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Autore: genxha    23/10/2021    0 recensioni
La fanfic che state per leggere è il seguito di "you're mu best friend". Questa (anche in questo caso il titolo viene da una canzone) si svolge circa un anno dopo la sua conclusione, ma dovreste poterla leggere anche indipendentemente dall'altra.
Marinette ed Adrien hanno scoperto le rispettive identità segrete ed i sentimenti che provano l'uno per l'altra. Decidono di formare una coppia ma di tenere questo fatto segreto.
Naturalmente continueranno ad essere Ladybug e Chat Noir e combattere contro Papillon, che non ha ancora rinunciato al suo progetto di prendere i loro Miraculous.
Miraculous: le storie di Ladybug e Chat Noir - Zagtoon, Method Animation, Toei Animation, SAMG Animation, De Agostini Editore, Nelvana, Cartoon Network Studios Tutti i diritti appartengono ai rispettivi proprietari.
Genere: Azione, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Altri, Kagami Tsurugi, Luka Couffaine, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 14

Marinette sta piangendo sommessamente “Sono una pessima Ladybug. La peggiore. Mi sono fatta catturare così” pensa, cercando di ignorare il bruciore alla guancia dove Papillon l’aveva colpita “Ora… ora dovranno venirmi a salvare e si metteranno in pericolo. Tikki ti prego fai in fretta” proseguono le sue cupe riflessioni, mentre un brivido di freddo la scuote. Per quanto si sforzi di trattenere le lacrime, miste di frustrazione, paura, quelle continuano a scendere, aumentando ancora di più la sua sensazione di impotenza.

La ragazza si trova completamente immobilizzata da quello che a prima vista può sembrare una corda ma è un lunghissimo metro da sarto, seduta per terra contro la parete in una stanza sotterranea molto umida, illuminata a malapena da una vecchia lampadina gialla, chiusa in una gabbietta sul soffitto.

“Per fortuna Papillon non ha trovato il mio miraculous” pensa con un altro brivido Marinette, cercando inutilmente una posizione più comoda, mentre inizia a perdere sensibilità alle mani immobilizzate “Non capisco perché mi ha portata qui… e se mi avesse vista con Chat?” il pensiero non la rincuora affatto “Sarà una furia quando arriverà qui, speriamo che Alya lo tenga calmo” riflette, mentre i minuti passano lentamente.

“Deve avermi visto con lui, altrimenti avrebbe preso un ostaggio a caso. Invece il sentimostro puntava proprio su di me… E adesso sono bloccata qui e non posso fare niente. Sono un fallimento come supereroina...dovevo stare più attenta”

Presa da questi pensieri Marinette si volta verso sinistra e scorge l’inizio di un lungo corridoio, in cui è volata Tikki per poi sparire attraverso una parete. L’ambiente è buio per una ventina di metri e poi illuminato da fioche luci all’altezza del pavimento. Il sentimostro entrando ha provocato dei piccoli crolli dove il corridoio, scavato in modo rozzo, era troppo basso per farlo passare. Marinette è appoggiata a una sorta di colonna quasi in un angolo della stanza e di fronte ha un corridoio completamente buio.

Dopo un tempo che le sembra interminabile, quando finalmente le lacrime si sono fermate, Marinette viene di nuovo presa dallo sconforto “No!” borbotta “Non posso rischiare di essere akumizzata.” ripete tra sé, sentendo dei passi avvicinarsi dal corridoio buio di fronte a lei.

“Sentimannequin, andiamo. Prendi la nostra ospite.” una voce di donna riecheggia dal corridoio, seguita da Papillon, la sua sagoma illuminata all’improvviso dalla luce di una lampada portatile entra nella stanza, subito affiancato da Mayura.

Marinette sussulta vedendo il sentimostro avvicinarsi fluttuando per afferrarla. Cerca di dibattersi quando la raggiunge, ma la stretta del costrutto è ferrea e la solleva facilmente, seguendo gli altri due in un altro corridoio in discesa, che si trasforma subito in una ripida scala. La ragazza si fa forza ed esclama “Non ti daranno mai i loro miraculous!”, sperando di guadagnare tempo.

Papillon e Mayura continuano a camminare lungo gli scalini “Davvero?” chiede lui, sprezzante “Io invece sono sicuro che il tuo amichetto Chat Noir arriverà subito a salvare la sua principessa in pericolo. Lui e quella Ladybug sono solo dei ragazzini!”.

La ragazza cerca di reprimere la rabbia, stringendo i pugni, ma non si trattiene e sbotta “Ragazzini che ti hanno sempre dato il filo da torcere, mi pare.”

