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Autore: HyeSeok    01/08/2021    0 recensioni
Per aiutare il fratello e il cognato rimasti feriti in un incidente d'auto, Sungmin raggiunge Gangwon, ai piedi del Monte Seorak, dove si occuperà del loro albergo.
ma quando scopre che il suo socio altri non è che l'affascinate ex marito, kyuhyun, Sungmin non è più sicuro di riuscire nel intento. Come può vivere tranquillamente sotto lo stesso tetto di Kyuhyun se il ricordo del loro amore ancora indugia nei suoi pensieri?
Un tempo Sungmin lo lasciò perchè lui non voleva abbandonare il suo rischioso lavoro al cantiere. Ora Kyuhyun non è più in pericolo, ma lui sarà in grado di affrontare il rischio che comporta quell'amore?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Choi Siwon, Donghae, Eunhyuk, Kyuhyun, Sungmin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Sungmin era ancora in collera quando arrivarono a casa. Che coraggio quel... quell'imbecille! Pensare di farlo sposare a Kim Yesung!
Era rimasto a fissarlo a bocca aperta all'inizio poi, quando aveva compreso appieno il significato di quelle parole, la sua collera era esplosa. Non gli aveva detto neppure una parola sulla strada del ritorno e gli aveva sbattuto la porta in faccia quando erano entrati in casa.
Al mattino la sua collera era diminuita, ma non era scomparsa del tutto.
<< Toc-toc >>
Sungmin rifiutò di rispondere e rimase rigidamente seduto al tavolo della cucina, continuando a bere il suo caffè.
<< Su, accidenti, so che mi hai sentito! >> gridò Kyuhyun
Non gli rispose altro che il silenzio.
<< Vado all'ospedale, stamattina. Vuoi venire con me o no? >> chiese
Sungmin si versò altro caffè, poi scorse casualmente il giornale del mattino.
<< D'accordo. Ma non potrai accusarmi di non avertelo chiesto >> replicò lui con calma. << Pensavo di fermarmi a colazione da qualche parte; uova e pancetta, biscotti... >>
Lo stomaco di Sungmin protestò.
<< ... Marmellata di pesche, caffè, succo d'arancia... >> proseguì lui allettante.
<< Sarò pronto in cinque minuti >> si addolcì Sungmin, gettando via il giornale e correndo a vestirsi.
Dopo l'abbondante colazione, Sungmin affrontò di umore migliore il viaggio verso l'ospedale. La giornata era calda, e benedisse l'aria condizionata della Mercedes di Kyuhyun.
L'ospedale era in piena attività quella mattina, mentre salivano in ascensore al piano di Donghae ed Eunhyuk
Erano in una stanza privata adesso, che somigliava molto da vicino ad una serra, con piante e fiori sparsi ovunque.
Kyuhyun dovette chinarsi per evitare di battere la testa su una gigantesca felce che pendeva da una sbarra di trazione di Donghae.
<< Come fai a tenerla lì? >> chiese kyuhyun con un sorriso.
<< Ci sono abituato >> Donghae sospirò rassegnato. << Eunhyuk non permette alle infermiere di portarle via. Le ama tutte >>
<< Certo che le amo. Non riesco a credere che siano stati così meravigliosi! Guarda,Sungmin. Questa è arrivata pochi minuti fa >> Tese al fratello una grossa pianta gialla.
Mentre Eunhyuk e Sungmin chiacchieravano allegramente, Kyuhyun prese una sedia e si sedette accanto al letto di Donghae. << Come ti senti? >>
<< Meglio >> replicò Donghae. << Ma temo di non essere un paziente ideale >>.
Kyuhyun rise. << Neppure io lo sarei!  >>
<< Come vanno le cose a casa? >> chiese Donghae, preoccupato
<< Sungmin ed io ce la caviamo abbastanza bene >> lo rassicurò Kyuhyun << L'albergo è ancora intatto >>
<< Sarò così contento quando uscirò di qui... >> La voce di Donghae si spezzò dolorosamente e l'uomo si appoggiò al cuscino, chiudendo gli occhi.
<< Caro? Stai bene? >> Eunhyuk lanciò uno sguardo ansioso al marito.
<< Sto bene, Eunhyuk >>
<< Stai molto meglio >> gli assicurò Sungmin avvicinandoglisi. << Fra poche settimane tornerai a casa in perfetta forma >> rise. << E, credimi, sarò più che felice di cederti il mio posto >>
Donghae sorrise e gli prese la mano. << Cosa c'è? Non ti diverte la vacanza? >>
<< Non riesco a pensare ad un posto migliore >> rise timidamente.
