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Autore: Khailea    20/09/2021    0 recensioni
Un'avventura action con trame avvincenti e personaggi unici e caratteristici!
Saghe appassionanti e ricche di colpi di scena, special divertenti e di ogni genere!
Unisciti alle stravaganti avventure degli studenti della Werewolf Shadow!
I personaggi di cui si parla in queste storie sono inventati da un gruppo di role chiamato Werewolf's Shadow 2.0.
Questo è il secondo progetto di fiction scolastica del gruppo fatto con l'approvazione dei suo componenti.
Non ci sono collegamenti con il precedente progetto e la trama é molto diversa.
Il logo del lupo appartiene al nostro gruppo esattamente come i personaggi e l'ambientazione.
Se volete unirvi a noi potete fare richiesta qui https://www.facebook.com/groups/660949357417726/members/
Genere: Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Personaggi in questo capitolo: 
Jack
Daimonas 
Ailea
Khal 
Lighneers 
Zell 
Astral 
Lacie 
Hope 
Grace 
Milton 
Seraph 
Alexander 
Johanna 
Samantha 
Nadeshiko 
Ayame 
Ryujin
Yume
Cirno
Vladimir
Annabelle
 
 
 
 
 
 
 
 
Contrariamente a quanto ci si potesse aspettare, visto erano in vacanza, l’intero gruppo si svegliò di buona lena già alle sette del mattino, e scendendo per fare colazione si prepararono a uscire per giocare tra la neve
-Sarà una giornata fantastica!- esultò Nadeshiko addentando una fetta di pane e nutella.
-Voi cosa avete in mente di fare?- chiese Annabelle curiosa.
-Noi due scieremo!- affermò Jack con un sorriso smagliante, tenendo Daimonas per mano.
Chiunque poteva capire fosse successo qualcosa di molto grosso tra i due, e potevano solo gioirne.
-Anche noi faremo la stessa cosa. Potremmo fare delle gare.- sorrise Ailea sporgendosi sul tavolo.
-Certo, a chi casca per primo sul sedere.- la ribeccò Seraph, ricevendo un calcio.
-C’è anche uno splendido lago dove pattinare.- aggiunse Yume vestita di tutto punto, in maniera elegante e sensuale con il suo completo viola.
-Oooh sì! È da tanto non pattino!- urlò Nadeshiko entusiasta.
-Magari verrò pure io. Le gare di pattinaggio su ghiaccio hanno delle coreografie meravigliose.- disse Milton volendo approfittarne per migliorare il proprio equilibrio.
-A me piacerebbe anche andare sullo slittino!- ammise Sammy sperando qualcuno l’avrebbe accompagnata.
Fortunatamente poteva sempre contare su Johanna. -Che bella idea! È tanto divertente, farò un sacco di video!-
-La montagna è molto grande, avremo un sacco di occasioni per divertirci. Io personalmente sono anche curiosa di usare la funivia.- disse Hope sorridendo. Alexander le aveva promesso avrebbero trascorso l’intera giornata nella neve.
-A me basta seguire…-
-Si si lo sappiamo, ti basta stare con il tuo Lighuccio.- brontolò Grace interrompendo bruscamente Ayame, che le lanciò un’occhiataccia.
-È sempre meglio metterlo in chiaro.-
-Io ne faccio anche a meno.- commentò Zell alzando la mano, seguito da tutti gli altri.
-Uff, siete il Grinch versione romanticismo.-
-Nya non ci pensare, tu tormentalo quanto vuoi nyahah.-
-Grazie Lacie… credo…-
-Sapete, ci sono anche attività più semplici da svolgere. Ho sentito c’è una gara di sculture tra poco.- disse Vladimir cambiando discorso.
-Oooh nya voglio partecipare! Astry voglio partecipareee nyaaa!- urlò Lacie nell’orecchio del fratello.
-Va bene va bene! Basta che non mi buchi i timpani!-
-Certo non sarà facile vincere se parteciperà anche Cirno… ma dov’è andata?-
Effettivamente, finché Vladimir non l’aveva nominata, nessuno si era accorto dell’assenza della ragazza, che non era poi così lontana come credevano.
