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Autore: Bankotsu90    08/10/2021    0 recensioni
[Girls und Panzer]
[Girls und Panzer]Una mattina Yukari si risveglia in un mondo alternativo, dove gli eventi della serie non sono avvenuti. Tuttavia lei è come un tank, avanza sempre, e vorrà rintracciare le sue amiche in questa realtà alternativa, anche se ciò significa distruggere il sensha-do come un proiettile farebbe con una corazza. Potrà lo spirito della Ooarai trionfare ora che l’omonima scuola è chiusa? Versione tradotta dell’omonima fanfiction di Civilis, che ha dato l’assenso a traduzione e pubblicazione.
Genere: Avventura, Commedia, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU, Traduzione, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Un messaggio arrivò dalla radio.
 
"Ora sono le 13:30. Un cessate il fuoco è in vigore per un'ora. I carri armati non si muoveranno durante questo lasso di tempo se non sotto la supervisione di un arbitro. Possono essere eseguite piccole riparazioni utilizzando parti e materiali a portata di mano. Invieremo un segnale radio alle 14:25 , cinque minuti prima della fine. A quel punto, i carri armati possono riavviare i motori e regolare le torrette, ma non possono muoversi. La battaglia riprenderà alle 14.30. Si ricorda ai partecipanti in campo che non possono comunicare con quelli fuori campo senza il l'approvazione dell’arbitro.”
 
Nella zona in concessione, Anchovy si rivolse a Momo.
 
 "Spero che sappiano cosa stanno facendo. Potremmo ancora perdere il match. A Renta non importerà che avremmo potuto vincere".
 
"Comunque, in questo caso avremo il pubblico dalla nostra parte." Affermò Momo.
 
 "Inoltre, possiamo vendere più cibo".
 
"Pensavo che odiassi farlo." Le disse Anchovy.
 
"Sono una pessima carrista. Tanto vale rendermi utile in altri modi." Spiegò Momo.
 
Anchovy capì che la sua assistente stava iniziando a innervosirsi, soprattutto dovendo stare a guardare mentre il destino della squadra si giocava  nelle vicinanze senza che lei avesse un ruolo attivo.
 
"Ci hai aiutate molto. Vai avanti e prenditi una pausa. Controlla la tua posta elettronica." Disse Anchovy, sperando che Momo si calmasse.
 
Momo prese la sua borsa dal camion di Anzio e si sedette a uno dei tavoli in un'area a lato dove la maggior parte delle squadre dell'Alleanza messe al tappeto stavano guardando la partita. Anchovy le mise davanti un bicchiere d'acqua.
 
"Ti porto della pasta asciutta."
 
Momo tirò fuori il telefono dalla borsa. C'era un'e-mail da un mittente ignoto, qualcuno con un indirizzo e-mail del Ministero dell'Istruzione. La aprì.
 
Il suo grido fece correre Anchovy al suo fianco.
 
 "Momo! Che c'è?" Domandò.
 
"Quel bastardo ci ha tradite! Quel.. Pezzo di sterco!" Urlò, attirando l'attenzione della maggior parte dello staff di Anzio e degli equipaggi dell'Alleanza.
 
"Chi?" Chiese ancora Anchovy.
 
"Renta! Il Ministero sta cancellando tutti i finanziamenti per i programmi di Sensha-Do per noi, Saunders, Pravda, St, Gloriana e Chi-Ha-Tan. Qualcuno nel Ministero ce l'ha fatto trapelare. Immagino che sia un cretino per la sua stessa gente."
 
"C'è qualcosa che possiamo fare?" Domandò la duce di Anzio.
 
"Ho qualcosa. L'arma segreta di Anzu." Tirò fuori la busta dalla borsa.
 
 "Me l'ha mandato prima della riunione al Ministero. Ma..."
 
 Si interruppe, abbassando lo sguardo.
 
"Ma?" Domandò Anchovy.
 