<< Ti sembra sincero? >> Donghae guardò scetticamente Kyuhyun
<< Dice sempre quello che pensa >> confermò Kyuhyun con una scrollata di spalle.
Sungmin guardò l'ex marito, i loro occhi s'incontrarono brevemente.
<< Kyuhyun ha ragione. Non dico le cose che non penso. E sono più che felice di poter aiutare te ed Eunhyuk. Dopotutto siamo tutta una famiglia, no? >>
<< Si, ma non so come potremo sdebitarci >> lo interruppe Eunhyuk. << Tremò al pensiero di cosa sarebbe accaduto all'albergo se non ve ne foste occupati voi due >>
<< Sarebbe andato tutto bene lo stesso >> ragionò Sungmin. << Adesso ti accompagno in bagno e vediamo se possiamo fare qualcosa per i capelli >>
<< Sono un vero disastro! >> assentì prontamente Eunhyuk.
<< Come vanno realmente le cose? >> insistette Donghae quando la porta del bagno si chiuse.
<< Ti ho detto che va tutto bene >> assicurò di nuovo Kyuhyun
<< Non parlo dell'albergo. Parlo di te e Sungmin >>
<< Oh,beh! >> Kyuhyun rise ironicamente << Che posso dirti? Non sono una delle persone preferite da Sungmin, adesso >>
<< Vi evitate ancora? >>
<< No. Va tutto bene, finche lui sta nella sua parte di stanza e io nella mia >>
Donghae guardò Kyuhyun interrogativamente.
Kyuhyun scrollò le spalle: << Ha tracciato una linea di gesso al centro della casa >>
Donghae rise: << E tu l'hai lasciato fare? >>
<< Diavolo, cossa posso fare? >>
<< Sei ancora innamorato di lui, allora perchè non lo prendi sulle ginocchia e gli fai vedere chi è il padrone? >> suggerì Donghae
<< Non servirebbe >> replicò Kyuhyun con voce aspra
<< Non ti ho sentito negare di essere ancora innamorato di lui >> proseguì Donghae
Kyuhyun si alzò dalla sedia e andò alla finestra, con le mani affondate nelle tasche dei pantaloni. Fissò la strada per alcuni minuti, raccogliendo i pensieri prima di parlare. << No, non posso dire di non essere ancora innamorato di lui >>
<< Allora perchè non aiuti la tua causa? Quale migliore opportunità della posizione in cui ti trovi? >>
<< Mi odia. Crede che il mio lavoro significhi più del nostro matrimonio >> Il voltò di Kyuhyun si oscurò.
<< Non è vero, Donghae. Io l'amavo più di qualsiasi altra cosa al mondo. Ma quando papà morì, mi sentii obbligato a finire quell'edificio. Sai quanto significasse per lui, e io ero l'unico che potesse farlo >>
<< Non credo che avrebbe voluto che lo finissi a spese del tuo matrimonio >> sottolineò Donghae.
<< Dopotutto anch'io sono cresciuto nel cantiere, ma non mi sono sentito affatto obbligato a finire quel lavoro. Ho promesso ad Eunhyuk che non avrei più rischiato così la vita. Questo è il motivo principale per cui abbiamo comprato l'albergo. Diavolo, kyuhyun, temevo un incidente quasi ogni volta che salivo lassù. Sono più felice di stare coi piedi ben piantati a terra, e se tu non fossi così ostinato ammetteresti di non essereentusiasta del pericolo che affronti tutti i giorni >>
<< Non ho detto di esserne entusiasta. Appena l'edificio sarà finito, scenderò da quell'impalcatura e non vi salirò più >>
<< E cosa succederà se non scenderai più? >> chiese Donghae solennemente. << Guarda cos'è accaduto a papà >>
Kyuhyun si volse a guardare il fratello. << Adesso parli proprio come lui! >>
<< Ha ragione, Kyuhyun. perchè non lasci quel lavoro a chi ama il rischio? Noi lo abbiamo fatto per troppo tempo. E' ora di lasciare il campo agli altri >>
<< Che differenza fa adesso? il mio matrimonio è fallito, e Sungmin non ha alcuna intenzione di riconciliarsi >>
<< Allora trovati un altro uomo. Sei un uomo nato per il matrimonio e per una relazione permanente con un uomo >> Donghae rise di nuovo. << A meno che tu non abbia cambiato idea negli ultimi mesi. Ci sono molti uomini disponibii >>
<< Si, certo, ce ne sono. E uno sta proprio all'albergo. Il rosso del cottage nove. Mi sta facendo impazzire! Se Sungmin ed io non fossimo stati sposati, l'avrei già violentato giorni fa! >>
<< Violentato? Andiamo, Kyuhyun! >>
<< Beh, forse non violentato, ma non mi piacciono gli uomini così intraprendenti >>
<< Però non avresti alcuna obiezione se il tuo ex marito fosse un poco più intraprendente, vero? >>
La mente di Kyuhyun tornò all'oltraggiosa seduzione si Sungmin della sera precedente. << No, affatto >>
<< Perchè non usi il rosso per far ingelosire Sungmin? Forse un pò di competizione gli aprirebbe gli occhi e gli farebbe capire quel che sta perdendo >> suggerì Donghae, malizioso.
