Anime & Manga > City Hunter/Angel Heart
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Autore: Vianne1013    24/09/2021    1 recensioni
Eccoci qua con una vecchi storia ambientata nell'episodio di Atsuko e Takuya, uno dei tanti episodi rivisti in nome del progetto "Vendetta contro Hojo." Spero che vi piaccia!
Grazie a chi leggerà, grazie a chi commenterà.
Ciau a tutti ^_-!
Genere: Azione, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaori Makimura, Ryo Saeba
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
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Hold Me Slowly
my sweet babe
touch me gently
'cause is a special night
Kiss me softly
as many as stars
I love you really
baby can I?



Il mio cuore batte all’impazzata, fuori sta per scatenarsi l’inferno e tu vuoi comunque andare a combattere. Lo so, lo fai per Atsuko, per Takuya, perché così smetteranno di scappare via, vuoi dare loro una vita migliore ma io….io nel mio egoismo non voglio che tu vada, non voglio perderti.
Sono seduta di fronte alla porta della tua camera e mentre questi pensieri mi passano per la testa, d’istinto il mio corpo trema al solo pensiero di non averti più con me, non voglio che tu vada Ryo, non voglio perderti come ho perso Hideyuki, è un dolore che non voglio più provare.
Non puoi chiedermi di rimanere qui e soffrire, non puoi chiedermi di lasciarti andare senza provare a fermarti, ho paura non voglio, non voglio!
Piango come una bambina, avvicinando le ginocchia al mio mento e stringendomi istintivamente le braccia mentre i tremori non accennano a smettere. Ti prego non andare Ryo!
“Kaori?”
La tua voce mi fa sobbalzare per la sorpresa, sei qui di fronte a me e non appena avrò alzato lo sguardo, tu vedrai il mio volto pieno di lacrime e da lì cercherai di capire cosa mi stia succedendo, mi metterai con le spalle al muro ed io non riuscirò a fingere.
Alzo lo sguardo, timorosa, impaurita, piena di terrore, con la sensazione che presto capirai tutto e da lì inizierai a tormentarmi di domande e non la smetterai fino a che io non avrò ceduto.
Quando incontro il tuo sguardo è troppo tardi, i tuoi occhi sono sorpresi e spaventati e il tuo respiro ha iniziato ad accelerare senza avvertimenti.
“Perché piangi?” mi domandi con aria dura e decisa.
Non sopporti vedermi piangere, non sei mai riuscito a sopportarlo, hai sempre cercato di evitare che i miei occhi versassero quelle tanto temute lacrime e soprattutto non sopporti l’idea che sia tu la persona che mi fa piangere.
Mi alzo a fatica, ho pianto talmente tanto che le mie gambe non mi reggono più e devo toccare insistentemente il legno della tua porta per riuscire a stare in piedi.
“Nulla.” rispondo cercando di non ricominciare, non voglio che tu pensi che sia una palla al piede, con tutte le mie paure e i miei sentimenti di donna.
“Non mentire! Sai che odio le bugie Kaori, soprattutto da te.”
Sento che la tua ira sta crescendo, ti sto resistendo, è una cosa che non ti piace ma non posso farne a meno, qui c’è in gioco la tua vita però non riesco a pronunciare quelle uniche parole che magari, ti potrebbero far cambiare idea, potrebbero farti rimanere qui con me.
Non posso cedere al mio dolore, è una delle cose che mi hai insegnato quando sono diventata tua assistente. Mi hai sempre detto che cedere al dolore è sbagliato perché offusca la mente e ti fa commettere degli errori ed è per questo che non cederò! Hai visto Ryo? Ho imparato qualcosa anche io, dovresti essere fiero di me.
“Non sto mentendo, non è nulla.” pronuncio mentre come un automa ti passo davanti e alla fine dico “Nulla per cui valga la pena parlare.”
Un improvviso dolore al braccio mi risveglia da un torpore invisibile, sento la tua forza irruenta scorrere nelle tue dita e placcarmi all’improvviso senza lasciarmi scampo.
“Mi fai male.” dico senza emozione.
“A giudicare dalla tua espressione non sembri affatto convinta. Cos’hai?”
E mi guardi negli occhi, con i tuoi grandi e profondi occhi neri, la loro intensità mi sconvolge e mi scuote nell’animo, se continui così sarai in grado di leggermi dentro ed io non voglio.
