Anime & Manga > Yu-gi-oh serie > Yu-Gi-Oh! 5D's
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Autore: eli_mination    15/10/2021    3 recensioni
[AU Distopico]
Sembrava tutto troppo perfetto per gli abitanti del Satellite. Dopo anni, finalmente si sarebbero riscattati con la costruzione del ponte che collega la zona malfamata alla grande città, Nuova Domino. Qualcosa va però storto, a qualcuno piace giocare con il tempo e inserisce un pezzo mancante nella storia che Allen, neo-diplomato nato nel Satellite che è cresciuto con i cambiamenti del suo luogo, conosce. Perché, improvvisamente, si ritrova in una guerra civile che vuole rivendicare i diritti di quell’isola? Con quale assurda coincidenza si unisce ad una banda di sciroccati del Satellite capitanati da Crow Hogan? E come mai quest’ultimo gli ride in faccia quando Allen gli racconta della lotta contro Z-ONE? In quello che sembra un assurdo sogno, Allen abbraccia la causa e darà un’importantissima mano alla rivoluzione in corso. Il tutto mentre cerca di capire come sia finito in quell’arco temporale a lui totalmente nuovo…
Genere: Angst, Azione, Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Crow Hogan, Nuovo personaggio, Yusei Fudo
Note: AU, Missing Moments | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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Ruby’s POV

Cavolo, che male alla testa… Non vedo proprio nulla… Magari sarà perché ho gli occhi chiusi? Provo ad aprirli ma vengo improvvisamente investita dalla luce che dà un fastidio tremendo alle mie pupille e alla testa. Quanto vorrei tagliarmela, in questo momento! È insopportabile.

Nemmeno le voci che mi chiamano aiutano… “Ruby… Ruby… Ruby”… Dannazione, lasciatemi dormire! Io non ho mai svegliato di forza nessuno di voi, perché insistono così tanto? Sto così bene, poi, qui. Sento un bel calore e qualcosa che mi avvolge. Non ho proprio voglia di svegliarmi. Voglio continuare a dormire! Mentre stavo riposando non sentivo certo tutto questo mal di testa.

Anche il mio naso si attiva, percependo un buon profumo… Sa di qualcosa che ho già sentito, ma è così buono. Mi sento anche scuotere, ma perché?

“Basta!” esclamo, con quelle poche forze che me lo permettono. Ho urlato, dopotutto… Però sembra che il messaggio non sia stato recepito.

“Ho detto ‘basta’!” ripeto. “Voglio dormire…”

“Ruby! Oh, menomale…” dice una voce. La riconosco, è Alyssa. Sto tornando nel mondo reale? Evidentemente si… Ma continua a girarmi la testa come una maledetta trottola.

Mugugno, portandomi le mani alla faccia e strofinandomi gli occhi. Sbadiglio, aprendo gli occhi con calma per adattarmi a quella forte luce. Quando riesco a distinguere le figure, ci sono tutti i miei compagni, più una ragazza che non conosco. Ha i capelli arancioni con dei riflessi bianchi… No, gialli. Poverina, deve aver pianto: ha tutto il trucco sbavato sulle guance. I suoi occhi sono neri, si confondono con tutto il mascara che si è sciolto.

“Ma… Ragazzi, che ci fate tutti qui?” domando, poi osservo meglio quella ragazza. “E lei chi è?”

Proprio la sconosciuta getta uno sguardo confuso a Lucy. Quest’ultima subito si rivolge a me.

“C-come? Non ti ricordi?”

“Cosa dovrei ricordarmi?” le domando. Realizzo, in quel momento, due cose: la prima è che non ci troviamo a casa; la seconda, invece, è che quel profumo che sentivo veniva da Allen, che mi regge per la schiena. Sono stata stesa a terra, dunque…

“Che diavolo…” commenta la ragazza, grattandosi la testa.

“Ruby, non ti ricordi proprio nulla?” chiede Allen. “Nemmeno il motivo per cui sei andata alla cisterna con Lucy?”

La cisterna? Ah, sì! Giusto! Eravamo venute lì per vedere cosa stesse succedendo, poi… Poi… Poi nulla. Cosa è successo dopo?

“Mi sono appena ricordata… Però non ricordo cosa è successo dopo che siamo arrivate… Lucy, tu lo sai?”

Tutti gli altri si guardano tra di loro. Alcuni bisbigliano, mentre io mi metto a sedere.

“Con calma, Ruby… Ti sei risvegliata da uno svenimento.” mi fa presente Allen. Sono… Svenuta? E perché? “Davvero non ricordi nulla?”

