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Autore: Danamochi97    24/08/2021    0 recensioni
“Jk li hai portati vero?” “Cosa?!” fece Jk fingendo di non capire “MA COME COSA, GLI ANELLI JUNGKOOK, GLI ANELLI! COME SI PUÒ CELEBRARE UN MATRIMONIO SENZA FEDI?!” disse tae diventando paonazzo
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash | Personaggi: Kim Taehyung/ V, Park Jimin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nota:
La canzone che ha dato vita a questa storia è: Now I Know di KALEB J
 
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Era un giorno di fine giugno.
Gli alberi di ciliegio rosa riempivano l’immenso spazio predisposto alla cerimonia. Mille invitati. L’evento dell’anno stava per celebrarsi. L’aria era satura di musica e risate. Un leggero e tiepido vento scorreva tra le file dei posti a sedere. 
 
 
Stanza n.432 
{TAE}
Il toc toc di una porta riportò tae alla realtà. Stava fissando il suo sorriso ebete allo specchio e quest’ultimo non ne voleva proprio sapere di venir via; si voltò e andò ad aprire sistemandosi i gemelli della giacca. Jungkook, jhope e Rm entrarono senza fare troppi complimenti; elettrizzati come ragazzini iniziarono a dare spallate e colpi affettuosi alla schiena di tae, causandogli quasi dei colpi di tosse. “Jk li hai portati vero?” “Cosa?!” fece Jk fingendo di non capire “MA COME COSA, GLI ANELLI JUNGKOOK, GLI ANELLI! COME SI PUÒ CELEBRARE UN MATRIMONIO SENZA FEDI?!” disse tae diventando paonazzo “ehi fratello calmati li ho qui, volevo solo vedere quanto fossi nervoso” “quanto lo sono?” “su una scala da uno a cento? diciamo mille” rispose schiettamente jk, al che gli altri non poterono far altro che iniziare a ridere. Rm subito dopo si avvicinò con fare paterno a tae che ora cercava di respirare profondamente per calmarsi. Entrambi erano riflessi nello specchio dove prima c’era solo lui “è uno dei giorni più importanti della tua vita, noi ci saremo sempre per voi; stai solo sposando il tuo migliore amico, sei pronto, lo sei sempre stato tae, non ti ho mai visto felice come oggi e se non è questo l’effetto dell’amore, allora nemmeno io so cosa sia” “grazie hyung” disse tae commosso asciugandosi gli occhi umidi con la manica della camicia “lascia fare a me fratello” disse jhope tirando su col naso. 
Un altro toc toc sulla porta fece voltare tutti i membri contemporaneamente neanche fosse il passo di una coreografia. 
“Si può?” “Mamma, papà! Entrate!” I genitori timidamente entrarono e raggiunsero tae, salutando prima tutti i membri presenti. “Oh come sei bello figlio mio, quasi non riesco a trattenere le lacrime” e iniziò involontariamente a singhiozzare “no mamma ti prego, mi hanno già fatto commuovere questi qua” “hai ragione hai ragione non devo, è che è più forte di me” e riprese. “Papà tu sei felice per me?” Il padre che non aveva detto una parola fino a quel momento, poggiò una mano sulla spalla del figlio, da molti anni ormai più alto di lui “figlio mio, tu sai come sono, parlo poco, ma quel poco che dico lo sento fin nel profondo, vedo i tuoi occhi, vedo come brillano, riesco a leggere la contentezza che è nel tuo cuore, lo sento battere nella mia mano, è talmente forte che penso esploderai se non vi sposate subito” Tae sorrise come un bambino sotto l’albero di Natale. “Grazie papà, ti voglio bene” dopodiché i tre si strinsero in un abbraccio interminabile sotto gli occhi di jk Jhope e Rm; i quali, capendo il momento, si accomiatarono scusandosi di dover supervisionare le cose in sala. “E Jimin?” chiese jhope chiudendosi la porta di tae alle spalle “oh lo sai com’è” disse rm “..se la sposa per prassi si fa aspettare, lui non si presenterà prima di un’ora” jk iniziò a ridere e jhope lo seguì un secondo dopo.
 