"Ma... Non credo di poterlo affrontare. Mi conosci, vado nel panico facilmente. Questo è un compito adatto ad Anzu, o anche per Yuzu." Affermò Momo.
 
 Le lacrime iniziarono a rigarle le guance.
 
"Possiamo aspettare una di loro due."
 
"Sempre che vinciamo." Disse Anchovy.
 
"E potrebbe scappare se sa che perderà piuttosto che affrontare le critiche in pubblico. Momo, devi farlo. Prendi l'arma di Anzu e vai ad affrontarlo!"
 
"Io... Non posso!" Gridò Momo, in preda al panico.
 
"Si è fidata di te. Si fida di te. Io mi fido di te." Disse Anchovy.
 
 "Sei spaventata?"
 
Momo annuì.
 
"Ogni volta che salgo sul palco anch'io ho paura." Disse Anchovy.
 
"Devi affrontarlo. Sai cosa fare... Aspetta! Ho un'idea."
 
Si tolse il mantello e lo mise sulle spalle di Momo, poi lo allacciò.
 
"Ma... il tuo mantello..." Disse Momo, rendendosi conto di cosa stava succedendo.
 
"Ti ho lasciato indossare uno prima. Puoi indossarlo ora." Affermò Anchovy.
 
Si rivolse a una delle studentesse di Anzio che serviva ai tavoli.
 
 "Prendi la mia borsa dal camion. E portami un berretto."
 
Pochi istanti dopo erano vennero portati la borsa e un basco dell'uniforme di Anzio. Anchovy  mise il berretto sulla testa di Momo. Dalla borsa tirò fuori il suo frustino e lo mise in mano a lei.
 
"Ecco. Adesso sei Momochovy, assistente personale del Duce Anchovy di Anzio. Alzati." Le ordinò  Anchovy.
 
Momo si alzò esitante, scomposta.
 
"Alzati dritta!" Le intimò la duce Anchovy.
 
Momo si raddrizzò.
 
"Smettila di piangere." Le ordinò ancora Anchovy.
 
Momo tirò su col naso, una volta, ma le lacrime sembravano rallentare.
 
"Ora marcia laggiù e dai a quell’imbrogliole la lezione che si merita!" Le ordinò la duce Anchovy.
 
Momo si avvicinò rigidamente alla sezione VIP degli spalti.
 
"Mi dispiace, non è permesso entrare." Le disse l'agente della polizia locale all'ingresso.
 
"Fatti da parte. Devo discutere alcuni affari con il Ministero." Gli intimò Momochovy.
 
Il poliziotto si fece da parte e lasciò passare Momo. Guardando, Anchovy sorrise.
 
Momo passò davanti agli osservatori stranieri e ai dignitari locali, che guardavano con interesse mentre si avvicinava a Renta.
 
"Voi!" Gridò Momochovy.
 
"Avevamo un accordo. Cosa significa questa decisione di tagliare i nostri fondi?"
 
Renta sbatté le palpebre per la sorpresa, ma si riprese rapidamente.
 
"Il nostro accordo era che il Ministero non interferisse con il modo in cui gestite le vostre squadre di Sensha-Do. Dato che non siete più sotto l'autorità del Ministero, il Ministero non ha motivo di continuare a finanziare le vostre scuole. Qualcuno al Ministero l'ha già fatto trapelare? Dovrò indagare su questo." Disse, compiaciuto.
 
Il capo della Federazione di Sensha-Do si schiarì la gola.
 
"Non credo che sia giusto, Renta. Penso che anche se Kuromorimine riesce a ottenere la vittoria, le ragazze qui hanno dimostrato che è un errore affidarsi solo a Kuromorimine."
 
"Allora puoi fornire loro i soldi per gestire le loro squadre." Replicò Renta.
 
"Con te si tratta solo di soldi, vero, Renta?" Gli chiese Momochovy.
 
"Lavoro per il governo. I fondi sono limitati" Le rispose lui.
 
"E non ha nulla a che fare con l'enorme frode e appropriazione indebita che hai commesso?" Insinuò Momochovy.
 
