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Autore: Syerra    12/07/2021    3 recensioni
"Tsubasa respira e cerca di mantenere il controllo” gli sussurrò in un orecchio Taro, il capitano si mosse sconnessamente sulla sedia, vide che anche gli altri compagni della Nankatsu guardavano meravigliati la donna di fronte a loro. Chi si sarebbe mai immaginato che il medico sportivo sarebbe stata la loro ex compagna di scuola.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Genzo Wakabayashi/Benji, Sanae Nakazawa/Patty Gatsby, Tsubasa Ozora/Holly
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Ci avevano messo tutta l'anima per quel progetto, ognuno di loro aveva dato il proprio contributo e opinione, delle volte erano rimasti in biblioteca fino a tardi tanto che il custode li cacciava via per la chiusura della sede. Hitomi poteva affermare che era stato il miglior gruppo con cui fino ad ora avesse lavorato. Le scocciava ammettere che anche la presenza di Suo era stata fondamentale, aveva avuto delle ottime idee e aveva aiutano nelle decisioni più spinose. Il professore guardò a fondo il loro lavoro, ascoltò la presentazione con interesse e fece qualche domanda ad ognuno, per poi con uno sguardo sorpreso dichiarare “Ottimo lavoro ragazzi, vi meritate trenta ” a quella affermazione Kamiya esultò abbracciandola e d'istinto Hitomni contraccambiò sorridendo.
Alla fine dell'esame alcuni compagni di corso si congratularono con loro, ciò offrì l'occasione a Kamiya per organizzare una serata di festeggiamenti, dopotutto era stato un vero trionfo, in pochissimi potevano affermare di aver ottenuto un risultato così alto col professor Takeda.
Presa dall'entusiasmo Hitomi accettò e si accordò con gli altri per andare fuori a cena.
“Se vuoi ci prepariamo da me e ti fermi pure a dormire” le propose la compagna di corso, dopo averci pensato Hitomi accettò volentieri l'invito, era da un bel po' che non dormiva dall'amica.
Aveva mandato una sua foto tutta sorridente con in mano il libretto universitario col voto in bella vista a Genzo, chiedendogli se era un problema se si fossero sentiti prima il venerdì, perché sarebbe stata a cena con gli amici. Il ragazzo le fece i complimenti e si accordarono per telefonarsi quando da lei era primo pomeriggio.

Kamiya aveva prenotato nel ristornate alla brace più bello della città, era una serata davvero piacevole, ridevano e scherzavano senza nessun imbarazzo, persino Suo era di compagnia. Ishida alzò il calice di birra e iniziò a a fare un brindisi, così Kamiya propose di suggellare quel momento con un bel selfie, tirò fuori il telefono dicendo di mettersi in posa sorridendo, all'ultimo momento Suo appoggiò la mano sulla spalla di Hitomi stringendola leggermente a se con la scusa di stare tutti dentro all'obbiettivo.
La compagna di corso era decisamente ubriaca, effettivamente aveva bevuto un sacco di birra e Ishida l'aveva convinta a bere anche del sake. Hitomi aveva l'ingrato compito di riportarla a casa dato che era sua ospite, vedendola fare sproloqui sulle relazioni sentimentali e familiari, decise che era il momento di riportarla a casa. A causa del baccano dovette uscire fuori dal locale per chiamare telefonicamente con taxi, per suo fortuna sarebbe arrivato entro mezz'ora. Si girò per rientrare e si ritrovò davanti Suo, il ragazzo era decisamente brillo, aveva stampato sul viso un sorriso da ebete
“Sai Mitsui che stasera sei davvero uno schianto”
Le veniva da ridere, cercò di rimanere seria, quella sera poi non indossava niente di che, un paio di jeans aderenti e un dolcevita nero, lo ringraziò e tentò di rientrare nel locale, ma il compagno di corso non era dello stesso avviso, le bloccò la strada e continuò con il suo sproloquio
“Insomma sono mesi che ti corteggio e tu nada, non mi dai neanche una possibilità, sei crudele”
- È ubriaco Hitomi, mantieni la calma- pensò la ragazza
“Lo sai il perché, sono felicemente impegnata”
Suo fece un gesto vago con la mano enfatizzandolo con una specie di pernacchia
“Secondo me è uno stronzo, non l'ho mai visto venirti a prendere in università e da quanto so il week-end esci con gli amici”
Hitomi fece un enorme sospiro, se guardava la situazione dal punto di vista del ragazzo il ragionamento non faceva una piega, ma lui non poteva conoscere l'intera storia
“Lui vive all'estero, ci video chiamiamo tutti i giorni, ecco perché non possiamo vederci fisicamente”
La faccia di Suo assunse un espressione tra l'indignato e l'incredulo
“Sei una cazzo di masochista?! Come diavolo fai?”
Si prese una pausa e sembrava riflettere su qualcosa a lei ignoto
“Adesso capisco perché l'altra volta eri triste…. Senti non so come facciate, se fossi in lui non ci riuscirei, insomma come fate per scopare?”
“Suo stai diventando inopportuno”
“No davvero, fossi in lui ti fotterei tutti i giorni, invece sarà chi sa dove a tradirti con altre”
“Adesso basta, lui è un ragazzo maturo, mi ama e mi rispetta, non mi ha mai tradito”
Aveva piena fiducia in Genzo, a parte la storia di Marie non era mai uscito un pettegolezzo, di conseguenza non si sarebbe fatta mettere il tarlo del dubbio da quel deficiente. Senza volerlo si era distratta, il ragazzo si era avvicinato tirandola a se e cercò di baciarla, ma lei riuscì a scostarsi e gli tirò un sonoro manrovescio
“Sei proprio un coglione”
Detto ciò lo lasciò lì e rientrò nel locale per recuperare Kamiya.