L’uomo si ferma di colpo, e Mayura gli mette una mano sul braccio “Questa volta sarà diverso” risponde lui, gelido, poi riprendono a scendere finché la scala termina e si allarga in una lunga sala dal soffitto inaspettatamente alto, con una fila di sei colonne tonde di pietra grezza allineate al centro, di circa metro di diametro, distanziate di due. La stanza è appena più larga di sei metri, illuminata in modo irregolare dalla luce che filtra da alcune aperture nel soffitto e da quattro luci elettriche negli angoli, puntate verso l’alto.

Appena Papillon entra, frantuma le due lampade più vicine con un colpo di bastone, mentre Mayura e il sentimostro proseguono verso il centro della stanza. “Sentimannequin, sai cosa devi fare” ordina Mayura, tenendo in mano un piccolo manichino di legno da pittore mentre si sposta all’altra estremità della sala.

Il sentimostro lascia cadere Marinette accanto alla seconda colonna vicino a Papillon, in penombra, dalla parte opposta a dove si trova Mayura, poi si gira verso il muro e con un paio di pugni frantuma e fa cadere qualche pietra che sposta di lato, aprendo un vano nella parete in cui si infila, nascondendosi nel buio.

La ragazza chiude gli occhi per ripararli dai frammenti e dalla polvere, quando li riapre sente la voce di Papillon dal buio del corridoio da cui sono arrivati “Tra pochi minuti saranno qui. Finalmente il mio desiderio si potrà avverare”.

Mayura si avvicina a Marinette, la solleva dal pavimento appoggiandole la schiena alla colonna, poi, ignorando le sue proteste, le attacca un pezzo di nastro adesivo sulla bocca, dopodiché si allontana di nuovo “Tra poco arriveranno a liberarti, stai buona” le dice voltandosi. Marinette rimane immobile ma di nuovo non riesce a trattenere le lacrime, miste di frustrazione e paura e ricomincia a piangere in silenzio.

 

Accovacciato nell’oscurità dietro un angolo, Chat Noir continua a pensare alla sua ragazza rapita: "Mari aveva ragione. Non dovevo andare da lei in pieno giorno senza un valido motivo. Di sicuro mi hanno spiato, magari hanno anche scoperto la mia identità. Cavolo” il ragazzo stringe i pugni “Ora è da sola, senza Tikki, nelle mani di quel maledetto..” lancia un’occhiata da sopra la spalla a Volpe Rossa, nascosta poco distante e visibilmente preoccupata quanto lui.

Volpe Rossa sobbalza, sentendo una melodia provenire appena udibile dal flauto, lo prende, sussurrando “ecco il messaggio di Mayura” mentre dallo strumento viene proiettata l’immagine della donna, circondata dall’oscurità, rimpiazzata da una porzione di mappa di Parigi con un piccolo cerchio rosso “Questo è il luogo dell’incontro” dice la voce di Mayura in tono impersonale “Avete 10 minuti” aggiunge, poi il videomessaggio finisce.

“Brava Tikki, abbiamo sbagliato solo di pochissimo” sussurra di nuovo Volpe Rossa “Pensi di poter raggiungere Marinette senza essere vista?”

“Credo proprio di sì. Posso passare attraverso i muri e arrivare da lei” risponde la Kwami

“Bene, cerca di essere là allo scadere del tempo, non si sa mai” suggerisce la ragazza, alzandosi in piedi e facendo cenno agli altri. Subito Honey Bee le si avvicina e le due si scambiano un’occhiata. Volpe Rossa sussurra “Mirage!” e accosta il flauto alle labbra, suonando una breve melodia. In un lampo arancione accanto a Chat Noir appare una esatta copia di Ladybug, di una fedeltà impressionante “Mi raccomando, Micetto, non toccarla o scomparirà” gli ricorda l’eroina volpe, mentre lei e Honey Bee scompaiono, mimetizzandosi nella semioscurità.

Gli eroi e la copia di Ladybug si incamminano verso il punto indicato da Mayura, imboccando un corridoio in discesa, abbastanza largo da poter procedere in coppia affiancati e poco poco si trovano davanti un arco, oltre il quale Chat Noir, che vede al buio, nota una fila di colonne.

Il ragazzo si ferma, sollevando una mano per segnalare agli altri di fare altrettanto a un paio di metri dalla soglia, quindi si volta “Allora noi andiamo avanti, sapete tutti cosa fare” sussurra a Carapace e Ryuko che annuiscono, appiattendosi contro le due pareti opposte del corridoio, stringendo lo scudo e il bokken.

