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Autore: vanessie    06/08/2021    0 recensioni
Katelyn e Matthew sono due amici nati e cresciuti insieme fino ai loro 19 e 18 anni. Le loro mamme sono grandi amiche, tra un nascondino e una partita ai videogames hanno condiviso il passaggio dall’infanzia alla prima adolescenza. Le confidenze, le risate e gli sguardi imbarazzati hanno preceduto dei baci veri nati per gioco. Lui aveva sempre avuto il coraggio di dirle che l’amava, lei lo aveva compreso solo più tardi, quando guardandolo nei suoi occhi color del cielo aveva avvertito delle emozioni indescrivibili. Adesso che Matt frequentava il college in America, a Kate restavano solo bei ricordi…almeno fino a quando, sette anni dopo, ormai ventiseienne e con una relazione, lo rivide, partecipando con i suoi genitori ad una grigliata a casa dei loro cari amici di famiglia. Lì in giardino i loro sguardi si incrociarono, Katelyn capì che quelle emozioni sopite si erano risvegliate. In quel cielo azzurro c’erano ancora tutte le cose belle che amava di lui…
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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INSIDE YOUR SKYBLUE EYES

Capitolo 55

“Il tuo dovere”

 

 

POV Matt

I giorni erano letteralmente volati, due interi mesi passati in un batter d’occhio. Sarei partito il 31 agosto, tra tre giorni e anche se mi sentivo rigenerato da quella pausa dal lavoro e dallo studio, avevo comunque fatto il mio dovere ed ero carico e impaziente di fare l’esame il 9 settembre. Stare a casa dei miei genitori era sempre fantastico: cercavo di dare una mano, ma mia madre si occupava quasi di tutto e mi viziava anche un po’, cucinando i miei piatti preferiti. La capivo, sebbene fossi un ragazzo di 26 anni ero comunque suo figlio e non mi vedeva quasi mai, per cui apprezzavo il suo impegno e il mio stomaco ringraziava. La cosa che tuttavia mi aveva rigenerato di più, però, era l’aver fatto pace con Katelyn, l’aver recuperato la sua amicizia e la sua fiducia, l’aver iniziato dal primo agosto una vera storia d’amore. La volevo da quando avevo 13 anni, dunque era logico che fossi felicissimo e anche super coinvolto. Avevamo soltanto altri due giorni interi per stare insieme, la sera del 30 agosto ci saremo salutati ma si trattava di un solo mese di distacco, lei aveva accettato di trasferirsi a New York per stare con me. L’idea mi rendeva entusiasta e folle, insomma era un grande gesto che mi concedeva e volevo che sentisse quanto lo apprezzassi, sia adesso che eravamo insieme, sia quando sarebbe arrivata in America, dove non conosceva nessuno tranne me. Decisi di scriverle un messaggio, sì ci eravamo visti fino alle 2 di notte, ma lei mi aveva del tutto rincoglionito, assomigliavo ad un ragazzino di almeno dieci anni di meno, ma non mi interessava, era favoloso poterla considerare la mia ragazza.

 

Ciao amore, andiamo al centro benessere? Sono le 9 e se per te va bene possiamo vederci tra un’ora…so che siamo stati insieme fino alle 2 di stanotte, ma ho voglia di te e di trascorrere insieme l’intera giornata!

 

Speravo accettasse, perché un bel relax da centro benessere nei miei ultimi due giorni a Dublino mi andava proprio.

 

Hey ma sei già sveglio? Mi sorprendi, per il centro benessere va bene, possiamo fare 10.15? Sai, devo prepararmi. Potremo vederci direttamente alla fermata della metropolitana <3 quanto sei dolce, anch’io voglio stare con te <3

 

Ci accordammo per vederci, quindi preparai uno zaino con il necessario. “Tesoro entro stasera butta a lavare tutto ciò che hai usato negli ultimi giorni, così domani mattina faccio la lavatrice e rientri in America con i vestiti puliti” affermò mamma “Sì, va bene, grazie” “Stai uscendo?” domandò “Sì, vado al centro benessere” risposi.

 

giphy

 

Mi venne vicina rivolgendomi un sorriso, poggiando le mani sul mio petto e allargandole poi verso le spalle “Mi sembra impossibile che sei cresciuto così, ricordando che eri un fagottino minuscolo” disse “Sono passati tanti anni” “Beh per me sono volati, mi sembra ieri che ti accompagnavo al tuo primo giorno di scuola elementare e adesso stai quasi per laurearti” aggiunse. Risposi con un sorriso “Bene, basta sentimentalismi, divertiti e dai un bacio a Kate da parte mia” “Ok” “Anzi aspetta, adesso parlare di baci è diverso, non quel genere di bacio” scherzò riferendosi a quello sulle labbra. Odiavo parlare di quegli argomenti, mi metteva in imbarazzo “Ciao mamma io vado” conclusi per evitare di rispondere. Arrivato alla fermata della metropolitana la aspettai. Mi alzai per salutarla quando scese le scale, venendomi incontro. Aveva un semplice vestito nero corto con spalline, ma io ero talmente assuefatto da lei, che qualsiasi cosa indossasse mi appariva attraente e meravigliosa.

