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Autore: takitaki    05/09/2021    0 recensioni
[Rei x Minako]
Sospirando, la ragazza tornò a osservare le copertine dei volumi intorno a lei, quando uno in particolare catturò la sua attenzione.
‘Citrus?’ lesse sulla copertina, mentre osservava i due personaggi: a sinistra una ragazza dai capelli lunghi neri con lo sguardo freddo ma decisamente sensuale, a destra una dai capelli biondi che sembrava piuttosto imbarazzata.
Mentre lo osservava, passò con il pollice sul viso della mora. In effetti le ricordava decisamente qualcuno, la stessa persona per cui adesso si ritrovava in quel posto a sfogliare quel genere di manga.
‘Tutta colpa sua’ sospirò, prima di iniziare a sfogliare il volume, ma qualcosa, anzi qualcuno, la spaventò.
"Minako-chan!"
"AAAAAH M-MAKO-CHAN!"
Genere: Comico, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Artemis, Inner Senshi, Minako/Marta, Rei/Rea
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Terza serie
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"Io..."

"Shouko-chan?"

"Io mi sono innamorata di te, Megumi-chan! Lo so che siamo entrambe ragazze Megumi-chan, ma io..."

"In realtà...è tantissimo tempo che anch'io...sono innamorata di te Shouko-chan!"

"Ohh Megumi-chan!" 

 

'Pff, che stupidaggine, magari fosse così semplice' sussurrò tra sé e sé la bionda guerriera dell'amore, richiudendo il manga che stava sfogliando per riporlo sullo scaffale del negozio.

Sospirando, la ragazza tornò a osservare le copertine dei volumi intorno a lei, quando uno in particolare catturò la sua attenzione.

Citrus?¹’ lesse sulla copertina, mentre osservava i due personaggi: a sinistra una ragazza dai capelli lunghi neri con lo sguardo freddo ma decisamente sensuale, a destra una dai capelli biondi che sembrava piuttosto imbarazzata.

Mentre lo osservava, passò con il pollice sul viso della mora. In effetti le ricordava decisamente qualcuno, la stessa persona per cui adesso si ritrovava in quel posto a sfogliare quel genere di manga.

Tutta colpa sua’ sospirò, prima di iniziare a sfogliare il volume, ma qualcosa, anzi qualcuno, la spaventò.

"Minako-chan!"

"AAAAAH M-MAKO-CHAN!" rispose la bionda gridando, nascondendo impanicata il volume dietro la schiena, osservando l'amica avvicinarsi.

"Che stai combinando?" chiese sorridendo, infilando le mani nelle tasche della giacca sportiva che indossava.

"N-Niente hahaha...e tu invece?" chiese con una risata piuttosto nervosa, mentre stringeva la presa sull’oggetto.

"Stavo curiosando tra i romanzi, poi ti ho notata e mi sono avvicinata...però mi sembri strana."

"S-Strana?"

"Si" rispose la bruna, piuttosto preoccupata dall'atteggiamento dell'altra che continuava a tremare e ridere in maniera bizzarra, quasi come se nascondesse qualcosa.

Makoto iniziò a guardarsi intorno, la sua attenzione fino a quel momento era stata concentrata sull’amica e non si era minimamente accorta del reparto in cui si trovava.

"Minako..."

"S-Si?" rispose l'altra con un sussulto.

"...ecco...non sapevo leggessi queste cose."

Minako sbiancò alle parole dell'amica, si era preoccupata così tanto di nascondere il volume che aveva in mano da non rendersi conto che entrambe erano circondate da scaffali e scaffali pieni di manga shoujo-ai.

Sentendo di essere ormai alle strette, tentò, nonostante il panico, di inventare una scusa quantomeno credibile, anche se agli occhi di Makoto era evidente che la guerriera dell'amore non sapeva cosa rispondere.