 

Dopo aver fatto un respiro per calmarsi, Chat Noir e la copia di Ladybug sorpassano l’arcata. Alle loro spalle, rese invisibili dal Miraculous della Volpe, Honey Bee e Volpe Rossa, li seguono a breve distanza, mentre gli altri due eroi restano nel corridoio buio.

“Siamo qui!” annunciano Chat Noir e Ladybug, appena entrati.

All’improvviso nella stanza si accende una luce, vicino a una delle colonne: Mayura ha una lampada portatile, come quelle che si usano nelle autofficine, che punta verso l’entrata. I due eroi alzano una mano per coprirsi gli occhi per un istante, poi Mayura abbassa il fascio di luce.

Mayura aggancia la lanterna ad un anello sulla colonna “Vi aspettavo” dice, in tono piatto “Ora datemi i vostri Miraculous…”

“No.” la interrompe Chat Noir, deciso “Voglio vedere Marinette”.

 

Marinette, nella parte di sala ancora avvolta nell’oscurità, sente la voce di Chat Noir annunciare il proprio arrivo, poi vede la luce accendersi. Dal punto dove è appoggiata riesce a vedere il ragazzo e a malapena qualcosa di rosso accanto a lui. Cercando di non fare rumore, Marinette inizia a girare a fatica attorno alla colonna per vedere meglio, rendendosi conto che il pezzo di nastro che Mayura le ha messo sulla bocca non aderisce del tutto. Inizia lentamente a sfregare la guancia contro la pietra grezza, per toglierlo, ignorando i graffi che si sta provocando sul viso.

 

Chat Noir e Ladybug si fermano, Volpe rossa muove le labbra e la voce di Ladybug dice “Dobbiamo essere sicuri che stia bene, prima.”

“Non ti daremo un bel niente se prima non la liberi” aggiunge Chat Noir, piantando uno sguardo gelido negli occhi di Mayura.

“Hm.” mugugna la donna, riflettendo. Chiude il ventaglio e allunga la mano verso la lampada “D’accordo. Venite avanti, vi porto da lei” aggiunge, staccando la lampada e puntandola verso l’altra estremità della stanza, illuminando una sagoma minuta appoggiata a un’altra colonna. Chat Noir stringe più forte il bastone, guardando Mayura voltarsi e incamminarsi verso la ragazza seduta a terra. “Spero per voi che stia bene, se le avete torto un capello...” sibila Chat Noir, in un tono che fa rabbrividire Volpe Rossa a pochi passi da lui.

 

Approfittando dell’istante di oscurità, Carapace e Ryuko superano l’arcata, nascondendosi, stretti schiena contro schiena, dietro la colonna su cui era appoggiata Mayura poco prima. Non possono vedere Honey Bee e Volpe Rossa, ma sono certi che siano accanto a Chat Noir, invisibili.

Mentre gli altri avanzano, Honey Bee si è spostata oltre Mayura, passando dietro la fila di colonne, arrivando dietro a quella a cui è appoggiata Marinette. Martine stringe i pugni, frustrata per non poter liberare subito l’amica, poi nel lampo che illumina quel lato della stanza, nota altre due colonne oltre a quella accanto a cui si trova e poco oltre, l’imboccatura di un corridoio. Si sposta ancora lungo la parete per avere una visuale migliore e le sembra di notare, dietro l’ultima colonna, un movimento “Che sia Papillon?” pensa, raggiungendo, con una lentezza estenuante per non fare rumore, l’angolo della sala e cercando di osservare la situazione al meglio nel buio.

Allo stesso tempo Volpe Rossa si sta spostando lungo la parete opposta, per avvicinarsi a Mayura abbastanza da dare poi il tempo a Carapace di bloccarla.

 

Marinette è quasi riuscita a staccare il nastro dal viso e sfregando la guancia sulla spalla, si libera abbastanza da poter parlare, ma resta in silenzio. Da dove è seduta riesce a intuire dove si trova la nicchia in cui si è nascosto il sentimostro, ma l’oscurità dietro di lei è totale. Quando vede la luce spostarsi nella sua direzione, si volta in modo da nascondere il viso, accorgendosi solo in quel momento che sta trattenendo il respiro.

 

Chat Noir non riesce a togliere gli occhi da Marinette, seduta a terra e immobilizzata, dal collo alle caviglie, da una specie di corda gialla che la avvolge come le bende di una mummia. “Resisti, Marinette, stiamo venendo a liberarti” pensa. L’eroe deglutisce a vuoto, poi sposta lo sguardo sull’illusione di Ladybug di fianco a lui e stringendo la mascella sussurra impercettibilmente “Cataclisma”, sentendo l’energia distruttiva avvolgere la mano libera, che subito sposta dietro la schiena.