 
Stanza n.789 
{JIMIN}
“Jin hyung dimmi la verità, sono ingrassato eh? Il vestito in negozio mi stava meglio!!!” Jin era seduto sul divano con una rivista e lo sguardo alla Worldwidehandsome. Sollevò appena un sopracciglio “stai benissimo Jimin, non dire stupidaggini per favore, non ho mai visto nessuno più bello di te, eccetto me sia chiaro” Jimin sorrise. “Dove sono gli altri?” “ jk jhope e rm sono da tae” a sentire solo quel nome Jimin sussultò e i suoi battiti accelerarono. “Certo che se reagisci così solo al suo nome... come ci arrivi alla fine della cerimonia? Un po’ di contegno jiminah!” “E gli altri?” chiese spazientito jimin. “Yoongi dovrebbe essere qui! È molto strano..” neanche finì di parlare che la porta della stanza si aprì e Yoongi entrò tutto trafelato nascondendo qualcosa sotto la giacca. “Non sapete cosa mi ci è voluto per rubarla!” I due lo guardarono un po’ spaventati ma altrettanto incuriositi. Yoongi tirò fuori una bottiglia di tequila con un sorriso immenso sulle labbra. “Un goccetto prima di sposarsi è la regola” versò la tequila in tre bicchierini e quando tutti ne ebbero uno, disse a gran voce “a Jimin e Tae, ora e per sempre insieme” brindarono con i bicchierini di vetro e buttarono giù la tequila in un sol sorso. “Aaah, ci voleva.. avete visto mia mamma?” disse Jimin in apprensione. “Si, ti sta preparando una sorpresa” rispose senza pensarci troppo yoongi. “Hyung! Ma se era una sorpresa non dovevi dire niente a Jimin!” rispose esterrefatto Jin. “Ma mica gli ho detto la sorpresa” rispose alzando le spalle l’altro. Jin sospirò portandosi teatralmente una mano alla fronte. “Posso?” “Mamma entra si certo!” La mamma di Jimin entrò con un bouquet di fiori bianchi che si accompagnavano benissimo all’abito di Jimin. “Mamma... ma questi sono ... sono .. “ Jimin prese a singhiozzare “Si caro, sono i fiori del giardino di tua nonna, ci ho messo tantissimo per farli arrivare ma all fine ce l’ho fatta, così è come se anche lei fosse un po’ con te” e anche la mamma prese a singhiozzare contro la propria volontà. Una musica iniziò a risuonare in tutto l’hotel. Segno che la cerimonia stava per iniziare, che gli invitati erano tutti seduti e che tae era all’altare ad aspettarlo. “Noi andiamo!” dissero in coro Jin e yoongi precipitandosi fuori dalla stanza e correndo nel corridoio per arrivare in tempo ai loro posti. La mamma di Jimin si voltò verso il figlio guardandolo dalla testa ai piedi “sei pronto figlio mio?” Jimin si guardò un’ultima volta allo specchio, poi si voltò verso la madre “Sono pronto”. 
 
 
Padiglione 
Tae era in piena crisi, continuava a sorridere e salutare tutti gli invitati ma poi di scatto si girava verso i suoi compagni e chiedeva perché Jimin non fosse ancora arrivato o domandava loro se lo avessero visto o se per caso avesse cambiato idea.
Yoongi si divertiva troppo a riprenderlo con la videocamera in questo stato, mentre rm e gli altri si divertivano molto meno a tranquillizzarlo. 
La marcia nuziale attaccò all’improvviso. Tae sussultò sul posto. Tutti gli invitati si erano alzati in piedi e girati verso l’ingresso del padiglione che Jimin, al braccio della mamma, stava attraversando. 
Ci vorrebbero ore per descrivere l’incanto che era Jimin. Sembrava un angelo caduto dal cielo; aveva scelto per l’occasione un abito semplice, leggero ma aderente, rigorosamente bianco, lungo tanto da avere un piccolo strascico. Le braccia erano avvolte da un velo sottile e ricamato. In testa una coroncina di fiori; un trucco delicato delineava gli occhi, sulle palpebre dei brillantini ad illuminare il viso e sulle labbra un velo di burrocacao al cocco. Jimin procedeva lentamente a tempo di musica affiancato dalla mamma, sorridendo mano mano a chi si voltava a guardarlo. Yoongi aveva spostato la videocamera sulla figura di Jimin, per fortuna di tae! Perché quest’ultimo, non appena vide Jimin, perse qualsiasi tipo di cognizione, le gambe a mala pena continuavano a sorreggerlo, il cuore si era fermato, i polmoni faticavano a prendere ossigeno dall’esterno. Giurò a se stesso di non aver mai visto nulla di più bello e di non aver mai provato nulla di così forte. “Quello è il mio jiminah” disse tra sè e sè “e tra poco saremo sposati” tremava sul posto : gioia, panico, amore, terrore, ansia, nausea, fibrillazione si susseguivano in quel corpo in smoking nero. Jimin aveva raggiunto la navata centrale e lasciato il braccio della mamma. Si voltò incrociando finalmente lo sguardo di tae, del suo tae. I due si guardarono a lungo negli occhi, si sorrisero, poi tae allungò una mano, che Jimin guardò e poi strinse. Con quella stretta anche il cuore di tae si calmò, i due si sedettero, tutti gli invitati li seguirono nel movimento e la cerimonia ebbe finalmente inizio. 
 
