Qualcosa non andava quella sera: c’era troppa tranquillità.
Si alzò dal letto controvoglia e si diresse alla finestra,
alla ricerca del suo principe dagli occhi d’ambra. L’aprì e ritornò a stendersi
sul letto cercando di cadere definitivamente nelle braccia di Morfeo, ma
inspiegabilmente fu tutto inutile. Si alzò decidendo di uscire a prendere una
boccata d’aria, quindi si vestì e si diresse verso il suo albero preferito
sperando di trovarvi un po’ di serenità.
Il Goshimboku le riportò alla mente tutti i momenti passati assieme a Inuyasha: il
loro incontro, l’inizio di un’amicizia trasformatasi poi in amore, il bacio di Kikyo, la promessa di rimanere insieme sempre e comunque a
prescindere dai sentimenti e poi ancora maledettamente lei! Si
la sua sacerdotessa preferita, Kikyo!Ogni volta che
tra loro le cose andavano lisce e si poteva cominciare a sperare, appariva
sempre lei e lui ricadeva nel panico.
Si allontanò e scese per strada a guardare le luci di una
città che l’aveva accolta con così tanto amore al momento della sua nascita e
che le aveva permesso di conoscere le persone migliori
del mondo.
Era immersa nei suoi pensieri quando attraversò la strada con
l’intento di tornare a casa per vedere se lui era venuto a cercarla:infondo erano gia tre giorni che mancava dal periodo Sengoku!
L’ultima cosa che Kagome ricordò furono i fari di una
macchina che le veniva incontro.
Mi dispiace questo capitolo è proprio corto ma mi rifarò con
il prossimo!!!ringrazio tutti quelli che mi avevano
recensito nella precedente storia ma penso di eliminarla perché non mi piace
per niente! Un bacio e spero vi incuriosisca!