Note: Buondì a tutti! Mi sono resa conto di aver mancato il primo compleanno (.) della mia long TreyJade! E di quando ho cominciato a pubblicare in questo fandom, di conseguenza!
Quindi ho voluto rimediare con qualcosa di veloce e carino! E assolutamente senza pretese xD
Buona lettura a tutti!
 
 
 




 
 
 
 
 
Jade chiude le ante dell’ingresso con un piccolo sospiro spossato, sentendo tutta la stanchezza della serata gravargli sulle spalle. Per fortuna, anche l’ultimo tavolo è stato lavato, tutte le sedie sono al loro posto e l’aspirapolvere ha eliminato anche l’ultima traccia di sporco dal pavimento.
Ci sono solo lui e Trey, in quella cucina – e un improvviso profumo di dolce.
Si volta verso l’isola ricoperta di metallo sottile, dove il fidanzato ha appena scoperchiato il piccolo dono che gli ha portato.
-Per te! Per il miglior dipendente di tutto il Mostro Lounge!
Lui sorride affabile, illuminato solo dalla luce opaca che pende dal soffitto. Avvicinandosi, Jade vede un dolce fatto a mano, una tortina con la forma stilizzata di un fungo.
Il suo sorriso diventa un pochino più dolce.
-Un dono tanto speciale… direi che me lo merito.
Trey bofonchia qualcosa, nascondendo a stento una risata divertita. Ma gli tiene la sedia, alta e di metallo, quando si avvicina ancora di più e poi si siede, in un gesto galante che si confà all’atmosfera decisamente intima, ma non troppo a quell’odore di disinfettante che proviene da ogni parete tirata a lucido.
-È per festeggiare il nostro anniversario!
-Anniversario?
-Sì! È passato un anno da quando- beh, dalla prima volta!
La mente di Jade, in cui vorticano ancora tutti e novecento ordini della serata che ha dovuto ricordare, fatica a intendere a cosa l’altro si riferisca. Si è ben segnato la data del loro fidanzamento, e sono passati solo pochi mesi.
Trey lo aiuta, imboccandolo dell’angolo di quel fungo pieno di panna – e Jade rimembra.
-Oh! Quella prima volta.
-Sì, quando tu mi hai molestato sui divanetti di Azul.
-Molestato… è un po’ eccessivo.
-Mi sei letteralmente saltato addosso, Jade. Tutto quel mordere e spingere-
-Non ti sei mai lamentato di quel mordere e spingere, poi.
Trey fa un ghigno, a cui Jade risponde prontamente.  
-Sei impertinente, ti ho abituato male.
Jade ride piano, le labbra sporche di dolce. Avvolge con un braccio il fianco di Trey per attirarlo a sé, incollandolo al proprio corpo; la sua mano si alza alla nuca di lui, conducendo quindi il suo viso contro il proprio.
I muscoli tesi si rilassano e il suo corpo si allarga, si scioglie alla tenerezza pura.
-Sì sì, Jade. Ora sei perdonato.
Sorride ancora, contro il ghigno di Trey.
-Sai, Trey-san? Non mi ricordo se abbiamo mai fatto qualcosa qui.
-Dici, nelle cucine del Mostro?
Jade annuisce, incollandosi ancora alle sue labbra.
Trey pare dubbioso, anche quando la murena umana gli toglie gli occhiali dal viso.
-Non vorrei sporcare ora che hai pulito tutto-
-Non ti preoccupare. Farò attenzione a non lasciar cadere neanche una goccia.
Il suo leggero tremore lo diverte molto – e per ribadirlo, gli morde piano l’orecchio.
Lo spinge verso lo spigolo dell’isola, e Trey si siede sul bancone di metallo, gambe aperte e sorriso obliquo.
Jade trova incredibilmente la forza di essere veloce, in quel momento, e gli denuda il pube in pochissimi istanti. Allunga la mano verso il dolce, prendendone con le dita un boccone abbondante, e quindi spargendolo sul sesso di lui.
Trey rimane a bocca aperta, a tremare, e non riesce a trattenersi dal guaire quando lui lo lecca.
-Rilassati, Trey-san. Abbiamo appena cominciato.