 

Papillon, nascosto dietro l’ultima colonna della sala, a pochi passi dal sentimostro nascosto sta pregustando il momento in cui avrà tra le mani i miraculous di Ladybug e Chat Noir. Rimane immobile quando il fascio di luce della lampada di Mayura illumina quel lato della sala, pronto ad ordinare al sentimostro di catturare i due eroi. Da dietro la colonna non può vedere che Marinette si è tolta il bavaglio.

 

Mayura si ferma alla colonna prima di quella a cui è appoggiata Marinette ed aggancia la lampada ad un anello metallico, voltandosi verso Ladybug e Chat Noir “Ecco, come potete vedere è incolume” dice, indicando la ragazza immobile.

Chat Noir si prepara a scattare verso Marinette e si affianca a Mayura, gli basterebbe solo un altro passo per allungare la mano e ridurre in polvere ciò che imprigiona la sua amata.

 

Marinette sente i passi avvicinarsi, ma rimane voltata per far credere di essere ancora imbavagliata. Sente Chat Noir vicinissimo e riesce a sentire Papillon muoversi a un paio di metri da lei. La ragazza si toglie del tutto il bavaglio e mentre si gira, grida a pieni polmoni “CHAT! Scappa, è una trappola!”

 

Papillon balza, rabbioso, da dietro la colonna brandendo il bastone, con cui colpisce Marinette sulla nuca, gridando “ZITTA, maledetta ragazzina!” nel preciso istante in cui il sentimostro esce dal nascondiglio e si getta verso Chat Noir e l’illusione di Ladybug con le braccia tese.

 

Volpe rossa sente l’urlo di Marinette e con un salto è dietro Mayura, da dove sussurra “Realtà!” facendo scomparire le illusioni e tornando visibile. Da quell’istante succede tutto in un lampo.

Chat Noir vede Marinette afflosciarsi come un sacco, cadendo in avanti priva di sensi, e con un ringhio si lancia con la mano destra avvolta da scintille nere verso Papillon “Me la pagherai!” grida.

Ryuko, nascosta dietro la prima delle colonne della fila si lancia dietro Chat Noir verso il sentimostro, Carapace sbuca dall’altro lato della colonna e corre verso Volpe Rossa, che è apparsa dietro le spalle di Mayura e sta cercando di immobilizzarla circondadola con le braccia tenendo il flauto di traverso davanti alle braccia della donna. L’eroe lancia lo scudo davanti a sé poi salta vicino alle due in lotta esclamando “Barriera!” mentre rotola sulla schiena e riprende al volo lo scudo.

 

Chat Noir spicca un salto per raggiungere Papillon ma l’uomo scarta di lato, spostandosi dietro la mole di Sentimannequin. L’eroe cerca di evitarlo chinandosi, ma è sbilanciato e finisce col toccare il costrutto con il Cataclisma. Il manichino si blocca per un istante, ricoprendosi di crepe, poi allarga le braccia e inizia a girare vorticosamente su sé stesso. Chat Noir non fa in tempo a pensare “Merde!” che si ritrova a rotolare per terra, colpito da Ryuko che l’ha appena tolto dalla traiettoria del sentimostro impazzito.

Ruotando sul piedestallo con le braccia allargate, il costrutto sbriciola parte delle colonne che ha accanto, in una fitta nube di polvere che oscura l’aria, ma la volta rimane incredibilmente al suo posto. Papillon alza il braccio col bastone per proteggersi il viso e non vede il sentimostro volare verso di lui. Mayura smette di divincolarsi dalla stretta di Volpe Rossa e Carapace e vedendo il sentimostro spostarsi verso Papillon, lo dissolve richiamando l’Amok, che esce dal piccolo manichino che la donna lascia cadere a terra.

 

Ryuko e Chat Noir si rialzano nella nube di polvere e notano vagamente una sagoma gialla muoversi, mentre sentono la voce di Honey Bee gridare “Veleno!”. Quando la polvere inizia a scendere Chat Noir si volta verso il punto dove stava Marinette e si ritrova paralizzato dal terrore. “No. No. No. No.” continua a ripetersi, come un mantra “No! Marinette!” riesce infine a gridare, cadendo in ginocchio. Dove era legata Marinette ora c’è solo un mucchio di macerie. Il ragazzo si sposta a carponi verso le pietre e inizia freneticamente a spostarle.

 

Tutti gli altri eroi sono raggelati di fronte alla scena, la prima che riprende il controllo è Ryuko, che si accovaccia accanto a Chat Noir e gli ordina “Spostati! Rischi di farti male! Ci penso io!” scostandolo con uno spintone e declamando “Drago d’acqua!”. Il corpo di Ryuko diventa trasparente come acqua, si insinua tra le pietre e un istante dopo gran parte delle macerie viene spostata da una violenta folata di vento, seguita da Ryuko che riappare accanto a Chat Noir.