Poco prima la conversazione iniziasse era andata verso il tavolo del buffet infondo alla stanza, dove Andrea stava servendo agli ospiti la colazione.
-Buongiorno.- sorrise il ragazzo vedendola arrivare.
-Ciao bocconcino. Hai dormito bene sognandomi?- flirtò fin da subito la ragazza, appoggiandosi al tavolo, nonostante la bassa statura non diede l’effetto desiderato.
-Ho dormito bene grazie. Vedi qualcosa che ti piace?- rispose lui gentilmente, per niente infastidito.
-Sì, un bocconcino, alto, dai capelli marroni che mi sta guardando proprio ora. Spero sia un’esclusiva del menu.- disse facendogli l’occhiolino.
-Ahah direi proprio di sì, ma mi riferivo alla colazione.-
-Un po’ di tutto! Sono molto affamata, se capisci cosa intendo…-
-Oddio ditemi che non lo sta facendo veramente…- sussurrò Zell da lontano, imbarazzato per Cirno.
-Devo ammettere di averla sottovalutata, dovremmo uscire più spesso.- sorrise Yume guardandola.
Andrea nel frattempo aveva seguito le indicazioni della ragazza, impilando sul piatto un po’ di tutto quello che c’era al buffet. -Ecco, spero ti basterà.-
-Posso sempre prendere il bis. Stasera alle otto?-
-Vedremo. Goditi la giornata.-
Contenta del risultato Cirno tornò a tavola dai suoi amici, che la fissarono perplessi. -Che c’è?-
Ci fu un breve silenzio tra loro, e solo Ryujin riuscì a parlare. -Beh… diciamo… che è sorprendente come tu sia in grado di fare funzionare un approccio così poco… ortodosso.-
-È incredibile che tu non abbia ancora ricevuto uno schiaffo in faccia.- aggiunse Grace.
-Che posso dirvi, il mio fascino è indiscusso.-
-Dev’essere senz’altro così.- sorrise Yume abbracciandola. -Avremo tanto di cui chiacchierare in futuro!-
-Ok ma fammi mangiare per favore!-
A forza di abbracciarla la stava allontanando dal tavolo, e alcuni ne avevano approfittato per fare il bis della colazione.
-Nooo la mia colazione!-
-E smettila, diventerai una palla di lardo se mangi così tanto.- la ribeccò Lighneers, mangiandosi una delle sue crostatine.
-E se volessi diventarlo?!- urlò Cirno sbracciandosi, inutilmente vista la presa di Yume.
-Ma smettila.-
La conversazione del gruppo venne interrotta dall’arrivo dei professori, che dopo avere finito la colazione erano già andati a cambiarsi.
-Ascoltatemi bene mentecatti. Ora vi vestite e state fuori tutto il giorno, e non azzardatevi a disturbarmi! Non mi importa se vi rompete una gamba o l’osso del collo. Questa per me è una vacanza!- sbraitò la professoressa Mustang con gli scii in mano.
-Se doveste farvi male per favore venite da me.- disse il professor Koshi intromettendosi.
-Pensate solo a divertirvi, fintanto che potete.- sorrise il professor Zero avviandosi verso l’uscita, ma nemmeno tutte le minacce del monto avrebbero potuto smorzare l’umore dei ragazzi.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Anche se ad una prima occhiata poteva sembrare il contrario, non era la montagna innevata la meta più ricercata dai turisti, bensì l’immenso e meraviglioso lago ghiacciato che a meno di una decina di minuti a piedi dallo chalet permetteva a chiunque di pattinare in tranquillità.
La maggior parte del gruppo aveva preferito andarsene a sciare o a fare altro, mentre Milton, come già aveva accennato, era subito corsa lì, vestita con delle pantacalze nere, degli scaldamuscoli viola e un cappotto dello stesso colore, con tanto di guanti e cappellino.
Non era la prima volta che pattinava su ghiaccio, e si vedeva, soprattutto dopo che si fu riscaldata un pelo.
-Woooow sei bravissima Milton!- urlò Nadeshiko dal bordo del lago, ancora impegnata a mettersi i pattini.
