Anime & Manga > Shaman King
Segui la storia  |       
Autore: KurryKaira    21/10/2021    0 recensioni
L'amore profondo che avvolgeva quella famiglia che erano Yoh e Anna sembrava affievolirsi sempre di più nel cuore dello sciamano. Non riusciva a capirne il perché, non capiva di quale stupido scherzo del destino fosse la colpa. Non riusciva a capire perché adesso Tamao gli sembrasse così bella.
E anche il piccolo Hana, di così pochi mesi, si legava profondamente a quella donna dai capelli rosa.
Ma non era questo quello che Yoh voleva. Non riusciva più ad amare Anna, ma ricordava sempre, sempre benissimo, quanto amasse quella bambina conosciuta sul Monte Osore.
Coppie: YohxAnna, YohxTamao, RenxHorohoro
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Erano ancora tutti radunati in quel salotto, il sonno si faceva sentire ma nessuno riusciva a dargli ascolto.
Ren si alzò dalla poltrona e senza dire niente uscì dalla stanza raggiungendo il buio atrio d'ingresso.
Jun lo lasciò andare ma il suo compagno di squadra no, decise di raggiungerlo senza curarsi se volesse o meno restare solo.
E in quel buio atrio parlarono in silenzio.
Horohoro:- Dove vai?-
Ren scocciato si voltò verso di lui:- Volevo calmarmi un po' restando solo. Grazie per aver rispettato le mie volontà.-
Horohoro:- Ero preoccupato per te e ti ho seguito. Grazie per il ringraziamento.-
Ren:- Non eri richiesto, tornatene di la.-
Ma l'Ainu ancora una volta se ne fregò avvicinandosi al ragazzo.
Horohoro:- Quanto hai preso male questa storia?- Chiese con tono pacato adesso.
Ren sorrise d'istinto un po' nervoso, che domanda stupida. Come doveva averla presa?
Ren:- Perché? Tu come l'hai presa?- Girò la domanda.
Horohoro portò le mani in tasca, lo fissava in modo indiscreto come suo solito:- Sto male. Ma credo che tu sia più legato a Yoh di quanto non lo sia io.-
Ren:- Che sciocchezza. E' il tuo migliore amico, no?-
Horohoro:- Sì, ma non mi ha salvato da un tetro destino. E' "solo" il mio migliore amico- questa frase non sembrava avere un senso, eppure lo sciamano di Kishu capì.
Ren respirò a pieni polmoni per poi avvicinarsi ancora di più al compagno, senza aggiungere altro lasciò cadere la testa sul petto dell'amico. Horohoro:- E poi sono sicuro che Yoh si sveglierà. Ha un fratello che forse lo ama ancora più di te!- Ridacchiò nervoso e Ren, che ancora sfiorava la maglia dell'altro con la fronte, sorrise sincero.
Poi il cinese parlò, rimanendo sempre in quella posizione, con un lieve sarcasmo:- E se fossi stato io? Magari il mio lato oscuro è tornato, chi lo sa?-
Era chiaramente ironico ma l'Ainu rispose lo stesso:- Quel tuo lato oscuro non è mai esistito davvero.-
Ren:- Intanto di crimini ne ho commessi- alzò lo sguardo adesso guardando gli occhi del giapponese, continuava a parlare con sarcasmo.
Horohoro, che così vicino ricambiava lo sguardo:- Se fossi stato davvero tu io dovrei saperlo, non credi? Sono stato tutto il tempo con te.-
Ren:- Come anche adesso. Dovresti lasciarmi un po' in pace, sai?-
Risero e il cinese continuò:- Magari vuoi coprirmi, come ha detto Anna.-
Horohoro:- Non lo farei mai. Credimi, non ti difenderei nemmeno se ti vedessi uccidere uno sconosciuto, pensa se uccidessi Yoh. E' il mio migliore amico, sai?-
Ren sorrise prendendolo in giro:- "Solo" il tuo migliore amico- alzò leggermente i piedi per arrivare alle labbra dell'altro, lo baciò un solo istante e poi si allontanò pentendosi quasi del gesto.
Horohoro:- Dove vai?- Gli chiese sempre con le mani in tasca, vedendolo allontanarsi da lui.
Ren:- Lontano da te, non vedi? Quanto sei noioso. Impara a stare senza di me- sorrise ancora un po' nervoso.
Horohoro:- Mai- gli rispose con fin troppa serietà:- Io ti aspetterò sempre, a prescindere dal tuo destino.-
Lo sciamano dai capelli viola rimase a guardarlo in silenzio, le labbra tremarono appena, lo sguardo era dolce; il cuore gli si strinse, e senza dire più nulla camminò nella direzione del compagno, lo superò e tornò nel salotto insieme agli altri.
L'Ainu abbassò lo sguardo sorridendo e ancora una volta lo seguì.
Arrivò il mattino e chi più chi meno i ragazzi presero sonno in quel salotto.
Mentre tutti dormivano qualcuno si svegliava. La stanza era illuminata dal sole.
- Ciao Yoh- disse il fantasma tedesco.
- Faust!- Esclamò lui un po' stanco.
Tamao dormiva con la testa poggiata su quel letto, sembrava aver pianto tanto, Yoh la notò accarezzandole delicatamente i capelli come a ringraziarla.
Faust:- Sai Yoh, io ero presente quando lei ti ha sparato.-
Yoh:- Lei?-
Faust:- Era la figura di una donna. Ma era buio. E due donne di tua conoscenza si assomigliano ormai davvero tanto, non credi?-
Guardarono la ragazza dai capelli rosa, sembrava un angelo così stanco.