<< Ci ho pensato, ma ho deciso che sarebbe stata più una punizione per me stesso! >> ammise Kyuhyun
<< Dì >> donghae si tirò a sedere sul letto, la sua mente lavorava febbrilmente. << Hai provato a sedurlo? >>
<< Ho già provato. Senza successo >> Ancora gli bruciava il ricordo della notte precedente e il rifiuto di Sungmin di soccombere al suo 'fascino'
<< perchè non ti compri un'auto nuova o qualcosa del genere e dimentichi per un pò gli uomini? >> suggerì Donghae
<< in qualche modo il pensiero di dormire con un'auto non è così allettante come quello di dormire con un bel uomo. Credo che il tuo cervello sia stato seriamente compromesso nell'incidente >> commentò Kyuhyun seccamente.
<< Sto solo cercando di aiutarti! >> rise Donghae
<< Non ce n'è bisogno. So occuparmi della mia vita senza l'aiuto della famiglia >> l'avvertì kyuhyun. << Inoltre, ho un piano >>
<< Oh? >>
La porta del bagno si aprì e Sungmin ed Eunhyuk tornarono nella stanza.
<< Non sto meglio? >> si pavoneggiò Eunhyuk davanti ai due fratelli.
<< Meglio di cosa? >> chiese Donghae innocentemente
<< meglio di dieci minuti fa >> replicò Eunhyuk indignato
<< Non riesco a ricordare come eri dieci minuti fa >> disse Donghae << E tu, Kyuhyun? >>
<< No. E non ricordo neppure quel grazioso pulcino che è con lui >> Strizzò maliziosamente l'occhio a Sungmin.
Eunhyuk scosse il capo rassegnato, si avvicinò al letto del marito e gli circondò il collo con le braccia. << Baciami, sciocco ><
Sia Kyuhyun che Sungmin distolsero lo sguardo dalla coppia. Un'espressione di dolore comparve sui loro volti, ed evitarono di guardarsi negli occhi. Una volta, non molto tempo prima, facevano anche loro lo stesso.
Kyuhyun si scharì la gola e si alzò bruscamente. << Se pensate di poter smettere per un attimo, Sungmin ed io ce ne andiamo >>
Dnghae ed Eunhyuk si separarono imbarazzati. << Ci dispiace... >>
<< Non scusati >> Sungmin si chinò ad abbracciare il fratello. << Ringrazia Dio di avere qualcuno che ti ama come Donghae >> gli sussurrò nell'orecchio.
<< Grazie di essere venuto oggi >> Eunhyuk ricambiò l'abbraccio con affetto. << E non preoccuparti, le cose andranno meglio >> Sorrise a Sungmin, incoraggiante.
Kyuhyun e Sungmin lasciarono l'ospedale poco prima di mezzogiorno. Il ritorno a casa fu silenzioso. Star davanti ad una coppia felicemente sposata era uno sforzo che nessuno dei due si sentiva di sopportare quella mattina. Lo spiacevole alterco della notte precedente li aveva messi entrambi di malumore.
<< Non hai finito di falciare l'erba davanti al cottage nove! >> gli disse Sungmin quando l'auto si fermo davanti all'albergo. << Avevi detto che lo avresti fatto >>
<< E quando avrei avuto tempo? >> ribattè Kyuhyun
<< hai avuto più tempo di me! >> borbottò Sungmin
<< Questo è da ridere >>
<< V uoi dire che non faccio la mia parte? >>
<< Accidenti, no, non voglio dire niente del genere! Ho semplicemente affermato di non aver avuto il tempo di finire di falciare! >>
Kyuhyun spense il motore e scese dall'auto.