Indossava pure lei delle pantacalze nere, ma il suo cappotto era azzurro e l’unico scaldamuscoli che aveva lo aveva avvolto attorno alla coda, per evitare congelasse.
-Grazie! Vorrei provare anche a fare i salti ma mi spaventano.-
-Fa parte del gioco tesoro, non c’è piacere senza un po’ di rischio.- sorrise Yume, andando con molta più calma rispetto a lei.
Il suo completo era quasi completamente viola, e altrettanto caldo, ma aveva scoperto che pattinare non era così semplice come l’amica lo faceva sembrare, e stava facendo di tutto per evitare di cadere.
-Potresti chiedere a un bel ragazzo di aiutarti, Yume.- propose Nadeshiko mettendosi in piedi, muovendo pericolosamente le braccia in ogni direzione per trovare un po’ di equilibrio.
Alla fine la viola la raggiunse per permetterle di alzarsi del tutto.
-Direi che mi basti tu.-
-Guardate che cosa ho fatto!-
Mentre ancora parlavano Milton aveva continuato a muoversi cercando di mantenere uno schema preciso, disegnando con le lame un cuore attorno a loro.
-Ooooooh! Lo voglio fare anche io!- esclamò Nadeshiko sgambettando verso di lei, venendo afferrata al volo prima che cadesse.
-Forse prima sarebbe meglio ripassare le basi.- sorrise Milton guardandola.
-Uffaaaa ma tu sei tanto brava!-
-Se lo sono diventata è grazie all’allenamento.-
-Che pizza, voglio essere brava subito.- rispose Nadeshiko gonfiando le guance, e Yume ne approfittò per pizzicargliene una.
-Sei adorabile.-
-Ehi! Adesso ti pizzico io!-
Tra una risata e l’altra le due, muovendosi a tendoni, cominciarono a rincorrersi per la pista, seguite da Milton che le teneva d’occhio.
-Allora Milton, hai qualche gossip succoso da raccontarci? Sei tanto zitta e buona, ma sei stata anche la prima ad accorgersi di Daimonas e Jack, no?- chiese Yume sempre alla ricerca di uno scoop.
In realtà il gossip le piaceva, soprattutto dai giornalini e le riviste, ed era il modo più facile con cui attaccare bottone con le persone che non si conosceva.
Milton era una bravissima ragazza, ma apparteneva a una parte del gruppo che non conosceva così bene, quindi doveva partire da piccoli step.
-Beh, nel loro caso era facile. Chiunque se ne sarebbe accorto.- si giustificò Milton.
-Effettivamente gli unici a non saperlo sembravano loro due.- annuì Nadeshiko.
-Io non direi, soprattutto Jack mi sembra molto più furbo di quanto non dia a vedere. Secondo voi ha avuto altri ragazzi?- ipotizzò Yume.
-Chissà, l’importante però è come stiano assieme.- disse Milton rimanendo sul vago.
Jack non parlava molto della sua vita prima… beh, della morte, o comunque non la sbandierava ai quattro venti.
-Ma sì ovvio, però se tu avessi un ragazzo non vorresti sapere il suo passato?- replicò Yume.
-A me importerebbe più che le ex non rompano.- intervenne Nadeshiko stando a braccetto con l’amica.
-Sono d’accordo con lei. Poi non ho ancora mai avuto un ragazzo.- disse Milton.
-Sei così bella che sono sicura ce ne sarà uno proprio dietro l’angolo.- rispose Yume facendole l’occhiolino.
-Se lo dici tu allora è vero ahah. Con tutti i ragazzi hai avuto sarai un’esperta.-
-Sono un’esperta del sesso, ma non direi di relazioni. Su quello siamo sullo stesso piano.-
-Quindi… sei ancora una verginella!- esclamò Nadeshiko facendo scoppiare a ridere l’amica.
