Sfida... ebbene si... lanciata da me
medesima solo per raggiungere lo scopo di avere quello che già sapevo che
sarebbe stato meraviglioso.... aaaaaaahhh se
cambiasse tendenza... che spreco avere doti simili e impiegarle in altri campi
XD
Dedicato alle writers ^_^
Oh signur!!! Che
cosa mi fate scrivere... non dico niente va che è meglio
Opera prima e unica del genere
Buona lettura
Light
Non posso resistere...
Lo sguardo dell’uomo scivolò sul corpo del
collega che dormiva tranquillamente accanto a lui.
I capelli arruffati, i muscoli delle spalle
rilassate, leggermente pronunciate che guidarono i suoi occhi fino giù in vita
dove il lenzuolo copriva quello che non si poteva vedere ma che in realtà,
centimetro dopo centimetro, era già stato visto, assaporato, baciato,
accarezzato.
Gibbs chiuse gli occhi portandosi le braccia
dietro la testa, respirando a fondo l’odore del dopobarba di Tony. Era così
agre e dolce, gradevole. Gli piaceva annusarlo sulla pelle di lui, e non poteva
fermarsi, ogni volta che gli lasciava il suo adoro addosso, di respirare a
pieni polmoni l’odore di lui sul suo corpo, sulla sua pelle, su ogni parte che
era entrata in contatto con quella dell’uomo.
Era stata una notte fantastica, una delle
tante notti che da quando si erano lasciati andare non si erano più privati.
Sorrise nella semioscurità della stanza,
facendo brillare i suoi occhi azzurri, mentre Tony con un leggero movimento
della mano gliela aveva appoggiata sul ventre, come ad accertarsi, anche nel
sonno, che lui fosse ancora al suo fianco.
Gibbs appoggiò la mano sopra a quella del
Agente racchiudendola nella sua.
Jethro, sorrise un’altra volta nell’oscurità
della stanza mentre la mano di Tony si muoveva lentamente in una dolce carezza
sul suo addome.
Fino a quel momento credeva di essere
veramente etero e non avrebbe mai permesso a se stesso che la sua tendenza
verso lo stesso sesso prevaricasse.
- Sarà per questo che i tuoi matrimoni sono
sempre falliti.-
Gli aveva detto Tony scherzando una volta che
si stavano riposando dove aver fatto l’amore tutta la notte.
Tra loro era successo così, senza averlo
premeditato, programmato... era accaduto semplicemente.
Erano da giorni in missione sotto copertura per
scovare uno dei tanti criminali che aveva strane tendenze e in pochi anni aveva
costruito intorno a sé un giro di prostituzione maschile.
Il loro primo bacio era stato strano,
l’esigenza di un copione pericoloso da rispettare, li aveva fatti avvicinare.
DiNozzo aveva esitato per qualche istante
rimanendo fermo a poca distanza dal viso di Gibbs. Quest’ultimo, notando le
occhiate degli altri uomini nella sala che li scrutavano con curiosità, non
aveva pensato alle conseguenze e si era lasciato andare al suo istinto.
Si era sporto verso l’Agente, appoggiandogli
la mano dietro la nuca facendolo scontrare con le sue labbra. Erano stati fermi
per qualche istante, con le labbra schiacciate una sull’altra e poi era
scattato quel magnetismo particolare che li aveva fatti muovere
involontariamente.
Jethro aveva assaggiato il labbro inferiore
di Tony cercando di farlo rilassare e non aveva atteso poi molto per fargli
aprire le labbra e accedervi facendo scontrare le loro lingue e coinvolgerle in
quello strano gioco di seduzione.
Si erano baciati a lungo, facendosi
travolgere dalle emozioni che quel contatto scaturiva in ognuno di loro,
staccandosi dopo qualche minuto come se avessero ricevuto una scossa entrambi.
Si erano guardati a lungo negli occhi
cercando di capire l’emozioni che stava provando l’altro per comprendere se
erano le stesse, ma trovando solamente degli occhi in tempesta annegati nel
mare della passione.
Gibbs alzò la mano e sfiorò la guancia di
DiNozzo sorridendogli nel solo modo che sapeva fare lui: alzando leggermente
l’angolo destro della bocca e facendo brillare l’azzurro intenso dei suoi
occhi.
- Ottimo lavoro Tony.-
Gli disse.
- Grazie capo.- Gli
rispose sottovoce.
A quella gratificazioni DiNozzo prese
sicurezza, si alzò dal tavolino e prendendo per mano Jethro lo guidò fin sopra
nella loro stanza.
Entrarono in camera in silenzio e solo quando
la porta fu chiusa Tony mollò la presa dalla mano dell’uomo.