Renta la guardò, scioccato.
 
"Non ha niente a che fare con le tangenti che hai ricevuto?" Insistette Momochovy.
 
"Certo che non è vero!" Ribatté lui, scandalizzato.
 
"Lo stai inventando come uno stratagemma disperato." La accusò.
 
"Oh, ma ho le prove di quanto affermo." Disse Momochovy.
 
"Il Ministero ci addebita ben oltre le tariffe di mercato per munizioni e forniture..."
 
"Siamo costretti a utilizzare il processo di stanziamenti governativi." si giustificò Renta.
 
"Dove l'unico fornitore è gestito da tuo cognato, che acquista munizioni a prezzi di mercato e le vende con un enorme margine di profitto? Quanto ne ottieni?" Gli chiese Momochovy.
 
"Questo non è affatto vero!" Gridò Renta.
 
 "Te lo stai in ventando!"
 
"E questo non è il tuo crimine più grande. Dovremmo parlare dell’accademia femminile Ōoarai? Sai, la scuola media che hai fatto chiudere di recente? Quella dove andavano a scuola le ragazze di questa città?" La voce di Momochovy  aumentò di intensità.
 
"Hai detto che non c'erano abbastanza fondi per tenerla aperta, eppure l'ex preside, che è un tuo compagno di college, aveva abbastanza soldi per comprare una Ferrari. È incredibile che se lo potesse permettere quando abbiamo dovuto lesinare e risparmiare per tutto. È anche incredibile che non abbia combattuto quando la scuola ha chiuso. Quanto ha guadagnato dalla vendita, di nuovo? Sai, la vendita della nave che sarebbe stata venduta per rottame e che è finita rivenduta a uno sviluppatore per più del doppio dell'importo che il governo ha ottenuto per questo?" Momochovy continuò, chinandosi sull'uomo mentre questi si afflosciava sul sedile.
 
La maggior parte della gente del posto nella sezione VIP ora prestava molta attenzione. La gente intorno agli spalti aveva cominciato a notare che stava succedendo qualcosa. Una troupe televisiva locale che stava intervistando le persone sugli spalti venne  a guardare.
 
"Potrebbe non aver significato molto per te, ma quella era la nostra scuola. Di più, era la nostra casa. E l'hai venduta per puro profitto." Continuò Momochovy, la sua voce che diventava più alta man mano che si arrabbiava.
 
 "Le mie amiche...Sono stata separata da loro,  che conoscevo da una vita, a causa di te e della tua meschina avidità. Tutte noi eravamo come sorelle. Ed è proprio quello di cui siamo sicure. Oltre al programma di Sensha-Do, oltre alla Ooarai , da dove altro hai rubato? Di chi altro hai rovinato la vita?"
 
"Queste  accuse sono decisamente pesanti. " Affermò il generale Hazama.
 
"Dove sono le prove?"
 
Per tutta risposta Momo gli consegnò la busta.
 
 "È tutto lì dentro. Dovrà rispondere  per quello che ha fatto alla Ooarai."
 
Il generale aprì la busta e guardò i fogli.
 
 "C'è molto qui. Dovrò consegnarlo a qualcuno all'NPA."
 
"Posso avere una copia inviata a loro dopo la partita." Disse Momochovy.
 
"Se avevi questo prima della partita, perché non usarlo allora?" Le chiese il capo della Federazione Sensha-Do.
 
"Avremmo potuto evitare ciò."
 
"Perché avrebbe interferito con il match."  Gli spiegò Momochovy.
 
"Siamo qui anche per affrontare Miho Nishizumi. Per mostrarle che nel  Sensha-Do c'è molto di più della semplice vittoria. Per mostrarle che c'è qualcosa oltre al semplice seguire ciecamente..."
 
Mentre Momo diceva questo, si voltò verso una scioccata Shiho Nishizumi. Renta approfittò della sua distrazione. Si lanciò verso il pugnale che era uno strumento tradizionale dell'uniforme di Anzio, e lo sfoderò, spingendo indietro Momo.
 