“Lasciami!” dico con impazienza, sto iniziando ad innervosirmi e la cosa a te invece diverte e vorrei sapere perché.
“Cosa diavolo hai da ridere?” ti ringhio in faccia.
“Nulla, ma finalmente sei tornata te stessa!” rispondi sorridendo e poi fissandomi in un modo completamente diverso da solito continui “Ora mi dirai cosa diavolo ti sta succedendo!”
“Ti ho detto che non ho nulla.” Urlo mentre la pressione sul braccio è sempre più forte ed il dolore inizia a procurarmi scosse in tutto il corpo. “Ryo smettila! Mi stai facendo male!”
“Smettila di mentirmi e dimmi la verità!”
“Ma quale verità? Ryo basta ti prego!”
Due piccole gocce iniziano a cadere di nuovo sulle mie guance e il dolore che per un attimo si era addormentato nel mio cuore, si risveglia e mi colpisce con violenza. Cado sulle mie ginocchia tremando come una foglia e sento le mie dita stringere con forza il tessuto del tappeto. Ti prego lasciami in pace, prego silenziosamente dentro di me.
La tua morsa non mi lascia scampo, nonostante io sia a terra la tua mano stringe ancora il mio braccio e alla fine sospirando mi arrendo al tuo volere.
“Kaori, Ryo va tutto bene?”
Improvvisamente Atsuko e Takuya compaiono sulla soglia delle scale e ci guardano con aria interrogativa. Ora cosa farai? Come ti giustificherai? Faresti meglio a lasciarmi il braccio e a far finta di nulla, così questa storia morirà in un niente.
“Va tutto bene! Scusateci dobbiamo parlare in privato.”
In pochi minuti sento la tua mano tirarmi verso di te e dopo che hai aperto la porta della tua stanza, mi fai entrare con te e ci chiudi dentro.
“Ma cosa ti salta in mente?” ti dico tutta arrabbiata,non mi va di stare qui da sola con te.
“Non uscirai di qui fino a quando non mi avrai detto perché stavi piangendo.” mi dici serio.
“Non ho voglia di giocare Ryo, dammi quella dannata chiave.”
“Se proprio ci tieni, vieni a prenderla tu stessa.” E detto questo la metti nell’unico posto in cui non avrei mai il coraggio di prenderla, nei tuoi pantaloni.
“Vorrai scherzare, io non farò niente del genere.” rispondo visibilmente imbarazzata.
“Allora vorrà dire che ne staremo chiusi qui.” rispondi con un ghigno.
“Dai Ryo smettila di giocare, non è il momento!”
“Io non sto giocando, voglio sapere perché stavi piangendo!”
“Ma che t’importa? Ora hai ben altre cose a cui pensare!” dico mascherando a malapena il mio tono urtato.
“Cosa vuoi dire?” mi domandi con aria incuriosita anche se temo che tu abbia capito di cosa sto parlando.
Mi mordo il labbro inferiore nervosamente, con così tanta violenza che inizio a sentire il sapore metallico del sangue sulla lingua mentre tu ti stai pericolosamente avvicinando a me.
Ti osservo mentre ti avvicini a me, ipnotizzata dall’eleganza che contraddistingue ogni tuo movimento, osservo il tuo petto, il respiro che lo fa gonfiare, le tue braccia possenti e muscolose che si muovono leggermente seguendo il tuo passo, poi mi soffermo sul tuo viso, i tuoi occhi neri così profondi e decisi che mi smuovono dentro e allo stesso tempo mi tranquillizzano, mi fanno sentire protetta, le tue labbra così belle e delicate, chissà quanti baci sai dare e che emozione sia assaggiarle con desiderio. Sto impazzendo in questo istante, ogni mia difesa sta scendendo pericolosamente e tu ormai sei a pochi passi da me.
Sono come addormentata, nel mio sonno meraviglioso riesco a percepire a malapena il movimento delle mie gambe, sto istintivamente indietreggiando e il mio percorso si ferma, una volta raggiunta la porta di questa stanza.
Sei qui, sei arrivato davanti a me e con le tue mani puntate vicino al mio viso, mi stai osservando attentamente con un’espressione accigliata.
“Allora Kaori, se vuoi uscire da qui, devi dirmi la verità.”
“Non è niente, te lo giuro.”