Yoh sorrise annuendo.
Yoh:- Non sei arrabbiato con lei, vero?-
Faust disse di no:- So che la colpa non è sua.-
Yoh:- La colpa è solo mia- disse con rammarico:- Ti ho mai raccontato una storia? C'era la neve- ma venne interrotto perché sentendo quella voce Tamao aprì gli occhi esclamando il suo nome.
Allora tutti si svegliarono correndo verso quella stanza.
Yoh era felice:- Ragazzi! Che bello vedervi tutti!! Ma che fate qui a casa di Manta??-
Horohoro piangendo lo abbracciò:- Ma secondo te stupido??-
Ryu fece lo stesso.
Ren, Jun e Pirika gli allontanarono per lasciare spazio a qualcuno più importante nel cuore di Yoh.
- Anna- sfiatò vedendola lì, vicino l'uscio. Ma lei non fiatava.
Manta:- Per fortuna ti sei risvegliato! Eravamo così in pensiero!- Non riusciva a trattenere le lacrime e Yoh ancora in quel letto un po' dolorante cercò di raggiungere la sua testa con la mano per potergli scompigliare affettuosamente i capelli.
Faust interruppe:- Credo sia arrivato il momento di svelare il colpevole.-
Jun:- Perché tu sai, vero?-
Faust:- Non esattamente. Ma lasciamo che siano Anna o Tamao a dircelo.-
Tutti, stupiti, si voltarono verso le due.
Yoh:- Ehi, ma io so chi è stato- disse ma Faust lo ignorò continuando il suo momento importante.
Manta:- Che cosa vuoi dire?! Nessuna di loro vorrebbe la morte di Yoh!-
Yoh:- Io so chi è statoo. Era di fronte a me!- Cercava di attirare l'attenzione ma veniva ignorato.
Manta:- Capito Faust?! Avrai sicuramente visto mal- venne interrotto bruscamente:- Sta' zitto tappo!!-
E tutti allora si voltarono verso l'ovvia soluzione.
Ma non volevano crederci. Non poteva essere stata lei!
Manta tremò più di tutti:- A... Anna. Non è vero...- urlò:- Dimmi che non è vero!!-
Ma perché non rispondeva?! Quanto era brutto e angosciante quel silenzio!
Come si erano cacciati in questo guaio? Come c'erano finiti??
Erano una combriccola di amici felici, e adesso?
Cos'erano diventati?
Non poteva essere il tempo, non poteva essere l'età.
Perché lì nessuno sembrava cambiato. Sembravano cambiati solo Yoh e Anna.
E allora di quale maledetto incantesimo era stata la colpa?
Ma:- E' tutto finito- disse Yoh a voce bassa:- Anna, è tutto finito- era così dolce.
Ma lei urlò cadendo in ginocchio:- Non è finito niente, Yoh! Io ti ho sparato! Io!!- Non riuscì a trattenere le lacrime:- Che cosa mi hai insegnato eh?-
Yoh se ne stava seduto in quel letto e la guardava colmo d'amore:- E tu cosa hai insegnato a me? Anna- sorrise:- Non prendiamoci in giro, sappiamo entrambi che non sei stata tu.-
Anna lo guardò, gli altri non riuscivano a star dietro ai loro discorsi.
Anna:- Sono stata io, Yoh. Io ti odio! Ti odio più di ogni altra cosa!...-
Yoh:- Ah sì? Sei stata tu?- Era così pieno di fiducia, tanto da ricordarle così tanto quel bambino sotto la neve.
Yoh:- Ricordi di colui che ti chiamava "mamma", Anna?-
Lo sguardo di Anna divenne meno rigido, la bocca si aprì piano.
Yoh:- Ricordi di quando ci siamo conosciuti? Ricordi com'eri?-
Anna:- Lo ricordo- ammise.
Yoh:- Ti ho lasciata sola Anna. Ho lasciato sola la fragile bambina su quel Monte Osore. Di chi credi sia la colpa?-
A quel "fragile bambina" quasi tutti guardarono Anna sghignazzando inappropriatamente, lei per fortuna era così presa dal momento da ignorarli.
Anna si alzò avvicinandosi al marito:- La colpa è comunque mia! Ti ho sparato!-
Yoh, serio:- Non tu. Gli oni nella tua testa.-
Anna non ribatté.
Yoh:- Li ho sentiti per tutto il tempo sai? Quell'aria opprimente. Ma non riuscivo a capire cosa potesse essere. Che sciocco.-
Che sciocco, Yoh avrebbe dovuto capirlo subito.
Aveva lasciato quella giovane donna soffrire da sola.
E quella solitudine così cupa, così nera, così profonda da fare veramente paura riportò un vecchio ricordo nella testa di Anna Kyoyama.
E con lui tutto quel dolore.
Una bambina sola sotto la neve.
Una bambina così sola da poter stare nella testa di chiunque senza però volerlo.
Faceva tutto così male.
Tutto così paura.
Tanto che quella bambina così sola sotto la neve non poteva avere colpe, mai.
Anna tremava ancora, ma piano sfiorò la mano del marito:- Io ti odio. Ti odio perché mi hai fatta tornare a quei tempi. Proprio tu che mi avevi salvata. Come hai potuto?- 
Continuò dopo una piccola pausa:- Ma soprattutto ti odio perché dopo quel giorno, al Monte Osore, tu sei diventata tutta la mia vita.-
Sorrise:- Quanto devo essere patetica?-
Yoh sorrise, sembrando tanto il suo Yoh:- E io ti dico che è tutto finito. Perdonami se puoi.-
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Shaman King / Vai alla pagina dell'autore: KurryKaira