Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Spirit734    15/08/2021    15 recensioni
Il Torneo Tremaghi è sempre stato un evento eccezionale, alcuni dei nostri eroi dovranno destreggiarsi tra le sfide di magia per poter emergere, ma in questa storia l'evento non sarà come tutti se lo sarebbero aspettato: Una terribile tragedia sta colpendo le mura di Hogwarts, gli strani incubi di Anna non hanno fine e gli studenti si ritroveranno ad indagare su un male ben più grande.
[Hogwarts/AU - Crossover Disney/Dreamworks e altri film]
Genere: Avventura, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Anna, Elsa, Hans, Kristoff
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Cap 25: Lontano dagli occhi, lontano dal cuore



 
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A differenza di quello che aveva potuto trasmettere ai Tre Manici di Scopa, Moana adorava ballare: le piaceva, la rilassava, forse non quanto il mare, ma era comunque un'attività piacevole. Tuttavia il Ballo del Ceppo le stava facendo davvero perdere ogni possibilità di apprezzarla.
Ancora non si capacitava con quanta facilità gli studenti avevano iniziato a cambiare idea sul suo conto: prima sembrava odiata da chiunque, ma dopo la prima sfida e quella stupida intervista, molti si erano già scordati del suo piccolo problema col Calice. Purtroppo non riusciva a scampare alle avances nemmeno durante le lezioni, visto che molti prediligevano inviarle bigliettini incantati, rischiando anche di farle prendere una bella ramanzina dall'insegnante.
Alla fine ne aveva abbastanza e dopo aver superato il ponte di legno, si era diretta verso il cerchio di pietre nella speranza almeno li di trovare un po' di pace.  
Da quel che sapeva, era una delle zone più antiche del parco, le pietre disposte formavano una meridiana, utilizzato per regolare il tempo sul quadrante della torre dell'orologio. Il posto non le dispiaceva e pochi studenti ci passeggiavano, in particolare durante l'inverno. Era stato proprio li che aveva conosciuto Merida per la prima volta, e la rossa le aveva raccontato un'interessante leggenda sui fuochi fatui.
Era sicura che in quella zona sarebbe stata lontana anni luce da tutti. 
Charlotte le aveva continuato a ripetere quanto fosse fortunata, ma a lei non interessava uscire con delle persone con la quale non aveva mai scambiato una parola. Inoltre lo sapeva fin troppo bene che quei ragazzi miravano e lei in quanto Campionessa, non c'era un vero interesse. 
Aveva pensato di chiedere a qualche suo amico, così sarebbe andata sul sicuro, ma tutti avevano già scelto chi accompagnare. Aladdin le disse che avrebbe invitato una ragazza di Beauxbatons di nome Jasmine, e anche Ercole, a detta sua, sembrava interessato ad una di Durmstrang, una certa Megara da quel che ricordava.
Hiccup era fuori discussione, sapeva della sua tremenda cotta per Merida e non voleva di certo intromettersi tra di loro. Aveva pensato addirittura di chiederlo a Jack, ragionando poi sul fatto che si trattava di Jack Frost, alle volte talmente immaturo che non si sarebbe stupita di un pessimo scherzo proprio durante il ballo di inizio.
Dopo aver ripassato con la mente tutti i suoi amici, la sua ultima opzione sembrava essere Jim e li subito si fermò, sentendosi stranamente agitata all'idea di potergli chiedere di andare al ballo proprio con lei. Quello stupido articolo aveva nuovamente incasinato il rapporto con lui.
Inoltre spesso le capitava di ripensare a quel giorno al Lago Nero, di quanto erano vicini, di come si stava sentendo... Ma poi cacciava subito via quel pensiero dalla mente. Ancora.
Doveva smetterla di pensarci.
"Ehi." 
In quel momento alzò lo sguardo, notando Tadashi a pochi metri da lei, stava seduto su una roccia e la fissava incuriosito. Gli sorrise, sperando con tutta se stessa che non tirasse fuori la storia della Gazzetta del Profeta.
"Stai anche tu scappando dalle richieste dei tuoi fans, o ami semplicemente stare da sola?"
"La prima..." disse, senza nascondere un sospiro "E pensare che fino a poche settimane fa ero completamente ignorata" sentì Tadashi ridere e lo vide alzare le spalle.
"E' il prezzo da pagare per essere stati scelti!" scese dalla roccia e le si avvicinò "Anche io sono pressato dagli inviti. Non ero così osservato nemmeno quando sono stato scelto dal Calice."
"Di colpo affrontare un drago non mi sembra un'impresa tanto complicata."
L'altro rise ancora, sistemandosi leggermente il cappello "Non capisco poi tutta questa pressione, è solo un ballo in fondo."