“No, ragazzi… Ve l’ho già detto!” insisto. Lucy si accovaccia vicino a me.

“Hai salvato questa ragazza dal capo dei Jurrac.” dice, indicandomi con il pollice la sconosciuta. Io avrei… Salvato quella ragazza?

“Ma cosa…” inizio a dire, poi una scena mi viene in mente. Quel tipo… Come si chiamava? Jude… Si, Jude! Adesso mi ricordo! Quella ragazza era in difficoltà perché Jude la stava… Oddio… Però… Come l’ho aiutata?

“Dopo che ho visto quel Jude metterle le mani addosso non ho più memoria di niente, quindi…” mi sento così dannatamente spaesata e mi gira la testa da morire. “Potreste spiegarmi cosa è successo?”

“L’unica che sa, qui in mezzo, è Lucy…” sussurra Crow dopo aver poggiato lo sguardo su di lui e Alyssa. Le ha messo una mano sulla spalla… Spero vivamente che quel contatto fisico significhi che si stanno avvicinando, diamine!

Lucy si schiarisce la voce e guarda anche la ragazza, che, da quello che mi ricordo, era una dei Naturia. Faccio un attimo mente locale: i Jurrac hanno catturato e ucciso tutti i Naturia, tranne quella ragazza, alla cisterna; io e Lucy ci siamo trovate lì perché… Per l’acqua, vero? Immagino di sì… E poi… Oh mio Dio, che cosa è successo? Hanno sparato quel ragazzo dei Naturia, no? Cavolo, mi dispiace per quella ragazza… E in seguito… No, non è possibile, non ci credo…

Mi sono girata un attimo verso l’impianto che contiene anche l’edificio dove siamo entrate, quelle con la cisterna vera e propria… Crollato. Cavolo, so benissimo cosa significa ciò… Stiamo e staremo senz’acqua.

“Io…” Lucy guarda verso il basso. “Non so assolutamente da dove partire… Ecco, Ruby è uscita allo scoperto e quindi i due tizi si sono accorti di noi. Hanno iniziato ad avere un comportamento minaccioso e molesto, tanto che entrambe ci siamo arrabbiate… Ma tu, Ruby… Sembrava che la rabbia fosse uscita dal tuo corpo e ti avesse completamente sopraffatta. Io… Non ti avevo riconosciuta più…”

Sento la mia fronte contrarsi. Che significa tutto ciò? Io che mi arrabbio? Sono così maledettamente confusa, non capisco… E soprattutto, come ho trovato il coraggio di alzarmi e tenere testa a qualcuno di così pericoloso come quello?

“Tutto questo non mi torna…” commento.

“Ti posso assicurare che è tutto vero, Ruby!” esclama Lucy. Appare così dispiaciuta… Beh, se la verità fosse questa non dovrebbe preoccuparsi di dirmela… Ho bisogno di sapere cosa sia successo in ogni singolo secondo.

“Tranquilla, ti credo!” la rassicuro con un piccolo sorriso. “Continua!”

“Ruby, quello che ti sto per dire non ti piacerà…” fa lei.

“Non importa, vai avanti!”

Lucy fa un enorme sospiro.

“È stato surreale. La terra ha iniziato a tremare sotto i nostri piedi, eppure tu non sembravi affatto colta da questa calamità. Avevi uno sguardo penetrante fisso verso Mihael e Jude… E poi, quando Mihael ha preso in mano il coltello per aggredirci e io ho tentato di raggiungerti per pararmi davanti a te, ho sentito come un vento fortissimo che mi ha spinto via e, insieme a quel terremoto, mi hanno fatto cadere.”

Oddio… Come è potuto succedere tutto questo? È così strano…

“Poi tu hai… Hai preso il polso di Mihael, poco prima che ti colpisse. Non so con quali riflessi tu ce l’abbia fatta… E ho visto che lo hai stretto così forte che probabilmente gli hai anche spezzato l’osso…”

I miei compagni sono sbalorditi. Io ho veramente fatto del male ad una persona? Voglio dire, se lo meritava e anche tanto… Però non è da me comportarmi così!

“Lucy, dimmi una cosa… Ora loro due dove sono?” le domando. “Sono scappati via?”

Lei abbassa lo sguardo.

“Ecco…  Ti ricordi quel grande pezzo di muro dietro il quale eravamo nascoste?” mi ha chiesto. Io annuisco. “Ebbene, questa cosa che ti sto per dire è… Assurda… Io sono convintissima di aver avuto le allucinazioni in quel momento…”

“No, Lucy…” le fa la ragazza sconosciuta. “Se intendi dire che quel masso si è alzato, come se stesse levitando, e si è andato a schiantare contro il muro schiacciando anche quei due…”

“Aspetta, cosa?!”

