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Autore: LorasWeasley    29/09/2021    3 recensioni
AU|Soulmate [matchablossom]
"Ogni persona nel mondo nasceva con la consapevolezza di avere un’anima gemella, qualcuno destinato a lui che l’avrebbe fatto sentire completo e amato.
L’unica connessione che si aveva con la propria anima gemella era, tuttavia, solo il cibo: ogni volta che uno dei due stava mangiando qualcosa, all’altro veniva brama dello stesso cibo."
Genere: Fluff, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kaoru Sakurayashiki, Kojiro Nanjo
Note: Soulmate!AU | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Soulmate'
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Ciao a tutti! Sono Deh e questa è la mia prima storia in questo fandom (con la speranza che in futuro ne scriverò altre).
Non ho molto da dire se non che fa parte di una "raccolta" di Soulmate, ne ho scritte tante con altre coppie in altri fandom, ognuna di queste ambientate in un universo alternativo differente e quindi con modi differenti per trovare la propria anima gemella. Se vi piace il genere le potete trovare nel mio profilo per fandom come Haikyuu, Hetalia, Bungo Stray Dogs, Dr. Stone etc...
Buona lettura!
Deh
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Soulmate - MatchaBlossom


Ogni persona nel mondo nasceva con la consapevolezza di avere un’anima gemella, qualcuno destinato a lui che l’avrebbe fatto sentire completo e amato.
L’unica connessione che si aveva con la propria anima gemella era, tuttavia, solo il cibo: ogni volta che uno dei due stava mangiando qualcosa, all’altro veniva brama dello stesso cibo.
Non era certo un modo facile per rendersi conto di chi fosse, non quando le persone facevano dai tre ai cinque pasti al giorno e chiunque poteva mangiare nello stesso momento la stessa cosa.
Kaoru non si era mai preoccupato troppo di trovare la sua, se l’avesse scoperto bene, altrimenti non l’avrebbe fatto diventare un problema di stato, di sicuro non avrebbe passato la sua vita alla ricerca di questa.
Al liceo si rese conto che era qualcuno della sua enorme scuola perché a ogni pausa pranzo non sentiva mai il bisogno di mangiare qualcosa di diverso dal cibo preparato della mensa: stavano mangiando la stessa cosa.
Una piccola parte di lui aveva sempre sperato che potesse essere Adam, ma sapeva bene che non era così sia perché il ragazzo andava in un’altra scuola, sia perché doveva provenire da una famiglia ricca se non voleva mai mostrare loro il suo volto o dirgli semplicemente il suo vero nome, quindi non avrebbe mai mangiato quello che mangiava Kaoru.
Essendo che comunque continuò ad avere una cotta per lui e aveva anche la consapevolezza che non fosse la sua anima gemella, se ne disinteressò completamente.
Questo almeno fino a quando Adam non li abbandonò, lui ci rimase malissimo e Kojiro fu l’unico a rimanere al suo fianco.
Kaoru non riusciva a capire quello che stava iniziando a provare per il suo migliore amico. Dopo la delusione con Adam non voleva avere delle aspettative troppo alte, inoltre era vero che erano migliori amici ma era vero anche che litigavano perennemente. Come poteva quindi una possibile relazione nascere in questo modo?
Kaoru stava ancora cercando di capire come gestire tutti questi nuovi sentimenti e informazioni quando anche Kojiro decise di andarsene.
-Voglio aprire un ristorante- gli aveva detto una sera mentre pattinavano sotto un cielo freddo e coperto –e hanno accettato la mia richiesta per studiare in Italia, passerò due anni lì. Parto fra due settimane.
Il cuore di Kaoru si era stretto in una morsa, anche se cercò di rimanere impassibile per quanto riguardava la sua espressione facciale.
-Ma tornerai, giusto?- sperò che il suo tono di voce non fosse troppo tremolante.
Kojiro sorrise –Certo! Aprirò il miglior ristorante italiano del Giappone!
La sua felicità era contagiosa e anche Kaoru dovette rispondere con un sorriso che nascose subito dietro i capelli –Allora vedi di muoverti.
Infine il suo amico partì, passò i mesi in Italia e Kaoru si rese conto che ogni giorno aveva sempre più voglia di cibo sconosciuto a orari diversi da quelli soliti. Finché non arrivò la consapevolezza che non era cibo sconosciuto, ma cibo italiano: la sua anima gemella stava mangiando cibo italiano ad orari italiani.
