Libri > Cinquanta sfumature di...
Segui la storia  |       
Autore: lmpaoli94    04/08/2021    2 recensioni
Una storia immersa nelle lande verdi dei castelli e dei prati irlandesi.
Famiglie alleate e trame nascoste per distruggere la felicità o addirittura la vita dell’altro.
La gioia non può far parte in quel mondo pieno di ingiustizia e di crudeltà.
I sogni sembrano un lontano ricordo e la spensieratezza dei giovani sembra sparita per sempre.
ma non per Anastasia Steele, contessa di Limerick e figlia di una delle famiglie più importanti del regno d’Irlanda.
La volontà di trovare l’uomo giusto per rendere la sua vita perfetta sarà ostacolata dalla gelosia delle persone più vicine a lei e da trame di matrimonio che mineranno per sempre il suo futuro
Ma la giovane Steele sarà talmente determinata da non fermarsi mai dinanzi a nulla pur di portare a termine il suo amore proibito e mai nascosto del lord più invidiabile della corte irlandese.
Genere: Drammatico, Storico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Anastasia Steele, Christian Grey, Elena Lincoln, Leila Williams
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Sei anni dopo

Il giorno che nessuno mai avrebbe potuto credere che potesse succedere finalmente stava accedendo davvero.
Phoebe Grey, la principessa legittima di Galway, stava convolando a nozze con Paul Clayton.
L’uomo, definito il barone dimenticato per non aver mai preso decisioni sul futuro dell’Irlanda in passato, stava per diventare il Re d’Irlanda.
Dopo che la famiglia Steele – Grey avevano trovato il miglior partito della nazione combinando i propri interessi, la Contessa Madre aveva dato il suo ultimo benestare in mezzo ai pochi nobili rimasti nel paese.
< L’Irlanda ha bisogno di due guide solide in grado di poter guidare una nazione senza la possibilità di scatenare guerre tra di noi per finire di autodistruggerci… Per questo chiedo il vostro benestare che i nuovi eredi d’Irlanda possano unirsi in matrimonio: mia nipote Phoebe Grey con il Barone di Cork Paul Clayton. Spero che la vostra decisioni sia atta a fare il bene alla nostra amata nazione. >
Dopo un voto democratico e accordi che erano durati per un paio di settimane, la nobiltà irlandese aveva deciso che sarebbe stata un’unione d’amor etra i nuovi eredi della nazione invece che dare il controllo a tutte le famiglie nobili del paese come era sempre successo.
L’ultima vittoria conseguita per grande volontà dalla Contessa Madre, era stato il suo ultimo ordine prima di ritirarsi definitivamente alla sua vita privata.
< Phoebe, tu e Paul sarete molto felici insieme e proteggerete la nostra amata nazione durante tutto il periodo del vostro Regno. >
< Nonna, perché devo sposare un uomo che non h0o mai visto? >
< Paul Clayton è l’uomo che tutte le donne desidererebbero. Dammi retta… Con il tempo mi darai ragione. >
Anche se Phoebe non era mai stata del tutto convinta delle parole di sua nonna, era pronta per fare il suo grande passo proprio il giorno del suo sedicesimo compleanno.
Prima che potesse recarsi in chiesa da farsi incoronare dal Papa Leone XIV in persona, fissava la sua immagine allo specchio prima di dare ordine alle domestiche per un ultimo tocco finale.
La sua immagine ra davvero splendida, ma non poteva dirsi lo stesso della sua felicità.
Appena sua madre entrò nella sua stanza, il suo sorriso si distese nervosamente su quel viso pallido e limpido.
< Kay, puoi lasciarci un minuto? >
< Sì, Contessa. >
Sentendo il calore di una madre che l’aveva sempre amata, Phoebe non si sentiva ancora sicura dell’uomo e della felicità che ne sarebbe conseguita.
