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Autore: MatsuFla    07/10/2021    0 recensioni
(Reboot di "Gallavich fino alla fine")
Continua il progetto "L'amore non basta" con la seconda fic della raccolta "Davvero pensi che tutti quelli che si amano siano insieme?". La storia riprende da dove si era interrotta e copre l'intero anno 2013.
Genere: Angst, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Ian Gallagher, Mickey Milkovich
Note: Lemon, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate, Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Davvero pensi che tutti quelli che si amano siano insieme?'
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Il capitolo contiene grossi spoiler su "JAMIE MARKS IS DEAD".

Cameron Monaghan: Adam McCormick
Noah Silver: Jamie Marks
Morgan Saylor: Gracie Highsmith


Il 2013 prometteva di essere un anno molto produttivo anche per Cameron. Sebbene lui non avesse mai fatto la lista dei buoni propositi per l'anno nuovo, quella volta si era prefissato l'obiettivo di dedicarsi completamente alla sua carriera, aveva anche informato Brian della sua intenzione di lavorare il più possibile e gli aveva chiesto di riempirgli l'agenda in modo da essere sempre impegnato in qualche progetto. Conoscendo Cam, al suo agente non era sembrato troppo strano ed era stato felice di accontentarlo, dopotutto, quel ragazzino iperattivo era un vero professionista, essendo stato nel settore da quando aveva otto anni.
In realtà Cam stava solo cercando di tenersi talmente occupato da non aver letteralmente il tempo di fermarsi a pensare, perché ogni volta che lo faceva, Noel era tutto ciò che gli veniva in mente.
Così, i primi giorni di Marzo (1), si ritrovò a spasso per le campagne innevate di upstate New York a congelarsi il culo durante le riprese di "Jamie Marks is dead".
Operavano con un budget piuttosto ridotto e numerosi vincoli di tempo. Avevano solo tre o quattro settimane per finire tutte le riprese, quindi era decisamente una corsa contro il tempo, sedici ore al giorno, tutti i giorni, molto spesso fuori al freddo o durante la notte, senza trailers ne stufe.
Quando tornava in camera la sera, Cameron era così esausto che a volte si addormentava vestito.


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Il cast e la troupe alloggiavano in un piccolo Days Inn in una città altrettanto piccola, nel mezzo del maledetto nulla per miglia. Arrivarono due giorni prima dell'inizio delle riprese e per tutta la permanenza furono bloccati insieme in quell'hotel, costretti a passare lì dentro anche il poco tempo libero che avevano. Nevicava quasi tutti i giorni e quando lo faceva più forte nessuno poteva uscire, ma tanto non c'era nessun posto dove andare o niente da fare nelle vicinanze, così, passavano il tempo a giocare a carte e fissarsi. Il che non era così male come poteva sembrare, perché diventarono molto uniti velocemente e ciò aiutò nella realizzazione del film. (2)


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«Basta, non voglio più giocare.» Piagnucolò Morgan [Saylor] lanciando le carte sul pavimento dove stavano giocando.
«Non sai perdere.» Ridacchiò compiaciuto Noah [Silver], mentre Cam cercava di consolarla.
«Sai come si dice... sfortunata nel gioco, fortunata in amore.»
«Magari fosse così.» Sospirò amaramente, abbandonando la moquette per lanciarsi sul letto, «Credo di essere anche più sfortunata di Gracie con i ragazzi.»
«È difficile competere con un fantasma, non è vero?» Gongolò Noah.
«Non lo so...» Lo contraddì Cam, facendo sparire il sorrisetto compiaciuto dalle labbra del suo amico, «Penso che essere in vita sia un grosso vantaggio.»
«Il triangolo amoroso con un fantasma è un po' complicato.» Concluse la ragazza.
Jamie Marks era morto tra l'indifferenza di tutti, esattamente come era vissuto. In vita era stato segretamente innamorato del suo compagno di scuola Adam che invece a malapena sapeva della sua esistenza. Una volta morto, il suo innamorato finalmente si accorse di lui, così decise di rimanere sulla terra sotto forma di fantasma per restargli vicino e godere di quell'amore platonico che era nato tra loro.
Per un sadico scherzo del destino, Jamie si stabilì nell'armadio di Adam che a sua volta si aggrappò a lui per cercare di fuggire dalla sua famiglia e dalla sua vita. 
Nonostante l'incertezza dei suoi sentimenti nei confronti di Jamie, Adam gli era indubbiamente affezionato, ma presto fu costretto ad ammettere che quella loro strana relazione non aveva futuro e che doveva lasciarlo andare nel posto a cui apparteneva.
«Io me ne vado a dormire. Buonanotte ragazzi, a domani.»
Appena Morgan lasciò la stanza, anche Cam posò le sue carte, si alzò in piedi e si stiracchiò le gambe indolenzite.
«Lasci anche tu?»
«Si, mi fumo una sigaretta e mi metto a dormire anche io.»
«Allora vinco io per abbandono.» Rise Noah, raccogliendo le carte sparse dal pavimento.
Cam prese una sigaretta e aprì la finestra prima di accenderla, «Che cazzo di freddo.» Ringhiò, sbuffando fuori la prima nuvola di fumo.
«Non dirlo a me... sono sempre nudo, cazzo. Mi sorprendo di non essermi preso una polmonite.» Noah rimase seduto a guardare le spalle del ragazzo che fumava la sua sigaretta e lasciò che il silenzio regnasse per qualche minuto, poi lo ruppe con un filo di voce, «A proposito di ciò che hai detto prima... non credi che Adam ricambi i sentimenti di Jamie?»
«Jamie è morto, non c'è modo per loro di stare insieme.»
«Si, certo. Ma Adam lo ama comunque, no?»
«Non lo so. In un certo senso, forse. Credo che Adam sia molto confuso.»
«Adam ha respinto Gracie quando gli ha detto di amarlo, ma non ha respinto Jamie.»
«Jamie è un fantasma, okay?» Lo interruppe, cercando di non sembrare troppo rude, «È come una fantasia o un sogno... lui è convinto che questa cosa tra loro possa funzionare, ma non è così.» Inspirò l'ultimo tiro dalla sigaretta e liberò il fumo verso la luna che sparì per qualche secondo dietro la nuvola bianca, «È un amore impossibile, Noel, e come ogni amore impossibile si può solo lascialo andare.» 
«Noah.»
«Cosa?» Chiese distrattamente, voltandosi finalmente a guardarlo.
«Mi hai chiamato Noel.»
«Mi dispiace.» Disse imbarazzato, «È stato solo un lapsus.»
«Chi è Noel?»
«Lui è... un mio amico.» Cam spense la cicca contro il telaio metallico della finestra, poi guardò Noah e gli sorrise dolcemente, «Tu me lo ricordi un po'.»