Volpe Rossa abbandona la presa su Mayura lasciandola dentro la cupola e a Carapace e con un grido strozzato “Mari! No! MARI!” si precipita verso l’amica immobile.

Marinette è coperta di polvere ed è completamente immobile, Chat Noir si getta in ginocchio accanto a lei e le prende una mano, inerte. “Amore! Mari! Rispondi, ti prego” singhiozza, togliendole dolcemente la polvere dal viso e vedendo il guanto sporco di sangue.

Anche Ryuko si inginocchia accanto a Marinette e dopo un istante di esitazione le prende l’altra mano. I due vengono raggiunti da Volpe Rossa praticamente in lacrime che ignora i segnali del ciondolo del suo miraculous, che in un lampo di luce interrompe la trasformazione e lascia il posto a una tuta nera con avambracci e stivali bianchi, effetto del miraculous del cavallo, ancora attivo. La ragazza rimane in piedi accanto alle pietre, sconvolta, coprendosi il viso con le mani.

Mentre continua a chiamare inutilmente Marinette, l’anello di Chat Noir inizia a lampeggiare e sotto gli occhi esterrefatti di tutti la trasformazione termina, lasciando Adrien inginocchiato con la testa di Marinette in grembo “Avanti, Mari… non lasciarmi. Ti prego, rispondi!” esclama, poi si gira verso le altre due “Non respira! Aiutatemi!” abbracciandola. Il ragazzo tira un sospiro di sollievo quando, pochi attimi dopo, si accorge che Marinette respira debolmente ma questo non placa l’ondata di panico che l’ha travolto, impedendogli di pensare lucidamente.

Anche Tikki li raggiunge e inizia a volare freneticamente vicino a Marinette, chiamandola per nome. La kwami viene raggiunta da un preoccupatissimo Plagg, quando un lieve tonfo attira l’attenzione di tutti. Volpe Rossa e Honey Bee, che si è avvicinata a Papillon dopo averlo paralizzato approfittando del trambusto, si voltano e vedono Mayura impallidire, inginocchiata per terra “A.. Adrien?” farfuglia, poi con un filo di voce “Duusu, ritrasformami”.

Carapace non la trattiene ma lascia attiva la barriera e come gli altri è stupefatto, spostando lo sguardo da Adrien a Marinette e poi su Nathalie che con voce rotta si rivolge ad Adrien “A… Adrien io.. io non.. io… io l’ho fatto per.. per te! Per la tua famiglia.. ”

Il ragazzo, ancora in lacrime, si volta di scatto, furibondo: “Tu? Mayura eri tu, Nathalie? COSA avresti fatto?” grida con voce roca “guarda che cosa hai fatto, a.. a Marinette, alla ragazza che amo…” Adrien riprende fiato “Per me? La mia famiglia?” alza ancora la voce “Guarda! L’hai quasi uccisa! Ti odio! La mia Mari..” poi scosso dai singhiozzi abbraccia la ragazza immobile, sussurrandole qualcosa tra le lacrime.

Improvvisamente il panico abbandona la mente di Adrien e tutti i pezzi del puzzle vanno al proprio posto “Allora mio padre è…. Papillon!” riflette, accantonando il pensiero..

Ryuko si alza in un lampo, puntando il bokken alla gola di Nathalie, ma il bastone cozza contro la barriera “Non la passerai liscia” sibila, trattenendo a fatica le lacrime.

Anche Nathalie è visibilmente sconvolta e cerca di parlare “Adrien io… io… mi… mi dispiace tanto… io non.. forse posso rimediare col potere di Duusu”

Adrien risponde gelido, senza guardarla “Non ti sembra di aver fatto già abbastanza?” Nathalie per un attimo vede in Adrien lo stesso atteggiamento del padre.

“Vi prego” implora Nathalie, guardando gli altri “Fatemi provare. Forse posso salvarla, prima che sia troppo tardi. Dopo vi consegnerò il Miraculous.. Duusu, diglielo tu..” Il kwami è rimasto immobile accanto a Nathalie, osservando la povera Marinette con gli occhi sbarrati. “Sì, posso fare qualcosa.”

Cinque paia d’occhi si spostano su Duusu, poi finalmente Honey Bee “Facciamola provare, Adrien, ti prego! Non possiamo star qui senza far niente! Volpe Rossa… o come ti chiami, dobbiamo cercare aiuto!”

Il ragazzo annuisce. “D’accordo” accetta con un filo di voce, sempre stringendo Marinette.

