guardiana, quindi si discostano completamente dalla storia originale!
Genere: Fantasy, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Valkyon
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«No…»
«Maledetta freak! Stai lontana da me!»
«NO!»
Si svegliò per il suo stesso grido, ansante. Il tempo di guardarsi attorno e riconoscere l’ambiente circostante; la sua stanza immersa nella notte. Era successo ancora.
«Ehi… ancora quell’incubo?»
Valkyon, che come sempre le era accanto, le aveva poggiato delicatamente una mano sul viso, sistemandole una ciocca di capelli che si ostinava a ricaderle sul naso.
«Ti ho svegliato… m-mi dispiace.»
«Non fa niente. Vieni qui…» La strinse a sé accarezzandole teneramente i capelli scompigliati, sperando di calmarla.
«Forse… potresti raccontarmelo questa volta.» Azzardò.
Crys sospirò, non ne aveva mai parlato a nessuno, ma Valkyon… lui meritava una spiegazione. Se non altro perché si svegliava a causa sua ogni notte, e nonostante questo continuava a voler addormentarsi accanto a lei ogni sera.
«Ha a che fare con la mia natura.» Iniziò Crys.
«Sento recitare quel maledetto incantesimo, quello gettatomi addosso prima che nascessi… In te gli elementi, non quattro ma sei, più uno che unisce celesti e ipogei, e sei solo tu il fulcro di tutto, punto d’incontro, d’ogni unione il frutto
Valkyon ripeté le rime a fior di labbra. «E… che vuol dire?» Chiese poi.
«Tutto. Se ci entro in contatto posso dominare i quattro elementi naturali. Emetto un’energia molto forte, tanto che i miei capelli iniziano a levitare ed ondeggiare. L’iride nera dei miei occhi svanisce, e le orbite completamente bianche vengono contornate di una luce che richiama l’elemento che sto usando. Rosso per il fuoco, verde per la terra, blu per l’acqua e viola per l’aria. I due elementi in più sono, beh… il bene e il male. Letteralmente. Il bene posso invocarlo, gli occhi rimangono completamente bianchi e posso praticare una sorta di magia bianca.»
«E il male?»
Crys si rabbuiò. «È lui che domina me. Se non controllo le mie emozioni prende il sopravvento. Gli occhi mi diventano completamente neri e il mio corpo agisce da solo… la mia volontà viene relegata in qualche angolo nascosto, è… orribile. Mi sento ingabbiata da qualche parte nel mio cervello, grido per farmi ascoltare, perché quella che agisce non sono io, ma… il mio corpo non mi obbedisce più. Mi fa così paura…» Si strinse di più a lui, prima di ammettere la verità. «In realtà tutto quello che posso fare mi fa paura. Il “più uno” dell’incantesimo è talmente forte che può annientarmi, non l’ho mai usato. Non so neanche bene in cosa consista. Per questo tengo sempre gli occhi chiusi e mi nascondo sotto il cappuccio nero. Perché vorrei che restassero le mie iridi nere nelle mie orbite bianche. Vorrei essere normale. E libera.»
«Perché? Che cosa sei? » S’indispettì Valkyon, voltandosi quanto bastava per guardarla meglio negli occhi. «Niente.» Per evitare il suo penetrante sguardo color miele, Crys si voltò dall’altra parte.
«Una freak.» Aggiunse poi mestamente.
«Una cosa?» Sussurrò lui avvicinandosi.
«Mi chiamano così da sempre. Nessuno mi ha mai insegnato a dominare i miei poteri e qualche volta è capitato che mi sfuggissero di mano. Una volta invece li mostrai a qualcuno cui pensavo di potermi fidare, ma… non è finita bene.»
Sentendo l’amarezza intrisa in quelle frasi, Valkyon si fece avanti, toccandole delicatamente la spalla e spingendola a voltarsi. «Crys, guardami. Forse non te ne rendi conto, ma sei quanto più di straordinario possa esistere. Non hai un dono, sei il dono. Puoi fare cose che nessuno potrà mai fare. Sei libera… e meravigliosa. Di qualunque colore diventino i tuoi occhi. Anche quando li lasci chiusi. Se qualcuno non lo vede è un suo problema. Io lo vedo e dovresti farlo anche tu. Anzi: ti dichiaro ufficialmente “Freeak”, primo libero e meraviglioso miracolo della magia e della natura. E se un giorno avremo dei bambini anche loro lo saranno…» In bilico tra la commozione ed il riso, Crys gli gettò le braccia al collo.
Non ebbe più incubi da quella notte in poi…



Angolo autrice:
Esatto, sono tornata dopo eoni.
Esatto di nuovo, anche questa volta pubblico una storia con la quale ho partecipato ad un contest.
Naturalmente su Eldarya.
Il tema era semplicemente "la guardiana", quindi tecnicamente mi sarei dovuta limitare a descriverne l'aspetto, le origini ed i poteri, ma si sa, a Crys le cose normali non piacciono.
Ho pensato di rendere il tutto più interessante impostandolo come se fosse una scena di qualche episodio insieme al meraviglioso ragazzone che mi ha accompagnata durante il viaggio in Eldarya Origins.

Come al solito la storia originale era estremamente lunga, pertanto ho dovuto effettuare un lungo e tristissimo lavoro di taglio e cucito per rispettare i limiti imposti dal concorso, e naturalmente, piazzo qui la creatura esattamente uguale a come l'ho presentata al contest!
Spero che vi piaccia nonostante tutto, lasciate una recensione se vi va, a me farebbe tanto piacere!
Alla prossima avventura!
Crys.
   
 
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