"A cui siamo obbligati a portare qualcuno" sbuffò, mentre con lo sguardo controllava che non ci fosse nessun altro nei paraggi "Potrei fermarmi da Ralph per un po'."
Tadashi le sorrise "Oppure possiamo aiutarci a vicenda."
Quella frase attirò inevitabilmente l'attenzione della riccia "Intendi..."
"Andiamo al ballo assieme?" domandò, portandosi poi una mano sulla nuca "Niente pressioni, solo un'uscita tra amici, se vuoi. Ovviamente se hai già qualcun altro, nessun problema."
L'altra annuì debolmente, per poi bloccarsi di colpo "C_cioè no!"
Aveva pensato inavvertitamente a Jim, ricordandosi poi di quella scenata ai Tre Manici di Scopa. Probabilmente aveva già in mente un'altra persona e non gli interessava uscire con lei. 
"Sul serio?" Tadashi sembrò quasi sorpreso "Sai, non vorrei creare dei problemi tra te e Jim..."
Moana iniziò a gesticolare agitata, cercando di forzare una risatina, seppur nervosa "Io e....N_no ti...Pff..Ti sbagli! Siamo solo amici, semplici amici! Tutto qui!"
Dopo un'ennesima risata si schiarì la voce, cercando di mantenere quel poco di contegno che le rimaneva "...Amici" concluse.
Non sapeva davvero cosa le stava succedendo, non era da lei agitarsi così.
"Comunque...Ehm...Sarà permesso? Voglio dire, siamo entrambi Campioni."
"Ho chiesto al preside e non ci dovrebbero essere problemi. Sarà un po strano forse, ma non più del normale" le sorrise "Allora accetti?"
La ragazza incrociò le braccia al petto "Devo fidarmi? Potrebbe essere un trucco per farmi abbassare la guardia."
"Non ne hai bisogno, hai già ottenuto il punteggio più alto alla sfida."
"Avevo" sospirò "La smaterializzazione non è valida se prima non si frequenta un corso. Mi hanno dovuto togliere dei punti."
"Che fregatura."
L'altra inarcò le sopracciglia, dandogli un leggero pugnetto al braccio "Non fingere. So che in fondo un po' sei contento."
"Mi hai beccato" la guardò, tornando poi serio "Quindi, lo prendo per un si?"
Moana esitò un breve istante, il fatto di andare così d'accordo con lui poteva essere un buon segno, probabilmente si sarebbe trovata bene al ballo in sua compagnia, e accettando entrambi potevano porre fine a tutti quei fastidiosi inviti.
Rivolse dunque un sorriso al ragazzo, annuendo "D'accordo."



 
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"La Licnomanzia di per sé è molto semplice, ci sono due modi per studiarla..." iniziò Mama Odie al gruppo di studenti, mentre col bastone indicava la lavagna. Diede un veloce colpetto e delle parole iniziarono a formarsi all'interno, rotearono tra di loro per alcuni secondi fino a creare due titoli:

"DIVINAZIONE CON LA FIAMMA DELLA CANDELA"

"DIVINAZIONE CON LA CERA DELLA CANDELA"


"Prima ci dedicheremo al metodo più semplice: Come predire il futuro osservando le fiamme delle candele..." si fermò, puntando poi il bastone verso le ultime file "Date un fazzoletto a quella ragazza!"
Gli altri non fecero in tempo a domandarsi il perché di quella strana richiesta, quando sentirono un sonoro "Etciù!" provenire proprio dalla zona indicata poco prima.
Odie riprese poi il discorso come se niente fosse.
"Come stavo dicendo... Personalmente ho sempre preferito il metodo del tè o dei chicchi di caffè, ma quel brontolone di Nicholas vuole che seguiate tutto il programma."
Alcuni ragazzi ridacchiarono divertiti, non era la prima volta che sentivano Odie parlare in quel modo del preside, si mormorava non andassero particolarmente d'accordo.
"Avete acceso le vostre candele?" 
Tutti gli studenti annuirono, alcuni avevano addirittura già iniziato ad esercitarsi.
Mama Odie sorrise "Ora non vi resta che fare una domanda, che sia semplice mi raccomando. Passerò tra di voi per aiutarvi."
Jack era seduto verso le ultime file, vicino al suo compagno di casa Eugene. Non era mai stato particolarmente portato per Divinazione, ma visti i voti non propriamente eccelsi negli ultimi anni voleva tentare di fare qualcosa di buono con questo corso, sperando di passarlo facilmente grazie alla pessima vista dell'insegnante. Tuttavia, non aveva ragionato sul fatto che si, Mama Odie poteva non vederci benissimo, ma la quasi cecità veniva ampiamente compensata dalla divinazione, nonché dagli altri sensi perfettamente sviluppati, in particolare l'udito. Difatti nelle sue lezioni spesso lanciava delle occhiatacce sia a lui che al suo amico, colpendoli addirittura col suo bastone per zittirli.