Non riesco a contenere lo stupore. È impossibile che ciò sia successo. Da quando un sasso può levitare sfidando le leggi della gravità?! Mi massaggio il viso… Possibile che in realtà io debba ancora riprendermi e sto capendo cose completamente diverse da quelle che mi stanno dicendo?

“Ripetetemelo, per cortesia…” dico alle ragazze. “Vorrei aver capito male…”

Purtroppo, entrambe ripetono la stessa cosa.

“Questa cosa è fantascienza…” commento con la testa tra le mani.

“Secondo me sei stata tu. Hai combinato veramente un casino… Potevi anche controllarti…” mi dice la ragazza dei Naturia. Eh?! Come?!

“Scusami, bella, ma con quali basi dovresti dire ciò?” avanza Alyssa, parandosi davanti a lei, con il viso vicinissimo a quello della ragazza.

“Ho visto tutto con i miei occhi e, visto quello che mi stava succedendo, difficilmente me ne dimenticherò. E poi, nel terremoto che si è generato era l’unica, ti dico, l’unica che è rimasta in piedi!” spiega.

“E con questo?! Ti sembra una giustificazione valida da usare?” le domanda Alyssa, rabbiosa.

“Tu dovresti solo starti zitta!” ribatte la sconosciuta. “Non eri lì e neanche tu hai alcuna prova che non possa essere stata lei. Magari fossi stata tu al posto mio, così avresti egoisticamente potuto vedere con i tuoi occhi di cosa parlo! Al costo di essere stata toccata da delle mani schifose… Tu avresti resistito, eh?!”

“Non usare il tuo abuso come giustificazione per comportarti di merda con la mia amica che ti ha salvato da uno stupro!”

Alyssa a quel punto la prende per il colletto. Tom e Crow a quel punto vorrebbero scattare per trattenere la nostra compagna, ma Jasper fa loro cenno di stare fermi con il braccio.

“Tu fai parte dei Naturia, eh?! Sento che devo vendicarmi ancora con qualcun altro per aver rischiato la morte per mano di uno di voi…” ringhia. “Tu sarai la prossima.”

“Ragazze, calmatevi. Ne discuteremo dopo, ma ora vorrei sapere come è successo questo!” attiro la loro attenzione, indicando il complesso che è crollato. Lucy continua la spiegazione, mentre quelle due si separano senza smettere di guardarsi in cagnesco.

“Evidentemente, quel terremoto deve aver danneggiato ancora di più la struttura, che è crollata. Ho potuto vedere che parte del soffitto è andato addosso ai corpi senza sensi dei due Jurrac, poi ho visto che Ruby è svenuta e io la Naturia l’abbiamo portata qui fuori prima che ci crollasse addosso il resto… Non è stata una fuga particolarmente rocambolesca, per fortuna… Il complesso ha iniziato a crollare praticamente pochi minuti prima che arrivaste voi…”

In effetti, le polveri sottili non si sono del tutto diradate, segno che è tutto avvenuto da pochissimo… Però, eravamo in cinque lì dentro e siamo uscite in tre… Questo vuol dire che…

“Quei due sono morti?” domando.

“Immagino di sì, Ruby…” mi dice Allen.

Sentire ciò fa davvero strano… L’importante, comunque, è che siamo riuscite a fuggire sane e salve.

“Ho avuto il tempo di avvisare anche gli altri. Nel frattempo, abbiamo provato in tutti i modi a svegliarti ma pare che le braccia di qualcuno siano state più efficaci!” osserva Lucy. A che si rifer- Oh, ma dai!

“Non ho fatto assolutamente nulla!” si giustifica Allen. Gli altri si fanno una risatina, mentre io mi nascondo la faccia.

“Uhm… Ho sentito tutto…” si intromette Crow. Intanto, mi faccio aiutare dal mio amico per rimettermi in piedi. Ci riesco senza troppe difficoltà, anche se ho un fortissimo dolore alle tempie, come se due elfi mi stessero martellando da ambo le parti della testa. “Diciamocelo, la vicenda è alquanto singolare… Vorrei sentire il parere di Yusei, prima di scendere a determinate conclusioni. Intanto, preferirei che noi ci allontanassimo da qui: uno di quelli che è potenzialmente morto in quel crollo è il capo dei Jurrac e sono certo che verranno a cercarlo. Se ci vedessero qui, tutti assieme, potremmo essere in pericolo.”

