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Autore: rocchi68    03/10/2021    2 recensioni
Una persona che ha chiuso gli occhi in passato può riaprirli dopo tanto dolore?
Ne vale davvero la pena?
Non sarebbe meglio proseguire senza voltarsi indietro e sorridendo delle poche gioie che incrociano il tuo cammino?
Si passa per egoisti, per idioti o per scaltri se si evita di ricadere nei ricordi del passato?
È questo che il nuovo Consiglio Studentesco si prefigge di cambiare, anche se si tratta di un problema interno e di un'impresa ardua.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dawn, Mike, Scott, Zoey
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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Quello dello zoo, oltre a essere un regalo inaspettato, sembrava l’occasione migliore per compattare il Consiglio e per evitare nuovi contrasti. Da quando Scott aveva portato i biglietti e li aveva divisi con i suoi amici, sarebbero passati solo tre giorni, anche se ben prima di quel week-end qualcosa avrebbe risconvolto parzialmente tutto il quadro.
Quando compivano un passo avanti nel loro rapporto, seguivano sempre, quasi fosse uno scherzo ben architettato, almeno tre passi indietro.
Era un balletto strano, anche se spesso Mike e Zoey erano completamente estranei alla faccenda. I problemi provenivano sempre dalle due schegge impazzite, pronte soltanto a discutere e a punzecchiarsi senza sosta.
Scott si stava avviando lentamente, come di consueto al termine delle sue ore nel Consiglio, verso il grande cancello d’uscita, finché una figura nota non si era affiancata per percorrere quelle due miglia di tragitto comune. Un tempo non avrebbe mai osato farsi vedere in compagnia di Dawn, specie per il rischio di rovinare la sua immagine al limite del perfetto.
 
“Scott…” Esordì a un certo punto, lontani da orecchie indiscrete, fermandosi all’improvviso e costringendolo a fare lo stesso.
“Dimmi.”
“Mi vergogno a chiedertelo, ma avrei bisogno di un favore.” Sussurrò, abbassando la testa e fissandosi le scarpe.
“Se è nelle mie possibilità, ti potrei aiutare volentieri.”
“Vedi oggi è il compleanno di mia madre…”
“Davvero? Falle i miei auguri…anche se non la conosco.” Biascicò imbarazzato, non ricordando nemmeno il suo aspetto.
“Non è questo.”
“Hai problemi in famiglia?” Domandò, facendola negare appena.
“Tra il Consiglio, il Comitato e la preparazione per la giornata sportiva non ho pensato a un regalo da portarle.” Sospirò triste.
“Ed io cosa centro? Non so cosa potrebbe piacere a tua madre.”
“So che è difficile, ma avrei bisogno di un aiuto economico.”
“Quanto ti serve?” Domandò diretto, facendola tentennare.
“Io…”
“Non dirò niente a nessuno.” La rassicurò, facendola annuire.
“Anche se te lo dicessi, non so se poi riusciresti ad aiutarmi.”
“Questo non sta a te deciderlo.” Replicò freddo, sperando di non vederla rinchiudersi in sé stessa.
“50.”Borbottò affranta, abbassando la testa e pensando già di doversi sorbire sempre le solite domande o affermazioni di circostanza.
“È una bella cifra.”
“Pensavo di chiedere aiuto a Zoey, ma mi vergognavo troppo…”
“E avevi paura che la sua linguaccia facesse arrivare una simile notizia anche al Comitato, causandoti problemi e magari pure qualche rimprovero, come se dovessero impicciarsi e aver da ridire per una cosa privata.” Mugugnò, ricordandone la Presidentessa che era una rompiscatole della peggior specie e che tendeva a comandare tutti a bacchetta, dimenticandosi sempre delle conquiste altrui e pungolandoli spesso su qualche svista di poco conto.
“Esatto.”
“Avevo intenzione di andarmi a divertire o di usarli per comprarmi qualcosa, ma credo che non mi sentirei in pace nel lasciarti in difficoltà.”
“Io…”
“Tieni.” Borbottò, aprendo il portafoglio e porgendole una banconota.
“Davvero posso?”
“Consideralo come un semplice prestito: quando ne avrai l’occasione, me li restituirai…senza fretta ovviamente.”
“Scott…” Mormorò, sentendosi strana e afferrando quell’aiuto insperato.
“Scommetto che non sarà sufficiente per farti cambiare idea sul mio conto, vero?” La stuzzicò divertito, sfoggiando un sorriso che iniziò a farla singhiozzare.
“Credevo che tu…”
“Ovviamente ti consiglio di andarli subito a spendere prima che il negozio chiuda.” Soffiò sorpreso per quel momento di debolezza della compagna.
“Scusami…se io…non riesco…non so…”
“Credo sia la prima volta che riesco a metterti in seria difficoltà.” Ridacchiò, posando una mano sulla sua spalla.
“Grazie…Scott.” Sussurrò, abbracciando l’amico che sussultò per quel cambiamento inaspettato, salvo poi ritrovarsi a ricambiare quel semplice gesto.
“Forse è meglio andare prima che qualcuno ci veda.”
“Hmm?”
“Di solito queste cose non finiscono mai bene.” Spiegò Scott, facendola tentennare.
“Di che parli?” Chiese Dawn, staccandosi all’improvviso.
“Non siamo mai andati d’accordo, poi il Consiglio si mette di mezzo…verrebbe fuori un casino allucinante e nelle nostre condizioni è meglio evitare.”
“Io…”
“Non c’è bisogno di contraccambiare: abbiamo solo migliorato il nostro rapporto.”
“Ma io…”
“Se, però, volessimo uscire per un caffè, in futuro, a mente fredda, non ci sarebbe niente di male.”
“È un appuntamento?” Chiese Dawn, facendolo negare.
“Mi rifiuteresti senza battere ciglio.”
“Non è vero.” Ribatté, arrossendo appena e facendogli intendere che, al contrario, non le sarebbe dispiaciuto.
“Forse dovresti muoverti.”
“Solo se vieni con me.” Obiettò perentoria.
“Per fare che?” Domandò il rosso, fissandola incerto.
“Dovresti consigliarmi sul regalo migliore.”
“Ma io…”
“E questo, anche se non sembra, è un appuntamento.” Replicò lei, rossa in viso e incurante dei possibili pettegolezzi che sarebbero sorti qualora qualcuno li avesse visti insieme intenti a confabulare, afferrandogli una mano per trascinarselo dietro tra negozi.






Angolo autore:

Troppo zucchero, troppo in ritardo, troppo annoiato

Ryuk: Sembra un messaggio in codice.

Sia chiaro che non avevo voglia

Ryuk: E ti ricordo che devi seguire la dieta.

1- Io non seguo un bel niente
2- Cotoletta con patate fritte
3- Finirò questa storia solo se ne avrò voglia

Ryuk: Finirai la storia perchè odio vedere le cose lasciate a metà.

Ok
A...boh? domenica prossima? Natale?
Prima o poi

 
   
 
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