Cameron si allontanò con una scusa ed andò a cercare un posto tranquillo, uscì sulle scale antincendio dell'edificio e sedette su uno scalino freddo e traballante. Mentre la neve cadeva intorno a lui, si strinse nel suo cappotto e contemplò per qualche minuto lo schermo del cellulare. C'erano tre messaggi. Due erano di Liana, che quasi quotidianamente gli proponeva di organizzare degli appuntamenti con qualche sua amica single, e a cui Cam rispondeva sempre di no. Un altro messaggio era di sua madre, che gli inviava foto di campioni di colore su cui voleva la sua opinione per trasformare la sua vecchia stanza in una stanza per gli ospiti, ora che si era finalmente convinta che lui non sarebbe più tornato a casa. Cameron prese mentalmente nota di dare la priorità a quella risposta, ma non prima di aver riaperto la chat dove l'ultimo messaggio di Noel, ormai vecchio di due giorni, era rimasto ancora senza risposta.

11 Marzo 2013
Dude: (18.22 pm): Come va, amico? Che si dice a NY?

Con il passare dei giorni, Cam si era fatto sentire sempre meno, un po' perché era stato davvero molto impegnato, ma principalmente perché in verità non voleva farlo. Certo, ritrovarsi in un triangolo di amore pseudo gay non proprio corrisposto, per di più con un fantasma, non lo aveva aiutato a tenere la mente lontana dal pasticcio che aveva cercato di lasciarsi alle spalle a LA.
Contemplò per qualche minuto la chat, poi alitò sulle dita intorpidite dal freddo per riuscire a muoverle sulla tastiera e finalmente scrisse un messaggio.

Bruh: (21.28 pm): Il solito
Bruh: (21.29 pm): Sono stanco
Bruh: (21.29 pm): Mi manca LA
Bruh: (21.29 pm): Mi manca il caldo
Dude: (21.29 pm): A me manchi tu

La risposta quasi istantanea gli fece stringere il telefono un po' più forte. Cam cercò di comportarsi come se il messaggio non gli stesse facendo battere forte il cuore e di atteggiarsi a figo.

Bruh: (21.30 pm): Ci scommetto che ti manco

Ma la sceneggiata durò poco.

Bruh: (21.30 pm): Mi dispiace non essere lì con te per il tuo compleanno
Dude: (21.31 pm): Allora te lo ricordi
Bruh: (21.31 pm): Certo che si
Bruh: (21.31 pm): Non potrei mai dimenticarlo
Bruh: (21.31 pm): Buon Compleanno Noel