Ma quel giorno, Jack voleva provare sul serio ad impegnarsi, così per scaramanzia chiuse gli occhi e pensò fortemente alla domanda: chiese come si sarebbe svolto il ballo. Per quella serata aveva in mente di organizzare un grande scherzo e di colpire quante più persone possibili. 
Sapeva che si sarebbe cacciato nei guai, ma quando avrebbe avuto l'occasione di poter fare una bravata simile di fronte a ben tre scuole?
Sarebbe stata una serata grandiosa, o almeno per lui. 
Ma quando li riaprì, la fiamma era spenta.
Subito si voltò verso Eugene che apparentemente sembrava piuttosto concentrato sul pensare alla domanda da fare, ma Jack sapeva che stava fingendo e che gli aveva spento lui la fiamma per fargli un dispetto. Così fece quello che una persona matura avrebbe fatto, soffiò sulla sua candela e gliela spense.
"Ah, molto maturo da parte tua, Frost." 
"Hai iniziato tu."
"Inventane un'altra. Non ho fatto nulla." Lui indico con la mano la candela spenta "E chi mi ha spento la fiamma? Il vento?" Eugene rise, fingendo uno sguardo preoccupato "Forse è segno di un brutto presagio." "O forse è segno che qualcuno si è intromesso." L'amico alzò le spalle, estrasse poi la bacchetta e con un veloce gesto fece comparire un'altra piccola fiamma sulla candela.
Ma poi Jack soffiò ancora, guadagnandosi l'ennesima occhiataccia da parte sua.
"La vuoi piantare?!"
"Non ci penso nemmeno" ridacchiò.
Sentendo quel piccolo battibecco, Odie si avvicinò a loro, portando le mani sui fianchi "Più concentrazione e meno farfugli."
"Ma a me piace farfugliare..." disse sottovoce Jack, e come in consuetudine venne colpito in testa col bastone, Eugene non si trattenne e scoppiò a ridere, questo gli fece ricevere subito dopo la stessa punizione.
"Ehi!" brontolò mentre si toccava il capo dolorante "Che modi!"
Mama Odie sembrò ignorarlo e rivolse lo sguardo verso tutti gli studenti "Per far sì che il metodo funzioni, dovete svuotare la mente dai pensieri..." si chinò poi verso i due Serpeverde con un lieve sorrisetto sulle labbra "Per voi signorini non sarà così difficile!" sghignazzò. 
I due la guardarono andare via verso un altro studente.
"Che battutona!" sbuffò Eugene "E' davvero un tesoro di nonnina, non trovi?"
Jack gli sorrise complice "Assolutamente."


Elsa nel frattempo stava osservando con attenzione la fiamma, anche lei si trovava nelle ultime file, ma più isolata rispetto al gruppo.
Divinazione l'aveva sempre messa in soggezione, ma al tempo stesso era decisa a scoprire qualche dettaglio in più sul suo futuro. Forse se avesse saputo fin dall'inizio cosa sarebbe potuto accadere a Milo, non si sarebbe mai avvicinata a lui e avrebbe impedito la sua morte.
Dopo il brutto incidente di Claudette, preferiva parlare il meno possibile con le persone per paura potesse accadere un altro disastro. Il professor Pitch le aveva espressamente detto che si sarebbe occupato lui della collana, era stata una fortuna per lei che si trovasse nei paraggi durante quell'attacco.
A pensarci bene, non era nemmeno la prima volta che lo trovava per caso dalle sue parti.
Iniziava a sospettare che anche lui la pedinasse, ma non sapeva dire se si trattasse solo una semplice paranoia, dopotutto fino ad ora si era dimostrato sempre professionale, caratteraccio a parte.
Per non allarmare ulteriormente gli studenti, avrebbero dovuto tenere quel dettaglio della collana per sé e la cosa non faceva che metterla in soggezione.
Ormai non faceva che accumulare sempre più segreti.
Si chinò leggermente verso la candela, in un primo istinto alzò una mano quasi per toccare la fiamma, ma poi la ritrasse. Non era la prima volta che si avvicinava in quel modo al fuoco, non avvertiva il calore come le altre persone, niente che potesse farle provare un minimo di dolore. 
Una volta da piccola aveva tentato di bruciarsi per vedere se il fuoco potesse in qualche modo placare il suo potere, ma il ghiaccio congelò la candela pochi istanti dopo e in quel breve lasso di tempo in cui la sua mano era rimasta a contatto con la fiamma non aveva avvertito nulla.
