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Autore: Spensieratezza    20/10/2021    1 recensioni
Per Dylan non è facile vedere il suo migliore amico solo tramite un vetro, ma ora il virus è mutato, Groucho parla e ragiona, sembra ancora di nuovo lui e Dylan non resiste a cercare un abbraccio e un contatto più vicino.
Genere: Fluff, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash | Personaggi: Dylan Dog, Groucho
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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“E così mi hai trovato.”
“Già…ti trovo..bene.

Groucho rise e Dylan si stupì e fu anche un po’ contento di sentirlo ridere.
“Dal tempo che ci hai messo, dissentirei su questa tua esclamazione.”

“Se ci ho messo tanto, significa solo due cose: o che non hai seminato bene gli indizi o che non volevi essere trovato. Non sono sicuro di quale delle due.”

Groucho lo fissò e a Dylan sembrò combattuto. Lo vide dal modo in cui i suoi occhi si ingrandirono appena. Stupore.

“Ma a pensarci bene…non avresti fatto niente del genere, senza uno scopo, perché una persona che non vuole essere trovata, dovrebbe seminare indizi in un’improbabile caccia al tesoro?” disse Dylan facendo qualche passo in avanti.

“Chi lo sa, c’è anche l’amore per il gioco…per la sfida. Non hai mai giocato a poker, Dylan?”

“Non sono bravo a questo tipo di gioco, voglio dire, sei stato tu a trovare ME, quando ci siamo conosciuti, dico bene?”
Groucho sussultò. Dylan capì di aver fatto centro. Quello era un punto debole.
“Groucho, dico bene?”

Groucho aveva abbassato lo sguardo, a Dylan sembrava così piccolo, adesso, e fragile, così simile al suo Groucho, che ebbe l’impulso di correre ad abbracciarlo. Trattenne quell’impulso.

“Insomma, dopotutto….era l’ordine che Xabaras ti aveva dato..quello di trovarmi..e tu…”

“Non fare quel nome. Non…nominarlo..

Dylan non potè fare a meno di notare la rabbia sul suo volto.
“Lo odi, non è vero?”
Groucho fece una risatina breve.

“E tu no? Forse non hai capito bene che cosa ha fatto…altrimenti ti assicuro che..”

Non mi importa se è stato lui a farci incontrare, se non è stato un incontro casuale ma un ordine ipnotico o qualsiasi altra diavoleria voglia dire!”
Groucho lo fissò incredulo.

“Forse Xabaras ha potuto agire sul modo in cui ci siamo incontrati, ha forzato il destino, chi lo sa…sempre se qualcuno possa davvero fare una cosa del genere, o non sia solo un’altra illusione che si è creata da solo..”
“Dylan, non..”

“Ma quello che so per certo, è che non può, non può aver nessun potere su ciò che proviamo! Non è stato lui a comandare me o te..ad affezionarci. È stata una mia scelta..mi piace pensare che sia stata la stessa cosa anche per te. Anzi, no, ne sono sicuro.”

“No..ti vuoi autoconvincere di questo.”

“Può darsi, magari sono solo uno stupido idiota troppo sentimentale, ma una cosa noto..non mi stai smentendo.”

“No? Beh, lo faccio adesso. Ma non capisci? È stato solo tutto una grande menzogna. Un teatro forse solo più grosso in cui io ho recitato. Ma ad un certo punto, devi aprire gli occhi e guardare in faccia la realtà.”

“Vero, lo sto facendo adesso.” disse Dylan arrivato ora proprio davanti a lui.

Groucho lo guardò con smarrimento.

“Finora non mi sono mai reso conto di quanto davvero ti volessi bene, è dovuto succedere tutto quello che è successo, per rendermene conto..”
Groucho fu di fronte a lui e gli mise un dito sulla bocca.
“Schhh..”
Sembrava supplicarlo e Dylan ne fu intenerito.

“E tu cosa provi per me, Groucho? Dimmelo veramente, senza filtri. Lo accetterò, anche se fosse puro odio, per averti sconvolto la vita.”
Groucho sembrò terrorizzato in un primo momento, poi con una forza incredibile, lo afferrò per la giacca, lo sollevò e lo spinse contro un muro di cemento.
 