"Ecco...no beh vedi...ehm..." la bionda portò in avanti il volume che teneva tra le mani, mostrandolo alla più alta "...mi sono avvicinata soltanto perché...beh ecco...perché questa ragazza somiglia a Rei! Si...tutto qui!"

Makoto alzò un sopracciglio, decisamente sorpresa della risposta. Nonostante fosse evidente che stava mentendo, la ragazza decise di non stressarla ulteriormente, annuendo.

"Hai ragione, le assomiglia molto" rispose, notando immediatamente che Minako era tornata a respirare normalmente "quella accanto invece assomiglia a te, saranno i capelli.”

"A-A me? Dici davvero?" Minako voltò il volume, osservando l'altra ragazza in copertina "non hai tutti i torti" concordò, nonostante in realtà la somiglianza fosse ben poca, se quelle due fossero state loro non le sarebbe dispiaciuto.

"Di' un po' Minako-chan..."

"Hm?"

"Perché non lo compri?"

"E-EH?"

"Perché questa reazione?" chiese la più alta, ridendo del fatto che l'altra fosse diventata improvvisamente rossa in viso.

"N-Nulla è che-" Minako non riuscì a terminare la frase che l'altra le sfilò via il volume, dirigendosi alla cassa.

"M-Mako-chan!"

 

---

 

"N-Non c'era bisogno di comprarlo!"

"Ringraziami invece di lamentarti, no?" le rispose la bruna sorridendo, portando entrambe le mani dietro la nuca mentre camminava al fianco della bionda.

"Ti ringrazio..." sussurrò l'altra imbarazzata, abbracciando il sacchetto che conteneva il volume.

"Minako-chan."

"Hm?"

"Come mai ti piace tanto?"

"C-CHI?" il panico prese nuovamente possesso della ragazza, lasciando Makoto senza parole.

"...il...manga."

"...ah."

"...beh?"

"...non ho mai detto che mi piaceva!"

"Ma se lo stavi fissando da un bel po'..."

"Mi stavi spiando Mako-chan?"

"Ma no!"

Le due ragazze rimasero in silenzio per qualche minuto, dopodiché Minako si fece coraggio e decise di rivelare a Makoto la verità.

"Mako-chan..."

"Hm?" la ragazza inclinò leggermente la testa verso la bionda alla sua sinistra.

"Hai un po' di tempo?"

 

---

 

"Dai, adesso dimmi cos'hai" le disse sorridendo la bruna, prendendo posto di fronte a lei dopo averle servito una tazza di tè, che l’altra iniziò a fissare.

"Vedi ecco...sono innamorata di una ragazza...è per questo che stavo curiosando lì” confessò la bionda, con il viso decisamente rosso, mentre stringeva tra le mani il tessuto della sua gonna rossa.

Il suo sguardo però tornò immediatamente sull’amica nel momento in cui la sentì ridere di gusto, con una mano davanti alla bocca.

“M-Mako-chan?”

"Tu, la guerriera dell'amore, hai bisogno di un manga shoujo-ai perché non sai come comportarti? Davvero?" le chiese ridendo ancora l’altra.

“Ti ho appena detto che sono innamorata di una ragazza e questa è la tua reazione!?” ribatté, aggrottando la fronte.

“Scusa, scusa!” rispose la bruna, asciugandosi una lacrima “è solo che francamente quella mi è sembrata la cosa meno strana.”

“Che vuoi dire?”

“Beh non so le altre, ma non ho mai pensato nemmeno per un secondo che ci fosse qualcosa di sbagliato” rispose, portandosi una mano sotto il mento.

Il cuore di Minako si sentì improvvisamente più leggero. Certo, non aveva mai avuto paura che le sue amiche avessero smesso di parlarle o altro, sapeva quanto la loro amicizia fosse forte, ma il terrore di essere vista come ‘strana’ o ‘disgustosa’ almeno all’inizio la tormentava.

“Allora, chi è?”

“E-Eh?”