Quella notte non riuscì a dormire, il suo stomaco che si contorceva alla notizia così ovvia che Kojiro fosse la sua anima gemella.
 
Kojiro non sapeva chi fosse la sua anima gemella, ma non era importante perché aveva una cotta per Kaoru dal primo momento che aveva posato gli occhi sulla sua figura che pattinava. Aveva sperato che potesse essere lui fino a quando il ragazzo dai capelli rosa non aveva mostrato interesse verso Adam. A quel punto Kojiro aveva capito che Kaoru poteva solo essere il suo migliore amico e nulla di più.
Nonostante questo, però, la sua cotta per il ragazzo non scomparve e si rifiutò di cercare la propria anima gemella, se era innamorato di qualcun altro non era giusto nei confronti di questo cercarlo e poi non riuscire a dargli quello che si meritava.
Quando partì per l’Italia fu una scelta combattuta, non voleva lasciare Kaoru ma voleva anche inseguire i suoi sogni e, soprattutto, prendersi una pausa da lui, magari avrebbe portato un po' d’ordine nella sua testa.
Non furono due anni facili, non quando doveva cucinare e mangiare ogni giorno cibo italiano mentre aveva brama di quello giapponese che la sua anima gemella stava mangiando, immaginò che non fosse facile neanche per questa e si scusò mentalmente con lui o lei.
Gli anni successivi passarono in fretta, tornò in Giappone dopo aver finito il corso con il massimo dei voti e aprì il suo ristorante nella loro cittadina.
Kaoru sembrò voler recuperare il tempo perso con lui e almeno cinque volte a settimana andava a mangiare nel suo ristorante, a pranzo o a cena in base ai suoi impegni lavorativi.
Gestire un ristorante era caotico e solo per questo Kojiro non si accorse subito che aveva più voglia di mangiare cibo italiano adesso rispetto a quando era in Italia, inizialmente immaginò che fosse solo abitudine dopo tutti quegli anni, poi pian piano ebbe la cosapevolezza che non aveva voglia del cibo italiano in generale, ma di quello che Kaoru mangiava al suo ristorante.
Nel momento esatto in cui ebbe quella rivelazione si trovavano entrambi al locale, Kaoru stava mangiando un piatto di pasta alla carbonara e Kojiro gli stava portando una bottiglia di vino.
Kaoru aveva arrotolato gli spaghetti, aveva portato la forchetta alla bocca e Kojiro ne ebbe immediatamente voglia. Fu in quell’esatto momento che ebbe l’epifania.
Si bloccò sul posto con gli occhi spalancati e si riprese solo quando la bottiglia di vino gli scivolò dalle mani e s’infranse a terra.
L’altro uomo gli lanciò un’occhiata infastidita e annoiata per poi domandargli –Ti sei rincretinito del tutto, stupido gorilla?
Ed eccola qui la sua anima gemella.
 
Passarono le stagioni, ognuno alle prese con i propri impegni lavorativi di giorno e con le gare a S la notte. Tutti e due sapevano della propria anima gemella ma non sapevano che anche l’altro ne era a conoscenza. Entrambi troppo orgogliosi e tastardi per fare la prima mossa e mettere i propri sentimenti a nudo.
Ma la cosa non poteva essere nascosta per sempre e venne a galla nel momento più inaspettato e tranquillo.
Era sera tarda e i due uomini si trovavano a “Sia la luce” per medicare le ferite che Reki si era fatto pattinando poco prima. Non era nulla di grave e, quando finirono, la pancia di Langa brontolò alla richiesta di cibo.
Kojiro sorrise divertito e annunciò –Immagino che vogliate mangiare. Cosa vi porto?
Langa alzò le spalle –Va bene tutto.
Reki si intromise –Sì! Basta che ci porti lo stesso che poi è un casino con le nostre voglie.
I due si lanciarono un breve sguardo innamorato e arrossirono come se non stessero già insieme da un anno.
Miya fece finta di vomitare e commentò –disgustoso.
I tre iniziarono a litigare mentre Kaoru sorrideva divertito, nascondendo il volto dietro il suo ventaglio.
Kojiro portò a tutti delle pizze e il discorso delle anime gemelle continuò con Reki che annunciò –Oh Miya, spero che la tua anima gemella abbia un modo di procurarsi una pizza adesso, perché questa è una delle migliori che abbia mai mangiato!
Langa concordò annuendo con la bocca piena, Miya rispose alzando gli occhi al cielo e commentando –Problemi suoi.
