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Autore: fantapencil    27/07/2021    0 recensioni
Nel leggendario regno della luna Silver Millennium, quattro ragazze appartenenti ai pianeti limitrofi si accingono a diventare le guardiane della giovane principessa Serenity. Le cose si complicano quando la principessa, durante una fuga sul pianeta Terra si innamora del principe Endymion pur essendo già promessa sposa al giovane principe del regno del sole.
Intanto un essere malvagio riesce a penetrare nel sistema solare e si stabilisce sulla Terra,il pianeta con minor protezione, e riesce a manipolare le menti degli abitanti e a creare un astio con il pacifico regno della Luna. La battaglia è imminente e le giovani guardiane della principessa devono imparare in fretta a usare i loro poteri di guerriere sailor e scongiurare un invasione della Luna contro un essere che vuole conquistarla o forse il vero motivo è un segreto che la regina Selene cela all'interno del suo palazzo.
Questa è la mia versione romanzata dell'origine della storia di Sailor Moon che ci ha appassionato per cinque serie memorabili.
Genere: Avventura, Drammatico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Coppie: Endymion/Serenity
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Quel pomeriggio gente da tutto il regno Lunare arrivava a palazzo per celebrare il compleanno della loro principessa e il cortile era gremito di persone. La grande sala da ballo era splendente con i suoi addobbi dorati e tavole piene di bevande e stuzzichini, le pareti formate da enormi specchi  facevano sembrare l’ambiente grande il triplo di quello che era.