“Duusu, trasformami” sussurra Nathalie, riprendendo l’aspetto di Mayura e aprendo il ventaglio. La donna ne stacca una piuma, poi la soffia verso Marinette. L’Amok vola lentamente verso i due ragazzi abbracciati, poi si dirige verso la spilla a forma di farfalla sul bavero della giacca di Marinette, entrandovi.

Sotto lo sguardo stupefatto dei presenti, accanto a loro appare lentamente una sagoma fatta di fumo bluastro, che prende le sembianze di una donna dai lunghi capelli biondi gli occhi verdi come quelli di Adrien, vestita con un completo candido.

Adrien rimane a bocca aperta, poi scuote la testa “M… mamma?” sussurra.

La donna sposta lo sguardo sul ragazzo “Adrien” risponde, avvicinandosi e accarezzando dolcemente i capelli biondi del figlio, per poi guardare il volto pallido di Marinette.

“La ami, non è vero?” chiede senti-Emilie “Più della mia stessa vita, Mamma..” risponde lui, deciso, poi non riesce più a trattenere i singhiozzi. La donna lo guarda negli occhi “Mi dispiace tanto, Adrien, non sono davvero la mamma, ma posso aiutarla. Non piangere, è solo molto, molto debole.” dà un’ultima carezza sulla guancia ad Adrien, poi si volta e dà un bacio sulla fronte di Marinette.

Lentamente una calda luce dorata si irradia dalle labbra di Senti-Emilie, fino ad avvolgere Marinette e Adrien. Allo stesso tempo il sentimostro inizia a diventare sempre più evanescente, fino a scomparire, avvolta dalla luce. Tutti gli altri sono costretti a distogliere lo sguardo per un istante, poi il bagliore svanisce.

Adrien sta stringendo a sé Marinette che all’improvviso sussulta e dà qualche colpo di tosse, spalancando gli occhi. “Adrien? Ma…” borbotta, zittita dalle labbra del biondo sulle sue. Il ragazzo ha gli occhi lucidi ma sono lacrime di gioia “Marinette! Stai bene!” esclama appena si allontana per riprendere fiato, poi entrambi vengono travolti dall’abbraccio di Volpe Rossa, Ryuko e Honey Bee. Carapace è ancora in piedi dietro a Mayura, che in un lampo bluastro riprende l’aspetto di Nathalie e si accascia sul pavimento accanto a Duusu privo di forze.

Il ragazzo disperde la barriera e si china su Nathalie, appoggiandole due dita sul collo “Anche lei è solo svenuta” annuncia, staccandole la spilla del Pavone dalla giacca mentre la gira su un fianco.

Honey Bee lascia la stretta e “Ehm… non vorrei rovinare il momento ma…” avverte “non so quanto rimarrà ancora così” prosegue, indicando col meno Papillon, immobilizzato sulla difensiva. Gli altri aiutano Marinette a rimettersi in piedi e a levarsi un po’ di polvere di dosso mentre Adrien le spiega brevemente l’accaduto, poi estrae da non si sa dove un triangolo di Camembert e lo porge a Plagg che lo divora all’istante per poi tornare a svolazzare accanto alla Guardiana.

Il biondo guarda Marinette negli occhi e i due annuiscono contemporaneamente. “Basta segreti.” esclama lei e poi entrambi attivano la trasformazione.

Ladybug fa due passi verso Nathalie, si china e solleva delicatamente Duusu prendendolo tra le mani a coppa. “Grazie” gli sussurra, per poi affidarlo a Ryuko, che si asciuga rapidamente gli occhi col dorso di una mano mentre il suo miraculous inizia a suonare, seguito da quello di Carapace. “Andate a nutrire i vostri kwami, non si sa mai” li esorta Ladybug, poi prende per mano Chat Noir ed entrambi si avvicinano a Papillon.

Gli eroi sono di fronte a Papillon e Ladybug esclama “Lucky Charm!” ritrovandosi tra le mani un paio di manette rosse a pois neri.

“Ehi, Gattino, stavolta il Lucky Charm è piuttosto… ovvio, eh?” Nota la ragazza, facendo l’occhiolino

“Davvero, My Lady… Posso avere l’onore o vuoi farlo tu?” chiede di rimando

“Hmm occupati del bastone, meglio essere sicuri” risponde lei dopo un istante

“Cataclisma!” declama Chat Noir, sfiorando il bastone da passeggio che Papillon, immobile, impugna col braccio con cui si ripara il viso, tramutando l’oggetto in polvere.

Mentre parlano gli altri eroi si raggruppano attorno ai due eroi e a Papillon ancora immobilizzato.

Ladybug guarda Chat Noir, poi mette una mano sulla sua “Perché non insieme?” propone.