Guardò  i vip sugli spalti.
 
"Dannazione, non so come l'hai scoperto, ma io..."
 
Quello che avrebbe fatto non si sarebbe mai saputo. Momochovy gli diede  un pugno in faccia. Non era  mai stata molto atletica o coordinata. Tuttavia, era la caricatrice per il carro armato di Anchovy, e Renta non era un peso massimo. Renta cadde oltre  la ringhiera davanti agli spalti, il coltello che gli scivolò di mano. Fortunatamente per lui, il fondo della tribuna VIP non era a più di mezzo metro da terra.
 
Individuò il coltello sull'erba, appena fuori dalla sua portata. Prima che potesse raggiungerlo, uno stivale dell'uniforme Chi-Ha-Tan gli calpestò  il braccio destro e una mano raccolse il coltello.
 
"Tu disonorevole bastardo!" Urlò Nishi, in piedi sopra di lui, con in mano il coltello.
 
"Come osi violare il tuo dovere di funzionario del governo nei confronti del popolo di questo paese!"
 
"Uh, Nishi..." Disse Anchovy, ricordando il suo comportamento al Ministero.
 
"So come trattare con la feccia come te!" Continuò Nishi, mentre aggiustava il coltello nella sua mano.
 
"Nishi, non..." Disse Anchovy.
 
"Agente, arresti quest'uomo!" Ordinò Nishi all'agente di polizia.
 
Gli spalti tirarono  un sospiro di sollievo collettivo, prima di scoppiare in un garbato applauso.
 
Il poliziotto, insieme a pochi altri addetti al controllo della folla, condusse via Renta.
 
Il padre di Klara si rivolse all'osservatore americano. "Vedi, Mike, il vero Panzerkraft giapponese non è eccitante?"
 
"Vedi, te l'avevo detto che potevi farlo." Affermò Anchovy, mentre aiutava Momo a raggiungere il  posto dove prima aveva seduto Renta nella sezione VIP degli spalti.
 
"Grazie, duce, per avermi incoraggiata." Disse Momo. L'adrenalina era svanita e lei era tornata al suo solito carattere.
 
"Sei una valida assistente, più di una volta ti sei resa utile. Era giusto  che io  ricambiassi i tuoi servigi." Disse Anchovy.
 
"Credo che questo appartenga a te." Disse Nishi, offrendole il coltello.
 
"Sei sicura che dovresti tenerlo?" Le  chiese il generale Hazama, con un misto di ironia e preoccupazione nella sua voce.
 
"Si fidano di me per salire in un carro." Gli rispose Momo, troppo esausta  per preoccuparsi di chi stesse parlando.
 
 "Inoltre è un tagliacarte, quindi non è pericoloso. Più utile per me quando svolgo le scartoffie." Rinfoderò il tagliacarte.
 
"Non ci fidiamo di te per sparare, però." Disse Anchovy.
 
 "Comunque, non è poi così male là dietro. L'unica volta che contava, hai colpito ciò a cui stavi mirando. Almeno è finita."
 
Una voce pericolosamente calma e vicina le  domandò:
 
"Prima di essere interrotti, stavi dicendo qualcosa su mia figlia?" Shiho Nishizumi a porre quella domanda.
 
"Oh no." Disse Momo, prima di svenire.
 
"Hmmph. Pensare che una semplice ragazza di Anzio provi a farmi la predica su cosa sia il Sensha-Do è comico." Disse Shiho.
 
Anchovy guardò Momo svenuta. La sua assistente aveva appena tenuto testa a Renta. Lei stessa una volta si era opposta al presidente del consiglio studentesco della Pravda. Affrontare una delle due donne più famose nel  Sensha-Do non dovrebbe essere un problema, si disse. Lei era il Duce, dopotutto.
 
"Penso che quello che la  mia assistente stava per dire fosse qualcosa del tipo: C'è di più nel Sensha-Do che seguire ciecamente i desideri della propria madre.'" Affermò Anchovy. La sua voce non era forte, non era roboante. Eppure aveva alle spalle tutta la volontà del Duce.
 
