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Autore: Marlena_Libby    08/10/2021    4 recensioni
[Collegata alla mia storia "Le cronache di Clover"]
Alejandro e Heather vogliono provare la pozione dei ricordi per rivedere i loro cari che non ci sono più
Genere: Fantasy, Hurt/Comfort, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alejandro, Altro personaggio, Heather
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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Quella mattina, dopo colazione, Bridgette e Geoff andarono in laboratorio per fare l'inventario degli ingredienti per le pozioni, quando all'improvviso entrarono Heather e Alejandro.
- Oh, ciao ragazzi! - li salutò Bridgette. - Avete bisogno di qualcosa?
- Sì, in effetti sì: Trent ci ha parlato della pozione che gli avete regalato qualche giorno fa al suo matrimonio e vorremmo provarla anche noi, se è possibile - rispose Heather.
- Ma certo! - disse Geoff. - Dateci ancora qualche minuto e ve la prepariamo!
Dopo aver finito l'inventario, mescolarono gli ingredienti, pronunciarono la formula e la pozione fu pronta.
La divisero in due boccette e la diedero ai ragazzi.
- Ecco, tenete.
- Grazie - disse Alejandro.
Poi i due andarono in due stanze diverse, così da potersi concentrare meglio sui loro ricordi




Heather si sedette sul letto della camera in cui si era recata, fece un respiro profondo e bevve la pozione...

Vide una bambina di sette anni con i capelli e gli occhi neri correre su un prato cercando di prendere una farfalla.
A un certo punto però inciampò su un sasso sbucciandosi il ginocchio e scoppiò a piangere.
- AAAAHHH!!! MAMMAAA!!!
Da una capanna lì davanti uscì una donna bellissima che somigliava moltissimo alla bambina.
- Tesoro, cos'è successo?! - disse prendendo la bambina in braccio.
- Mi sono fatta male!
- Quante volte ti devo ripetere di stare attenta mentre corri?! - la rimproverò dolcemente. - Tranquilla, adesso ti farò stare meglio!
Portò la figlia in camera e la fece sedere sul letto, poi andò a prendere una crema che aveva preparato con alcune erbe e ce la spalmò sul ginocchio ferito.
- Va meglio?
- Sì, grazie - rispose la piccola asciugandosi le lacrime.
Poi fissò il barattolo di crema che sua madre aveva in mano: era incredibile il modo in cui la donna riuscisse a far stare meglio le persone solo mischiando qualche erba!
Quanto avrebbe voluto esserne capace!
- Mamma, mi insegni a fare le medicine con le erbe?
- Come? - disse la donna sorpresa.
- Sì! Tu sei così brava e intelligente, io voglio essere come te e aiutare le persone con le erbe! Per favore, mi insegni?
La donna sorrise dolcemente e disse: - Ma certo che ti insegno!
La bambina abbracciò la madre dicendo: - Sìììì!!! Grazie!


A Heather vennero le lacrime agli occhi per la commozione: il legame con sua madre era molto forte, la donna aveva fatto mille sacrifici per crescerla da sola dopo che il marito era morto quando lei era incinta.
Adesso non c'era più, ma Heather sapeva che l'avrebbe sempre avuta vicina!




Alejandrò invece si recò nella sala di allenamento delle guardie, che in quel momento era deserta, si sedette su uno sgabello e bevve la pozione...

Vide un ragazzino di quattordici anni con la pelle abbronzata, gli occhi verdi e i capelli castani. Con lui c'era un ragazzo di diciassette anni che gli somigliava molto e stavano combattendo con la spada.
Dopo qualche minuto il ragazzo più grande riuscì a disarmare il più piccolo.
- Ma che cavolo! Mi hai battuto di nuovo!
- Dai, non te la prendere! Ricorda che questo è solo un allenamento! - disse il maggiore ridacchiando e aiutandolo a rialzarsi.
I due rientrarono in casa e si sedettero a tavola per gustare un po' di tè.
Il minore continuava ad avere il broncio, allora il maggiore sospirò e disse: - Al, possibile che tu debba sempre prendertela tanto per le sconfitte durante gli allenamenti?
- Ma sono mesi che mi alleno e ancora non sono riuscito a batterti! Tu sei sempre così bravo in tutto, io invece sbaglio sempre!
- Anch'io ho fatto un sacco di errori quando papà mi allenava! Non bastano pochi mesi per diventare un bravo spadaccino!
I due fratelli rimasero in silenzio, quando a un certo punto il minore chiese: - José, perché mi stai insegnando a usare la spada?
- Perché a questo mondo è importante sapersi difendere. Non si sa mai quello che può succedere, soprattutto con un tiranno come Chris McLean a governare. Al, da quando mamma e papà sono morti, tu sei l'unica famiglia che mi è rimasta e non me lo perdonerei mai se ti accadesse qualcosa!
Il minore abbassò lo sguardo e disse: - Hai ragione, scusami! Prometto che mi impegnerò al massimo negli allenamenti!
- Così mi piaci! - disse il maggiore scompigliandogli i capelli.
- José, noi staremo sempre insieme, vero?
Il maggiore non era sicuro di cosa rispondere: lui era realista e tendeva a non avere degli obiettivi futuri, soprattutto da quando i loro genitori erano morti.
Infatti stava insegnando al fratello l'arte della spada anche perché temeva che un giorno non sarebbe più stato in grado di proteggerlo.
Così disse: - Al, ti prometto che, in un modo o nell'altro, sarò sempre al tuo fianco!


Dagli occhi di Alejandro scesero alcune lacrime di dolore e strinse fortemente il manico della spada che suo fratello aveva fatto per lui e che l'aveva accompagnato nella battaglia contro McLean: José lo aveva sempre protetto, gli aveva insegnato ad usare la spada, gli aveva voluto bene... E l'aveva perso per colpa di un bastardo!
Poi però pensò alle parole che il fratello gli aveva detto nella visione: Al, ti prometto che, in un modo o nell'altro, sarò sempre al tuo fianco!
Allora le lacrime divennero di commozione, perché era vero: anche se José non c'era più, avrebbe vegliato sempre su di lui!
   
 
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