"Ti prego, dimmi che andrà tutto bene e... Che non succederanno altri incidenti."
Sapeva che più che una domanda, quella sembrava una richiesta di aiuto. 
Vide la piccola fiamma dimenarsi un pochino, ma nulla di particolarmente interessante.
"Credo che dovresti fare una domanda..." disse una voce li vicino.
Elsa voltò il capo, trovandosi accanto a lei una Tassorosso dai lunghi capelli biondi che la osservava sorridente.
"G_Giusto." 
L'altra inclinò la testa da un lato, puntando gli occhi verdi sulla candela "Ma potrebbe anche funzionare... Forse a te darà ascolto." 
Elsa abbassò leggermente il capo "Non sono mai stata brava in questa materia, l'idea di conoscere il mio futuro un po' mi spaventa."
"Io lo trovo così affascinante!" esclamò la biondina "E potrebbe essere utile: Se sai quello che ti aspetta puoi sempre rimediare nel presente."
Elsa la guardò e sorrise debolmente "E se... Nonostante i tuoi sforzi tutto rimane invariato?" si fermò, spostandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio "Potrebbe non servire a nulla."
L'altra rimase qualche istante a fissarla, battendo le palpebre un paio di volte prima di rispondere "O potrebbe servire invece" disse "Non sei una persona molto speranzosa?"
Elsa le sorrise ancora "Non esattamente." 
"Dovresti!" rispose subito Rapunzel "La speranza mi ha sempre aiutato nei momenti di solitudine. Credo che faccia bene. Sempre meglio che non farlo, no?"
La strega la fissò per un lungo momento, poi annuì, leggermente più' convinta "Hai ragione."
Forse non aveva tutti i torti. Ma prima che potesse dire altro, vide lo sguardo di Rapunzel mutare in un'espressione più sorpresa. Elsa si voltò subito nella direzione, vedendo la fiamma della sua candela aumentare improvvisamente di intensità.
Non sapeva se questo poteva essere un presagio o meno, ma la sua compagna non riuscì a trattenere un urletto entusiasta "Sembra funzionare!"
L'altra fece per parlare ma Rapunzel aveva già iniziato a cercare con lo sguardo la professoressa ed una volta individuata, si mise a chiamarla, sbracciandosi il più possibile per attirare la sua attenzione. 
Come se potesse vederla.
"Mama Odie!" urlò "La candela si sta alzando ed abbassando!"
Sentendo quelle parole, la donna accelerò il passo verso di loro "Si alza e si abbassa?!"
La giovane Tassorosso la guardò un po' titubante e con la testa annuì debolmente "S_si esatto" indicò la candela di Elsa "E' stato così improvviso e..."
Ma di colpo, la fiamma si spense, sotto lo sguardo meravigliato delle due studentesse.
"Ora si è spenta" sospirò delusa Rapunzel.
Elsa aveva immaginato non fosse un buon presagio, a giudicare dall'espressione sul volto dell'insegnante.
"A_allora?" domandò invece la Tassorosso.
Mama Odie rifletté qualche secondo, per poi battere un paio di colpetti su un tavolino vicino col bastone per attirare l'attenzione di tutti gli studenti. 
"LA LEZIONE E' FINITA!" sbraitò, generando un silenzio nell'aula.
La biondina alzò timidamente una mano "M_Ma...Veramente manca ancora mezz..."
"Oh ragazzi miei, alla vostra età avrei esultato nel finire una lezione prima del previsto!" disse con un sorrisetto "Coraggio sció!"
Jack e Eugene non se lo fecero ripetere due volte e si allontanarono immediatamente. Anche gli altri studenti fecero per andarsene, Rapunzel ed Elsa comprese, ma quest'ultima venne bloccata ai piedi col bastone  "Un momento" disse Mama Odie alla ragazza di Beauxbatons "Tu rimani qui ancora un po'."
Rapunzel la osservò perplessa, ma l'insegnante le fece cenno di allontanarsi e alla fine eseguì l'ordine.
Una volta sentito il rumore della botola d'entrata chiudersi, la donna si rivolse nuovamente alla giovane strega "Sei la Campionessa, giusto?" con una mano indicò la sedia "Prego, cara."
Elsa annuì e si sedette, senza smettere di fissarla con agitazione.
"E sei anche la gemella di quella vivacissima Grifondoro."
Quella frase la sorprese "C_conosce mia sorella?"
Anna le aveva detto che non frequentava Divinazione.
L'insegnante sorrise "Ho avuto modo di parlare con lei qualche tempo fa" disse, mentre ritirava alcune candele spente e le sistemava in uno scaffale "Era preoccupata per dei sogni, qualcosa di pericoloso... Credo sia molto portata per divinazione, è un peccato non abbia frequentato le mie lezioni."