- Bene, ora non avranno più dubbi su di noi.-
Tentò di scherzare l’Agente – Capo non pensavo che sapessi baciare così bene.-
Sorrise più apertamente passandosi il palmo della mano sulla bocca.
Gibbs aveva alzato il sopracciglio e aveva
guardato l’uomo con la coda dell’occhio mentre si slacciava i bottoni della
camicia.
- Smettila di dire stupidate e andiamo a
dormire.- Gli disse severamente.
- Cos’è un invito implicito? Nessuno può
resistermi dopo avermi baciato.- Scherzò nuovamente Tony divertito da quella
situazione.
Per tutta risposta gli arrivò in faccia la
camicia dell’uomo che si era appena tolto.
DiNozzo se la fece scivolare dal viso
osservando la schiena nuda di Gibbs mentre si stava slacciando i pantaloni.
Osservò la grande cicatrice che gli passava sulla spalla senza tralasciare
neanche un piccolo dettaglio per strada.
Per un attimo la sua mente fu affollata da
mille immagini che quel bacio aveva evocato facendogli contorcere le budella.
Chiuse gli occhi, scosse la testa cercando di
reprimere quello strano istinto che lo portava verso l’uomo, raccolse le sue
cose e si chiuse in bagno.
Aprì l’acqua della doccia e dopo pochi
istanti si immerse sotto a quel getto caldo per calmare i suoi ormoni.
Gibbs, appena Tony si era chiuso in bagno,
aveva lasciato il respiro che aveva trattenuto per tutto il tempo che aveva
sentito lo sguardo bollente sulla sua schiena.
Aveva finito di togliersi i pantaloni, li
aveva appoggiati sulla sedia e si era messo a letto, appoggiando le braccia
dietro la testa e chiudendo gli occhi, ascoltando lo scroscio dell’acqua della
doccia mentre nella sua mente si materializzava l’immagine di DiNozzo che si
insaponava il corpo e l’acqua che scivolava su di lui pulendolo dal sapone.
Appena sentì la porta aprirsi, aprì di scatto
anche lui gli occhi, quasi sconvolto da quell’immagine.
Tony era uscito con i capelli bagnati strofinandoli
con l’asciugamano dell’albergo, mentre l’altro l’aveva avvolto attorno alla
vita.
Si era fermato sulla porta vedendo Gibbs nel
grande letto matrimoniale già posizionato sul lato sinistro.
Lo fissò un attimo, con la schiena appoggiata
alla spalliera del letto mentre il lenzuolo lo copriva fino in vita lasciando
il petto nudo e la stessa sensazione che aveva avvertito prima ritornò a
torcergli lo stomaco.
Si avvicinò al letto anche lui e liberandosi
dell’asciugamano si mise sotto le lenzuola.
- Non ti dispiace capo vero?- Gli chiese
facendo riferimento alla sua nudità.
- Fai quello che vuoi.- Gli rispose brusco
Gibbs girandosi dall’altra parte volgendogli la schiena.
La notte passò tranquillamente ma l’alba
accolse i due colleghi più vicini che mai.
Tony si era avvicinato al corpo di Gibbs e
gli aveva appoggiato una mano sulla spalla tracciando con il dito il segno
della cicatrice che la sera prima aveva visto in ogni suo particolare non
riuscendo più a resistere all’istinto di toccarla.
- Gibbs...- aveva detto piano con voce roca.
L’uomo si era girato scontrandosi con gli
occhi verdi scuro di passione nascoste di Tony.
Non aveva retto all’emozione e si era
avventato su di lui sentendo l’erezione dell’altro sfiorargli la coscia.
Jethro lo aveva imprigionato nel suo
abbraccio facendo aderire entrambi i corpi.
- Io...- tentò di dire Tony ma fu bloccato
dalle labbra di Jethro che lo azzittirono mentre la lingua si intrufolò nella
sua bocca giocando con quella di lui.
Si lasciarono andare, le loro mani scivolarono
sui corpi di entrambi dando il piacere che l’altro richiedeva ed esigeva,
provando quelle nuove strane emozioni che solo con un leggero tocco, bacio,
carezza, soffio riusciva a scatenare nell’altro.
Si amarono a lungo fino a sprofondare insieme
in un sonno appagato.
Il bussare insistente alla porta della loro
camera destò i due amanti che erano abbracciati l’uno altro ancora nella
posizione che avevano avuto con l’ultimo amplesso.
Le braccia di Gibbs circondavano il corpo di
Tony tenendolo stretto a sé, sentendo su di sé il contatto con la sua schiena
calda di lui, mentre il suo membro gli accarezzava l’interno delle sue cosce.