Due giorni più tardi, dopo aver resistito meno di quanto avrebbe scommesso, Noel compì l'insano gesto. Usò l'immagine di Cam come foto profilo della sua pagina Facebook (3). Ciò che a quel tempo non sapeva, era che quella sagoma scura sarebbe rimasta lì per tanto tempo.
Gli mancava davvero tanto quella testarossa.

~~~*~~~

[Jamie Marks is dead h1.33.41]
Dopo averlo abbracciato forte davanti all'ingresso del mondo degli spiriti, che aveva le sembianze di tunnel buio e spaventoso, Adam sorprese Jamie che già aveva gli occhi lucidi, entrambi li avevano.
«Ho qualcosa per te.»
Jamie amava farsi sussurrare parole all'orecchio da Adam, perché gli dava la sensazione di essere ancora in vita ma, con il passare dei giorni, aveva sentito il bisogno di sentirle sempre più vicine, come se ne dipendesse la sua permanenza sulla Terra, ed era così. Tutto ciò che lo teneva legato alla vita era Adam.
Adam lo aveva capito e aveva assecondato più volte quel suo desiderio, e quella volta, l'ultima, volle donargli la parola più importante di tutte. Lo prese per la collottola e lo attirò a sé fino ad unire le loro fronti, così il freddo fantasma si abbandonò al calore di quel tocco.

«Amore.» Sussurrò Adam e tutto il corpo di Jamie sussultò e tremò, aspirando ed assorbendo quella parola come fosse aria. Il rosso gli accarezzò la guancia e i due si scambiarono un tiepido sorriso.

[...]
Quando il fantasma si avvicinò al vivo, l'inquadratura scese giù, nascondendo agli spettatori quello che stava succedendo, come se, chissà, ci fosse stato un bacio veloce tra i due. Ma probabilmente non è mai accaduto.
Jamie si avvicinò a Adam e gli sussurrò nell'orecchio, «Ricordati di me.» Non c'era più paura in lui perché la cosa più spaventosa che potesse accadere stava già accadendo.
«Sono contento che fossi tu, Adam.» Disse, incamminandosi verso il tunnel.
«Anch'io, Jamie.» Sussurrò il rosso alle sue spalle, mentre lo guardava allontanarsi.
Non sarebbe potuto essere nessun altro se non Adam, perché il legame tra loro era speciale. Era amore.
Adam lo aveva amato al meglio delle sue possibilità, ma poi era stato costretto a lasciarlo andare perché era la cosa giusta da fare.

Trattenendo a fatica le lacrime, Adam lo guardò zoppicare senza voltarsi mai, finché non sparì nel buio.