Quelle frasi misero nuovamente in agitazione la ragazza "Pericoloso? Le succederà qualcosa di brutto?"
Odie si strinse le spalle "Le foglie del tè non sono mai chiare, giocano questo brutto scherzo anche con me. Avevo predetto un incontro con lei, ma non quando."
L'altra rimase in silenzio.
"Insegno divinazione, credi che non sappia cosa si potrebbe celare nel tuo futuro?" col bastone indicò la candela ormai spenta "Lo hanno dimostrato..." 
Quel gesto fece capire alla ragazza che non vi era nulla di buono in quel presagio "Non era..."
"Non sarà facile..." sospirò Odie "Malaugurio, solitudine, pericolo imminente...Sono certa che tutte queste cose non ti sono nuove, signorina."
Elsa distolse lo sguardo, puntandolo sulle sue mani.
"Ascolta Mama Odie. Dovrai prendere delle decisioni, non puoi sempre lasciarti trascinare dagli eventi." 
A quell'affermazione la strega si alzò di scatto dalla sedia "Come faccio a sapere se sarà la scelta giusta? Vorrei una certezza" riprese poi a fissare preoccupata la candela.
Odie la guadava quasi impassibile, era sempre stata molto rilassata e più incline a qualche battuta per smorzare la tensione, ma questa volta si stava dimostrando molto più seria del solito.
"Non puoi saperlo. Questo metodo ti può aiutare solo in parte" la professoressa le si avvicinò e, sentendola tremare, portò una mano sopra alla sua per confortarla. A quel breve tocco l'altra arretrò immediatamente per paura di ferirla, ma a Odie non sembrò importare.
"Hai un grande potere Elsa, ma devi imparare a controllarlo." 
"E c_come? Io...Io ci sto provando da anni! Ma... Più cresco e più diventa così difficile!" mentre lo diceva aveva inavvertitamente appoggiato una mano sul tavolo ed un piccolo strato di ghiaccio aveva iniziato a formarsi oltre i suoi guanti. Appena se ne accorse la ritrasse subito, spaventata, fissò prima Odie, poi la botola di uscita.
Temeva lo andasse a raccontare a qualcuno, il Ministero della Magia l'avrebbe di sicuro imprigionata da qualche parte, o peggio. Ma più passavano i secondi, più si rendeva conto che Odie non sarebbe mai andata da nessuna parte, la vide trafficare con qualche candela rimasta, come se niente fosse. 
"Lei non..."
"Mmh?" la fissò nuovamente, portando poi l'attenzione di nuovo sul tavolino ormai ghiacciato "Oh insomma! Non sei più strana di altra gente che ho incontrato!" bofonchiò.
"Ma lei...Lei potrebbe denunciarmi e..."
"Non servirebbe a nulla
. Ciò che succede, accadrà, che lo si voglia o meno."
"Ormai nemmeno i guanti sembrano più funzionare... Vorrei solo che tutto questo si fermasse"  Elsa alzò debolmente il capo verso la donna "Lei può fare qualcosa?"
Odie si passò una mano sul mento "Ragazza mia, questo è un problema troppo grande perfino per me."
"Le mie tutrici stanno cercando una cura. Hanno detto che..."
"Da quanti anni sei così
?" la interruppe subito l'insegnante. Dopo un attimo di esitazione, l'altra rispose.
"Credo da tutta la vita. Ma ho... Ho iniziato a manifestare questi poteri prima di iniziare la scuola...E col tempo sono sempre aumentati" disse "Prima era più facile...Mi piaceva non avere mai freddo in inverno, ma ora..."
L'espressione dell'insegnante si ammorbidì "Se presa in tempo forse un potere del genere si sarebbe potuto alleviare, ma non puoi fermarla. Mi spiace." 
"Lo immaginavo" disse Elsa "Ma le mie zie non si daranno pace finché non troveranno una cura, lo hanno promesso a mia madre ed io... Ho promesso a loro che non avrei più ferito nessuno" con l'altra mano recuperò la sua borsa e fece per andarsene "Questo Torneo ha complicato le cose. Io... Non sarei mai dovuta venire qui. E' stato un errore."
Prima che potesse aprire la botola però, la voce di Odie la fermò ancora "L'errore più grosso che puoi fare ora è avere continuamente paura di commetterne uno."
Elsa la guardò un'ultima volta.
"Devi fare attenzione, la paura sarà tua nemica."


 
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Quella sera Anna era uscita dalla sua stanza, facendo molta attenzione a non svegliare le sue compagne, e scese le scale in punta di piedi per raggiungere la Sala Comune. Il giorno prima aveva ricevuto un gufo dalle sue tutrici, chiedendole di farsi trovare nella sua Sala Comune verso mezzanotte e mezza senza spiegarle altro.
