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Autore: Kinneas    28/07/2021    0 recensioni
Questa è stata la primissima storia che ho scritto ispirandomi al mio gioco preferito : Final Fantasy VIII
L'ho ritrovata dopo tantissimo tempo e ci tenevo a condividerla con voi, spero vi piaccia;
10 anni sono passati dalla guerra con Artemisia, e i nostri eroi SeeD sono andati avanti con la loro vita.
Però all'improvviso succede qualcosa ...
Qualcosa o meglio qualcuno che tornerà sia dal passato che dal futuro portando appunto i nostri eroi ad una nuova avventura ...
Genere: Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Come...rapita??" esclamarono il colonnello Caraway e Laguna, all'unisono, prima che svenissero entrambi.
Durante il giorno erano stati informati dell'accaduto da Rinoa, e appena avevano potuto sfuggire a riunioni e convocazioni varie, si erano fiondati al Garden.

Dopo che Squall era tornato, Rinoa si era addormentata. Decise di lanciarsi addosso una Morfeo; sentiva che se non avesse dormito, e se quindi non si fosse tranquillizzata, avrebbe sicuramente compiuto qualche gesto disperato.
Squall,per prima cosa, lesse molte volte la seconda pergamena recapitata dal messaggero quella notte stessa. E tutti i ragazzi cominciarono a pensare alla nuova destinazione.
Mostrarono inoltre quello che avevano trovato nel pomeriggio...

Il tutto era veramente un mistero.

Almeno avevano la prova che ci fosse veramente un legame tra i messaggi e il rapimento di Giulia.
Quindi, erano sulla strada giusta...
Squall guardò i suoi amici di sempre, in quel momento tutti riuniti attorno ad un tavolo.
Erano veramente stanchi, dopo quella giornata...
Gli occhi erano pesanti, si vedeva. Perfino Selphie, che non aveva partecipato alle ricerche, aveva un viso stanco; inoltre teneva in braccio Spike, che si era addormentato sulla sua spalla.
Squall consigliò a tutti di andare a riposare.
In fondo era solo lui a non sentire la stanchezza...ma questo non era un problema.

Tornò nel suo appartamento.
Rinoa era distesa sul letto, dormiva beatamente.
Aveva dovuto ricorrere ad una Morfeo, pur di dormire...Era una donna forte..ma il dolore che aveva provato quel giorno era stato veramente troppo, anche per lei.
Squall andò in bagno, si spogliò e si mise sotto la doccia.
Aveva i brividi lungo tutta la schiena.
Fino a pochi minuti prima stava morendo di caldo,come in una normale nottata estiva, eppure gli era venuto freddo.

Rimase sotto l'acqua bollente per quasi mezz'ora.
Gli occhi chiusi riproducevano delle immagini,parole,fatti...
Vedeva formarsi davanti ad uno sfondo nero delle parole,come se qualcuno le stesse scrivendo in quel momento...
Il flusso della coscienza cominciò a scorrere...

Quelle che vedeva erano le parole scritte nel messaggio.
I fatti e le immagini riguardavano quel giorno.
Il letto vuoto di Giulia, la corsa per cercarla...
Il messaggero.. nero ...
Con un cappello piumato di rosso...
La pergamena: "Abbi fede,che la salverai..."
Il sigillo, che ferma entrambe le pergamene...
Lo stesso tipo di sigillo...Con impressi dei segni incomprensibili...
Segni, sì...affondati nella ceralacca... densa... indurita... rossa...
Quei dannati simboli!!
Li aveva già visti da qualche parte...
Da qualche parte li aveva pur visti..ne era sicuro...
E poi cosa ci faceva lì, Andro?
Lì, nel Continente di Centra...
Sicuramente qualche esemplare della sua specie,e magari anche di qualche altra,si era perso nell'epoca di Squall durante la compressione temporale...
Eh sì...
Ecco una possibile spiegazione...
Sperava solo che non ci fosse qualche altra vecchia conoscenza dell'epoca di Artemisia...


E Giulia...
Stava bene?
Squall non lo dava a vedere, ma se lo ripeteva in continuazione.
L'unica cosa che lo rassicurava era il fatto che il messaggero portasse loro nuovi indizi per poterla cercare.
Glieli mandava...
Perciò qualcuno voleva aiutarlo a trovarla e a salvarla...
Si sarebbe preoccupato a morte se non ne avesse ricevuti più...