<< Non hai motivo di essere così irritato! >> si lamentò Sungmin scendendo a sua volta.Si avviarono insieme sul portico e misero la mano sulla maniglia nello stesso momento.
<< Prima tu! >> affermò brevemente Kyuhyun
<< Non me lo sognerei neppure. Prima tu! >>
<< Testardo! >>borbottò Kyuhyun tra i denti
Sungmin lo fissò con aria di sfida. << Hai detto qualcosa? >>
<< No >> Kyuhyun oltrepassò la soglia, facendolo quasi cadere.
<< Brutto prepotente! Il giorno più felice della mia vita è stato quando il nostro divorzio è stato definitivo! >>
<< Si, bello, vero? Ricordo che mi sono divertito tutto il giorno >> rispose Kyuhyun
<< Oh, Kyuhyun.... >> una voce sensuale lo chiamo da lontano
Kyuhyun alzò gli occhi e imprecò piano. << Ecco, ci sei riuscito! Scommetto che hai sentito ogni parola che abbiamo detto >>
Sungmin si guardò alle spalle e vide Henry avvicinarsi.
<< Ehi, guarda chi sta arrivando >> sibilò Sungmincon sarcasmo. << Senza dubbiovuole che tu gli faccia compagnia! >>
<< Senza dubbio! Me lo ha fatto capire chiaramente >> commentò lui a denti stretti.
<< Se non riesci a trattare con i tuoi uomini, io non posso di certo aiutarti >> disse Min con un sorriso mielato ed entrò in casa.
<< Ehi, Henry! >> sentì Kyuhyun dire con un falso entusiasmo mentre andava in cucina. Rideva immaginando Kyuhyun che cercava di liberarsi dagli artigli del rosso. Ben gli sta, pensò con rancore mentre andava a cambiarsi d'abito. Eppure, continuò a guardare dalla finestra della camera da letto, finchè vide Henry tornare al suo cottage, solo, venti minuti dopo.
Era quasi buio quando lui e Kyuhyun tornarono ai loro angoli per cena. Lui quel pomeriggio aveva finito di falciare e aveva fatto diverse piccole riparazioni; Min aveva lavorato all'orto.
<< Toc-toc >>
Sungmin alzò gli occhi dalla scatola di fiocchi d'avena. << Cosa c'è? >>
<< Ti faccio una proposta >>
Sungmin lo guardò sospettoso. << Che genere di proposta? >>
<< Uno scambio. Due... attento, ho detto due... sandwich con burro e marmellata, in cambio di una porzione d'avena >>
Sungmin guardò con desiderio il pane e il vasetto di burro sul pavimento, accanto alla sedia di Kyuhyun
<< Solo una porzione? >>
<< Solo una >>
Sungmin guardò la poco invitante scatola di fiocchi d'avena davanti a lui.
<< D'accordo >> si arrese. Si alzò in piedi e andò alla credenza per prendere una tazza piccola.
<< Su, sii leale. Io ti do due sandwich >> pregò lui. << Almeno lascia scegliere a me il recipiente >>
<< Mi imbroglieresti >>
<< No, non lo farei >> promise l'uomo solennemente
Sungmin sospirò. << D'accordo, ma dovrai spalmare il burro e la marmellata sul pane >>
<< Promesso >> assentì lui angelico. << Posso entrare adesso e prendere la ciotola? >>
<< Credo di si >>
Cinque minuti dopo, Kyuhyun fingeva di aprire la porta ed entrava. << Buonasera, signor Lee. Bella giornata,eh? >> Gli tese i due sendwich promessi.
<< Prendi i tuoi cereali e torna nella tua parte >> disse lui, cercando di ignorarlo.
Kyuhyun andò alla dispensa e cominciò a rovistare tra i piatti per scegliere la sua scodella. Qualche minuto dopo, tirò fuori la più grossa che riuscì a trovare e gliela tese. << Ecco, questa è abbastanza grande >>
Sungmin fissò la scodella. << Sei sicuro? C'è una vecchia vasca da bagno sul retro della casa, forse contiene un pò di più >>
<< No, questa andrà bene >>
<< Se non ne potessi più di fiocchi d'avena, non te lo permetterei, ma effettivamente mi stai facendo un favore >> gli disse riempiendo il recipiente. << Ecco >> Gli mise la scodella tra le mani.