“Ti ho chiesto di chi si tratta!”

“Questo è troppo!”

“Dai!”

“Hm…” Minako non era sicura di volerle rivelare di chi si trattasse, aveva decisamente paura che a quel punto non sarebbe più riuscita a nasconderlo nemmeno alla diretta interessata.

“La conosco?”

“B-Beh...si.”

“Hmmm...è una sailor?”

“B-Beh...direi proprio di si…”

“Non sarà Usagi?” chiese la bruna, inclinando la testa preoccupata.

“NO NO MA CHE DICI!” rispose impanicata, agitando entrambe le mani in aria.

“Menomale” disse, tirando un sospiro di sollievo “allora...Rei?”

Il cuore di Minako quel giorno era stato messo a dura prova, aveva rischiato più di un attacco di cuore, ma mai come nel momento in cui l’amica pronunciò quel nome.

“...Minako?” le chiese, agitando una mano davanti al suo viso pietrificato.

“...si.”

“Si?”

“H-Hai indovinato” rispose, abbassando la testa e portandosi una mano dietro la nuca, decisamente imbarazzata.

Makoto sorrise, alzandosi dalla sedia per raggiungere l’amica che abbracciò molto forte, lasciando sul suo viso un’espressione decisamente sorpresa.

“Mako-chan…?”

“Fatti coraggio, Minako-chan! Sei la guerriera dell’amore o no?”

La bionda sorrise, sentire l’incoraggiamento dell’amica l’aveva decisamente fatta sentire meglio, ricambiò quindi la sua stretta, ringranziandola.

 

---

 

Quella sera stessa, una volta sul proprio letto, la bionda iniziò a pensare, mentre tra le dita accarezzava il manga regalatole da Makoto, tenendolo sul petto.

In effetti, da quanto tempo si sentiva così? Quand’è che aveva iniziato a provare un sentimento così forte nei confronti della guerriera di Marte?

Chiuse gli occhi, sorridendo ai ricordi che le riafforarono alla mente.

 

---

 

“Rei-chan! Rei-chan!” la voce di Usagi rieccheggiò nella sua mente, mentre osservava l’amica ormai priva di vita stesa sul terreno, con la testa sorretta proprio dalla principessa, che continuava a scuoterla.

“Il demone ha estratto il suo cuore puro…²” aggiunse Ami, piegandosi verso la mora per accarezzarle il viso, non riuscendo a trattenere le lacrime.

In quel momento Minako sentì una morsa al cuore, non riusciva nemmeno a muoversi. Si sentì inutile, il demone l’aveva attaccata con violenza davanti ai loro occhi e lei non era nemmeno riuscita a trasformarsi, se non fosse stato per l’intervento di due figure a loro sconosciute non sarebbero nemmeno riuscite a scacciare il mostro. Ma questo non aveva più alcuna importanza in quel momento, perché nulla avrebbe cambiato il fatto che Rei era lì, senza vita.

Strinse forte i pugni, tremando. L’aveva persa...per sempre?

Improvvisamente però, una forte luce si avvicinò a loro attirando la loro attenzione, dirigendosi verso il petto della mora: si trattava del suo cuore puro che faceva ritorno.

Dopo qualche secondo la guerriera di Marte riprese conoscenza, sorridendo alle altre come se nulla fosse successo, tentando forse di consolare Usagi, che era scoppiata a piangere mentre le altre e i gatti tirarono un sospiro di sollievo, ma non Minako, che sgranò gli occhi.

In quel momento, la guerriera di Venere se ne rese conto. Quando le lacrime iniziarono finalmente a rigare il suo viso, si accorse che la paura di perdere Rei era stata amplificata da un sentimento ancora più forte dell’amicizia.

“Minako?” Makoto se ne accorse per prima, rialzandosi per consolare la bionda, poggiandole le mani sulle spalle “adesso Rei sta bene, tranquilla.”