 In un angolo erano posizionati due troni fatti d’argento per accogliere le due altezze reali.
Mercury era entrata nella biblioteca e posò il libro che i genitori le avevano regalato sul grande tavolo di legno che usava per le sue lezioni con Serenity e si guardò intorno per individuare un posto sicuro per collocarlo ma poi pensò che poteva aspettare lì fino all’indomani visto che di rado qualcuno,a parte lei,mettesse piede in biblioteca.
Si diresse verso il salone dove era iniziato il ricevimento e davanti all’arco d’entrata alla sala c’era Jupiter con uno scollato abito verde e nella gonna aveva ricamate delle rose color lilla:
«Jupiter sei bellissima!» esclamò Mercury andandole incontro
«Grazie mille sei gentilissima,anche tu sei molto bella e di certo più aggraziata di me»
Mercury indossava un abito a sirena azzurro con scollo a cuore e del tulle bianco intorno alle spalle che coprivano la scollatura.
«Ti capisco,anche io non sono abituata a questo genere di feste ma oggi è un evento importante per tutte noi»
«Mars deve ancora arrivare?» chiese Jupiter
«La sua carrozza è arrivata stamattina poco prima di quella di Venus quindi non dovrebbero tardare» rispose  Mercury.
«Finalmente conosceremo meglio anche questa famosa Venus» ribattè Jupiter .
Venus era nei giardini Lunari con il suo bellissimo abito arancione e Artemis la seguiva cercando di alzarle lo strascico della gonna che la ragazza si trascinava tra l’erba e i fiori:
«Venus dovremmo dirigerci verso la sala,le altre guerriere potrebbero essere già arrivate così almeno hai modo di parlarci prima del ricevimento e tra le altre cose eviteresti di sporcarti l’abito» disse il ragazzo un po’ scocciato.
La ragazza tuttavia  era intenta a visitare quel luogo in cui era appena arrivata ed esclamò soddisfatta«Certo non hanno niente a che vedere con la bellezza di quelli su Venere ma questi giardini sono comunque molto belli e mi ricoradano un po’ casa»
 Artemis non era affatto entusiasta e disse «Hai per caso ascoltato una sola parola di quello che ho detto?» Venus con faccia un po’ scocciata rispose «Si si ho sentito e perché tu intanto non ti incammini e bevi qualcosa nell’attesa?ti prometto che tra cinque minuti ti raggiungo».
Artemis lasciò cadere lo strascico a terra con fare di rassegnazione e si voltò per andare verso il palazzo sborbottando tra sé e sé «Non sarà affatto facile consigliare una così cocciuta ragazza».
Venus continuò, a passo veloce,la sua visita ai giardini ma poi si bloccò di scatto non riuscendo più ad avanzare come se qualcosa la bloccasse,si voltò indietro e vide che lo strascico si era impigliato in un cespuglio e tentò di liberarlo a strattoni «Se lo sporco poi chi lo sente Artemis» pensò tra sé e sé finchè una voce maschile le disse: «Guarda che così lo strapperai».
Venus si girò imbarazzata e vide un giovane ragazzo dai capelli biondi con boccoli che gli scendevano fino a quasi le spalle,gli occhi color dell’ambra e la pelle olivastra. Indossava una camicia bianca con sopra una giacca dorata e pantaloni neri con stivali bianchi. La ragazza arrossì per la brutta figura e pensò «Ma tu guarda se dovevo incontrare un così bel ragazzo in questo momento».
Il giovane andò verso il cespuglio dicendo «Lascia che ti aiuti a districarlo»
La ragazza era ancora rossa in viso e disse « N..non ti preoccupare,rischi di sporcarti anche tu».
Non fece in tempo a finire la frase  che il ragazzo l’aveva già liberata dalle piante e le sorrise.
«Grazie mille» disse lei.
Il ragazzo le si avvicinò e con le mani le toccò i capelli: «Hai davvero i capelli lunghi color della luce come si dice in giro ma la tua bellezza è ancor superiore a come la raccontano,sono stato fortunato ad incontrarti qui in tranquillità».
Venus non sapeva cosa fare se non continuare a guardare quegli occhi ambrati ma sapeva di essere in ritardo poiché i cinque minuti erano passati da un pezzo e se Artemis fosse andata a cercarla e l’avesse trovata lì con un ragazzo di certo una bella ramanzina era assicurata e così molto garbatamente fece un passo indietro e disse «Scusami non voglio essere sgarbata ma sto facendo tardi per la festa»,il giovane la guardò sempre con il sorriso e rispose «Figurati,ci vediamo lì allora».
Venus annuì e corse verso il palazzo tenendosi su lo strascico.
Artemis era molto scocciato e continuava a guardare verso il tavolo dove si erano posizionate Mercury e Jupiter senza scorgere l’arrivo di Venus ma da una parte era sollevato visto che neanche Mars era ancora arrivata poi cominciò a sentire uno strano odore anzi un odore familiare e cominciò a guardarsi intorno e la vide: La ragazza con un vistoso abito viola e giallo che luccicava grazie a delle perle che erano incastonate nel suo corsetto e i lunghi capelli blu scuro che la seguivano nei movimenti come fossero onde di un oceano. Artemis si avvicinò e disse «Tu devi essere Luna,ho sentito l’odore del nostro pianeta».
Luna si voltò di scatto sorpresa «Si sono io,tu devi essere Artemis il guardiano di Venus»
«Si,quando mi avevano detto che una ragazza del pianeta Mao era partita per fare da consigliera alla famiglia reale della Luna non immaginavo fosse così bella»
«Stai cercando di adularmi?» disse Luna con tono deciso
 «Assolutamente voglio solo fare amicizia,ho visto che ti ho colto di sorpresa non avevi fiutato la mia presenza?» chiese Artemis
Luna abbassò lo sguardo «Vedrai che tra qualche anno anche tu ti abituerai all’atmosfera lunare e perderai qualche nostra capacità».
Artemis rimase sorpreso dalla risposta ma vedendo che la ragazza si era rattristita e,mentre un cameriere stava passando,prese due calici di vino dal vassoio e uno lo porse verso di lei.
«Pensi di farmi addolcire inebriandomi con il vino?» chiese divertita Luna
 Artemis rispose a tono «Visto che sei qua da più tempo di me pensavo che potresti raccontarmi qualcosa del palazzo e dello  stile di vita nell’attesa che inizi il ricevimento ti va?»
 Luna annuì e propose un brindisi al ragazzo.
Mars intanto era nel corridoio esterno del palazzo che portava alla sala della festa e,passando tra il colonnato,poteva vedere che la Terra era già alta in cielo e si fermò ad osservarla «E’ molto bella vero?» disse una voce dietro di lei e quando si voltò vide Serenity  con il suo lungo vestito bianco dagli ornamenti dorati e i suoi lunghi ciuffi biondi che si muovevano seguendo il vento. «Principessa? Che ci fate qui? Dovreste essere alla festa»
 «Hai ragione,sono solo passata per dare un’occhiata al cielo prima di entrare. A proposito,volevo farti le mie sentite condoglianze per tuo padre»
Mars accennò un sorriso e la ringraziò.
 Serenity si avvicinò a lei e disse «Non ho conosciuto mio padre perché morì in battaglia poco prima che io nascessi ma posso capire il tuo dolore perché cerco tante volte di immaginarmelo e quando lo faccio sento una fitta al cuore».
 Mars questa volta sorrise e disse «Sono sicura che vegliano entrambi su di noi altezza non dobbiamo essere tristi soprattutto non oggi che è il vostro compleanno»
Serenity sorrise e rispose «Hai ragione,posso chiederti una cortesia?»
 «Certo principessa»
«Non essere così formale vorrei che non mi dessi del voi»
 Mars rimase stupita da quella richiesta poi questa volta sorrise «Cercherò di non farlo se ti fa piacere,ora è meglio che entriamo in sala».
Intanto re Apollonio si stava facendo sistemare il lungo mantello dorato dai suoi servitori quando la porta della stanza si spalancò improvvisamente:
«Padre!»
L’uomo  si voltò verso il ragazzo con aria scocciata «E’ questo il modo di entrare Febo? un principe si fa sempre annunciare e di certo non grida come un mercante irrompendo nelle sale di un re»
Il ragazzo tuttavia continuò a sorridere ignorando le parole del padre ed esclamò:
«L’ho conosciuta! Nei giardini! E’ ancora più bella di quello che dicono,l’ho aiutata a liberarsi da un cespuglio e credo di aver fatto colpo su di lei,mi guardava con certi occhi… oh padre, occhi color del cielo»
Apollonio fece cenno ai servitori di andarsene poi si rivolse al figlio:
«Di grazia figliolo si può sapere di chi parli?»
«Della principessa Serenity ovvio! Devo dire che ero dubbioso su questo incontro e sui piani che avete in quanto al mio matrimonio con lei ma ora che l’ho incontrata devo ringraziarvi padre!»
Apollonio sorrise «Bene!sono contento che hai fatto una buona impressione su di lei così riusciremo a convincere anche quella cocciuta di Selene.Ora andiamo e ricordati di prendere il regalo per la tua promessa sposa»
 