“Ouch.”

“Neanche se me lo ordinassero con un comando ipnotico, io riuscirei ad odiarti.
Dylan sentì qualcosa sciogliersi nel suo stomaco..

“Xabaras può avermi anche comandato di incontrarti, ma non mi ha mai ordinato di AMARTI. Quella è stata una mia scelta.

Dylan non si aspettava una dichiarazione così esplicita e sgranò gli occhi, esistevano tanti modi di amare qualcuno e magari Groucho intendeva puro affetto, ma anche in questo caso era comunque meraviglioso e faticò a trattenere la commozione.

“Così come la mia..” disse Dylan e sapeva che era sincero.

Groucho si avvicinò a lui ancora di più.

“Non potevo starti lontano..non volevo..
“Neanch’io voglio stare lontano da te..” disse Dylan.
I loro respiri si mescolarono addosso.

“Sei sicuro di voler sapere veramente cosa provo per te? Senza battute, senza falsità, ipocrisie..solo la verità? Potrebbe non piacerti.”
Dylan annuì più volte senza avere il coraggio di parlare.
Groucho incollò le labbra alle sue.
“Scusami, io..”

Dylan lo attirò per il collo, incollando le labbra di nuovo tra di loro, il bacio divenne più appassionato con Groucho che lo spinse di più contro il muro, Dylan cercò maggior contatto tra i loro corpi che finirono presti appiccicati, con le gambe incastrate tra di loro.
“Dylan…sei sicuro di quello che fai?”
“Sta zitto.”

Si baciarono ancora per un bel po, le loro lingue non la smettevano di cercarsi, le loro mani, frenetiche tra di loro.
Groucho accarezzava la schiena di Dylan con la delicatezza e la sensualità di un amante.

“Per essere un playboy che fa strage di donne..gemi come un gattino..” disse Groucho sul suo collo.
Dylan arrossì.
“Colpa tua..” Dylan si vergognava di ammetterlo e mai glielo avrebbe confessato, ma Groucho ci sapeva fare, lo toccava in un modo che lo mandava in estasi, sapeva esattamente come baciarlo, d'altronde lo conosceva da tanti anni..sapeva come doveva lanciargli la pistola per fargliela prendere al volo, come curarlo quando doveva medicare le ferite.,.conosceva il suo corpo..e questo, si rese conto aveva già creato un'intimità tra di loro anche prima di baciarsi.

“Se avessi saputo che bastava così poco..” disse Groucho, stringendogli le spalle. Dylan non potè fare a meno di sentirsi lusingato sentendo quanto lo desiderava.

“Così..era a  questo che pensavi?” chiese Dylan mentre Groucho lo baciava sul collo.
“L’avrei fatto prima..”
“Quanto prima?” sospirò Dylan.
“Qualche anno..” disse vago Groucho.
Lui ridacchiò sorpreso.

“So io come farti smettere di ridere.”

“Insomma, prima vuoi che rido, poi non vuoi più, decid..”
 “Ti amo, Dylan.”
Dylan lo guardò commosso.
“Ti amo anche io.”

“Adesso non ridi più ma piangi, sei un caso disperato.” Disse Groucho togliendogli una lacrima.
“Lo so, è per questo che devi stare con me. Funziono solo se ci sei anche tu.”
“E io senza di te sono un comico che non fa ridere.”

Continuarono  a baciarsi sotto la luce della luna.












Note dell'autrice: lo so, avevo promesso che il terzo sarebbe stato l'ULTIMO, ma che ci dobbiamo fare xd ci sarà anche l'epilogo lol così sappiamo come va a finire dopo il bacio e i saràò anche una parentesi su Bloch, che quello che gli è successo nel pianeta dei morti non l'ho mai digerito :))
una cosa importantissima: qui siamo già a Groucho che non è più uno zombies, è guarito, ma siccome mi mancano deif fumetti, voglio assecondare la mia fantasia sul fatto che prima di incontrarsi, Groucho sia guarito e Dylan lo sapeva...poi magari un giorno farò un capitolo su questo ma per ora, scusatemi, non me la sento..troppe storie da portare avanti
   
 
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