La ragazza però non riuscì nemmeno a rispondere alla bruna accanto a lei, continuando a singhiozzare e portandosi infine le mani sul viso, per nascondersi.

“Mina.”

La sua voce però, le fece saltare un battito.

“Mina, guardami.”

La sua voce calma, rassicurante, la convinse a spostare le mani.

“Sto bene.”

Il suo sorriso, in quell’istante, le sembrò la cosa più bella del mondo.

 

---

 

Il suo sorriso, già. Rei era una persona piuttosto fredda di solito, passava la metà del tempo a rimproverare Usagi o lei stessa, eppure quando sorrideva non aveva rivali, le scaldava il cuore più di ogni altra cosa, come quella volta.

 

---

 

“Venus Love-me Chain!” gridò, lanciando il proprio attacco verso il demone che aveva di fronte, mancandolo però di poco.

“Diamine!” esclamò, aggrottando la fronte, decidendo questa volta di avvicinarsi al nemico per essere sicura di colpirlo, ma quest’ultimo si dimostrò più furbo di quanto sembrasse: come il suo aspetto da pianta avrebbe potuto far intuire infatti, allungò uno dei suoi arti verso la guerriera dell’amore, in modo da prenderla in controtempo.

“Burning...Mandala!”

Minako si parò istintivamente il viso con le braccia per proteggersi dell’attacco, osservando sopresa però che il mostro era stato colpito invece da una scarica di fuoco, proteggendola. Subito dopo, una figura familiare le arrivò davanti.

“Mars…” sussurrò sorridendo, mentre abbassava le braccia, ma la ragazza non ebbe nemmeno il tempo di ringraziare l’altra che si sentì afferrare il viso proprio da quest’ultima.

“Sei ferita?” chiese con un tono calmo, nonostante il suo viso esprimesse tutt’altro.

“N-No…” rispose la bionda, arrossendo lievemente, osservando successivamente le labbra della mora curvarsi in un sorriso che le sciolse il cuore.

“Menomale.”

 

---

 

“AHHH STUPIDA REI!” gridò la ragazza facendo spaventare il povero Artemis che dormiva accanto a lei, rossa in viso anche al solo ricordo di quel momento.

“M-Mina!?” chiese il gatto bianco, decisamente preoccupato, mentre risaliva sul letto da cui era caduto per lo spavento.

“Scusami Artemis, non volevo gridare così forte” si scusò mettendosi seduta, grattandosi la nuca mentre l’altro la rimproverava. Senza saperlo però, i suoi rimproveri avevano fatto ricordare qualcos’altro alla sua padroncina che, per questo, smise immediatamente di ascoltarlo.

 

---

 

“Ehi Ami-chan, questo va risolto così vero?”

“Si esatto Mako-chan.”

‘Che invidia, almeno lei ha capito’ pensò la guerriera dell’amore, mentre osservava le due amiche sedute una accanto all’altra intente a svolgere i compiti.

Lei invece continuava a non capirci proprio nulla di quella roba, non che ci avesse davvero mai provato seriamente, ma insomma chi è che aveva deciso che mettere lettere e numeri insieme sarebbe stata una buona idea? Continuò a chiederselo come ogni giorno, mentre faceva girare la matita tra le dita, spostando lo sguardo dalle due ragazze dall’altra parte del tavolino basso per constatare che Usagi si era addormentata sul pavimento come suo solito, e Rei, invece, stava leggendo lontano da loro, seduta sul letto.

La invidiava molto, lei non aveva alcun test d’ingresso per la scuola superiore, quindi non doveva studiare ogni giorno come loro, ma non era per questo che si fermò a guardarla. Il suo viso, concentrato sulla lettura, le sembrò più bello del solito.

Forse però la osservò davvero per troppo tempo, poiché la mora si voltò con un sopracciglio alzato avendo evidentemente percepito il suo sguardo.

“Che hai da guardare?”