~~~*~~~


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Dopo aver accompagnato Morgan, Noah decise di accettare l'invito di Cam di andare a casa sua a per il bicchiere della staffa, come se tutto il sakè che avevano bevuto a cena non fosse già abbastanza. Si scolarono un'altra mezza bottiglia di whisky e fumarono un po' d'erba seduti sul divano. Cam collassò sul bracciolo mentre Noah, che riusciva ancora a rimanere dritto, continuò a blaterare ininterrottamente, ma il rosso non ascoltò una sola parola. Appena la fame chimica iniziò a farsi sentire, Cam, stordito e traballante come uno zombi, scese giù in cucina a prendere qualcosa da mangiare. Mentre spalmava la salsa sul pane, ripensò a quando, nel pomeriggio, aveva chiamato Noel e lui lo aveva liquidato subito perché impegnato a fare chissà cosa con i suoi nuovi amici. Ripensò a come lui aveva rifiutato la proposta di una chiamata dopo cena, perché lo aveva già promesso a Layla, e di come gli aveva assicurato di farsi sentire prima di mettersi a dormire ma poi non lo aveva fatto. Non ancora. Ma vista l'ora tarda era certo che non lo avrebbe più fatto. Così, Cam spense il cellulare e lo lanciò sul bancone in preda alla rabbia. Tornò in salotto e riprese posto sul divano, accanto a Noah, posò sul tavolino due piatti con i sandwich che aveva preparato e ne spinse uno verso il suo amico.
«Sai come mi piacciono i sandwich?» Chiese sorpreso.
«Abbiamo vissuto in simbiosi per settimane, Noah. So un sacco di cose su di te.»
«Oh.» Noah diede un cauto morso al panino, «Cose buone?»
«Un sacco di cose buone.» Rispose con un tono seducente.
Cam lo osservò con attenzione, i capelli neri, la pelle chiara, la corporatura minuta e il suo modo di gesticolare... gli ricordò ancora una volta Noel. Chissà perché poi, quei due non si somigliavano poi tanto, ma forse era colpa dell'ossessione che ultimamente Cam aveva sviluppato nei confronti di Noel che gli impediva di smettere di pensarlo.
Noah rimise il sandwich sul piatto e guardò i dolci occhi verdi che lo fissavano. Nonostante il suo desiderio di fare il disinvolto, sentì un sorriso tirargli le labbra. Cam ricambiò il sorriso e si avvicinò di più, quando furono praticamente faccia a faccia, il rosso lo baciò improvvisamente sulle labbra. Così, senza pensarci troppo, anzi, non ci pensò affatto, lo fece e basta. Un bacio a stampo, breve ma deciso. Poi rimase in silenzio a guardarlo e quella volta non si scusò ne andò nel panico.
Dopo pochi secondi fu Noah a sporgersi verso di lui e baciarlo a sua volta. Un bacio un po' più approfondito, con la bocca aperta e una punta di lingua. Perché era così che doveva andare. Quello era il modo giusto in cui un bacio doveva funzionare. Non silenzi imbarazzanti, scuse assurde o stupidi discorsi sullo stress e l'essere confusi.
Anche se, effettivamente, in quel momento confuso lo erano entrambi. Un bel po'.
«Non sapevo fossi gay.»
«Non lo sono.» Disse subito Cam, poi distolse lo sguardo, giusto in tempo per nascondere i suoi occhi verdi che si riempivano di dubbio, «In realtà... non lo so neppure io chi sono ormai.» Fece mentalmente una smorfia al tremito nella sua voce, poi tornò a guardare il suo amico. «E tu?»
«Idem.» Rispose semplice Noah, «Però mi è piaciuto, quindi... potrei esserlo.» Fece spallucce, «C'è solo un modo per scoprirlo.» Il moro rise quando Cam strabuzzò gli occhi, sorpreso. «Sei curioso anche tu, no?»
Non fidandosi più della sua voce, Cam si limitò ad annuire.
«Va bene essere curiosi. Ti posso aiutare io.» Noah sorrise e lo baciò un'altra volta, umido e tenero. Permise alla spinta gentile di Cam di mandarlo all'indietro finché non sentì i cuscini del divano sotto la schiena, poi il corpo del rosso coprì il suo. Era pesante, caldo e così fottutamente buono. Mani tremanti si sbottonarono le camicie a vicenda mentre continuavano a baciarsi piano. Cam imprecò nell'istante in cui sentì la pelle del petto di Noah toccare la sua e quando iniziarono a sfregare l'uno contro l'atro sempre di più. Il rosso si premette contro il corpo sotto di lui e sentì la netta durezza di un'erezione, ma non era la sua. Noah era così duro, così duro. Il moro alzò i fianchi e tirò l'altro contro di se, gemendo nell'orecchio di Cam, «Vuoi toglierti i pantaloni?»
Naturalmente, le cose andarono molto peggio quando Noah con una mano si slacciò il primo bottone dei pantaloni e con l'altra gli prese a coppa il pacco, trovandolo però completamente moscio.
«Hai avuto la tua risposta.» Concluse Noah, deluso e imbarazzato, mentre Cam si tirò indietro per inginocchiarsi.
«Probabilmente sono io a non essere in grado... sai, è la prima volta che faccio una cosa simile con un ragazzo, quindi se ti sembro un po' nervoso e impacciato... è così.»
«Oh no, Noah, non è colpa tua. Mi dispiace.» Si scusò, mortificato, «È solo che... non riesco a concentrarmi.» Cam gli accarezzò il braccio e gli rivolse il suo miglior sguardo da cucciolo, «Ti va di provarci ancora una volta?»
Noah annuì, poi invertì le posizioni e lo fece stendere sulla schiena. Gli sfilò i pantaloni e fece lo stesso con i suoi prima di salire a cavalcioni su di lui, sorridendo per tutto il tempo. «Rilassati e libera la mente.» Sussurrò, posandogli una mano sugli occhi e abbassandogli lentamente le palpebre. 
Erano in acque inesplorate e Noah provò diverse cose per vedere come avrebbe risposto Cam. Ricominciò a baciarlo e macinare i fianchi contro i suoi, senza pantaloni era decisamente molto meglio. Una mano scivolò giù fino a afferrargli il cazzo, poi lo accarezzò e lo strattonò delicatamente.
«È-è bello.» Balbettò Cam, poi si lasciò andare completamente sotto quel tocco gentile e finalmente qualcosa iniziò a muoversi. Una scossa elettrica gli attraversò il corpo, da sotto la mano di Noah risalì per il petto e sfuggì dalle labbra in un gemito, «Mmmnnnoel!»
Passò solo un interminabile momento di silenzio prima che Cam realizzasse cosa fosse successo, aprì gli occhi e vide Noah allontanarsi da lui. «Cazzo!» Sussurrò, prima di tapparsi la bocca con una mano, ma ormai era troppo tardi, quel nome era fuori e l'atmosfera si era gelata all'istante.
«Mi hai chiamato Noel... di nuovo.» Disse Noah, scese dal suo grembo e rimase in ginocchio accanto a lui, «E questa volta non riuscirai a convincermi che hai solo sbagliato nome, Cam. Non me la bevo.»
«Mi dispiace tanto, non so cosa mi sia preso.»
«Non devi scusarti.» Si sforzò di sorridere, ma la delusione era troppa per poterla nascondere.
«Che disastro, sono a letto con un ragazzo fantastico e io non riesco a pensare nient'altro che a Noel... che invece se la spassa con i suoi amici... e la sua Layla.»
«Sei sicuro che sia solo un amico per te?» Noah, ancora seduto sui talloni, lo guardò. 
Emma, Liana ed ora anche Noah, sembrava che tutti giungessero alla stessa conclusione... e lo aveva fatto anche Cameron, per quanto l'avesse disperatamente negato e combattuto, non poteva più mentire a se stesso.
«Vorrei tanto togliermelo dalla testa.» Il rosso affondò la testa indietro nel cuscino e premette le mani sugli occhi, «Dio, ma perché non ci riesco?»
«Alla fine ti passerà.» Cercò di rassicurarlo, accarezzandogli dolcemente la coscia, «Se non ti è ancora passata è perché non hai chiuso quella fase.» Continuò quando Cam lo guardò incuriosito ma perplesso. «Una chiusura, ecco di cosa hai bisogno.»
«Sembra così semplice... ma come si fa a chiudere?»
«Non esiste un modo che sia valido per tutti.» Fece spallucce, «Si tratta di riuscire a dire: "ho chiuso con te."»
«Una chiusura, uh?» Ripeté, sospirando amaramente.
«Già.»
Il rosso sembrò rimestare immerso nei suoi pensieri per un po', poi si mise seduto, ritrovandosi faccia a faccia con Noah, «E cosa mi dici di noi due?»
«Oh, beh, io ho chiuso con te!» Rispose sorridendo Noah.
«Cosa?» Ridacchiò anche Cam, dopo un primo momento di stupore, «Perché?»
«Tu mi piaci, Cam. È inutile nascondere che quello che abbiamo fatto a me è piaciuto tanto. Voglio dire...» Aprì le gambe e gli mostrò quanto ancora fosse eccitato, «Di sicuro continuerò a sperimentare, solo... non con te.» Il moro gli accarezzò una guancia, «Hai avuto la tua occasione e l'hai sprecata.» Poi sorrise e Cam fece lo stesso.
«Mi sembra giusto.»
«Sono contento che fossi tu, Cam.» Sussurrò dolcemente, citando una battuta del loro film.
«Anch'io, Noah.»
«Quindi...» Il moro allungò una mano verso di lui, sperando che l'altro accettasse l'accordo, «Amici?»
«Che ne dici di... amici con benefici?»
«Mi puoi assicurare che non mi sentirei mai più chiamare Noel mentre ho il tuo cazzo in mano?»
Il rosso imprecò rassegnato, consapevole di non poter fare una simile promessa. «È va bene...» Sbuffò, «Solo amici.» Cam gli strinse la mano, ma poi lo attirò in un abbraccio. L'erezione di Noah gli strofinò un'altra volta sulla coscia e con voce imbarazzata gli sentì dire, «Sarà meglio che ci rimettiamo i pantaloni.»
«Già.»
Cameron e Noah rimasero buoni amici per molto tempo, senza che nessuno toccasse mai più il pene dell'altro.