< < Phoebe, perché sei così triste? >
< Non lo so, madre. Ho paura di fare un grande sbaglio. Io… non sono pronta per guidare una nazione. Perché la nonna ha dovuto usare me? >
< Phoebe, capisco i tuoi timori > rispose Anastasia sorridendogli < Tu sarai in grado di portare avanti la tua famiglia innalzando il buon nome dei Grey e degli Steele. Paul è un uomo amorevole che farebbe qualsiasi cosa per te. lui ti ama davvero. >
< Ma perché non ho avuto la possibilità di conoscerlo prima? >
< Phoebe, devi capire che il cerimoniale… >
< Voi e mio padre non vi siete conosciuti così. Vi amavate perchè vi eravate conosciuti in precedenza. >
< Ma abbiamo passato diversi momenti di difficoltà che ci hanno allontanato l’uno dall’altra… Ma per te sarà diversamente. Te l’assicuro. >
Ma le uniche preoccupazione di Phoebe non erano rivolte solo al suo promesso sposo, ma anche a suo fratello.
< Theodore… Mi manca moltissimo. >
< Non credevo di averlo mai detto ma manca anche a me. Non abbiamo mai legato insieme. Il tutto per colpa mia. >
< Voi e mia nonna non siete riuscite a rintracciarlo? >
< MI dispiace, ma pare che non si trovi in Irlanda. >
Mentre la tristezza inondava sempre di più la piccola Regina, Anastasia gli ricordò un aneddoto proprio del giorno del suo sedicesimo compleanno.
< Anch’io quel giorno ero triste come te. avevo la mia famiglia contro e avevo bisogno della mia agognata libertà.
Sono fuggita per inseguire i miei sogni, fino a quando il mio destino si è rivoltato contro di me.
Non mi sentivo più felice e alla fine sono dovuta tornare al punto di partenza.
L’unica cosa positiva è aver conosciuto tuo padre che è riuscito ad amarmi incondizionatamente nonostante le divergenze tra la nostra famiglia. >
< E Theodore? È nato da una relazione extraconiugale con mio padre. Com’è potuto succedere? >
Nel sentire quella domanda, Anastasia si rabbuiò improvvisamente.
< Scusate, madre. Non avrei dovuto… >
< No, figurati. Non sono pronta a parlarti di questo momento della mia vita. >
< Io non amavo più tua madre e credevo di trovare la felicità in un’altra persona >fece Christian entrando nella camera di sua figlia < Ma mi sbagliavo. Non avevo capito che l’unica donna che amavo era tua madre. E questo sbaglio mi poteva costare molto caro. >
Nel mentre Phoebe vedeva i suoi genitori baciarsi, un velo di felicità ritornò nei suoi occhi.
< Scusami, tesoro. Non abbiamo resistito… >
< Non vi preoccupate. Forse anch’io sarò felice come voi. Molto sta a me e a Paul. >
< Ti vogliamo bene, Phoebe. In tutte le sue sfumature > fece la Contessa abbracciando sua figlia.
< Vi voglio bene anch’io. Con tutto il cuore. >
Ma quel momento pineo di felicità non poteva durare per molto visto che la piccola Phoebe era attesa all’altare.
Mentre si stava incamminando verso la chiesa, la piccola principessa non poteva immaginare di incontrare l’uomo più desiderato da lei e più odiato dalla sua famiglia: suo fratello Theodore.
< Theodore… non credevo… >
< Nostro padre e… Anastasia hanno voluto farvi una piccola sorpresa per il vostro compleanno e per la vostra incoronazione.  Di conseguenza sono arrivato fin qui. >
La piccola ragazza non poteva immaginare che il suo cuore e la sua felicità sarebbero state messe così in soggezione in quel momento.
Abbracciando suo fratello sotto lo sguardo dei suoi genitori, era il secondo momento più bello della giornata.
< Hai pochi minuti, Phoebe. Mi raccomando > fece suo padre prima di lasciarli da soli accompagnato da sua moglie.
Mentre Phoebe non smetteva di sorridere, Theodore gli raccontò quanto gli fosse mancato aver accanto a lei.
< Ho sofferto molto la tua lontananza e ogni giorno non riuscivo a non pensare a te. Sapevo che un giorno ti avrei rivisto. Ne ero sicuro… Poi è accaduto l’impensabile e finalmente ho fatto la pace con nostro padre, Anastasia e… vostra nonna. >
< Davvero? Anche con la Contessa Madre? >
< Possono riaccogliermi a Limerick, a patto che non dica a nessuno del popolo la mia verità che contraddistingue la mia persona. Sarò un fedele consigliere dei nostri genitori e porterò avanti con fedeltà il nome della nostra casata. >
< Theodore… non so cosa dire… A parte essere felice come non mai. Sono davvero fiera di te e di quello che sarai in futuro. Una persona influente e importante per la mia vita. >
< Adesso però vi dovete sposare. Paul Clayton vi sta aspettando. >
< Però desidererei che tu non mi parli con tutti questi preamboli. Sono sempre tua sorella. >
< D’accordo… Phoebe. >
Mentre i due fratelli ritrovati si riabbracciavano un’ultima volta, sotto il desiderio del padre fu proprio suo fratello Theodore a portarla all’altare.