-Ahaha no, direi proprio di no ahaha!-
-Però nelle relazioni sì! Quindi sei una vergine delle relazioni!-
-Ahaha ha ragione in un certo senso.- rise Milton sbilanciandosi nel pattinare. -Chissà, magari sarai tu a trovare il ragazzo giusto invece, Yume.-
-Ah un ragazzo lo troverò di sicuro, vedremo se sarà quello giusto.-
Molto più lontano nel frattempo, sulla cima della montagna, i loro amici erano appena scesi dalla funivia, preparandosi per tornare a valle a tutta velocità, o almeno questo era quello che aveva immaginato Ailea, prima di rendersi conto che lo snowboard non era così facile come se l’era immaginato.
Legando entrambi i piedi alla tavola era già caduta in avanti un paio di volte, rotolando nella neve in mosse che per poco non le avrebbero spaccato qualche vertebra.
-Ehi, hai bisogno di una mano?- urlò Seraph qualche metro più indietro, fermatasi appunto per godersi lo spettacolo.
-Vaffanculo!-
L’urlo dell’amica risuonò in un eco per tutta la montagna, come musica alle orecchie della bionda che, sistematasi gli sci, la raggiunse molto più facilmente e con meno ruzzoloni. -Buono così, impiegheremo solo due giorni a tornare allo chalet.-
-Ti spacco le gambe…- brontolò la bruna cercando di rialzarsi, muovendo le braccia a mo’ di ali per non cadere.
-Ailea express, la migliore agenzia di viaggi in circolazione.-
Stavolta alla battuta di Seraph l’altra aveva risposto con una palla di neve in pieno visto, ed era bastata una spinta da parte della bionda per farla cadere con il sedere per terra.
-Va tutto bene amore, possiamo fare a cambio se vuoi.- propose dolcemente Khal aiutandola a rialzarsi, augurando a Seraph di precipitare oltre il precipizio per averla spinta.
-Sarebbe ancora più umiliante…- brontolò Ailea accettando almeno un bacio sulla guancia.
-È tutta questione di tecnica e di bacino.-
-Non è il bacino che mi manca, ma l’equilibrio.-
-E anche un po’ di cervello, ma sei andata avanti finora.- aggiunse Seraph beccandosi un’altra occhiataccia.
-Mo ti strozzo.-
Mandando al diavolo qualsiasi sicurezza Ailea puntò lo snowboard dritto dritto verso l’amica, sfrecciando senza controllo verso di lei tentando di aggrapparla per farla cadere.
Purtroppo per lei Seraph fu più rapida a evitarla, e così Ailea si ritrovò a puntare contro gli alberi della foresta vicina, ad una velocità allarmante.
Uno scontro fortuito con Ayame le impedì di farsi più male del dovuto.
-Ehi! Guarda a dove vai bellezza!- sbraitò la ragazza rialzandosi, guardandosi attorno. -Accidenti! Mi hai fatto perdere Lighuccio!-
-Ciao Ayame…- borbottò Ailea rialzandosi, notando anche l’altra aveva uno snowboard. -Riesci a inseguirlo su quest’affare?-
-Ovviamente. Hai dimenticato con chi stai parlando? Io so fare tutto.-
-Tranne accettare un rifiuto.- borbottò Seraph alzando gli occhi al cielo.
-Non abbiamo visto Lighneers da queste parti, sei sicura fosse qui?- chiese Khal guardandosi attorno, preferendo Ailea fosse caduta contro di lei che su di lui.
-Sì, non potrei mai sbagliarmi. So riconoscere quei bellissimi capelli ovunque.- annuì Ayame con aria sognante, guardando poi Ailea. -Come minimo adesso devi aiutarmi a trovarlo.-
-Stai scherzando vero?- chiese l’altra sollevando un sopracciglio.
-Per niente. Arrampicati sull’albero e dimmi se lo vedi.-
-Non ci penso neanche.-
Non sembrava essere un’opzione, visto Ayame le staccò lo stivale dalla tavola.
-… per favore.-
-Andiamo, se dice la parolina magica vuol dire è disperata.- la canzonò Seraph.
In realtà Ayame voleva solo essere più gentile, e non dispotica nei suoi confronti, non più di tanto.
-Va bene! Ma se non lo trovo mi lascerai in pace.-
-Affare fatto!-
Sbuffando Ailea sganciò anche l’altro piede, cominciando ad arrampicarsi facendo forza sui piedi, aggrappandosi ai rami più vicini per issarsi.