Noah rimase a dormire sul divano quando finalmente l'alcol lo fece crollare. Cam recuperò il cellulare dalla cucina, salì nella sua stanza e si lasciò cadere sul letto.
Un nodo gli strinse lo stomaco quando trovò un messaggio di scuse di Noel, ma ormai aveva preso la sua decisione.
"Ho chiuso con te." Ringhiò contro il telefono, poi lo spense e lo lanciò sul comodino.

~~~*~~~

[Messaggio vocale]
#Hey, Cam. Uh, come va?
Volevo solo sapere come stai. È un po' che non ci sentiamo e... niente, volevo sapere che fai. Io, ecco, speravo di parlare con te. Uh, è ovvio. Ma non ci sei. Credo. Allora... chiamami quando ti pare.
O stasera.
Credo basti, per adesso.#

~~~*~~~


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~~~*~~~

[Messaggio vocale]
#Hey, Cam. Sono di nuovo io. Non ti sento da tipo... un mese, quindi ti chiamo di nuovo per sapere se è tutto okay.
Novità su di me?
Beh... sono sicuro che lo sai già, ma New York è la città più figa del mondo. È l'unico posto dove puoi camminare per strada con l'outfit motion capture e a nessuno importa niente. Ti guardano tipo, "Hey, dei tizi con la faccia piena di puntini. Ma si, è New York!"
E l'outfit, oh amico, è un casino. Il guscio è solo schiuma quindi non pesa davvero nulla, ma mi ci è voluto un po' per abituarmi all'elmetto, perché ci sono questi due grossi e strani cosi... sembra come se fossero delle mandibole che mi fanno sembrare una formica, e specialmente con i nunchaku ho colpito le telecamere diverse volte. Sono dovuto andare dai tecnici molto presto a chiedere quanto costassero, perché probabilmente avrei dovuto sostituire.


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Sai, è frustrante. I nostri stuntmen sono così incredibili... quando li guardi fare quello che fanno, pensi: "le persone possono fare questo?"
Mentre io, è da quando ho iniziato con i miei piccoli nunciaku arancioni da allenamento che continuo a colpirmi alle palle. E succede spesso ancora adesso.
[Rise]