La stanza era circolare, ampia e accogliente, arredata con comode poltrone, pouf e un paio di tavolini bassi. Gran parte della sala era occupata da un immenso camino fatto di marmo. Il pavimento ricoperto da uno stupendo tappeto rosso vermiglio e oro, mentre le pareti erano tappezzate di magnifici arazzi dei colori della Casa e qualche quadro, con sopra raffigurati alcuni tra i più importanti rappresentanti di Grifondoro.
Una volta accertatasi che non ci fosse nessun altro nei paraggi, iniziò con attenzione a controllare ogni zona della stanza: sotto ai tavoli, dentro qualche vaso, perfino all'interno del camino, chiamando costantemente il nome delle sue tutrici, ma senza alcun risultato.
In quel momento si sentì così sciocca che fu davvero tentata di tornare in camera, finché un lieve bisbiglio attirò la sua attenzione. Si fermò, cercando di capire da dove provenisse, poi un'altra voce questa volta la chiamò.
"Anna!"
La giovane strega si voltò completamente, constatando che la voce proveniva all'interno di uno dei quadri vicino al camino, si trattava di un dipinto raffigurante alcuni dei membri più antichi di Grifondoro intenti a fare un picnic su un prato. Anna ridusse gli occhi a due fessure e mentre osservava attentamente quel quadro, vide che tre figure si stavano muovendo verso la sua direzione. 
Se non le avessero inviato una lettera il giorno prima avrebbe pensato si trattasse un altro dei suoi bizzarri sogni, quelle erano le sue tutrici: Flora, Fauna e Serenella.
Le conosceva fin dalla nascita, ma dopo la morte dei loro genitori si presero cura di lei e sua sorella, anche se molte volte viaggiavano per lavoro. Ancora non le era chiaro che tipo di mestiere facessero, ma qualsiasi cosa fosse le obbligava a girare parecchio. Ne avrebbe sofferto di più la lontananza se non ci fossero stati Hogwarts e i suoi amici a tenerle compagnia in tutti quegli anni.
Flora era la più grande ed era sempre stata lei a prendere la maggior parte delle decisioni in famiglia. Da piccolina lei e Elsa si confondevano spesso nel riconoscerle, così Flora le abituò a farsi vedere vestita con delle tonalità rosse. Ed ora, nonostante fossero passati anni, ormai sembrava che quel colore fosse diventato d'obbligo nel suo vestiario.
Fauna era la sorella di mezzo, probabilmente la più dolce e gentile del gruppetto e spesso faceva da tramite tra le due sorelle che invece battibeccavano il più delle volte. Amava molto cucinare anche se non era decisamente il suo forte e come Flora, anche a lei piaceva vestirsi con una tonalità dominante: il verde.
Serena era la più giovane e l'unica delle tre ad avere ancora i capelli di un bel nero vivido. Anna amava chiamarla Serenella fin da piccola ed alla fine le era rimasto il soprannome anche una volta cresciuta. A differenza delle altre sorelle aveva un carattere molto più impulsivo e brontolone, spesso in contrasto con quello riflessivo di Flora. Spesso Anna si domandava se Serenella lo facesse apposta a fare tutto il contrario dell'altra per ripicca, come anche la scelta del colore: lei prediligeva il blu e odiava profondamente il rosso o il rosa della sorella.
Tuttavia, nonostante i problemi e i litigi tra di loro, Anna voleva un gran bene alle sue tutrici ed era sicura che anche Elsa provasse lo stesso, seppur spesso sembrava non volesse avere niente a che fare nemmeno con loro.
"Su su, lasciateci un po' di privacy!" disse Flora mentre faceva cenno ai personaggi del quadro di allontanarsi. Alla fine riuscirono a convincerli e mentre se ne andavano, Serenella ne approfittò per prendere un paio di biscotti dal picnic.
Flora la guardò vagamente irritata.
"Che c'è?" sbottò la sorella con la bocca piena "La materializzazione mi mette appetito!"
L'altra sospirò e Fauna ne approfittò per avvicinarsi un po' di più ad Anna.
"Oh non sai che gioia essere qui tesoro!" disse, guardandosi attorno con leggero imbarazzo "Beh... più o meno" la guardò meglio, notando come la carenza di sonno stava rendendo sempre più stanco il suo viso "Sembri così pallida. E quelle occhiaie..."
Serenella si sedette nel prato finto e fece per inzuppare un biscotto dentro una tazza col te "Ve lo dicevo questa estate che aveva qualcosa di strano! Non è normale fare quel genere di sogni. Non dovevamo permetterle di tornare a scuola!"