<< Sembra delizioso. Dov'è il latte? >>
<< Non si è parlato di latte >> gli ricordò Sungmin brevemente
<< Non avrò il latte? >>
<< Il 'patto' era: una porzione di fiocchi d'avena per due sendwich con burro e marmellata. Punto >>
<< Beh, accidenti...! >>
<< Non prendertela con me! Sei statu a fare l'offerta >>
Qualche ora dopo Sungmin si pentì di non avergli dato il latte. Lo sgranocchiare rumoroso di Kyuhyun riempì il cottage fino a notte fonda, innervosendolo.
I giorni passavano. Il lavoro pesante e le lunghae ore di tensione cominciavano a diventare un inferno per Sungmin. Sapeva che sarebbe stato duro vivere nella stessa casa con Kyuhyun. Quando aveva accettato quella sistemazione era certo di non provare più nulla per lui. Adesso non ne era più tanto sicuro. Come ogni giorno, era andato sulla riva del lago per osservare la sfera color arancio del sole tuffarsi dietro le montagne di Sokcho. Mentre fissava le acque tranquille, la terribile realtà che temeva cominciò a farsi strada in lui. Era ancora innamorato di Cho Kyuhyun.
Era una costatazione spaventosa. Aveva cercato in ogni modo di escluderlo dal suo cuore e dalla sua vita, e per un pò era stato orgoglioso di esserci riuscito.
La sua vita era tranquilla, adesso. Aveva una carriera promettente, un bell'appartamento, una bella macchina, tanti amici... Quando andava a dormire la notte, lo faceva con la certezza che l'indomani la sua vita sarebbe stata quasi la stessa del giorno precedente. Non doveva preoccuparsi che l'uomo con cui aveva dormito, con cui aveva fatto l'amore, l'uomo che era divenuto il centro del suo mondo, non sarebbe più stato tra le sue braccia la notte successiva. Adesso, sapeva che non ci sarebbe stato. Allora perchè, dopo tutto quel tempo, il core gli batteva e le ginocchia gli tremavano quando il suo ex marito entrava nella stanza e gli sorrideva? Sarebbe rimasto seduto per ore a fissare la superficie del lago, chiedendosi se odiava più se stesso o Kyuhyun, per essere stato la causa del riaccendersi di quei vecchi sentimenti che lui aveva tentato accuratamente di seppellire mesi prima.
Il suono delle risate dei bambini attirò la sua attenzione, quella sera, mentre era seduto a gettare sassolini nell'acqua. Kyuhyun stava giocando con Hajun e Sumin, i gemelli di sei anni che avevano provato una simpatia istantanea per lui e passavano gran parte delle serate a giocare con il loro nuovo amico 'adulto'.
Stranamente Kyuhyun aveva partecipato volentieri alla cena all'aperto di Shindong e houmi; lì avevano conosciuto Soul e Hanbyeol, genitori dei gemelli, ed erano diventati buoni amici.
Sungmin sorrise tra sè, quando udì un'altra risata di Sumin. Lo sorprendeva il modo che aveva Kyuhyun di trattare con i bambini. Non avevano pensato ai figli durante il loro breve matrimonio. Sungmin sapeva che lui non era ancora pronto a diventare padre, allora. Ma adesso, lo osservava divertirsi a giocare con i gemelli tra le sedie sparse sul prato.
Doveva ammettere che meritava un pò di riposo, quella sera. Aveva passato tutto il giorno cercando di evitare Henry Lau. Da quando aveva sentito il loro violento dibattito sul divorzio, qualche giorno prima, l'uomo si era prefissato lo scopo di catturare l'affascinante Cho Kyuhyun.
se non avesse capito che a Kyuhyun, ovviamente, non piaceva quel uomo, Sungmin l'avrebbe strangolato volentieri!
Alzò gli occhi quando vide Sumin correre giù dalla collina e chiamarlo. Tese le braccia e l'afferrò ridendo. << Eccoti qua! >>
<< Ciao, Sungmin! >>
<< Ciao, Sumin, come stai? >>
<< Bene. Hajun è stato cattivo come sempre >> aggiunse il bimbo con un sospiro rassegnato.
<< Sul serio? Cosa ti ha fatto oggi? >>
<< Beh... >> gli occhi castani del bimbo si fecero penosi. << Ha dipinto la sua tartaruga con lo smalto di mamma, stamattina >>
<< Oh, che cattivo! >>
<< E mi ha tagliato i capelli, perchè a lui non piacciono lunghi! >> aggiunse indignato
<< Non gli piacciono lunghi? >> Sungmin si morse le labbra per non ridere.