Con tutti gli sguardi addosso e la giornata di Phoebe continuamente una gradita sorpresa, appena la principessa prossima a diventare la regina d’Irlanda, sentì tutto il calore e l’amore di uno sguardo di un giovane uomo timido proprio come lo era lei.
I loro occhi rimasero a fissarsi un luogo minuto che sembrava non finire mai mentre la musica nella chiesa inondava quella felicità che non sarebbe mai stata compromessa.
 
 
Finita la cerimonia, Theodore era impegnato a raccontare la sua vita selvaggia alla sua famiglia e di come era riuscito a sopravvivere grazie all’aiuto della Suora Madre che non lo aveva mai abbandonato.
< La Suora Madre voleva che voi… >
< No, Contessa Madre. Ma non ero adatto di rimanere tutto il giorno in chiesa. Avevo bisogno dei miei spagli e quale decisione migliore pe non conoscer appieno tutto i9l mio paese. >
< In tutti questi anni sei riuscito a conoscere tutta la nostra nazione? Davvero notevole. Nemmeno io ho mai avuto la possibilità di conoscerla da cima a fondo. E data la mia età credo di non farlo mai. >
< Però adesso avete tutto il tempo necessario, madre. Soprattutto quando avete rinunciato ai vostri doveri nobili verso la famiglia. >
< Ho rinunciato ai miei doveri Anastasia, ma questo non vuol dire che tutto voi vi sbarazzerete di me. >
Mentre un fragore di risate si riversava in mezzo a quell’armonia, Phoebe non riusciva a stare lontano dal suo amato Re Clayton.
< Phoebe, spero di rendervi felice. Ho desiderato questo giorno da molto tempo. Vi amerò e spero che voi potrete ricambiare. >
< Paul, io vi amerò incondizionatamente e rimarrò fedele a voi finché morte non ci separi. Perché siamo noi i fautori del nostro destino. Anche se p stato un matrimonio combinato. >
< Vi prego, non me lo ricordate. È già abbastanza faticoso pensarlo figuriamoci a dirlo. >
< Scusate. Non accadrà più > rispose la Regina prima di continuare a baciare il suo amato mentre la loro alchimia sarebbe divenuta indistruttibile e il futuro dell’Irlanda sarebbe stato assicurato per i prossimi cinquant’anni.
Sei anni dopo

Il giorno che nessuno mai avrebbe potuto credere che potesse succedere finalmente stava accedendo davvero.
Phoebe Grey, la principessa legittima di Galway, stava convolando a nozze con Paul Clayton.
L’uomo, definito il barone dimenticato per non aver mai preso decisioni sul futuro dell’Irlanda in passato, stava per diventare il Re d’Irlanda.
Dopo che la famiglia Steele – Grey avevano trovato il miglior partito della nazione combinando i propri interessi, la Contessa Madre aveva dato il suo ultimo benestare in mezzo ai pochi nobili rimasti nel paese.
< L’Irlanda ha bisogno di due guide solide in grado di poter guidare una nazione senza la possibilità di scatenare guerre tra di noi per finire di autodistruggerci… Per questo chiedo il vostro benestare che i nuovi eredi d’Irlanda possano unirsi in matrimonio: mia nipote Phoebe Grey con il Barone di Cork Paul Clayton. Spero che la vostra decisioni sia atta a fare il bene alla nostra amata nazione. >
Dopo un voto democratico e accordi che erano durati per un paio di settimane, la nobiltà irlandese aveva deciso che sarebbe stata un’unione d’amor etra i nuovi eredi della nazione invece che dare il controllo a tutte le famiglie nobili del paese come era sempre successo.
L’ultima vittoria conseguita per grande volontà dalla Contessa Madre, era stato il suo ultimo ordine prima di ritirarsi definitivamente alla sua vita privata.
