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Autore: Mochi_Gwenchana    14/07/2021    1 recensioni
La storia di una ragazza che si ritrova catapultata in Corea davanti alle persone che per lei sono le più importanti e significative, 7 ragazzi coreani che le hanno fatto riscoprire il piacere di sorridere ed emozionarsi al suono delle note di una canzone, può stare con loro a patto che loro non scoprano il suo segreto...
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sento i suoi occhi che mi divorano.

 

Come ne esco adesso?

 

Vago con lo sguardo sul suo viso e per un secondo i miei occhi indugiano sulle sue labbra, quelle labbra così morbide e succose, mi sono sempre chiesta che sapore hanno, sono così vicina che baciarlo sarebbe così facile. Le vedo schiudersi come ad invitarmi ad entrare.

 

Che ci sarebbe di male se lo baciassi? Voglio quelle labbra, le voglio più di qualsiasi altra cosa al mondo.

 

“Allora sono io il tuo Bias, vero Viola?” mi chiede Jimin

La sua voce mi scuote da quelle labbra tentatrici. E’ stato un attimo, un interminabile attimo in cui ho immaginato di prendergli il viso tra le mani e baciarlo come io fossi un pellegrino assetato nel bel mezzo del deserto e lui l’unica fonte d’acqua disponibile.

 

Viola basta! Vuoi perderlo? 

No! 

 

Prendo tutto il coraggio che ho dentro di me e impostando il sorriso più beffardo del quale sono capace mi avvicino ancora di più a lui guardandolo dritto negli occhi, dritto in quelle lenti che tanto odio, i nostri nasi quasi si sfiorano tanto da costringerlo ad arretrare di qualche centimetro per la sorpresa.

“Chimchim..., non credi di essere troppo piccolo per me?” dico sorridendo mentre vedo l’entusiasmo spegnersi nei suoi occhi.

 

Che lo abbia ferito?

 

Intanto intorno a noi sento il brusio degli altri che ridacchiano.

“Ah Jiminssi stai perdendo il tuo fascino” dice un sorridente Jungkook dandogli una pacca sulle spalle.

“Stai zitto” risponde Jimin ridendo mentre lo fulmina con lo sguardo.

Poi sposta lo sguardo verso di me e sembra lo sguardo di chi ha appena accettato una scommessa.

“Peccato Viola, eri davvero carina!” dice mettendo su un adorabilissimo quanto fintissimo broncio.

 

Ti amo

 

“Presuntuoso!” gli rispondo io facendogli una linguaccia divertita

“Avete finito di Flirtare?” Ci interrompe Namjoon fulminandoci

“Nei suoi sogni forse” dico io voltando le spalle a Jimin

Lo sento bofonchiare qualcosa mentre gli altri lo prendono in giro sul fatto che io gli abbia dato del piccolino e sul fatto che lo abbia chiamato Chimchim.

Vorrei ridere con loro ma sento lo sguardo indagatore di Namjoon su di me che mi spegne ogni ilarità.

 

Lo avrò convinto? Devo rincarare la dose, il mio presidente è maledettamente furbo.

 

“Pensavo mi avresti scoperta subito, mi stai deludendo Presidente, mi credi così scontata?” lo sfido.

“Presidente?” mi risponde lui divertito.

“Ti sei candidato senza dirci nulla?” subentra Hobi

“No no” risponde lui ridendo

“Sei voti li avresti già!” sentenzia Jin orgoglioso

“Facciamo 7!” rispondo prontamente io facendogli l’occhiolino.  

 

Ottimo, l’ho distratto!

 

“Ci penserò su allora” mi risponde lui

“Sul candidarti?” chiede curioso Tete

“No, sul non deludere le aspettative di Viola” dice rivolgendomi uno sguardo divertito.

 

Forse sono salva! Ma devo stare più attenta.

 

“Che vorresti dire con scontata?” mi fulmina Jimin

“Nulla piccino!” gli dico sorridendo mentre mi allontano andando verso la cucina.

Lo sento lamentarsi in lontananza. 

Questa cosa sta prendendo una piega abbastanza divertente tanto che mi lascio scappare un sorriso adesso che nessuno può vedermi.