<< No. Li voleva corti. E adesso non posso più farmi i codini >>
Sungmin l'abbracciò forte. << Beh, non ci vorrà molto a farli ricrescere >>
<< E' quello che ha detto anche la mamma >>
Sungmin rise e l'abbracciò di nuovo << La mamma ha ragione >>
Si volsero entrambi quando Kyuhyun richiamò la loro attenzione con un fischio e fece segno di raggiungere lui e Hajun.
Sungmin e Sumin risalirono l'argine tenendosi per mano e chiacchierando insieme. Quando arrivarono al grosso albero soto il quale sedevano Kyuhyun e Hajun, Sungmin si allontanò un attimo pre andare a prendere dei bicchieri di limonata fredda e dei pasticcini, che aveva comprato nel pomeriggio.
<< Sono molto buoni, vero, Kyuhyun? >> si complimentò Hajun riempiendosi la bocca di pasticcini.
<< Certo >> assentì Kyuhyun, cercando di evitare lo spruzzo di briciole che uscì dalla bocca del bambino.
Sungmin guardò Kyuhyun e rise, tendendo un tovagliolo ad Hajun. << Non si parla con la bocca piena >> l'ammonì dolcemente.
<< Hajun! Mamma te l'ha detto tante volte! >> lo rimproverò la sorella.
Hajun allungò la mano per dare un pizzico alla sorella, urtando così il bicchiere di limonata di Kyuhyun, posato sulla sedia.
L'uomo balzò in piedi, mentre il liquido si disperdeva sui suoi pantaloni.
<< Oh! hai rovesciato la tua limonata, Kyuihyun? >> chiese innocentemente il bambino.
<< Così sembra >> Kyuhyun cercò di tamponare i pantaloni bagnati, ignorando lo sguardo divertito di Sungmin.
Hajun girò intorno alla sedia e prese il suo bicchiere. Lo tese a Kyuhyun. >> Ecco. Puoi prenderne un pò dal mio >>
<< Ehi, grazie, amico, ma credo di averne avuto abbastanza >> rifiutò gentilmente lui, vedendo le briciole dei biscotti galleggiare nel liquido giallo. << Credo che andrò a cambiarmi i pantaloni, adessi >> disse poi al gruppetto. Stava per fare un passo, quando si ritrovò improvvisamente davanti Hajun.
Kyuhyun cercò di evitarlo. Vacillò, tentando di afferrarsi a qualcosa, poi cadde rotolando giù per la collina fino all'argine del lago. Quando alla fine raggiunse il fondo, si alzò a sedere, guardandosi intorno stordito.
Era accaduto tutto così in fretta che Sungmin non era riuscito ad aiutarlo. Tre volti stupiti lo fissavano dalla cima della collina, con un'espressione buffa.
<< Sei caduto, Kyuhyun? >> chiese Hajun preoccupato, senza rendersi minimamente conto di esserne il responsabile.
Sungmin si morse le labbra per non ridere. Sapeva che non era divertente; kyuhyun poteva essersi ferito seriamente, ma le risa minacciavano di soffocarlo. La risata di Sumin ruppe il silenzio. << Kyuhyun, come sei buffo! >> strillò pensando che fosse un altro gioco.
<< Si, è veramente un clown! >> Sungmin scoppiò a ridere. << Ehi, Bozo! Ti sei fatto male? >> chiese con sollecitudine
<< No! >> replicò Kyuhyun divertito. << Non mi sono fatto niente >>
<< Te lo avevo detto che ti saresti rotto l'osso del collo uno di questi giorni >> gridò Min allegramente.
<< E io te l'avevo detto che ti preoccupi troppo! >> ribattè lui rialzandosi e risalendo la collina. Quando lo raggiunse, lo baciò sulla punta del naso. << Ti preoccupi sempre troppo! >> lo rimproverò di nuovo. I loro occhi s'incontrarono per una frazione di secondo comunicando un silenzioso messaggio.
<< Lo so >> replicò piano lui. << Non sono mai stato bravo in queste cose >>
<< Beh >> Gli occhi castani dell'uomo si fecero seri.
<< Dovremo fare in modo di cambiare,no? >>
<< Se mi aiuterai >> Gli occhi di Sungmin lo fissarono con intensità.
Un sorriso illuminò il volto di Kyuhyun << Ti aiuterò >> promise.
Gli tese la mano e lui l'accettò di buon grado. << Mi vado a togliere questi vestiti bagnati, poi accompagnamo i gemelli >> gli disse allegramente.
S'incamminarono tutti e quattri verso casa, tenendosi per mano.

 
   
 
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