Rieccomi
qui con il nuovo capitolo della storia ‘Golden Bullet
– The Hunter Warrior’!
Parto
subito con l’annunciarvi una rapida novità in
merito alle note sia a pre
capitolo che a piè di pagina. Queste non saranno utilizzate
più per specifiche
o quant’altro e saranno molto ridotti. Avranno annunci solo
per il giorno della
successiva pubblicazione e per l’indicazione sulla PAGINA OST
della storia.
Questa
decisione non è presa in senso negativo.
Tutt’altro. Mentre voi state leggendo
questa storia, io sarò probabilmente a buon punto con la
terza parte dell’intera
saga, e da questo capitolo potrebbero nascere moltissimi collegamenti.
Per
questo motivo, preferisco che teniate in serbo la maggior parte delle
domande
che, da questo capitolo, vi farete dopo averlo letto.
Le note a
piè di pagina riappariranno alla fine di questa storia, per
i dovuti
ringraziamenti alle persone che mi hanno spronato a continuare questo
percorso
a dir poco infinito.
Il prossimo
capitolo sarà pubblicato il 7 Settembre 2021!
Qui di
seguito, la pagina delle OST!
Detto
ciò…
buona lettura! ;-)
GOLDEN
BULLET - THE HUNTER WARRIOR
Prima
dell’Apocalisse
Dimensione
DELTA
Mercoledì
29 Agosto
2018 - 11:00
BETA CHI
[The
Last Butterfly – BEST OST IN THE WORLD]
Il
mio risveglio non fu dei più comodi, questo era poco ma
sicuro. Qualcosa mi era letteralmente entrato dentro la bocca aperta,
costringendomi a tossire per espellere il corpo estraneo. Nel far
ciò, balzai
in aria e sbattei il cranio contro il ramo di un albero, facendomi
uscire un
bernoccolo enorme e doloroso.
“Ahi
ahi… che male!”
“Ti
sei svegliata, vedo…”
Come
da abitudine, ad attendere il mio risveglio c’era la
regina ALFA Kairi, la quale mi stava osservando con sguardo triste e
cupo. Quante
volte era successo, da quando la conoscevo? Se non sbaglio era la
terza. Si
poteva quasi dire che quella donna, nonostante fosse ormai una mia cara
amica,
mi portava parecchia sfortuna.
“Dove…
dove ci troviamo?”
“Siamo
tornati nella Dimensione DELTA, sul gigantesco
pianeta eretto dai Deadly Sins” mi
spiegò la regina, puntando lo sguardo
verso un piccolo edificio in rovina a qualche decina di metri da dove
stavo dormendo
“Abbiamo cercato un ospedale, e quando
l’abbiamo trovato ci abbiamo portato
dentro i feriti. Nessuno è più in pericolo di
vita, per fortuna. I
sopravvissuti sono in tutto una sessantina… in tanti,
purtroppo, hanno perso la
loro vita”
Che
orrore. Solo sessanta guerrieri erano risultati
superstiti da quel massiccio attacco provocato dai Deadly Sins.
Inoltre, erano
morti anche tantissimi civili, inclusi i miei genitori e i miei
fratellini
adottivi.
“Tranquilla,
Chi. Quando tutto questo sarà finito, li riporteremo
in vita. Dovremo soltanto recuperare lo Scettro da Hinode, o
semplicemente
sconfiggere il Sommo Sacerdote e riottenere le Super Sfere del Drago”
“Più
facile a dirsi che a farsi” ammisi, con
rammarico, ma rialzandomi con fatica da terra “Io,
sicuramente, non intendo
più agire in prima linea…”
“Cos…
di che parli, Chi?!”
“Mi
ha sentito benissimo, sua maestà… non
intendo più intromettermi in questa battaglia. Tutte le
volte che l’ho fatto,
delle persone ci hanno rimesso la vita. Prima
Ai… poi Simon… e
infine tutta la mia famiglia… sono stanca. Il Sommo
Sacerdote l’ha fatto
apposta. Sapeva perfettamente come e dove colpirmi, e ha
sfruttato tutto
questo per distruggermi… e ci è riuscito, alla
perfezione!”
“Non
dirlo neanche per scherzo, Chi! Non è tutto perduto!”
mi rimproverò la regina, arrabbiata con me “Non
puoi mollare proprio
adesso! Se lo farai, nessuno potrà sconfiggere il Sommo
Sacerdote!”
“Non
è così” affermai,
incominciando ad
allontanarmi da lei per entrare dentro il piccolo ospedale “Io
ho perso.
Non posso sconfiggere quell’angelo, e lei lo sa
perfettamente. Sono sicura che
tutti voi farete un lavoro migliore del mio”
Prima
che potessi allontanarmi definitivamente da lei, però,
ALFA Kairi afferrò la mia mano trattenendomi con la forza.
Era
su tutte le furie.
“Non
te lo permetto, Chi… non ti permetto di mollare
proprio adesso! Eri consapevole della scelta che avevi compiuto,
qualche giorno
fa. Sei stata tu che hai scelto di combattere, mettendoti anche contro
la mia
volontà! E non è vero che non hai fatto
nulla… tu hai compiuto delle imprese
che mai nessuno avrebbe immaginato tu potessi compiere. Hai salvato
l’uomo che
amavo… ci hai aiutato a sconfiggere due Deadly
Sins… e hai salvato nuovamente
Dragon, per la seconda volta! Queste non sono sciocchezze o cose
da…”
“La smetta, sua
maestà. Non sopravvaluti la mia forza. Io non sono
così in gamba come credete
voi… lei aveva ragione, fin dall’inizio. Mi sarei
dovuta limitare a restare
dentro quell’infermeria, piuttosto che seguirvi in battaglia.
Voi ve la sareste
cavata comunque… tanto, io resto una semplice infermiera. Io
non posso salvare
certamente gli universi… sono completamente
inutile…”
PAFF!
La
regina, ormai arrivata al limite, mi aveva costretto a
girarmi verso di lei, schiaffeggiandomi in viso con tutte le sue forze.
Mi
fece male. Avevo subito ferite peggiori, in quei giorni,
ma quel semplice e repentino schiaffo mi aveva fatto malissimo e mi
aveva
bloccato le gambe sul posto.
Incredula
e sofferente, alzai lo sguardo verso quello di ALFA
Kairi, la quale non mi mostrava alcuna pietà.
“Non te lo permetto,
Chi. Non posso farlo. Tu non ti scaverai
la fossa da sola! Tu reagirai qui, che ti piaccia o meno!”
dichiarò,
con voce ferma e decisa “NON SEI INUTILE, CHI! Credi
che io non sappia cosa provi, in questo momento? Dieci anni
fa mi
strapparono i miei amici e la mia famiglia dalle mie braccia! Lo hanno
fatto
mentre mi strappavano i vestiti e abusavano di ogni centimetro del mio
corpo!
Non mi era rimasto più nulla. Questo credevo, mentre mi
trascinarono in
quell’orribile campo di concentramento. Invece non era
affatto così… ho
conosciuto delle persone meravigliose, in quell’inferno,
uomini e donne
coraggiosi che mi hanno insegnato quanto sia importante la vita e
perché non
debba mai essere sprecata! Non importa quali avversità ti si
presentino
davanti… FINCHE’ IL TUO
CUORE BATTERA’,
TU DEVI SEMPRE AVERE SPERANZA E FIDUCIA IN TE STESSA!”
“Ma… ma come
posso fare?” le domandai io, tirando uno
strattone
con la mano bloccata, ma non riuscendo a liberarmi “Io HO perso ogni
cosa… io non ho
più nulla per cui comb…”
“NULLA?! NULLA!? E NOI COSA
SIAMO PER TE?! DAVVERO NON E’ RIMASTO
NESSUNO PER CUI COMBATTERESTI? NOI SIAMO IL NULLA, PER TE?! SE NON PUOI
COMBATTERE PER TE STESSA, INIZIA A COMBATTERE PER COLORO A CUI VUOI
BENE E CHE
TI VOGLIONO BENE! TU SEI UNA MIA AMICA, CHI… SAREI PRONTA A
MORIRE PER LA TUA
FELICITA’!!! NONOSTANTE MI ABBIANO APPENA STRAPPATO UNA
FIGLIA DALLE MIE
BRACCIA, IO SAREI PRONTA A SACRIFICARMI PER IL BENE DI COLORO CHE AMO!
E SONO
CERTA CHE… sono certa che… sono
certa che anche Dragon reagirà, quando scoprirà
che sua sorella Vefuniel è
sparita senza lasciare alcuna traccia della sua presenza… NON FARTI TRASCINARE DAL DOLORE, CHI…
APRI I TUOI OCCHI!!!”
La
regina mi fissò intensamente negli occhi, cercando di
trattenere le lacrime. Non ne fu in grado. La sua mano mollò
la presa sulla
mia, e ALFA Kairi crollò in ginocchio davanti ai miei occhi
sbigottiti,
cominciando a piangere come una bambina.
“Chi… se non puoi
combattere tu… sigh… come possono combattere
tutte le persone che hanno perso i
loro cari? Goten, Gohan e Pan hanno perso tutti i membri della loro
famiglia…
lo stesso vale per Shinichi, Ran e i loro amici… tanti
guerrieri, come te,
hanno perso la loro famiglia, i loro amici o entrambi…
eppure hanno tutti
scelto di combattere, perché non vogliono accettare di dover
percorrere una
strada così oscura e tenebrosa, coperta solo di dolore e
rimpianti. Loro
vogliono vivere… loro continuano ad avere speranza, e sono
pronti a
sacrificarsi l’uno per l’altro. Ma se tu mollassi
adesso, nessuno avrebbe la
forza di continuare a combattere, nemmeno io. Non
puoi farmi questo, Chi… tu sei mia amica… per te
non possiamo
essere il nulla…”
Quelle
parole mi facevano malissimo, perché in fondo erano
vere. Lei mi stava spronando a continuare, a non mollare, ad andare
avanti.
C’era
soltanto un problema…
… io non sapevo come
né in che modo sopportare quel dolore.
“Aspetta solo fino a
questo pomeriggio. Ho indetto un’Assemblea per pochi, tra di
noi, nella quale vorrei
che tu partecipassi. Se anche a quel punto sarai convinta di voler
rinunciare,
allora accetteremo la tua decisione e torneremo al nostro piano
originale”
Mai
avevo provato così tanta sofferenza. Avrei preferito
farmi stuprare da Lilith, farmi dilaniare l’anima da ogni
creatura demoniaca
esistente, eppure non avrei provato quella angosciante sensazione di
impotenza.
ALFA
Kairi non poteva capirmi, in questo. Lei aveva sempre
combattuto, fin dall’inizio. Io, in quella guerra, ci ero
finita per caso. Avevo
accettato di combattere, ma non mi ero mai resa conto delle conseguenze
che ne
sarebbero giunte.
Avevo
deciso di seguire il mio Cuore, come mi avevano
suggerito tutti, senza rendermi conto che la scelta più
saggia era anche la
migliore da intraprendere.
Ne
avevo pagate care le conseguenze…
… mio padre…
… mia madre…
… Naruto e Hinata…
… Simon…
… mia figlia.
“ALFA Kairi…
questo era suo… se lo può riprendere”
[Maisou
- NARUTO]
Senza
avere il coraggio di guardare una sgomenta ALFA Kairi
in volto, evocai Catena Regale e glielo porsi sul suo grembo. Non aveva
alcun
senso che io continuassi a portare con me un’arma che non
avrei utilizzato in
alcun modo.
“Sono certa che, nelle mani
di qualcun altro, sarà molto più utile. Non
ho alcun motivo per partecipare a quell’assemblea. Mi dispiace… non posso
farlo… io… io non posso…”
Questa
volta, senza darle il tempo di fermarmi nuovamente,
cominciai a correre verso l’ospedale senza più
essere in grado di trattenere il
mio dolore. Durante la mia fuga, ignorai tutti coloro coi quali mi
scontrai e
tutti quelli che mi riconobbero, chiamandomi per nome, dirigendomi
verso una
stanza vuota e rinchiudendomici dentro.
Incapace
di reagire a quella sensazione, recuperai il
Gummi-Phone che BETA Ventus mi aveva donato per parlare con la mia
famiglia. Li
avevo contattati la sera prima, poco prima di farmi visitare da Aerith.
Li
avevo rassicurati sulle mie condizioni ed io mi ero tranquillizzata
sentendo
che tutti e quattro stessero bene.
Li
avevo salutati con gioia, promettendo loro che li
avrei raggiunti presto.
Invece
loro non c’erano più.
Mia
madre e mio padre erano morti, e la stessa sorte era
toccata ai miei fratellini adottivi. La colpa era solamente mia.
Volevo
scoppiare, ma un muro nel mio Cuore mi impediva di
farlo. Volevo piangere, volevo sfogare tutta la mia frustrazione, ma
non ci
riuscivo. Mi sentivo come se mi avessero imprigionata dentro un
sarcofago e mi
avessero seppellita viva, senza darmi alcuna speranza di sopravvivere.
Il
dolore che provavo era così grande che mi stava uccidendo
e corrodendo da dentro, avvelenandomi e strozzandomi, senza alcuna
pietà.
Urla, Chi… urla…
… spacca qualcosa…
… fa qualunque cosa…
… ma fai sparire quel
dolore.
Fallo…
… fallo…
… FALLO!
Il
mio corpo si mosse in automatico. Non mi resi conto di
ciò che stessi facendo. Non vedevo altro che
oscurità e le mie braccia si
muovevano da sole, incapaci di essere controllate.
“Fermati…”
Improvvisamente
non fui più in grado di muovere un muscolo,
e i miei occhi avevano ricominciato a vedere con chiarezza.
Avevo
combinato un disastro. Centinaia di provette erano
cadute per terra, polverizzandosi in migliaia di pezzettini. Anche i
cassetti o
gli strumenti da laboratorio erano stati colpiti dalla mia furia e non
si erano
salvati.
Io
non ero da sola, in quella stanza. Ero stata talmente
accecata dall’agonia che non mi ero resa conto della loro
presenza.
Erano
due uomini. Uno aveva dei corti capelli biondi, gli
occhi azzurri e un sorriso dolce e comprensivo. Aveva tre strani segni,
su
entrambe le guance, e subito feci un collegamento con i baffi di un
gatto. Il
secondo aveva dei lunghi capelli corvini e riuscivo a vedergli un solo
occhio,
rosso, con strani simboli attorno alla sua iride.
Li
riconobbi al volo. Erano i due shinobi che io avevo
intravisto poco prima di crollare per il sonno, sulla schiena di Zero.
Avrei
voluto andarmene via, sprofondando sotto terra per la
vergogna, ma non riuscivo a muovere alcun passo. L’occhio
rosso del secondo
uomo mi teneva calamitata sotto il suo sguardo.
“Tu…
perché hai cominciato a sbattere quell’arma da una
parte all’altra?”
mi domandò con tono minaccioso, estraendo un kunai dalla
tasca della sua tunica
e portandoselo davanti al viso, pronto a usarlo “Dovresti sapere che un Key-Blade è molto
pericoloso se maneggiato con
sufficienza!”
Un
Key-Blade? Io non stavo usando alcun…
… ma che…?!
Orripilata
e terrorizzata, gettai Catena Regale per terra,
cominciando ad arretrare impaurita. Quel gesto non servì a
nulla, perché quella
chiave si dissolse e apparve nuovamente tra le mie mani.
No…
… non scherziamo…
… io avevo rinunciato
a quell’arma…
… perché era
nuovamente tra le mie mani?
E per quale motivo non
riuscivo a separarmene?!
“Sembra che tu non te
ne sia resa minimamente conto” comprese al volo
quello dai capelli biondi,
intimando il suo compagno a rilassarsi e cingendo le mie spalle con una
delle
sue braccia “Tu,
se non sbaglio, sei quella ragazza di cui ci ha parlato BETA Riku,
quella che aveva perso le energie questa notte… ti chiami
Chi, vero?”
“Io… s-sì, sono io…”
“Davvero? Che gioia,
Dattebayo!” esclamò
quell’uomo, stringendomi la mano con forza e togliendomi il
fiato con la sua
felicità “Era
da tantissimo tempo che volevo parlare con te! Io mi chiamo Naruto!
Il mio nome ti dice niente?”
Naruto?
Certo che qualcosa mi veniva in mente. Era il nome
del mio fratellino adottivo, oltre quello del mio personaggio preferito
di
tutti gli…
… un momento…
… occhi azzurri…
… capelli biondi…
… tre segni a forma di
baffo su ogni guancia…
… impossibile!
“E-EHI!” esclamò,
imbarazzato, Naruto dopo che gli alzai la maglietta, cercando di vedere
il suo
ventre.
Era
lì!
Il sigillo ottagonale!
Quindi
lui…
[Morning
- NARUTO]
“T-TU SEI DAVVERO
QUEL NARUTO UZUMAKI?! QUELLO DELL’ANIME E DEL MANGA DI
KISHIMOTO?”
“Eh-ehm… già”
ammise lo shinobi, imbarazzato, dopo che gli abbassai nuovamente la
maglia per
ricoprirlo “Ammetto che
quell’uomo ha
fatto un buon lavoro, ma che ha un tantino esagerato.
Eheheheheh… ma pensavo di
ricordarti qualcun altro…”
“Eccome! Mio fratello…
mio fratello…”
Stavo
per scoppiare nuovamente in una crisi di pianto.
Già…
… mio fratello che era
morto…
“Ti devo ringraziare di
cuore per tutto quello che stai facendo con lui
e con mia figlia! Adesso si trovano entrambi al secondo piano
dell’Ospedale!
Vuoi andare a vederli?”
Devo
ammettere che ci misi qualche secondo per rendermi
conto del significato delle sue parole. Nonostante ciò, non
riuscivo comunque a
crederci.
Aveva
davvero detto che Naruto e Hinata fossero…
“UN MOMENTO!
ASPETTACI, DATTEBAYOOO!!!”
***
ALFA DRAGON
[Sakura’s
Theme - NARUTO]
“Buongiorno, fratellone!”
Riaprii
gli occhi, con i muscoli doloranti. Di fianco a me,
vi stava Nori, inginocchiata al mio capezzale. Ero steso su un
materasso
puzzolente e coperto di muffa. Meglio di stare steso per terra, questo
dovevo
ammetterlo.
“Prima che tu possa
fare domande inutili… nessuno, a
parte i
Cyber-Rainbow, è rimasto ferito”
mi anticipò mia sorella, tappandomi la
bocca con la mano “Le memorie dei
cyborg
sono state salvate dagli informatici della regina, ma non potremo
più usarli fino
a quando non riotterremo le tecnologie necessarie. In
quanto a Wrath… siete riusciti a sconfiggerlo! Abbiamo fatto
un
passo in più verso la vittoria!”
Tirai
un lungo e stentato sospiro. Avevo davvero temuto di
aver fatto una strage. Per fortuna non era successo e il nemico era
stato
sconfitto.
“Ne è passato di
tempo…”
“Più di trent’anni… ormai sono un uomo di
mezz’età, con tre
figli di cui una adottata” ammisi, mentre
mi rimettevo seduto,
ammirando quel volto così stupendo “Voi, invece, non siete cambiate di una
virgola! Non vale! Siete bellissime come sempre!”
“E’ perché abbiamo
viaggiato spesso nello spazio-tempo!” mi rispose
Nori, mettendosi una mano
dietro la nuca e arrossendo, lusingata dal mio complimento “Per
me e Vefuniel sono passati solo cinque anni da quando Merus ha deciso
di
boicottare il Sommo Sacerdote, salvandoci entrambe!”
“Capisco… quindi è
stato questo Merus a salvarvi” compresi io, con
grande confusione,
domandandole “Ma chi sarebbe questo
Merus?!”
“Puoi chiederlo
direttamente a me… ti sono davanti!”
[Tokitoki
– DRAGON BALL XENOVERSE]
Come
un camaleonte colto sul fatto, qualcosa iniziò a
smascherarsi davvero, e la figura di un essere umanoide si
prostrò ai miei
piedi.
Carnagione
viola, capelli grigi a caschetto e occhi viola,
indossava una tuta aderente viola con un rinforzo nel busto, un paio di
guanti
bianchi e una cintura, rossa e bianca, con fondina per la pistola a
raggi
laser.
Quindi
era quello l’aspetto di un Angelo protettore di un
universo…
… che tipo singolare!
“Questa non è la prima
volta che vedo il tuo volto, anche se tu non mi hai mai conosciuto”
mi
rivelò l’angelo, con imbarazzo “Sappi che ti ho tenuto
d’occhio fin dal
giorno in cui Hunter Warrior tentò di sterminare
l’intera razza terrestre”
“Quindi lei sapeva
tutto…” compresi io,
rammaricato.
“… e ho fatto
qualunque cosa fosse in mio potere per salvare più persone
possibili. Nessuno degli angeli, però credette alle mie
parole… per questo
presi una decisione che cambiò per sempre la mia esistenza,
una scelta che mi
ha inimicato tutte le schiere angeliche…”
“Merus è fuggito dal
palazzo degli Zeno, senza però rinunciare ai suoi poteri”
continuò il
racconto Nori, con uno sguardo cupo e tetro che io non le avevo mai
visto in
volto “Ha incominciato ad arruolare
alleati, soprattutto nel settimo universo, dove vi erano i guerrieri
più
potenti e dal cuore puro. E’ stato
durante questa ricerca che lui si è trovato sulla Terra, lo
stesso giorno in
cui, a Lecce, Hunter Warrior attaccò te, me e nostra
sorella… e decise di
intervenire, salvandomi assieme a Vefuniel e alle nostre famiglie da
morte
certa!”
“Le-LE NOSTRE
FAMIGLIE? MI STAI DICENDO CHE…?!”
“Esatto! Ha salvato anche
mamma e papà! Sia la Torre dell’Orologio che
l’associazione Hellsing si sono alleati con Merus, e hanno
salvato una decina
di migliaia di persone! Queste
sono rimaste a Narnia per tanto tempo… i nostri genitori
sono morti, purtroppo,
ma non sono stati uccisi e hanno goduto di una veneranda vita, sino
alla fine,
con la certezza che tutti e tre fossimo vivi”
Quelle
rivelazioni mi stavano facendo tremare di gioia e
felicità. Quante cose avevo dato per scontato fossero vere,
credendomi uno
sterminatore genocida…
… era come se mi fossi
risvegliato da un lungo e terrificante incubo.
“Sarebbe meraviglioso”
mi lesse nel pensiero Merus, ammettendo “Purtroppo, non è ancora
finita… il Sommo
Sacerdote è ancora intenzionato a rovinare le nostre vite.
Dobbiamo fermarlo… e
non possiamo permetterci alcun errore!”
Annuii,
consapevole che avesse ragione. Le mie orecchie,
durante il suo racconto, udirono un altro particolare, a me ignoto, del
quale
desideravo ricevere informazioni più dettagliate.
“Merus… tu
conoscevi Alucard e Seras? Ma allora…”
domandai a
Merus, iniziando a fare tutti i collegamenti del caso.
“Sì. Sono stato
io a modificare le tue memorie e a chiedere loro di non
rivelartelo” mi spiegò,
affranto “Se
non l’avessi fatto, il Sommo Sacerdote si sarebbe
insospettito ulteriormente… e
nessuno, stavolta, avrebbe potuto salvarti. Ad un Angelo viene vietato
di
uccidere… ma potrebbe, se lo desidera, usare molti
sotterfugi per ottenere lo
stesso risultato. Io, che sono fuggito dal palazzo mettendo alla prova
tutti i
miei poteri, ne sono consapevole e lo stesso vale per il Sommo”
“In poche parole,
Dragon…” mi rivelò,
macabramente, Nori “…
il potere di un Angelo permette
la distruzione di ogni cosa, tranne degli esseri mortali di ogni
universo.
Tuttavia, se le sue gesta comportassero involontariamente la morte di
qualcuno,
l’Angelo non subirebbe alcuna condanna. Non può togliere la vita con le sue
stesse mani ma, se realmente lo
volesse, il Sommo potrebbe ottenere un risultato simile con altri
sotterfugi,
ad esempio distruggendo il nucleo di un pianeta abitato”
“Con un rischio
così alto, ho deciso di farti stare al suo gioco. Se mi
fossi avvicinato con frettolosità, ti sarebbe potuta costare
la vita”
confermò Merus, constatando
soddisfatto “Sono
felice che il piano abbia funzionato. Per mettere fine agli oscuri
piani di quel folle, dobbiamo colpirlo nel momento in cui ci crede
più
vulnerabili…”
“… e tu hai un
piano?” domandai a costui, che
abbassò sconsolato
il capo.
“Lo avevo… fino
a quando potevamo contare su Asia e Hitomi. Volevo che una di loro diventasse la nuova
Dea Suprema, con la compagna che l’avrebbe affiancata come
nuova Somma Sacerdotessa. Quel bastardo di
Sloth ha rapito Hitomi, e
Asia non farà nulla senza la sua anima gemella”
“Senza contare che,
purtroppo…” iniziò a dire
Nori, con dispiacere, prima di rivelarmi “… la
piccola Hinode si è consegnata al Sommo, di sua spontanea
volontà”
“LEI HA FATTO COSA?!”
[Destroyed
City – DRAGON BALL SUPER]
Nori,
allarmata, mi tappò la bocca, indicando due lettini
d’ospedale nell’altro lato della stanza, dove vi
erano stesi due ragazzini, un
maschietto e una femminuccia.
Non
mi ero reso conto che anche quei bambini fossero con
noi. Per fortuna, entrambi stavano dormendo e le mie urla non li
destarono.
“Si sono salvati per
miracolo” mi spiegò Merus, amareggiato
“Hanno
coraggiosamente opposto
resistenza a Pride durante lo sterminio della popolazione di Roma,
permettendo
ad altri innocenti di salvarsi. Se non fosse stato per Ub e per ALFA
Kairi,
sarebbero morti”
“Per quanto riguarda
Hinode, purtroppo hai capito perfettamente”
confermò Nori, quasi in lacrime “Si
è
sacrificata per non far morire un’altra bambina innocente di
nome Selena. Credo
che ALFA Kairi ti abbia parlato dei suoi incredibili poteri e
capacità…”
Annuii,
tristemente. In quei pochi giorni Kairi mi aveva
raccontato tantissime cose sulla sua vita con i nostri figli, Hinode
inclusa.
Il potere di leggere la Linea del Destino di chi volesse era molto
allettante,
ancor di più per un Angelo che puntava a diventare un Dio
Supremo.