Il ragazzo annuisce in silenzio, poi entrambi tolgono la spilla dal petto di Papillon, facendone emergere Nooroo e annullando la trasformazione di Gabriel. Dopodiché Ladybug, passato un momento di esitazione, fa un cenno e Honey Bee annulla l’effetto sull’uomo.

Gabriel si guarda attorno per una frazione di secondo, stringendo i pugni, poi abbandona le braccia lungo i fianchi.

“Papà” esclama Chat Noir, sprezzante “O forse dovrei dire padre, giusto? A dire la verità...” il ragazzo guarda il padre con sguardo glaciale “Dovrei dire ex padre, visto che non voglio avere come genitore uno sporco terrorista senza scrupoli che approfitta dei sentimenti degli altri per… cosa poi?”

L’uomo lo guarda negli occhi, stringendo la mascella “Adrien… Io l’ho fatto per.. Per noi. Tua madre...” ma il ragazzo lo interrompe, alzando la voce “Cosa c’entra la mamma, adesso? E dimmi, cosa avresti fatto per me? Mi hai tenuto come un carcerato! E una specie di trofeo da mettere in mostra! Sei solo un egoista!”

“Adrien!” ora è Gabriel ad alzare la voce “Ti proibisco di..”

Chat Noir lo interrompe di nuovo “Non credo che tu sia nella posizione adatta per proibire”, facendo un passo indietro mentre Ladybug gli mette una mano sulla spalla per sussurrargli qualcosa all’orecchio.

Ladybug si avvicina a Gabriel, che rimane immobile senza opporre resistenza, le mani di Honey Bee e Volpe Rossa sulle spalle.

“Signor Agreste” inizia Ladybug in tono serio “E’ finita, il Miraculous della Farfalla tornerà dove dev’essere custodito. Quanto a lei, la consegneremo alle autorità.”

La ragazza gli si avvicina e lo ammanetta, poi torna di fronte all’uomo “Mi dica solo perché.” chiede, avvicinandosi a Chat Noir e prendendogli la mano.

“Io… volevo riavere mia moglie.” inizia a spiegare Gabriel, come se parlasse di qualcun altro “Ha usato un miraculous danneggiato ed ora è… in una sorta di coma. Il desiderio voleva riportarla con me.. con noi. L’ho fatto per noi.”

Ladybug sente la mano di Chat Noir iniziare a tremare, e la stringe più forte. Il ragazzo apre la bocca un paio di volte senza dire niente poi sbotta “Sei un pazzo! Non l’hai fatto per me né per la mamma” tira su col naso e poi continua “L’hai fatto per te! Lei non… non avrebbe mai accettato una cosa del genere! Mai! E nemmeno io.”. Chat Noir sente gli occhi riempirsi di lacrime, un misto di rabbia, delusione e tristezza gli chiude la gola ma riesce comunque ad aggiungere “Mi vergogno di essere tuo... figlio. Come hai potuto fare tutto questo?”.

Ladybug circonda il petto di Chat Noir con le braccia, sussurrando “Adrien..” e il ragazzo risponde all’abbraccio.

Gabriel li osserva e poi sbotta “Non avevate il diritto di impedirmelo! Voi non potete capire, siete solo dei ragazzini. Non potete sapere cosa voglia dire amare una persona così tanto da desiderare di non esistere più senza di lei! L’avrei riportata da noi a qualsiasi costo, non mi importa di nessun altro! Solo la MIA famiglia..”

Nathalie spalanca gli occhi, sorpresa, poi abbassa lo sguardo verso il pavimento alle ultime parole di Gabriel, che termina “Volevo un futuro migliore, volevo che fossimo di nuovo una famiglia felice!”

L’uomo sta per riprendere a parlare ma viene fulminato dagli sguardi degli altri eroi. “Stia zitto!” sbotta Ladybug, guardandolo fisso negli occhi “Non dica un’altra parola. Anche se la morte di sua moglie è un evento indubbiamente terribile, non aveva bisogno di rincorrere un desiderio da esprimere con due oggetti magici per avere una famiglia felice." Ladybug osserva brevemente Nathalie, e poi un po' più a lungo Adrien. "Aveva tutto davanti agli occhi, chiaro e lampante come il sole. Aveva una donna che l'adorava e un figlio che l'amava da impazzire. Un figlio che non si meritava gli anni di segregazione e prigionia che gli ha fatto subire per inseguire un'illusione! Avrebbe potuto ricostruirsi una vita e rendere felice suo figlio, invece ha scelto di diventare un terrorista! Noi non possiamo capire cosa voglia dire amare una persona in quel modo? Davvero? Perché crede che Chat Noir, anzi no, suo figlio si sia precipitato qui a salvarmi? Perché pensa che si sia sacrificato per me più volte di quante possa ricordarmi in tutti questi anni che ci siamo affrontati? Per fare un dispetto a suo padre?”