Mars era entrata in sala e finalmente trovò Mercury e Jupiter davanti ad uno dei tavoli del buffet e le raggiunse.
«Tutto bene Mars?» chiese Jupiter
«Si grazie,agitate?»
Mercuy abbassò lo sguardo e disse timidamente «Non vorrei dirlo ma sento le gambe che mi tremano»
Jupiter scoppiò in una risata «Dopo tutti questi anni ancora sei in soggezione per una cerimonia,è quello per cui ci siamo preparate da sempre»
«Non è la cerimonia in sé a mettermi in soggezione ma avere tutti gli occhi puntati su di me non mi piace,sono un tipo che predilige la riservatezza»
Mars le appoggiò una mano sulla spalla e le sorrise «Vedrai che non durerà molto stai tranquilla»
Poi il viso di Mars si illuminò come se avesse avuto un idea e si rivolse ancora a Mercury:
«Scusami Mercury che tu sappia,il padre di Serenity morì in battaglia quando la regina era in dolce attesa giusto?»
Mercury ci pensò un attimo poi rispose:
«Non ci sono battaglie galattiche da molti anni e sicuramente non ricordo di averne letto di nessuna accaduta sedici anni fa…. penso sia mancato per qualche altro motivo magari una malattia o un incidente,dovrei documentarmi mi hai fatto venire voglia di andare in biblioteca a leggere»
«ti prego non è questo il momento di leggere» esclamò Jupiter
Mars era diventata pensierosa,che motivo aveva la regina di raccontare una bugia sulla morte del padre alla principessa e poi ora che ci pensava mai aveva sentito parlare del padre di Serenity a corte. Le parole del padre riaffioravano nella sua mente “il grande segreto della regina Selene” che si riferisse proprio quello? 
Di certo non era né il luogo né il momento giusto per pensarci ma sicuramente avrebbe indagato su questa storia.
Jupiter cominciò a dimenare le braccia come per salutare qualcuno
«Jupiter che stai facendo?» disse Mercury imbarazzata
La ragazza per tutta risposta indicò tra la folla una fanciulla dai lunghi capelli biondi e un grande abito arancione che si dirigeva,spaesata,verso di loro.
«Deve essere Venus,brava Jupiter» disse Mars
Venus arrivò davanti alle ragazze con il fiatone e prese dal tavolo un bicchiere d’acqua esclamando
«Ragazze pensavo di essere in ritardo,stavo cercando Artemis ma è sparito e non avevo idea che ci fosse tutta questa gente»
«Artemis deve essere il tuo consigliere giusto?» chiese Mercury
«Si e so già che sarà furibondo perché non mi ha ancora vista ma comunque pensiamo a noi che non ci vediamo dal battesimo della principessa come state? Siete tutte bellissime!»
Le ragazze cominciarono a parlare tra loro come se gli anni che le avevano divise fossero state ore fino a che le trombe suonarono e in sala entrarono il re Apollonio con,al suo fianco,il principe Febo ed era come se la sala si fosse illuminata e tutte le dame guardavano la bellezza del giovane principe. Venus ebbe una strana fitta allo stomaco e pensò tra sé e sé arrossendo“ il suo nome è Febo ed è il principe del Sole, non ci posso credere” e Jupiter le diede un colpetto al fianco con il gomito esclamando:«Ehi sei diventata tutta rossa ma concordo con te nel pensare che sia davvero molto carino»
Luna guardava i due reali che passavano in mezzo alla sala e si posizionavano nelle sedie argentate vicino ai due troni che era il posto riservato agli ospiti importanti e Artemis,che era al suo fianco,non potè non notare il suo sguardo serio quasi contrariato da quella scena.
«Chissà come mai di tutti i reali dei pianeti e delle stelle sono stati invitati solo i sovrani di Sun fortress»
Luna non rispose
«Sembra più una presenza politica che un invito» continuò Artemis
«Vedo che sei perspicace Artemis,il principe Febo è qui per conoscere la principessa e probabilmente la chiederà in sposa a fine serata»
Artemis sgranò gli occhi
«La regina Selene lo permetterà?o per meglio dire che ne sarà costretta visto che il re Apollonio non è conosciuto per il suo buon carattere ed è risaputo come è stato spesso ostile a molti regni solo per il suo rancore. Potrebbe scoppiare una guerra ad un possibile rifiuto»
Luna posò il bicchiere sul tavolo dietro di loro e disse:
«Sono sicura che la regina farà la scelta più saggia e giusta nelle sue possibilità. Ora scusami ma le loro maestà stanno per entrare»
 