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Sai, credo che Donny fosse il mio preferito perché fin da bambino ho avuto una teoria generale che combattere con un grosso bastone in un parco, è più facile che provare a manovrare i nunchaku in un parco. E avevo assolutamente ragione!
Almeno non ho dovuto imparare ad andare in skate.
Ad ogni modo, richiamami. Sono Noel, comunque. Fisher, ovviamente.#

~~~*~~~

Cam fu contento quando finalmente iniziarono le riprese del suo nuovo film, Vampire Academy.
Nonostante avesse preso lezioni di sceneggiatura, chitarra, batteria e ukulele; il suo lavoro rimaneva l'unica cosa che riusciva a distrarlo abbastanza da smettere di pensare, almeno per un po'. E quale miglior posto dove lavorare se non a 8756 km di distanza, quasi undici ore di volo lontano da casa?
La maggior parte delle riprese, infatti, si svolsero nel Regno Unito, altre poche scene nel Montana statunitense. Cominciarono a girare il 28 maggio a Londra, nei Pinewood Studios in Buckinghamshire per gli interni, mentre gli esterni dell'Accademia furono girati in una vera scuola nel Surrey, la Chaterhouse School, che permise alla produzione di girare sul posto durante le vacanze scolastiche.
Per prepararsi al ruolo di novizio e tutore di Dhampir, Cam, per i tre mesi e mezzo prima delle riprese, si era dovuto sottoporre ad una ferrea dieta ricca di proteine e un rigoroso regime di allenamento in palestra di sei giorni alla settimana composto da kickboxing, lezioni di arti marziali, coreografie di acrobazie ​​e, naturalmente, musica pesante a rotazione negli auricolari.
Il suo personaggio, Mason Ashford, era l'ennesimo adolescente intrappolato nella friend zone. Cam, però, trovò interessante la cotta non corrisposta di Mason per Rose, la protagonista interpretata da Zoey Deutch, perché per la maggior parte delle volte il personaggio del'"abbandonato" tendeva a sembrare un po' troppo egoista e incapace, mentre Mason non dava questa impressione. Lui apprezzava profondamente la sua amicizia con Rose e sembrava volerla proteggere e i suoi sentimenti romantici che ribollono per lei venivano dopo. Questo era qualcosa che Cam rispettava molto, forse perché lui invece non riusciva a farlo.

~~~*~~~

[Messaggio vocale]
#Ciao Cam, di nuovo io. Messaggio vocale numero 17. Te l'ho detto che abbiamo trovato una pizzeria davvero eccezionale? È un Patsy's a tipo tre isolati dal nostro appartamento e ci tuffiamo lì ogni volta che possiamo. I ragazzi ed io stiamo seguendo una dieta a base di pizza, ne mangiamo a chili. 
[Rise]
È davvero buona e vorrei tanto che la assaggiassi anche tu. Vorrei che fossi qui.
[Silenzio]
Ad ogni modo, è un po' strano non averti intorno. Spero che tu stia bene, ovunque ti trovi.#

~~~*~~~

«Ciao, Cameron. Come va?»
«Ciao Brian. Tutto bene, grazie.»
«Come procedono le riprese?»
«Potrei raccontarti di quanto mi diverta lavorare a questo film, di quanto adori il fish and chips o del tempo che fa qui a Londra. Ma preferirei che tu mi dicessi subito ciò che mi preme sapere.» Andò dritto al punto, «Allora, come è andata l'audizione?» 
«Hanno risposto. L'audizione è piaciuta molto e vorrebbero rivederti.» L'agente sentì il ragazzo esultare dall'altra parte del telefono. «Il regista vorrebbe parlarti per discutere un po' del personaggio. E poi probabilmente vorranno fare una chemistry read con l'attore protagonista.»
«Perfetto.»
«Cam...» Sospirò, «Inizieranno a girare il prossimo Ottobre. Sono dieci settimane di riprese a Cape Town, in Sudafrica.»
«Dieci settimane?» Ripeté Cam, «Il prossimo Ottobre?»
«Già...» Si limitò a dire, lasciandogli il tempo di arrivarci da solo. «Dovrai lasciare Shameless.»
La prima volta che Brian annunciò elettrizzato di avergli procurato un'audizione per "The Giver", quasi cadde dalla sedia imbottita quando il suo ingrato assistito dai capelli rossi gli comunicò di non essere interessato al ruolo. Nonostante l'estenuante lavoro di convincimento lungo settimane da parte del suo agente, Cam gli aveva detto chiaramente di non voler partecipare al film quando aveva scoperto che le riprese avrebbero coinciso con quelle di Shameless. Poi, improvvisamente, aveva cambiato idea. Si presentò nel suo ufficio e con la faccia seria gli disse di voler abbandonare la serie di Showtime. Brian notò subito qualcosa di strano nel ragazzo, ma scelse di non fare domande in quel momento.
Cam, durante i momenti di riposo dalle riprese di Vampire Academy, lesse la sceneggiatura e  il libro da cui è basato il film e pensò che fosse davvero incredibile. Quindi lui accettò finalmente di fare l'audizione per il movie con Meryl Streep e Jeff Bridges. Registrò l'audizione e la spedì a Los Angeles.
«Potrei chiamare Wells e-»
«No, va bene. Lo faccio. Lascio Shameless.» Disse Cam, con un tono fermo e risoluto, «Te l'avevo già detto che l'avrei fatto, no?»
«Sei sicuro? Io potrei-»
«Brian.» Lo interruppe ancora, «Mi hai letteralmente pregato di fare quest'audizione, di non lasciarmi scappare questa opportunità più unica che rara. Ora qual è il problema?»
«È vero, è una grossa occasione per te. Ma io...» Fece un altro profondo sospiro, «Voglio solo assicurarmi che non cambierai idea. Che non te ne pentirai. So quanto ci tieni a quello show.» 
«Sono sicuro.»
«Allora, va bene.» Disse, ancora poco convinto, «Ti organizzerò una chiamata Skype con Phillip [Noyce].»

