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Autore: officialkagome    08/09/2003    1 recensioni
Percepì chiaramente, seppur ancora intontito dal sonno, il lieve calore del sole che, facendo capolino dalle candide tende, lo svegliava anche quella mattina. Come sempre, al risveglio, l’immagine di tutti loro passò velocemente nella sua mente, sorrise.Suo malgrado, fu costretto ad alzarsi.

Introduzione modificata da solarial, assistente admin di EFP

Ho deciso di riscrivere "ISDA-Dal fuoco il buio" spero gradirete! Abbiate pazienza se nn aggiorno spesso ma parto per l'università e per il primo periodo nn avrò il pc!!! Commentate vi prego! Ditemi se la storia vi sembra migliorare, peggiorare...nn so! Grazie!
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il signore degli anelli- Darkness from Fire- Extended ed.-

Il signore degli anelli- Darkness from Fire- Extended ed.-

Ciao! Eccovi la versione estesa della fic. “ISDA- Dal fuoco il buio”, scritta di getto per il concorso del sito “Erika’s FanFictions page”…mi piace l’idea di riscrivere la fic, e vi consiglio di leggerla perché credo che cambierò alcune cose nella trama…nn so, forse sarà una storia un po’ diversa…chi può dirlo! Spero solo di riuscire a finirla prima di partire per l’uni…altrimenti i nuovi cap arriveranno un po’ a rilento! Ve lo dico dall’inizio….portate pazienza! Ho da studiare per il test, da vedere tutte le maledette carte… (odio la burocrazia universitaria!)…uffa!Ricordo a chi non avesse letto la precedente versione della fic che, per la storia che avevo in mente, ho ripreso il racconto da prima che gli Elfi lasciassero la terra di Mezzo. In pratica la storia non tiene conto degli avvenimenti narrati nel “Silmarillion”. Non molti hanno gradito questa decisione ma io vorrei la rispettaste. Non è che voglio impuntarmi ma credo che anche voi, nei vostri sogni, avrete commesso qualche piccola imprecisione nella speranza di rendere il sogno più bello. Viste le molte critiche negative ricevute io forse non ci sono riuscita, ma non demordo! Cosa mi resta, se perdo anche i sogni?
Vi lascio adesso alla lettura della prima parte! Un saluto, aspetto i vostri commenti, mi raccomando!
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Legal disclaimer
I personaggi originari della trilogia “The lord of the ring” appartengono a J.R.Tolkien, la trasposizione cinematografica invece è © della New Line cinema (suppongo!) Comunque sia Legolas (ovvero Orlando Bloom) è proprio un gran pezzo di gnocco.
La ff è scritta assolutamente non a scopi di lucro!
Questa FF è chiaramente un plagio del signore degli anelli. Evviva! Dovete sapere che se questo è il primo plagio che si fa su quest’argomento va bene, nn è plagio ma originale. Se è solo il secondo sarete cacciati da tutti i siti del mondo. W la democrazia! W l’intelligenza! W l’umiltà!
(sono la migliore scrittrice del mondo, se osate contraddirmi morirete anche fra le fornaci del Monte Fato!!! YAK YAK YAK!)
 

Buon divertimento!

Il signore degli anelli- Darkness from Fire.
(PROLOGO)

“…Tre Anelli ai Re degli Elfi sotto il cielo che risplende
Sette ai principi dei Nani nelle lor rocche di pietra
Nove agli Uomini Mortali, che la triste morte attende
Uno per l’Oscuro Sire chiuso nella reggia tetra
Nella terra di Mordor, dove l’Ombra, nera, scende.
Un Anello per domarli, Un Anello per trovarli,
Un Anello per ghermirli e nel buio incatenarli,
Nella Terra di Mordor, dove l’Ombra, cupa, scende…”

L’unico, l’anello del potere, capace di dominare tutti gli altri, era stato distrutto, caduto nel monte Fato grazie all’intervento di Gollum. Avvolto dalle fiamme parve a tutti finito. La legenda di Frodo dalle Nove Dita, il Portatore e unico eroe della terra di Mezzo, di bocca in bocca girava fra le generazioni di Hobbit della Contea. Si narrava di Hobbit coraggiosi, stregoni buoni e malvagi, si narrava dell’Occhio, e del suo terrificante potere. Storia di elfi amici, di uomini determinati, del re Aragorn, dei nani. Storia immortale. In pochi, ormai, ricordavano che quella storia era realtà. I protagonisti, coloro i quali, con il loro amore e con la loro forza d’animo, erano riusciti a domare le fiamme oscure del male, erano ormai passato e chi, fra loro, godeva ancora del soffio della vita, aveva deciso di ritirarsi, incatenato indissolubilmente al ricordo dell’avventura passata, per struggersi dolcemente in esso. Perché dolce fu assaggiare la vittoria, seppur macchiata del sangue di tanti amici. Dolce fu perché portò finalmente la pace nel mondo, per sempre. Poiché l’Unico era stato distrutto.
O almeno così si credeva.
Fino a quel giorno.

