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Autore: __aris__    28/09/2021    1 recensioni
Il primo bacio tra Marianne e il Colonnello Brangdon in un tardo pomeriggio estivo.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Le visite del Colonnello Brandon erano praticamente un avvenimento giornaliero. Arrivava prima del tè, chiacchierava un po’ con sua madre e le sue sorelle e poi iniziava a leggerle dei libri, in salotto o in giardino a seconda del tempo.
Era stata la stessa Marianne a chiedergli di portarle alcuni libri da Delaford, domandando di non prendere solo sonetti romantici; così quel pomeriggio le leggeva un libro sulle vite degli antichi filosofi greci. Ma, per quanto si sforzasse, la mente di Marianne oscillava assieme alle punte dei fili d’erba sospinti dal vento. Forse non era abbastanza matura per Aristotele. “Mi accompagnereste a fare una passeggiata, Colonnello?
L’uomo alza gli occhi dal piccolo libro di pelle e la guarda dubbioso, forse ha paura che non regga lo sforzo oppure è stata troppo sfacciata. “Ne siete sicura?” le domanda con quella voce pacata che Marianne ha imparato ad apprezzare solo da troppo poco tempo.
È un pomeriggio così bello …” trova la forza per un timido sorriso, non come quelli vivaci di prima della malattia ma sembra abbastanza per rasserenare il Colonnello “e io passo gran parte della giornata in casa.” Nella sua testa si sente una bambina, poco più grande di Margaret che chiede un giocattolo nuova o un dolce speciale per la domenica, ma ormai è tardi.
Il Colonnello pensa ancora una volta le sue parole. Il libro nella mano destra, chiuso tra il pollice e il medio con l’indice tra le pagine che stava leggendo, picchietta leggero sui polpastrelli dell’altra mano. “Va bene, ma resteremo vicino al cottage e appena sarete troppo affaticata torneremo indietro. È un compromesso accettabile?” Solo dopo che Marianne ha accettato, posa il libro accanto a sé. La mano che le porge non è liscia e morbida, ma la ragazza l’accetta con un leggero sorriso.
Fuori l’erba è alta e tinta dai colori del tramonto, l’aria profuma di fiori e i pollini danzano nel vento. Camminano per i prati attorno al cottage, senza perderlo mai di vista. Una parte della mente di Marianne immagina che sua madre o Margaret li stiano osservando da qualche finestra, o dalla casa sull’albero, ma non le importa. Sa che il Colonnello non farebbe mai qualcosa di inappropriato, il suo corteggiamento è stato delicato come una pioggia di marzo e Marianne aveva imparato a conoscere e apprezzare tutti quei piccoli gesti con cui le dimostrava il suo affetto. Camminano accompagnati dal rumore del vento fino a quando il cottage è diventato un piccolo puntino e davanti a loro ci sono solo immense distese di prati rigogliosi. Lo sguardo di Marianne segue la linea ondulata dell’orizzonte, ma sente gli occhi del Colonnello su di sé e spera che le falde del cappello la coprano abbastanza da non mostrare le gote arrossate.
Non vi ho mai ringraziato per avermi assistito durante la malattia.”
Non è necessario che mi ringraziate, ho fatto molto poco.”
Marianne si volta per sorridergli prima di rispondere. “Mi avete salvato la vita e portato mia madre, lasciate che sia io a giudicare.” Si sente sicura mentre parla, forse addirittura coraggiosa. È abbastanza convinta che non sia appropriato parlare in questo modo a un uomo, anche se è il proprio futuro marito, ma non ha intenzione di chiedere scusa per il modo in cui gli sta esprimendo la sua gratitudine.
Lo rifarei ancora se fosse necessario.”
Non credo che sarà necessario.” C’era stato un tempo in cui l’idea di morire consumata per amore le era sembrata molto allettante, ma adesso poteva vedere che non ne sarebbe valsa la pena. Sicuramente non per Willougby.
Ne sono contento.”
Vi devo essere sembrata molto sciocca.” Dov’è il coraggio di pochi secondi prima? Perché si sente in colpa adesso? Ha smesso di provare vergogna quando parla di Willougby a sua mamma o a Elinor, ma con Brangdon è diverso.
No, affatto.” Il Colonnello si avvicina di un passo. “Voi siete giovane e piena di vita.” Le vorrebbe dire che l’amore è capace di rendere sciocchi anche gli uomini saggi, ma non lo fa perché se chiude gli occhi può ancora sentire la pelle fredda e bagnata di Marianne sotto le sue dita e tutto ciò che riesce a provare è un immenso dolore.
Marianne abbassa gli occhi. La sua voce è sempre gentile, ma in quel momento le sembra anche molto triste. “Lo dite come se non fosse una cosa brutta.
Brangdon nota che guarda l’anello di fidanzamento. “Per caso i vostri proposi sono cambiati?
No!” si affretta a rispondere Marianne, forse con troppo entusiasmo ma ormai è tardi per rimangiare quel no e riprovare con più calma. “Ma so cosa penseranno gli altri: che ho accettato solo per ripulire la mia reputazione e acquistare una posizione sociale.”
Ed avrebbero ragione?
  Marianne scuote la testa con forza e il colonnello le solleva il mento con la punta dell’indice “Allora non mi interessano i pettegolezzi. Vi prometto che non li ascolterò e li lascerò morire nel silenzio.”
Gli occhi della ragazza si riempiono di lacrime ma Brangdon la bacia prima che riescano a scendere sulle guance. Ricorda che i baci di Willougby erano impetuosi come il mare in tempesta, erano baci possessivi che le toglievano il fiato ogni volta. Il bacio del Colonnello è l’esatto opposto: era un bacio gentile che ricorda le brezze leggere del mattino. Anche se è stato improvviso; non ha preso possesso della sua bocca come avrebbe fatto Willougby, ma le dà il tempo di abituarsi a lui prima di spingersi oltre.
Marianne si aggrappa al bavero della giacca del Colonnello appena sente cedere le ginocchia. Si sente una conchiglia trascinata dalla marea lontano dal suo lido d’origine, fino a quanto l’unica cosa a cui riesce a pensare sono le labbra e l’odore inebriante del Colonnello. Con un grande sforzo di volontà spinge sulle mani per interrompere il bacio. Dopo il matrimonio potrà farsi trascinare per tutti i Sette Mari, ma oggi deve essere la ragazza matura che sarebbe sempre dovuta essere.
La prima cosa che nota è il sorriso di Brangdon. Non lo ha mai ritenuto un bell’uomo, eppure “bello” è l’unico aggettivo che userebbe per definirlo in quel momento.
Brangdon si avvicina ancora una volta e Marianne rimane quasi delusa quando si accorge che non sono le sue labbra ad interessarlo. “Vi aspetterò Marian, per tutto il tempo che vorrete.”



   
 
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