"Che sciocchezze stai dicendo?" la riprese Fauna "E' all'ultimo anno! Non si impedisce l'istruzione e Hogwarts è il posto più sicuro che esista per un mago!"
Vedendo lo sguardo fulminante di Serenella, Anna si affrettò a parlare "Z_zie io sto bene!" disse, attirando l'attenzione su di sé "Perché mi avete contattata in questo modo?"
"Eravamo così preoccupate. Sappiamo quanto odi inviare le lettere con i gufi" disse Fauna 
"Oh beh..." la giovane sorrise timidamente "Credo di aver superat..."
"Ti hanno morsa?"
"C_Cosa? No io..."
Serenella mangiucchiò un altro biscotto "Mi auguro di no o lo userò per fare uno stufato!"
"Zie io..."
"Suvvia ragazze, lasciamola respirare" Flora posò una mano sulle spalle di entrambe le sorelle e fece cenno poi ad Anna di parlare "Continua cara, dicevi?"
Anna sorrise "Sul serio, non serviva. Quel sogno non è nemmeno chiaro e..."
"I sogni premonitori non sono mai una cosa da poco, dovresti saperlo Anna." 
"Dovevi dircelo fin dall'inizio!" continuò preoccupata Serenella.
La giovane abbassò lo sguardo, incerta su cosa dire.
"Anche tua madre era portata in divinazione!" disse dolcemente Fauna "Vero ragazze? E' una dote di famiglia!"
"Si... O una disgrazia."
Fauna abbassò lo sguardo su di lei "Serenella!"
Anna nel frattempo si stava toccando nervosamente una treccia e non distoglieva gli occhi dal camino "Mama Odie ha detto che il sogno potrebbe anche significare un pericolo per qualcun altro..." voltò poi il capo sul quadro "Io... Ho degli amici che partecipano al Torneo e anche Elsa! Non..."
Quelle parole sembrarono allarmare le tutrici "Un momento... E_Elsa?!" chiese Flora, mentre passava lo sguardo sulle sue sorelle "Elsa partecipa al Torneo? E'...E' li ad Hogwarts?!"
Fauna sospirò dispiaciuta "Non ci ha detto niente..."
"Come se non fosse la prima volta!" Serenella incrociò le braccia, guardando si sbieco la sorella "Non scrive mai quella ragazza."
"M_ma non può! Non può partecipare!" 
"Lo so!" esclamò la Grifondoro mentre per l'agitazione iniziava a camminare avanti ed indietro di fronte al quadro.
"E' così pericoloso!" continuò Flora.
"Lo so!" 
"Ferirebbe qualcuno!" concluse Serenella.
"Lo s... Aspetta-che?" Anna si fermò di colpo e solo allora notò lo strano silenzio che si era creato attorno a loro "Cosa... Cosa intendeva dire Serenella?"
Dopo un veloce scambio di sguardi, Flora tentò di forzare un sorriso rassicuramene "Oh ma nulla cara! Sai quanto parla a vanvera!"
L'altra la squadrò "Ehi!"
Ma la ragazza continuava a fissarle con poca convinzione, al ché Fauna sembrò cedere.
"Dovremo dirglielo..." disse sottovoce "Se dovesse capitare qualcosa è bene che lo sapp..."
"Non ci pensare nemmeno!" la fermò Flora, abbassando la voce "Lo abbiamo promesso ed Elsa non ce lo perdonerebbe mai!"
Nonostante non staccasse gli occhi da loro, la giovane strega iniziava a sentirsi messa da parte "Ehm zie? Io sono qui."
"E se quei sogni fossero semplicemente dei ricordi?" suggerì Serenella mentre si alzava da terra "Avrebbe un senso."
Flora la liquidò con un veloce cenno del capo "Lo trovo improbabile. L'Oblivion non lascia alcun ricordo."
Fauna si sporse verso di loro, come se avesse paura di farsi sentire troppo dalla nipote "Forse non è stato fatto correttamente. Eravamo anche molto agitate quella sera e..."
"Ascoltate!" ordinò la Grifondoro, questa volta il tono di voce fu decisamente più alto.
Non si sarebbe stupita se avesse involontariamente svegliato qualcuno al piano di sopra, ma doveva farsi ascoltare o non ne sarebbe mai uscita.
"Di cosa state parlando? Mi... Mi tenete dei segreti con Elsa? Perché vengo tenuta in disparte?!"
Le tutrici abbassarono debolmente il capo.
"Tesoro, non te la prendere. Lo abbiamo fatto per il tuo bene" disse Fauna.
Anna fece per parlare ma lei la fermò per prima "Non possiamo dirlo qui, in queste circostanze. E dovrebbe esserci anche Elsa."
"Elsa..." ripeté confusa la ragazza "Che cos'ha fatto?"