Un altro suono di tromba e nella stanza entrarono la regina Selene e la principessa Serenity,la prima con un abito a sirena argentato che luccicava ad ogni suo passo e nella scollatura una mezzaluna d’oro mentre la principessa indossava un abito bianco dall’ampia gonna dove erano incastonate centinaia di perle e anche lei portava una scollatura a fascia con ornamenti dorati.
Il silenzio invase la sala e tutti si inchinarono e lasciarono il passaggio alle due reali che,con eleganza,attraversarono la sala e si sedettero sui loro rispettivi troni.
Apollonio si voltò verso il figlio sussurrandogli:
«Che fai lì rimbambito!vai a salutare la principessa non c’è motivo di essere intimorito visto che ci hai già parlato no?»
Febo continuava ad osservare le due figure reali incredulo e continuava a pensare alla ragazza che aveva incontrato nei giardini e che sembrava una Dea e l’errore di averla scambiata per la principessa. Il padre gli diede una gomitata nel fianco e il ragazzo prese lo scrigno che teneva sotto alla sedia, si alzò e andò ad inginocchiarsi davanti al trono di Serenity:
«Principessa Serenity permettetemi di farvi i più sinceri auguri per il vostro compleanno e di porgervi questo piccolo dono»
Serenity guardò la madre che le fece un cenno di approvazione e si alzò per prendere lo scrigno.
Lo aprì e dentro vi trovò una fusciacca di un giallo così splendente che quasi sembrava illuminarsi di luce propria.
«E’ una stoffa molto pregiata che si trova solo nel nostro regno ed è del colore del sole» disse Febo
«E’ bellissima,grazie mille la indosserò subito»
Serenity cominciò ad arrotolarla goffamente in vita per poi capire che mai l’avrebbe potuta allacciarla da sola e guardò sorridendo il principe ma in suo soccorso arrivò Luna.
«Lasci che gliela allacci io altezza»
«Grazie mille Luna»le sussurrò Serenity
La regina Selene si alzò in piedi:
«Mio popolo della Luna,siete accorsi numerosi per il sedicesimo compleanno della vostra principessa e vi ringrazio di cuore. Direi che è giunto il momento per la nostra bravissima orchestra di farsi sentire e lasceremo che ad aprire le danze siano la principessa Serenity e il principe Febo.
I due ragazzi cominciarono a ballare molto lentamente seguiti mano a mano da altre coppie che si formavano tra gli invitati; Serenity continuava timidamente a guardare dove mettere i piedi dato che le lezioni di danza,tra le altre,non davano i risultati desiderati ma Febo sembrava non farci caso visto che continuava a guardare tra la folla cercando la ragazza con cui aveva parlato in giardino e scrutò tra tutte le dame che lo fissavano poi la vide vicino al grande tavolo del buffet e anche lei lo guardava.
I loro sguardi attoniti si incrociarono e Venus finalmente capìì «Pensava che io fossi  la principessa»
 
 
 
 

   
 
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