Poi sembrò rendersi conto di qualcosa e domandò ai due –Ma come facevate quando lui viveva in Canada? Tu di cosa avevi voglia se non conoscevi metà dei cibi che stava mangiando?
Reki si fece pensieroso e corrugando la fronte cercò di ricordare –Non saprei come spiegartelo, sapevo di avere estrema voglia di qualcosa ma non riuscivo a capire cosa. Come quando stai cercando di dire una parola che non riesci a ricordare, ma sai che esiste.
Langa ingoiò un grosso boccone per poi aggiungere –Inoltre di solito ti viene voglia del sapore che domina, quindi tipo se Reki mangiava gli onigiri a me veniva voglia di riso.
Miya annuì pensieroso, probabilmente cercando d’immagazzinare e comprendere tutte quelle nuove informazioni. Infine si voltò verso i due adulti e sganciò la bomba.
-Voi due, invece? Come funziona? Joe ha iniziato a cucinare cibo italiano perché è il preferito di Cherry o è diventato il suo preferito solo perché Joe ha iniziato a cucinarlo?
A quel punto tutti li stavano fissando curiosi e i due uomini avevano solo gli occhi spalancati in un accenno di terrore.
Nessuno dei due riuscì a rispondere e Miya alzò un sopracciglio –Cosa? Credete che non sapessimo che siete anime gemelle? È talmente evidente!
Kaoru fu il primo a riprendersi mentre rispondeva freddo –Non ho intenzione di reputarlo la mia anima gemella, non quando ha tutto questo bisogno di farsi quelle troie ogni notte!
Kojiro sentì la rabbia invaderlo e alzandosi lo accusò –Come puoi dare la colpa a me quando è solo colpa tua se mi devo trovare delle donne ogni volta!
Anche negli occhi dorati di Kaoru passò la rabbia e alzandosi a sua volta sbatté le mani sul tavolo mentre rispondeva a tono –Colpa mia!? Come mai potrebbe essere colpa mia?
-Cosa dovrei fare se la mia anima gemella è innamorata di qualcun altro? Sei un ipocrita!
-Innamorato di chi!?- adesso Kaoru sembrava sconvolto.
-Di Adam! Di chi altri dovresti esserlo!? È ovvio fin dal liceo!
-Al liceo avevo solo una stupida cotta per lui! L’unica cosa ovvia qui è che tu sei un grandissimo coglione perché altrimenti ti saresti accorto che sono innamorato di te! Anche i bambini lo sanno!
Kojiro era sconvolto, fissò i tre ragazzi come se avesse bisogno di una conferma e questi annuirono lentamente alle parole di Kaoru, poi però Miya aggiunse –è vero. Ma è anche vero che pure Kojiro è ovvio nei tuoi confronti… forse siete un po' scemi entrambi.
Adesso era Kaoru quello sconvolto. I due si stavano guardando per la prima volta consapevoli che quello che provavano non era a senso unico.
-Pensate che dovremmo andare o…
La frase di Reki venne interrotta a metà quando i due si saltarono letteralmente addosso. I ragazzi non avrebbero saputo dire chi dei due aveva iniziato il bacio, quello che però sapevano dire era che Kaoru gli stava stringendo talmente forte la schiena da lasciare segni con le sue unghie curate, mentre Kojiro aveva le mani strette tra i suoi lunghi capelli rosa sciogliendoli dalla coda.
Il bacio che stavano condividendo era talmente spinto da far imbarazzare tutti e tre gli adolescenti e fargli decidere di andarsene, perché era meglio abbandonare la pizza piuttosto che essere partecipe al porno dei loro genitori.
-Kojiro- sussurrò Kaoru quando dovette staccarsi per riprendere fiato –chiudi la porta. Abbiamo tanto tempo da recuperare.
Si leccò le labbra in una promessa non troppo velata di quello che sarebbe successo dopo e solo con grande forza di volontà l’altro si trattenne dal tornare a baciarlo fregandosene di chi sarebbe potuto entrare.
La consapevolezza, tuttavia, che adesso avevano tutta la notte, e quelle successive, a disposizione, lo fece muovere in fretta e, dopo aver chiuso il locale, lo prese per mano per portarlo nel suo appartamento al piano di sopra.
Quella notte si confessarono i sentimenti che per troppo tempo avevano nascosto e divennero consapevoli che, nonostante tutto quello che era successo e tutti i battibecchi, non avrebbero potuto chiedere un’anima gemella migliore. 

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