 

1.

Percepì chiaramente, seppur ancora intontito dal sonno, il lieve calore del sole che, facendo capolino dalle candide tende, lo svegliava anche quella mattina. Come sempre, al risveglio, l’immagine di tutti loro passò velocemente nella sua mente, sorrise.Suo malgrado, fu costretto ad alzarsi.
I biondi capelli di Legolas, nella luce intensa del Sole, parevano oro. L’elfo si guardò intorno con occhi tristi. Il giardino, bello come non mai, avrebbe comunicato a chiunque altro un senso di pace e serenità, ma non a lui. Sedendosi du una delle sedie in pietra si ritrovò a pensare che forse a lui, quella visione, faceva quell’effetto poiché gli ricordava l’inizio dell’Avventura. I sentimenti di paura, angoscia, insicurezza che avevano accompagnato lui e i suoi amici durante il Viaggio. Il Viaggio senza speranza che un piccolo Hobbit aveva riscritto. Pensò allora agli Hobbit, a Gandalf, ad Aragorn e Gimli, a tutti loro.Non aveva più voluto vederli, dopo quei giorni, perché non voleva distruggere il dolce ricordo che aveva di loro. Immortali, nella sua memoria, sempre giovani e forti, sempre come allora.E poi…forse si vergognava a doverlo ammettere, ma vederli avrebbe riportato a galla sentimenti che non voleva più provare. Mai più. Ma il destino aveva deciso diversamente.
“Elrond”
mormorò
“vorrei tanto sapere perché mi hai contattato…perché hai deciso di riportarmi nell’abbisso della memoria…nell’abisso senza fine dell’occhio…”
I suoi pensieri furono interrotti dall’arrivo di Gandalf il Bianco. Legolas lo guardò, e scoprì, quasi con terrore, di non essere affatto sorpreso della sua presenza.
“Gandalf, anche tu qui? Quello che è successo, dunque, deve essere di inaudita gravità…”
sussurrò accennando un sorriso. Lo stregone fissò i suoi profondi occhi in quelli azzurri di Legolas
“Anche io sono felice di rivederti, Legolas”
mormorò inespressivamente. L’elfo sorrise ancora. Dopo tanti anni Gandalf non era cambiato e sapeva come rimettere tutti al proprio posto con una semplice frase. Sil alzò e strinse la mano al vecchio stregone
“Scusami, hai ragione…è che quando sono preoccupato…dimentico del tutto le buone maniere…”
si scusò.
“Gran brutta abitudine, mio buon elfo”
rispose l’altro, aprendosi in un sorriso, questa volta fresco e sincero. I due si abbracciarono con forza.
“Orribile abitudine!”
terminò Legolas, commosso. Scoprì che il rivedere Gandalf non aveva riportato alla luce nessun sentimento, se non una grande felicità. Si pentì di non aver cercato gli altri, ma ormai era tardi.
Fu Gandalf stesso, dietro sua richiesta, a parlargli di Frodo, di Sam, Merry e Pipino, della vita di Aragorn, di tutto quello che era successo da quando le loro strade si erano divise. Malgrado sorridesse amorevolmente al ricordo dei suoi vecchi amici, Legolas scorse in lui una vena di preoccupazione, ben celata, che però non lo rendeva tranquillo. Avrebbe voluto saperne di più ma quando cercò di informarsi Gandalf oppose il silenzio, aumentando ovviamente la curiosità dell’elfo. Mentre ancora parlavano dell’Avventura passata, ricordando Gollum, Moira e tutte le altre traversie superate il suo deciso della campana li avvisò che Elrond era pronto a riceverli.