“Balle, stavi piangendo disperata e le uniche volte in cui ti ho visto piangere così, era per il ricordo di tuo fratello.”
Un paletto, molto appuntito si conficca nel mio cuore e il dolore che ne scaturisce mi pervade completamente e istintivamente i miei occhi iniziano a lacrimare sotto il peso di quelle emozioni.
“Kaori?”
Sento a malapena la tua voce sfiorarmi le orecchie che i miei incubi mi prendono d’assalto e io non riuscendo più a resistere scoppio in un pianto disperato.
“Kaori cos’hai?” mi chiedi preoccupato e sfiorandomi la testa con le dita mi avvicini il viso al tuo petto e mi stringi forte in un abbraccio.
“Non andare…..” ti dico disperata.
“Cosa?”
“Non andare ti prego! Non voglio perdere anche te!”
Sono aggrappata al tuo petto, scossa dai brividi di paura e dalle lacrime che cadono copiose dai miei occhi. Non lasciarmi, non lasciarmi Ryo ti prego.
“Non mi perderai mai Sugar!”
La tua voce è calda, sensuale, non ricordo di averti mai sentito parlare così, eppure è un suono che mi tranquillizza, che mi scalda il cuore e mi fa sperare ancora.
Sento la tua mani accarezzarmi il viso e sfiorare gentilmente i miei capelli ribelli. Che bella sensazione, che meraviglia essere coccolata così da te. Appoggiata al tuo petto, stretta tra le tue braccia, riesco a percepire i battiti del tuo cuore, un ritmo rilassante e delicato che mi rende serena e felice.
Riesco a gustarmi questo Paradiso per poco perché le tue dita scivolano sotto il mio mento e sollevandomi il viso, incolli i miei occhi ai tuoi in un soffio di vento.
“R-Ryo?” balbetto tremante mentre sento il mio desiderio per te crescere a dismisura e la cosa mi manda la mente in confusione.
“Volevo assicurarmi che avessi smesso di piangere e…..volevo darti una cosa che era destinata a te e non ad Atsuko.”
Ed eccole, le tue labbra che incontrano delicatamente le mie. Il bacio, quel bacio che era destinato a me e non a quella stessa donna che pochi minuti prima ti ha chiesto di non morire, quando io stessa prego ogni notte ed ogni giorno che non ti accada mai niente di male.
Questo bacio è sempre stato mio, lui è mio capito Atsuko? Mio! E tu non me lo porterai via!
Sono immersa in questi pensieri ribelli quando il tuo bacio inizia a diventare più passionale, più potente e io vengo travolta completamente.
Mordicchiandomi le labbra, le fai schiudere come un fiore alla vista della primavera per poi approfondire il bacio, invadendo la mia bocca con la tua lingua.
Calda, delicata, sensuale, appetitosa, questi i pensieri che mi avvolgono quando la tua lingua incontra la mia, donandomi un gusto nuovo e un piacere inaspettato. Sto gemendo dentro la tua bocca, mentre i nostri respiri si fanno sempre più affannati e il desiderio cresce sempre di più.
Non ricordo come, né quando ma improvvisamente le mie mani raggiungono il tuo collo e ti stringono a me con violenza e passione. Non so nemmeno da quando sono diventata così audace, so solo che ogni cellula del mio corpo desidera un contatto con te e io non sono abbastanza forte per resistere.
“Piano, piano…..se andiamo avanti così, moriremo soffocati.” mi sussurri sulle labbra dopo esserti leggermente allontanato da me. Ti sto guardando incuriosita mentre sopraffatta dal fuoco di desiderio che ho dentro, mi lecco le labbra e mi gusto la scena che ho davanti.
Devo essere stata molto convincente perché senza neanche pensarci due volte, le tue labbra sono inchiodate di nuovo alle mie e tu stai riprendendo il discorso di prima.
Non ce la faccio più, muoio dalla voglia di toccarti e di essere toccata da te, mentre il tuo respiro caldo e delicato si sposta sul mio collo, la cui pelle non è coperta dai lembi della camicetta.
La testa mi si sta svuotando, il corpo non mi risponde più, obbedisce solo te e al tuo tocco febbrile. Mentre le tue labbra mi stanno baciando delicatamente, le tue mani che sono decisamente molto più audaci iniziano a sfiorarmi i fianchi, giocando a creare piccoli cerchi sulla mia pelle coperta dal tessuto della gonna.