“Giusto, andiamocene da qui!” sussurra Tom, prendendo la mano di Lucy e chiedendole se stesse bene. Lei fa un cenno e un piccolo sorriso, seguendo poi il ragazzo e dirigendosi alla macchina.

“Ed io?” chiede la ragazza sconosciuta.

“Tu cosa?” le domanda a sua volta Alyssa.

“Mi lasciate qui?!”

“Che credevi? Che solo perché ci hai aiutato a tirare fuori la nostra amica da lì il mio desiderio di vendetta sia svanito? No, cara. Ora puoi andartene, ma da noi non avrai altri aiuti. Dovresti solo ringraziarmi, perché se non avessimo avuto altri problemi a cui pensare ti avrei già tagliuzzato la gamba…”

“Oh, andiamo! Io ho-”

“Attaccati. A. ‘sto cazzo.” scandisce bene ogni singola parola Alyssa. “Così lo capisci?! Oppure vuoi che ti falci con la macchina per comprenderlo?”

La tipa fa di no con la testa.

“Bene. Vedo che ci siamo chiarite. Consideralo il prezzo da pagare per la cicatrice che mi rimarrà a vita su questa gamba. Forza, Ruby! Sali in macchina!”

Io annuisco, seguendola per sedermi al lato passeggero. Dietro di me si mettono Allen e Jasper.

“Veramente, c’è una cosa che dovresti fare prima di andartene del tutto…” dice Jasper alla ragazza, dal finestrino frantumato. “Sai, visto che sei l’unica rimasta dei Naturia, presumo che fra qualche minuto ti daranno la caccia se non dovessero trovare il tuo cadavere, quindi… Se ci potessimo rivedere, così che tu ci possa dare qualche info in più sui Vylon, prima che schiatti?”

“I V-Vylon?” domanda, incredula. “Cosa ne dovrei sapere di-”

“Non c’è bisogno che tu nasconda il tuo legame con quella banda… Ormai è risaputo che i Naturia si fossero messi in mezzo a questa coalizione…” la interrompe Allen, stranamente molto risoluto.

“Va bene, okay… Ma io cosa ci guadagnerei? Perché dovrei farlo?” domanda la tipa.

“Ti manca tanto sangue freddo, o forse sei altamente ingenua…” commenta Jasper. “Se non si fosse capito, i Vylon hanno dato l’ordine ai Jurrac di ammazzarvi perché, semplicemente, non gli servivate più. Te lo ripeto: volevano ammazzarti.”

“Non vorresti ripagarli con la stessa moneta? Non vorresti vederli fallire? Sii sincera… Lo so che in questo momento non hai la mente lucida per ragionare, dopotutto quei tizi volevano farti del male per i loro scopi sessuali e mi pare di aver capito che ci stavano anche per riuscire. Però… Pensaci, no?" aggiunge Allen.

“Tanto non credo che tu abbia qualcos’altro da perdere…”

La ragazza abbassa lo sguardo, sfregandosi le mani nella più totale confusione.

“Ho paura che mi possano ferire o mettermi di nuovo le mani addosso…” ammette. “Tuttavia… No, non c’è nient’altro che io possa perdere…”

“Andata allora!” fa Allen.

“Spiacente.” ci interrompe Alyssa. “Io non mi fido di lei.”

“Andiamo, Alyssa… Non puoi basare il tuo odio verso una persona solo perché una sua amica puntava alla tua arteria femorale!” esclama Jasper, con le mani in avanti.

“Non è per quello… O meglio, non solo per quello…” sussurra lei, gelida.

Vedo Jasper prenderla in disparte e allontanandosi con lei. Io li seguo, vorrei capire che cosa ha intenzione di dirle.

“Senti, non puoi rovinare di nuovo tutto.” le dice, glaciale. “Quindi, o vedi di comportarti meglio e avere un atteggiamento meno da bambina e più da persona adulta oppure la vedi questa?”

Le mostra la pistola, per poi puntargliela alla fronte, premendo il cane.

“Fra qualche secondo non vedrai più un cazzo.” continua il corvino.

“Jasper.” lo apostrofa lei, incurante o forse con un atteggiamento di sfida. Lo sa benissimo che non premerà mai quel grilletto. “Tu di fideresti di una persona che è appena uscita da una banda nostra avversaria?”

Jasper fa una breve pausa, per poi annuire.

“Cosa te lo fa pensare? Per quello che so, Jude, quell’altro idiota e quella ragazza potrebbero anche essersi messi d’accordo e fare tutta questa scenata…” sussurra Alyssa, gettando uno sguardo a quella ragazza che, pazientemente, attende. Jasper si mette a ridere, molto ironico.