-Vedi niente?- le urlò Ayame.
-Non sono ancora in cima!-
Non era micca facile vedere qualcosa tra gli aghi di pino, soprattutto se così fitti, presto però dovette arrendersi a una cruda verità.
Ayame ci aveva visto lungo, e Lighneers era lassù.
-Trovato qualcosa?!- insistette Ayame non riuscendo più a vederla.
Lighneers scoccò una rapida occhiata di fuoco ad Ailea, che con un sorrisetto rispose alla ragazza. -Degli scoiattoli molto brutti!-
-Non scherzare!-
-Ti giuro! Vedessi uno quant’è grasso.-
Lighneer assottigliò le labbra mostrandole il dito medio, ma era evidente fosse sollevato non l’avesse tradito.
-Quanto credi di poter reggere quassù?- sussurrò Ailea per non farsi sentire.
-Anche tutta la vita se serve.-
-Beh, divertiti.- disse l’altra facendo spallucce. -Io vado giù.-
-Divertiti.-
Lentamente come era salita la ragazza scese tornando dagli altri, pronta a dare la brutta notizia ad Ayame.
-Sarà già andato via.-
-Mh… forse sarà saltato da un ramo all’altro.- sbuffò Ayame scoraggiata. -Potrei aspettarlo allo chalet con una bella cioccolata calda.-
-Perché invece non ti godi la giornata senza dipende da lui?- propose Seraph incrociando le braccia.
-Non sarà altrettanto bello, ma vedrò. Ciao ciao ragazzi.-
Salutandoli con la mano Ayame si allontanò rapidamente con lo snowboard, e Seraph lanciò un’occhiata prima all’albero poi ad Ailea. -Era lassù.-
-Già.-
-Ci rimarrà tutto il giorno.-
-Probabile.-
-Mh. Su, andiamo.-
Lavandosene le mani Seraph fu la prima a partire per allontanarsi da lì, seguita da Ailea e Khal, che gentilmente la aiutò a muoversi per più di qualche metro senza cadere.
Poco più in basso, su una pista per principianti, anche Jack stava facendo lo stesso con Daimonas, insegnandolo ad andare sugli scii.
-Stai andando benissimo, non sei caduto neanche una volta.- sorrise il ragazzo rimanendogli vicino.
-È divertente. Sono felice che mi hai convinto a venire.-
-Già, il pattinaggio è bello ma lo puoi fare anche in città. Questo invece solo in inverno.-
Ed era un appuntamento, per così dire; la bellezza della montagna, loro due soli che si tenevano per mano evitando buffe cadute, che alla peggio avrebbero portato a fare degli angeli nella neve.
Già, agli occhi di Jack sarebbe stato tutto assolutamente perfetto, tranne per il piccolo dettaglio che, proprio mentre ci pensava, qualcuno gli era andato addosso facendolo volare di qualche metro nella neve.
-Jack!-
Daimonas preoccupato lo raggiunse immediatamente, aiutandolo a mettersi seduto e guardandolo sollevato nel vedere era tutto intero.
-Ahia… puoi spostarti?-
Sotto Jack Zell cercava di togliersi la neve dalla faccia per riprendere a respirare, e in lontananza cominciò a sentirsi la risata di Grace.
-Gran bel volo.- commentò la ragazza una volta che riuscì a mettersi in piedi.
-Non lo avevo visto…- ribatté Zell sbuffando.
-Io sto bene eh.- gli disse Jack scocciato.
-Ragazzi state bene?-
Ryujin arrivò poco dopo sfrecciando sugli scii, guardando i due allarmato. -Non vi siete rotti nulla?-
-Solo il cuore, per l’indifferenza di Zell.- rispose Jack drammaticamente.
-Andiamo, sappiamo che non senti dolore.-
-Non vuol dire possiamo fargli correre dei rischi.- replicò stavolta Daimonas, corrugando la fronte.
Era il primo a riconoscere Jack avesse un grosso vantaggio nel non percepire il dolore, ma ci teneva altrettanto a evitargli qualsiasi tipo di danno.