“Abbiamo chiesto a
Kairi se fosse stato saggio provare a salvarle tutte e tre, ma lei ci
ha fatto
desistere. Al contrario, sta preparando un’assemblea
generale, per pochi
eletti, nella quale si discuterà il dà
farsi…” mi annunciò Merus,
con
decisione “…
tu, Dragon Oronar, sei uno di questi. Cerca di riprenderti il prima
possibile e di non mancare”
“D’accordo. Nori…”
mi voltai subito verso la mia sorellina, domandandole con allegria
“Sai
dove si trova Vefuniel, per caso?
Vorrei tanto parlare anche con lei… Nori… Nori?”
Lo
giuro. Quando vidi gli occhi di Nori riempirsi di
lacrime, sbiancai letteralmente per la paura. Il mio cuore aveva
cominciato a
battere con veemenza e a farmi male.
No.
Non di nuovo.
[Crushing
Defeat – DRAGON BALL SUPER]
“Non sappiamo dove sia
finita” mi spiegò Merus, con
grande
dispiacere e con tono cupo, raccontandomi “Poco
dopo aver effettuato lo scambio tra Selena e Hinode, Pride ed ALFA
Simon hanno
cercato di uccidere la figlia di Ai Haibara, senza riuscirci. In
compenso, hanno
colpito mortalmente un cyborg di nome C-17. E’ da quel
momento che abbiamo
perso le tracce di tua sorella. Temiamo
possa aver compiuto una sciocchezza, gettandosi da sola
all’inseguimento dei
nostri… NO! FERMO!”
Mi
ero alzato come una furia per raggiungere l’esterno di
quella struttura, con l’intenzione di partire alla ricerca di
mia sorella, ma
l’angelo aveva usato i suoi poteri per fermarmi, aiutato da
Nori che mi aveva
cinto la vita con le sue sottili braccia.
“NON SE NE PARLA,
DRAGON ORONAR!” affermò Merus, con
severità e autorità “SE
TU CI LASCIASSI IN QUESTO MOMENTO,
FARESTI SOLTANTO IL GIOCO DEL SOMMO SACERDOTE! NON SAPPIAMO ANCORA COSA
SIA
SUCCESSO A TUA SORELLA, E POTREBBE PERFINO TORNARE DA UN MOMENTO
ALL’ALTRO! LEI
E’ DIVENTATA UN’ECCELLENTE GUERRIERA, E NON SI
FARA’ AMMAZZARE FACILMENTE!”
“QUESTO NON CAMBIA
NIENTE!” gli urlai contro io, inferocito “LEI NON PUO’ CERTAMENTE SCONFIGGERE TUTTI
I NOSTRI NEMICI DA SOLA, E
PIU’ IL TEMPO PASSA, MENO POSSIBILITA’ AVREMO DI
RIVEDERLA ANCORA IN VITA!”
“NO, DRAGON! ASCOLTA
MERUS E FIDATI DI LUI!”
Davanti
al mio sguardo sorpreso, causato dall’esclamazione
di Nori, Merus decise di liberarmi dalla paralisi, capendo che io non
sarei
fuggito via. Tornato libero, mi voltai verso la mia sorellina che, con
tranquillità, mi mostrò la scollatura del suo
petto.
Tra
i suoi seni, sullo sterno, vi stava un piccolo
tatuaggio.
“Io e Vefuniel condividiamo
un legame molto particolare. Se una di noi
dovesse morire, il suo Cuore e la sua Anima raggiungerebbero
l’altra e
resterebbero al sicuro, fino alla successiva resurrezione. Se anche Vefuniel dovesse restare uccisa…”
… Nori avrebbe
protetto nostra sorella fino a quando non avremmo vinto la battaglia.
Ora
capivo il motivo per il quale anche lei aveva deciso di
non intervenire. Il problema sarebbe insorto, secondo la loro logica,
se anche
Nori fosse stata in pericolo di vita. Se entrambe le mie sorelle
fossero morte,
allora sì che sarebbe stato un vero disastro.
“Non ha senso partire
per una missione suicida, se non conosciamo l’ubicazione di
Vefuniel”
confermò Merus, rassicurandomi “Non è per egoismo che ho deciso di
fermarti.
Quando scopriremo dove e cosa le sia successo, ti prometto che io, per
primo,
acconsentirò alla tua partenza!”
Sconfitto,
ma consapevole che entrambi avessero ragione,
decisi di ingoiare quel boccone amaro e feci loro un cenno di resa.
Nori,
rassicurata, sciolse il suo abbraccio ma continuò a tenermi
con forza la mano.
Anche
lei stava soffrendo, e forse più di me. In situazioni
come quella, Nori aveva le mani completamente legate. Se fosse partita
per
liberare la nostra sorella maggiore, rischiava di condannare entrambe a
morte per
un suo errore.
Non
ci restava altra scelta che avere fiducia in Vefuniel.
Lei non era mai stata una stupida, e di certo non lo era diventata con
il
passare degli anni.
Potevamo soltanto…
[Response
Of Souls - NARUTO]
“NARUTO! HINATA!”
Come
un fulmine a ciel sereno, qualcuno sfondò la porta
della nostra stanza, gettandosi ai piedi dei due letti occupati dai
ragazzini.
Costei era BETA Chi.
Un
dubbio cominciò a sorgere nella mia mente, subito dopo
aver ascoltato i loro nomi.
Naruto…
Hinata…
…
quei bambini erano, per caso…?
“Sì, BETA Chi. Sono
proprio loro, anche se il loro aspetto
è diverso da quello che conosci”
Due
altri uomini, a me ben noti, fecero capolino dall’uscio
della porta. Intimorito, mi alzai dal materasso e cominciai a
indietreggiare,
ma gli shinobi mi ignorarono e si portarono al capezzale dei due
ragazzini,
rivelandoci.
“I loro nomi originali
sono Boruto ed Himawari Uzumaki. Entrambi provengono dalla Dimensione
ALFA e si
salvarono, assieme a Shino Aburame e a tanti altri piccoli shinobi e
kunoichi,
dallo sterminio del nostro pianeta, programmato dall’impero
Yilancariano. Anche Masashi Kishimoto
è uno dei pochi
shinobi superstiti… ecco perché conosce
perfettamente tutte le nostre storie!”
Sbalordito,
mi avvicinai a entrambi i bambini, osservandoli
attentamente in volto. Avevano dei lineamenti molto simili a quelli del
loro
padre biologico, cosa che rendeva credibile il loro racconto.
“Uno… uno
sterminio?!”
“Sì…”
confermò BETA Naruto, raccontando “Nella
Dimensione ALFA, il nostro pianeta venne rintracciato
dall’imperatore Glacial, che mandò il suo Generale
Supremo per stipulare un…”
“No, Naruto. Da questo
momento, il racconto lo continuerò io…”
dichiarai, attirando l’attenzione
di tutti i presenti “…
d’altronde… quel generale ero proprio io”
***
BETA CHI
[Continuazione
– Response Of Souls - NARUTO]
Orripilata,
mi voltai verso Dragon, puntandogli il dito
contro.
I
miei fratellini avevano raccontato tante storie sul loro
passato, ma una in particolare mi aveva spezzato il Cuore, e riguardava
un assalto
sferrato al loro villaggio da un pericoloso nemico, lo stesso che li
aveva
costretti a fuggire e raggiungere la città di Tokyo, lo
stesso che, per loro
stessa ammissione, aveva quasi certamente ammazzato i loro veri
genitori.
Quell’uomo
così gentile e altruista…
… il Vero Amore di
ALFA Kairi…
… lui era la
causa di tutte le sofferenze dei miei fratellini adottivi!?
Non
poteva essere vero…
… gli avevo salvato la
vita, porca miseria!
Non poteva essere lui!
“Sarà meglio lasciarvi
soli” affermò Merus, uscendo dalla
stanza assieme a Nori “Dragon…
ricordati le mie parole”
“Lo farò… grazie per
avermi avvisato”
Nella
stanza restammo io, Dragon, Naruto e Sasuke. Il
secondo, con sguardo tetro e affranto, si rivolse verso di me, pronto a
confermare se quanto detto dai miei fratelli fosse opera sua o meno.
“Non cerco scuse, Chi…
quanto ho fatto è stato riprovevole…”
L’orrore
si era impossessato del mio cuore, sostituito
successivamente da un’ondata di pura rabbia e furia omicida.
Quell’affermazione
non lasciava spazio ad altre interpretazioni.
PAFF!
La
mia mano colpì con ferocia il volto di quell’uomo.
“Come… come hai
potuto… COME HAI POTUTO
FARE UNA
COSA COSI’ ORRENDA?! PERCHE’ LO HAI FATTO?! SEI UNO
SCHIFOSO ASSASSINO!!! HAI
IDEA DI TUTTE LE LACRIME CHE I MIEI FRATELLINI HANNO
VERSATO… DI TUTTI GLI
INCUBI CHE HANNO AVUTO, OGNI SINGOLA NOTTE DAL GIORNO IN CUI IO E I
MIEI
GENITORI LI ABBIAMO ACCOLTI IN CASA NOSTRA?!”
Quell’uomo
non accennò alcuna protesta, e BETA Naruto fu
costretto a mettersi in mezzo prima che io potessi nuovamente inveire
contro
Dragon.
“BETA Chi… accidenti
a te! Almeno lascialo parlare!”
“Lasciami andare, Naruto!
LASCIAMI…”
“No!” esclamò
Sasuke, puntandomi minacciosamente la katana verso la gola ed
affermando con
fermezza “A
differenza tua, noi conosciamo tutta la storia dietro agli
avvenimenti… quest’uomo è
stato costretto a compiere quelle gesta!”
Dragon
Oronar ignorò tutto quel teatrino e, nonostante il
mio sguardo d’accusa fosse ancora ben visibile sul mio volto,
cominciò il suo
racconto.
“E’ stato poco più di
venticinque
anni fa. A quei tempi, non avevo conquistato ancora la fiducia totale
dell’Imperatore, ma nonostante ciò decisi di fare
un tentativo di annessione
pacifica del pianeta Kaguya al regno di quel folle.
All’inizio ero riuscito a
convincere tutti i Governatori e i Kage, stipulando diversi accordi
commerciali
e di pace… Glacial,
però, decise di
cambiare idea all’ultimo, ordinandomi di sterminare tutta la
popolazione degli
shinobi e delle kunoichi”
“Perché non ti sei
opposto?” gli chiesi, capendo come la situazione
fosse andata a svolgersi “Perché
non ti sei alleato con gli shinobi? Tu avresti potuto
salvarli… sono certa che…”
“All’epoca non ero
così forte, e Glacial era un mostro in grado di polverizzare
pianeti senza che
nessuno potesse opporgli resistenza… ed io… ero troppo codardo per provare a combatterci contro”
ammise
l’uomo, distrutto “Ai miei
occhi, non ci
fu altra scelta che ubbidirgli. Fu… fu una strage a dir poco
ingiustificata, e
l’unico sopravvissuto venne imprigionato e condannato a morte
solo dieci anni
fa. Quella strage portò a diversi cambiamenti sulla gestione
della politica
estera. Molti pianeti cercarono di
ribellarsi e di uscire dall’impero… ma fu Glacial
stesso a mettere fine a tali
proteste, usando i suoi soli poteri per far tacere tutti…
prova tu a immaginare
come!”
Oddio.
Ecco perché Naruto e Sasuke mi avevano fermata.
ALFA
Dragon era stato l’esecutore materiale di quello
sterminio, ma lui non aveva mai avuto intenzione di uccidere tutte
quelle
persone. Il vero colpevole dietro a tutto ciò era Glacial
Gelo, l’imperatore di
Kagaku.
[Pain’s
Theme - NARUTO]
“Noi due possiamo
confermare questa storia, anche se non l’abbiamo
vissuta in prima persona”
dichiarò BETA Naruto, liberandomi dalla sua
presa e invitando BETA Sasuke a fare altrettanto con la sua katana, che
venne
rinfoderata all’istante “Le
nostre
versioni ALFA avevano deciso di accettare l’annessione
pacifica all’Impero di
Kagaku, perché ci avrebbe portato numerosi vantaggi
economici e politici. Tuttavia, qualcosa
andò storto quando
alcuni soldati dell’esercito Kagakuriano vennero a scoprire
di un progetto
segreto, attuato da uno shinobi di nome Orochimaru… quel
bastardo puntava a
creare una creatura completamente artificiale, dentro il cui corpo
circolavano
i geni di ogni membro dell’intera Akatsuki. Tu, che
hai già letto la nostra
storia, li conosci perfettamente. Si
trattava di un gruppo formato dai più sanguinari e
pericolosi Shinobi del
nostro pianeta. Nessuno ne era a conoscenza, tra i villaggi,
ma ormai il danno
era fatto. Glacial, prendendo quel gesto
come un tradimento nei suoi confronti, ordinò il nostro
sterminio… e ALFA
Dragon fu costretto ad ubbidire”
Abbassai
lo sguardo, mortificata. Come mi aveva raccontato
ALFA Kairi qualche giorno prima, Glacial aveva messo a ferro e fuoco
l’intero
Universo Sette della Dimensione ALFA per quasi mezzo secolo, senza che
nessuno
potesse far nulla per fermarlo. Ci avrebbero pensato lei e lo stesso
Dragon
Oronar a sconfiggerlo definitivamente, ma solo sedici anni dopo quello
sterminio.
Anche
Dragon era un essere umano. L’avevo creduto,
esattamente come Simon, un guerriero invincibile e imperturbabile, ma
anche lui
aveva le sue debolezze.
“Perché… perché non
me
ne hai parlato, quando hai scoperto della mia…”
“… io non conoscevo i
nomi dei tuoi fratelli. Come potevo immaginare che alcuni shinobi
fossero
fuggiti in una seconda Linea Spazio-Temporale? Io non avevo la minima
idea che
si potesse viaggiare nel tempo… di
certo
non mi aspettavo che il mio passato fosse collegato a quello di una
ragazza
come te, BETA Chi, eppure è così… mi
dispiace… mi dispiace davvero tanto, Chi”
Già.
La sua risposta non faceva una piega. Io l’avevo
conosciuto da soli due giorni, non potevo certamente accusarlo di
essere un
bugiardo. Lui stesso mi aveva appena rivelato tutto, senza nascondermi
nulla.
Ciò
che mi feriva, in quel momento, era la consapevolezza di
non aver potuto far nulla per salvare la mia famiglia da quel disastro.
I miei
fratellini se l’erano dovuta cavare completamente da soli,
contro un mostro
come Pride. Quando loro e i miei genitori erano davvero in
difficoltà, io li
avevo abbandonati per andare alla ricerca di un uomo in grado di
cavarsela da
sola, accecata dall’amore nei suoi confronti.
Una
decisione, mi resi conto, che era costata più cara alle
persone che amavo, che a me.
“E adesso… quando si
riprenderanno?” domandai, avvicinandomi a Hinata,
anzi, Himawari,
accarezzandole la guancia con dolcezza “Si
risveglieranno, vero?”
“Assolutamente sì!
Non devi avere timore, dattebayo!”
affermò Naruto, accarezzando invece il
volto di Boruto “Ub e ALFA Kairi
hanno
fatto un vero miracolo, senza usare alcun macchinario ospedaliero. Si
risveglieranno da un momento a…”
“…
ba… baka di un padre…
smettila di… scompigliarmi i capelli…”
Tutti
quanti ci voltammo senza parole verso Boruto, il quale
cominciò finalmente a riaprire i suoi occhi.
Era vivo. Boruto era
ancora…
[Nezuko’s
Theme – KIMETSU NO YAIBA]
In
lacrime per la gioia, abbracciai con tutte le forze mio
fratello sentendo tutta la tensione, accumulata precedentemente,
sciogliersi in
pochissimi secondi.
“Sono passati tanti
anni… e tu mi chiami ancora baka?”
lo
rimproverò scherzosamente Naruto, grattandosi imbarazzato la
nuca.
“Eheh… mi siete
mancati entrambi, sia te che Sasuke Sen-Sei”
affermò il ragazzino, lasciandosi coccolare e voltandosi
verso di me.
Stava
per scoppiare a piangere. Glielo leggevo negli occhi
che aveva vissuto un vero e proprio incubo. Quello sguardo di dolore e
disperazione, nel non aver potuto salvare mio padre e mia madre, era lo
specchio del mio.
Tornai
nuovamente ad abbracciarlo, permettendogli di
poggiare il suo viso sulla mia spalla.
“Sorellona… mamma e
papà… mi dispiace… non abbiamo
potuto…”
“Sssshhh…”
incominciai a consolarlo io, riempiendolo di baci e cominciando a
piangere
anche io “… lo so,
piccolo mio… l’importante…
è che tu stia bene!”
“Dove… dove mi
trovo?”
Anche
Himawari si era svegliata, leggermente intontita,
cominciando a guardarsi attorno. Quando iniziò a riprendere
lucidità, cominciò
a sgranare gli occhi e indicarmi, tutta sorpresa nel vedermi assieme a
Boruto.
“M-ma… sorellona?
Pe-perché Boruto… perché la
Tecnica della Trasformazione si è disattivata?
E…”
I
suoi occhi cominciarono a lacrimare quando,
improvvisamente, si rese conto ci fosse anche Naruto. Cercai di
trattenere i
singhiozzi di felicità quando la vidi scattare in piedi sul
letto per gettarsi,
con tutte le forze, tra le sue braccia.
“Papà?!
Sei… sniff…
sei
davvero tu? Papà…”
Davanti
ai versi commossi di Himawari, anche lo shinobi dai
capelli biondi non fu in grado di trattenere le sue lacrime.
“Piccola mia… mi
dispiace tanto… perdonami… non ho potuto
proteggerti…”
Da
quanto tempo non vedevano loro padre? Perfino BETA Naruto
soffriva nel vedere i suoi figli così addolorati, nonostante
non fossero quelli
della sua linea Spazio-Temporale.
Io
potevo aver perso mamma e papà…
… ma almeno loro erano
riusciti a ritrovare la loro famiglia.
Almeno
questo mi bastava…
… era più che
sufficiente…
… loro non avrebbero
sofferto come me…
… loro non sarebbero
restati soli…
… io sì.
“C-Chi…
sorellona… cosa…?”
La
pressione che precedentemente ero riuscita a trattenere,
ora mi stava nuovamente schiacciando. Ogni centimetro del mio corpo
stava
nuovamente per perdere il controllo.
No.
Non di fronte a Boruto e Himawari. Non di fronte a
Dragon o i due shinobi. Non potevo scoppiare davanti a loro, o li avrei
fatti
stare peggio.
Non
potevo.
Trattieniti,
Chi…
… trattieniti, anche
se fa tanto male…
… trattieni quelle
sensazioni orrende dentro di te…
… trattieniti, e cingi
il tuo cuore con un muro indistruttibile…
… trattieniti, e non
soffrirai mai più…
… mai più…
“Lasciati andare”
Bastò
quella semplicissima frase, soltanto quelle due
parole, per incrinare tutte le mie difese. Una mano sconosciuta si
appoggiò
alla mia spalla, facendomi venire un brivido lungo la schiena, come se
un pezzo
di ghiaccio mi stesse scivolando lungo la spina dorsale.
La
mano apparteneva a Sasuke Uchiha.
“So cosa stai
provando, Chi… so cosa si prova a perdere per sempre la tua
famiglia. E’ un
dolore così forte da straziare per sempre la tua anima. A me è successo quando avevo
all’incirca sei o sette anni… credo tu
conosca la mia storia, vero?”
“S-sì…
tuo fratello Itachi uccise tutto il tuo clan, e risparmiò
soltanto te. Vero?”
“Non del tutto…
c’è una storia che ancora tu non conosci, ma al
momento
non serve che tu sappia ciò”
mi rivelò lui, ammettendo “Non
troverò alcuna scusa per ciò che feci
anni fa, quando provai a vendicarmi di mio fratello e, successivamente,
di
tutti coloro che lo spinsero a compiere una simile scelta. Una cosa,
tuttavia,
l’ho appresa quando sono tornato a Konoha… se
quando ero un bambino, io non
avessi chiuso il mio Cuore… se avessi avuto qualcuno pronto
a porgermi la
spalla, che mi permettesse di sfogare il mio dolore e andare
avanti… io non
avrei mai intrapreso sino in fondo quella strada. So
che fa malissimo, Chi… ma quel dolore che ti sta angosciando
va
cacciato fuori, o diventerà ancora più
insopportabile…”
“…
sorellona… credo che Sasuke Sen-Sei abbia ragione”
lo seguì a
ruota Boruto, rivelandomi con grande tristezza “Ricordi quando io e Himawari vi
abbiamo raccontato dei nostri nomi falsi e del motivo per il quale li
tenevamo?
Tu ci hai consolati subito
e ci
hai promesso che non avresti mai permesso a nessuno di farci del
male… che tu
ci consideravi come il dono più prezioso che la vita ti
avesse concesso. Voglio dirti… che
per me e Himawari…”
qui, la figlia di Naruto si voltò verso di me, annuendomi
commossa “… voi tre siete
stati la sorpresa più bella
che la vita potesse riservarci, l’ancora di salvezza che ci
ha trascinato via
dal dolore che provavamo per la perdita dei nostri genitori biologici.
Nishikata e Takagi, per me e mia sorella, sono stati come un vero
papà e una
vera mamma… anche… anche noi due stiamo soffrendo
tantissimo… volevo
proteggerli da quel mostro… io, Himawari e tutti i guerrieri
rimasti a Roma
volevamo proteggere quelle persone… e invece…
invece…”
La
mia maschera si incrinò ancora di più nel vedere
il mio
caro fratellino che a stento tratteneva tutto il suo dolore.
“Perdere i propri
genitori, ancor peggio se uccisi, fa male… vivere senza di
loro è perfino più
doloroso. Io e Sasuke possiamo confermarlo senza alcuna vergogna”
ammise
Naruto, portandosi di fianco a me e permettendo che Himawari si
aggrappasse ai
miei vestiti, lasciando che lei abbracciasse suo fratello “Se io non avessi avuto figure come il maestro
Iruka, Kakashi Sen-Sei o
l’eremita porcello, o se non avessi avuto degli amici come
Sasuke e Sakura, o
come Shikamaru e Choji, o se non avessi avuto una donna come Hinata
pronta ad
accettarmi per quello che ero, io avrei permesso al mio Cuore di cedere
all’Oscurità e avrei intrapreso la stessa strada
di Sasuke. Io, invece, ho
deciso di affrontare la vita a viso aperto e sono riuscito a
riscattarmi. Lo stesso
è riuscito a farlo Sasuke, quando tornò al
villaggio… e sono riusciti a farlo
anche Boruto e Himawari, grazie a te e ai tuoi genitori.
Fa male, è vero, e continuerà a farlo per il
resto della tua vita… ma
fino a quando riuscirai a trovare un motivo o una ragione per cui
vivere,
allora basterà l’Amore a salvarti”
Quei
discorsi mi sembravano talmente astratti e lontani
dalla realtà, eppure avrei desiderato con tutto il Cuore che
poggiassero su
basi concrete. Se fosse davvero così, avrei avuto davvero la
forza di andare
avanti, riuscendo a proteggere Boruto e Himawari, aiutando tutti i miei
amici a
sconfiggere il Sommo Sacerdote.
Ma
nemmeno io ero imperturbabile…
… come avrei potuto
dare loro una mano?
“Chi… tu hai aiutato i
miei figli, donando l’amore che io e mia moglie non potevamo
più dare loro” mi
disse Naruto, cingendo con il suo braccio le mie spalle
“Permettimi di fare lo
stesso con te… non resterai da sola… sarai come
una terza figlia, per me. Ti
aiuterò, se lo vorrai… io ci sarò! Te
lo prometto!”
“A-anche noi, sorellona!”
Himawari seguì suo padre, poggiando il
suo viso sul mio petto “Ora che
siamo
tornati, ti proteggeremo anche noi! Anche se… anche se mamma
e papà non ci sono
più… io farò qualsiasi cosa per
proteggere il mio fratellone e te!”
“E io farò lo
stesso con entrambe” confermò
Boruto, sospirando “Come una vera
famiglia, noi tre andremo
avanti senza alcuna esitazione… mamma e papà
avrebbero voluto questo, no? Mi
mancheranno tantissimo, lo sapete? Tutte le loro sfide…”
“…
papà e noi perdevamo sempre…”
ripensai, con nostalgia e
sofferenza “… non
c’era giorno in cui la
mamma non si dimostrasse insuperabile. Eppure, in quelle sfide, loro
cercavano
di insegnarci qualcosa, di impararci cosa fosse il Vero Amore, quello
che si
prova per i propri figli e per la persona che ami… era a
loro che chiedevo
aiuto per ogni difficoltà, ed entrambi erano pronti ad
aiutarmi senza
giudicarmi… già…
avete ragione…
mancheranno tantissimo anche a me… sniff…
mi… sniff… mi mancano… sigh…”
Quella
fu la goccia che fece traboccare il vaso. Il dolore
che tanto avevo cercato di arginare, distrusse la diga che avevo
costruito
attorno alla mia anima. Troppo distrutta, fuggii anche da quella
stanza,
scendendo al piano terra di quell’ospedale e nascondendomi
tra la vegetazione di
quella foresta, dove scoppiai definitivamente a piangere per il dolore.
***
Dimensione
GAMMA – Esterno del Castello
Nello
stesso momento…
GAMMA HINODE
[Emma’s
Determination – THE PROMISED NEVERLAND]
“Non ci siamo ancora! Devi
usare la Spada e lo Scudo come se fossero
parti del tuo corpo!”
Io
e BETA Cristal ci svegliammo leggermente più tardi di
quanto avessimo preventivato. D’altronde, quanto avvenuto tra
Lilith e Cell
aveva inutilmente allungato la nostra notte. Subito dopo averle fatto
fare la
colazione, io e Lilith conducemmo la figlia adottiva di BETA Kairi nel
deserto
di fronte al castello, cominciando ad allenarla nel miglior modo che le
potessimo concedere…
… facendole
letteralmente sputare sangue in una lotta uno contro uno, tra lei e
Lilith!
“Io… io ci sto
provando… non è facile come sembra!”
Come
era immaginabile, tra la principessa e la sovrana dei
demoni c’era un abisso apparentemente incolmabile. Nonostante
Cristal
possedesse tutti i sacri doni del regno di Narnia, Lilith restava un
nemico
insuperabile per una giovane guerriera alle prime armi. Se aggiungevamo
che
Lilith era tornata completa da poco meno di dieci ore, o che Cristal
non avesse
mai combattuto usando delle armi vere, riuscivo a capire
perché l’adolescente
trovasse molta difficoltà.
“Sappiamo che non lo
è” la compresi io, insistendo
però con fermezza “Ma
stai combattendo alla cieca, cercando soltanto di colpire Lilith con
attacchi semplici e scolastici. Lei non
riesce a prevedere le tue mosse perché è
più forte di te… ma perché
è troppo
facile leggere i tuoi movimenti!”