 

Le riprese per oggi sono finite.

Non mi sono neanche resa conto delle ore che passavano. 

A quanto pare la prova di oggi era quell’imbarazzante momento della scheda Army con quel imbarazzantissimo questionario a cui avevo risposto mesi prima.

 

Che vergogna, come ho potuto scrivere quelle cose?

 

Sono le 20.00

Tutti insieme prepariamo la cena, dei velocissimi Noodles istantanei per poi rilassarci senza nulla di particolare da fare. 

Mi accorgo che è quasi mezzanotte ed io ho passato la serata persa in un angolo a guardarli giocare tra di loro, prendersi in giro e ridere con loro.

Quanto mi piace questa sensazione di pace e di famiglia, non l’ho mai provata prima, mi rende elettrica, ho letteralmente stampato il sorriso sulle labbra.

 

“Noona!” 

“Noona, come mai quel sorriso?” mi chiede Jimin, lo vedo inumidirsi le labbra mentre mi sorride

 

Jimin non tentarmi .

 

“Hey non chiamarmi così!” gli rispondo con una smorfia infastidita.

 

Dio Jimin, tutto ma Noona NO! sulla tua bocca suona così allettante che mi smuove qualcosa dentro.

 

“Perchè no? Non sono PI CCI NO?” mi risponde con un sorriso furbo scandendo bene tutte le sillabe della parola “piccino”

“Mi fa sentire vecchia, per favore non usarlo” invento esasperata

“mhn ci proverò…” mi risponde lui poco convinto facendo spallucce.

Sbuffo platealmente

“La lasci stare? non è mica tua!” gli dice Tete

“Come mai sorridevi così?” mi chiede dolcemente Tete

“Non lo so, ho immaginato tante di quelle volte di stare insieme a voi, così, in una serata normale come questa, forse sono troppo felice” rispondo sinceramente aggrappandomi alla ginocchia quasi per non cadere.

“Quindi ci preferisci così?” mi chiede incuriosito indicando se stesso e gli altri come a sottolineare i loro abbigliamenti del momento non proprio da idol.

Rido

“Si! Vi preferisco così” rispondo sfoderando il sorriso più grande che sia mai stata in grado di fare.

 

Quindi è questa la felicità?

 

“Quindi niente Hobi Dior che balla Bapsae?” mi chiede furbo Yoongi

Partono le risate.

Rotolo all'indietro facendo finta di essere colpita da una proiettile.

Li sento ridere.

“Quanto ancora vi divertirete con questa cosa?” esclamo scalciando e ridendo

“Sei tu che hai iniziato! Devo chiedere allo staff di recuperarmi l’abbigliamento?” mi chiede Hobi cercando di trattenere le risate.

“Hobiiiiiiiiii!!!” Grido con le mani in viso

Poi mi tiro su velocemente e lo guardo seria.

“Lo faresti davvero?” chiedo sorridendo

La faccia di Hobi è meravigliosa, vorrei fargli una foto, non si aspettava di certo una risposta del genere.

Alla vista della faccia imbarazzata di Hobi scoppiano tutti in una fragorosa risata.

Jimin che era seduto su una sedia come al suo solito si sbilancia e cade per le troppe risate aggrappandosi a Hobi che preso alla sprovvista vola con lui al suolo.

Gli altri, ovviamente abituati al fatto che Jimin cade continuamente dalle sedie quando ride, non fanno nulla per aiutarli ma continuano a ridere.

A quella vista, inizio a ridere anche io di gusto.

Credo di non aver mai riso tanto.

Pian piano le risate di placano

Hobi mi lancia un’occhiataccia gentile

Io mi lascio sfuggire una risatina e inaspettatamente un enorme sbadiglio.

“Sei stanca Biola?” mi chiede Tete

Non mi abituerò mai a quella dolce pronuncia della V, ogni volta mi coglie di sorpresa come fosse la prima. 

“Si, forse un pò!” rispondo

“Vai a riposarti allora” mi dice dolcemente Jimin

La sua capacità di trasformarsi da tentatore ad angelo in un secondo è straordinaria, mi chiedo sempre come faccia.

