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Autore: Little Firestar84    08/09/2021    1 recensioni
“Sai, non vorrei dire, ma credo che Raj ti stia facendo gli occhi dolci…” Penny alzò entrambe le sopracciglia con fare allusivo [...]
“Ma per favore, Raj fa gli occhi dolci a qualsiasi elemento di sesso femminile sopra i ventun anni! Senza offesa, ovviamente. Sono certa che tu abbia fascino da vendere.”

Le ragazze fanno shopping...
Genere: Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Amy Farrah Fowler, Bernadette Rostenkowski, Nuovo personaggio, Penny, Sheldon Cooper
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Trama? Che trama? Ammetto che questa storia abbia poco in quanto a trama o senso, si tratta di una semplice vignetta a tema Big Bang Theory-  anzi… a dirla tutta, si tratta di un sogno, di quelli strani. Con quasi tutta la banda!

“Sai, non vorrei dire, ma credo che Raj ti stia facendo gli occhi dolci…”

 Penny alzò entrambe le sopracciglia con fare allusivo, mentre la sua amica e collega, Carrie, si sedette sullo sgabello del negozio di scarpe, guardandosi intorno alla ricerca del capo ideale: per quanto carine fossero le scarpe che indossava al lavoro, erano tutte comode, e nessuna particolarmente sexy, mentre per l’appuntamento che era riuscita a strappare all’affascinante dottore dietro a cui sbavava da mesi, se non anni, a lei serviva qualcosa che urlasse: prendimi, sono tua, fa di me quello che vuoi!

“Ma per favore, Raj fa gli occhi dolci a qualsiasi elemento di sesso femminile sopra i ventun anni!” Bernadette sentì il bisogno di chiarire, mentre Carrie prendeva in mano un elegantissimo e stiloso tacco 12 in metallo, riccamente lavorato. “Senza offesa, ovviamente. Sono certa che tu abbia fascino da vendere.” Aggiunse con un tono mellifluo e voce melodiosa, chinandosi verso l’amica.

“Sono quasi del tutto certo che ci sia ben poco di lusinghiero in Raj che vorrebbe corteggiarmi…” Indossando le scarpe di pelle lucida nera, si alzò in piedi, guardandosi la punta dei piedi. “Se vogliamo chiamarlo corteggiamento.”

“Più che una scarpa, quella sembra uno strumento di tortura…” Amy affermò, sistemandosi gli occhiali, mentre guardava quell’oggetto che le altre donne adoravano con occhio critico.

“Davvero?!” Carrie esultò. “Perché io voglio torturarlo, assolutamente! Quel delizioso cioccolatino dal cuore morbido sarà finalmente mio!”

Amy strinse gli occhi, pensierosa. “Ma Travis non è di colore!”

“Sì ma io adoro il cioccolato bianco,” Carrie ammise, chinando il capo sulla spalla mentre rifletteva sulla scelta delle scarpe, gli occhi che ricadevano  su di un altro modello che sembrava altrettanto peccaminoso. “E poi tutte le volte che lo incontro mi viene in mente un cioccolatino col cuore liquido che lentamente si scioglie in bocca. Gnam!”

Amy aprì la bocca per replicare, ma, colpita dall’analogia usata, comprendendone il doppio senso,  si chiuse la bocca come con una zip, stringendo le labbra in una linea sottile.

“E per frasi come queste lei è nostra amica…” Bernadette fece schioccare la lingua contro il palato, voltandosi verso la moglie di Sheldon. “Siamo tutti strani qui!”  

“Ehi, bada a come parli!” Penny si scandalizzò, mentre le donne si voltarono a guardarle, alzando ognuna di loro un sopracciglio con fare interrogativo. Dopotutto, per quanto normale Penny fosse stata in gioventù, aveva ormai perso quello status, a furia di frequentare quella squadriglia sgangherata di nerd e le sue amiche…. “Ehi, io sono perfettamente normale, anzi! Guardate, a me piacciono perfino… perfino queste scarpe!”

Senza nemmeno pensarci, né fare caso a cosa stava facendo, Penny afferrò il primo paio di scarpe che le capitò sotto mano.

