17 anni
Nella notte scura, scura i bambini han paura.
Per fortuna c'è la mamma che ti dice "Fai la nanna,
sto con te nella notte scura, non avere più paura!
Summer si rotola in mente quella tenera ed efficace filastrocca della sua infanzia, che l'ha aiutata a superare la paura dei mostri, di Barbablù e dei temporali, sulla dura panca fuori dal reparto.
Quando si è avvicinata alla porta dell'ospedale ( un luogo che spaventa), per dare il cambio a sua madre nella loro staffetta consolidata, ha varcato un confine che fino all'altro ieri le era stato impedito di oltrepassare.
Lei e Julian sono due senza-tempo mentre aspettano una risposta o un verdetto. Aspettato da ore fino a non aver più alcun desiderio finché non si ritrovano la forma lineare delle mattonelle impresse nella retina.
Summer in realtà ha solo un desiderio : che nonno Gregory superi la crisi e torni presto a casa ad istruirla con le sue perle di saggezza.
Anche i grandi hanno paura .
Summer lo ha intuito quando i nonni o la mamma le raccontavano dei problemi al cuore che papà aveva da bambino e lo capisce adesso osservando la linea tesa delle labbra di Julian e le mani che gli prende tra le sue per tentare di calmarne il tremito.
Finalmente una dottoressa viene da loro, messaggera di buone notizie: il nonno ha la pelle dura, se la caverà.
La paura e la preoccupazione lasciano spazio al sollievo e alla stanchezza e Summer scivola via, avvicinandosi ad un distributore automatico per soddisfare la sua fame giovanile.
Fa due passi leggeri, in punta di piedi, come farebbe a lezione a scuola di danza e torna verso suo padre con una confezione di Twix e ne porge una barretta a Julian.
"Ce ne sono due in un pacchetto. Ho bisogno di qualcuno con cui condividerli!"