L'animo di Squall era proprio in fermento.
Non riusciva a spostare la mente su qualche cosa di tranquillo, ma francamente direi che aveva tutte le ragioni per essere tutt'altro che calmo e rilassato.
Rimase immobile sotto il forte getto di acqua calda, con gli occhi socchiusi e senza muovere un muscolo, lasciando che le gocce gli scendessero sul viso e sul collo.
Ogni tanto si ripigliava e tornava anche con la testa nel suo box-doccia e quindi, meccanicamente, prendeva docciaschiuma e shampoo.
Quando uscì dalla doccia,il bagno era completamente annebbiato dal vapore.
I mobili si erano inumiditi,su di essi scorreva tranquillamente l'acqua che,piano piano,scendeva a gocce e bagnava il pavimento.
Prese l'asciugamano appeso e si asciugò.
Poi si mise solo gli slip.
Aveva di nuovo caldo...
La doccia bollente gli aveva fatto sparire i brividi di tensione, così era riuscito a calmarsi un pochino.
Si accorse del vapore acqueo sullo specchio, che gli impediva di guardarsi. Così lo eliminò con l'asciugamano.
Non si asciugò nemmeno i capelli.
Si era fatto una doccia quasi bollente in piena estate,e gli erano venute le scalmane,adesso.
Spalancò la finestra e diede un'occhiata fuori, respirando profondamente e appoggiandosi con i gomiti sul davanzale, assaporando una piacevole brezza...


Di sonno non ne aveva ancora.
Si sdraiò lentamente sul letto, per non disturbare Rinoa,e rimase sveglio per tutta la notte.
Alternò i suoi pensieri di padre preoccupato all'osservare Rinoa dormire.
Il suo sonno, prima tranquillo, verso mattina si fece agitato. Si muoveva tutta, mormorando di tanto in tanto qualche parola incomprensibile...Dopo pochi minuti aveva già la fronte imperlata di sudore, e i suoi capelli neri, lunghi fino alle spalle, erano bagnati.
Probabilmente stava avendo un incubo, e Squall non sapeva se svegliarla oppure no: lasciarla dormire per farla riposare, oppure... svegliarla? Svegliarla...per farla tornare ad una realtà che era forse peggiore dell'incubo?
No...meglio lasciarla stare...
Fortunatamente il suo sonno agitato finì in breve tempo,e Rinoa tornò a dormire beatamente.



Selphie, alzatasi molto presto, decise di avvisare Squall e Rinoa di una cosa molto importante.
Bussò alla loro porta.
"Squall? Rinoa?.. Sono Selphie.."
Squall guardò l'ora: le 7:20.
Il ragazzo, pur non avendo dormito neanche un minuto, era sveglio e scattante.
E si accorse che addosso aveva solo gli slip, così si mise in fretta il pigiama e andò ad aprire.

"Buone notizie." gli disse.

"Dimmi." rispose secco, con un sorriso tirato.

"Nida è certo di aver risolto il secondo enigma. Ha capito di che luogo si tratta."

"Ebbene?"

"Un cratere, vicino a Trabia..."

"E' sicuro?"

"E' più che sicuro...Vestiti dai, e andiamo da lui."

Tornato in camera, Squall vide che Rinoa era ancora sotto l'effetto della Morfeo..
Decise di non svegliarla...
Non ancora...

Corsero da Nida, nell'ufficio del preside. Là trovarono anche Zell e Irvine.
"Certo che si tratta di quel cratere...Il Garden del messaggio è sicuramente quello di Trabia, e poi... Vi ricordate di quando il nostro Garden era mobile?.. Ero io a pilotarlo, in quel periodo.. Mi ricordo benissimo di aver notato quella voragine.."

"Ma...non capisco perchè il messaggio dica che non si può andare da Trabia ad Esthar a piedi..." 
intervenne Irvine.

"Eh no che non si può! Il cratere è talmente profondo che non si può sperare di attraversarlo..."

Squall si fidò di Nida e decise di partire immediatamente. Si unirono a lui Zell, Irvine e Selphie.
Rinoa dormiva ancora, quando il Lagunarock decollò...
Con lei c'erano suo padre, Laguna ed Edea.

Nida li guidò fin lì, indicando loro la voragine. Rimase ad aspettarli sul Lagunarock.
"E' vero...adesso me la ricordo..." disse Selphie, continuando: "Non so come ho potuto dimenticarmi del Cratere di Trabia..."
Irvine disse, scuotendo la testa: "Di nuovo i Guardian Forces..."

L'ambiente era proprio quello descritto nella pergamena.
Neve, foreste, Garden di Trabia, ormai del tutto ricostruito e funzionante...
E dietro le montagne, chilometri e chilometri di neve...e poi montagne...e poi la steppa infinita della Pianura di Mordred... Ci avevano anche trovato un tesoro.. sì.. E quelle maledette pietre bugiarde!!...E poi, dopo un'altra catena montuosa c'era Esthar...
Era impressionante come i G.F. potessero influire così tanto sulla loro memoria... Addirittura si erano dimenticati di cose abbastanza importanti...


 

"Brrr...",esclamò Selphie, sistemandosi la sciarpa.

"Fa veramente freddo..." mormorò Zell.

"Non sono più abituata al freddo delle montagne...E pensare che ho vissuto in questa zona per anni e anni..." disse Selphie.

"Ragazzi...avviciniamoci al cratere..." disse Squall.

I quattro amici fecero come Squall aveva detto.
Potevano lamentarsi e parlare quanto volevano, ma di sicuro non avevano tempo da perdere.

La voragine aveva una forma irregolare, a tratti rocciosa e a tratti franava.
Tutti e quattro guardarono giù.
"Cribbio...Non si vede il fondo..." rabbrividì Irvine.