-Dai non facciamone un dramma. Nessuno si è fatto male.- intervenne Grace prima iniziassero a litigare. -Zell, scusati.-
-L’ho fatto.-
-Non è vero.- osservò Daimonas.
-Va bene, mi dispiace di esserti venuto addosso, Jack.-
-Mi dai anche un bacino sulla bua?- scherzò l’altro ridacchiando. -No anzi, lo voglio da Daimonas!-
Sorridendo abbracciò il ragazzo facendogli dimenticare ogni cosa, e Daimonas lo accontentò presto dandogli un bacio sulle labbra.
-Beh, meglio così. Scusate ancora però, stavamo facendo una gara e Zell non è stato in grado di contenere la sua bravura.- spiegò Ryujin sentendosi in parte responsabile.
-Non la definirei proprio bravura.- disse Grace mentre Zell lanciò un’occhiataccia a entrambi.
-Sarebbe potuto capitare anche a voi.-
-Sì, però non è successo.- rispose Grace con una linguaccia.
-Da dove siete partiti?- chiese Jack curioso.
-Lassù, al livello intermedio della montagna.- disse Ryujin indicando il punto. -Volete unirvi a noi per la parte finale della discesa?-
-No grazie, ci stavamo rilassando.- rispose Daimonas scuotendo il capo; anche lui ci teneva a rimanere ancora un po’ solo con Jack.
-Nessun problema. Potete aprire le scommesse su quanto ci metterò a battere questi due.- sorrise Grace pronta a ripartire.
-Già, da mai a nemmeno tra un milione di anni.- disse Zell guardandola.
Ryujin intanto era già partito. -Sapete come si dice amici miei. Tra i due litiganti…-
-Ehi!-
Grace e Zell non si persero in altre chiacchiere, e sfrecciando come fulmini si precipitarono a raggiungerlo.
-Allora, tu per chi tifi?- chiese Jack una volta rimasti soli.
-Direi Grace, altrimenti chi la sente se non lo facciamo.-
-Non temere, ci sarò sempre io a proteggerti.- disse Jack dandogli un altro bacio.
Non molto più in là rispetto a loro, ma decisamente più in alto, anche Hope e Alexander stavano approfittando di un momento di pace per loro.
Sulla funivia stavano aspettando di raggiungere il livello intermedio per gli sciatori.
-Da quassù sembrano tutti formichine. Ammetto mi fa un po’ impressione ahah.- disse Hope tenendosi stretta al bordo.
-Concentrati sulla montagna. Non guardare in basso.-
-È difficile non guardare, soprattutto se me lo dici.- scherzò lei allegra. -È come nei film, dici al personaggio di non guardare giù e lui lo fa.-
-Non ho mai capito il perché. Non è così difficile seguire delle indicazioni.-
-Forse dipende dalla curiosità. Gli esseri umani sono curiosi per natura.-
-Questo è vero, però almeno nelle situazioni rischiose una persona con un briciolo di senso ascolterebbe.- continuò Alexander facendo spallucce.
Di per sé non è mai stato un problema seguire degli ordini, soprattutto perché sapeva bene le conseguenze del disubbidire.
-Hai mai sentito parlare dell’orrido? È una piattaforma in un punto altissimo della montagna, e sotto di te non c’è niente. Sarei curiosa di vederlo un giorno.-
-Ma non soffri di vertigini già da qui?- chiese Alexander preoccupato, non volendo si sentisse male.
-Sì quest’altezza un po’ mi spaventa, ma è anche questo il bello! Sentire quel brivido lungo la schiena e l’adrenalina in corpo. Lo trovi strano?- chiese Hope imbarazzata, ma il sorriso di Alexander la rassicurò.
-No, per niente.-
Il pericolo aveva smesso di dargli quell’adrenalina da molto tempo, almeno quello che lo riguardava individualmente.
Continuando a rischiare la propria vita aveva perso senso, diventando solo un gioco con la morte che non sarebbe stato così dispiaciuto di perdere.
Era terrorizzato da Khal, ed era terrorizzato all’idea che potesse succedere qualcosa ad Hope, ma nient’altro.