~~~*~~~

[Messaggio vocale]
#Ehi, Rosso, sono di nuovo io. Dove sei, sono preoccupato, spero che tu stia bene, eccetera eccetera... hai capito. Comunque, le cose qui si sono fatte ancora più folli ultimamente.
Sai, credo che accettare questo ruolo sia stato un grosso errore.
[Rise]
Sono sicuro che se avessi risposto, avresti detto qualcosa del tipo: "Questa è la cosa più stupida che abbia mai sentito".
Lo so, neanche io credevo potesse succedere, insomma, cosa c'è di più figo di essere tartaruga ninja?!
Forse hai ragione, ma sai... le cose vanno male sul set, perché i nostri contratti  sono pieni di scappatoie.
Dopo una giornata di riprese di 14 ore a Brooklyn, siamo stati cacciati dallo studio e lasciati in un parcheggio vuoto mentre il resto della troupe è stato portato a casa, perché i membri della troupe avevano contratti straordinari. Se la troupe rimane fuori orario, se invece ci rimaniamo noi quattro, non ci viene pagato nulla.
Così siamo qui da un'ora ormai. Dovresti vederci, le tartarughe ninja, sedute sui nostri zaini in un parcheggio vuoto.
[Rise un po' amaro]
E sai cosa... non riesco a non pensare che se tu fossi stato qui non sarebbe stato tutto così terribile. Avremmo trovato un modo per divertirci in questo stupido parcheggio.
Vorrei davvero che tu fossi qui.
[Silenzio]
Sai, è buffo... perché l'ultima volta che ci siamo visti, tu hai detto che avevi bisogno di me nella tua vita... poi sei scomparso. Questo come credi che mi faccia sentire?
[Sospirò]
Beh, ovunque ti trovi... spero che tu sia felice. Lo spero davvero, Cameron.
[Silenzio]
Inoltre, non ti lascerò più messaggi.
Ciao, Cam.#


Cam era steso sul letto della sua stanzetta d'hotel, si stringeva l'arto dolorante e fissava pensierosamente il soffitto. Lui e Zoey avevano girato una scena d'azione piuttosto veloce, un po' troppo energicamente, finendo per farsi male entrambi. Cam filmò l'intero combattimento in quelle condizioni, poi andò direttamente in ospedale dal set per una radiografia, dove scoprì che la sua mano destra era davvero rotta e dovette indossare un tutore per un po'. Zoey invece se la cavò con una storta alla caviglia.
Perlomeno, la scena uscì talmente bene che la tennero per buona.


-https://i.ibb.co/V23PJwZ/L-amore-non-basta-2013-Cap-6-foto-11.jpg

Uno dei pochi aspetti positivi del rompersi una mano è che si hanno a disposizione un interessante numero di antidolorifici. Ma una mente annebbiata spesso porta a prendere pessime decisioni, come quando Cam ascoltò l'ennesimo messaggio vocale del ragazzo per il quale aveva una cotta che minacciava di non chiamarlo mai più se non avesse risposto al telefono. Si sentì perso perché, nonostante avesse avuto la forza di non rispondere, aveva ascoltato tutti i messaggi di Noel, più volte, e ora l'idea di non sentire più neanche la sua voce lo terrorizzava.
Allora fece scorrere impacciatamente i numeri della rubrica con le dita steccate e la D sembra non arrivare mai. Selezionò finalmente il nome, Dude, quel ridicolo nomignolo che lo faceva sempre sorridere, e fu sul punto di chiamarlo... ma poi non lo fece.
Spaventato da quanto pericolosamente vicino era stato dal chiamare Noel, decise piuttosto di smettere di prendere gli antidolorifici.

~~~*~~~

[Messaggio vocale]
#Allora, sono ancora io, l'odioso, sociopatico che ti riempie la segreteria di messaggi deliranti. Questo è il mio diciassettesimo tentativo, Cam, che è legalmente riconosciuto come umiliazione telefonica.
Cazzo, Cam, so che ci sei. Rispondi al telefono!
[Silenzio.]
Se non rispondi... mi arrabbierò tantissimo!#

[Messaggio vocale]
#Mi sto arrabbiando tantissimo, Cam!
[Silenzio.]
Scusa, tutto questo è assurdo. Solo, richiamami, okay?
Mi manchi.#

[Messaggio vocale]
#So che avevo detto che non ti avrei più lasciato messaggi, ma oggi avevo davvero bisogno di parlare con te e ci ho provato un' ultima volta. Sono più di tre mesi che ci provo. Mi arrendo. Questo sarà davvero l'ultimo messaggio, Cam. Stammi bene.#