“Ehm… non ho capito…”
ammise la ragazza, leggermente confusa “… la spada serve per attaccare e lo
scudo
per difendermi. Anche un bambino lo saprebbe…”
“Ed è proprio
per questo che non riuscirai mai a colpirmi”
le rispose
Lilith, scuotendo sconsolata il capo “Se
mi attaccherai solo e soltanto con la spada, mi basterà
leggere i tuoi affondi
e le tue stoccate per anticiparti… e lo scudo può
sì proteggerti dai colpi più
potenti, ma non può certamente aiutarti se non sei in grado
di anticipare colpi
più rapidi e veloci… E
ORA TE LO
DIMOSTRERO’!”
Dal
corpo di Lilith si diramarono una decina di tentacoli
che partirono all’attacco di BETA Cristal.
Quest’ultima li tagliò agilmente
tutti, e parò un pugno dell’arpia con lo scudo.
Un
lavoro eccellente, sarebbe parso a tutti gli inesperti.
BETA Cristal era riuscita a muoversi allo stesso passo della regina dei
demoni,
ma aveva sottovalutato la sua avversaria e ne stava per pagare le
conseguenze.
“Allora?! Cosa te ne pare
ad… AAAAAHHHHHH!”
I
pezzi di carne tranciati dalla spada della principessa,
invece di restare lì, tornarono a muoversi, avvolgendo il
corpo
dell’adolescente e imprigionandola in una morsa
indistruttibile.
I
successivi cinque minuti, Lilith tempestò di colpi BETA
Cristal
che, sconfitta e ricoperta di ferite, mollò la presa sulle
sue armi.
Prontamente,
io curai le sue ferite. Era la quinta volta, da
quando avevamo cominciato, che io ero costretta a rigenerare le ferite
della
principessa.
“Che ti dicevo? Sei
prevedibile! Eppure sai benissimo che possiedo le
cellule di Majin Buu!” la
rimproverò severamente Lilith, puntandole il
dito contro “Se
usi la spada solo per attaccare o lo scudo soltanto per difenderti,
dimezzi di colpo il tuo potenziale! Prova a usare il cervello, durante
la
lotta, o quantomeno usa l’istinto!
Quello che ti danneggia, BETA Cristal, è il tuo stile di
lotta pre-impostato”
“Quella donna ha ragione!”
Era
arrivato anche Cell. Si era portato di fianco a me, con
sguardo decisamente scocciato. Doveva aver assistito alla battaglia
dall’inizio, a giudicare dalle sue parole.
“Il primo errore che stai
commettendo riguarda proprio l’utilizzo della
spada e dello scudo. Con
la
prima, puoi anche pararti da colpi veloci e repentini, e un avversario
avrà
anche timore di attaccarti se, per farlo, rischia di tagliarsi. Con lo
scudo,
al contrario, puoi sferrare una spallata molto efficace, un colpo
d’impatto maggiore
rispetto a una ferita superficiale da lama. Il
secondo errore lo fai quando cerchi insistentemente di usare sia lo
scudo che la spada in contemporanea…”
“Ehm…” a BETA Cristal
cadde una goccia di sudore dalla fronte “… tecnicamente, questo allenamento mi
serve
per imparare a usarli, giusto? Perché non posso combattere
con entrambi?”
“Perché non sei
brava né con l’uno né con
l’altra! Se proprio devi,
usane inizialmente uno e sfrutta le Arti Marziali, che sono la tua
carta
vincente! Puoi anche
cambiarli
nel corso del combattimento, se lo desideri, ma dovrai imparare anche
ad
evocarli senza portarteli appresso. Non puoi fare miracoli e il tempo
non ci è
d’aiuto. Cerca di migliorarti senza snaturare te
stessa… in questo breve
combattimento è come se avesse lottato una tua falsa
copia!”
BETA
Cristal spalancò la bocca, davanti ai geniali consigli
dell’androide, il quale scosse frustrato il capo.
L’essere si rivolse poi a me,
domandandomi.
“Sei davvero sicura
che sia così forte come dici?”
“Fidati di me, Cell”
lo rassicurai io, mentre BETA Cristal e
Lilith erano già pronte a riprendere lo scontro “La Cristal che conoscevo era la guerriera
più potente del regno. Quella
che hai di fronte non solo è la sua reincarnazione, ma
possiede perfino i geni
di un sayan. Potenzialmente, sarebbe
perfino in grado di superare la sua versione GAMMA!”
“… cosa? Lei
è una sayan?”
Ci
voltammo entrambi alle nostre spalle. I sette prigionieri
che avevamo catturato si trovavano lì, e stavano osservando
gli allenamenti di
Cristal, con Lilith come maestra. A fare quella domanda era stata
Caulifla.
“Lo è diventata
ingerendo una sostanza chiamata Yilar che, iniettata insieme a un
campione di
ciò che vuoi diventare, permette la modifica dei geni nel
corpo di chi la
assume” le spiegò Genos, il quale aveva
fatto molte ricerche in tal senso,
quando si trovava nella Ultra Accademy.
Nel
mentre, la battaglia si era fatta molto più
interessante. Cristal stava saggiamente seguendo tutti i nostri
consigli, e ora
stava finalmente riuscendo a stare al passo di Lilith che, poco a poco,
cominciò a fare sul serio con lei.
“Lei non sa trasformarsi in
Super Sayan, giusto?”
Stranita,
mi voltai proprio verso Caulifla.
“Cosa… come fai
a saperlo?”
“La sua Forza Latente. Io
percepisco che è enorme! Se riusciamo a farla
trasformare, potreste avere una guerriera perfino più
potente di quanto vi
aspettate!”
In
quel momento, Cristal precipitò ai nostri piedi. Anche
stavolta era ricoperta di ferite, ma era ancora in grado di combattere.
Stava
migliorando con il passare dei minuti e si stava abituando a sfruttare
le sue
nuove armi.
“Un momento, Cristal!”
La
giovane si voltò verso Caulifla, sorpresa, la stessa che
provò Lilith quando la vide avvicinarsi alla sayan. Anche la
regina dei demoni,
alla fine, decise di raggiungerci, incuriosita dalla richiesta della
guerriera
del sesto universo.
“Voglio chiederti di fare
una cosa, e dovrai seguire attentamente tutte
le mie istruzioni. Se lo farai… potresti diventare perfino
più potente di
quanto lo sei adesso!”
“Cosa?! DICI SUL
SERIO?!”
La
sayan annuì con il capo, sussurrandole
all’orecchio
qualcosa. Doveva trattarsi del trucco con il quale ci si poteva
trasformare in
Super Sayan.
Da
ciò che sapevo, c’era un punto della spina
dorsale, nel
quale il sayan doveva accumulare la propria energia per trasformarsi
nel
leggendario guerriero. Era una capacità insita in ogni
guerriero di quella razza
che, per essere tuttavia attivata, aveva necessità di alcuni
fattori
fondamentali. La prima riguardava le Cellule S, presenti solo nel corpo
dei
sayan, le stesse che BETA Cristal o ALFA Kairi si erano iniettate per
assumere
quei particolari geni. Bisognava possederne in grandi
quantità, per
trasformarsi in Super Sayan. La seconda era un cuore gentile e puro, ma
il
fatto che anche Vegeta, un tempo, si fosse trasformato (e,
all’epoca, era un
autentico stronzo), mi lasciava dubitare di questo punto. Il terzo,
invece, ero
certa che fosse un improvviso cambiamento di umore.
“Lilith! Posso aggiungermi
anche io agli allenamenti?” le chiese
Caulifla, dopo aver parlato con Cristal “Se è come penso io, avete di fronte una
guerriera a dir poco straordinaria!”
La
regina dei demoni, con molta incertezza, decise di
accettare. La sfida sarebbe stata un due contro uno, con Caulifla che
si
sarebbe alleata con Lilith per mettere ancora più in
difficoltà Cristal.
[Emma’s
Theme – THE PROMISED NEVERLAND]
“A proposito, Hinode… Malefica
ci ha informato di tutto”
Abbassai
il capo, dispiaciuta, voltandomi verso di loro.
Quindi avevano saputo dell’ennesima strage attuata dai Deadly
Sins...
… erano, come
prevedibile, piuttosto arrabbiati e vendicativi.
“So a cosa state
puntando… ma non possiamo farvi tornare indietro. Non
ancora” affermai, con decisione
“Finireste
solo con il pestare i piedi dei vostri amici. Nella Dimensione GAMMA
siete al
sicuro, perché ho imposto una Barriera che impedisce ai
nostri nemici di
viaggiare fino a qui, più di uno alla volta. Se anche
provasse a raggiungerci
uno solo di loro, saremmo in grado di affrontarlo e dargli una bella
lezione… soprattutto se riusciamo a
risvegliare il
pieno potere della spada di Cristal!”
“Avevamo intuito…”
mi sorprese tuttavia Gin, dichiarando “…
per questo vi volevamo chiedere se fosse
possibile allenarci. Se qualcuno dovesse provare ad attaccarci, almeno
potremmo
darvi una mano”
Sia
io che Cell restammo sorpresi di fronte alla
dichiarazione dei nostri prigionieri. Quella non era, per caso, una
proposta di
alleanza?
“E’ solo
temporanea!” mi avvisò Eraser
Head, ammettendo però con
frustrazione “Il fatto è
che non possiamo
restarcene fermi senza fare nulla, non se tutti i nostri compagni
rischiano la
vita per salvare i nostri universi. Siamo…”
qui, l’eroe sembrò ingoiare un
grosso boccone amaro, per come il suo viso si deturpò per
l’orrore “…
siamo perfino disposti a collaborare con
voi, fino a un certo punto”
“Ma sia chiaro!”
aggiunse GoGo, visibilmente insoddisfatta “Non
vi aiuteremo a far diventare Cell un Dio Supremo. Lui è un
assassino… ci sono
altri candidati molto più meritevoli, per quanto ci riguarda!”
“Vedo che la fiducia nei
miei confronti cresce a grappoli…”
constatò Cell, il quale cercò in tutti i modi di
non far vedere la sua
delusione.
D’altronde,
non potevamo aspettarci che loro approvassero la
decisione mia e di Lilith. Quello che stavamo provando era un autentico
azzardo, le cui probabilità di uscita erano quasi pari a
zero.
“Però…
però, nella peggiore delle
eventualità… preferiremmo mille volte
avere Cell come Dio Supremo, piuttosto che il Sommo Sacerdote!”
Stavolta
io e l’androide restammo a bocca aperta di fronte
all’ammissione di Ayumi, che a dispetto di quanto lasciassero
trapelare gli
altri prigionieri, non sembrava affatto spaventata da Cell.
“Tu… tu vedresti
lui, come Dio Supremo?”
esclamò, interdetto,
l’androide Genos.
“Io… io credo che non
farebbe mai peggio del Sommo Sacerdote. Cell pensava di essere stato
creato
solo allo scopo di uccidere, ma sono convinta che, adesso, lui non la
veda più
così. Non sta più combattendo per farsi beffa di
noi e del Sommo, ma anche per
riscattare se stesso! Io… io sarei
pronta a dargli fiducia, se diventasse lui il nostro Dio Supremo!”
Non
me lo aspettavo. Potevo giurare che tutto credevamo,
tranne che di conquistare la fiducia di una bambina così
dolce e gentile. Meno
di tutti se l’aspettava Cell, il quale non sapeva come
reagire di fronte a tali
dichiarazioni.
“Le possibilità
che una persona diventi nuovamente buona sono sempre
sotto il 5 %” la redarguì
Baymax, inginocchiandosi di fronte a lei e
domandandole “Perché
tu sembri sicura, al 100 %, che invece non cercheranno di
tradirti o di ucciderti alla prima occasione?”
“Perché, altrimenti,
noi non saremmo qui”
A
rispondere, stavolta, fu Gin, al quale Ayumi annuì con
sicurezza prima di rivolgersi nuovamente a Baymax e dimostrandogli.
“Vedi, Baymax… anche
la mia migliore amica Ai, un tempo, era cattiva. Eppure, semplicemente
dandole
fiducia e affetto, è riuscita a cambiare e diventare una
brava persona. Sono convinta… che
se facessimo lo stesso
con Cell, anche lui diventerebbe buono!”
“Ayumi… credo
che tu sia davvero una bambina straordinaria, ma anche
molto ingenua” dovette constatare Eraser
Head, poggiandole una mano
sulla testa per accarezzarla “Il cattivo non riesce sempre a redimersi.
Inoltre, lui non possiede alcun Cuore… è solo un
andr…”
“Smettila
immediatamente…”
Tutti
e sette i prigionieri si paralizzarono quando
pronunciai quelle parole. Senza alcuna vergogna, mi avvicinai
all’eroe e lo
tirai per la giacca, fulminandolo con lo sguardo.
“Non ti azzardare, mai
più, a dire che Cell è solo un androide! Anche
lui ha un Cuore, che tu ci creda oppure no! E se Ayumi vuole credere in
lui,
allora ci crederò anche io! Se hai qualcosa da
obiettare… farai
meglio a togliere il disturbo, Eraser
Head, prima che…!”
“Basta, Hinode…
non è necessario!”
Cell,
presagendo una brutta fine per il maestro della 2-A,
decise di intervenire bloccandomi dalla spalla. Scocciata dalla
situazione,
lasciai andare l’eroe e voltai loro le spalle.
“Se volete allenarvi,
fate pure. Non ve lo impedirò” concessi
loro, senza girarmi “Ma
vi
avverto… fate qualcosa di stupido, e vi assicuro che non
sarà il Sommo l’essere
dal quale dovrete guardarvi. E ora andate!”
Sentii
i loro passi mentre si allontanavano da noi, mentre
Cell decise di lasciarmi andare tornando a osservare lo svolgersi dello
scontro. BETA Cristal ce la stava mettendo tutta per pareggiare la
differenza
di potere tra lei e le sue avversarie, e solo grazie alle sue
eccellenti
abilità nelle Arti Marziali riusciva a non essere ferita
gravemente.
Inoltre,
cominciai a percepire, la sua aura si stava
lentamente diffondendo sulla Spada e sullo Scudo, infondendo in loro la
sua
Luce. L’adolescente, tuttavia, sembrava non essersene resa
ancora conto.
“Cell… per
quello che è successo ieri…”
“… non
c’era bisogno che tu mi difendessi, adesso.
Quell’uomo ha
ragione. Non posso correggere tutti gli errori del mio passato con un
solo
gesto. Ed io non ho un Cuore. Ormai questo mi sembra piuttosto
palese… forse è
più saggio che proviate a far diventare Cristal una Dea
Suprema, se davvero è
così potente come credete”
Distrutta,
mi voltai nuovamente verso lo scontro. Non sapevo
cosa rispondergli o cosa fare per risollevare il suo morale. Forse era
davvero
questa la decisione più saggia. Dovevamo arrenderci
all’evidenza e cercare un
nuovo Candidato, più adatto al ruolo rispetto a Cell.
Eppure,
non me la sentivo di tradire la promessa che gli
avevo fatto.
“Cell… io…”
“Ehm… signor
Cell… signorina Hinode…”
[Friends
in My Hearts – KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
Una
piccola mano iniziò a strattonarmi dalla tunica. Si
trattava della piccola Ayumi che, a differenza degli altri, era rimasta
con
noi.
Poteva
essere un’ingenua, ma quella bambina aveva una
determinazione a dir poco unica. Tra tutte le allieve di Son Goku, lei
era
quella che più aveva incarnato il suo spirito. Se pensavo al
modo in cui fosse
nata e cresciuta, probabilmente si trattava di un vero e proprio
miracolo.
“Io… io volevo
chiedervi se potessi allenarmi assieme a voi…”
ci
chiese la piccola, con grande imbarazzo “…
in questo modo… penso di poter
migliorare ancora di più!”
Cell
la osservò dritto negli occhi, senza mostrare alcuna
reazione o sentimento nei suoi occhi. Poi cominciò ad
allontanarsi da noi, con
tranquillità, come se della proposta della bambina non
gliene fregasse nulla.
Almeno,
questo era quello che pensavo mentre ero
intenzionata ad accettare la proposta di Ayumi.
“Seguimi!”
Sorpresa
ma contenta, la migliore amica di Ai sorrise
all’androide, inchinandosi subito davanti a lui e cominciando
a seguirlo in
volo, verso un punto a me imprecisato del regno. Io, d’altro
canto, non sapevo
cosa immaginarmi da quella scelta di Cell.
Quali
erano le sue intenzioni? Mai avrei immaginato che uno
come lui accettasse una proposta del genere, benché meno da
una terrestre di
sette anni che aveva cominciato ad allenarsi solo da pochi mesi.
Si
era lasciato convincere dal fatto che Ayumi provasse
fiducia nei suoi confronti? O stava provando a convincere se stesso che
non
fosse del tutto inutile?
Una cosa era certa. Se
Ayumi, con il suo oscuro passato, era stata in grado di diventare la
bambina in
gamba che era adesso, allora potevo sperare in un miracolo anche per
uno come
Cell.
Sarebbe
davvero bastato quel semplice atto di bontà per
illuminare il Cuore di quel bio-androide? Eraser Head e gli altri
prigionieri
non ci credevano, ma io volevo farlo.
Potevo
solamente incrociare le dita e avere fiducia nella
bambina.
Ormai
rimasta da sola, mi apprestai a raggiungere Cristal
che, per l’ennesima volta, era andata definitivamente al
tappeto.
***
Dimensione
DELTA
Nello
stesso momento…
BETA
CHI
[Namine’s
Theme – KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
Per
diversi minuti restai nascosta in quel cespuglio, versando
lacrime e lacrime fino ad esaurire tutte le mie forze. Forse sarei
dovuta
restare al fianco dei miei fratellini o di Naruto, Sasuke e Dragon, ma
non ci
ero riuscita.
In
quel momento, tutto ciò che riuscivo a vedere, davanti ai
miei occhi, era solitudine.
Sola.
Io ero sola.
Non aveva alcun senso
continuare a combattere.
Per
l’ennesima volta, gettai Catena Regale alla larga da me
usando tutte le mie forze. Stavo per rialzarmi e tornare in direzione
dell’ospedale quando sentì un suono metallico a
qualche metro di distanza,
seguito da un gemito di dolore.
“AHIA! E questo da dove
diavolo spunta?! Oh… è sparito?”
Il
Key-Blade riapparve nuovamente tra le mie mani, emettendo
un nuovo fascio di luce che permise a tale persona di scoprire la mia
ubicazione.
Imbarazzatissima
per l’incidente, mi alzai da terra e sbucai
dal cespuglio, inchinandomi verso il povero malcapitato che avevo
accidentalmente colpito.
“M-mi dispiace! Non
volevo colpirla, signore! La prego di perdonarmi!”
“Qualunque cosa volesse
colpire, signorina, doveva essere parecchio
arrabbiata! Mi
è uscito un
bernoccolo enorme… quegli affari
di
metallo sono pericolosi se si buttano in aria in quel modo!”
“C-che vergogna… mi
faccia controllare la ferita! Sono
un’infermiera. Così mi
farò perdonare
per l’incidente”
Lo
sconosciuto decise di accettare la mia proposta,
rendendosi conto del mio reale pentimento, e si fece accompagnare nel
nostro
accampamento provvisorio, entrando dentro l’edificio dei
feriti e lasciando che
io lo conducessi dentro una stanza vuota per controllare la sua ferita.
Non gli
era semplicemente uscito un bernoccolo, ma gli avevo provocato un
brutto taglio
dal quale stava uscendo un po’ di sangue. Non era nulla di
grave, per fortuna,
e non era nemmeno necessario utilizzare Catena Regale.
Mentre
disinfettavo la ferita, cercai di studiare
attentamente quel tizio. Era un uomo di mezza età, bassino e
mezzo stempiato.
Non sembrava affatto un guerriero. Doveva, probabilmente, trattarsi di
un
sopravvissuto alla strage di Roma.
“Ecco qui! Già
domani starà molto meglio, glielo garantisco!”
“Sperando ci possa
essere un domani, vista la brutta situazione…”
ammise l’uomo prendendo le
mie parole sul ridere, prima di rivolgersi nuovamente a me e chiedermi
“Credo
di averti già visto da qualche parte… sei per
caso la famosa Chi di cui parlano
tutti?”
“U-un momento! Stanno
parlando di me?!”
“Tutti quanti. Circolano
tantissime storie su quello che è accaduto in questi giorni,
nella Dimensione
DELTA… in particolare di come sei
riuscita a salvare l’uomo tanto amato dalla nostra sovrana di
Roma! Non solo!
E’ vero che hai contribuito alla sconfitta di tantissimi
membri dei Deadly
Sins?”
“Sì…
è vero… ma a dire il vero, avrei tanto preferito
che a sconfiggerli
fosse stato qualcun altro…”
Allarmata
mi tappai la bocca, ma ormai il danno era fatto.
Quel pensiero mi era uscito dalla bocca senza che io riuscissi a
tenerlo dentro
di me, ed ora quel tizio che non avevo mai conosciuto prima ne era al
corrente.
Prima
di essere completamente fraintesa, l’uomo mi
spiazzò
con una sola, semplice dichiarazione.
“… credo di aver
capito. Ti riferisci alla morte dei tuoi
genitori, non è vero?”
[Vector
To The Heavens – KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
Mi
pietrificai sul posto quando udii le sue parole. Come
aveva fatto a capirlo? Come faceva a sapere che mio padre e mia madre
fossero
morti?
Era un nemico sotto
copertura? Mi sembrava troppo strana, come ipotesi. Avrebbe potuto
uccidermi
quando e come voleva, e non l’aveva fatto.
Con
gentilezza, l’uomo mi invitò a sedermi di fianco a
lui,
sulla lettiga dove era poggiato. Il suo sguardo gentile e comprensivo
mi
spinsero ad ubbidirgli, incuriosita da ciò che voleva
raccontarmi.
“Mi posso fidare? L’ultima
volta che sono stata da sola con un uomo, questo mi ha strappato un
bacio con
la forza…”
“Mi creda. Non sono il
tipo che va a provarci con una ragazza che potrebbe essere
anagraficamente mia
figlia. Io so tutto questo perché,
in
questi giorni, ho conosciuto personalmente sia tuo padre Nishikata che
tua
madre Takagi, mentre tu ti trovavi su questo pianeta”
“Davvero? Lei li ha
conosciuti?!” mi sorpresi io, davanti alle sue
parole.
“Già. Due tipi a dir
poco singolari! La tua mamma si divertiva sempre a prendere in giro
quel
pover’uomo, ma nonostante ciò si vedeva che
entrambi si amavano alla follia. Però
si vedeva che erano preoccupati a morte per la tua sorte, e lo stesso
valeva
per i tuoi fratellini… ed in
fondo, io
comprendevo le loro paure. Nessun padre o madre vorrebbe vedere i
propri figli
morire prima di loro…”
“… quindi
lei… li ha anche visti nei loro ultimi momenti?”
“Vorrei dirti di no,
ma non posso…” ammise l’uomo,
con l’orrore stampato nei suoi occhi “…
quando quei farabutti ci hanno attaccato,
sia io che i tuoi genitori siamo stati tele-trasportati su Narnia, in
quell’incendio a dir poco spaventoso. Tutti e tre avevamo
deciso di aiutare
tutti quei bambini che avevano condannato assieme a noi. I
tuoi genitori si sono sacrificati per salvare la vita di una piccola
pargoletta, e poco prima di morire mi hanno chiesto di recuperare e
salvare
Naruto e Hinata… e non riesco a capacitarmi del
non essere riuscito a
trovare neanche uno di loro… perdonami,
Chi Miura”
“Loro… sniff… i miei
due fratellini sono sani e salvi!”
lo rassicurai io, con le lacrime agli occhi “Si
trovavano entrambi a Roma… sniff… per questo non
è riuscito a
trovarli. Lei non ha alcuna colpa… se è colpa di
qualcuno… è solo mia… se la
mia famiglia ha rischiato di morire, la colpa è solo
mia… sniff…”
Il
suo sguardo meravigliato e sorpreso mi fece comprendere,
ancora di più, che quell’uomo avesse realmente
detto la verità sui miei
genitori. Per poco non era scoppiato a piangere, ma mi prese ancora
più in
contropiede quando, senza neanche chiedermi il permesso, mi
abbracciò per
consolarmi.
Mi
fossi trovata in un’altra situazione, avrei scacciato via
quel tizio senza pensarci due volte. Qualcosa, però, mi
aveva spinto a non
farlo. Non so se era il mio istinto, o se fosse semplicemente una mia
ricerca
di conforto, ma il suo abbraccio mi trasmise un calore che non credevo
di voler
ottenere.
In lui percepivo
qualcosa di molto familiare, un sentimento affettuoso in grado di
sciogliere
poco a poco l’imbarazzo, sostituendolo con un fortissimo
senso di gratitudine
nei suoi confronti.
“Tu non hai colpe in tutto
questo. I tuoi genitori sono morti per
salvare delle vite, esattamente come hai fatto tu nelle tue battaglie
di questi
giorni. Avrebbero potuto
scegliere di ignorare tutti quei bambini, salvandosi
dall’incendio di Narnia,
ed avrebbero rivisto sia te che i tuoi fratellini. Se hanno scelto di
correre
quel rischio… allora sapevano di poter contare sia su di te
che sui tuoi
fratelli. Hanno scelto di gettarsi nel
pericolo perché erano consapevoli che tutti e tre ve la
sareste potuta cavare
anche da soli! E poi ci sono così tante persone
che vi vogliono bene e che
sarebbero disposte a rischiare la loro vita per vedervi
felici… e tra queste ci sono pure
io, anche se
assomiglio più a uno stecchino che a un guerriero!”
scherzò nuovamente
quel tipo, riuscendo a strapparmi una risata.
In
tanti, quel giorno, avevano provato a farmi stare meglio.
Sembrava assurdo, ma l’unico che era riuscito davvero a
rincuorarmi era un uomo
di mezza età che avevo colpito erroneamente con il mio
Key-Blade.
“Posso chiederle un
consiglio, signor…?”
“Chiamami anche Nerd!”
“E-ehm… Nerd…?”
“Ai miei genitori non
andava di cercarmi un altro nome. Se non altro, è difficile
da dimenticare… comunque
sì. Chiedimi tutto quello che vuoi,
e dammi del tu!”
“O… ok. Vedi… questa
mattina, io avevo deciso di non combattere più e di lasciare
il Key-Blade nelle
mani della regina Kairi. Però, ora
che
ho parlato con te, Nerd, nella mia testa c’è
tantissima confusione. Ho paura di
commettere ancora degli errori, di vedere altre persone morire davanti
ai miei
occhi. Ci sono tantissimi guerrieri molto più
forti di me, e nonostante ciò
tutti si aspettano che sia io la prima a voler combattere…
però…”
“…
però tutto quello che è successo ti ha privato di
ogni singola
energia che tu avessi in corpo”
Affranta,
annuii senza smettere di restare abbracciata a quell’uomo
così gentile e comprensivo.