“Si, è meglio andare tutti a letto!” irrompe Jin

“Si Hyung!” risponde obbediente Kookie 

Non vorrei che quella serata finisse ma vedendo loro alzarsi per andare a letto faccio lo stesso.

“Buona notte” esordisco timidamente

“Notte” Rispondono all’unisono Jimin e Tete

“A domani” mi dice Hobi

“Dormi Bene” mi sorride Jin

“Buona notte” mi dicono Namjoon, Kookie e Yoongi

Mi sento la ragazza più fortunata del mondo.

 

Si, questa è decisamente LA felicità.

 

Sono in camera mia.

Già a letto con il pigiama; pantaloncini con dei pomodori e una canottiera raffigurante un piatto di spaghetti.

Stringo forte la mia pizza.

 

Vedo Jimin di fronte a me.

“Viola…” esordisce mordendosi le labbra

“Tu, che ci fai qui?” chiedo

 “Davvero sono troppo piccolo per te?” mi chiede avvicinandosi con lo sguardo cupo

“io…” cerco di replicare

“Se fossi piccolo farei questo?” mi incalza

Mi spinge verso il muro col suo corpo bloccandomi il passaggio con il braccio mentre appoggia l’altra mano sul mio fianco. 

“E questo?” continua

Si abbassa e avvicina le labbra al mio collo sfiorandolo appena.

Sussulto

Sento il suo respiro sul collo, lo sento inspirare profondamente.

Sono completamente immobilizzata.

“Sono ancora troppo piccolo?” mi tortura ancora sfiorandomi il collo con le labbra ad ogni parola.

“Jimin, ti prego…” provo a replicare

Sento il suo pollice giocare con l'elastico dei miei pantaloncini, mi sfiora la pelle. 

Inizia a baciarmi il collo con piccoli baci lenti e delicati provocandomi tante piccole scosse di piacere. 

Le sue labbra sono così morbide, proprio come le avevo sempre immaginate.

Lo sento risalire il collo facendosi strada con i baci fino ad arrivare all’orecchio.

Ha il respiro accelerato. 

Prende un respiro;

“Noona... “ la voce roca

Lo sento sfiorarmi l’orecchio col naso quasi a farmi una carezza mentre decide cosa fare.

“Ti voglio...” la voce tremante dal desiderio

 

Fanculo ti voglio anche io

 

Giro la testa verso di lui, i nostri sguardi si incrociano.

Vedo il desiderio cupo nei suoi occhi.

Lo stesso desiderio che lui vede nei miei.

“Che vuoi fare Noona?” mi sorride divertito

Serro i pugni sul colletto della sua maglietta e lo tiro a me.

Le nostre labbra si sfiorano appena, sento il suo respiro sulle mie

Gli prendo il labbro inferiore indecisa se volerlo mordere o succhiare. E’ così morbido

Lo vedo chiudere gli occhi per un secondo.

“Ti piace giocare?” mi dice staccandosi dalle mie labbra e leccandosi il labbro che gli avevo rubato poco prima.

E prima che potessi ribattere la sua mano scivola dietro al mio collo attirandomi a sé.

Assaggio finalmente quelle labbra.

 

Apro gli occhi

Salto sul letto

“Era… era un sogno” dico delusa

Ho ancora il fiatone da quel bacio che non ho avuto il tempo di assaporare come avrei voluto

“AHHHH Viola, anche qui lo sogni?” dico ad alta voce scalciando e scaraventando la pizza giù dal letto.

Mi alzo in piedi, il cuore ancora in fibrillazione, sento ancora il suo respiro sul collo.

Il fatto di saperlo a pochi metri da me non aiuta, anzi…

Raccolgo la mia pizza e la stringo forte a me. 

 

Dovrei smetterla.

Quando capirò che lui non sarà mai mio? 

Anche questa esperienza finirà solo col farmi soffrire.

Quando tutto questo sarà finito io sarò solo uno dei tanti ricordi confusi di un RUN qualsiasi.

Sii realista, lui vive su un altro pianeta. 

 

Gli occhi si fanno lucidi.