“Certo che non riesci a fare due più due con quel piccolo cervellino, eh?!” le fa un mezzo sorriso, continuando a tenerle la pistola puntata contro, stavolta poggiandogliela sotto la mascella. “Secondo te, i tizi lì presenti avevano previsto che proprio Lucy e Ruby sarebbero passate di lì? E che l’intero impianto sarebbe crollato sotto i loro occhi, con tutta probabilità uccidendoli anche?”

Jasper si rivolge a me.

“Tu, biondina. Hai per caso sentito rumori di esplosioni?” mi domanda.

“Idiota, non si ricorda nulla!” protesta Alyssa.

“Ecco, Lucy non ha parlato di esplosioni…” sussurro.

“E poi perché le hai fatto una domanda simile?” continua a chiedergli Alyssa. Lui si rimette la pistola nel fodero e si allontana da lei.

“Devi sapere, cara punkabbestia, che quando lavoravo per la polizia ho avuto a che fare con un caso alquanto peculiare…” spiega lui, togliendosi della polvere dai pantaloni. “C’era una strana associazione, gruppo, culto o quello che cazzo era che si faceva chiamare ‘Arcadia Movement’… Qui c’erano tantissime persone, guidate da un pazzo che si faceva chiamare Divine, che sostenevano di avere dei poteri. Io non mi sono informato chissà quanto, poiché il mio ruolo è sempre stato focalizzato sulla sicurezza dell’intero Satellite…”

“Ok, quindi?”

“Quindi ipotizzo che determinate persone esistano e che Ruby abbia un potere simile. Se non mi credessi, magari potresti ascoltare Crow che è della mia stessissima idea. Per questo ho domandato di ipotetiche esplosioni: avremmo avuto modo di ricostruire cosa fosse successo e ci saremmo dati una risposta più o meno plausibile. La risposta è stata negativa, quindi ho ragione di credere che la nostra Ruby ha dei poteri.”

Alyssa lo guarda stranita. Poi guarda me, osservandomi come se stesse cercando di capire in che modo io possa avere dei poteri. In effetti, anche io solo alquanto confusa.

“Non ci sto capendo più nulla…” scuote la testa, esasperata. “In ogni caso, l’importante è che tu stia bene, Ruby. Ora, qualunque cosa sia successa, cercheremo di indagare… Anche perché sono sicura che i Jurrac verranno a darci la caccia e saranno dolori…”

“Per questo, conviene andare via.” aggiungo, iniziando ad incamminarmi.

“Jasper, e la ragazza? Cosa volevi dirmi a proposito di lei?” domanda la mia amica.

Jasper fa un profondo respiro.

“Dunque, vista la situazione alquanto strana dubito che si sia trattato di una cosa organizzata nei minimi dettagli. È chiaro che la ragazza, che doveva essere uccisa, è rimasta alquanto scossa e avrà modo di incazzarsi parecchio con la sua ex coalizione nei giorni successivi. Si trova in una condizione di debolezza psicologica e noi ne approfitteremo per farci dire tutto quello che sa!”

Sul serio?

“È davvero meschino, Jasper.” gli faccio notare.

“In amore e in guerra tutto è lecito, diceva un vecchio bacucco. Siamo chiaramente in guerra, non possiamo permetterci di avere compassione per qualcuno. Useremo ogni mezzo per estrapolare informazioni da loro.” spiega. Il suo sguardo sfuggente mi ha incusso timore e, anche se non sono d’accordo con il suo modo di fare, mi tocca ammettere che potrebbe essere la decisione giusta…

“Avete altre obiezioni, alternative o idee?” chiede infine, avvicinandosi ad Alyssa. “Tu, cara e piccola Lyssa? Nulla da dire?”

Alyssa guarda verso il basso, per poi mormorare un lieve “no”.

“Bene.”

Jasper si allontana da noi.

“Signori!” attira l’attenzione di tutti. “È arrivato il momento di levarsi dal cazzo!”

 

Angolo Autrice

Brr… Che freddo…

Ciao ragazzi! Coraggiosamente ho finito il capitolo oggi, nonostante non mi sentissi tanto bene ^^’ Iniziano i maledetti malanni stagionali… -.-

Prima che io svenga e vomiti anche la cena del 5 maggio 2002, vi riporto la canzone di oggi che è “Dark Side” dei Blind Channel. Penso che, se avete seguito l’Eurovision, vi sarà molto familiare xD

Detto questo, ci sentiamo alla settimana prossima ^^ Bye!

  
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