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Autore: Giadavnt    05/10/2021    0 recensioni
Ultimamente sono rapita dal mondo degli "Immagina" quindi perché non provarci?
Piccole one-shot senza pretese, scritte semplicemente seguendo l'ispirazione del momento.
Quindi, per un attimo tralasciate le regole e lasciatevi trascinare.
Hope you'll like it!
( T/N = tuo nome ; Y/N = your name )
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Daryl Dixon, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Daryl smettila di fare il bambino! -
- Ti dico che sto bene, non ho niente! -

Si, niente. Se con niente intendeva l'essere stato sparato, infilzato da una freccia, caduto da cavallo, rotolato giù da un dirupo e quasi divorato da un vagante mentre era incosciente.

Nulla da fare, sembrava non accorgersi neanche di te che cercavi di spingerlo con tutte le tue forze sul letto.

Herschel lo aveva medicato, fasciato e raccomandato di riposarsi mettendo a disposizione una delle stanze della sua casa. Un letto comodo era indubbiamente meglio della branda da tenda e le lenzuola pulite avrebbero evitato di incorrere in qualche infezione.

- Daryl, sta fermo ho detto! -
- No! Ho trovato la sua bambola, Sophia doveva essere vicina. Devo andare a cercarla! - e con questo ti spinge di lato, muovendosi velocemente, per quando possa muoversi velocemente qualcuno con un buco nel fianco, verso la porta.

Nuovamente cerchi di afferrarlo, di trattenerlo, avvolgendoti al suo braccio e usando tutto il tuo peso come leva.

- So che vuoi trovarla, anche io voglio solo che torni da noi sana e salva ma non è in questo stato che andrai di nuovo li fuori. Inoltre è buio ormai! Rischi solo di farti male ancora. -

Lo senti grugnire e, senza curarsi minimamente di tutti i tuoi sforzi, si avvia nuovamente verso la porta.

Niente da fare. Anche con un Daryl ridotto in quello stato, non sai minimamente capace di trattenerlo. Sicuramente non è con la forza che lo convincerai a stare a letto.

Una lampadina ti si accende nella mente e, anche se odi quel pensiero, ti rendi conto che é l'unico modo per fermarlo.

Gli afferri il fianco, piantando le unghie nella pelle vicina alla ferita, proprio mentre lui sta per aprire la porta e andarsene.
Lo senti sobbalzare dal dolore e senti i sensi di colpa riaffiorare nello stomaco.

- Ma che cazzo, T/N !? -
- Ho detto no! Tu resterai qui a riposare. Che tu lo voglia o no! -
E con questo sbatti la mano sulla porta per richiuderla mentre continui a tenerlo con l'altra, facendolo imprecare e lamentare.
Lo spingi sul letto mentre è ancora intontito dal dolore.

- Sei pazza cazzo! -
Lo vedi provare ad alzarsi di nuovo e con un slancio, ti siedi su di lui, le tue gambe ai lati del suo bacino, costringendolo a rimanere sdraiato.

- Sei tu che mi costringi ad usare le maniere forti! Ora, sta fermo! -

Rimani anche tu ferma, su di lui, per evitare che tenti di nuovo di scappare via.
Daryl strizza gli occhi, forse a causa di un'altra fitta al fianco e tu non puoi che sentirti ancora più in colpa per aver usato questo a tuo vantaggio.

- Stai bene? -

Apre gli occhi, guardandoti appena prima di annuire e sbattere nuovamente le palpebre un paio di volte.

Solo dopo qualche secondo ti rendi conto di come il suo sguardo sia cambiato.
Daryl ti sta fissando in un modo che non sapresti descrivere e ti senti quasi trapassata dai suoi occhi, come dei raggi X.
Inclini leggermente la testa di lato, ricambiando il suo sguardo, cercando di capire cosa c'è che non va.
E in quel momento senti qualcosa premerti tra le gambe.
Abbassi lo sguardo velocemente, solo per renderti conto di essere seduta esattamente sul suo inguine.

-Oddio, scusa! Non...Non me ne ero resa conto! - Ti senti le guance avvampare mentre ti sposti velocemente da lui, finendo sul letto, distesa sul fianco.

Tu e Daryl stavate insieme da qualche tempo, dividevate la tenda, si , ma non eravate mai andati tanto oltre. Lui non aveva mai forzato nulla e tu...beh tu...

Vieni distratta da un nuovo tentativo di alzarsi di Daryl.
Senza pensare, ti ritrovi nuovamente su di lui, mantendolo premuto sul materasso per le spalle.

-Ti piace stare sopra, ho capito. -

Ti senti nuovamente le guance in fiamme a questa sua uscita.

- Smettila! -
- Tu sei l'unica che continua a saltarmi addosso! -
Non riesci a trattenere un ringhio sommesso.

- Non sembra che ti dispiaccia! -
- Mai detto. -
Ringhi di nuovo, di imbarazzo e frustrazione, quando lo vedi tentare di liberarsi della tua presa e alzare il busto, facendo una smorfia.
Sospiri e muovi le braccia, infilandole sotto le sue in una sorta di abbraccio, aiutandolo a mettersi seduto, con te nuovamente seduta sulle sue gambe.

Senti le sue braccia avvolgerti la vita mentre lui nasconde il viso nell'incavo del tuo collo.
- Anzi, vorrei saperne di più. - aggiunge sottovoce, baciandoti leggermente la pelle.
Rimani bloccata mentre senti girare vorticamente la testa per qualche secondo a questa sua rivelazione.
Ti stringe di più a lui, quasi volesse fondervi insieme.
Apri la bocca per rispondere ma senti la bocca improvvisamente secca. Ti inumidisci le labbra mentre senti il cuore battere a mille nelle orecchie.
Ti allontani leggermente da lui, il necessario per guardarlo in quegli occhi azzurri che ora ti sembrano più scuri del solito.

- Sei ferito. -
Lo vedi fare una smorfia, infastidito, quasi offeso o arrabbiato e ti si stringe il cuore.
Lo senti allentare la presa e stavolta sei tu a stringerlo più forte.
Ti guarda dubbioso, le sopracciglia leggermente aggrottate.

- Tu sei ferito e...io non ... - lasci la frase in sospeso perché non trovi le parole giuste per dirgli che sarebbe la tua prima volta e, in qualche modo, questo ti spaventa. Abbassi lo sguardo, sentendoti stupida e in imbarazzo.
Riincontri di nuovo i suoi occhi dopo qualche secondo, quando senti le sue braccia avvolgenti di nuovo come prima.
Ha capito, come spesso succede, senza bisogno di tante parole, anzi, quasi nulla.

Ti bacia piano, lieve, quasi temesse di fare qualcosa di sbagliato, e senti le farfalle nello stomaco, la testa girare di nuovo.

- Ti amo. - quasi non lo senti mentre si nasconde di nuovo nel tuo collo e ti stringe di più, fino a far aderire i vostri corpi completamente.
- Ti amo anch'io.- rispondi mentre ti rilassi nella sua stretta e senti di nuovo qualcosa premerti tra le gambe.

-Forse dovresti dire a "Daryl Junior" di calmarsi.- cerchi di sdrammatizzare e senti di nuovo le guance arrossarsi.
Lui ridacchia contro la tua pelle.
- Non è colpa mia se gli piace quando gli stai sopra. -

 

  
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