“E-EH!? NON TI STAVO-” rispose impanicata, lasciando cadere la matita.

“Si che mi stavi guardando.”

“NO NO TI SBAGLI!”

Rei assunse un’espressione che Minako fece fatica a decifrare, sembrava offesa dalle sue risposte, ma non arrabbiata. Lo sguardo di quella ragazza era sempre troppo difficile da interpretare per lei, e forse anche questo contribuiva ad accrescere il fascino che la mora esercitava su di lei.

Minako però notò la ragazza alzarsi e venire verso di lei, arrossendo decisamente troppo per non sembrare sospetta.

Rei posò sul tavolino il libro che stava leggendo, abbassandosi per prendere posto accanto alla bionda, verso cui si voltò mentre sistemava una ciocca di capelli dietro l’orecchio destro.

“R-R-R-Rei-chan!?” chiese la ragazza, sul punto di svenire a causa della vicinanza pericolosa che la guerriera di Marte aveva creato tra loro con nonchalance.

“Vuoi una mano?”

“E-EH?”

“Ti ho chiesto se vuoi una mano…”

“P-PERCHÉ?”

“Ma come perché? Mi sembri in difficoltà…”

“E-EH!? I-IN DIFFICOLTÀ?” chiese, davvero preoccupata che Rei si fosse accorta di qualcosa.

“Si...con i compiti…”

“...ah” il cuore di Minako tornò a battere regolarmente soltanto in quell’istante.

“Allora, vuoi?”

“S-Si...grazie…” rispose, tentando di nascondere l’imbarazzo con la mano, mentre Rei si concentrava sul suo quaderno, probabilmente per capire di cosa si trattasse.

La mora iniziò a parlare, spiegandole l’esercizio, ma la bionda era decisamente più interessata ad osservare le sue labbra che raramente poteva vedere da così vicino.

“Mina.”

“S-Si?”

“La prossima volta...chiedimelo direttamente, stupida.”

Minako sorrise, non riusciva bene a capire perché, ma quella frase l’aveva fatta sorridere dolcemente. Certo, forse per Rei era una cosa da nulla, si trattava soltanto di aiutare un’amica con i compiti, eppure per la guerriera dell’amore significava davvero molto.

 

---

 

“Mina! Mi stai ascoltando!?”

“A-AH SI!”

“Perché sei così rossa?” chiese Artemis, inclinando la testa.

“N-Non si chiedono queste cose ad una ragazza!” ribatté, lanciandogli un cuscino che il gatto evitò prontamente.

Minako tornò a stendersi, osservando il soffitto e ripensando a quell’ultimo ricordo decise, poco prima di addormentarsi, che l’indomani avrebbe chiesto nuovamente a Rei di aiutarla, anche solo per averla vicina.

 

---

 

Il giorno seguente, come ogni pomeriggio dopo la scuola da circa un anno, le cinque ragazze si diedero appuntamento al tempio Hikawa per studiare assieme.

Come al solito, lei e Usagi erano le uniche in ritardo, colpevoli di essersi fermate alla sala giochi gestita da Motoki per sfidarsi all’ennesimo gioco di guida.

Dopo essere state entrambe sgridate da Rei, le due si diressero nella camera della mora assieme a quest’ultima, dove Makoto e Ami le stavano aspettando decisamente troppo vicine.

Al loro ingresso, la più alta tra le sailor alzò una mano per salutarle.

“Yo, Minako-chan, Usagi-chan” e la guerriera dell’amore non poté fare a meno di notare l’occhiolino che la bruna le rivolse quando pronunciò il suo nome, provocandole un brivido lungo la schiena.

Maledetta Makoto, sapevo di non potermi fidare di lei’ pensò, mentre prendeva posto al tavolino, inginocchiandosi su di un cuscino e tirando fuori i quaderni.