“Miei cari amici, è bello rivedervi, anche se la situazione non è certo delle più piacevoli”
esordì l’Elfo, invitando i due a sedersi con un cenno. Gandalf annuì, chiudendo gli occhi.
“Legolas, saprai tutto domani, quando al calar del sole si terrà il Consiglio”
Legolas guardò Elrond. Un secondo consiglio, dunque. La faccenda iniziava a farsi davvero preoccupante. Il fatto di essere completamente all’oscuro di tutto, poi, lo irritava non poco.
Come se gli avsse letto nella mente, Elrond parlò
“Legolas, perdonaci, ma domani tu e gli altri saprete tutto. Per adesso non possiamo parlare, perché noi stessi poco sappiamo del reale pericolo che incombe…”
Gli altri? Legolas guardò Gandalf interrogativamente
“Non saremo soli, effettivamente” replicò questi.
“Dunque potremmo essere ancora in pericolo Elrond?”
chiese l’Elfo dopo aver teciuto per qualche istante. Elrond annuì soltanto, poi congedò i due invitandoli a riposare nelle rispettive stanze.

Riposare era però difficile. Tanti dubbi e tante vecchie paure riaffiorarono nel cuore dell’Elfo, mentre questi passeggiava nel portico, immerso nell’oscurità.
“Pericolo…un nuovo pericolo…cosa mai potrà essere accaduto di tanto grave?”
continuava a chiedersi Legolas, senza tuttavia essere in grado di darsi una plausibile risposta. Tutto ciò che la sua mente formulava erano un’immagine e un nome: l’occhio, Sauron.
Scuotendo la testa, rise. Era impossibile.
“Tu credi?” lo interruppe una voce.
Davanti a lui, seduta a gambe incrociate fra i fiori, immobile, una donna elfo dai profondi occhi viola lo guardava intensamente.
“Credi davvero che quello che stavi pensando sia impossibile?”
chiese ancora lei, mentre l’elfo, incredulo, seguitava a fissarla senza parlare. Chiunque poteva dire che certo era una bella donna, ma non era questo che lui fissava. Quei fiori, e lei…sembravano tutt’uno. Comunicavano una sensazione di completezza…che Legolas non aveva mai provato.Eppure allo stesso tempo provava tristezza. Tanta tristezza. La sensazione di aver perso qualcosa. O di stare per perderla.
Ripresosi da quello strano torpore mormorò
“Non ne sono sicuro…”
Lei, distogliendo i suoi occhi da quelli di lui, prese fra le dita il petalo di un fiore e disse
“Questo vive grazie a quello che voi faceste anni fa, Legolas” 
poi lasciò il petalo, che cadde fra i fiori
“Non dobbiamo permettere che muoia. A domani.”
Quindi si alzò e andò via.
Legolas non provò nemmeno a seguirla. Restò solo per qualche istante e poi andò a dormire.

L’indomani si svegliò. La bellezza della giornata che si prospettava dinnanzi ai suoi occhi contrastava con il grigiore del suo animo, attanagliato dai peggiori dubbi e ansioso di scoprire la verità, per quanto orribile questa potesse essere. Mancava ancora molto al consiglio, per cui decise di cercare la donna-elfo incontrata la sera prima, per chiedere a lei illuminazioni riguardo il pericolo, sempre nel caso ella fosse in grado di esaudirlo.
Di lei, però, nessuna traccia. Sembrava essere solo, malgrado fosse sicuro della presenza di altri.
Finalmente il potente suonò della campana lo avvisò dell’inizio della fine.

 

Allora? Che ne pensate del primo cap?
Mi piacerebbe anche sapere (se ovviamente qualcuno ha letto l’altra versione!) se credete che sia meglio o peggio! Non so se farlo finire dinuovo come l’altra volta…io penso sia meglio, però alcuni si sn lamentati dell’assoluta mancanza di [SPOILER!!!] “storia d’amore” fra Lego e la bella elfa. OH!!! Io non voglio che la mia elfetta diventi una specie di Mary Sue dalle orecchie puntute!
(Anche se in realtà non credo che sia una perfetta Mary Sue, visto che è un po’ testa di *beep*…forse però c’è una Mary Sue normale ed una versione Dark!!! Argh!!! Bisogna approfondire quest’argomento!!!) Vi prego! Se vi sembra che la mia elfuccia stia diventato un’odiosa perfettina AVVISATEMI!!! Lo era, per caso, nella versione precedente???Mammamia che tristezza… ;_;!!!
commentate vi prego!
Officialkagome

  
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