< Phoebe, tu e Paul sarete molto felici insieme e proteggerete la nostra amata nazione durante tutto il periodo del vostro Regno. >
< Nonna, perché devo sposare un uomo che non h0o mai visto? >
< Paul Clayton è l’uomo che tutte le donne desidererebbero. Dammi retta… Con il tempo mi darai ragione. >
Anche se Phoebe non era mai stata del tutto convinta delle parole di sua nonna, era pronta per fare il suo grande passo proprio il giorno del suo sedicesimo compleanno.
Prima che potesse recarsi in chiesa da farsi incoronare dal Papa Leone XIV in persona, fissava la sua immagine allo specchio prima di dare ordine alle domestiche per un ultimo tocco finale.
La sua immagine ra davvero splendida, ma non poteva dirsi lo stesso della sua felicità.
Appena sua madre entrò nella sua stanza, il suo sorriso si distese nervosamente su quel viso pallido e limpido.
< Kay, puoi lasciarci un minuto? >
< Sì, Contessa. >
Sentendo il calore di una madre che l’aveva sempre amata, Phoebe non si sentiva ancora sicura dell’uomo e della felicità che ne sarebbe conseguita.
< < Phoebe, perché sei così triste? >
< Non lo so, madre. Ho paura di fare un grande sbaglio. Io… non sono pronta per guidare una nazione. Perché la nonna ha dovuto usare me? >
< Phoebe, capisco i tuoi timori > rispose Anastasia sorridendogli < Tu sarai in grado di portare avanti la tua famiglia innalzando il buon nome dei Grey e degli Steele. Paul è un uomo amorevole che farebbe qualsiasi cosa per te. lui ti ama davvero. >
< Ma perché non ho avuto la possibilità di conoscerlo prima? >
< Phoebe, devi capire che il cerimoniale… >
< Voi e mio padre non vi siete conosciuti così. Vi amavate perchè vi eravate conosciuti in precedenza. >
< Ma abbiamo passato diversi momenti di difficoltà che ci hanno allontanato l’uno dall’altra… Ma per te sarà diversamente. Te l’assicuro. >
Ma le uniche preoccupazione di Phoebe non erano rivolte solo al suo promesso sposo, ma anche a suo fratello.
< Theodore… Mi manca moltissimo. >
< Non credevo di averlo mai detto ma manca anche a me. Non abbiamo mai legato insieme. Il tutto per colpa mia. >
< Voi e mia nonna non siete riuscite a rintracciarlo? >
< MI dispiace, ma pare che non si trovi in Irlanda. >
Mentre la tristezza inondava sempre di più la piccola Regina, Anastasia gli ricordò un aneddoto proprio del giorno del suo sedicesimo compleanno.
< Anch’io quel giorno ero triste come te. avevo la mia famiglia contro e avevo bisogno della mia agognata libertà.
Sono fuggita per inseguire i miei sogni, fino a quando il mio destino si è rivoltato contro di me.
Non mi sentivo più felice e alla fine sono dovuta tornare al punto di partenza.
L’unica cosa positiva è aver conosciuto tuo padre che è riuscito ad amarmi incondizionatamente nonostante le divergenze tra la nostra famiglia. >
< E Theodore? È nato da una relazione extraconiugale con mio padre. Com’è potuto succedere? >
Nel sentire quella domanda, Anastasia si rabbuiò improvvisamente.
< Scusate, madre. Non avrei dovuto… >
< No, figurati. Non sono pronta a parlarti di questo momento della mia vita. >
< Io non amavo più tua madre e credevo di trovare la felicità in un’altra persona >fece Christian entrando nella camera di sua figlia < Ma mi sbagliavo. Non avevo capito che l’unica donna che amavo era tua madre. E questo sbaglio mi poteva costare molto caro. >
Nel mentre Phoebe vedeva i suoi genitori baciarsi, un velo di felicità ritornò nei suoi occhi.
< Scusami, tesoro. Non abbiamo resistito… >
< Non vi preoccupate. Forse anch’io sarò felice come voi. Molto sta a me e a Paul. >
< Ti vogliamo bene, Phoebe. In tutte le sue sfumature > fece la Contessa abbracciando sua figlia.
< Vi voglio bene anch’io. Con tutto il cuore. >
Ma quel momento pineo di felicità non poteva durare per molto visto che la piccola Phoebe era attesa all’altare.
Mentre si stava incamminando verso la chiesa, la piccola principessa non poteva immaginare di incontrare l’uomo più desiderato da lei e più odiato dalla sua famiglia: suo fratello Theodore.