Lei nel frattempo sorrise felice della risposta, regalandogli un bacio. -Allora è deciso, ci andremo insieme.-
Era il genere di promesse che preferiva, quelle che li vedeva insieme anche in un futuro lontano.
Ormai erano quasi arrivati alla meta, e poco sotto di loro Johanna, Sammy e Annabelle si stavano divertendo a lanciarsi nella neve con lo slittino.
-Woooo ahaha! È fantastico!-
Sammy era nello slittino assieme ad Annabelle, e trovando la collinetta perfetta dove scendere e salire si lanciavano sempre più velocemente in delle spericolate discese.
Questo almeno quando era con Annabelle, Johanna era più improntata alla sicurezza, ma anche con lei era molto divertente.
-Ahaha già! Senti com’è bello il vento tra i capelli!-
Almeno in parte, visto la rossa aveva dovuto legarli per quanto erano lunghi.
Quando la discesa terminò Sammy lasciò che l’amica tirasse lo slittino per tornare in cima.
-Sento le guance fredde ahaha!-
-Beh direi che è normale, siamo circondate dalla neve.-
-Sì, ma è piacevole!-
-Ragazze! Vi ho fatto un bellissimo video!- urlò Johanna non appena furono abbastanza vicine. -Ad un certo punto avevo il cuore in gola a guardarvi.-
-Siamo state un po’ veloci.- ammise Annabelle lasciandole il posto.
-È stato divertentissimo!- esclamò Sammy mentre Johanna le stringeva la sciarpa al collo.
-Non prendere freddo, mi raccomando.-
-Con le tue cure penso sia impossibile.- le sorrise Annabelle per confortarla. -E adesso partite!-
Per aiutarle a darsi uno slancio maggiore spinse lo slittino per un breve tratto.
-Ooooh è veloce!- disse Johanna aggrappandosi a Sammy.
-Alza le braccia, è divertente!-
Le credeva sulla parola, anche perché certi scossoni la portavano a stringerla ancora di più.
Arrivate in un punto più pianeggiante le ci volle qualche secondo prima di lasciarla andare.
-Ancora ancora!-
-Va bene Sammy, con calma torniamo su.-
-Potremmo fare un video mentre scendiamo la prossima volta!-
-Rischieremmo di perdere il telefono così…-
-E se lo tenessi stretto? Stretto stretto stretto strettissimo?- continuò a chiedere la piccola, finché non la convinse.
-… va bene.-
Infondo aveva comunque tutte le foto più importanti salvate nel pc, e aveva fatto recentemente un backup quindi non avrebbe perso nemmeno le chat.
-Yeee! Corriamo allora!- disse Sammy entusiasta, spingendo da sola lo slittino per arrivare più in fretta.
-Sigh, speriamo in bene.-
Intanto che buona parte di loro si divertiva su per la montagna una piccola parte di loro era rimasta vicino allo chalet, dove si stava disputando la fantomatica gara di sculture di ghiaccio.
-Nya Astry coraggio! Dobbiamo vincere nya!-
-Dammi una mano allora invece che sbraitare!-
Astral e Lacie avevano deciso di fare coppia per creare la loro scultura, ma non era stato facile trovare un punto d’accordo, anzi non si era proprio trovato.
Astral avrebbe voluto fare una scultura di sé, Lacie invece di una gigantesca carpa.
Alla fine Lacie l’aveva costretto a partecipare al suo progetto.
-Io continuo a dire che con una mia scultura avremmo vinto a tavolino.- sbuffò il ragazzo lavorando sulla coda del pesce.
-Nya smettila di fare il megalomane!-
-Non è megalomania! Con questi muscoli i giudici ci avrebbero dato subito il premio!-
-Non credo proprio. La mia riproduzione di Love Live non è seconda a nessuno.-
A replicare era stato Vladimir, nel bel mezzo di un intricato progetto che vedeva le protagoniste preferite del suo gioco.
Era un gran bel lavoro per una sola persona, e nonostante tutta la buona volontà non essendo uno sculture professionista cominciava ad avere alcune difficoltà.
