e sì, si posta anche oggi! stavolta con una coppia che è sempre nella mia testa, anche quando ho il blocco (sia dell'artista che dello scrittore). purtroppo so che il fandom di dqxi è praticamente inesistente su efp, ma voglio comunque fare la raccolta perché ci tengo, ma anche per tenermi in allenamento con la scrittura in italiano. sto postando prima di uscire, quindi se la formattazione viene strana è perché sono un po' di fretta (ma in ogni caso, se e quando me ne accorgerò, la aggiusterò io stesso). come dicevo sylvia (o sylviaN in italiano) e graig (o hendrik in italiano) sono sempre nella mia testa e non escono mai, sono praticamente la mia otp insieme alla luminerik (anche se nelle mie ficlets lo chiamerò sicuramente camus dato che sto usando i nomi originali). questa non sarà neanche l'unica sylvendrik della raccolta, perché sicuramente ce ne saranno delle altre! spero di riuscire a raccogliere un po' di idee qui dentro. nel frattempo vi lascio alla flash, buona lettura!
Memories
prompt #15, secret identity; 228 parole
Golia è Sylvia. Sylvia è Golia.
Graig non poteva ancora crederci, era all’oscuro di tutto quanto da almeno vent’anni; perché dopotutto, l’ultima volta che si erano visti erano ancora adolescenti e studiavano sotto l’ala protettiva di Diego, il padre di Golia—no, Sylvia. Doveva farci l’abitudine.
D’altro canto, Sylvia sembrava un po’ offeso dal fatto che Graig non l’avesse riconosciuto. Non indossava più quel nastro rosso tra i capelli e la divisa da caballero blu che Diego faceva indossare a tutti i suoi studenti, e anche a lui. Graig non sembrava cambiato affatto, invece. Era sempre lo stesso ragazzino timido e titubante come se lo ricordava, ma adulto, forse anche più sicuro di sé dato che era diventato l’Eroe di Delcadder.
Scese presto il buio, Rou ed Eleven andarono a dormire presto chiedendosi se gli altri compagni fossero nelle vicinanze. Graig e Sylvia rimasero intorno al fuoco, pensierosi.
«Dici che papà si arrabbierà se mi presento a casa sua dopo un sacco di anni?» chiese Sylvia.
Graig rimase per qualche secondo in silenzio, prima di rispondere.
«Io non credo. Non sarebbe da lui»
Sylvia ridacchiò, «Forse hai ragione»
Mancava a entrambi quel periodo. Quando erano giovani e dovevano imparare tutti insieme, e si divertivano ad allenarsi con le proprie spade.
«Ti piacerebbe se tornassimo ad allenarci insieme, come ai vecchi tempi?»
Graig annuì, «Non vedo perché no»