< Theodore… non credevo… >
< Nostro padre e… Anastasia hanno voluto farvi una piccola sorpresa per il vostro compleanno e per la vostra incoronazione.  Di conseguenza sono arrivato fin qui. >
La piccola ragazza non poteva immaginare che il suo cuore e la sua felicità sarebbero state messe così in soggezione in quel momento.
Abbracciando suo fratello sotto lo sguardo dei suoi genitori, era il secondo momento più bello della giornata.
< Hai pochi minuti, Phoebe. Mi raccomando > fece suo padre prima di lasciarli da soli accompagnato da sua moglie.
Mentre Phoebe non smetteva di sorridere, Theodore gli raccontò quanto gli fosse mancato aver accanto a lei.
< Ho sofferto molto la tua lontananza e ogni giorno non riuscivo a non pensare a te. Sapevo che un giorno ti avrei rivisto. Ne ero sicuro… Poi è accaduto l’impensabile e finalmente ho fatto la pace con nostro padre, Anastasia e… vostra nonna. >
< Davvero? Anche con la Contessa Madre? >
< Possono riaccogliermi a Limerick, a patto che non dica a nessuno del popolo la mia verità che contraddistingue la mia persona. Sarò un fedele consigliere dei nostri genitori e porterò avanti con fedeltà il nome della nostra casata. >
< Theodore… non so cosa dire… A parte essere felice come non mai. Sono davvero fiera di te e di quello che sarai in futuro. Una persona influente e importante per la mia vita. >
< Adesso però vi dovete sposare. Paul Clayton vi sta aspettando. >
< Però desidererei che tu non mi parli con tutti questi preamboli. Sono sempre tua sorella. >
< D’accordo… Phoebe. >
Mentre i due fratelli ritrovati si riabbracciavano un’ultima volta, sotto il desiderio del padre fu proprio suo fratello Theodore a portarla all’altare.
Con tutti gli sguardi addosso e la giornata di Phoebe continuamente una gradita sorpresa, appena la principessa prossima a diventare la regina d’Irlanda, sentì tutto il calore e l’amore di uno sguardo di un giovane uomo timido proprio come lo era lei.
I loro occhi rimasero a fissarsi un luogo minuto che sembrava non finire mai mentre la musica nella chiesa inondava quella felicità che non sarebbe mai stata compromessa.
 
 
Finita la cerimonia, Theodore era impegnato a raccontare la sua vita selvaggia alla sua famiglia e di come era riuscito a sopravvivere grazie all’aiuto della Suora Madre che non lo aveva mai abbandonato.
< La Suora Madre voleva che voi… >
< No, Contessa Madre. Ma non ero adatto di rimanere tutto il giorno in chiesa. Avevo bisogno dei miei spagli e quale decisione migliore pe non conoscer appieno tutto i9l mio paese. >
< In tutti questi anni sei riuscito a conoscere tutta la nostra nazione? Davvero notevole. Nemmeno io ho mai avuto la possibilità di conoscerla da cima a fondo. E data la mia età credo di non farlo mai. >
< Però adesso avete tutto il tempo necessario, madre. Soprattutto quando avete rinunciato ai vostri doveri nobili verso la famiglia. >
< Ho rinunciato ai miei doveri Anastasia, ma questo non vuol dire che tutto voi vi sbarazzerete di me. >
Mentre un fragore di risate si riversava in mezzo a quell’armonia, Phoebe non riusciva a stare lontano dal suo amato Re Clayton.
< Phoebe, spero di rendervi felice. Ho desiderato questo giorno da molto tempo. Vi amerò e spero che voi potrete ricambiare. >
< Paul, io vi amerò incondizionatamente e rimarrò fedele a voi finché morte non ci separi. Perché siamo noi i fautori del nostro destino. Anche se p stato un matrimonio combinato. >
< Vi prego, non me lo ricordate. È già abbastanza faticoso pensarlo figuriamoci a dirlo. >
< Scusate. Non accadrà più > rispose la Regina prima di continuare a baciare il suo amato mentre la loro alchimia sarebbe divenuta indistruttibile e il futuro dell’Irlanda sarebbe stato assicurato per i prossimi cinquant’anni.
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Cinquanta sfumature di... / Vai alla pagina dell'autore: lmpaoli94