 

giphy

 

“Ciao” “Ciao amore, aspetti da molto?” chiese avvolgendomi le braccia intorno al collo “No” risposi. Le nostre labbra si catturarono e si cercarono con passione. Quando ci staccammo la presi per mano e la tenni così anche a bordo del vagone, appoggiato con la schiena alla struttura retrostante poiché i posti a sedere erano occupati. Kate rimase con la schiena contro il mio petto ed io ne approfittai per sussurrarle all’orecchio qualcosa di carino, senza farmi sentire. Sorrideva e ogni tanto voltava la testa per un bacio. Al centro benessere ognuno occupò il proprio spogliatoio. Infilai il costume, le infradito e presi l’accappatoio e l’asciugamano fornito dalla struttura. Iniziammo con la jacuzzi, poi la sauna cromatica, la doccia a pioggia amazzonica, sauna aromatica e nuovamente jacuzzi. Dio doveva benedire chi aveva inventato i centri benessere! Andiamo, erano strepitosi, se ne usciva rinnovati. Pranzammo e restammo a rilassarci e a digerire sui lettini posizionati in una sala vicina. Si era messa un bikini che mi piaceva così tanto. Celeste e blu a fantasia, con un reggiseno a balconcino e uno slip brasiliano che quindi metteva in mostra la rotondità del suo fondoschiena. Mi ci incantavo, così come sul suo seno, che seppur piccolo aveva una bellissima forma. Lei lo considerava un difetto ma sinceramente a me piaceva così. Mi invitò ad alzarmi, la seguii. Fu la volta del bagno turco, poi la doccia con pioggia profumata, la sauna finlandese e terminammo restando a lungo nella jacuzzi. “Sono stanchissima quando vengo al centro benessere, mi rilasso del tutto” affermò “Sì, anch’io” “Sai cosa mi ricordi adesso con i capelli bagnati che hanno preso questa piega?” domandò.

 

cap-55

 

“No” “Quella volta in cui hai voluto provare a entrare nella squadra di basket del liceo!” “Sì, perché tu facevi l’assistente del mister per la squadra dell’ultimo anno ed io volevo provarci solo per stare con te” risposi sorridendo.

 

giphy

 

Avevo 16 anni, sapevo giocare a basket, ma mi ero intestardito a provare per entrare nella squadra dei ragazzi più grandi non perché realmente lo desiderassi, solo perché potevo vedere Kate più a lungo. “Non ci sei riuscito e abbiamo fatto degli allenamenti, perfino sotto alla pioggia, ricordi? Per quello mi è venuto in mente osservandoti con i capelli bagnati!” esclamò. Annuii, eccome se ricordavo.

 

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“Avrai pensato che ero rimbambito o che fossi un ragazzino e avevi ragione” spiegai divertito “No, in realtà pensavo che fosse simpatico il tuo tentativo di insistere! È stato divertente aiutarti ad allenarti e poi…anche a me piaceva stare con te” affermò. “C’era pure quel tipo…oddio come si chiamava? Quel ragazzo di colore che era il cocco del mister e che ci provava con te” dissi “Jack” “Oh sì, giusto, Jack” ribattei sorridendo.

 

giphy

 

(il video in cui si vedono Kate e Matt nel flashback appena descritto https://www.youtube.com/watch?v=GX6d_m6NInI ).

“Eri geloso?” “Io? Noooo” scherzai “Perché ti eri fissato tanto su di me?” chiese “Non lo so, perché ero innamorato” “È molto raro che un ragazzo di 13 anni si innamori e conservi il suo interesse per quella persona per tanti anni” “Che devo dirti? Non lo so…è successo così, ti dispiace?” “No, affatto” rispose avvicinandosi. La presi dai fianchi, facendola accostare al mio corpo. Le presi il viso tra le mani “Per me è ancora uguale a tanti anni fa, anzi adesso è più consapevole” sussurrai. Mi regalò un bacio, poggiando le mani sul mio torace. Rincorsi la sua lingua fino a rabbrividire di piacere. Aprì gli occhi “Stiamo insieme da nemmeno un mese e mi spaventa sapere che va già così bene, ti amo” “Anch’io Kate, ti amo. Mi dispiace che non potremo neppure festeggiare insieme il nostro primo mese, visto che il 31 parto” “Non preoccuparti, vorrà dire che festeggeremo in una sola volta il traguardo di un mese e due mesi, visto che il primo ottobre dovrei essere a New York” rispose “Sì ma non è lo stesso” “Posso chiamarti il primo settembre e fare un brindisi al telefono, con una videochiamata su Whatsapp” aggiunse. Sorrisi “Sì questo possiamo farlo” “Posso mandarti qualche bacio e anche punzecchiarti e provocarti un po’” giocò “Oh sì” ribattei con sguardo malizioso, facendola ridere. Ci gustammo ancora qualche bacio, eravamo insieme e fin tanto che non partivo volevo sentirla vicina e poterla toccare, guardare, accarezzare.