Sentì Kamiya lamentarsi, molto probabilmente era ancora sotto l'effetto della sbornia della sera precedente. Durante il tragitto verso casa le aveva detto frasi sconnesse e cantato a squarciagola, era stata talmente molesta che si era scusata più volte col taxista e alla fine della corsa gli aveva dato una bella mancia. Come se non bastasse durante la salita sulle scale era diventata come un peso morto e aveva fatto un enorme fatica a metterla a letto.
Vedendola arrivare in cucina dovette trattenere una risata, aveva davvero un aspetto ridicolo con i capelli spettinati e il trucco colato. Le porse una tazza di caffè e non riuscì a non sfotterla
“Buongiorno principessa, la trovo in forma”
“Fottiti Mitsui, per favore dammi un benedetta pasticca contro il mal di testa”
“Ok, ce la fai a mandare giù qualcosa per colazione?”
L'amica fece un segno di assenso e aspettò la sua razione di pane e marmellata
“Di un po', dove eravate finiti tu e Suo? A un certo punto vi ho perso di vista”
“Ero uscita per chiamare un taxi e lui mi ha seguito per prendere una boccata d'aria. Tutto qui”
Kamiya non sembrava averla bevuta, la guardava con uno sguardo stranito
“Strano Ishida mi ha scritto dicendo che Suo aveva una bella cinquina stampata sul viso e che tu sembravi abbastanza incazzata quando mi hai portato fuori”
“Ha detto una marea di cazzate sul mio ragazzo e poi ha tentato pure di baciarmi. Mi sono semplicemente difesa”
L'amica la guardò sbalordita per poi scoppiare una risata, aveva persino le lacrime agli occhi, mentre a lei quella situazione non la faceva ridere per niente. Sapeva benissimo che avrebbe rivisto Suo in università e sarebbe stato un bel problema se fossero stati scelti per un altro progetto insieme. Tentò di far capire a Kamiya il suo disagio, ma questa non sembrava voler centrare il problema, le disse di fare come al solito e di ignorare il compagno di studi
“Così hai davvero un ragazzo, pensavo fosse una scusa per non avercelo intorno. Ma lo conosco?”
-Cazzo mi sono scavata la fossa da sola, adesso come ne esco?-
“No, è più grande di noi, lavora”
“Mmmm capisco,dai fammi vedere una foto”
Sentì una goccia di sudore freddo passarle sulla schiena, come cavolo poteva venirne fuori?!
Per suo immensa fortuna il cellulare di Kamiya iniziò a suonare e la vide aprirsi in un bel sorriso, a quanto pare era il suo ragazzo, la sentì dirle “Certo a tra poco”, poi si girò verso di lei e con uno sguardo sognante disse che Mudo sarebbe passato di li a breve
“Fossi in te andrei a sistemarmi, dai metto a posto io le tazze”
Kamiya la ringraziò e corse verso il bagno, per fortuna quella volta l'aveva scampata, sperava vivamente non tornasse più sull'argomento “fidanzato” o non ne sarebbe uscita indenne.

