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Autore: BeaBia92    07/09/2021    1 recensioni
Aleksander e Luda non hanno ancora finito di raccontarsi, perciò ecco altre 10 one shot dedicate a loro.
Genere: Angst, Fantasy, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Darkling
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
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HERE I AM

Era una tiepida giornata di sole, il cielo colorato di un azzurro intenso, nessuna nuvola all’orizzonte.

La primavera era finalmente arrivata e la natura si era risvegliata in tutta la sua magnificenza.

Luda e Aleksander stavano facendo una passeggiata mano nella mano.

Esploravano i dintorni della loro nuova casa.

Avevano deciso di stabilirsi in un unico posto dato che lei era incinta e presto avrebbe avuto difficoltà nell’affrontare lunghi viaggi.

Inoltre nel villaggio avevano conosciuto una brava ed esperta levatrice, che a Luda era andata subito a genio.

In quel magico posto nessuno li avrebbe disturbati, né i Grisha né gli umani; si erano assicurati di questo prima di stabilirvisi.

Per affrontare i mesi successivi Luda aveva bisogno di tranquillità e pace, non di ansie e timori.

Aleksander avrebbe fatto di tutto per proteggerla, soprattutto ora che era più vulnerabile.

Avevano dovuto mettere in pausa la ricerca dell’amplificatore per la guaritrice, ma l’avrebbero ripresa non appena possibile.

Il Grisha oscuro era a buon punto con la decifrazione degli antichi manoscritti ed era sicuro che presto avrebbe individuato l’esatta ubicazione di quella remota reliquia.

Potevano essere considerati dei semplici artigli, ma erano abbastanza potenti da permettere a Luda di vivere almeno altri duecento anni.

Non era l’eternità, però era un buon inizio.

Aleksander osservò con la coda dell’occhio la sua compagna, il volto di lei era sereno e i suoi occhi chiari osservavano curiosi il paesaggio attorno a loro.

Iniziava a intravedersi la pancia arrotondata sotto i vestiti leggeri e ogni tanto beccava Luda che la accarezzava dolcemente.

Adorava vederla compiere quel semplice gesto, era come se volesse dare a loro figlia già tutto l’amore di cui lei era capace.

Sì, figlia. Luda era sicura di quello. Diceva che era una sensazione e lui di certo non le avrebbe dato torto.

Avrebbe amato avere sia un maschio che una femmina, semplicemente perché sarebbero stati parte di lui e non aveva ancora potuto sperimentare nulla di simile.

Lo avrebbe fatto tra qualche mese.

La gravidanza di Luda procedeva bene e senza troppi fastidi, aveva avuto le classiche nausee mattutine, ma essendo una guaritrice aveva imparato qualche trucco per attenuarle.

Attenuarle e non eliminarle del tutto, voleva godersi ogni singolo istante di quell’esperienza, fastidi compresi.

Aveva la fortuna di avere un compagno meraviglioso come Aleksander al suo fianco, non la lasciava un attimo e lui non perdeva occasione di esternarle il suo amore. Non gli servivano grandi gesti, bastavano delle piccole accortezze e Luda immancabilmente le notava tutte.

Non credeva potesse esistere un’altra persona così premurosa e attenta ai suoi bisogni.

“Ohhh!” esclamò stupita Luda fermandosi improvvisamente.

“Tutto bene?” le domandò subito Aleksander, nel tono di voce si avvertiva la preoccupazione.

Sul volto di lei si allargò un enorme sorriso non appena capì cosa era successo.

Aveva sentito un leggero colpetto al basso ventre, una sorta di sfarfallio.

Si portò con tenerezza le mani sulla pancia.

“Credo che nostra figlia abbia appena tirato il suo primo calcetto..”

Luda non riuscì a impedire ai suoi occhi di diventare lucidi per l’emozione.

Fino a quel momento aveva solo assistito ai cambiamenti del suo corpo, ma ancora niente di tangibile, niente che indicasse la presenza di quella creatura che cresceva dentro di lei.

Con quel primo calcetto, però, la piccolina le stava chiaramente dicendo:

Ehi mamma, sono qui, sono reale. Tra qualche mese mi conoscerai..”

Anche Aleksander si era emozionato a quelle parole e in quel momento i suoi occhi erano illuminati e un dolce sorriso faceva capolino sulle sue labbra.

Luda gli prese una mano e se la portò sulla pancia, nel punto esatto in cui aveva avvertito lo sfarfallio.

E attesero pazientemente guardandosi negli occhi.

La piccolina, come attirata dalla volontà dei suoi genitori, manifestò di nuovo la sua presenza con un altro piccolo calcio.

La mano di Aleksander avvertì chiaramente quel lieve cenno, anche se non era stato forte.

Sua figlia era lì e stava comunicando con loro, diceva che andava tutto bene.

I sorrisi sui volti delle due anime gemelle erano se possibile ancora più larghi, gli occhi pieni di lacrime di gioia.


Musica -> https://www.youtube.com/watch?v=THaM3pORpMs

****
E' martedì e quindi eccovi una nuova one shot. Questa è cortina, lo so, ma compensa in dolcezza.
Ho pensato mancasse un altro piccolo anedetto della famiglia Morozova, così vediamo anche la prima manifestazione della presenza della piccola Yelena.
Spero vi sia piaciuta!
E quale musica potevo scegliere se non "Here I am" di Bryan Adams? Adoro questa canzone, anche quella in italiano cantata da Zucchero che si sentono nel film "Spirit-Cavallo selvaggio".
Cosa ne pensate? Vi è sembrata adatta? A me ha dato parecchia ispirazione.
A martedì prossimo ;)

 
  
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