 
45 min dopo
 
 
“...io vi dichiaro marito e marito”
“può baciare il suo sposo” 
Tae guardò Jimin, poi le sue labbra che gli sorridevano, poi non vide più nulla perché aveva chiuso gli occhi abbandonandosi completamente a quella familiare sensazione. Quelle labbra morbide tra le sue, quel profumo, quel corpo esile che ora stava stringendo forte, gli appartenevano ora più di prima. 
 
La cerimonia tanto tranquilla venne sostituita poco dopo da una festa indimenticabile. I membri del gruppo si cimentarono in balli di gruppo improvvisati, in canzoni cantate a squarciagola al karaoke, stonate di routine da tutti eccetto da Jungkook che emozionò tutti con il suo timbro e il perfetto controllo vocale nonostante i bicchieri di vino. Jimin e tae passavano per i tavoli chiedendo se tutto andasse bene. Le portate si succedevano senza sosta, il cibo era divino, piatti semplici, leggeri e per volere di Jimin molto piccanti. Naturalmente quest’ultimo aveva parlato con lo chef e chiesto per tae rigorosamente tutto senza piccante, dal momento che lo detestava. 
Quando le portate terminarono, si spensero le luci in sala e si illuminò solo la pista da ballo con una sedia centrale dove, ignaro di tutto, venne fatto accomodare tae. Jimin, in accordo con gli altri compagni, fece partire un mashup di Beyoncé che aveva in anticipo preparato yoongi su sua richiesta, e aveva iniziato a ballare accompagnato dagli altri membri. Inutile dire che tae non riusciva a togliergli gli occhi di dosso.. Park Jimin si muoveva sensuale e ipnotico come solo lui sapeva fare: prima avvicinandosi poi allontanandosi, prima tentando poi ammiccando, tanto che tae, dopo un minuto di coreografia, già non riusciva più a contenersi. Quando la musica finì, e con lei la coregrafia dei sei ragazzi, tutti applaudirono mentre Jimin andava dal suo sposo a lasciargli un casto bacio sulle labbra, al quale l’altro rispose selvaggiamente tirandolo più a sè e non volendo più lasciarlo andare. Subito dopo il dj fece partire now I know di kaleb j . Era la canzone che tae aveva scelto per loro. Sulla sala cadde il silenzio; tae andò a prendere Jimin, che nel frattempo stava accettando a testa bassa i complimenti di alcuni ospiti, e lo portò al centro della pista da ballo. Non avevano mai ballato in coppia così. L’adrenalina tra i due era al massimo. Tae mise con fermezza un braccio attorno la vita di Jimin e lo avvicinò a sè lentamente; Jimin si lasciò guidare. I due iniziarono a muoversi sulle note di quella canzone facendo pochi passi. A distanza sembravano un corpo unico. Tae canticchiava la canzone nell’orecchio di Jimin e Jimin sorrideva stringendogli il collo con le braccia, ad ogni frase, sempre di più. A metà canzone altre coppie si unirono ai due. Approfittando di quel momento, Jimin depositò un lungo bacio a stampo sulle labbra di tae e, sulle ultime note di kaleb j, le lasciò per togliersi un dubbio che lo perseguitava dall’inizio della cerimonia 
 
 
“Ma cosa hai fatto scrivere nel mio anello?”
“Per sempre” e tu?”
“Insieme”.
   
 
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