“Se lei si trovasse nella
mia stessa situazione… se anche lei dovesse
scegliere se continuare a combattere oppure no, cosa sceglierebbe di
fare?”
Nerd
cominciò a pensarci seriamente su per circa un minuto,
senza parlare o fissarmi negli occhi. Prima che io potessi dirgli
qualcosa,
però, l’uomo si alzò dalla lettiga
sciogliendo il suo abbraccio dal mio.
Separarmi da lui mi fece venire un lieve tremore, ma quando lo vidi
puntare
nuovamente lo sguardo verso la mia direzione, compresi che volesse
rispondermi
con sincerità.
“Mollare o non mollare…
spaghetti o non spaghetti… ti preoccupi troppo di
ciò che era e di ciò che
sarà…”
“Ehm… stai imitando la
tartaruga di Kung Fu Panda?”
“Non stai sbagliando. In
quel film d’animazione, Oogway lasciò un
importantissimo insegnamento. Il
passato è storia, il futuro è un
mistero… ma oggi è un Dono. Per questo si chiama
Presente. Sembra una frase banale,
vero, ma non è così”
dichiarò Nerd, inginocchiandosi davanti a me e rivelandomi
il profondo
significato dietro quelle parole “Pensare
troppo alle scelte che hai fatto, o alle conseguenze a cui potrebbero
portartene altre, è dannoso e inconcludente
perché ti impedisce di apprezzare
ciò che hai di fronte ai tuoi occhi. I tuoi genitori sono
morti, e non sappiamo
se vinceremo questa guerra… ma ora guarda al tuo Presente
con occhi positivi. I
tuoi fratellini sono salvi, l’uomo che ami non è
realmente morto, e molti dei
tuoi amici si sono salvati. E non solo… gira voce secondo
cui anche il feto che
portavi in grembo è ancora vivo. Tu
non
sei sola, Chi. Non lo sei, e non lo sarai mai, perché il tuo
Cuore è talmente
bello e luminoso che chiunque si leghi a te farebbe di tutto per farti
stare
meglio!”
“Già… me lo hanno
detto tutti, oggi… più e più
volte…”
“Lo so, e ti capisco
se mi dirai che non sei comunque in grado di combattere. Tutti ti
stanno
chiedendo di superare il dolore ed andare avanti, ma questa frase
può essere
fraintesa molto facilmente. Sai…
due
anni fa, mia moglie è morta in un incidente stradale. Era la
donna che amavo,
ed io l’ho vista morire davanti ai miei occhi. E’
stato un colpo durissimo per
me… io e mia figlia ci abbiamo messo tantissimo a
risollevare le nostre
sorti. Io, in particolare, mi vergogno
ad ammettere che ero caduto in una profonda depressione e in una
dipendenza pericolosa dall'alcol, dalle quali
sono uscito
solo poche settimane fa… e la cosa peggiore di cui sono
venuto a conoscenza… è
che qualcuno punta anche alla vita di mia figlia”
Mi
misi una mano davanti alla bocca, inorridita dalla sua
ammissione. Pover’uomo. Riuscivo a leggere nei suoi occhi la
frustrazione ed il
dolore che aveva provato nel suo cuore.
Ciò
che mi sconvolse, però, fu la sua improvvisa reazione.
Nerd aveva nuovamente rialzato lo sguardo
all’insù, nella mia direzione, e
stavolta ci vedevo una determinazione ed un coraggio che non avevo mai
intravisto in nessun volto.
[Destinys
Union – KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
“Tu mi hai chiesto se,
al tuo posto, continuerei a lottare oppure no. Sappi
che non posso prendere una decisione al posto tuo perché
solo tu
sai cosa stai provando dentro il tuo cuore. Però,
io posso dirti come ho
risposto a me stesso quando tutto mi è sembrato crollarmi
addosso, e posso
raccontarti parte della mia esperienza per farti capire come riprendere
in mano
la tua vita. Parto dal primo colpo, il
più doloroso… no. Il dolore che stai provando in
questo momento non sparirà
mai. Non riuscirai mai a cancellare il dolore se li sigilli
nel tuo cuore e
li nascondi. L’unica arma che possa
sconfiggere il dolore è l’Amore, Chi Miura. Solo
continuando ad amare, potrai
realmente andare avanti, affievolendo quella marea che sembra sul punto
di
straripare ed inondarti l’anima. E’
amando che sono riuscito a superare il
momento più brutto della mia vita. E’ amando che
ho capito di avere ancora la
forza di poter combattere per la mia felicità e per quella
delle persone a cui
voglio bene… ed è
così che ho scoperto
che, sì, io posso ancora combattere, con ancora
più determinazione e grinta di
prima!”
“A-anche se vogliono
fare del male a tua figlia?”
“Soprattutto per questo!
Che padre sarei se non combattessi per la
felicità della mia amata piccolina?
Fino a qualche settimana fa, io ero uno scrittore di medio successo, ma
da
quando sono giunto qui ho cominciato a combattere, esattamente come
stai facendo
tu in questi giorni, ed ora so che ho fatto la scelta giusta. Perfino la mia Julya ha preso il mio
esempio, e sta diventando davvero molto forte! Perciò, il
vero consiglio che
posso darti è quello che i miei maestri ed i miei compagni
di avventura mi hanno
suggerito fin dal primo giorno che ho ripreso a vivere…”
Con
una sicurezza che mai e poi mai mi sarei aspettata di
vedere in un uomo così gracilino, Nerd mi afferrò
le mani e mi disse la frase
che cambiò tutto.
“Quando tutto sembra
mettersi contro di te… quando il Destino cerca di piegarti
al suo volere…
mandalo a fare in culo e supera i tuoi limiti!”
Detto
ciò, Nerd mi salutò con un cenno della sua mano e
uscì
dalla stanza, lasciandomi nuovamente da sola. Non sapevo chi fosse o
perché mi
avesse preso così a cuore, ma le sue parole mi avevano dato
la risposta che
realmente cercavo.
***
Nel
frattempo…
ALFA KAIRI
[Case
of The Foretellers – KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
“Siete tutti qui…”
L’assemblea
che avevo indetto stava quasi per cominciare. Ci
trovavamo all’interno dell’unica stanza ancora
agibile, nell’ultimo piano di
quell’ospedale. Nella stanza vi stavano undici persone, me
inclusa, ovvero ALFA
Dragon, Vegeta, GAMMA Trunks, Gabor Black, Claudia Colombo, BETA Sora,
Ichigo
Kurosaki, Merus, la Kaioshin del Tempo e, soprattutto, Zero.
Alla
fine BETA Chi non si era presentata. Avevo sperato, con
tutto il Cuore, che lei non avrebbe mollato, ma avevo certamente
sbagliato
nell’insistere con lei. La mia amica aveva, con tutta
probabilità, esaurito
tutte le sue forze mentali e non si sarebbe ripresa velocemente quanto
immaginavo.
In
effetti, forse le avevamo chiesto perfino troppo.
Lasciarla tranquilla era, in quel momento, la migliore opzione che le
potessimo
offrire. Ora si trovava sicuramente in compagnia dei suoi fratellini
adottivi.
Non c’era modo migliore per farle riprendere la voglia di
lottare e di vivere,
soprattutto dopo la morte dei suoi genitori.
“Direi che possiamo
cominciare…” annunciai io,
riepilogando la
situazione “… dopo
l’attacco che abbiamo
subito la scorsa notte, solo 54 guerrieri sono al momento in grado di
combattere. Non solo. L’intera
città di
Roma, da quello che ci è stato riferito, è stata
completamente rasa al suolo.
Solo un centinaio di bambini e qualche adulto sono riusciti a
sopravvivere. Quasi
tutti i guerrieri che avevano deciso di restare lì, hanno
perso le loro vite o
hanno subito ferite molto serie, per cercare di proteggerli. Guerrieri
del
calibro di Toppo, dei Pride Troopers o delle Palle di Fuoco Kamikaze,
Mr. Satan
e sua figlia Videl, Ten Shinan e Muten Roshi, purtroppo sono deceduti.
Di
questi, solo Kale e Piccolo sono sopravvissuti. Per nostra fortuna, la
Dimensione ALFA non è stata completamente cancellata, e la
popolazione
complessiva del pianeta Terra è stata tele-trasportata a
Conton City, grazie
alla magia difensiva che BETA Kairi ha avuto il buon senso di attivare,
con
l’aiuto di tutti gli allievi dell’Accademia di Los
Angeles. In compenso, ora conosciamo tutti i
membri
restanti dei Deadly Sins, incluso il loro Candidato al Trono di Dio
Supremo.
Parlo del Sommo Sacerdote, di Pride, di Sloth e di ALFA Simon.
Tecnicamente, le nostre possibilità di vittoria sarebbero
aumentate, ma…”
“… purtroppo, i
nostri nemici hanno rapito Asia Taneko e la piccola
Hinode, oltre ad aver messo definitivamente fuori gioco il nostro
guerriero
migliore, ovvero BETA Simon” mi
seguì Gabor, visibilmente preoccupato “La potenza di quella ragazza sarebbe in
grado di dimezzare i nostri numeri… per fortuna, il Dazio di
Asia non le
permette di farci fuori, ma non dobbiamo comunque abbassare la guardia”
Era
stata la stessa Asia, durante il viaggio di ritorno
verso Narnia, a rivelarci quale fosse la sua Anomalia e il suo Dazio.
Lei era
in grado di affrontare tutti i suoi nemici e di sconfiggerli,
perché il suo
corpo si adeguava al livello e alle capacità del suo
avversario. In compenso,
però, la donna non poteva togliere la vita a nessuno. Poteva
metterli fuori
gioco, ma non ammazzarli.
“Di certo, non
possiamo più contare su alcun Set di Sfere del
Drago…” constatò Claudia,
rammaricata “…
i due Supremi sono sani e salvi e si trovano a Conton City, ma le
sfere della Terra e di Namecc sono disattivate. Le Super Sfere del
Drago,
invece, sono in mano al Sommo ma non sappiamo cosa ne abbia fatto o se
abbia
intenzione di utilizzarle”
“E’ una
situazione a dir poco disastrosa, lo ammetto”
confermò
Vegeta, voltandosi verso Chronoa e affermandole in faccia “Forse, se una di noi non
avesse
cercato di giustificare le azioni di quel farabutto, molti dei caduti
sarebbero
ancora vivi!”
“La colpa non è
sua” la giustificò al volo
Merus, mentre la
Kaio-Shin abbassava colpevolmente il capo “Lei
ha reagito in quel modo a causa mia. I sospetti sul Sommo Sacerdote
sono nati
moltissimi anni fa, e sono stati la reale causa della distruzione dei
sei
Universi mancanti, dal 13° al 18°. Degli Angeli che
compresero la verità, solo
io fui in grado di sopravvivere e di nascondermi. Gli altri vennero
tutti
cancellati da Zeno Sama in persona. Oltre
a questi sei, nessun’altra entità era a conoscenza
dei piani del Sommo
Sacerdote”
“E qui parte la prima
domanda, Merus Sama…”
cominciò ALFA Dragon,
domandandogli subito “Come
può, il Sommo Sacerdote, puntare al
Trono di Dio Supremo? Solo
i
mortali possono ambire a quella carica”
“E’ così. Fin quando
lui manterrà la carica di Sommo Sacerdote, non
potrà candidarsi. Tuttavia, lui
potrebbe tornare a essere un mortale, se lo desidera, ma il processo
non è così
semplice. Non è un qualcosa che si possa fare con
sufficienza, come una
semplice dimissione dal proprio lavoro… quello
che il Sommo Sacerdote punta a fare è reincarnarsi
all’interno di un’altra
creatura vivente, forte abbastanza da sopportare la sua nuova potenza.
Successivamente, punterà a rintracciare Chronoa per
obbligarla a rigirare la
sua Anima nel tempo. Questo lo renderebbe nuovamente mortale,
ma la sua
nuova aura resterebbe immutata. Il suo
ultimo passo sarà quello di utilizzare i Sette Cuori di Pura
Luce e i Tredici
Cuori di Pura Oscurità per evocare l’X-Blade e
Kingdom Hearts… e niente, a quel
punto, impedirebbe a quel farabutto di raggiungere il tanto ambito
premio!”
Un
piano semplice ma efficace. In quel modo, niente gli
avrebbe impedito di ottenere la carica di Dio Supremo.
“Se gli basta
reincarnarsi in un corpo potente…”
chiese Vegeta, con curiosità “…
perché non l’ha fatto fin dall’inizio?”
“Nemmeno la Reincarnazione
Suprema è così semplice da attuare, ve
l’ho
già detto. I tre passi che vi ho descritto non vanno seguiti
uno alla volta, ma
tutti insieme” insistette Merus,
rivelandoci “La nuova potenza del
Sommo Sacerdote, dopo aver deposto i due Zeno, è
talmente immensa che un semplice corpo mortale non basterebbe a
contenere la
sua energia. E’ stata questa la
ragione
per la quale tutti i Deadly Sins possedevano le cellule di Majin
Buu…”
“…
perché uno di loro sarebbe dovuto diventare il suo
contenitore da
mortale del Sommo Sacerdote” comprese
subito Claudia, riflettendoci su
“Con tutta probabilità,
la prima
Candidata sarebbe dovuta essere Lilith, ma il tradimento di
quest’ultima gli
avrà sicuramente scombinato i piani”
“Un qualunque altro corpo
non sarebbe in grado di farlo… a meno che Asia
non possieda una capacità particolare che le permetta di
accumulare una potenza
infinita” affermò invece GAMMA
Trunks, abbastanza frustrato dalla
situazione che si era creata.
“A cosa gli serve, allora,
avere Hinode e Asia dalla sua parte?”
domandò Ichigo.
“Hinode gli serve
perché è l’unica mortale, in tutti gli
universi, in grado di leggere la Linea
del Destino di tutti gli esseri viventi” spiegai io
allo shinigami,
affranta “…
con i suoi poteri, il Sommo Sacerdote potrebbe trovare il Cavaliere
del Destino e farlo fuori prima che possa fermarlo”
“… in quanto ad Asia,
possiamo solo fare delle ipotesi. E’ possibile che
l’abbia portata dalla sua
parte per scoprire qualcosa su Anomaly. D’altro
canto…” ammise Chronoa,
dispiaciuta “…
nessuno, a parte lei e Hitomi, sa cosa ci sia in quel mondo
completamente sconosciuto. Nemmeno gli Dei possono accedervi,
né tanto meno il
Dio Supremo… a parte quei discorsi di cui mi avete
accennato, non conosciamo
altro su di lei”
“A dire il vero c’è
qualcun altro che sa qualcosa su Anomaly… dico bene, Zero?”
la seguì a
ruota BETA Sora, visibilmente nervoso.
Tutti
quanti noi ci voltammo verso Zero, il quale si era
accucciato per terra leccandosi la zampa. Tra tutti noi, sembrava
quello più
tranquillo e rilassato.
“Non puoi più
continuare a far finta di niente”
affermai al lupo
mannaro, con minacciosità “E’
ora di
raccontarci tutto quello che sai… ogni
piccolo particolare!”
Il
lupo, prima di ubbidirmi, sospirò arrendevole.
Era
l’ora della verità.
“D’accordo, come
volete… ma dovrò cominciare
dall’inizio, dal giorno in
cui io conobbi Lilith”
***
[Strange
Whispers – KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
Quello che vi sto raccontando
è
avvenuto più di 13,7 miliardi di anni fa, quando esisteva un
solo grande
universo con un solo grandissimo globo terrestre, nel quale vivevano
tutti gli
esseri viventi, illuminato da un unico gigantesco Sole e
un’unica maestosa Luna.
A quei tempi, vi stava un solo Dio
Supremo, Zarama, e il suo fido assistente era il Sommo Sacerdote, lo
stesso che
i nostri eroi stavano cercando di sconfiggere.
La nostra storia, come già
vi è
stato narrato, parte dalla improvvisa decisione, da parte del Dio
Supremo, di
dimettersi dopo un regno durato 127 miliardi di anni, nel quale i
mortali
avevano vissuto in pace e prosperità. Per eleggere il suo
successore, sia lui
che il Sommo Sacerdote avevano deciso di seguire alla lettera la
Profezia
pronunciata da Zarama nel giorno della sua elezione, nella quale vi era
scritto
che il candidato adatto dovesse possedere un Cuore di Pura Luce o un
Cuore di
Pura Oscurità, e che entrambi si sarebbero dovuti scontrare
per decidere chi
sarebbe diventato il prossimo Dio Supremo.
I due candidati adatti li avete
già
conosciuti. Lilith era una principessa, il cui Cuore era marcito a
causa
dell’arroganza dei due sovrani e suoi genitori, che
intendevano farla sposare
con il principe di un altro regno, di nome Ulquiorra. Il secondo era
Zero, un
povero contadino che lavorava i campi e vendeva i suoi prodotti per
curare la
grave malattia della sua povera nonna.
Il loro incontro, aveva previsto
Zarama, si sarebbe dovuto svolgere in maniera tranquilla, ma la
divinità non
aveva fatto i conti con i piani malefici del Sommo Sacerdote,
già intenzionato
a rovinare le intenzioni del suo superiore.
La principessa, durante una
passeggiata con il suo cavallo, venne aggredita da un feroce branco di
lupi
alti quanto cervi e muscolosi come rinoceronti, proprio vicino alla
campagna di
Zero mentre quest’ultimo stava, come ogni mattina,
annaffiando le sue colture.
Quei lupi erano ammaestrati e vennero lasciati andare da Ulquiorra, il
quale
era finito sotto il controllo mentale del Sommo Sacerdote che sperava,
con la
morte di entrambi i candidati, di porre fine alle pretese di Zarama.
Le cose, però, non andarono
come
previsto dall’Angelo. Il contadino, con un abile stratagemma,
riuscii a far
fuggire le feroci belve, salvando la vita della principessa Lilith. I
due,
invece di combattere, si innamorarono l’uno
dell’altra al primo sguardo.
Da quel momento, i piani del Sommo
Sacerdote erano andati a farsi friggere. Ogni scusa per far combattere
i due
candidati si sgretolò senza lasciare all’angelo
alcuna speranza di ottenere il
tanto ambito trono al quale puntava. Al contrario, i due innamorati
andarono a
vivere insieme, in una nuova campagna molto più fertile e
vicina al castello, e
concepirono il loro primo bambino.
Per questo, spinto dalla sete di
potere, decise di far sporcare definitivamente le mani al suo sgherro
Ulquiorra. Quest’ultimo entrò dentro la Reggia
della principessa, assassinando
i genitori della ragazza con un pugnale e facendo entrare gli uomini
del suo
esercito nella capitale, che venne razziata e distrutta causando
milioni di
vittime. Infine, raggiunta la nuova dimora della principessa,
usò la stessa
arma per uccidere il pargolo, l’uomo che Lilith amava e la
nonna, rapendo la
ragazza e riportandola nel suo regno.
Fu l’errore più
grande della sua
esistenza.
Nel momento in cui il piccolo Zeno
venne ucciso, il suo Cuore di Pura Luce venne accettato da Zarama, il
quale
aveva ben compreso i piani del suo sottoposto, e il bambino venne
incoronato
come nuovo Dio Supremo di quell’universo. Per il Sommo
Sacerdote fu un
autentico shock, ma riuscì a impedire che Zarama o Zeno lo
cacciassero dal suo
ruolo, imprigionando l’anima e l’essenza del suo
primo superiore in sette
maestosi pianeti colmi di materia magica, quelli che poi vennero
conosciuti
come le Super Sfere del Drago.
Ormai, però, non poteva
più far
nulla. Zeno era il nuovo Dio Supremo e lui avrebbe dovuto sottostare ai
suoi
ordini. Avrebbe dovuto ricominciare tutto da capo.
La sua fortuna fu proprio
l’improvvisa scelta, da parte di Zarama, di nominare un
neonato come Dio Supremo.
Per quanto il suo potere fosse incommensurabile, Zeno restava pur
sempre un
bambino malleabile e facile da corrompere. In pochissimo tempo, quello
che
poteva tramutarsi in una maledizione, si rivelò la condanna
del precedente
universo che, ormai, non aveva nessun paladino della giustizia che
potesse
opporsi al potere del Sommo Sacerdote.
Così, almeno,
pensava…
…
ma l’anima di Zero era tutto tranne che disposta a farsi
comandare a bacchetta da quel farabutto, e aveva escogitato un piano.
***
[Ventus
Theme – KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
“Quando morii, venni a
scoprire tutta la verità e, lo ammetto, andai su tutte le
furie. Avevo
intenzione di vendicarmi non solo di Ulquiorra, ma anche di quel
farabutto del
Sommo Sacerdote. Era stata decisa la
data del matrimonio tra l’assassino di mio figlio e Lilith,
la quale sarebbe
stata uccisa se non avesse accettato di diventare sua moglie. La notte
prima
della celebrazione, decisi di rompere le regole sui viaggi nel mondo
dei
mortali, parlando nel sonno con Lilith e raccontandole tutto
ciò che era
successo. Per lei fu un duro colpo, ma ciò le permise di
raggiungere il potere
necessario a farla diventare un Demone Puro… prima che lei
dicesse sì davanti
all’altare, lei si trasformò in un’arpia
e causò una distruzione così spaventosa
da essere ricordata, da quel giorno, come la prima forma di Male mai
esistita
in ogni Linea Spazio-Temporale. Ulquiorra venne torturato e
seviziato dalla
mia donna per più di una settimana, prima di morire
agonizzando… tuttavia, la
sua anima non sparì mai. Gran
parte
delle anime che mi erano vicine, che ci erano vicine, diventarono
quelli che
voi ora conoscete come i Deadly Sins. Ulquiorra divenne Sloth; il padre
di
Lilith divenne Pride; la madre di Lilith divenne Gluttony; mia nonna
divenne
Lust; il Generale dell’esercito comandato da Ulquiorra,
divenne Wrath; il padre
e il fratello di Ulquiorra divennero rispettivamente Envy e Greed”
***
[Continuazione
– Ventus Theme – KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
Il piano era molto semplice.
L’obiettivo dei Deadly Sins era quello di creare scompiglio
al Palazzo del Dio
Supremo, attaccando il Sommo Sacerdote e vendicandosi
dell’essere stati
completamente manipolati dall’angelo.
Quella sortita, però, ebbe
tutto
tranne che esito positivo. L’angelo, infatti, era riuscito a
convincere Zeno a
creare un esercito di diciotto esseri simili a lui, quelli che poi
avrebbero controllato
gli universi esistenti. Per i Deadly Sins, essendo demoni e non
semplici
mortali, non ci fu nulla da fare e vennero tutti sconfitti.
Nessuno però aveva compreso
che tutto
ciò fosse stato previsto dall’anima di Zero.
Raggiunto il Palazzo del Dio
Supremo di soppiatto, era riuscito a trovare le Super Sfere del Drago,
esprimendo il desiderio che avrebbe cambiato per sempre le sorti di
ogni essere
vivente.
***
[Continuazione
– Ventus Theme - KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
“Non potevo
semplicemente chiedere al drago di far sparire il Sommo Sacerdote,
perché la
Legge Divina impediva la morte di un Angelo per mano di un mortale o di
un
demone, e la nascita dei suoi figli era stata concepita proprio per
questo
scopo. Inoltre, anche se avessi chiesto la cancellazione degli altri
diciotto
angeli, il Sommo sarebbe rimasto comunque imbattuto e mi avrebbe
scoperto,
mettendo per sempre fine alla nostra rivolta. L’unica
maniera, con la quale
potevo fregare quel bastardo, era quella di esprimere un desiderio che
lui mai
si sarebbe immaginato potessi chiedere… io,
quel giorno, chiesi a Zarama di concepire la Terza Dimensione
Spazio-Temporale,
della quale solo io avrei potuto instaurare le sue regole!”
Tutti
noi ci guardammo tra di noi, visibilmente confusi e
straniti.
Una terza… dimensione…
… ma di cosa stava
parlando, Zero?
“E’ normale che
non mi stiate capendo, perché nessun mortale di questo
mondo potrebbe concepire un’idea del genere”
ammise il lupo mannaro,
cominciando a spiegarci con nonchalance “Siete
stati molto intelligenti a usare la matematica per spiegare i viaggi
Spazio-Temporali, ma avete commesso un grandissimo errore di fondo.
Provate a
ragionarci su, usando un semplice piano cartesiano a due rette, in cui
il tempo
si trova sulle ascisse e lo spazio sulle coordinate, che accetta solo
valori
reali. Come fate a capire che due punti
dello stesso piano si trovano in uno Spazio-Tempo completamente diverso
dal vostro?”
“E’ semplice”
rispose Dragon, ragionandoci su in pochi secondi “Il nostro punto sarebbe
diverso
dall’altro. Indovinato?”
“Corretto… ma
allora perché chiamate quel punto Linea
Spazio-Temporale? Premetto… la seconda definizione
è quella corretta!”
Stavolta
io rimasi completamente di sasso. Cosa non avevamo
compreso sui viaggi spazio-temporali? Qual era stato il nostro grave
errore.
“Un momento… CI SONO!
Il piano cartesiano non è a due rette… MA TRE!”
urlò, sconvolto, GAMMA Trunks
“Non
abbiamo considerato la Terza Dimensione! Gli oggetti che tocchiamo,
ciò che
osserviamo… è tutto a tre dimensioni!”
“Risposta esatta”
confermò Zero, facendo spalancare a tutti la bocca
“Voi avete erroneamente immaginato
che i viaggi spazio-temporali fossero
in simbiosi con un piano cartesiano a due rette ma, in matematica,
algebra,
fisica o geometria, esiste anche una terza dimensione! Se
quest’ultima non
esistesse, noi non potremmo mai concepire l’idea di
spazio… ed è qui che
entra in gioco il mio
desiderio!”
“Cosa hai causato, Zero?”
chiese Gabor, a dir poco senza fiato
dinnanzi alle parole del lupo mannaro, il quale decise definitivamente
di
giocare tutte le sue carte.