Aveva lasciato l'amica insieme al ragazzo, aveva ben capito di essere di troppo già da quando Mudo era entrato in casa. Il ragazzo aveva assaltato Kamiya sulla porta, l'aveva sentita dirgli che non erano da soli e di darsi una calmata. Quello era stato decisamente il segnale per levare le tende. Avrebbe voluto parlare con Hiro della situazione Suo, ma era partito per Tokyo, sapeva quanto fosse impegnato e non aveva voglia di scocciarlo per una questione del genere. Era in lotta con se stessa non sapeva se raccontare dell'accaduto a Genzo o fare finta di niente, perché dopo tutto non era successo nulla di significante.
Trovò Sanae intenta a guardare la tv, le sorrise e le chiese se si fosse divertita, con enfasi le rispose di sì e cercò di deviare il discorso chiedendole dove fosse il nipote
“Soichiro è a un pigiama party, ti va se stasera andiamo a mangiare del sushi?”
Era da un po' che non cenavano loro due da sole e aveva voglia di passere del tempo con Sanae.
La cognata le raccontò di aver sentito Yayoi e le confermava la sua presenza per il periodo natalizio, secondo il medico poteva viaggiare in aereo, ma con la raccomandazione di non strafare nei giorni successivi. Poi il discorso cadde su Tsubasa, di quanto fosse contenta di rivederlo a breve e della sua indecisione sul regalo di Natale.
“Sanae vorrei chiederti un consiglio, ma devi giurare di non parlarle con nessuno di quello che ti racconterò, neanche con Tsubasa”
La dottoressa la guardò leggermente allarmata
“Te lo prometto, cosa succede?”
Le raccontò della serata con gli amici, delle illazioni e del tentativo di baciarla di Suo, specificando di non avergli mai dato nessun segnale ambiguo, anzi di essere sempre stata chiara, precisando di avere una storia e di essere innamorata del suo ragazzo. Non omise neanche lo schiaffo. Vide Sanae pensarci su
“Perciò questo Suo è bello cotto, ma è il tipo vicino a te nella foto di ieri sera?”
Hitomi annuì
“Si lo so è piuttosto carino, ma con Genzo non c'è confronto. Ora non so se raccontare tutto a Genzo o far finta di nulla. Una parte di me vorrebbe dirglielo, soprattutto dopo l'enorme scenata che gli ho fatto per Marie, ma dall'altra parte non vorrei metterlo inutilmente in ansia. Non so cosa fare”
La cognata le sorrise, capiva perfettamente lo stato d'ansia di Hitomi, avere una relazione a distanza in quei momenti era difficile, magari una cosa banale poteva ingigantirsi rischiando di ferire l'altra persona. Certo con Tsubasa era sempre stata sincera e limpida, però anche lei aveva dovuto un paio di volte omettere qualcosina, proprio per evitare di far star male il ragazzo.
“Anche io al tuo posto sarei in crisi. Abbiamo paura di ferire l'altra persona e di creare tensioni che si possono benissimo evitare, ma dall'altro canto io sono per la piena trasparenza. Alla base della fiducia ci deve essere la sincerità”
“Il problema è che ho paura di farlo stare male. Però se penso che una ragazza potrebbe stare li con lui, provarci come ha fatto Suo e se Genzo non me lo dicesse andrei di matto”
Sanae le strinse una mano sorridendole, aveva già trovato da se la risposta
“Magari potresti dirglielo quando lo vedrai di persona, così riuscirete a chiarire subito la situazione”
Hitomi si aprì in un bel sorriso e le strinse la mano
“Hai ragione, grazie”
“Bene ora finiamo di cenare, così poi andiamo a prenderci un cocktail a quel locale super carino ”

Si stava annoiando terribilmente, a causa della gravidanza l'avevano messa a riposo forzato dal lavoro. Aveva preso le prime settimane come un occasione per finire quei piccoli lavoretti di casa che non faceva mai, come il pulire minuziosamente il servizio da tè o le posate d'argento. Poi era passata allo shopping per il nascituro, aveva comprato tutine, bavaglini e body di colori neutri. Jun poi era diventato ancora più amorevole e presente, non le lasciava compiere sforzi e la ricopriva di attenzioni, ma giustamente non poteva passare l'intera giornata con lei. Presa da un moto di noia scrisse nel gruppo delle ragazze, chiese cosa stessero facendo. La prima a risponderle fu Yoshiko, dicendo di star impazzando a causa del suo editore che le chiedeva di tradurre un libro complicatissimo. Poi fu il turno di Isabel, la francesina era impegnata su un set fotografico e mandò la foto dell'ambiente ricreato in studio. Poco dopo rispose anche Hitomi mandando una foto di lei e Sanae con la didascalia -Non essendoci Soichiro, stasera ci viziamo, cena a base di sushi. Come stai mammina? Jun ti sta facendo impazzire?-
Si mise davanti allo specchio dell'entrata e si fece una foto col pancione, scrivendo che stava diventando sempre più grossa e iniziava a sentire il “fagiolo”, era così che lo chiamava Jun, muoversi e inserì anche l'emoticon della balena, scatenando così le sue risate e quelle delle altre. Fu così che la trovò Jun, sorridente e allegra e questo mise di buon umore anche lui
“Finalmente vedo uno dei tuoi bei sorrisi” dopo averla baciata le fece una carezza sulla pancia per poi abbassarsi e posare l'orecchio dicendo
“Stasera vedi di far dormire la mamma”
Istintivamente Yayoi accarezzò la testa del marito e gli ricordò quanto lo amasse


Mi piaceva l'idea di descrivere alla fine del capitoloun piccolo momento della maternità di Yayoi e Jun, mi sono sempre piaciuti, li trovo bellissimi insieme.
Grazie ragazze per aver recensito il capitolo precedente, è sempre bello ricevere opinioni e sensazioni su quello che si è scritto. Ringrazio anche chi segue e legge la mia storia.
A presto


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