"Cosa hai detto?" Le chiese Nishizumi Shiho, con una voce gelida.
 
"Perché Miho pratica il  Sensha-Do?" Domandò a sua volta  Anchovy. "So perché tutte le ragazze di Anzio lo praticano . Nell'ultimo mese ho imparato perché le ragazze di altre scuole. Perché lo fa Miho?"
 
"Per le stesse ragioni  per cui io praticavo il Sensha-Do. Per l’onore e gloria." Le rispose Shiho.
 
 "Come ogni vera studentessa di Sensha-Do." L'insulto al comandante di Anzio era palese.
 
Lì vicino, Chiyo Shimada guardava divertita mentre la sua rivale discuteva con la ragazza.
 
"Onore e gloria per chi? Per Shiho Nishizumi?" Domandò Anchovy.
 
"Per se stessa. Per Chi altri?" Replicò Shiho.
 
 "Lei è la campionessa nazionale".
 
"È questo ciò che lei vuole? E i suoi amici? Ne ha?" Domandò nuovamente Anchovy.
 
"Certo." Le rispose Shiho.
 
Anchovy percepì un pizzico di esitazione nella sua voce.
 
"Ne ha mai incontrato uno? Ne ha portato uno a casa? Passate  tutta la notte a discutere su quali ragazzi le  piacciono? Uscite insieme per mangiare un gelato? Lavorate insieme sulle vostre abilità culinarie?" Domandò Anchovy.
 
"A Miho piace il Sensha-Do. Ha delle amiche in questo porto." Ribatté Shiho. Il suo disagio era più evidente.
 
"Questo è quello che faccio con le  mie amiche  nel Sensha-Do." Affermò Anchovy
 
. "Ho una buona autorità. Miho trascorre il suo tempo fuori da un carro coccolata con un orsacchiotto  di pezza Boko. Cosa le  dice quando una ragazza si aggrappa a una mascotte che passa tutto il tempo a riprendersi dall'essere ferita?"
 
Dietro di lei, Chiyo Shimada passò dall’essere divertita dai problemi della sua rivale ad essere scioccata e ferita. Si rese  conto tardivamente che la leader dello stile Shimada era la madre di una bambina prodigio nel  Sensha-Do, che a soli 12 anni era già nella squadra universitaria. Anche sua figlia Alice era una fan di Boko, per caso? Yukari poteva  saperlo. Tuttavia, Anchovy era già impegnata in una discussione. Troppo tardi per ritirarsi. Doveva andare avanti.
 
"Ho incontrato Miho diverse volte. Siamo comandanti di diverse scuole, e lei appartiene alla leggendaria famiglia Nishizumi. Non avevo mai pensato se avesse amici fino a poco tempo fa. Momo, qui, e Saori e Yukari, l'avevano. Pensano che sembri sola e vogliono aiutarla essendo una loro  amica. Dato che sono mie amiche , voglio che abbiano successo, perché è quello che fanno gli amici, si aiutano a vicenda." Affermò Anchovy.
 
Shiho  era diventata silenziosa per lo shock. Il Duce Anchovy insistette nel suo discorso.
 
 "Perché tutto quello che sa è Sensha-Do, sono là fuori sul campo, cercando di entrare in contatto con lei. Stanno cercando di dimostrare che sono degne  di essere sue  amiche, e dimostrare che non ha bisogno di essere perfetta nel Sensha-Do per avere persone che si prendono cura di lei. Dimostra che può commettere errori ed essere comunque apprezzata per quello che è. Stanno cercando di dimostrare che può  divertirsi facendo il Sensha-Do, insieme alle  sue amiche, perché è quello che vuole fare, non per la reputazione di sua madre."
 
Si voltò a guardare Chiyo Shimada.
 
 "Se lo chiedessi, potreste  probabilmente organizzare un appuntamento per giocare a Miho con Alice. Sono sicura  che diventeranno grandi amiche."
 