Sento che presto perderò il controllo ma non intendo smettere, sono troppo presa da te e questa potrebbe essere l’ultima volta che ti tocco, voglio gustarmi ogni momento, ogni attimo, ogni secondo che mi stai donando.
“Dio….” mi sussurri sulle labbra, mentre sento il tuo respiro sempre più affannato e il tuo corpo irrigidirsi sempre di più, consumato dal desiderio che hai per me.”Dio….Kaori….”
“Cosa?” cerco di dire con voce tranquilla, ma i brividi del mio corpo mi tradiscono e un ghigno soddisfatto compare sul tuo volto.
“Mi farai impazzire….”
Mi aggrappo a te, nel tentativo disperato di rimanere lucida ma ormai è tardi, sto impazzendo per te e per il modo in cui mi stai toccando e baciando.
“Non sei l’unico….” bisbiglio senza fiato mentre le tue mani raggiungono il mio fondoschiena e sollevandomi con un gesto fulmineo, mi ritrovo ad intrecciare le gambe dietro i tuoi fianchi consentendo al tuo bacino uno contatto ancora più stretto con il mio.
Riesco a sentire la tua eccitazione toccare il centro della mia femminilità ed il contatto improvviso genera scariche di elettricità in tutto il mio corpo, talmente forti che la mia testa si svuota completamente e io perdo la cognizione del tempo e dello spazio.
“Stringimi forte, stringimi a te Ryo.” prego inebriata da tutte queste sensazioni che sto provando.
Non riesco a staccarmi dalle tue labbra e sembra che la cosa non ti dispiaccia, anche se morissi in questo momento non me ne potrebbe importare di meno perché sono qui con te, stretta tra le tue braccia e insieme stiamo vivendo il Paradiso.
Non so quando, né come e non ricordo nemmeno tutti i passi fatti, so solo che ad un certo punto mi ritrovo sdraiata sul tuo letto e tu sei sopra di me che osservi il mio volto. Siamo qui, sul letto in cui dormi ogni notte e nel quale ti trovo quando ti vengo a svegliare la mattina, odora di te, ogni cosa qui dentro sa di te e io sono talmente inebriata da non desiderare altro che te.
“Fammi tua…..” ti chiedo senza paura né inibizioni. Voglio te stasera, voglio sentire solo te sulla mia pelle.
“Kaori….” Sospiri ormai al limite “sei davvero sicura? E’ questo quello che vuoi?”
“Io voglio te.” ti rispondo sorridendo.
Ti tuffi su di me, prendendomi violentemente le labbra, sento ogni cellula del mio essere esplodere in mille pezzettini mentre il tuo corpo si avvinghia al mio……credo che potrei morire adesso. La tua forza e potenza mi lasciano senza fiato, le tue mani iniziano a vagare su di me ed io mi arcuo sotto il tuo tocco come se fosse la mia linfa vitale.
Sto gemendo il tuo nome mentre inizi a spogliarmi e ad assaggiare la mia pelle, a giocare con il mio corpo ad amarmi come sai fare tu. Mi liberi dai miei indumenti con una facilità impressionante mentre le tue dita sfiorano, toccano, stringono ogni centimetro del mio corpo.
“Sai di menta fresca….” mi dici mentre afferri uno dei miei capezzoli in bocca e lo succhi avidamente, tanto da farmi urlare di piacere.
“Dio mio….” riesco a dire con fatica mentre continui il tuo gioco, iniziando a succhiare l’altro e stringendo il primo tra le dita. Una tortura che sembra durare un’eternità mentre la mia mente mi abbandona definitivamente per lasciare lo spazio ad un piacere sempre più intenso.
Non riesco più a pensare, sento solo la tua lingua e la tua bocca che mi mangiano, mi assaggiano, mi assaporano con gusto ed avidità. Il tuo percorso continua e la tua bocca prosegue nel suo viaggio di piacere.
“Sei meravigliosa.” mi dici soffiando sulle mie cosce e io so già quale sarà il tuo passo successivo, la tua prossima conquista.
Quando t’immergi tra le mie gambe non capisco più nulla, sento solo la tua bocca e la tua lingua che mentre mi gustano, provocano in me un piacere sconosciuto e inaspettato. Ad ogni movimento che fai un gemito scappa dalla mia bocca ed io sono persa per sempre.