“E’ molto semplice,
signor Druido. Il mio universo conteneva solo un pianeta per i mortali
e solo
un Aldilà, nel quale non esisteva paradiso o inferno. In
poche parole, non era
possibile creare delle modifiche perché non era mai esistita
una variazione
tale da creare due Linee Spazio-Temporali. Nella mia epoca, il viaggio
Spazio-Temporale sarebbe stato esattamente come l’avevate
immaginato voi, ma
con una grande differenza… coloro che viaggiavano nel Tempo
non potevano, in
alcun modo, modificare lo Spazio circostante. Sarebbero stati,
comprendete ciò
che vi dico, come dei fantasmi che vagano nel mondo dei morti senza
poter
modificare gli eventi futuri. Con la
creazione della Terza Dimensione Spazio-Temporale, io fui in grado di
cambiare
le regole di tutti gli universi e di tutti quei punti infinitesimi che
si vedono
sul piano cartesiano… perché, semplicemente, ogni
punto di quel campo
rappresenta un vettore, parallelo alla Dimensione che io stesso avevo
creato… e
in quella dimensione, voi mortali avete conosciuto Anomaly!”
Ci
misi più di un minuto, assieme a tutti i miei compagni,
per rendermi conto della pesantezza di quelle parole. La reazione
successiva fu
quella di diventare bianca come un lenzuolo, puntare il dito tremante
verso di
lui e urlargli a squarciagola.
[Dead
Silence – BEST OST IN THE WORLD]
“T-TU?! TU HAI CREATO
ANOMALY?!”
“Eh già!”
confermò il lupo, cominciando a scodinzolare e
grattarsi la testa con la sua zampa inferiore “Perciò,
la risposta alla domanda – Perché conosci Anomaly?
- è presto
detta. Io conosco quel mondo,
perché io
stesso l’ho creato, decidendo alcune di quelle regole con le
quali ho potuto
impedire al Sommo Sacerdote o a Zeno di poterlo raggiungere!”
Erano
rimasti tutti scioccati davanti alle parole del lupo
mannaro. Ora capivo il motivo per il quale il Sommo Sacerdote aveva
cercato, in
tutti i modi, di tenerci nascosta la storia di Zero e Lilith,
fuorviandoci con
quella strana leggenda.
“Ma allora,
perché il Sommo Sacerdote o Zeno-Sama non hanno cercato di
ucciderti?” gli domandò
Chronoa, visibilmente turbata da tutte quelle
rivelazioni.
“Se l’avessero fatto,
non sarebbe crollata solo la Dimensione da me controllata, ma
l’intera
esistenza. Nel momento in cui ero riuscito a esprimere il mio
desiderio, il
Sommo Sacerdote aveva nuovamente le mani legate. Tuttavia,
trovò il modo di
tenere sia me che i Deadly Sins impegnati. Imprigionò
me, loro e tutte le anime che erano state uccise in quelle tremende
battaglie
in una zona dell’universo completamente sigillata, quella che
poi è stata
nominata come Regno Demoniaco, del quale Lilith divenne la sovrana.
All’inizio, quel mondo isolato era pacifico, ma ben presto le
sue anime
cominciarono a impazzire perché non riuscivano a trovare la
pace eterna. La nostra immortalità
fu ciò che marcì,
definitivamente, quello che restava delle nostre essenze. Lilith perse
del
tutto il controllo, e non fui più in grado di riconoscere la
donna che amavo. Per
salvare la mia anima, decisi di fuggire dal Regno dei Demoni attraverso
uno dei
pochissimi varchi non completamente sigillati, reincarnandomi in
più mortali
per non essere rintracciato dal Sommo Sacerdote. Il resto
della storia…
credo la conosciate perfettamente”
Una
storia molto lunga e struggente, che faticavo a credere
fosse vera. Eppure era così. Zero era stata la causa della
nascita di Anomaly,
ed era l’unico essere mortale, oltre ai Deadly Sins, che
avesse avuto il
coraggio di opporsi al Sommo Sacerdote.
“Ora veniamo al dunque!”
gli ordinò Claudia con decisione, senza
perdere alcun secondo “Come
funziona Anomaly? Cosa impedisce al
Sommo Sacerdote o a un Dio Supremo di poter conquistare quella
Dimensione?”
“Tempo al tempo.
Occorre prima una spiegazione semplice di quanto ho compiuto”
insistette
Zero, tornando a leccarsi in un punto che non vorrei descrivere nel
dettaglio,
prima di riprendere il discorso “Esistono
tre Dimensioni in tutto, in quello che concepiamo come vita. In tal
senso,
possiamo sfruttare sempre un piano cartesiano a tre rette
perpendicolari tra di
loro, e chiamiamole x, y e z. Ora entreranno in gioco quelli che, in
matematica, vengono chiamati Numeri Complessi… La retta x rappresenta la Dimensione Reale, la
prima in assoluta che è
stata creata da Zarama, mentre la retta y rappresenta la Dimensione
Immaginaria, che si è creata da sola, subito dopo la nascita
della precedente,
e nella quale noi viviamo. Senza una di queste, l’altra non
può esistere, e
viceversa. La Dimensione Anomala, invece, rappresenta la retta z del
piano
cartesiano. Come potete ben capire, qualunque Linea
Spazio-Temporale di
questa rappresentazione cartesiana ha un collegamento anche con
l’altra, ma ora
fate attenzione, perché quello che ho creato con il mio
desiderio è più di una
semplice Terza Dimensione… voglio
farvi
un’ulteriore domanda… questa rappresentazione
è composta soltanto da tre rette?
Non manca qualcosa, che possa mettere in comune tutte e tre queste
rette?”
“Qualcosa che…
IL PUNTO D’ORIGINE!” comprese
al volo BETA Sora,
cogliendomi di sorpresa dato che non era conosciuto per essere una cima
d’intelligenza “Le tre rette convergono in un punto, quello (0, 0,
0). Ci ho azzeccato?”
“Bravo, Sora. Hai
trovato la risposta a tutte le vostre domande. Anomaly non è
altro che il punto
che congiunge la dimensione Reale, quella Immaginaria e quella Anomala.
In quel
semplice punto, esiste uno spazio infinito nel quale il tempo non
scorre, e
dentro al quale vanno a finire tutte le anime dei mortali del mondo
Reale o
Immaginario che desiderano ottenere una seconda possibilità.
In poche parole… Anomaly
è un enorme campo
di battaglia nel quale il vincitore ha la possibilità di
tornare in vita!”
Stralunata,
cominciai finalmente a trovare un senso dietro
alla grande paura del Sommo inerente a quel mondo e perché
temesse fino a tal
punto sia Asia che Hitomi.
“Quindi è
così che sono tornate in vita quelle due ragazze, ed ecco
anche perché non sono stata in grado di rintracciarle,
inizialmente…”
comprese Chronoa, domandando al lupo mannaro “Come funziona invece quel potere
chiamato Anomalia? Sapresti spiegarcelo in brevi parole”
[Hunting
in The Black Forest – BEST OST IN THE WORLD]
“Certamente. Si tratta
di una traccia indelebile, sulla Linea del Destino di ciascun mortale,
nella
quale vi è scritto qualcosa che solo tu potrai fare e che
nessuno potrà mai
modificare o replicare. E’ un qualcosa che ti rende
totalmente unico da
qualunque essere di ogni linea spazio-temporale o reale-immaginaria. Ad
esempio, la mia Anomalia si è attivata nel momento in cui io
ho espresso quel
desiderio a Zarama… io, infatti,
non
posso essere ucciso o sconfitto da alcun essere divino o demoniaco,
chiunque
esso si tratti. Questo è scritto nella mia Linea del
Destino, e nemmeno un Dio
Supremo può cambiarlo, che a lui piaccia o meno”
“CO-CO-COSA?!”
esclamò, sbigottito, Dragon domandandogli “TU POTRESTI SCONFIGGERE TUTTI I NOSTRI
NEMICI, SE LO DESIDERI?! ANCHE IL SOMMO SACERDOTE?!”
“Potrei… se
avessi un potere al limite dell’infinito come lui!”
affermò sarcasticamente Zero, prima di sbottare e affermare
scocciato “USATE
IL CERVELLO! Io non posso
essere
sconfitto o ucciso da esseri non mortali, ma non significa che io possa
ucciderli a mia volta! E certamente posso morire per mano di un
semplice
mortale, se fosse molto più forte di me! Non
credete che avrei già messo fine a questa faccenda se ne
avessi avuto le
possibilità?!?!”
Una
goccia di sudore ci cadde dalla fronte. Zero non aveva
tutti i torti, a dire il vero.
“Comunque, ciò che
rende unica Anomaly è la tracciabilità di nuove
Anomalie sulla nostra Linea del
Destino (se esistesse un Cavaliere del Destino), o semplicemente la
possibilità
di risvegliarla automaticamente, senza bisogno di alcun allenamento.
Nel momento
in cui Simon sarà giunto su Anomaly, la sua Anomalia si
attiverà
automaticamente. Il problema
sorgerà nel
momento in cui dovrà tornare in vita, nella Dimensione
Immaginaria, perché la
sua Anomalia potrebbe disattivarsi nel nostro mondo”
“Incomincio a capire”
compresi io, affermando “E’
per questo che BETA Simon potrebbe metterci più del
previsto…”
“Esattamente”
confermò il lupo, cominciando a scodinzolare “Simon, con le sue capacità,
cercherà di
apprendere le basi tecniche della sua Anomalia. Ovviamente, meno ci
metterà,
più le probabilità di vincere la nostra guerra
aumenteranno. Ma non pensate che sia
così facile. Anomaly
non è un luogo pacifico in cui vivere. Non tutti riescono a
tornare in vita, e
questo succede per una regola che io ho imposto come dogma”
ci rispose
Zero, con le sue spiegazioni “Nel
momento
in cui decidi di raggiungere quel posto, sei costretto ad avvalerti di
un
Dazio, ovvero una debolezza che ti porterai appresso anche quando
tornerai in
vita! La Maledizione che mi
obbligherà a
togliere la vita a Lilith è una conseguenza del Dazio che
devo pagare per aver
creato Anomaly. Questo è quanto. Non posso rispondere ad
altre domande su quel
mondo…”
“… e no! QUESTO NON
LO ACCETTO!” sbottai io, battendo un pugno sul muro
e urlando inferocita al
lupo mannaro “NON
VOGLIO NEANCHE LONTANAMENTE CREDERE CHE TU NON SAPPIA ALTRO…”
“Invece è così. Io ho
creato Anomaly ma non ho la più pallida idea di come esso
sia fatto, perché non
ho mai avuto la possibilità di starci, grazie ai Zeno”
esclamò lui, per niente
turbato dal mio furioso sfogo “Solo una persona che è tornata in vita
potrebbe darci le risposte che ci servono…”
[Merlin’s
Study – BEST OST IN THE WORLD]
“Ma sono finite entrambe
nelle mani del nemico. Fantastico!”
dichiarò iracondo il principe dei sayan, voltandosi verso di
me e lamentandosi
“SE AVESSIMO CERCATO DI SALVARE
QUELLE
RAGAZZE, INVECE DI SOTTOSTARE ALLE REGOLE DI QUEL BASTARDO…”
“Al contrario…
potrebbe averci consegnato la vittoria in mano!”
Tutti
quanti si voltarono verso di me, tranne Zero che, con
il suo muso, ghignò soddisfatto.
“In effetti, mi
è sembrato molto strano che tu, Kairi, abbia deciso di
non andare subito all’inseguimento del Sommo
Sacerdote…” ammise
l’uomo
che amavo, Dragon, asserendo “Tu hai già un piano, non è
così?”
Feci
segno di sì con la testa, con convinzione, attirando
l’attenzione di tutti i presenti, Vegeta incluso. Ero
consapevole che,
inizialmente, avrei incontrato l’opposizione del guerriero
più potente e
orgoglioso di tutti, ma ben presto, ne ero certa, sarei riuscita a
fargli
cambiare idea.
In
pochissimi secondi, io iniziai a raccontare, per filo e
per segno, il piano che avevo ideato per mettere definitivamente sotto
scacco
il Sommo Sacerdote. Ci misi all’incirca una decina di minuti
per dare loro
tutte le informazioni di cui necessitavo, e, quando terminai la
spiegazione,
nessuno aveva il coraggio di pronunciare alcuna parola.
“Lo so… anche io vi
avrei dato dei pazzi se me l’aveste proposto tempo
fa…” specificai io, con
fermezza ammettendo “Tuttavia…
al momento questa è l’unica
opzione che ci rimane! Se dobbiamo puntare a scoprire il punto debole
di quel
bastardo… solo lei può aiutarci!”
Il
silenzio era a dir poco assordante. Nessuno si sarebbe
aspettato che proprio io chiedessi il suo aiuto, eppure ero pronta a
riaffrontare nuovamente il mio passato più oscuro, una delle
cause per le quali
la mia vita era cambiata per sempre.
Non
avevo, però, paura di affrontarla. Avevo imparato,
ormai, a distinguere il vero male e dove si celasse.
“Devi avere avuto le tue
ragioni per proporci un piano simile…”
comprese al volo BETA Sora, la seconda persona, in quella stanza, che
più di
tutti poteva capire il mio stato d’animo “Io direi di fare un
tentativo!”
“Anche io sono
d’accordo con lei!” lo
seguì subito Dragon,
avvicinandosi a me e stringendomi in un abbraccio, in grado di ridarmi
la
fiducia persa in un solo giorno.
“ALFA Kairi…” mi
domandò Chronoa, perplessa “… è del Sommo Sacerdote che
stiamo parlando.
Sei certa che il piano ideato da te funzionerà?”
“Io non ne ho la certezza
assoluta…” accettai,
consapevolmente,
la domanda legittima della Kaio-Shin del Tempo “Ho
pensato a tutto questo solo dopo essere tornata nella Dimensione
DELTA, mentre riflettevo sulle ultime parole di Hinode. Lei
mi ha sussurrato qualcosa all’orecchio prima di accettare la
proposta del Sommo Sacerdote!”
“Davvero?” mi
chiese sorpreso GAMMA Trunks “Cosa ti ha detto?”
Davanti
a quella domanda, mi venne da sorridere. Un’altra
persona sarebbe passata per pazza se avesse avuto la mia stessa
reazione. Ma io
conoscevo Hinode come se fosse mia figlia...
… per questo, quando
rivelai a tutti la verità, il loro sguardo cambiò
drasticamente.
“Hai capito la
mocciosa…” constatò
Vegeta, ridacchiando con
meraviglia e stupore, prima di annunciare “…
allora anche io appoggerò il suo piano, vostra altezza!”
“Lo stesso vale per
me!” lo seguì a ruota GAMMA Trunks.
“E anche per me!”
confermò anche Claudia, convinta dalle mie parole.
Quando
mi voltai verso Gabor, il suo sguardo fraterno mi
dette già la risposta che cercavo.
“Ti ho seguita fin dal
primo giorno che ti ho conosciuta… e
puoi star certa che lo farò fino alla morte, mia
regina…”
“Proverò a darle
fiducia, sua maestà” lo
seguì Ichigo, colpito
dal discorso del Druido “D’altronde,
il
mio intuito sbaglia raramente!”
“… e con me, siamo
dieci a favore!” dichiarò Merus,
rivelandoci il suo consenso e voltandosi
verso Chronoa “Hai
ancora dei dubbi, al riguardo?”
La
Kaio-Shin del Tempo era più dubbiosa che mai. Lei,
nonostante la decisione fosse stata presa
all’unanimità, restava
l’entità in
grado di cambiare tutto.
“Non ne ho solo uno,
ma centinaia…”
All’inizio
temetti il peggio quando la udii pronunciare
quella frase con sguardo cupo e tono tetro. Invece, dopo averci rivolto
un
sospiro sconsolato, ammise arrendevolmente.
“…
tuttavia… ora che tutte le mie certezze sono crollate, non
mi resta
che darvi piena fiducia. In questo modo, perlomeno, potrò
farmi perdonare dopo
non avervela data in tutto questo tempo!”
Raggiante,
mi voltai soddisfatta verso Dragon che, contento
come me, mi stampò uno dei suoi baci appassionanti sulle
labbra.
Zero,
soddisfatto, si erse sulle sue quattro zampe,
scodinzolando e preparandosi ad uscire dalla stanzetta nella quale ci
eravamo
nascosti per discutere di tutto.
“Perfetto. Direi che,
a questo punto, l’assemblea è…”
SBAM!
Prima
che Zero potesse terminare la sua frase, qualcuno
sbatté con veemenza la porta, incespicando e cadendo a
faccia in giù. L’entrata
era stata delle più goffe, e la sorpresa da parte degli
altri presenti era più
che evidente, ma io ero certa che lei sarebbe venuta.
[See
What I’ve Become – BEST OST IN THE WORLD]
Quando
BETA Chi si alzò dolorante da terra, puntando il suo
sguardo verso di me, capii tutto e le sorrisi commossa. Nei suoi occhi
riuscivo
nuovamente a vedere le fiamme della speranza, tornate a divampare ogni
traccia
delle sue paure e incertezze.
“Vi… vi prego… ditemi
che ho fatto in tempo!”
Non
ci pensai due volte. Nel momento in cui io la sentii
pronunciare quelle parole, mi gettai verso la mia amica, abbracciandola
con tutte
le mie forze.
BETA
Chi non si era arresa! Avrebbe continuato a combattere
con noi!
“Tranquilla… ti
faremo un riassunto molto veloce!” la
rassicurò
Merus, con rapidità, indicandole l’uscita
“Ora,
però, dobbiamo metterci con le mani in
pasta! Prima di attuare la prima parte del nostro piano, dobbiamo
ricostruirci
una base, e dobbiamo imporre delle protezioni magiche su questo immenso
globo!”
“La… la prima parte?”
“Un viaggio
Spazio-Temporale!” confermò
Zero, dichiarando “Qualcuno di noi
andrà a salvare BETA
Cristal dalle grinfie di GAMMA Hinode!”
***
FLAME
[Trunks
and Mai – DRAGON BALL SUPER]
Grazie
all’aiuto di Nori e di tutti i nostri Maestri del
Key-Blade, eravamo riusciti a imporre delle protezioni attorno a quel
posto.
L’armadio di Narnia era stato momentaneamente sigillato,
così da evitare
spiacevoli visite da parte dei nostri nemici. Queste manovre non
sarebbero
durate in eterno, vero, ma la cautela era la miglior arma di cui
potessimo
disporre in quel momento, soprattutto se dovevamo occuparci di almeno
un
migliaio di bambini.
Riuscire
a tranquillizzare tutti i piccoli, sopravvissuti
alla strage attuata da Pride, era stato un vero e proprio parto. Come
era
prevedibile, ciascuno di loro aveva perso un proprio caro in quella
strage, chi
più e chi meno, per questo cercammo di rassicurarli e
consolarli il più
possibile. Dovevamo conquistare la loro piena fiducia, se non volevamo
che
compiessero stupidaggini.
Grazie
a Dio, Kale e Gohan si erano rivelati ottimi
educatori, ed insieme ai restanti Big Hero 6 li stavano tenendo
impegnati in
attività utili alla sorpresa che BETA Chi, poco prima di
imbucarsi
nell’assemblea, aveva proposto per tutti noi.
“Che noia… quanto
ci mettono?!”
“Quanta fretta, Flame…
sai perfettamente quanto sia importante
quest’incontro! Ci
metteranno quanto
serve!”
Io,
BETA Shiro, Junion e Clairy ci trovavamo all’esterno
dell’ospedale, in compagnia di tutti i nostri compagni e
amici. Avevamo
organizzato tutto alla perfezione. Per fortuna, dentro
l’armadio erano
sopravvissuti due abiti adatti a quell’improvvisata
cerimonia, prontamente
ricuciti dai poteri magici di Momo la quale si offrì di
crearne altri anche per
noi, mentre Ub si era occupato della torta.
Nessuno
era voluto mancare. Tutti erano pronti a fare quella
bellissima sorpresa ai nostri due amici, nonostante avessero perso
tante
persone a loro care.
Chiunque
ci avrebbe preso per pazzi, e forse lo eravamo per
davvero. Tuttavia, ci rifiutavamo di lasciarci scoraggiare dal corso
degli
eventi. In noi c’era ancora speranza di poter rivedere tutti
i morti caduti in
battaglia, e per questo avevamo preso la decisione di non svolgere
alcun
funerale.
Al
contrario, avremmo onorato quel giorno con un lieto
evento.
“Eccoli! Arrivano!”
Tanti
di loro erano rimasti sorpresi da quanto stessero
vedendo, davanti ai loro occhi. Due persone, in particolare, avevano la
bocca
completamente spalancata per lo stupore.
“Ma… ma cosa
succede?” domandò, con
incredulità, Claudia,
voltandosi verso Domenico “Perché ci sono tutte queste sedie? E
perché
avete costruito un altare?”
“E perché siete
tutti vestiti elegantemente?”
affermò Vegeta,
stranito “Non mi sembra
l’ora di una
sfilata…”
“Più che una sfilata…”
si rese conto GAMMA Trunks, cercando conferma da Mai con lo sguardo
“…
a
me sembra che abbiano organizzato un matrimonio a sorpresa!”
Lo
sbigottimento da parte di tutti i membri dell’assemblea
fu ben visibile, quando Domenico e la moglie di GAMMA Trunks dettero
loro la
conferma ai nostri piani.
Ebbene
sì.
Avevamo deciso di
organizzare un vero e proprio matrimonio a sorpresa!
“INDOVINATO!” esclamai
io, elettrizzata come tutti gli altri presenti, rivelando le nostre
piene
intenzioni “Oggi,
abbiamo deciso di unire in matrimonio due persone molto
importanti per noi!”
“Ma… ma
è…”
balbettò Ichigo, colto completamente alla sprovvista
dalle nostre dichiarazioni.
Lui,
come Vegeta, era il più sbalordito dalla nostra scelta.
Di certo si aspettavano tante persone cariche di rabbia, rancore e
vendetta. Si
aspettavano uomini, donne e bambini con il sangue negli occhi,
distrutti dal
dolore e dal lutto.
Prima
che loro potessero dire altro, fu sorprendentemente
Chronoa a dichiararsi favorevole alla nostra iniziativa.
“Sapete…
è davvero un’idea meravigliosa!”
affermò la Kaio-Shin,
con grandissima gioia “E’
un modo meraviglioso per ravvivare il
morale di tutti quanti! Provo a buttarla lì…
perché, quest’oggi, non uniamo in
matrimonio tutti coloro che lo desiderano?”
Io
le sorrisi di rimando, colpita dalla sua proposta. Era
una bellissima idea.
Far
dichiarare amore eterno a più persone possibili era il
miglior modo di dare speranza a tutti coloro che avrebbero combattuto
una
guerra dalla quale, eravamo consapevoli, difficilmente tutti sarebbero
usciti
vivi. Inoltre, era anche un modo molto allegro e tranquillo per
riportare il
sorriso sul volto di tutti quei bambini.
“Sarebbe… sarebbe
stupendo” confermò ALFA
Kairi, chiedendoci però con sorpresa “Però…
volevamo sapere… la coppia che si
stesse
sposando per prima, è d’accordo?”
Io,
come tanti di noi del resto, si tirarono un ceffone
sulla fronte davanti alla sua domanda. Possibile che, in certi casi, la
nostra
regina fosse così spaesata e confusa?
Come aveva fatto a non
capirlo, ancora? Persino qualche bambino aveva cominciato a ridacchiare
di lei!
“Sua maestà…”
Fu
BETA Chi, visibilmente commossa, a mettere in chiaro chi
fosse la coppia predestinata all’unione eterna, giungendo le
mani della nostra
sovrana con quelle dell’uomo che amava con tutto il cuore.
Bastò
quello per riordinare le idee della mia amica, che cominciò
a tremare a causa dello shock. Era sicuramente caduta preda delle sue
stesse
emozioni. Perfino Dragon Oronar non sapeva più che cosa
dire, talmente era
sconvolto da quello che stava succedendo.
“N… noi?! Questo
matrimonio… questo… tutto questo è per
noi?!”
“Esatto, papà!”
affermò ALFA Cristal, più felice che mai,
gettandosi sulle gambe del suo papà e alzando il suo sguardo
verso di lui,
preda delle lacrime di gioia.
“Oggi voi due vi sposerete!
Finalmente tu e la mamma resterete insieme
per sempre!” confermò ALFA
Emerald, seguendo lo stesso esempio di sua sorella.
[Hiro
no Kage – BOKU NO HERO ACADEMIA]
L’uomo
non riusciva più a parlare, a causa dello shock.
Aveva cominciato a piangere, senza che se ne potesse rendere conto,
come un
bambino che si era svegliato da un brutto incubo. Si era inginocchiato
davanti
ai suoi figli e li aveva abbracciati con forza, versando lacrime di
gioia.
Era
da dieci anni che i due bambini desideravano incontrare
il loro papà, e quest’ultimo aveva provato i loro
stessi sentimenti e i loro
stessi sogni. Era atroce constatare che quell’unione fosse
avvenuta nel bel mezzo
di una battaglia sanguinaria, ma sempre meglio di niente.
E
ALFA Kairi?
Lei
aveva cominciato a singhiozzare come una bambina, e
Clairy si era trovata costretta a sorreggerla con la forza per non
farla cadere.
Ci
mise almeno un minuto abbondante per riprendersi, ma la
sua risposta ci lasciò tutti di sasso.
“No… mi spiace… non
posso farlo…”
Tutti
quanti, allarmati, erano rimasti in silenzio. Che
novità era questa?
“Dragon… io ti
amo e ti amerò per il resto della mia vita…”
dichiarò lei, con uno sguardo che non mi piacque per niente
“…
ma
non posso sposarti, in questo momento. Io… io voglio farlo quando saremo tutti
insieme. Io… te…
Emerald… Cristal… e anche Hinode! Solo allora io
mi unirò a
te!”
Abbassai
lo sguardo, affranta, e lo stesso fecero tutti i
presenti, mentre Dragon annuì comprensivo.
Già. La piccola
Hinode.
Ricordavo
ancora la prima volta in cui l’avevo incontrata.
Per poco non l’avevo gettata dalla mia astronave nello spazio
aperto. Erano
passati tre anni da quel giorno, e mi ero legata tantissimo a quella
ragazzina.
Kairi l’aveva cresciuta come se fosse sua figlia e Hinode era
entrata a far
parte sempre più della famiglia, camminando inizialmente in
punta di piedi,
prima di gettarsi e lasciarsi circondare dal suo amore e da quello dei
suoi fratellini
adottivi.
Potevo
capire le sue ragioni. Kairi non se la sentiva di
sposarsi con Dragon se una persona così cara a lei mancava
all’appello.
“Vefuniel…”
Anche
Dragon aveva qualcuno che desiderava ardentemente fosse
presente in quella giornata così importante. La sua
esclamazione fece
rattristire i suoi figli, ma nessuno dei due aveva accennato delle
proteste,
dimostrandosi comprensivi con i sentimenti dei loro genitori.
Quella
sorpresa era stata un fiasco, purtroppo.
Dragon
e Kairi avevano deciso di…
“… state
commettendo un errore”
A
parlare, con nostra grande sorpresa, era stata BETA Kairi,
la quale si era avvicinata sia alla sua controparte che a quella del
suo marito
deceduto, accompagnata da BETA Emerald che si portò di
fianco ai piccoli
bambini della mia amica.