Ma ovviamente, in quel momento studiare era ciò che meno le interessava, il suo obiettivo era decisamente un altro. Si voltò infatti verso le altre ragazze per controllare la situazione: Usagi si era seduta accanto ad Ami per chiederle una mano in inglese, Makoto era ancora appiccicata alla guerriera dai capelli blu intenta a risolvere qualche esercizio di algebra e Rei se ne stava esattamente di fronte alla bionda intenta a leggere un manga.

“R-Rei-chan.”

“Hm?” la mora alzò lo sguardo dal volume, incrociando quello della bionda che arrossì lievemente, non riuscendo a rispondere.

“Beh?”

“E-Ecco…” ‘coraggio Minako, fatti forza, sei la guerriera dell’amore!’ si disse, mordendosi un labbro nel tentativo di arginare la tensione “m-mi aiuteresti?”

Rei sospirò, alzandosi immediatamente per raggiungerla.

“Non capisco perché sei così agitata” si limitò a dire, prendendo posto alla destra della ragazza, come l’ultima volta.

Minako tirò un sospiro di sollievo, volgendo lo sguardo a Makoto che le sorrise come per dirle che era fiera di lei.

Bene, ce l’ho fatta. Prendi questo Rei Hi-’ contro ogni previsione, i pensieri della guerriera dell’amore vennero bruscamente interrotti da una sensazione tanto piacevole quanto inaspettata: Rei Hino, Sailor Mars, proprio lei, senza alcuna ragione né preavviso, le aveva portato una mano sul fianco sinistro, avvicinandola a sé, mandando in tilt qualsiasi cellula della bionda.

“Guarda, qui devi usare questa formula…”

La mano di Rei, sul suo fianco, che la stringeva.

“...poi sostituisci questo e svolgi questo calcolo…”

La sua voce che suonava così dolce e premurosa mentre le spiegava l’esercizio, il suo respiro così vicino all’orecchio.

“...e infine questo è il risultato…”

Le sue labbra così vicine...perché Rei le stava facendo questo?

“Minako?”

Rei se n’era accorta forse?

“Minako?”

Ma c’era davvero una possibilità che l’altra potesse essere interessata a una come lei?

“Minako!”

“E-EH?”

“Si può sapere che ti prende? Mi chiedi di aiutarti e poi non mi ascolti” la rimproverò la mora, aggrottando la fronte.

“N-Nulla è che io…”

“AHH NON È POSSIBILE! COME PUÒ FINIRE COSÌ!?” la voce stridula di Usagi attirò l’attenzione di tutte le presenti, che immediatamente si accorsero che quello che stringeva tra le mani non era sicuramente un quaderno di inglese.

“Usagi-chan! Torna a studiare inglese o ti dimenticherai tutto!” la rimproverò prontamente Ami, confiscandole il manga che la ragazza stava leggendo appassionatamente, fermandosi poi a osservarne la copertina.

“Oh, non è Sailor V?” chiese Ami, non riconoscendo il volume.

In quel momento il panico di Minako arrivò ad un livello che avrebbe provocato uno svenimento immediato a qualsiasi altro essere umano.

“Hmhm, è un nuovo manga che ho preso dalla borsa di Minako” rispose piuttosto tranquilla la ragazza, facendo così voltare tutte le altre verso di lei.

“U-Usagi-chan!” ribatté la guerriera dell’amore.

“Tipico di Usagi, prendere le cose altrui senza permesso” la rimproverò Rei, ottenendo in risposta un’occhiataccia dalla principessa.

Ami intanto stava ancora osservando la copertina, forse troppo ingenua per individuarne immediatamente il genere.

“Ami-chan?” Makoto aveva notato l’interesse della ragazza accanto a lei e sebbene volesse aiutare Minako a uscire da quella situazione prima che passasse a miglior vita, non sapeva come prenderlo dalle sue mani senza sembrare rude o sospetta.

“Rei-chan.”

“Hm?”