Mai scelta fu più sbagliata: si trattava di un paio di stivali aderenti in vinile bianco, non dissimili da quelli indossati dal personaggio femminile della serie televisiva The Avengers,  ma questi tuttavia avevano una particolarità: la zeppa. Alta dodici centimetri buoni, era di plexiglass trasparente, riempito di un liquido azzurrognolo e quelli che sembravano pesci e stelle marine.

Penny guardò l’oggetto che aveva in mano disgustata: pregò con tutta se stessa che quei cosi fossero finti, o almeno imbalsamati.

“Non credo che il voler indossare un acquario ai piedi ti renda propriamente normale…” Carrie la informò, sarcastica, e intanto, Penny sbuffò, mettendo via quell’articolo infernale. La donna aprì la bocca per dire qualcosa, quando però vide in lontananza arrivare i loro rispettivi compagni… Raj aveva alzato agli occhi al cielo, Howard si nascondeva il viso dietro una mano, Leonard stava digrignando i denti con le mani in tasca dei jeans e Sheldon… beh, Sheldon aveva messo il broncio, incrociando le braccia proprio come un bambino petulante di pochi anni.

“Ma non eravate andati a fare un giro perché vi annoiavate a starci dietro?” Amy domandò, ed intanto Penny scosse leggera il capo.

“Ehy, mi hanno trascinato loro via! Io adoro guardare le scarpe, sceglierle è una forma d’arte e dicono tutto quello che c’è da sapere su una donna, lo dice sempre anche Sarah Jessica Parker!” Raj provò a difendersi. Mano sul cuore, chinò il capo e si abbassò, mettendosi a fissare le scarpe che Carrie aveva indosso. “Queste, ad esempio, dicono cose molto interessanti…”

Carrie sbuffò; tentata di schiacciargli il naso con un tacco dodici, si limitò invece a prenderlo per un orecchio e tirarlo su.

“E questo cosa ti dice, invece, Raj?” Gli domandò, secca, con voce sibilante.

“in realtà, questa situazione è stranamente eccitante, mi devo preoccupare?” Le domandò. Alzando gli occhi al cielo, lo lasciò andare, prima di sedersi nuovamente sullo sgabello e rimettersi le sue scarpe, quel capolavoro di erotismo e pelletteria al sicuro nella scatola di cartone rosa pastello, tra delicate veline soffici come nuvole.

“Beh, allora, si può sapere cosa avete combinato con quella faccia da funerale?”  Domandò loro. Desiderava anche cambiare argomento, perché Raj a volte la metteva in imbarazzo ed in risi, a volte perfino più di Stuart.

 “Sheldon ci ha portati nel negozio di giocattoli,” Leonard spiegò, freddo e decisamente nervoso, con una vena che gli pulsava all’altezza della fronte. Si tolse  gli occhiali, voltandosi verso Sheldon, che ancora aveva il muso. “E indovinate cosa ne pensano le guardie di un quarantenne che gira intorno a dei bambini?”

“Sheldon!” Amy lo rimproverò, sbuffando: non sapeva cosa fosse successo, ma lo poteva immaginare, fin troppo bene.

“Non è colpa mia!” Sheldon sbuffò, difendendosi, certo della bontà delle sue scelte. “Ero nel reparto dei treni, e quei mostri stavano distruggendo un esemplare di una locomotiva del vecchio west, una delle prime mai realizzata, doveva strappargliela di mano! E comunque se voi vi aveste lasciato andare sulle cale mobili non sarebbe successo nulla di tutto questo!”

“Da quando in qua ti piacciono le scale mobili?” Carrie gli domandò. “Tu adori prendere le scale!”

“Beh, certo, dal punto di vista della sicurezza prendere le scale è molto meglio,” Sheldon puntualizzò. “però le scale mobili sono molto più divertenti!”

Bernadette si voltò verso Carrie.

“Trovati degli altri amici, sei ancora in tempo per salvarti, almeno tu.”

Carrie dette un colpetto alla scatola da scarpe.

Bernadette aveva ragione: aveva decisamente bisogno di un appuntamento con una persona normale, ed al più presto.  Ne andava della sua reputazione, o perlomeno, della sua sanità mentale…

 

   
 
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