Jethro liberò Tony dal suo abbraccio e si
alzò per andare ad aprire la porta.
- Guzaman vi vuole
vedere.- Gli riferì l’uomo mentre con un’occhiata divertita e vogliosa guardava
l’uomo nudo disteso sul letto.
Gibbs accorgendosi di quello che passava
nella mente di quel brutto ceffo, lo freddò con il suo sguardo più gelido prima
di accennare un segno d’assenso con la testa e chiudergli la porta in faccia.
- Muoviti DiNozzo che dobbiamo entrare in
azione!- Gli riferì freddo dirigendosi verso il bagno.
Tony si risvegliò bruscamente e si guardò
intorno sconcertato, ricordando a scatti quello che era successo qualche ora
prima.
Si alzò immediatamente dal letto e raggiunse
l’uomo in bagno, ormai le barriere erano infrante e per lui non c’era
nient’altro da sconfiggere, in fondo lui l’aveva sempre saputo che dietro a
quell’ammirazione e propensione verso il suo capo si nascondeva un sentimento
più profondo, diverso.
- Ho finito, è tutto tuo.- Lo accolse Gibbs
freddamente uscendo dal bagno lasciandolo da solo, tenendosi tutto dentro come
al solito, nascondendo la confusione che quella notte di passione ed
elettricità gli aveva scatenato nell’animo.
Per tutta la durata del caso non accennarono
più a quella notte dove entrambi avevano superato i loro limiti.
Una volta a casa tra di loro era ritornato
tutto come prima con l’unica differenza che Gibbs era diventato più scontroso e
irritabile del solito.
DiNozzo aveva ripreso la sua solita vita da
playboy corteggiando e molte volte portandosi a letto ogni donna che gli
capitava a tiro.
Gibbs, dopo l’ennesimo show di DiNozzo che
aveva rimediato un altro numero di telefono da un’avvenente rossa che era
passata di lì in ufficio, non ce la fece più.
Lo prese per il colletto della giacca e lo
portò a forza all’interno dell’ascensore bloccandolo subito dopo.
- Va bene!- Gli disse esasperato.
Tony sorrise per quella resa.
Era stata dura, ci aveva impiegato del tempo,
ma alla fine era riuscito a far reagire quel uomo testardo e cocciuto, e dire
che stava quasi per mollare, credendo che quell’unica notte di passione che
avevano avuto i due sarebbe stata l’unica e sola.
Sorrise facendo brillare i suoi occhi verdi
di uno scintillio di furbizia.
Si spinse verso Jethro imprigionandolo in un
angolo.
- Finalmente...- Iniziò con voce roca
soffiandogli sul collo mentre lasciava la presa dal polso dell’uomo e la faceva
scivolare sul basso ventre. – Mi stavo chiedendo fino a quando avresti
resistito.- Ghignò divertito avvicinando ancora di più il viso alle labbra di
Jethro.
- Volevo solo farti penare un altro po’.-
Sorrise Gibbs prima di capovolgere la situazione e avvinghiarsi alle sue labbra
con possessione.
- Hai vinto DiNozzo.- Disse alla fine Jethro
sapendo bene di non poter più resistere a quel uomo dagli occhi verdi e dal
corpo stupendo.
- L’ho sempre saputo, dopo che mi hai
baciato, che non potevi resistermi.-
Rise Tony di gusto prima di ribaciarlo con
passione.
Gibbs sorrise di più ricordandosi la sua resa
e come Tony avesse abbattuto tutti i suoi dubbi e le sue difese.
Si distese nel letto, avvicinandosi al corpo
del compagno, portando le labbra vicino all’orecchio dell’uomo.
- Buongiorno.- Gli soffiò mentre le labbra
iniziarono a mordergli l’orecchio.
Tony si voltò ancora assonnato rivolgendo un
languido sorriso all’altro.
- Non ne hai mai abbastanza di me Jethro,
vero?- Gli chiese malizioso.
- Me l’hai detto anche tu... non posso
resistere ai tuoi baci.-
Fine
Eh
già... questo è il risultato che porta una sfida...
Le
vacanze fanno brutti effetti a volte ^_^
Writers solo
voi potevate farmi scrivere una FF slash XD
Momento
pubblicità...
il chap di “Mai dire Mai” è in lavorazione..., molto
probabilmente e se non trovo correnti contrari e venti sfavorevoli la
pubblicazione dovrebbe arrivare fra due settimane quando torno dalla mia
piccola vacanza o forse anche prima.... tutto dipende (da come ben sapete) dai
personaggi e cosa hanno intenzione di fare se collaborare o mettermi i bastoni
fra le ruote... uff che pazienza!