“Questa ragazza in copertina ti assomiglia” asserì sorridendo dolcemente la guerriera di Mercurio, voltando il volume verso l’altra che non aveva ancora avuto occasione di vederla per bene.

“Dici?” chiese l’altra, stringendo per qualche motivo la presa che aveva su Minako, facendola sussultare “l’hai comprato per questo?”

Così diretta!? Stupida Rei Hino!’ pensò, mentre si sentiva mancare. Dopotutto non poteva aspettarsi altro dalla sacerdotessa più famosa di Juuban.

“S-Si…” rispose, voltandosi di lato mentre con la coda dell’occhio osservava Rei prendere tra le mani il volume.

“L’altra invece assomiglia a Minako non trovi?”

Makoto...che tu sia maledetta!’ pensò chiudendo gli occhi per la disperazione al suo intervento decisamente non necessario.

“Hm...forse un pochino, anche se lei è decisamente più carina.”

In quel momento Minako non sapeva più a chi volesse dar fuoco, a Makoto per aver peggiorato la situazione, a Usagi per averle soffiato quel maledetto manga o a Rei per aver detto una cosa così dolce e inaspettata mentre continuava a stringerle il fianco come se questo non le provocasse già abbastanza brividi.

“Hmhm, è vero!” concordò Usagi, muovendo la testa su e giù.

“Lo penso anch’io!” asserì Ami, sorridendo verso la mora “mi piacerebbe sapere di che cosa parla quel manga…” continuò la guerriera dai capelli blu, portandosi l’indice sul mento.

“Ahh Ami-chan è semplicissimo, parla di-”

“HAHAHA USAGI NON DOVRESTI FARE SPOILER NO?” questa volta l’intervento di Makoto si rivelò davvero utile, e la guerriera dell’amore le fu grata di aver prontamente bloccato la bocca della principessa con una mano.

“Si tratta di uno shoujo-ai no?” la voce di Rei arrivò come una freccia, dritta al cuore sia di Minako che di Makoto.

L’universo mi odia, non c’è altra spiegazione’ pensò, aprendo leggermente gli occhi soltanto per incrociare lo sguardo con Makoto, non sapendo più che cosa fare.

“S-Si…” rispose, evitando con ogni mezzo lo sguardo della sacerdotessa.

“Di che cosa si tratta?” chiese curiosa Ami, togliendosi gli occhiali per poi poggiarli sul proprio libro di testo.

Ami...io mi fidavo di te’.

“Tratta di amore tra ragazze, guarda” rispose, indicando la ragazza dai capelli scuri in copertina “credo stia provando a baciarla.”

Rei Hino...come fai a essere così tranquilla mentre dici queste cose?

“Oh…” Ami arrossì leggermente, coprendosi la bocca con una mano, ma la sua espressione così innocente si rivelò presto un’arma a doppio taglio “Rei-chan...tu hai mai provato a baciare Minako-chan?”

“AMI-CHAN!” gridò nel panico la guerriera dell’amore.

AMI CHE COSA DIAMINE TI SALTA IN MENTE?’ Minako e la sua complice si scambiarono uno sguardo disperato, chi avrebbe mai immaginato un risvolto simile? Da Ami poi!

“Ohoh! Voglio saperlo anch’io!” esclamò Usagi, portando entrambe le mani sul tavolo per sollevarsi leggermente.

Proteggere la principessa eh? Io la ammazzo’ pensò la bionda, stringendo con forza un pugno sotto il tavolo.

“A pensarci bene...una volta è successo³” Rei rispose senza sentirsi minimamente turbata dalla domanda della inaspettatamente perfida Ami, facendo perdere più di un battito alla povera Minako che iniziò a ricordare quel che la sacerdotessa stava per raccontare.

“...ricordate quando ha insistito per provare com’era la mia scuola?” iniziò “quel giorno un demone mi ha attaccato e sono stata posseduta.”