“Dragon… Kairi… so che
siete preoccupati a morte per le sorti di Hinode e Vefuniel, e capisco
che non
ve la sentiate di sposarvi in loro assenza. Tuttavia,
questa non è una situazione come tutte le altre. Ci troviamo
in guerra e nessuno di noi ha la certezza di poter sopravvivere, nei
prossimi
giorni. Guardatemi… io, ad esempio, ho perso
l’uomo che amavo. Brianne
doveva sposarsi, e ha perso Jiren in battaglia” davanti
a quelle parole,
Brianne era stata coccolata da tutti i suoi amici
“So che le vostre parole sono
cariche di speranza, ma questa non basta a sopravvivere in una
battaglia e io
ne sono la prova vivente… lo sa anche BETA Sora…”
in questo caso, fu il
giovane dai capelli mori a chinare il suo capo, distrutto “…
che mi ha visto morire, per
mano di Xehanort. Forse non è il momento migliore per
festeggiare un
matrimonio… ma io sono convinta che Hinode e Vefuniel
sarebbero felicissime di
sapere che vi siete sposati!”
“BETA Kairi ha ragione,
fratellone” confermò Nori, con
un
dolcissimo sorriso “Vefuniel si
arrabbierebbe tantissimo se tu ti rifiutassi di sposare Kairi per colpa
sua… la
conosci. Ti darebbe del rimbambito senza
cervello!”
ALFA
Dragon scosse il capo, cercando di trattenere una
risata sofferta ma sincera.
“Sua maestà”
si rivolse BETA Chi ad ALFA Kairi, affranta “Non
sappiamo cosa ci riserverà il futuro.
Quando hai scoperto che Cristal fosse malata, tu l’hai subito
sposata, Dragon.
Eri consapevole che sarebbe potuta succedere qualsiasi cosa…
è lo stesso caso e
si sta ripresentando adesso. Se voi vi
amate sul serio… allora non importa se Vefuniel o Hinode non
ci sono, non in
questa situazione! Potrebbe non ricapitare un momento di
tranquillità come
questo, in futuro… fin quando esiste anche la peggiore delle
possibilità,
bisogna cogliere al volo le opportunità… se vi
amate davvero, allora non avete
scuse per le quali non dichiararvi amore eterno!”
“Dragon…”
le seguì a ruota ALFA Chi, volgendo lo sguardo verso
uno dei suoi più cari amici “…
tu sai
benissimo che lei non lo
accetterebbe mai. Lei voleva che tu
trovassi la donna della tua vita e che tu fossi felice. Le
hai fatto una promessa… è giunto il momento di
mantenerla!”
Davanti
a quelle parole, Dragon Oronar e Kairi sbiancarono
in volto. Sapevano perfettamente di chi stesse parlando ALFA e BETA
Chi. C’era
solo una persona in grado di far battere allo stesso modo il cuore di
quell’uomo e costei era proprio Cristal, la prima moglie di
Dragon.
Di
fronte a tali parole, l’ex Generale Supremo
dell’esercito
Kagakuriano decise di prendere coraggio, inginocchiandosi di fronte ad
una
sbigottita ALFA Kairi, che era sul punto di scoppiare nuovamente a
piangere.
[My
Mother and My Father - NARUTO]
“Già… sono uno
stupido. Avete ragione su tutta la linea… vorrà
dire che dovremo ricorrere al metodo più classico di tutti!”
Fu
a quel punto che Dragon si tolse qualcosa dalla tasca.
Era la custodia di un anello. Quando l’uomo la aprii,
mostrando il gioiello più
bello che io avessi mai visto in tutta la mia vita, Kairi
crollò davanti a lui,
e spezzò definitivamente la sua maschera.
Si
era gettata tra le sue braccia, senza dargli modo di
formulargli la domanda.
Lei
aveva già risposto con un bacio che tutti e due avevano
aspettato di darsi per dieci, lunghissimi anni.
Tutti
noi applaudimmo, tra la commozione generale, mentre
Emerald e Cristal si erano fatti inglobare nell’abbraccio dei
loro genitori. La
piccola, tuttavia, si era prima voltata verso di me e mi aveva rivolto
un
occhiolino trionfante.
Piccola
birbante. Era stata proprio lei a infilare la
custodia con l’anello dentro la tasca di suo padre.
“Direi che è
arrivato il momento di celebrare il matrimonio, allora!”
dichiarò Claudia, con grandissima gioia, invitando tutti
coloro che si
trovavano in piedi “Andiamo
a sederci! Non voglio perder…”
“BI-BIP!
Comunicazione urgente per Claudia Colombo! Comunicazione
urgente per Claudia Colombo!”
Un
piccolo robottino, nascosto dietro le spalle di Domenico,
aveva cominciato a svolazzare davanti agli occhi di Claudia, la quale
osservò
stranita l’oggetto roteare fino a fermarsi davanti ai suoi
occhi.
“WALL-E? Cosa succede?”
gli domandò la donna, preoccupata,
chiedendogli “Qualcuno
ha cercato di rintracciarci?”
“Negativo! WALL-E
è incaricato di distrarti, per far guadagnare tempo
prezioso a Domenico!”
Tempo…
… tempo prezioso?
Tutti,
dal primo all’ultimo, si erano voltati verso il
fidanzato di Claudia che, con immensa sorpresa da parte nostra, si era
già
messo in ginocchio dietro di lei.
Quando
Claudia si voltò confusa verso l’uomo che amava,
quel
piccolo robot si era portato sulla mano aperta di Domenico, aprendosi
automaticamente…
… e rivelando un
altro, bellissimo anello.
“Claudia
Colombo… vorresti sposarmi?”
***
Poche
ore dopo…
CHRONOA
[Continuazione
– My Mother and My Father - NARUTO]
Quel
pomeriggio, a sposarsi furono tantissime coppie.
La
prima, quella più acclamata da tutti, fu quella di ALFA
Dragon e ALFA Kairi, che erano riusciti a giurarsi amore eterno dopo
dieci,
lunghi anni. Ero davvero felicissima per loro. Meritavano ogni gioia di
questo
mondo.
La
seconda coppia, invece, era stata quella di Domenico da
Silva e Claudia Colombo, la quale aveva subito accettato la proposta
dell’uomo
che amava. Assieme a loro, avevano deciso di sposarsi anche Rosalia e
Gustavo,
a conferma che tra i due poliziotti e l’ex-mafiosa non ci
fosse più alcun
astio.
In
matrimonio si unirono anche moltissime coppie giovani.
Shinichi e Ran, Heiji e Kazuha, Midoriya e Ochaco, Shoto e Momo furono
solo
alcune delle coppie che erano diventate ufficiali. Perfino Masumi e
Marron
avevano deciso di compiere il grande passo, acclamate e festeggiate dai
loro
parenti.
Tutti,
però, erano rimasti sbigottiti quando anche Bakugo e
Kyoka decisero di unirsi e di sposarsi.
“Ecco…
è stato un tizio di nome Nerd a consigliarcelo…”
ammise
la ragazza, guardandosi attorno “…
ci ha
detto che ci vedeva bene insieme… e allora…”
I
loro compagni di classe erano i più sconcertati da quella
notizia, anche perché non li avevano mai visti insieme da
quando li
conoscevano. Agli occhi di qualunque estraneo, la loro sarebbe sembrata
una
storia a dir poco senza senso, ma io riuscivo a intravedere qualcosa
nei pochi
sguardi che si incrociavano tra di loro.
Rispetto, fiducia,
sincerità…
… forse non erano ancora innamorati per davvero, ma avevano tutte le carte in regola per far germogliare quell’improvviso rapporto in qualcosa di bellissimo e inaspettato.
Chiunque
fosse
questo Nerd, era riuscito a compiere un vero e proprio miracolo.
Chissà se un giorno lo avessi incontrato...
[Response
Of Souls - NARUTO]
“Sapevo che ti avrei
ritrovata così in alto”
Sospirai,
sconfitta.
Sapevo
che sarebbe successo, prima o poi. Da quando BETA Chi
mi aveva parlato di quella possibilità, ero certa che lui,
Merus, avrebbe
voluto parlare da solo con me.
Con
un portamento tutto tranne che elegante, si alzò in volo
e si sedette sul ramo della quercia più alta di tutta la
foresta dove stavamo
soggiornando, dove mi ero già poggiata io.
Era
una delle tante cose che mi piacquero di lui, quando lo
conobbi. A differenza di tutti gli altri suoi compagni, lui era quello
con il
comportamento più umano, anche più di Whis o Cus.
Quando l’Angelo del Settimo
Universo veniva in sua compagnia, il mio umore si alzava sempre
perché sapevo
che, con Merus, ci sarebbe stato sempre da divertirsi, anche
perché lui non
protestava mai davanti al mio cibo nonostante gli facesse schifo ogni
volta.
Quel giorno, però, lui
mi aveva ferito. Aveva tradito Whis, suo padre e tutti coloro a cui
teneva di
più, a causa di una sua congettura ai limiti della
realtà…
… almeno, questo era
ciò che tutti avevamo pensato.
Mi
sentivo male, solo a ricordarmelo. Merus aveva avuto
ragione fin dall’inizio, e nessuno gli aveva mai creduto. Lui
era stato il primo
a ipotizzare un complotto orchestrato da suo padre, il Sommo Sacerdote,
e
nessuno gli aveva dato fiducia.
Perfino
Whis, che più di tutti lo rispettava, come se fosse
un vero e proprio fratello maggiore per Merus, non gli aveva creduto.
Nemmeno
io, che mi ero lentamente affezionata all’angelo
protettore del 15 Universo, non ero stata in grado di andare oltre
l’immenso
rispetto che provavo per suo padre, finendo con l’essere
tratta in inganno.
“Merus… io…”
“Non c’è bisogno che
tu lo dica… lo so già”
Abbassai
lo sguardo verso il basso, terribilmente in colpa.
Anche se non l’avrebbe mai ammesso, sentivo il cambiamento
nel suo tono di
voce. Amarezza e delusione. Questo leggevo nel suo cuore.
“Credo che, a questo punto,
tu voglia sapere tutta la verità dietro a
quanto ho compiuto, circa trent’anni fa”
comprese Merus, aggiungendo
con tono divertito “Vorrà
dire che te ne
parlerò io, prima che tu possa pietrificarti nuovamente”
“Non è divertente”
specificai io, infastidita “Temevo
che tu…”
Mi
bloccai, ancora più distrutta della poca fiducia che
avevo rivolto al povero angelo. Quando BETA Chi mi aveva rivelato che
il
Candidato al Trono di Dio Supremo fosse un angelo, e quando aveva
pronunciato
il nome di Merus, nella mia testa avevo formulato un’ipotesi
talmente crudele
nei confronti dell’angelo che, in quel preciso momento, avrei
preferito
sprofondare negli inferi per la vergogna.
“Chronoa… ti ho
davvero fatto soffrire così tanto?”
Sorpresa
e colpita dalla sua improvvisa tristezza, mi voltai
verso di lui con occhi spalancati. Avrei voluto piangere davanti alla
sua
smorfia addolorata, ma non ci riuscivo.
Sì.
Avevo
sofferto tantissimo quando avevo scoperto della sua
fuga e del tradimento verso suo padre. Ero scoppiata a piangere, di
nascosto,
all’interno del Covo del Tempo, il giorno in cui mi era stato
detto che Merus
aveva letteralmente provato a combattere contro il Sommo Sacerdote e
che ne
fosse uscito sconfitto. Lo stesso sentimento di angoscia
l’avevo provato
l’altro giorno, quando decisi di forzare le Serrature delle
Pergamene
Sigillate, cercando di confutare l’ipotesi peggiore per la
mia anima e il mio
Cuore…
… ovvero che…
“… io ho temuto
davvero che tu fossi pazzo a punto da provare a
diventare il nuovo Dio Supremo” ammisi
alla fine io, mettendo
finalmente in luce tutto il mio dolore, scoprendo tutte le mie ferite
ancora
aperte e mai cicatrizzate “Il giorno
in
cui tu sei venuto a parlarmi di quelle cose, mi sembravi una persona
completamente diversa da quella che conoscevo. L’angelo
divertente, spassoso e privo
di alcuna regalità, si era trasformato in un essere la cui
aura trasmetteva
solo paura e terrore. Mi hai sconvolto,
Merus… io temevo che tu avessi commesso un’enorme
sciocchezza. Quando ho saputo
che sei fuggito dalla Dimensione ALFA, mi sono sentita…”
“…
tradita… ferita…”
“Sì. Non riuscivo ad
accettare che tu te ne fossi andato via, senza nemmeno provare a
spiegarti. Io… io non ho nemmeno
provato a considerare
la possibilità che tu fossi l’unico, tra tutti i
Semi-Dei, a rendersi conto
della verità… e temevo… di averti
perso per sempre”
La
mia ultima frase era uscita fuori senza che io potessi
fermarla. Nemmeno io mi ero resa immediatamente conto
dell’importanza dietro le
mie parole, e solo dopo qualche secondo arrossì di colpo,
coprendomi il viso
con le mani per non celare all’angelo
quell’improvviso momento di imbarazzo.
Senza
successo, mi resi conto, perché lo sentì
trattenere
una piccola risata.
Che stupida. Sembravo
una mortale alle prese con la sua prima cotta.
“So che le mie gesta sono
state molto… discutibili”
ammise lui,
senza peli sulla lingua, rivelandomi “Sono
stato costretto a comportarmi in questo modo, perché
altrimenti avrei messo in
pericolo tutti voi. Non potevamo
sconfiggere il Sommo Sacerdote, all’epoca, e difficilmente
riusciremo a farlo
adesso. Basta vedere cosa è accaduto a tutti i miei cari
fratelli…”
“… ma avresti
potuto fidarti di noi” ammisi io, con
sincerità e
frustrazione “Se tu, invece di
urlarci
teorie su tuo padre senza alcuno stralcio di prova, ci avessi rivelato
tutto ciò
che avessi scoperto… forse…”
“… io non
mentivo, quel giorno”
Incredula,
decisi di continuare a sentire il suo racconto,
consapevole che Merus non avesse aspettato altro per anni.
“Io non avevo prove al
riguardo di mio padre, quando venni a parlarti
per l’ultima volta. Tutto quello che avevo scoperto, mi era
stato riferito
dall’unica entità il cui grado era superiore a
quello del Sommo Sacerdote…”
“L’unica… un
momento… ma…”
Il
peso di quella rivelazione mi aveva colto alla
sprovvista. Sotto shock, cominciai a capire cosa fosse realmente
accaduto, e le
lacrime rigarono lentamente il mio viso, scavandomi le guance.
“Esatto, Chronoa. Sto
parlando proprio di Lord Zeno”
confermò
Merus, con tono distrutto “Il giorno
prima, il Sommo Sacerdote mi aveva chiesto di prendere il suo posto al
Palazzo
del Dio Supremo, dato che aveva altre faccende da sbrigare. Per questo
mi
ritrovai da solo, all’interno della Sala del Trono, in
compagnia del piccolo
Dio Supremo. Fu quel giorno, che io
venni a scoprire la verità… perché fu
il piccolo Zeno a rivelarmi tutto, con
tono quasi derisorio”
Qualcosa
venne evocato dallo scettro dell’angelo. Era la
scatoletta che Flame e gli amici di ALFA Kairi avevano recuperato dalla
Sala
del Trono.
“Io ho già visto
questo scrigno, nella mia vita. Il Sommo Sacerdote credeva di averla
fatta
franca a tutti quanti, ma i poteri di Zeno andavano ben al di
là delle sue
aspettative. Quel birbantello riusciva a entrare dentro quella
stanzetta
segreta, quando mio padre non era presente, senza farsi mai beccare.
Per il Dio
Supremo, entrare e sgattaiolare da quel posto era diventato un gioco
del quale
non poteva fare a meno. Anche quel giorno, Zeno decise di ripetere lo
stesso
trucco…”
“… e tu hai
scoperto lo Scrigno Segreto del Sommo Sacerdote”
“All’inizio credetti
si trattasse di una semplicissima scatola, e semplicemente domandai a
Zeno di
cosa si trattasse. Quando, ridacchiando, il Dio Supremo mi ha rivelato
cosa
fosse, io ero diventato pallido come un fantasma. Senza alcun freno,
Zeno mi
raccontò tutte le macchinazioni del Sommo Sacerdote,
facendomi capire che lui
fosse sempre stato a conoscenza delle male intenzioni di mio padre. Quando, scandalizzato, gli chiesi il
perché non avesse deciso di smascherare quel
bastardo…”
Merus,
davanti a quei ricordi, cominciò a scuotere
freneticamente il capo, tenendosi le mani tra i capelli come se stesse
per
impazzire.
“… Zeno mi disse che,
a lui, non poteva fregar di meno delle intenzioni di mio padre. Per il nostro Dio Supremo, vedere il Sommo
Sacerdote divertirsi a scombinare tutte le nostre Linee
Spazio-Temporali era lo
spettacolo più entusiasmante al quale potesse assistere.
Per questo, quando
io sono venuto da te, ero così spaventato. Io avevo davvero
paura, Chronoa… perché
mi ero reso conto di essere vissuto
in un’illusione sin dal giorno in cui ero nato. Non
è tutto… io non ho mai
cercato di attaccare il Sommo Sacerdote”
“Cos… che
significa? Whis mi aveva detto…”
“Il giorno dopo, tutti
gli angeli furono convocati al cospetto del Sommo Sacerdote e di
Zeno-Sama. Venne
raccontato a tutti che, il giorno prima, io avessi cercato di attaccare
il
nostro Dio Supremo. Nemmeno quest’ultimo aveva cercato di
confutare quella
storia raccontata da mio padre, perché altrimenti io gli
avrei rovinato tutto
lo show… quando provai a
raccontare la
mia versione, nessuno mi credette e Zeno-Sama mi licenziò
dal ruolo di Angelo.
Tuttavia, non fu in grado di cancellare i miei poteri,
perché io fuggii prima
che qualcuno potesse farlo. Ed è tutto qui…
questa è la storia di come sono
stato tradito da mio padre”
Per
tutti i Kami. Se questa era la verità, allora Merus e
tutti gli angeli erano stati raggirati dal Sommo Sacerdote fin
dall’inizio,
mentre Lord Zeno aveva deciso di lavarsene completamente le mani.
Molti
dubbi che mi erano viaggiati nella testa avevano avuto
una risposta secca e decisa. Ecco perché
l’arcangelo era stato in grado di
divertirsi con noi senza che nessuno potesse opporgli resistenza.
Semplicemente
Zeno aveva deciso di coprirsi gli occhi…
… o, peggio ancora, si
era divertito a guardarci dall’alto in basso, senza muovere
un dito e senza che
lo stesso Sommo Sacerdote se ne rendesse conto.
Zeno
aveva perso il posto di Dio Supremo, ma tutto ciò era
avvenuto perché era stata la stessa piccola
divinità a volerlo, e solo ora me ne
stavo finalmente rendendo conto. Quindi era questo un Dio Supremo; una
creatura
onnipotente con un potere infinito e assoluto, capace di creare o
cancellare
qualsiasi cosa, se solo l’avesse desiderato.
“Prima, tu mi hai detto che
sapevi cosa ci fosse all’interno della
scatola… non è così?”
chiesi all’angelo, con molto timore per la
risposta che avrei ricevuto “Se è vero…”
“…
un’Essenza, o comunque una sua parte”
Inclinai
lo sguardo, confusa. Essenza?
[Norman’s
Theme – THE PROMISED NEVERLAND]
“Tu sai perfettamente come
viene formato un mortale. Esistono
due forme fuse in una, nominate generalmente Essenze, che permettono la
nascita
della Vita e si chiamano Logica e Anima. La prima comprende
tutte le
funzioni biologiche e fisiche che permettono al mortale di poter
vivere, mentre
la seconda è ciò che gli permette di creare
legami con i suoi simili o con
altre creature. La stessa Anima, poi, si
può suddividere in ulteriori due forme, chiamate Cuore e
Ricordi. Nella
prima, vi sono tutte le emozioni che un mortale è in grado
di provare, mentre i
Ricordi sono la traccia di ciò che il Cuore ha provato, nel
corso della sua
vita…”
“… questo lo so
perfettamente…” specificai io,
aggiungendo “…
e
lo sanno perfettamente anche tutti i Maestri del Key-Blade. Ma questo
cosa a
che fare con il Sommo Sacerdote? Lui non è un
mortale…”
“Non ne ho la
più pallida idea. Questo non mi è stato
raccontato da
Zeno…” ammise Merus, con uno
sguardo molto più attento allo Scrigno “… lo
scopriremo solo quando raggiungeremo la Dimensione GAMMA! A
proposito… si sa
già chi partirà per quella dimensione?”
“Sì. Ci andranno
Zero, BETA Chi, ALFA Dragon, ALFA Kairi, BETA Kairi,
BETA Emerald e Nori Oronar. E’ inutile mandare troppi
guerrieri per questa
missione” spiegai io, rivelandogli
“Non solo.
Gabor Black, Ichigo
Kurosaki ed io partiremo verso Conton City per proteggere la
città e tutti gli
allievi dell’Accademia di quel mago. Se qualcosa dovesse
andare storto…”
“… già…”
comprese
al volo Merus, ammettendo “…
loro
sarebbero la nostra unica speranza… allora verrò
anche io con voi!”
“Cos… NO! TU
DEVI RESTARE QUI A PROTEGGERE TUTTI…”
“Non devi preoccuparti di
questo… alcuni dei miei amici sono in viaggio
per raggiungere la Dimensione DELTA. Ci penseranno loro a
proteggerli…”
“… NO!”
insistetti io, imperterrita “TU
RESTI
COMUNQUE IL GUERRIERO CON LE ABILITA’ MIGLIORI DI CUI
DISPONIAMO! MANDA I TUOI
AMICI A CONTON CITY, MERUS… LORO CI AIUTERANNO A PROTEGGERE
I RAGAZZI
DELL’ACCADEMIA!”
“Chronoa… non ti
permetterò di compiere quella sciocchezza!”
Sbiancai
per lo shock.
Lui
aveva intuito tutto.
Solo
lui, tra tutti i presenti, era a conoscenza del mio
vero potere e della mia Forma Finale. Grazie ad essa, io ero in grado
di
rigirare le lancette di ogni Linea Spazio-Temporale, ma il prezzo da
pagare era
molto alto…
… con quel semplice
incantesimo, io perdevo automaticamente non solo i miei poteri da
Kaio-Shin del
Tempo, ma anche la mia vita.
Sarei
stata cancellata per sempre.
“E’ solo la nostra
ultima spiaggia” lo rassicurai io, senza demordere “Non sono così pazza da volermi
suicidare. Tuttavia, la mia proposta
resta la migliore. Se tutti e due dovessimo morire, non resterebbe
alcuna
divinità a protezione dei nostri compagni. Ti prometto che
utilizzerò la mia
Forma Finale solo in caso di assoluta ed estrema
necessità… d’accordo?”
L’angelo
sembrava volesse insistere, ma al suo ennesimo
sbuffo compresi che si fosse completamente arreso.
“D’accordo.
Facciamo come hai detto tu… ma ora voglio essere io a farti
una promessa! Giuro solennemente che tu non avrai alcun bisogno di
ricorrere
alla tua trasformazione suicida!
Ci ho messo anni a poterti rivedere, Chronoa, e non intendo rinunciare
più a
te…”
La
forza e la veemenza di quelle parole mi avevano
sbalordito. Quando mi voltai verso di lui, e quando vidi il suo sguardo
a pochi
centimetri dal mio, il mio cuore stava battendo
all’impazzata, ma il tempo
sembrava essersi fermato.
Nemmeno
io ero in grado di capire il motivo per il quale i
secondi stavano passando così lentamente. Sapevo soltanto
che i miei occhi non
riuscivano a staccarsi dai suoi, e la cosa non mi dispiaceva affatto.
Al
contrario…
… avrei passato tutta
la mia vita immortale a perdermi nelle sue stupende iridi.
“… questo non è un
addio, Chronoa… è solo un arrivederci!
Ricordatelo… e ricordati anche questo!”
Quando
percepii le sue labbra poggiarsi con delicatezza
sopra le mie, una scarica di adrenalina raddrizzò la mia
spina dorsale prima
che il mio corpo si sciogliesse come neve al sole.
Chiusi
gli occhi, lasciando che quell’incantesimo facesse il
suo effetto, e risposi lentamente al suo coraggioso ma ben apprezzato
gesto.
Se
il mondo fosse finito in quel momento, io non avrei avuto
alcun rimpianto.
***
Dimensione
DELTA - Non molto lontano da lì
Nello
stesso momento…
VEFUNIEL
[On
The Precipice of Defeat - BLEACH]
“Quindi dentro quello
scrigno c’è un’Essenza…”
Io
e ALFA Simon ci trovavamo nella Dimensione DELTA e
stavamo tenendo d’occhio i movimenti dei nostri amici. O
meglio, il mio
disgustoso sequestratore stava osservando interessato il discorso tra
Merus e
Chronoa…
… io, ancora legata
alla Maledizione Imperius, ero obbligata a soddisfare tutti i suoi
piaceri.
Era
da più di cinque ore che mi obbligava a fargli tutto
ciò
che voleva, che fosse un semplice massaggio o un rapporto sessuale
completo. In
quel momento, quel farabutto mi aveva chiesto semplicemente di
leccargli la
pianta dei piedi. Consapevole che quello fosse il modo più
rapido di guadagnare
tempo, e grata che non dovessi mettermi in bocca altre parti disgustose
del suo
corpo, non accennai alcuna protesta.
Non
riuscivo a pensare a nessuno più squallido di quel porco
maniaco e pervertito. Ormai priva di ogni vestito, difficilmente
riuscivo a credere
che quello fosse stato il migliore amico di mio fratello.
Cristal avrebbe dovuto
mettersi con uno come lui? Per carità…
… nessuna donna si
sarebbe mai abbassata a quel livello. E, di certo, una ragazza forte e
onesta
come Cristal non l’avrebbe mai fatto, nemmeno se fosse
tornata in vita!
“Devo ammettere che il
loro discorso è stato più interessante di quanto
pensassi…” ammise ALFA
Simon, con sincerità “… perciò, le ipotesi
diventano due, mia cara
Vefuniel, e tutte rispondono ad una semplice domanda. Quale, secondo te?”
Obbligata
dalla maledizione, la mia bocca mi spinse a
rivelare ciò che pensassi.