Quella domanda fece nuovamente zittire le tutrici, suscitando ancora di più la sua curiosità.
"Che cos'ha combinato mia sorella?" continuò, passando gli occhi da una all'altra "E' per questo che è sempre stata così distante? Che cos'ha di così grave da volermi allontanare dalla sua vita?!"
Ma ancora nessuna risposta.
"Zie dovete dirmelo! Mi avete cancellato un ricordo, perché?!"
Alla fine Flora cedette "Perché altrimenti avresti sofferto più di quanto immagini..."
Quelle frasi la preoccuparono maggiormente. Cosa mai poteva esserci di così grave da tenerlo segreto in quel modo?
"So che ti chiediamo tanto ma... Non è un buon momento per dirlo qui, senza tua sorella."
L'espressione di Anna divenne ancora più angosciante "Cos...? D_dove siete adesso?"
E anche questa volta, le tutrici esitarono.
A quel punto l'altra non ce la fece più "ZIE!"
"E'_E' complicato!" rispose in fretta Flora "L'importante è che tu non dia nell'occhio, ti spiegheremo tutto una volta riunite. Resta al sicuro, a scuola."
"Lo affronteremo tutte insieme" Le sorrise Fauna.
"Cerca solo di stare lontana da tua sorella per il momento" la allarmò ancora Serenella.
Anna scosse il capo, ormai esasperata  "Ma... Perché?!"
"Per il tuo bene e per il suo, stalle lontano. Sarà già fin troppo agitata con la storia del Torneo" Il suo sguardo preoccupato poi si rivolse alle sue sorelle "Come ha fatto a cacciarsi in un guaio simile?!"
"Devono averla spinta. Elsa non avrebbe mai partecipato" mormorò Flora.
Anna avrebbe voluto fare altre domande, ma poi vide Fauna voltarsi allarmata verso le altre due "Sorelle, dobbiamo andare!"
"D'accordo" Flora tornò a fissare nuovamente la nipote, cercando di forzare un sorriso più rassicurante "Ci terremo in contatto Anna, non preoccuparti."
"Ma..."
"Si risolverà tutto!"
Anche Fauna annuì in sostegno, mentre lo sguardo di Serenella celava solo dubbi.
Poi, così come si erano materializzate, sparirono di colpo, lasciando il quadro completamente vuoto. Anna rimase per qualche istante a fissare il dipinto dove nel frattempo iniziavano a tornare i residenti, sbuffando per il casino che avevano combinato quelle tre donne e per i pochi biscotti rimasti.
Ma la ragazza non ci fece nemmeno caso, nella sua mente continuavano a formarsi una serie di domande e non si capacitava del perché sua sorella tenesse un segreto con le sue tutrici, un segreto di cui probabilmente ne faceva parte, visto che avevano dovuto cancellarle la memoria.
Mentre con passo lento saliva le scale per tornare alla sua stanza, non faceva che ripensare alle parole di sua zia Serenella: doveva stare lontana da Elsa.
Da quando avevano avuto quella discussione al Torneo non si erano parlate molto e sperava di poter riallacciare il rapporto proprio durante il Ballo.
Ma ora doveva starle distante e per quanto una parte di lei desiderasse scavare in fondo a quella storia, voleva fidarsi ancora delle sue tutrici. Avrebbe seguito il loro consiglio e non si sarebbe avvicinata a lei.
Sperava solo di stare facendo la scelta giusta.



 
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NOTE AUTRICE:
Ciao ❤❤❤
So che qualcuno mi odierà perché questo ballo non è ancora arrivato, ma posso confermare che dal prossimo, inizia! *coro aleluja*
Vi avverto, essendoci parecchi personaggi, ne accadranno di cose, mi sono divertita un sacco a scrivere tutte le sequenze, quindi spero che vi piacciano.
Nel frattempo...Eh...Qua la tensione aumenta sempre di più. Volevo appunto partire con una scena tranquilla di Moana, per poi arrivare ad Elsa e concludere con una Anna ancora piú confusa e intimorita di prima. Spero di aver reso bene anche le ziette, e dato che non volevo farle apparire nel camino come con Sirius ed Harry, qua ho voluto inventarmi questa cosa dei quadri, mi sembrava una scenetta simpatica.
Per la Licnomanzia, mi sono seplicemente informata un po' su internet, per vedere come funzionasse in generale, Mama Odie appare di nuovo! Ma a dire il vero appaiono diversi personaggi, spero di avervi strappato qualche risata ogni tanto.
Vi ringrazio davvero di cuore per continuare a leggere questo delirio infinito.


Informazioni sui personaggi:

Megara: Personaggio del film "Hercules"
Jasmine: Personaggio del film "Aladdin"


 
 
~Un abbraccio grande~

 
  
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