-Vladimir, con tutto il rispetto… nemmeno se fossero in bikini vinceresti.-
Lacie tirò una palla di neve in faccia al fratello per quel commento, che per poco non colpì anche la loro scultura.
-Maschi, nya! Dovevo fare coppia con Cirno.-
-Dicono tutti così.-
Non molto lontano da loro Cirno aveva già finito la propria scultura, che la ritraeva in una posa eroica in sella a una rana.
Per quanto la statua fosse particolare ed eccentrica era innegabile quanto fosse ben fatta, e vedendola i ragazzi ci rimasero un po’ male.
-Non è giusto che gareggi, è una vittoria facile.- commentò Astral fissandola.
-Per me sono tutte vittorie facili.- sorrise Cirno trionfante.
-Non stavolta nya! Io e mio fratello ti daremo del filo da torcere.- rispose Lacie con una scintilla negli occhi, lavorando alle scaglie della scultura.
-Sì, il vostro pesciolino è carino, ma semplice. E io ho già finito.- allegramente la ragazza si sedette alla base della sua creazione, solida e scintillante, aspettando che i giudici decretassero il vincitore.
-Che dici se la seppelliamo nella neve?- propose Astral a Vladimir.
-Ne uscirebbe in cinque secondi.-
-Nessuno può battere la grande Cirno!-
Il sorriso della ragazza si allargò ancora di più quando vide chi erano i giudici, Alex e Andrea.
-Ehilà bellezze!- li salutò scendendo dalla statua. -Vedete qualcosa che vi piace?-
-Oooh, complimenti! È una bellissima statua!- rispose Andrea colpito.
-E ben fatta.- aggiunse Alex sorridendo.
-E questo è solo un assaggio delle mie impareggiabili abilità. Voi potreste essere le mie prossime muse…-
-Obbiezione! Corruzione dei giudici!- esclamò Vladimir alzando un braccio.
-Non è corruzione! È flirt!- ribatté Cirno inviperita, ottenendo solo delle risate intenerite da parte dei giudici.
-Sei sicuramente tra le nostre favorite.- sorrise Andrea passando oltre.
-Quindi ci vediamo alle otto?- tentò ancora una volta la ragazza, soddisfatta anche solo del saluto dei due.
-È così che funziona Astral nya?- chiese Lacie indicando Cirno.
-No, niente che la riguardi è normale… non prendere esempio!- urlò il ragazzo temendo potesse comportarsi come Cirno, che ne frattempo aveva cominciato a modificare la statua.
-Ma non avevi finito?-
-Ho un’idea per vincere sia il premio che i loro cuori!-
Aveva appena iniziato e già si intuiva cosa stesse facendo: ora sulla rana erano in tre, Cirno con ai suoi piedi i due ragazzi.
-Ti sbatteranno fuori per questo…- commentò Astral scuotendo il capo.
-Sono imbarazzato per te…- annuì Vladimir.
-Siete solo dei verginelli. Non potete capire l’intricata arte della seduzione.- affermò Cirno sicura, facendo ridere Lacie.
-Nyahah, effettivamente l’unico con cui sei bravo a flirtare Astry è lo specchio nyahah!-
-Ehi! Io ho una ragazza!-
-Solo perché te l’ho lasciata.- sospirò Cirno intenerita dalla sua furia.
-Prova a ridirlo!-
Ci volle tutta la forza di Vladimir per impedirgli di scalare la statua e strozzare la ragazza, che se ne stava bellamente in cima sulla propria testa.
-Andiamo ragazzi, tanto vale arrend…-
Uno scricchiolio, seguito da un rumore più forte, e la testa cadde rotolando nella neve sollevandone la maggior parte, rotolando come una palla da bowling verso le sculture dei tre amici.
Entrambe caddero come dei birilli, e per qualche istante i ragazzi rimasero immobili non credendo ai propri occhi.
-Gara finita signori! Alzate gli scalpelli!-
L’avviso dei giudici fu come una sveglia per loro, che lentamente si voltarono verso Cirno, rimasta immobile sul posto.
-Ehehe… ehm… siamo tutti vincitori?-
 
   
 
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