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Autore: Alex Ally    24/10/2021    0 recensioni
L'avventura a Digiworld è finita, ma nonostante ciò rimangono ancora questioni in sospesso da affrontare per Koji e Koichi.
Qui la storia di come hanno superato gli ostacoli del loro passato.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Koichi Kimura, Koji Minamoto
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Capitolo 4: Chiarimenti con il papà.

Non capitava spesso che lui e suo padre si ritrovassero a casa da soli, di solito Kousei alvorava fino a tardi oppure c'era sempre Satomi in giro, ma lei non era qui e Koji si era ritrovato da solo in casa con il padre.
Se c'era un buon momento per parlargli era quello senza ombra di dubbio, conosceva suo padre e sapeva che con lui un incontro a sorpressa come nel caso di Tomoko non avrebbe funzionato anzi probabilmente si sarebbe solo infuriatto perciò era meglio se prima di fargli vedere Koichi gli avesse parlato e spiegato al situazione. Sopratutto voleva da lui le risposte che Tomoko non era in grado di dargli.
«Papà posso parlarti?» disse tutto d'un fiato.
«Certo Koji, che succede?» chiese Kousei.
«Ho incontrato Koichi e mia madre.» sbotto Koji e vedendo suo padre spalancare gli occhi capì che non aveva bisogno di aggiungere altro.

Le stesse parole, suo padre aveva usato le stesse parole di Tomoko per descrivere il modo in cui avevano divorziato. Sinceramente non sapeva cosa si aspettase, ma rimase comunque sorpresso di ciò.
“Almeno ora ho la certezza che su questo nessuno dei due abbia mentito.” penso Koji.
«Mi dispiace averti mentito, so che ho sbagliatto ma non sapevo che altro fare.» disse Kousei. «Non volevo che tu andassi a cercare Tomoko e perciò ti ho detto che era morta... mi dispiace.»
Koji abbasso lo sguardo non sapendo come rispondere, la perdita di sua madre l'aveva profondamnete influenzato tanto da fargli continuamente temere che le persone alle qualli si affezionava poteva andarsene da un momento all'altro, ma allo stesso tempo sapeva che tale attegiamento non era solo colpa delle bugie di suo padre ma anche sua. Kousei aveva cercato più volte di convincere il figlio a socializare con altri bambini, ma Koji non lo ascoltava mai troppo preso a chiudersi in se stesso se non fosse stato per Takuya e gli altri non avrebbe mai abbandonato quell'attegiamento cosi malsano sopratutto per se stesso.
Era stata una sua scelta addotarlo e forse l'avrebbe fatto anche sapendo che Tomoko fosse viva e che i suoi avevano divorziato.
«Koichi vorebbe conoscerti.» lo informo Koji.
«Avissami quando vuole farlo.» fu la risposta di Kousei.

Passarono due giorni prima che Koichi si presentasse a casa loro per incontrare il padre, giorni in cui Kousei aveva dovutto spiegare tutto anche a Satomi che a quanto pare era sempre stata ingara tanto quanto Koji ma che comunque era come aveva previsto il ragazzo felice ed eccitata alla prospettiva di conoscere Koichi. Inefetti era stata proprio lei ad accoglierlo in casa e a cercare anche di allegerire la tensione che si sentiva nell'aria.
Ad un certo punto Satomi mise la mani sulle spalle di Koji dicendogli che aveva bisogno del suo aiuto in cucina, ma era chiaro che in realtà voleva solo lasciare Koichi e Kousei da soli per parlare.
«Come stai?» domando Kousei al figlio maggiore quando furono soli.
«Bene.» rispose Koichi in un sussuro.
«Sai se hai qualche domanda puoi farla.» disse l'uomo capendo che il ragazzo aveva difficoltà ad esprimersi, Koji gli aveva detto come poteva essere timido e silenzioso a volte e lui stava cercando di metterlo a suo agio, ma non era facile.
«So che non volevate più vedervi tu e la mamma, ma... sapevi dei suoi problemmi di salute?» chiese con voce titubante Koichi.
Kousei sospiro sistemandosi meglio gli occhiali poi guardo Koichi dritto negli occhi.
«Si, ho sempre saputo che Tomoko era cagionevole di salute.» rispose. «Ma non sapevo le difficoltà in cui vivevate, quando abbiamo divorziato Tomoko avea una vita stabile che le avrebbe garantito di prendersi cura di te al meglio, se avessi saputo che avevate dei prpblemmi avrei cercato di fare qualcossa per aiutarti.»
«La mamma sta meglio ora che ha visto Koji.» mormorro il ragazzo e alzando lo sguardo vide Kousei sorridere per la prima volta da quando era lì.
«Posso immaginare, è una donna sensbille.» disse. «Ascolta Koichi non posso prometerti, ma se tu e Tomoko ve l'ha passate male non esitare a chiedermi aiuto, so che questo non rimedierà ai miei errori, ma adesso che tu sei qui io vorrei esserci anche per te non solo per Koji.»
«Grazie.» rispose Koichi sorridendo a sua volta.
«Senti ti va di fermarti a cena da noi?» domando suo padre alzandosi dal divano dove era riamsto seduto fino a quel momento. «Cosi potrai conoscere meglio sia me che Satomi.»
«Mi piacerebbe molto.» disse sinceramente Koichi.
Il disaggio tra i due era ancora palpabille, ma si vedeva che entrambi stavano faccendo del loro meglio per superarlo.
  
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