Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: Duchessa712    06/09/2021    1 recensioni
-La canzone dell'amore perduto, che parla soprattutto di promesse infrante e sogni spezzati, di un tradimento così grande da portare quasi alla follia-
-No, mia signora, non la conosco-.

Ad Approdo del Re, Sansa è sola, senza famiglia, senza amici, ostaggio dal valore inestimabile, il giocattolo preferito di Re Joffrey.
Ma cosa succede quando trova un'improbabile alleata proprio in Cersei, che nasconde più di un segreto e possiede ancora un cuore e una coscienza?
Cosa succede quando nessuna delle due è più capace di prevedere cosa accadrà, proprio nel momento in cui c'è il rischio di perdere tutto?
Fino a che punto saranno disposte a spingersi la Lupa e la Leonessa per proteggere se stesse e lo strano sentimento (pietà? comprensione? amicizia? amore?) che nasce, prepotente ed esplosivo e pericoloso tra di loro e sembra legarle sempre di più l'una all'altra?
(La storia, eccetto il primo capitolo, inizia dopo la morte di Ned e prima che Myrcella parta per Dorne.
Come penso si sia capito da questa introduzione i personaggi, Cersei in particolare saranno OC).
(Sansa/Cersei)
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash, Crack Pairing | Personaggi: Cersei Lannister, Sansa Stark
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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XXIV atto

Il Nord era freddo e inospitale, sia verso la Regina straniera, sia verso il Re che l'aveva tradito e, in mezzo allo scontento e al sospetto, a preservare gli equilibri e giocare con cautela, c'era Sansa, bella e fredda e così stanca di dover sempre subire conseguenze di azioni che non aveva compiuto. Tutti pretendevano qualcosa e tutti andavano da lei: Arya e i suoi sogni spezzati, perché Jon non era più il ragazzo della sua infanzia, Jon stesso, capace di ripetere il solito ritornello, e Tyrion, che tesseva le lodi della sua Regina, ma mentre lo faceva non era capace di sostenere lo sguardo di nessuno.
Era al centro di troppi intrighi e troppe guerre, Sansa, e stava ancora piangendo Tommen e Myrcella e Rickon, stava ancora curando le ferite di cui tutti si erano dimenticati. Era al centro di tutto e voleva solo che tutto avesse fine.
Invece era la Lady di Grande Inverno, che doveva nutrire e vestire armate di barbari con le provviste destinate alla sua gente.
Invece era seduta nel posto che sarebbe spettato a suo fratello a fare da giuria a Jaime Lannister e placare gli animi.
Che cosa pensava, lo Sterminatore di Re, che i suoi crimini sarebbero stati dimenticati e di espiare in pace le sue colpe morendo in battaglia?
Davvero persino Tyrion era stato tanto stupido da credere alle promesse di Cersei?
Come erano caduti in basso, i Lannister, una volta sulla vetta del mondo, vestiti di oro e di sangue.
Come erano soli, adesso, Leoni divisi senza un branco.
Jaime Lannister sembrava il più sperduto di tutti e Sansa sentì una mano ghiacciata stringerle le viscere quando, mentre Brienne parlava, lo vide incrociare lo sguardo di tutti coloro che lo volevano morto per un motivo o per l'altro. Erano di smeraldo, gli occhi dei Lannister, e da bambina li aveva immaginati sulle picche accanto alla testa di suo padre e poi se ne era innamorata. Erano di smeraldo e erano così stanchi e così vecchi e così pieni di rimorsi e di speranza.
Erano gli occhi di Cersei. Per un momento furono gli occhi di Cersei e Sansa strinse i braccioli della sedia, immobile e impassibile mentre Jaime Lannister perorava la sua causa e Daenerys Targaryen raccontava la sua storia.
-Le cose che facciamo per amore - disse Bran e fu lui a segnare il destino dello Sterminatore di Re.

-Ti ho odiata per tanto tempo, Lady Stark-.
Era davvero incosciente e ingrato, Jaime Lannister, per rivolgersi così alla donna che aveva appena difeso la sua vita davanti alla Madre dei Draghi.
Ma, dopotutto, incosciente e arrogante lo era sempre stato, e Sansa doveva ammettere di non ricordare molto di lui dal suo periodo alla Fortezza Rossa.
-La tua fuga l'ha distrutta-
-Ha assoldato mercenari e uomini di ogni genere per trovarmi e portarmi da lei-
-Viva, mia signora. Tyrion lo avrebbe accettato anche morto. Ti aveva invitata anche a Fossa del Drago, se non erro-
-Sì-
-Mi sono sempre chiesto perché-
-Perché cosa? -
-Perché viva. L'ho chiesto anche lei. Le ho chiesto quali fossero i suoi progetti per te. Non ne aveva-
-Perdona se fatico a crederti, Ser Jaime-
-È la verità. Non ne aveva. Non mi ha risposto. Forse una parte di lei sperava che le cose potessero tornare come prima. Forse esiste ancora, quella parte di lei-
-Che cosa intendi? -
-Non è più la don a che ricordi, Lady Stark-
-Nemmeno io lo sono-, ma Jaime scosse la testa.
-Prima hai parlato al passato. Hai detto di avermi odiata. Ora non più? -
-No, Lady Stark-
-Perché? -
-Perché non sei capace di mentire-.
Sansa non capì il significato di quella risposta e prima che potesse chiederlo, Brienne si avvicinò loro.
   
 
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