“D-Davvero?” chiese Usagi, un po’ spaventata.

“Si” continuò Rei “questo demone ha tentato di farmi baciare delle studentesse, tra cui anche Mina” quest’ultima, non appena nominata, si voltò verso la mora, osservando un sorriso formarsi sulle sue labbra.

“Ma per fortuna Minako si è trasformata e mi ha salvata, non avrei mai voluto farle una cosa del genere mentre ero posseduta.”

“Rei-chan…” sussurrò Minako, decisamente sorpresa, mentre l’altra, terminato il racconto, si voltò finalmente verso la bionda al suo fianco, regalandole un sorriso mentre si sistemava una ciocca di capelli dietro l’orecchio.

“Oh ma guarda che ora si è fatta! Ragazze dovevate aiutarmi con quella cosa ricordate?” esordì Makoto, afferrando per mano sia Usagi che Ami.

“M-Mako-chan veramente io-” Ami tentò di fermarla, ma lo sguardo di Makoto le fece capire che doveva fidarsi di lei, così, insieme alla bruna, trascinò Usagi fuori di lì dopo aver raccolto in fretta le loro cose.

Grazie Makoto, ti devo un favore’ pensò la bionda, scambiando un ultimo sguardo con la complice, guardandole andare via.

“Ragazze un attimo! Dove stiamo andando!? EHI!” quelle grida isteriche furono le ultime cose che le due ragazze, rimaste sole, riuscirono a sentire in lontananza.

“Ma che hanno quelle tre?” si chiese Rei con uno sguardo perplesso, ridendo subito dopo con una mano davanti alla bocca “tu rimani qui Mina?”

“Rei-chan…”

“Hm?”

“Prima hai detto…” iniziò Minako, stringendo nella mano la parte superiore della sua divisa alla marinara “...che non avresti mai voluto fare una cosa del genere mentre…” la bionda fece un respiro profondo, mentre l’altra inclinò la testa curiosa “...mentre eri posseduta ecco...quindi mi chiedevo se…”

Niente...non ci riesco...come faccio a chiederglielo?’ la mente della guerriera dell’amore era andata totalmente in tilt, e lo sguardo di Rei, così vicino, puntato addosso, non aiutava di sicuro.

“Vuoi sapere se normalmente lo avrei fatto, giusto?” chiese la mora, sorridendo dolcemente.

“S-Si...in verità si…” rispose, con tutto il coraggio che riuscì a trovare, chiudendo gli occhi mentre aspettava una risposta.

“Bastava chiedermelo, stupida” le sussurrò la mora, prima di portare una mano sotto il suo viso, chinandosi verso di lei per baciarla dolcemente.

Rei Hino...ti odio così tanto.’

 

---

 

“Allora? Com’è andata?” chiese la bruna impaziente, mentre con una mano arricciava alcune ciocche di capelli attorno alle dita e con l’altra teneva la cornetta.

“M-Mi ha baciata…” rispose con un tono imbarazzato l’altra.

“Davvero!?”

“S-Si! Tutto grazie a te...Mako-chan.”

“Sai che cosa vuol dire questo?”

“No...cosa?”

“Che sono io la VERA guerriera dell’amore! HAHAHA!”

“EHI! NON CI PENSARE NEMMENO!”

 

---NOTE---

 

¹Citrus è un manga shoujo-ai, edito in Italia da Planet Manga.

²Il flashback si riferisce al primo episodio di Sailor Moon S.

³Quel che Rei sta raccontando non è una mia invenzione, si tratta di un capitolo speciale del manga, denominato ‘Rei and Minako's Girls School Battle?’.

Per scrivere questa fanfiction ho preso ispirazione sia dall’anime degli anni ‘90 che dal manga, i caratteri dei personaggi si equivalgono abbastanza in entrambe le opere, quello di Rei invece ho voluto renderlo più simile al manga di Naoko Takeuchi.

   
 
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