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Autore: The Blue Devil    02/08/2021    6 recensioni
Credevo fosse finita... e invece guarda un po’ cosa è saltato fuori! Mannaggia...
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Candice White Andrew (Candy), Terrence Granchester, William Albert Andrew
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Credevo fosse finita... e invece guarda un po’ cosa è saltato fuori! Mannaggia...
 
Non è uno scritto a scopo di lucro alcuno per cui non si infrangono Copyrights.
I personaggi presentati, nomi e situazioni, sono di proprietà degli aventi diritto: Kyoko Mizuki (Keiko Nagita) per il soggetto; Yumiko Igarashi per la resa grafica dei personaggi; Toei Animation Co., Ltd, per la serie TV e Kappalab per l'edizione italiana dei romanzi di Kyoko Mizuki/Keiko Nagita.

 
Buona lettura

 
L’UOMO CHE NON È MAI ESISTITO
 
Un urlo straziante lacerò il dolce silenzio della notte.
Albert, che sonnecchiava nel salone, si ridestò di soprassalto e si precipitò nella camera di quella che sperava sarebbe divenuta a breve sua moglie.
"Che è successo, tesoro, che hai?".
"Oh, Albert, sei tu... ho fatto un sogno, un sogno terribile".
"Dimmi, cara, che hai sognato?", le chiese Albert, che cercava di dissimulare la sua grande preoccupazione.
"È stato orribile... ho sognato che ero un’orfana e m’innamoravo di un bellissimo principe; poi questo moriva, ma non era lui, e una vecchia mi spediva a Londra. Sulla nave incontravo un ragazzaccio, scuro di capelli e dagli occhi blu, credo, un vero bruto".
La ragazza, deglutendo a fatica, si bloccò.
Allora lui la rassicurò, abbracciandola, e la esortò a proseguire il suo racconto.
"Ecco... lui, il bruto, mi usava violenza... oh, Albert non riesco a continuare, perdonami", disse lei, prima che i suoi occhi si riempissero di lacrime.
"Non piangere, ora sei al sicuro. Lo sei sempre stata, hai avuto solo un incubo, un orribile incubo e niente più. Non ci sono bruti qui, solo persone che ti amano e ti vogliono bene".
La ragazza parve rasserenarsi e Albert poté proseguire:
"Ora prendi la tua medicina, ti aiuterà a riposare e a non pensare a quelle assurdità che hai sognato".
Lei bevve un sorso d’acqua, ingoiando due pillole, e adagiò la testa sul soffice cuscino, sparpagliandovici le sue chiome dorate.
Albert rimase ad osservarla per qualche minuto e poi uscì dalla stanza, rassicurato.
"Dottor Leonard", disse all’uomo che lo attendeva fuori, "La medicina funziona, ma non è sufficiente: credo sia ora di raddoppiare la dose".
L’interpellato scosse il capo.
"No, signor Andrew, non potrei raddoppiare la dose, neanche se volessi... è roba potente, voi capite".
"Mi sorge il dubbio, invece, che siate voi a non capire: voi non potete, voi dovete. Vi pago per questo. So che è roba potente, ma è la stessa roba che prendono migliaia, se non di più, di mie fan, quelle che scrivono minchiate, e stanno benissimo".
Il dottore parve dubbioso.
"Già, le minchiate... vi ricordo che siamo dentro ad una di esse...".
In quel momento bussarono alla porta: era George. Il dottor Leonard fu congedato e il segretario poté essere interrogato dal suo principale:
"Dimmi, George, com’è la situazione?".
"L’affare dell’Innominato, di Colui che non si nomina, si sta risolvendo".
Albert saltò sulla sedia:
"Che mi dici? Renzo ha sposato Lucia e Harry Potter ha finalmente sconfitto Voldemort?".
Il segretario non si scompose, rimanendo impassibile come sempre, e ribatté:
"No, signor Andrew, d’accordo che siamo in una di quelle cose di cui parlavate col dottor Leonard poco fa, ma non esageriamo. Intendevo l’affare di colui che vi preme di più".
Ricompostosi, il capofamiglia degli Andrew tornò ad interrogare il fedele George:
"Ah! Allora dimmi, svelto".
"Per merito di una petizione firmata dalle vostre fan, la questione si sta risolvendo per il meglio".
Albert fece cenno a George di proseguire.
"L’hanno firmata in due miliardi, tutte vostre fan, e il successo è stato immediato: la signora Igarashi si è armata di gomma e sta provvedendo a cancellare dal manga tutte le vignette in cui compare Lui; lo staff della Toei sta modificando l’anime allo stesso scopo e la signora Nagita ha ordinato di ritirare e dare alle fiamme tutti i "Final Story" in circolazione e quelli venduti, promettendo ai possessori un bonus sconto per l’acquisto del nuovo, definitivo, libro che sta scrivendo: Candy Candy Perfect And Definitive Edition. Solo in Italia abbiamo incontrato resistenze, ma alla fine sono state stroncate".
"Già", osservò Albert, "Una volta bruciati i libri non rimarrà traccia alcuna del moretto, come lo definiscono quelle pazze delle sue fan, dato che l’anime non è neanche stato distribuito in dvd".
"Tra poche ore quello diverrà l’uomo che non è mai esistito", sentenziò George.
"Sì George, hai fatto un ottimo lavoro. Tra poche ore Candy sarà solo mia e nessuno potrà avanzare alcuna obiezione o articolare assurde teorie".
Albert fece per avviarsi verso la sua camera, ma fu interpellato ancora da George.
"Non state dimenticando qualcosa?", chiese il segretario, indicando con il capo un grosso cane che fino a quel momento se ne era stato buono buono, ma che ora, ritto sulle quattro zampe e con la lingua di fuori, agitava allegramente la coda.
Albert finse di non aver udito e il segretario aggiunse:
"È l’ora della pipì, signore".
"Malediz... prima devo far attenzione a non avvelenarmi con quello che mi prepara Candy; se voglio far qualcosa con lei  non capisce; e mi tocca pure portare ‘sto coso a fare la pipì!", pensò Albert, mentre afferrava il guinzaglio del cagnone, "Va a finire che lo mollo ai Cinesi! Che se lo mangino pure! Quasi quasi mi sposo Iriza: lei è attorniata da cuochi e domestici e non possiede cani, bah!".
Uscito dalla villa, il capofamiglia trovò ad attenderlo anche Klin e Poopy, per il consueto giro serale nel parco. Solo il pensiero dell’imminente scomparsa anche del solo ricordo di Terence lo rasserenò.
 
Nel chiuso della sua buia stanzetta, in Italia, una giovane fanciulla stringeva al petto un libro; il suo cuore batteva all’impazzata e la sua mente vagava in un mondo colmo di amore e felicità. Tutto ciò era stato causato dall’ultima parola che aveva letto in quel libro: "Bentornato!".
Eh, ad ascoltare Candy e Miss Pony non si sbaglia mai: finché si è vivi c’è sempre la speranza di reincontrarsi e "Candy Candy Final Story", insieme a tutti i suoi personaggi, era ancora vivo e vegeto... ed era in agguato, dietro ogni angolo!

 
FINE
 
 
 
© 2021, The Blue Devil
   
 
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