Devo uscire da qui, ho bisogno di aria.

Prendo le cuffie e l’mp3, senza fare rumore sgattaiolo via dalla stanza, appena uscita inciampo su un cuscino. 

“Acc...” mi tappo la bocca con le mani.

Per poco non cado per terra

Soffoco una risata

 

Sarei una pessima ladra

 

Mi fermo in ascolto.

Silenzio

Non credo che nessuno mi abbia sentito

Esco fuori ed a piedi nudi cammino verso il ponticino che da sul lago. 

Arrivo davanti alla ringhiera, mi fermo un attimo estasiata ad ammirare il lago, poi mi siedo per terra.

E’ così silenzioso adesso, niente urla, niente risate, solo lo scorrere dell’acqua.

E’ bellissimo.

Metto le cuffie e la musica parte

00.00 o clock

 

No, non posso sentire la sua voce adesso

 

Scorro avanti

Appena la sento una lacrima mi riga il viso, canto la “nostra” canzone per la milionesima volta.

La lacrima non è più sola adesso.

 

In another life

I would be your girl

We'd keep all our promises

Be us against the world

In another life

I would make you stay…” la voce rotta

 

La canzone finisce, sento l’aria fredda sul viso accentuata dalle lacrime.

Un brivido mi scuote. Forse dovevo rendere una felpa.

Improvvisamente, qualcosa di caldo mi copre le spalle.

“Hai freddo?” 

Quella voce

“Viola, che ci fai qui fuori? Non riesci a dormire?” era Jimin

Sussulto alla sua vista, la sua immagine si sovrappone con quella del sogno.

“Scusa non volevo spaventarti” mi dice lui con un sorriso incerto

Mi si siede accanto, i nostri sguardi si incrociano per quella che mi è sembrata un eternità.

E’ così bello, capelli in disordine, t-shirt bianca tutta stropicciata e pantaloni di chissà quale pigiama.

La prima cosa che mi esce dalla bocca è

“Sei, sei senza lenti?”

“Si, la sera le tolgo” mi spiega lui

“I tuoi occhi sono bellissimi non dovresti usarle” mi lascio sfuggire

“Wow, finalmente un complimento!” esclama lui divertito

“E, sei struccato!” esclamo stupita, Dio che felicità poterlo ammirare così.

“Ah si, ero a letto ma non guardarmi troppo” mi dice nascondendo il viso tra le mani.

Sorrido, quanto è dolce in questo momento,così indifeso, così diverso da quello che avevo appena sognato e forse ancora meglio.

Gli prendo le mani e gliele tolgo dal viso.

“Sei bellissimo lo stesso, smettila!” gli dico divertita

Lui di rimando mi risponde con uno dei suoi sorrisi più dolci. 

Devo fare appello a tutta la mia forza di volontà per non seppellirlo in un abbraccio e ricoprirlo di baci.

“Ma perchè te ne stai qui fuori tutta sola? e…” le parole gli muoiono in gola, deve essersi accorto delle lacrime.

Vedo i suoi bellissimi occhi farsi lucidi, la sua sensibilità non smetterà mai di sorprendermi.

Mi affretto a sorridergli.

“Ho solo fatto un brutto sogno!” provo a spiegare

“Ah, capisco... emn Viola, posso farti una domanda?” mi chiede

“C, Certo” rispondo incerta

“Sei mai stata innamorata?” continua lui imbarazzato

“In realtà, credo di esserlo!” rispondo senza pensare

 

Sono innamorata di te

 

Grido dentro di me

“Cosa si prova?” mi chiede

Mi scappa un sorriso amaro

“Fa un po male” la prima cosa che mi sfugge dalle labbra

“E’ per la canzone che cantavi prima?”

“Mi hai sentita?” chiedo arrossendo

 

Proprio tu dovevi sentirmi delirare su quella canzone? La nostra canzone...

 

“Si scusa, non dormivo, come come al solito, e ho sentito un rumore in casa, quando sono uscito dalla stanza ti ho vista camminare verso il lago” confessa

“La cantavi così, disperata?” chiede incerto

I miei occhi si appannano.