"Già.. non possiamo sperare di scendere a piedi..." concordò Zell.

"Ma noi dobbiamo arrivare proprio fino in fondo..."disse Squall.

"Ma!! Squall!! Come diavolo facciamo?? E' impossibile!!" esclamò Zell.

"Non me ne frega niente...Io devo seguire alla lettera le indicazioni del messaggero..."

"Bah...secondo me quello ci sta solo prendendo in giro..." si irritò il biondino, bofonchiando.

"Ehm...Squall..Io avrei una proposta...potremmo utilizzare la magia Levita.."

"Bravissima, Selphie!!!"esclamò Irvine.

"Perfetto, Selphie, ottima idea..." disse Squall.

"Oh Gesù..." mormorò Zell.

"Però la durata dell'effetto è di pochi minuti...E' piuttosto pericoloso, se finisce mentre siamo per aria ci spiaccichiamo..."

"Vero. Quindi io direi di dividerci i compiti. Due esplorano il fondo del cratere, e due stanno su, pronti per qualsiasi evenienza..."

"Buona idea. Sono d'accordo." disse Selphie.

"Sì ma...I movimenti saranno molto limitati...Come la mettiamo, se incontriamo ancora un mostro??" chiese preoccupato Zell.

"Lo si combatte!!" esclamò Irvine.

Zell mostrò i denti. "Ma va'???..Sto solo dicendo che io, per esempio,non sarei di nessun aiuto.. Non ho armi a lungo raggio, tiro di boxe, io! E siccome non sono Monkey D. Rufy, non posso mica allungarmi..."

"Hai ragione, Zell...Non importa, dai. Basteremo solo io e Irvine.."

Selphie lanciò una Levita su Squall e poco dopo anche su Irvine.
Subito, i due ragazzi volarono verso il fondo.
Dopo parecchi metri in profondità, riuscirono finalmente ad intravedere la fine.
Era praticamente buio pesto, lì in fondo.
Cercarono di adattare gli occhi al buio, e poi si guardarono attorno.

Dall'alto, Zell e Selphie guardavano costantemente giù, verso di loro, aspettando di vederli risalire.


Come il giorno precedente, il vento mutò di colpo. Da un momento all'altro non fu più il caratteristico vento gelido invernale...
Si trasformò in una lieve brezza primaverile...
Piacevole...

"Oddio, Zell.. Guarda..." mormorò Selphie all'amico, con gli occhi sbarrati, indicando davanti a sè.

Petali di rosa...
Migliaia di petali di rosa nera svolazzavano verso di loro, trasportati dal vento, accarezzati dalla brezza, così insolita per un ambiente perennemente al gelo..
Troppo insolita...

"Ma no...non è possibile!!" esclamò Zell.

Un'altra stranezza, oltre ai petali di rosa...
Zell aveva sentito un forte odore di muffa.
Lo stesso schifoso odore di muffa che aveva sentito il giorno prima al Cratere di Centra...

Sentirono una presenza negativa, sopra le loro teste.
Guardarono di scatto verso l'alto...
Sospesa in aria,a pochi metri da loro, c'era Dolmen che, con una velocità impressionante, si fiondò in fondo al cratere.
Irvine e Squall si trovarono bloccati da lei improvvisamente, completamente schiacciati dalla corazza del gigantesco mostro.
Ma i due,per niente intimoriti, combatterono contro di lei, anche se al buio, con tutte le loro forze.
Zell e Selphie erano intenti ad attaccare le giovani Dolmen, che scendevano dal cielo a decine.
Piano piano,Squall e Irvine riuscirono a risalire il cratere, fino ad arrivare quasi in superficie.
Con la luce fu più facile prevedere le sue mosse e sconfiggerla.
Dopo pochi minuti Dolmen era già morta, e cadde fino alla fine dell'abisso.

"Ce l'abbiamo fatta!!"esclamò Irvine.

"Oh cazzo, ci siamo dimenticati dell'incisione!! Vado a vedere se c'è..." disse Squall, prima di volare velocemente a recuperarla.

Tastò il cadavere del mostro, finché non sentì al tatto qualcosa simile ad un pezzo di pietra.
"Trovato!" pensò, risalendo la voragine e mostrando il quadrato di marmo bianco ai suoi amici.

Proprio in quella, però, l'effetto della Levita su di lui svanì.
I ragazzi in pochi millesimi di secondo realizzarono il pericolo che stava correndo il loro amico...
Ma solo Irvine ebbe la prontezza di riflessi per afferrarlo, e fece appena in tempo ad aggrapparsi alle rocce, prima che l'effetto della magia finisse anche su di lui.
"Grazie, amico..." disse Squall, evidentemente consapevole di essere stato ad un passo dalla morte.
Ai margini del cratere, i quattro amici ripresero fiato...
Successivamente esaminarono la lastra di marmo.
L'incisione, stavolta, era:

"R-2"

"Mah...sembra la battaglia navale..." commentò Zell, sempre molto scettico.
I ragazzi salirono sul Lagunarock che, lanciato a tutta velocità da Nida, tornò al Garden in serata.

   
 
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