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Autore: pokas    17/10/2021    3 recensioni
Come può un uomo come me essere degno del tuo amore, dei tuoi occhi lucenti come stelle. Non ho nulla da offrirti più dei mie appassionati baci.
Genere: Erotico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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E come ogni giorno spalanco gli occhi, stanchi, pigri, che poi si stringono pur di non far penetrare la luce oltre le palpebre.
Mi giro sul fianco sinistro, per dare le spalle alla finestra e ti trovo sempre lì. Bellissima, nella tua solita posizione, stretta in un angolino del letto come una bimba che riposa nel ventre materno.
 
Le coperte lasciano intravedere le tue spalle nude, nude come il resto di te. Sento il tuo calore anche senza toccarti, il profumo dei tuoi capelli lunghi e corvini. Mi avvicino alla spalla per darti un bacio e lentamente da uno ne diventano due, poi tre. Ti svegli. Mi sorridi.
Percorro con le labbra le lentiggini che ti coprono le spalle, poi mi avvicino al tuo collo. Sensibile e delicato, sento che ridi imbarazzata, non ti abitui mai alle mie attenzioni mattutine, eppure sento che ti piacciono da come sospiri.
 
Con una mano ti accarezzo il volto, lo giro verso di me e con il volto si gira tutto il tuo corpo. Mi sorridi ed allunghi le braccia verso di me, le tue mani delicate ma forti mi sforano il volto. Strofino una guancia su una mano e poi la bacio, il palmo e poi lentamente tutto il braccio seguendo i tuoi nei come un marinaio segue le stelle.
Arrivato alla clavicola mi fermi e mi alzi il volto, avvicini il naso lentiginoso al mio e lo strofini, poi mi baci. Quelle labbra dolci e rosee riescono a farmi perdere il controllo.
 
Ti bacio il mento, poi scendo fino a sfiorarti il seno morbido e caldo, le mie mani non riescono mai a fare a meno di toccarlo, di sorprendersi della sua bellezza, della morbidezza di una donna così rigida nei suoi modi di fare. Passo le labbra su quel grande neo di cui ti vergogni tanto, ma io lo amo. È cresciuto con te e il tuo corpo, dimentica le voci che ti offendevano, non c'è nulla di più bello di te a questo mondo.
 
Vedo come giri lo sguardo, ti imbarazza che lo ami così tanto? Non importa, lo amerei anche se tu mi dicessi di non farlo. Per farti sorridere passo le labbra su un capezzolo che rigido richiamava la mia attenzione, è sempre bello vedere come sobbalzi e mi stringi al tuo petto. 
Continuo mentre con le mani percorro i tuoi fianchi, riconosco ogni tuo centimentro mentre sotto mano sento un braille di simpatiche macchioline di melanina. Chissà quante volte ti avrò detto di non stare al sole con una pelle chiara come la tua… Eppure non mi ascolti mai.
 
Dal seno scendo, verso il ventre mentre tu cerchi di non agitarti. Sei sempre stata così delicata, per questo mi piace farti il solletico, mi piace sentirti ridere.
Lo fai, ti lasci scappare una risatina mentre aggiro il tuo ombelico, il suo fondo è una delle cose che non riesco a vedere, non che ci abbia mai provato.
 
Sposto le coperte che ormai sono solo d'intralcio, bastiamo noi a tenerci al caldo. Mi avvicino alle tue gambe e le apro un po', tu ormai non ci provi nemmeno ad impedirmelo.
Lo guardo, lo guardo sorpreso ed affascinato, il tuo sesso perfetto nelle sue particolarità che risalta in quella penombra che faccio con la mia testa.
 
Ti vedo guardarmi sott'occhio, vorresti chiedermi qualcosa? No? Vedremo quanto resisti.
Giro il volto verso la coscia destra, la bacio, con una passione a te familiare, senti il calore della lingua che sfiora la tua pelle, lo so che lo senti. Irrigidisci le gambe, ma a quanto pare non è abbastanza da farti parlare, va bene, mi piacciono le sfide.
Continuo ad avvicinarmi, con baci sempre più piccoli ma con la stessa passione. Arrivo all'inguine e continuo a girare attorno a quel piccolo pianeta di piacere che fa capolino ai piedi del tuo monte.
 
Non resiti più e nemmeno ti faccio parlare che creo la collisione piu piacevole di tutte. La mia lingua che avida ma delicata avvolge il tuo piccolo mondo e tu che tremi, irrigidita, tremi fino ad emettere un acuto, la nota più bella di tutte.
 
Ti stringi a me, ansimi ancora mentre io sorrido soddisfatto.
-Sei… sei il mio mondo, lo sai?- mi chiedi all'improvviso, io ti sorrido, porto una mano sul tuo petto e sorrido a sentire il tuo battito accelerato
-e tu sei la mia galassia di stelline marroncine- dico baciandoti.
 
 
   
 
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