Inizio a gemere, ad urlare forte il tuo nome mentre istintivamente stringo la tua testa tra le mie gambe, dandoti maggior accesso a me e permettendoti di gustarmi come vuoi tu.
Non passa molto tempo che sento il mio corpo fremere e il primo orgasmo mi travolge, inebriandomi completamente la mente e scuotendomi l’anima.
Tu mi guardi intensamente, sei riemerso da quel mondo di miele che ora scivola tra le mie gambe e non soddisfa completamente il mio desiderio.
“Spogliati….sei ancora troppo vestito.” ti ordino affannata, ho fame di te e del tuo corpo, una fame mai provata prima.
Mentre ti spogli il mio desiderio cresce ed io sono impaziente di averti in me. Mi lecco le labbra istintivamente, pregustando il contatto con il tuo meraviglioso corpo, così muscoloso e così maschile da farmi andare in estasi.
In poco tempo, sei nudo davanti a me, in tutta la tua bellezza e la tua potenza, sento che non posso resistere oltre e ti attiro a me baciandoti con passione. Sono impaziente ed eccitata, il contatto con la tua pelle mi fa vibrare il corpo e mi fa emozionare ancora di più.
In un istante penetrandomi, entri delicatamente in me ed l’emozione mista al dolore mi esplode nella testa. Osservando attentamente ogni espressione che si dipinge sul mio viso e dopo aver aspettato che io mi adattassi a te, inizi a muoverti dentro di me, risvegliando il mio piacere latente e avvolgendomi in un vortice di passione.
I tuoi movimenti diventano sempre più veloci e forti, e avvinghiandomi sempre più stretta a te, il mio bacino istintivamente inizia a muoversi con il tuo. La mia testa è piena di sensazioni mentre il mio corpo si rilassa ed assapora il piacere che mi stai donando.
I nostri corpi si uniscono ancora di più, le nostre mani s’intrecciano e le nostre labbra s’incontrano mentre la magia si consuma e il piacere ci avvolge completamente.
Persa nelle sensazioni, ti guardo sorridendo e ti dico “Ti amo Ryo.”
La tua risposta preceduta da un meraviglioso sorriso, mi riempie il cuore di gioia e d’amore. “Ti amo anche io Kaori.”
La nostra danza d’amore dura ancora per poco prima di lasciare spazio ad un orgasmo senza precendenti. Prima io poi tu veniamo avvolti dalla potenza di un piacere dolce e delicato e da un orgasmo forte e potente che lascia spazio ad un completo rilassamento del corpo.
Cerco di riprendere fiato mentre sento il tuo corpo rilassarsi su di me e il tuo calore avvolgere il mio con estrema delicatezza.
“Come stai? Ti ho fatto tanto male?” mi chiedi mentre mi accarezzi i capelli impregnati di sudore.
“No. Sto bene.” ti rispondo sorridendo e baciando le dita della tua mano.
“Sei ancora preoccupata? Temi ancora di perdermi?”
“Si.” rispondo tremante.
“Non devi.” Mi dici prima di baciarmi teneramente.
“Perché?”
“Perché se prima non c’era un motivo per vivere, ora invece ce l’ho….e quel motivo sei tu. Non morirò proprio perché sei stata tu a chiedermelo. Non morirò perché ti amo e voglio vivere la mia vita con te.”
Piccole lacrime scendono dai miei occhi e la mia bocca si allarga in un sorriso.
“Vuoi ancora quella chiave?”
“No, ora sono sicura che non morirai.” ti dico, piangendo come una bambina.
“Ma come? Piangi di nuovo? “ mi dici guardandomi con aria scontenta. “Ahhh!” sospiri mentre ti gratti la testa. “Mi sa che qui tocca rimediare!” concludi sorridendo maliziosamente e leccandoti sensualmente le labbra.
“E come pensi di fare?” ti domando con aria innocente, sapendo in realtà quale sia il tuo piano e iniziando a cedere già da adesso.
“Ora vedrai.”
E detto questo ti tuffi su di me, ricominciando il nostro gioco d’amore.
Non importa cosa accadrà domani, ma adesso tu sei qui con me e hai promesso di rimanere accanto a me per sempre. Ora sono sicura che tornerai da me.



Fine.
   
 
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