“Come occuperemo il tempo libero a Manhattan? Voglio dire, quando non lavori e non devi preparare la tesi” domandò “Potremo fare le stesse cose che facciamo qui: andare al cinema, al centro commerciale, al ristorante, in qualche locale a bere qualcosa. Potremo passeggiare o fare qualche giro in bicicletta a Central park o sul ponte di Brooklyn. Potremo divertirci con Michael, Daniel e Zoey e anche con altri amici che ti presenterò, magari facendo qualche cena a casa tutti insieme o andando a delle feste” “Carino, mi piace” “Anche in America esistono le piscine e i centri benessere, potremo andarci più spesso” aggiunsi ridendo “Oh sì” “Potremo anche starcene semplicemente da soli in camera a vedere un film, a parlare, ad ascoltare la musica…” continuai “A baciarci, a fare l’amore…non li metti in elenco?” puntualizzò “Beh erano impliciti” “Sì?” “Sì” confermai “Come vi organizzate in una casa di maschi quando volete avere compagnia femminile?” mi chiese. “Non ci organizziamo” “Cioè? Tipo uno rientra a casa e trova uno dei coinquilini impegnato in camera con una ragazza?” “Sì, ognuno in camera sua fa cosa vuole” risposi “Pensavo che…boh…magari avvertisse gli altri di non rientrare almeno fino a quando non ha finito” affermò. Mi misi a ridere “Finito cosa?” feci finta di non capire “Dai lo sai. Insomma, non è imbarazzante stare in casa e magari sentire qualcuno che fa l’amore?” “Esistono metodi per non sentire” spiegai “Tipo?” “Cuffie con musica nelle orecchie, restare in soggiorno dove si sente meno oppure uscire” specificai. “Per cui…potrei rientrare a casa e trovare qualcuno che si diverte?” “Potrebbe succedere” dissi sincero “Wow e…voglio dire…accade spesso?” “Daniel sta con Zoey da un po’ ormai, talvolta lui resta a dormire da lei, non sempre accade a casa nostra e non sempre sono presente in casa quando lo fanno. Michael invece è single, per cui…non so, ci sono periodi in cui porta spesso ragazze a casa e altri no” raccontai “Ok e, per sapere, cioè se noi volessimo fare l’amore come potremo fare?” mi domandò. Scrollai le spalle “Abbiamo la nostra camera, mica dobbiamo mettere un annuncio” ribattei ridendo “Lo so però se scappa qualche rumore in più o qualche sospiro più intenso?” “Non è che aprono la porta per controllare! E poi quando sei venuta per il Ringraziamento lo abbiamo già fatto con loro presenti in casa, è successo solo una sera ma il concetto non cambia!” esclamai. Annuì, anche se le restò un’espressione di imbarazzo sul viso “Ti vergogni?” chiesi “Forse un po’” “Al momento opportuno vedremo” la rassicurai. Mi abbracciò ed io la tenni stretta, sollevandola dal fondo della jacuzzi. Avvolse le caviglie dietro al mio sedere e si avvinghiò con le braccia intorno al collo. “L’unica cosa che conta è che ti amo e che tu provi le stesse cose per me” bisbigliai quando alzò la testa osservandomi dritto negli occhi “Non provo le stesse cose, provo di più, soprattutto se tu mi guardi così” sussurrò “Non vedo l’ora che tu mi raggiunga” ammisi “Sempre se farai il tuo dovere. Ho detto che verrò solo se passerai entrambi gli esami” mi ammonì “Te l’ho promesso, farò il bravo studente” “Mi mancherai, so che è solo un mese ma adesso sei sempre qui e sarà la prima volta da quando stiamo insieme che tu ti allontani” sussurrò imbronciata “Passerà alla svelta, dopo saremo di nuovo insieme tutti i giorni e ti verrò anche a noia” scherzai, facendola sorridere “Non vedo l’ora” rispose, prima di donarmi un bacio.

 

NOTE:

Eccomi qua 😉, giornata di relax e chiacchiere, tra presente e passato, ma anche con un occhio al futuro, a quella che sarà la loro prossima vita insieme. Passare dall'essere migliori amici, all'avere una relazione, all'intraprendere una storia d'amore e convivenza non sarà scontato, soprattutto perchè sta accadendo molto in fretta, ne sono consapevoli entrambi, ma la voglia di provarci e vivere da vicino questo sentimento è troppa, tanto da oltrepassare le insicurezze, i piccoli timori...che ne pensate? Cosa fareste al loro posto? Un bacio e un abbraccio, alla prossima settimana, 

Vanessie

 

P.S: Rimetto il link per video in cui si vedono Kate e Matt nel flashback descritto, qualora non l'aveste già visto durante la lettura https://www.youtube.com/watch?v=GX6d_m6NInI

 

   
 
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