“A chi appartiene
quell’Essenza”
“Brava la mia puttana!”
si complimentò falsamente con me quel
maiale, infilandomi uno dei suoi alluci dentro la mia bocca, aumentando
in me
il dolce desiderio di strapparglielo con una semplice azzannata
“Risposta
corretta. A chi appartiene l’Essenza dentro lo Scrigno?
Le possibilità sono due…
la prima è che essi
appartenga a una persona molto cara all’angelo. La seconda,
invece, è quella
più assurda ma più probabile… che
appartenga proprio al Sommo Sacerdote!”
Un’Essenza
appartenente ad un Angelo? Impossibile.
Il
Sommo Sacerdote non era un mortale. Quella più probabile
era la prima ipotesi, non la seconda.
“Ahi ahi ahi! Risposta
sbagliata, Vefuniel… ora
dovrò punirti!
Porta il tuo viso verso quel punto!”
Oh
no. Quel maiale mi stava costringendo nuovamente a…
“Tu sottovaluti un
aspetto molto importante, mia cara Vefuniel… sei
assolutamente certa che tutti
gli angeli, Sommo compreso, nascano così dal nulla? Prova a
pensarci… c’è una
possibilità che nessuno, al momento, sta considerando,
nemmeno tu. Se un Angelo può
rinunciare alla sua
carica, allora non è mai nato con quei poteri…
gli sono stati semplicemente
donati!”
Nonostante
il senso di nausea che provavo nel farmi umiliare
ancora una volta da quel verme insulso, le sue parole avevano fatto
breccia.
Se ALFA Simon aveva
detto la verità, allora…
“… indovinato! Gli
angeli, prima di diventare tali, erano dei semplici mortali!
E’ questo che
nessuno, ancora, è stato in grado di capire. Nuova
domanda… come ci è finito,
uno come il Sommo Sacerdote, a diventare il capo di tutta la schiera
angelica,
oltre ad essere il braccio destro di ben tre Dei Supremi? Quanto poteva essere importante come mortale, per
ottenere simili
prestigi? Sono domande a cui, purtroppo, non so ancora darmi una
risposta… ed è
per questo che ho deciso di allungare la durata della mia missione!”
Fui
costretta nuovamente a deglutire il suo disgustosissimo
seme, e per poco non mi venne da vomitare.
Questa
storia non sarebbe durata in eterno. Presto mi sarei
definitivamente ribellata e opposta ai suoi ordini.
Dovevo
soltanto cogliere il momento più adatto, e…
“Smettila di
nasconderti, ALFA Simon! Sappiamo che tu sei lì!”
[What
Can You See in Their Eyes - BLEACH]
Sbigottito,
il mio rapitore si era voltato verso il punto in
cui si trovavano Merus e Chronoa, i quali avevano entrambi lo sguardo
rivolto
verso il punto in cui entrambi eravamo nascosti.
Eccolo!
Era giunta l’ora di porre fine a quella prigionia!
“Ma che…
GUUUUUUUUUUAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHH!!!”
Con
tutta la rabbia e la sete di vendetta che avevo covato
nei confronti di quel maiale, sfruttai quel singolo momento di
distrazione di
ALFA Simon, e compii un gesto che lo avrebbe segnato come uomo per il
resto della
sua vita, liberandomi dalla Maledizione Imperius e usando i miei denti
e la mia
aura per tranciare, ferocemente, ciò che mi aveva umiliato
come donna e come
guerriera.
Arso
dal dolore, quel pervertito non fu più in grado di
riacchiapparmi. Con un balzo, raggiunsi Chronoa e il mio superiore e mi
portai
alle loro spalle, sputando schifata il pezzo di carne tranciato dallo
stupratore, ormai inutilizzabile e privo di vita, e polverizzandolo con
un
colpo di KI.
Ero
stata fortunata, ne ero pienamente consapevole. Se Merus
e Chronoa non si fossero resi conto dei miei piedi, abilmente tenuti
all’esterno del cespuglio durante il perverso atto, io non
avrei potuto
fuggire.
Chronoa
si sbrigò immediatamente a usare i suoi poteri da
Kaio-Shin per coprire tutte le mie nudità, mentre ALFA Simon
usò la sua
bacchetta di Sambuco per farselo ricrescere.
Merda. Speravo di
averlo reso inoffensivo, almeno in quel senso.
“Ti conviene fuggire,
Hunter Warrior!” dichiarò
Merus, per
niente intimorito nel trovarsi di fronte al secondo nemico
più forte tra gli
alleati del Sommo Sacerdote “Non garantirò la tua sopravvivenza!”
La
risata malvagia dello stronzo, però, era tutto tranne che
una dichiarazione di resa. Tutt’altro. Sembrava pronto a
riacchiapparmi quando
e come voleva.
“Credi davvero di
potermi sconfiggere, Angelo? Sai benissimo che la tua legge ti
impedisce di
combattere per troppo tempo! Gli
Incantesimi di Protezione che avete invocato su questo pianeta non
servono a un
accidenti, fin quando io ho questa in mano!”
ci urlò contro, alzando in
aria quel piccolo bastoncino.
La
Bacchetta di Sambuco. Quel bastardo era entrato in
possesso di un artefatto dal potere immenso, uccidendo
l’ultimo mago accettato
dalla stessa. Aggiunto ai suoi allenamenti con il Sommo Sacerdote, quel
farabutto era quasi invincibile.
“Lui non potrà
ucciderti… ma noi sì!”
Stavolta
fu ALFA Simon a restare di sasso. Aveva due
Key-Blade puntati verso la sua gola, appartenenti a BETA Sora e BETA
Riku, e le
loro intenzioni erano quelle di attuare l’affermazione del
moro.
C’era
un solo problema.
Non avevano fatto i
conti con la potenza del loro avversario.
“Branco di
idioti… AVADA KEDAVRA!”
Colti
alla sprovvista, i due Maestri del Key-Blade fecero un
balzo indietro, evocando uno scudo magico per parare quel raggio color
verde
che, se li avesse colpiti, li avrebbe uccisi sul colpo.
“Merda! ATTENTA VEFUNIEL!”
Un
brivido percorse tutto il corpo, quando compresi che quel
bastardo mi si era portato alle spalle, superando la
velocità di tutti i suoi
avversari e caricando un pugno alla sua massima potenza.
“Tu, adesso, tornerai al
mio fianco, lurida put…”
“ZETTA REFLEX!”
Stupita
e colta alla sprovvista, vidi il mio avversario
stringersi con dolore le nocche della sua mano. Nel momento in cui
aveva
sferrato il suo pugno verso il mio viso, una barriera magica mi aveva
protetto
e aveva sbalzato via il colpo del mio avversario.
Quella
protezione era stata lanciata da BETA Sora, l’unico
che fosse stato in grado di anticipare i movimenti di ALFA Simon.
Il
suo aspetto era leggermente cambiato. I suoi capelli si
erano saturati e i suoi occhi erano diventati color argento. Il suo
corpo non
la smetteva di emettere calore, il quale avvolse ogni centimetro del
mio corpo,
facendomi sentire al sicuro.
Merus
me ne aveva parlato tantissime volte, e altrettante
volte avevo cercato di imparare a ottenere quello stadio, senza
riuscirci.
BETA Sora era in
Modalità Ultra-Istinto.
“Guai a te se ti azzardi a
metterle nuovamente le mani addosso, schifoso
parassita!”
ALFA
Simon, inferocito, provò nuovamente ad attaccarci, ma
la protezione innalzata da BETA Sora resse a tutti i suoi colpi senza
essere
scalfita.
Non
riuscivo a credere ai miei occhi. Come poteva, quel
ragazzo, avere un potere pari a quello di Jiren o BETA Goku?
L’Ultra-Istinto
era uno stadio difficilissimo da raggiungere, e solo un angelo
conosceva la
tecnica con la quale raggiungerlo.
Chi era stato
l’insegnante di BETA Sora?
“FANCULO A TE E A QUEL
VECCHIO DECREPITO DI YEN SID!!!”
ALFA
Simon, più inferocito che mai, aumentò
drasticamente la
sua energia spirituale, e coloro che si trovavano all’esterno
della barriera si
erano inginocchiati per la paura. Mai avevo percepito un’aura
così elevata come
quella di quel bastardo.
Quello
sfogo, tuttavia, si concluse come era cominciato,
ovvero con un nulla di fatto, perché tantissimi guerrieri si
erano portati al
nostro fianco, più inferociti che mai, e tra questi
riconobbi la mia sorellina
e mio fratello Dragon…
… la cui espressione
era il simbolo supremo della collera.
Simon
e Dragon erano nuovamente faccia a faccia, l’uno di
fronte all’altro, ed il primo sembrava avere tutte le
intenzioni di rivolgere
le sue attenzioni verso il secondo, lasciandomi stare.
No.
Non potevamo permetterglielo.
“Come sempre, arrivi
troppo tardi, Dragon Oronar… ho
già
violato tutte le difese di tua sorella, senza che lei potesse far nulla
per
impedirmelo! Ormai non ti ritengo un guerriero degno di affrontarmi!
SEI UN
PAGLIACCIO, E ORA TE LO DIMOSTRERO’!”
“NO! FERMATI, DRAGON!”
Troppo
tardi.
Nel
momento in cui mio fratello si gettò, come un predatore
spietato, verso il suo avversario cercando di ucciderlo,
quest’ultimo con un
sorriso si tele-trasportò alle sue spalle, pronto ad
ucciderlo, e BETA Sora
cercò di raggiungerlo per evitare che Dragon venisse
ucciso…
… ma rilasciando
erroneamente la nostra barriera.
Con
quel semplicissimo trucchetto, ALFA Simon ci aveva
giocato ancora una volta. Venni afferrata per le spalle da quel
bastardo, che
era intenzionato a tele-trasportarsi via da quella
Dimensione…
… era finita. Stavolta
non sarei stata risparmiata.
Perdonatemi,
fratelli miei.
SLASH!
“AAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHH!”
Con
mia grandissima sorpresa, un altro guerriero si era
portato davanti a me, tranciando entrambe le braccia del farabutto e
liberandomi ancora una volta. Costui era Ichigo Kurosaki, che con la
sua
Zampakuto era stato in grado di salvarmi la vita.
Lo
Shinigami raggiunse il braccio mozzato del mio
avversario, la cui mano aveva stretta ancora la bacchetta di Sambuco,
pronto a
spezzare quel piccolo bastoncino di legno dal potere incommensurabile.
“SCORDATELO! ACCIO
BACCHETTA!”
Prima
che il mio compagno d’armi ponesse fine a quel
combattimento, ALFA Simon usò un semplice incantesimo di
appello con il quale
richiamo la sua bacchetta a se. L’ex-amico di mio fratello la
afferrò con la
bocca, usandola nuovamente per rigenerarsi le zone tranciate.
ALFA
Simon poteva essersi allenato con il Sommo Sacerdote,
ma da solo non poteva certamente contrastare un esercito di guerrieri
come il
nostro e se ne stava man mano rendendo conto. Tra i guerrieri convocati
da
Chronoa, BETA Ichigo e BETA Sora erano senz’altro i
più potenti, e la loro
potenza pareggiava o addirittura sorpassava quella di un grandissimo
guerriero
come Vegeta.
Dragon,
nel mentre, era stato affrontato a muso duro da
Nori, il quale lo fece riprendere con qualche schiaffo sulla guancia.
Grazie a
Dio, mia sorella era rimasta lucida nonostante avesse compreso che quel
verme
di Simon mi avesse messo le mani addosso con la forza.
“Non te lo ripeteremo
ancora una volta, Hunter Warrior!” lo
invitò nuovamente Merus, con minacciosità
“Vattene
via da qui! Non riuscirai mai a sconfiggerci, da solo!”
Era
la pura verità. Senza un compagno al suo fianco, ALFA Simon
non poteva vincere contro di noi.
Potevamo
ucciderlo! Potevamo sbarazzarci del secondo in
carica, senza alcuna difficoltà…
… dovevamo solo
continuare ad attacc…
“… ve la siete
cercata, branco di imbecilli…”
ALFA
Simon, cogliendo tutti alla sprovvista, sparì alla
nostra vista. Se n’era andato via.
Si era arreso?
“Fate attenzione…”
ci invitò alla guardia l’angelo, preoccupato
“… non mi sembra affatto
intenzionato a
mollare…”
BOOM!
Quell’esplosione,
in lontananza, ci allarmò e non poco…
… perché proveniva
dalla zona in cui vi stavano tutti i nostri amici che non ci avevano
raggiunto…
… la stessa in cui,
purtroppo per noi, vi stavano anche numerosi bambini innocenti!
“NO!”
Tutti
quanti, orripilati e disgustati, decidemmo di partire
a razzo verso la strada del ritorno, usando i nostri poteri per
raggiungere più
velocemente la nostra destinazione.
Merda. Se il mio
tentativo di fuga era costata la vita a qualche innocente, me ne sarei
dovuta
assumere ogni colpa!
Quando
raggiungemmo l’ospedale diroccato, tuttavia, non
riuscivamo a comprendere cosa fosse realmente accaduto,
perché tutti sembravano
allarmati ma non feriti.
Il
motivo mi fu subito chiaro. BETA Kairi aveva eretto,
assieme a tutti gli altri Maestri del Key-Blade presenti in quella
radura, una
barriera magica forte abbastanza da attutire il colpo a tradimento
di…
“NO! LASCIAMI! NO!
AIUTO! AIUTO!”
[Prophet
+ Crimson Flames - NARUTO]
Colta
dal panico, alzai lo sguardo, rifiutandomi di credere
a quello che era avvenuto davanti ai nostri occhi.
La
verità, però, si era palesata senza alcuna
pietà per i
nostri cuori che piangevano nel vedere la piccola Eri ed ALFA Cristal,
strette
nella morsa di ALFA Simon.
“Ti avevo avvertito,
Vefuniel! Se tu avessi provato a giocarmi un brutto
tiro, io te l’avrei fatta pagare!”
“LURIDO VERME!
LASCIALE…”
“Petrificus
Totalus…”
Midoriya
e Ochaco avevano provato a raggiungere le due
bambine, ma ALFA Simon aveva usato un semplice incantesimo per
pietrificare i
loro corpi che, ancora in volo, precipitarono inesorabilmente verso
terra. Se
Todoroki e Bakugo non si fossero gettati sopra i loro compagni,
afferrandoli,
quella caduta sarebbe stata fatale a entrambi.
“MOLLA MIA FIGLIA,
BASTARD…!”
“Pessima scelta, sua
maestà! SECTUMSEPRA!”
“NO! KAIRI!”
ALFA
Kairi aveva provato a raggiungere il suo avversario in
volo, ma quest’ultimo si era portato alle sue spalle senza
che lei se ne
rendesse conto. L’incanto di ALFA Simon colpì
istantaneamente sia la regina che
mio fratello, il quale aveva cercato in tutti i modi di proteggerla. Le
loro
schiene vennero letteralmente squarciate, ed entrambi svennero a causa
del
dolore, con la loro aura che si abbassò drasticamente.
No… merda!
“GOM GOM ELEPHANT GUN!”
Anche
Rufy e sua figlia Flame tentarono il tutto per tutto,
ma ALFA Simon si protesse evocò una bolla d’acqua
grande abbastanza da
imprigionarli entrambi. Essendo utilizzatori del Frutto del Diavolo,
entrambi i
pirati svennero dentro quella prigione liquida, rischiando di affogare.
“RUFY! FLAME! TECNICA DELLA
MOLTIPLICAZIONE DEL CORPO! RASENGAN!”
BETA
Naruto evocò una decina di copie, e tutte queste
crearono un piccolo vortice d’aria dal palmo di ogni mano,
distruggendo la
prigione dei due pirati che vennero salvati in extremis da una copia di
BETA
Sasuke. Quest’ultimo, con il suo corpo originale, si era
portato dietro ad ALFA
Simon pronto a usare il suo Mangekyo Sharingan.
“Tutto inutile…”
L’aura
di ALFA Simon esplose nuovamente, e molti dei
guerrieri vennero sbalzati dalla sua tremenda potenza. Eravamo tanti,
ma solo
in pochi erano in grado di stare dietro a quel bastardo che,
però, stava man
mano perdendo stamina.
Dovevamo battere il ferro
finché era caldo!
Tutti
i sayan, compresi i loro allievi, avevano caricato
un’immensa onda energetica sulle loro mani, pronti a
sfruttarla per colpire
ALFA Simon, il quale però sembrava tutto tranne che
terrorizzato all’idea di
essere incenerito da quell’incredibile ammontare di KI.
“SMETTETELA DI
ATTACCARE!”
A
urlare era stato BETA Sora, il quale ero certa avrebbe
potuto combattere tranquillamente contro ALFA Simon. Tuttavia, si stava
rifiutando
di intervenire.
“SORA HA RAGIONE!”
urlò BETA Chi, raggiungendo tutti i sayan e indicando in
preda al panico ALFA
Simon “VOLETE PER CASO AMMAZZARE
ANCHE
LE DUE BAMBINE?!”
Cristo.
Quando
tutti ci rendemmo conto della verità, comprendemmo
che ALFA Simon era stato più furbo e scaltro di noi.
Avevamo le mani
legate!
“E’ STATO UN PIACERE
COMBATTERE CONTRO DI VOI… MA E’ GIUNTA
L’ORA DI ANDARE VIA! OSSERVA BENE IL
VOLTO DI QUESTE BAMBINE, VEFUNIEL… PERCHE’ TE LE
PORTERAI SULLA COSCIENZA PER
IL RESTO DEI TUOI GIORNI!”
“BASTARDO! TORNA QUI! FERMO!”
Fu
tutto inutile. ALFA Simon scomparve definitivamente,
portandosi appresso le due bambine, le cui lacrime di paura e sconforto
mi
avevano agghiacciato.
No.
L’ipotesi
peggiore era avvenuta.
ALFA Simon aveva
catturato la figlia di mio fratello e di sua maestà!
***
BETA CHI
[Itachi’s
Theme - NARUTO]
Molti
nostri compagni si erano improvvisamente separati dal
nostro gruppo, raggiungendo un punto della foresta a qualche chilometro
di
distanza dal nostro ospedale. Avevamo percepito l’inizio di
un combattimento
molto violento, e i Maestri del Key-Blade avevano subito eretto una
barriera
magica con le loro armi. Io ed Hiro, al quale era stato donato un
Animo-Grafo
da Ventus, ci unimmo a loro, rendendo quell’incantesimo
ancora più efficace.
Eravamo
intervenuti in tempo. ALFA Simon era apparso in
cielo e ci aveva sferrato, senza preavviso, un colpo molto potente con
un
raggio di KI. Se non avessimo eretto quella barriera, ci sarebbero
stati
tantissimi morti.
Tuttavia,
molti di noi, soprattutto quelli con meno
esperienza, avevano commesso l’errore di disattivare i loro
poteri per cercare
di attaccare ALFA Simon, rendendo la barriera molto più
debole…
… e permettendo,
purtroppo, al nostro nemico di attraversarla come se fosse fatta di
burro.
Saitama
e Vegeta non avevano fatto in tempo a fermare il
nostro nemico, il quale si era portato alle spalle di Eri e ALFA
Cristal,
catturandole senza dare loro tempo di reagire. A nulla erano valsi i
nostri
tentativi di recuperarle.
ALFA
Simon era fuggito via, portandosi via entrambe le
piccole.
“CHI PUO’, SI OCCUPI
DEI FERITI!” ordinò Vegeta a tutti noi,
prendendo in mano la situazione e
puntando verso Merus e Chronoa “GLI
ALTRI CI RAGGIUNGANO!”
Io
corsi a perdifiato verso ALFA Kairi e il suo nuovo
marito, e venni raggiunta anche da una ritrovata Vefuniel (la quale
indossava
stranamente abiti in stile Kaio-Shin) e da Nori. Cominciai a curare le
ferite
di sua maestà, le quali fecero un’immensa fatica a
guarire.
Che razza di
incantesimo aveva usato quel bastardo di ALFA Simon?!
“KI Demoniaco”
A
darmi una risposta fu Zero, il quale si era portato di
fianco a me controllando le condizioni di entrambi i due guerrieri,
quasi in
fin di vita.
“Sono stati molto fortunati”
confermò lui, ringhiando furibondo
“L’incantesimo di ALFA
Simon si è
suddiviso in due, grazie all’intervento di Dragon. Se uno di
loro si fosse
beccato il colpo in pieno, sarebbe morto istantaneamente…”
“… è
per questo che non riusciamo a guarirli del tutto?”
chiese
Nori al lupo mannaro, mentre Vefuniel era sul punto di scoppiare a
piangere per
la frustrazione.
“Sì, ma si
riprenderanno. Sectumsepra non è un vero e proprio
incantesimo assassino e le
loro ferite non si sono rivelate mortali. Tuttavia, vivranno con molti
acciacchi per il resto delle loro vite. Comunque
sia, hanno finito di combattere in questa guerra…
così come stanno, un’altra
battaglia li condannerebbe a morte definitivamente”
Oddio.
Quella era la notizia peggiore che potessimo
ricevere.
ALFA Dragon e ALFA
Kairi non avrebbero potuto più combattere? Era un disastro.
“E’ tutta colpa
mia…” dichiarò
Vefuniel, colta dai sensi di
colpa “…
se non avessi cercato di fuggire, lui non avrebbe tentato di rapire
la giovane Cristal e la piccola Eri!”
“Non è
così… sono convinto, al cento per cento, che la
sua missione
fosse questa sin dall’inizio”
dichiarò Zero, rivolgendosi alla sorella
maggiore di Dragon “Quel
farabutto ti ha usato, signorina Oronar… ha giocato con il
tuo
corpo solo per umiliare te e la tua famiglia!”
“Vefuniel…”
provò
Nori a sincerarsi delle condizioni di sua sorella, ma
quest’ultima le lanciò
contro uno sguardo minaccioso.
“NON PENSARE A ME! IO
STO BENE! TU OCCUPATI DI DRAGON!” le
ordinò, alzandosi in piedi con uno
sguardo a dir poco assassino “IO
RAGGIUNGO GLI ALTRI PER ORGANIZZARE IL NOSTRO PIANO!”
Nori
abbassò il capo, tristemente, mentre Vefuniel si
alzò
in piedi, correndo verso la zona dell’ospedale dove Merus
stava incominciando a
spiegare tutto il nostro piano.
Dopo
due minuti, Zero ci ordinò di interrompere la nostra
guarigione. ALFA Dragon e ALFA Kairi erano salvi, ma non si sarebbero
svegliati
così presto.
“Mamma! Papà!”
ALFA
Emerald ed ALFA Cristal ci avevano raggiunti e
cercavano di sincerarsi delle loro condizioni.
Cinque
secondi. Questo fu il tempo che ci misi a rendermi conto
che qualcosa non stesse andando per il verso giusto.
“CO-COSAAAAAA?!
CRISTAL?!”
***
Dimensione
ALFA – Palazzo dei due Zeno
Nello
stesso momento…
ALFA SIMON
[Continuazione
– Itachi’s Theme - NARUTO]
“Ahahahahahahahahahahahahahahahahahah!”
cominciai a sghignazzare, divertito, quando raggiunsi nuovamente il
palazzo del
Dio Supremo, con un braccio le due bambine “Era da anni che aspettavo questo
giorno!”
Sia
Eri che Cristal erano in preda al terrore e non avevano
il coraggio di proferire alcuna parola. D’altronde, erano
entrambe consapevoli
che stavano per morire.
Affinché
lui potesse ritornare ad essere un vero mortale,
non gli bastava solo reincarnarsi in un corpo fatto di carne, ma la sua
Anima
doveva essere riportata allo stadio originale, ovvero al momento in cui
era
ancora un essere vivente e non un angelo. Per far ciò, il
potere di Chronoa era
essenziale per la riuscita del nostro piano…
… almeno, lo era fino
a quando non avevamo scoperto della sua esistenza.
La
missione che mi era stata affidata dal Sommo Sacerdote
era stata molto semplice. Dovevo rapire l’unica persona, nel
mondo dei mortali,
in grado di far regredire nel tempo tutto ciò che voleva,
per studiarne le
capacità…
… ovvero la piccola
Eri, appartenente alla fusione dell’universo sesto e settimo.
Non
appena varcai l’entrata del palazzo, provai a percepire
l’aura di tutti i miei compagni. Tutti quanti si trovavano
ancora dentro la
stanza segreta del Sommo, e la tortura non era ancora terminata.
Era
da ore che l’angelo stava andando avanti con questa
faccenda. Forse era il caso di andare ad avvisarlo della riuscita della
mia
missione.
Nella
mente, mi era passata l’idea di obbligare Eri a
regredire ALFA Cristal, riportandola a come l’avevo
conosciuta, ma sapevo che
se l’avessi fatto il Sommo Sacerdote me l’avrebbe
fatta pagare molto cara. Non
poteva uccidere me o Cristal di persona, ma poteva senz’altro
rovinarci la
vita, esattamente come stava facendo con le tre ragazze sotto tortura.
Appena
varcata l’entrata della Sala del Trono, mi diressi
verso la scalinata dietro i due troni e cominciai a scendere, mentre le
urla
agonizzanti e disumane di Asia fecero tremare ancora di più
le due bambine.
La
scena che mi si parò davanti era oltremodo disgustosa. La
ragazza di colore era immersa nella sua urina, nelle sue feci e nel suo
vomito,
e stava continuando a urlare nonostante il Sommo non la stesse
sfiorando con
alcun dito.
In
compenso, l’angelo era seduto su una delle tante
cianfrusaglie sparse in giro. Si era voltato verso di me,
più infastidito e
stanco che mai, mentre Sloth e Pride si erano già ripresi
dalle loro ferite.
Il
loro sguardo, tuttavia, era perso nel vuoto. Potevano
rigenerarsi, ma il dolore di Asia lo avevano provato entrambi sulla
loro pelle.
“Quella puttana non ha
risposto ad alcuna domanda” mi
rivelò
Sloth, visibilmente infastidito “Ha
preferito farsi torturare, piuttosto che raccontare qualcosa su
Anomaly…”
“… e alla fine
il suo corpo mortale non ha resistito alla tortura…”
confermò Pride, disgustato dallo spettacolo al quale era
stato costretto a
partecipare “…
non si riprenderà più. La sua Anima è
completamente distrutta”
Perfetto.
L’unica in grado di rivelarci qualcosa, di
conseguenza, era Hitomi Okada, l’anima che si trovava dentro
Sloth. Tuttavia,
sapevo perfettamente che l’angelo avesse paura del suo
potere, perché era molto
simile a quello di Eri. La differenza, tuttavia, era
sostanziale…
… a differenza della
piccola, Hitomi poteva portare indietro nel tempo una azione,
ripetendola
all’infinito fino a quando il destino da lei scelto non si
fosse compiuto.