 

No non piangere, non piangere, non ora, non davanti a lui.

 

“Scusa” mi affretto a dirgli mentre una lacrima mi sfugge

“Anch’io piango spesso, non c’è bisogno di scusarsi” mi consola

 

Lo so, me lo hai insegnato tu che piangere va bene.

 

Sorrido

“Cosa vuoi sapere?” gli chiedo asciugandomi il viso con la giacca che mi aveva messo sulle spalle, sento il suo profumo addosso.

“Pensi a lui quando la canti?” mi chiede evidentemente troppo curioso per desistere

 

Penso a te

 

“Si, penso a lui” rispondo

“Il mio inglese non è molto buono ma mi è sembrata una canzone triste” dice lui confuso

“Dovresti studiare allora” lo prendo in giro facendolo sorridere

 

Quanto sei bello quando sorridi così

 

“Perchè -un’altra vita-?” chiede incoraggiato dal mio sorriso

“Perchè in questa vita lui non ha tempo per me, fa un lavoro in cui ha molte responsabilità e non può permettersi distrazioni”

“Wow deve essere una persona molto importante, un politico?”

 

Sei tu

 

“Si diciamo di si” gli rispondo con un mezzo sorriso

“Cosa ha di così speciale? Aspetteresti la prossima vita solo per lui? Si può amare tanto?” sembra avere un'infinità di domande.

“Hai mai amato Jimin?” gli chiedo di rimando

“Io, credo di no” esordisce guardandosi i piedi

E’ così vulnerabile adesso, il ragazzo che poche ore fa flirtava spigliato è solo un lontano ricordo. Vorrei abbracciarlo.

“Da quando abbiamo debuttato la mia vita è andata avanti veloce fino ad adesso, ma io mi sento ancora il ragazzino di 8 anni fa” confessa

“Non so cosa si prova” conclude

“E’ per questo che vuoi saperlo da me?” chiedo

Fa un cenno di assenso con quella dolce testolina, sembra così indifeso

 

Ti amo piccolo mio

 

Faccio un respiro.

“Sono… sono immensamente felice anche solo pensando a lui, ho le farfalle nello stomaco quando lo vedo, è una sensazione mista di agitazione ed euforia” gli dico

Il suo sguardo curioso e attento mi scalda il cuore.

 

Non potrò mai confessarti i miei sentimenti direttamente ma forse posso farlo adesso in questo strano modo

 

Prendo un respiro e con la voce tremante inizio

 

“Amo ogni cosa di lui, i suoi mille pregi e più di tutto i suoi difetti che lo rendono unico, la sua perfetta imperfezione è ciò che mi ha fatto follemente e irrimediabilmente innamorare di lui”

 

Di te

 

“Ogni cosa che faccio, ogni cosa che guardo, ogni profumo che sento in qualche modo mi rimanda a lui”

 

A te

 

“Le mie giornate letteralmente iniziano e finiscono con lui, la mia testa e il mio cuore sono pieni del suo viso, dei suoi sorrisi”

 

Del tuo viso, dei tuoi sorrisi

 

“Da quando l’ho incontrato ho deciso che voglio essere una persona migliore, voglio impegnarmi come fa lui. 

 

Voglio dare al mondo la versione migliore di me, come fai tu!

 

“Ma…”

“La verità è che non sono adatta a lui in questa vita, non sono abbastanza. Per questo motivo quella è diventata la nostra canzone, mi aiuta a sperare che un giorno in una prossima vita lui possa avere tempo per me, intanto magari io potrò nascere più carina chissà” concludo stringendomi nella sua giacca come in un abbraccio.

 

Non sono adatta a te in questa vita, non sono abbastanza

 

Le lacrime adesso scendono senza neanche chiedermi il permesso

“Viola… io non” comincia lui

“Sto bene, sto bene” dico ridendo

Lo vedo guardarmi a bocca aperta, forse l’ho spaventato, devo sembrare davvero patetica.

“Il mio non è un bell'esempio di -Amore- forse hai sbagliato persona a cui chiedere” confesso con un sorriso amaro

“E’ che lo amo più di qualsiasi altra cosa al mondo e lo aspetterò fino alla prossima vita” ho il fiatone.