~~~*~~~

Tornato a Los Angeles, Cam andò a casa di Phillip per la chemistry read con Brenton Thwaites, il ragazzo che aveva ottenuto la parte di Jonas. Tra le varie scene che provarono, ve ne era una in cui i due personaggi avevano un piccolo confronto fisico. La scena prevedeva che Asher, il personaggio di Cam, cadesse per terra dopo essere stato colpito, ma lui, non avendo intenzione di finire sul pavimento di quella stanza, si buttò contro il muro e continuarono a recitare la scena in quel modo.
«Jonas, che stai facendo?» Recitò Cam, «Lasciare la Comunità a quest'ora, è contro le regole.»
«Asher, devo fare una cosa che è giusto che io faccia, anche se contro le regole.»
«Se è una cosa giusta da fare, come può essere contro le regole?»
La cosa giusta da fare...
Poteva qualcosa di giusto, essere contro le regole?
Cam se lo era chiesto tante volte. Aveva allontanato Noel perché la credeva la cosa giusta da fare, perché lo dicevano le regole.
Ma come poteva essere giusto ignorare i propri sentimenti e rinunciare ad una delle persone a cui teneva di più?
Inutile pensarci, ormai era finita, avevano chiuso. Cam conosceva bene Noel e lui sapeva che quella volta avrebbe davvero smesso di rincorrerlo. Era più che comprensibile, probabilmente Cam stesso, orgoglioso com'era, avrebbe smesso di rincorrerlo molto prima.
Arrabbiato e frustrato, perse il controllo del momento e lasciò che i suoi pensieri prendessero il sopravvento. Spinse Brenton un po' troppo forte, anche se da copione sarebbe dovuto essere il contrario, ma il ragazzo lo assecondò e lo spinse a sua volta, «Levati di mezzo!» 
«Fermati, Jonas!» 
Ripeterono la scena un paio di volte e ogni volta si intensificava un po' di più, finché Cam non spinse violentemente Brenton e lui lo respinse indietro talmente forte che lo fece sprofondare nel muro. Così, quando la scena finì, c'era un piccolo buco nel muro della forma del suo busto e Cam se ne tirò fuori pensando che ne avrebbe pagato le conseguenze.
Ma così non fu, perché Cam ottenne comunque la parte.

~~~*~~~

[Casella vocale]
#La segreteria telefonica di... Cameron Monaghan... è piena.
Arrivederci.#



(1) "Jamie Marks is dead" mi ha fatto diventare matta!
Collocare le riprese nella linea temporale mi ha creato davvero grossi problemi.
In varie interviste è stato detto che il film è stato girato in 3/4 settimane tra Gennaio e Febbraio, ma tutti i post IG del cast sono stati postati a Marzo, incluso quello di Liv Tyler che annunciava l'inizio delle riprese il 3 o il 2 Marzo.


-https://i.ibb.co/mbLBpXH/L-amore-non-basta-2013-Cap-6-foto-12x.png

Anche Christopher Barzak nel blog racconta la sua visita sul set verso la metà di Marzo.
-Being on set for Jamie Marks Is Dead
Ma qualcosa ancora non torna, secondo altre interviste invece Cam in quei giorni era già insieme al cast di Vampire Academy, ad allenarsi per i tre mesi prima dell'inizio delle riprese.
Alla fine mi sono arresa e ho dato per buono che sia stato girato tra il 3 e il 27 Marzo circa.
Se qualcuno ne sa di più, vi prego di farmelo sapere.
Ps. Per questo "piccolo mistero" ho dovuto riscrivere SEI INTERI CAPITOLI DUE VOLTE, provocando un grosso ritardo nella tabella di marcia!
(2)

-https://i.ibb.co/c1Ny06c/L-amore-non-basta-2013-Cap-6-foto-14.png

-https://i.ibb.co/F6YH8hF/L-amore-non-basta-2013-Cap-6-foto-15.png

-https://i.ibb.co/wLrxSQx/L-amore-non-basta-2013-Cap-6-foto-16.png
-Il cast e la troupe hanno soggiornato al Days Inn di Liberty anche nei loro giorni liberi e si sono davvero, davvero annoiati.
(3) La vecchia pagina FB di Noel di cui si parla è ancora lì, ma pare non essere più attiva da un po'.


Crediti:
- Jamie Marks is dead;
- Friends;
- You Me Her;
- La verità è che non gli piaci abbastanza;
- BoJack Horseman;
- Young Sheldon;
- Chiedo scusa se ho dimenticato qualcuno.


Note dell'autrice:
Vi lascio i link delle interviste da cui sono tratte informazioni per questo e altri capitoli futuri.
-Jamie Marks Is Dead - Cast Interview
-Jaimie Marks Is Dead Sundance '14
-Jamie Marks Is Dead: Cast Interview
-Meet The Artists '14: Carter Smith - Sundance Film Festival

-Interview Magazine: Cameron Monaghan’s Community Values

-Why Alan Ritchson HATED Filming Teenage Mutant Ninja Turtles
 
   
 
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