L’unico difetto, se poteva essere definito tale, riguardava
le persone consapevoli
di tale cambio. Più il suo potere era maggiore,
più persone venivano coinvolte
in tale processo. Meno potere aveva, più era facile spezzare
questo ciclo.
La
vera Hitomi, nonostante fosse una semplice terrestre, era
in grado di mutare una scena precisa con all’interno dieci
persone, senza che
queste potessero rendersene subito conto, come se fosse la regista di
un set
teatrale. Se il
Sommo Sacerdote e noi
fossimo finiti all’interno di un ciclo simile, ci avremmo
messo un’eternità a
fuggire. Conoscendo la caparbietà di Hitomi, correre un
rischio simile e farla
uscire dal corpo di Sloth equivaleva a tirarci la zappa sui nostri
piedi.
“Mio signore!”
affermai io, sogghignando, gettando, ai piedi del Sommo Sacerdote, sia
ALFA
Cristal che Eri “La nostra missione
è
stata un successo. Come può vedere, sono riuscito a
recuperare la bambina. Ora niente ci
impedisce di farla tornare un
mortale, e la sua candidatura a Dio Supremo sarà ufficiale!”
L’angelo
non pronunciò alcuna parola. Semplicemente
svolazzò
vicino alle due piccole, le quali si strinsero con forza tra di loro
facendosela letteralmente addosso. Rimase per più di un
minuto a fissarle
entrambe, come se qualcosa non fosse andata per il verso giusto.
Perché,
improvvisamente, non mi sentivo più sicuro di essere
riuscito nella mia impresa?
[The
Devil – BEST OST IN THE WORLD]
“Razza di imbecille…”
Il
Sommo prese le due bambine per i capelli ed evocò uno
strano sortilegio dalle sue mani. Improvvisamente, i corpi di entrambe
cominciarono a modificarsi…
… come se…
… Cristo Santo!
Davanti
ai miei occhi non avevo più Cristal o Eri.
Quelli erano Momo
Yaoyorozu e il giovane Ub!!!
***
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DELTA – Accampamento dei Fuggitivi
Nello
stesso momento…
BETA CHI
[Continuazione
– The Devil – BEST OST IN THE WORLD]
Fu
Ub a spiegarci, per filo e per segno, cosa fosse davvero
avvenuto. Poco prima che ALFA Simon raggiungesse tutti noi
all’ospedale, un
uomo gli si era avvicinato e gli aveva consigliato di assorbire lui e
tutti i
bambini per tenerli al sicuro. Non solo. Costui aveva suggerito sia ad
Ub che a
Momo di creare copie perfette di tutti i bambini, per far credere ad
ALFA Simon
che i pargoletti non fossero protetti gettandoli nel bel mezzo della
battaglia.
Nessuno di noi era stato in grado di rendersi conto della cosa,
perché i due
giovani guerrieri erano stati in grado di ricopiare, in parte, anche il
KI di
chi stavano imitando.
Perciò,
le due bambine che erano state rapite non erano né
Eri né ALFA Cristal…
… ma due semplicissime
copie di Ub e Momo, deboli e inoffensive!
“Ragazzi! Siete stati
fenomenali!” dichiarò Gohan,
facendo i
complimenti a entrambi “La vostra idea ha permesso a tutti noi di
uscirne senza che nessuno venisse ferito gravemente o ucciso!”
“Non solo…”
confermò ALFA Dragon, miracolosamente in piedi “… fondendo le tue capacità
demoniache con quelle di cura del tuo
Key-Blade, sei stato in grado di guarire sia le mie ferite che quelle
di mia
moglie. Ti dobbiamo la vita,
ragazzo… se
possiamo continuare a combattere, questo è solo grazie a te!”
“Ehm… non
abbiamo fatto niente di che! Il vero eroe è stato quel
sopravvissuto che ci ha dato quel suggerimento!”
cominciò ad
imbarazzarsi Ub davanti all’inchino grato di Dragon e ALFA
Kairi “E’
stata solo una semplicissima precauzione…”
“… essenziale
per la nostra salvezza”
affermò Vegeta,
soddisfatto dalle gesta del piccolo terrestre “Avete
fatto un ottimo lavoro. Mi
complimento con entrambi… ora vorrei sapere cosa ne
è di tutti coloro che non
possono combattere!”
“Si trovano tutti dentro ai
nostri corpi!” ci rivelò Momo,
ammettendo “Staranno
più al sicuro dentro di noi. Con il Sommo Sacerdote alle
calcagna, la loro vita resterà a rischio in qualunque angolo
delle Linee
Spazio-Temporali!”
“Perfetto!”
Merus
si portò davanti a tutti i presenti, annunciando con
determinazione.
“SIGNORE E SIGNORI.
DIREI CHE E’ GIUNTO IL MOMENTO DI CHIUDERE QUESTA FACCENDA
UNA VOLTA PER TUTTE!
LA NOSTRA STRATEGIA CONSISTE IN TRE FASI, DA ATTUARE TUTTE NELLO STESSO
MOMENTO! LA PRIMA RIGUARDA IL RECUPERO DEI PRIGIONIERI CATTURATI DAL
SOMMO
SACERDOTE! LA SECONDA CONSISTE NELL’APERTURA DELLO SCRIGNO
SEGRETO RECUPERATO
DAGLI AMICI DI ALFA KAIRI…” qui, Flame
cominciò a grattarsi soddisfatta la
punta del naso con la nocca del suo indice destro, con i suoi compagni
che
avevano una goccia di sudore sulla fronte “… MENTRE LA TERZA, LA PIU’
IMPORTANTE, SARA’
LA SCONFITTA TOTALE DEL SOMMO SACERDOTE E DI TUTTI I SUOI COMPAGNI!
PREPARATEVI, PERCHE’ DA QUESTO MOMENTO, NESSUNO
POTRA’ CAMBIARE IL PROPRIO
RUOLO…”
Mentre
l’angelo spiegava tutte le fasi ai guerrieri rimasti,
io mi ero portata vicino a Ub e Momo, per sciogliere un dubbio che era
insorto
nella mia testa.
“Ragazzi… per
caso, quest’uomo che vi ha dato quel
suggerimento si è fatto chiamare Nerd?”
“Ecco… se
ricordo bene, si chiamava proprio così…”
ammise Momo,
con sincerità.
“Ne siete sicuri? Era per
caso un tizio stempiato, bassino e mingherlino, con una fasciatura
sulla
fronte?”
“Un momento…
sì! E’ la stessa descrizione che farei di
quell’Ettore! Perché
ce lo chiedi?”
Davanti
alla risposta di Ub, inarcai con sospetto le
sopracciglia. Questa storia era fin troppo sospetta. Era come se quel
tizio si
fosse messo a modificare le sorti di quella battaglia per il suo puro
divertimento, volgendolo al loro favore. Se ciò era la
verità, avevano
guadagnato un possibile alleato...
… o forse un
voltagabbana.
“Ed ora dove si trova, quel
tizio?”
“Dentro di me, in
stasi” confermò Ub, facendomi un
occhiolino “Ora
è al sicuro! Nessuno dei
nostri nemici saprà che è stato lui ad avere
quell’idea!”
***
Unknown
"E anche questa è andata... e pensare che tu avessi previsto tutto questo, amico mio! Ora sotto con la prossima modifica, e riuscirò a salvare mia figlia e le persone a cui tengo di più!"
***
Dimensione
ALFA – Palazzo dei due Zeno
Poco
dopo…
ASIA
[The
Sealed Kingdom – BEST OST IN THE WORLD]
ALFA
Simon era stato mandato via dal Sommo in malo modo,
dopo il fallimento della sua missione. Gli era stata ordinata una nuova
missione, quella di recuperare quanto meno lo Scrigno Segreto
appartenente
all’angelo, e se avesse fallito anche quella, niente avrebbe
impedito al semi-Dio
di sbarazzarsi del terrestre.
Pride
era stato incaricato di accompagnare Hunter Warrior in
quella missione. Di conseguenza, ALFA Hinode era stata esentata da
quella
tortura. Speravo solo che i nostri amici non uccidessero il demone puro
prima
di recuperare la piccola bambina dal suo corpo Majin.
Avevo
provato a lasciare un messaggio alle due copie di Ub e
Momo, prima che venissero polverizzate dal colpo di Sloth. Speravo, con
tutto
il cuore, che entrambi fossero stati in grado di recepire il mio
messaggio.
Ora,
dentro quella stanza, c’eravamo solo io, Sloth e il
Sommo Sacerdote.
Perfetto.
Potevo
guadagnare ancora del tempo prezioso…
…
io e Hitomi avremmo trattenuto Sloth e il Sommo Sacerdote
ancora per un po’!
***
Anomaly
– Fatima
Una
settimana dopo il suo arrivo…
AI
[Continuazione
– The Sealed Kingdom – BEST OST IN THE WORLD]
Io,
Goku e Jiren avevamo deciso di partire subito in
direzione di Fatima, la capitale di Gier, il luogo descrittomi da Asia
Taneko
poco prima che io perdessi la mia vita mortale. Il viaggio era durato
circa una
settimana, dato che nessuno dei tre, scoprii con immenso disappunto,
era in
grado di usare il KI.
Fantastico. Quel mondo
riusciva facilmente a rendere eque a tutti le possibilità di
resurrezione.
A
prescindere da ciò, fu grazie a quel viaggio se tutti e
tre scoprimmo le nostre Anomalie e i nostri Dazi. Io ero in grado di
aumentare
o abbassare la mia età fisica, quando e come volevo.
Tuttavia, potevo
effettuare questo cambiamento solo una volta al giorno.
Goku,
invece, riusciva a trasformarsi in un grosso e
gigantesco gorilla, e questo lo aiutava a combattere contro bestie
molto feroci.
In compenso, quando mutava il suo aspetto, diventava a dir poco
incontrollabile
e non poteva regredire fino a quando non gli stringevamo la coda con
forza.
Jiren,
invece, era in grado di usare la tele-cinesi, ma solo
sugli oggetti e non sugli animali o le persone. Inoltre, più
l’oggetto era
pesante più forza mentale era necessaria per controllarlo.
Tutto, comprendemmo
noi tre, si basava sul peso effettivo degli oggetti che Jiren
desiderava
muovere con i suoi nuovi poteri. Se quel peso superava un certa misura,
il
grigio non poteva spostarlo.
Sarebbe stata una
faticaccia riuscire a tornare in vita.
Quando
raggiungemmo l’immensa cinta muraria della città,
una
coppia di soldati ci aveva subito fermato, puntandoci le lance addosso.
Spiegammo velocemente la situazione ai due, che ordinarono a un loro
compagno,
giunto lì successivamente, a chiamare il loro superiore.
“E’ una questione
di sicurezza. Se è vero che siete completamente nuovi
di questo posto, sarà necessario inserirvi nello Schedario
per impedirvi di
compiere malefatte o crimini anche peggiori”
ci spiegò il primo, che si
chiamava Gladius.
“Ci sono delle leggi anche
qui?” domandai io, con immensa
sorpresa.
“Se non le avessimo, questo
mondo sarebbe un vero inferno”
ammise il secondo, che si chiamava Eric “In base ai crimini che compi, come nel mondo
reale, ci sono diverse pene da scontare. La peggiore, tuttavia,
riguarda
l’omicidio di una persona innocente… in questo
caso, esiste la detenzione a
vita dentro la prigione dell’isola di Hoffart, dalla quale
fuggire è
assolutamente vietato!”
“Questa regola esiste per
un semplicissimo motivo…” ci
rivelò
Gladius, cogliendoci alla sprovvista “… se un abitante di Anomaly perdesse la
vita, la sua anima non verrebbe semplicemente riportata
nell’Aldilà, ma verrebbe
cancellata definitivamente, come se non fosse mai esistita. Questa città è stata
chiamata con il nome
di Fatima per ricordare la morte di una piccola bambina di undici
anni… è stato
orrendo… un conte di questo regno,
di
nome Indrus, l’aveva costretta a subire violenze giornaliere,
prima di
ucciderla dopo un feroce stupro”
Tutti
e tre restammo a dir poco disgustati.
Quindi anche su
Anomaly esisteva gente della peggior specie.
“Per fortuna la nostra
sovrana, di nome Nell, si è occupata di quel manigoldo. Adesso, al comando del regno di Gier, ci stanno i
suoi figli adottivi,
i gemelli Sunrise e Starlight, entrambi consigliati dal saggio Keiichi.
E’
molto probabile che il nostro comandante vi porti al loro cospetto, per
capire
di che pasta siete fatti!”
Perfetto.
Asia non ci aveva mentito. Questi tre personaggi
esistevano sul serio. Saggiamente, decidemmo di non rivelare, a quei
due, le
nostre reali intenzioni, ovvero quelle di voler parlare solo con il
fratello della
candidata al trono di Dio Supremo.
Potevano anche scambiarci
per nemici.
Un
minuto dopo, tutti e tre fummo raggiunti da un altro
signore, molto più piazzato ed autoritario degli altri.
Alto, leggermente
robusto ma molto slanciato, la sua armatura splendeva e irradiava
nobiltà da
tutti i pori, nonostante fosse ricoperta di graffi che, al contrario,
gli
donavano un’aura da guerriero indomabile. Tutto
ciò, però, si perdeva quando
osservavi gli occhietti vispi e gioviali di quel vecchio uomo, il quale
ci
salutò allegramente con un cenno della mano, in lontananza.
“Accidenti… è più
rimbambito del solito…”
sussurrò Gladius a Eric, preoccupato.
“Da quando la Zanna
Scarlatta è andata via, si è lasciato proprio
andare”
confermò il suo compagno, mentre io cercavo a stento di
trattenermi dal ridere
loro in faccia, per i loro commenti.
Stavo
per tirarmi un ceffone sulla fronte, e lo stesso stava
per fare Jiren, quando vedemmo il mio maestro agitare con forza la mano
verso
il vecchio comandante, facendoci fare la figura degli infanti esagitati.
“Quindi sono loro i tre
nuovi arrivati di Anomaly!”
affermò
l’anziano guerriero, portatosi dinnanzi a noi e alzando
nuovamente la mano in
segno di saluto “Il
mio nome è Joseph. Vi do il benvenuto a Fatima! Come vi
chiamate?”
“Salve! Io…
ouch… il mio nome è Son Goku”
si apprestò subito a
rispondere il sayan con garbo, dopo che io gli schiacciai il piede con
il
tallone “Mentre
loro sono i miei compagni e amici, Ai e Jiren”
“Perfetto! Voi
due…” ci accettò
subito il comandante Joseph,
rivolgendosi poi a Gladius ed Eric “… potete tornare alla vostra postazione.
Da
questo momento ci penserò io!”
***
[Merlin’s
Study – BEST OST IN THE WORLD]
La
città di Fatima era a dir poco stupenda. Mi sembrava di
essere finita ai tempi del barocco italiano, con architetture esagerate
ma
godibili per i nostri occhi. La gente sembrava felice di vivere
lì, nonostante
ci fosse la possibilità di tornare in vita se lo si
desiderava.
“Urca! Che fig…
ouch… la vostra città è davvero
meravigliosa, signor
Joseph! I miei complimenti!”
Era
la terza volta che pestavo i piedi al mio maestro. La
prossima volta gli avrei letteralmente tirato un calcio nei cosiddetti,
così
avrebbe imparato la lezione.
“Vi ringrazio. Ci sono
voluti miliardi di anni per rendere questa città
una delle più belle in tutto il mondo di Anomaly!”
si compiacque il
comandante, prima di domandarci “Sapete…
è da quando mi hanno annunciato il vostro arrivo che voglio
chiedervi questa
cosa… davvero siete giunti qui
solo una
settimana fa?”
“Io sì”
confermai subito, indicando poi i miei compagni “Loro
due, invece, dicono di essere qui da più di un anno”
“Capisco. Questo mi
rassicura…” ammise il vecchio,
rivelandoci “…
in
effetti, sarebbe sembrato molto strano che tre sconosciuti, appena
giunti nel
nostro mondo, andassero a chiedere informazioni sulla nostra
città dopo nemmeno
una settimana”
In
pochissimi secondi, quell’uomo aveva abbandonato la sua
aria gioviale, mostrandoci la sua vera natura. Nonostante
ciò, continuò a
camminare imperterrito verso il nostro obiettivo, ovvero
l’immensa reggia che
si trovava al centro di quell’immensa città.
“Lei sa leggere nel
pensiero, non è vero?” si rese
conto Jiren,
capendo al volo come mai quel comandante si fosse improvvisamente
incupito “E’
questa la sua Anomalia”
“Sei molto intelligente,
Jiren il Grigio” confermò
Joseph,
scioccando sia me che Goku “La mia Anomalia mi consente di scavare nella
mente della mia vittima, capendo se costui ha intenzioni bellicose o
meno. Per
attivarla, però, è necessario che la stessa
ripeta un mio gesto…”
Goku
si mise una mano dietro la fronte, quando sia io che
Jiren lo fulminammo con lo sguardo. Il sayan era un talento nella
lotta, ma un
tonto ingenuo quando doveva affrontare personaggi come Joseph.
“Quindi cosa farà?”
domandò nuovamente Jiren, preoccupato “Noi
non abbiamo alcuna intenzione di farvi del male. Al
contrario…”
“… lo so. Il
cuore puro del vostro compagno ne è stata la prova”
ci rassicurò il comandante, facendoci tirare un sospiro di
sollievo, prima di
affermare “Tuttavia,
ciò che ho letto nella sua mente non mi piace affatto. Se
questo è quello che sta accadendo nel mondo dei vivi,
Anomaly rischia di essere
cancellata!”
Joseph
si voltò verso di noi, con saggezza ma decisione,
puntando il dito verso una piccola catapecchia.
“Vi farò incontrare
Keiichi Taneko. Lui saprà cosa fare… è
l’unico che possa comprendere la gravità della
situazione, ed è anche il solo
in grado di capire cosa potrebbe significare quella profezia di cui
parlate!”
***
[Continuazione
– Merlin’s Study – BEST OST IN THE WORLD]
All’interno
di quella casetta diroccata, scoprimmo, vi
abitava il fratello minore di Asia Taneko, in compagnia della sua
ragazza. Restammo
sbalorditi quando ci trovammo di fronte a un bambino di soli
quattordici anni,
il cui aspetto ricordava tantissimo la ragazza di colore che avevo
conosciuto.
Anche lui scuro di carnagione, era molto più basso,
mingherlino e alla mano
della sorella. I suoi occhi, tuttavia, riuscivano a calamitare i nostri
con
immensa facilità, a dimostrazione di quanto, in
realtà, la sua età mentale
fosse maggiore.
La
sua fidanzata, anche lei molto piccola, si chiamava
Fatima. Era, scoprimmo con immensa sorpresa, la stessa ragazza di cui
ci
avevano parlato Gladius ed Eric, colei che aveva dato il suo nome alla
città su
cui poggiavamo i piedi.
“Sono sopravvissuta
grazie alla mia speciale Anomalia, chiamata Seconda
Possibilità. Quando qualcosa non va secondo i miei
piani,
il mio potere mi permette di poter ripetere l’azione che
desidero. Ovviamente,
la mia Anomalia si attiva solo una volta, per ogni
eventualità che mi
danneggia. Nel caso della mia morte, io
ho usato Seconda Possibilità per tornare in vita, ma da
questo momento non mi
verrà più permesso di ripetere lo stesso atto”
ci spiegò lei, con
sincerità, domandandoci “Ma adesso parliamo d’altro!
Cos’è questa
storia della guerra nel mondo dei vivi? E perché Asia
è coinvolta? Sapete… il
tempo, su Anomaly, scorre molto più velocemente, e per
Keiichi sono passati
duecento anni dal giorno in cui ha salutato sua sorella!”
In
pochissimi minuti, io e i miei compagni di viaggio
cominciammo a spiegare quello che era successo nel mondo reale, di come
io
avessi usato le Sfere del Drago per garantire una nuova
possibilità a coloro
che erano morti per mano dei Deadly Sins e, soprattutto, della guerra
scoppiata
per colpa del Sommo Sacerdote.
Quando
terminammo, entrambi erano diventati pallidi come
fantasmi.
“Keiichi… tu
pensi che…”
“… non lo so. Nel nostro
mondo, parlare con una divinità è
pressoché impossibile” ammise il
fratello
di Asia, puntando però lo sguardo verso di noi “Inoltre… questo è
assolutamente un evento mai verificatosi su Anomaly. Tu
non puoi saperlo, Fatima… ma io conoscevo
tutti e tre, già da moltissimo tempo!”
Stranita,
io mi voltai verso i miei compagni, i quali fecero
segno di non comprendere le parole del piccolo ragazzino. Se davvero
avevo
conosciuto quel giovane, io non ricordavo nulla.
“Voi non potete ricordarvi
di me, perché non mi avete mai visto, a
differenza mia” ci spiegò lui,
puntando il dito verso di me “Io
conosco tutte le vostre storie e le
vostre origini, fin dal giorno in cui sono nato. Nel
mio mondo, voi eravate il frutto dell’immaginazione di autori
e
fumettisti molto noti, personaggi inventati su carta… non
persone reali!”
Persone
inventate…
… ma che diavolo stava
farneticando?
“Immaginazione?
Ehm… credo di non capire”
ammise Son Goku,
imbarazzato.
“Semplice, Son Goku…
il cui vero nome è Kararoth! Tu, nel mio mondo, sei stato
creato da un mangaka
di nome Akira Toriyama, il quale ha incentrato un’intera
storia sulla tua vita
e sulle Sfere del Drago. Sei il figlio di due sayan di nome Bardack e
Gine che,
per salvarti la vita dall’attacco a tradimento sferrato da
Freezer, ti fecero
partire verso il pianeta Terra con una navicella spaziale monouso. Lo
stesso
vale per te, Jiren. Anche tu sei stato creato dalla mano di Akira, e
hai
combattuto contro Goku durante il I Torneo del Potere, venendo
però sconfitto.
Quel torneo, per giunta, l’ha vinto C-17, salvando tutti gli
universi con il
suo desiderio. Per ultima, ci stai tu, Shiho Miyano… fuggita
dall’Organizzazione Karasuma, hai assunto il tuo stesso
farmaco, l’APTX-4869,
per non essere ritrovata. Da quel giorno, hai vissuto nella casa di un
uomo di
nome Hiroshi Agasa e, grazie all’aiuto di Shinichi Kudo, stai
cercando un modo
per tornare adulta e sconfiggere i tuoi nemici, Gin in primis! Anche tu
sei
stata creata come personaggio immaginario da un mangaka, il cui nome
è Gosho
Aoyama! Ciò che voglio farvi
capire è
che… nel mio mondo, voi esistete soltanto nella fantasia, ma
non siete persone
vere. Voi… voi non esistete davvero. Non siete reali!”
Lo
ammetto. Quando compresi finalmente quello che stava
cercando di dirci Keiichi, restai sotto shock, mentre anche Jiren e
Goku si
erano finalmente resi conto della cocente e terribile verità.
Noi
non eravamo veri.
Eravamo
frutto dell’immaginazione di qualcuno a noi
sconosciuto.
No. Non poteva essere
vero.
“Ora potete certamente
comprendere il motivo per il quale io sia rimasto spiazzato, quando vi
ho
visto. Vedermi, davanti agli occhi,
delle creazioni fantastiche in versione vivente mi ha preso alla
sprovvista.
Questo, tuttavia…” si
affrettò subito ad aggiungere lui, cercando di
rassicurarci “… non
significa che voi non
dobbiate affatto esistere, in realtà. Avendovi conosciuto,
ora penso che Realtà
e Immaginazione vadano di pari passo e che senza l’una,
l’altra non possa
esistere. Se voi non esisteste davvero… non potrei avervi
davanti ai miei
occhi, giusto? E poi… trovo straordinario che due personaggi
come Goku o Ai,
che nel mio mondo non si incontrerebbero mai, possano legare al punto
da creare
un rapporto maestro-allievo. Un
mega-crossover coi fiocchi, non c’è che dire! E
pensare che mia sorella e la
sua ragazza sono andate a finire nel mondo
dell’Immaginazione! Sono invidioso!
Sono io quello che andava pazzo per gli anime, non lei!”
Il
suo tentativo di rasserenare il nostro animo fu più che
sufficiente. In effetti Keiichi aveva pienamente ragione. Se fossimo
stati dei
falsi, non avremmo mai avuto un corpo o una coscienza. Non avremmo mai
conosciuto Keiichi dal vivo, e non avremmo mai avuto la
possibilità di scoprire
tutto questo.
Se
non altro, vedere che quel ragazzino ci stesse trattando
come persone vere riusciva a farmi sentire tale. Forse era come diceva
lui.
Capire come funzionassero davvero le leggi del nostro mondo era
impossibile.
“Sarebbe molto interessante
studiare tutte le connessioni esistenti tra
queste dimensioni, ma ora non c’è tempo!”
dichiarò il fratello di Asia,
tirandosi dei forti schiaffoni sulla guancia, ammettendo “Se ho capito bene,
vorreste
tornare nel mondo dei vivi, dico bene?”
“Esattamente!”
confermai io, preoccupata “Se non ci sbrighiamo, ci saranno molte
più
vittime, e non è detto che Anomaly verrebbe
risparmiata… soprattutto se il Sommo
Sacerdote, come temiamo, punta a distruggere anche questa dimensione!”
“Questo spiegherebbe il
sovrappopolamento improvviso su Anomaly, oltre ai
tantissimi incidenti che sono avvenuti in tutti i regni”
comprese
Fatima, chiedendo al ragazzo che, ormai avevamo tutti compreso, aveva
rapito il
suo cuore “Keiichi…
forse sarebbe saggio parlarne con Sunrise e Starlight. Questa
storia potrebbe complicarsi molto presto…”
Keiichi
sembrava molto indeciso sul da farsi. Quanto gli
avessimo raccontato l’aveva enormemente preoccupato.
C’erano in gioco anche le
vite di tantissime persone alle quali lui teneva.
“D’accordo!”
esclamò Keiichi, ordinando alla sua amata “Fatima!
Va dai sovrani e spiegagli, con l’aiuto di Joseph, tutto
quello che sta
accadendo, e chiedi loro il permesso di riaprire, eccezionalmente, il
Colosseo
della Rinascita!”
“CH-CHE?! IL COLOSSEO?! NE
SEI SICURO!?”
“Purtroppo sì,
mia cara Fatima…”
confermò il fratello di Asia,
voltandosi verso di noi e affermando, senza mezzi termini “… qui,
c’è qualcuno che si sta
divertendo alle spese di tutti noi… e potrebbe perfino non
essere il Sommo
Sacerdote!”
Le
sue dichiarazioni non mi piacquero per niente. Era come
se Keiichi avesse seri dubbi su qualcuno in particolare, un nemico di
cui
nessuno di noi sapeva nulla.
***