Ladybug è furiosa, lascia andare Chat Noir per avvicinarsi minacciosa a Gabriel

“Se c’è qualcuno che deve tacere è proprio LEI.” L’uomo fa un passo indietro, gli occhi spalancati per la sorpresa, ma finisce sbattendo contro Honey Bee che l’afferra da dietro per il colletto della giacca.

Ladybug alza ancora la voce, il fiato corto “Non ha forse sfruttato ogni tipo di emozione, perfino quella di bambini in fasce, per ottenere il suo scopo? Non ne aveva il diritto! Aveva il Grimorio, l'ha letto, sapeva benissimo che i Miraculous sono stati creati per un bene superiore, non per manipolare la realtà per motivi personali! Guardi cosa ha fatto a suo figlio, ai suoi amici! Guardi cosa ha fatto a ME! Sono qui solo perché la sua assistente ha capito che voi due stavate commettendo un gravissimo errore!“

La ragazza si volta verso Chat Noir, che la guarda immobile con le braccia lungo i fianchi e i pugni serrati. Lui farfuglia, in lacrime “Dovevo capirlo. Dovevo accorgermene. È anche colpa mia!”.

Lo sguardo di Ladybug si addolcisce e lei abbraccia nuovo Chat Noir, stringendolo anche per calmare la propria rabbia “No, Gattino. Non potevi rendertene conto.” sussurra.

“Ma tu l’avevi sospettato...” risponde lui singhiozzando

“Lo so. Ma lui purtroppo è stato più furbo. Non potevamo accorgercene.” continua Ladybug, accarezzando la nuca di Chat Noir, che dopo un istante di indecisione la abbraccia a sua volta.

“Adrien…” sussurra Ryuko, aggiungendosi all’abbraccio. Gli altri eroi e Nathalie osservano la scena senza riuscire a dir nulla, Honey Bee sta trattenendo le lacrime, Volpe Rossa si è voltata e ora abbraccia Carapace.

Dopo un po’ Chat Noir si calma e lui e Ladybug alzano di nuovo gli occhi su Gabriel, che sta guardando a terra e non sembra intenzionato a dire altro. Gli altri eroi si spostano in modo da circondare Gabriel, mentre Carapace e Volpe Rossa aiutano Nathalie a rimettersi in piedi, a qualche passo dal suo principale.

Chat Noir si volta verso Nathalie “Non possiamo far finta di nulla, anche tu eri complice di Papillon” dice “Ma testimonierò a tuo favore” aggiunge Ladybug, poi esita “Sembra … Beh che tu mi abbia salvato la vita.”

Nathalie annuisce “Devo assumermi le mie responsabilità, lo so bene.”

“Ci sono altri coinvolti? Il Gorilla?” chiede Chat Noir, interrompendola.

La donna lo guarda “No. Il go… voglio dire l’autista… Insomma, lasciate fuori Gaston da questa faccenda. Lui non sapeva nulla.”

Nathalie fa una pausa, lo sguardo a terra, poi prosegue a voce più bassa, come se parlasse a sé stessa ”Quanto a me, sono stata una stupida. Credevo che…oh, al diavolo cosa credevo io.” La donna stringe i pugni, poi sospira e prosegue, guardando i presenti negli occhi ma evitando Gabriel. “ Adrien.. e voi tutti, potrete mai perdonarmi?”

Nessuno parla per un tempo che sembra interminabile, poi Chat Noir finalmente risponde “Io… sono successe troppe cose, non… non lo so, Nathalie. Mi dispiace.”

Ladybug prende la parola di nuovo: “Rendersi conto di aver fatto un errore è il primo passo. Poi bisogna provare a rimediare. Essere Ladybug mi ha insegnato anche questo, Nathalie. E visto che ci hai aiutati, chissà se il mio Lucky Charm possa fare qualcosa.“

La ragazza guarda tutti gli altri, “Usciamo di qui e consegnamo Papillon alla polizia. Volpe Rossa, sai dove portarci” dice, poi si avvicina a Gabriel, mettendosi da un lato. Chat Noir la imita, affiancandolo dall’altro. Ryuko e Carapace si affiancano a Nathalie, con Honey Bee e Volpe Rossa, col miraculous del cavallo, alle estremità della piccola fila.

“Certamente, Ladybug” risponde quest’ultima, sorridendo: “Viaggio!” e apre un portale luminoso, in cui entrano tutti.

   
 
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