 

Ti amo più di ogni altra cosa al mondo e ti aspetterò...

 

Vedo una lacrima scendere sul suo bellissimo viso

 

Una lacrima per me?

 

“Viola... chi è questo pazzo che non ha tempo per te?” mi chiede con lo sguardo fisso

Scoppio a ridere 

 

Tu

 

“Non è colpa sua” inizio

“Non giustificarlo! Non ha scusanti per farti soffrire così, non si merita il tuo amore” continua lui quasi arrabbiato.

“Si che lo merita, se lo conoscessi lo capiresti anche tu, ne sono sicura” gli rispondo difendendolo da se stesso

“Se lo conoscessi credo che lo prenderei a pugni” ringhia

“Lo ami così tanto?” mi chiede esasperato

“Si” rispondo immediatamente

“Sono geloso sai?” continua

“G... geloso?” chiedo stupita

“Vorrei essere io quell’uomo! Vorrei essere così speciale per qualcuno. Credi che un giorno sarò amato come tu ami lui?” chiede serio, sembra quasi preoccupato.

Scoppio a ridere tra le lacrime, che situazione esilarante.

 

Tu sei lui, io amo te piccolo Jimin

 

Vorrei gridarlo ma mi esce solo un

“Tu sei speciale Jimin, qualcuno la fuori ti amerà moltissimo ne sono sicura” gli dico mandando in pezzi quello che è rimasto del mio cuore.

“Fammi una promessa” gli dico improvvisamente mostrandogli il mignolo

“Promettimi che cercherai una persona che ti ama così e che sarai felice” dico seria

“Siete tutti importanti per me, voglio che siate felici, promettimi che la cercherai!” aggiungo per non rischiare 

Lo vedo sorridere e stringere il suo piccolo mignolo al mio per poi far incontrare i nostri pollici come in una promessa solenne

“Lo giuro” mi dice lui sorridente

“E’ davvero piccolo!” dico io tirando su il suo mignolo ancora stretto al mio

“Nooooonaaaa!” mi sgrida lui

“Hey, ti ho detto di non chiamarmi così” lo sgrido anche io

Scoppiamo a ridere, è strano come sia così a mio agio in sua presenza, tutto a d’un tratto il cuore si fa più leggero.

“Adesso ascoltiamo la canzone del buon umore!” esclamo convinta

“E quale sarebbe?” mi chiede lui divertito

“Questa!” gli dico porgendogli una cuffia.

Sente la musica partire e si allarga sul suo viso un sorriso che forse non meriterei

“Waiting for you, Anpanmaaaaaaaaaaaaan” canta lui

Waiting for you, Anpanmaa a a aaaan” gli rispondo io

Iniziamo a ballettare da seduti ridendo

Le sue facce da finto serio sono la cosa più esilarante che abbia mai visto

Le lacrime non le ricordo neanche più

Faccio per prendere “il panino” di Anpanman per darlo a Jimin ma quando lo capisce prende e scappa via ridendo come fa con Namjoon sul palco.

Lo rincorro per tutto il giardino ma è troppo veloce.

“Non mi prendi?” mi chiede divertito

“Sei troppo veloce!” metto il broncio

Si avvicina e apre la bocca aspettando il mio panino

“Hai perso la tua occasione!” gli rispondo facendo finta di mangiarlo

Mi guarda offeso “Mi devi un panino ai fagioli rossi adesso!”

Ridiamo insieme, sembriamo amici da una vita, questa sensazione mi mette agitazione ma mi rende anche felice, almeno forse sarò più di un ricordo confuso in un Run qualsiasi.

“Andiamo a dormire?” chiede

“Ok!” faccio per ridargli la giacca

“Tienila, me la ridai domani!” mi dice prontamente

Gli sorrido e gli do la buonanotte, lui mi dedica uno dei suoi sorrisi più dolci.

 

Mi butto sul letto 

 

Io non credo che sopravviverò!

 

Ancora avvolta nella sua giacca  mi addormento immersa nel suo profumo.

 
   
 
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