Si voltò di nuovo verso Shiho.
 
 "Mi dispiace di essere stata così diretta con la madre della leggendaria Miho Nishizumi. È un onore incontrarvi, e anche voi, Shimada-dono. Perdoni  la mia amica qui per la sua scortesia. Ora, se volete  scusami, devo tornare nell'area dei venditori. Sono sicura che le mie amiche hanno bisogno del mio aiuto."
 
Si inchinò, poi si voltò e se ne andò.
 
Il generale Hazama guardò la ragazza che si allontanava, poi la ragazza svenuta sul sedile vicino.
 
"Sono audaci anche fuori dal campo."
 
 Affermò  con una risatina, nel tentativo di disinnescare la tensione creatasi.
 
Chiyo Shimada si alzò.
 
"Dove stai andando?" chiese Shiho Nishizumi, amareggiata.
 
"Voglio fare una telefonata." Le rispose Chiyo Shimada, in fretta.
 
"Ci vorrà solo un secondo."
 
"Faresti meglio a tornare quando hai finito." La avvertì Shiho.
 
"Perché? Vuoi davvero organizzare un appuntamento?" Le chiese Chiyo.
 
"Ci sto pensando." Replicò Shiho.
 
****
 
 
Dopo essere sbarcata dal camion che l'aveva portata fuori dal campo, Nonna entrò nell'area di allestimento dell'Alleanza.
 
 "Va bene, qualcuno può aggiornarmi sulla situazione?" Domandò.
 
"Beh…" Esordì una delle studentesse di Anzio,
 
"…Abbiamo sentito che il Ministero era andato avanti e ci aveva tagliato i soldi, poi Momo è andato a urlare contro Renta, poi lui  ha cercato di pugnalarla, lei lo ha preso a pugni, e Nishi lo ha fatto arrestare. Poi Anchovy  ha litigato con Shiho Nishizumi."
 
"Intendevo sul campo. Voglio sapere... Aspetta, cosa hai detto?" Domandò Nonna, palesemente incredula.
 
"Quale parte? Il Ministero, Momo, Renta, Nishi o Anchovy?" Le chiese a sua volta la ragazza.
 
"Io non c'ero. Potrebbe essere meglio chiedere direttamente ad Anchovy. È nell'area della concessione. C'è un posto sul lato dove gli equipaggi dell'Alleanza che sono fuori dalla battaglia stanno aspettando."
 
Nonna si guardò intorno nell'area di allestimento. I carri armati che erano stati disabilitati fuori dalla città stessa erano già stati riportati da squadre, alcune della Federazione Sensha-Do, altre della JSDF, che erano state designate per aiutare nella partita come allenamento.
 
Ci fu un clacson e la voce di una ragazza gridò:
 
 "Ehi! Fuori dai piedi!"
 
Si voltò per vedere una Sd. Kfz 9  Famo semicingolato color verde oliva con la capote in tela estesa. Il semicingolato aveva piastre per uso stradale. L'autista si sporgeva dallo scompartimento dell'equipaggio e la guardava. La ragazza indossava una giacca a vento e un berretto da baseball abbassato sulla testa, e indossava un lasciapassare che le permetteva di accedere alle aree chiuse per la partita intorno al suo collo. La ragazza sembrava in qualche modo familiare.
 
Nonna si allontanò rapidamente dal semicingolato, che le passò davanti. Mentre passava, vide cosa stava trainando su un rimorchio il  Panzer IV Anglerfish della Ooarai, mezzo coperto da un telo. In fondo al semicingolato, quasi nascosto sotto il tettuccio di tela, erano accucciate un paio di figure, ma lei non riusciva a capire chi.
 
Il semicingolato si diresse verso l'autostrada, mentre Nonna tentava di seguirlo. Ha raggiunto uno degli agenti di polizia di stanza per impedire l'accesso non autorizzato all'area di battaglia, l'autista ha mostrato il distintivo e si è diretto a nord.
   
 
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