<< Tu… tu mi hai ucciso! >>                           

una sagoma imprecisa nell’ombra.

<< Taci! Sei solo un criminale! >>                  

la voce chiara e ben distinta del ragazzo.

<< Tu ci hai uccisi tutti… >>                             

una moltitudine di anime.

<< E-era mio dovere! Per un mondo migliore! >>

…sono stati ideali nobili,ma…

<< Dovevi uccidere anche me? È così? >>    

tutt’attorno si oscura.

C’è solo la sua figura incurvata.

<< Anche io meritavo di morire? >>  

sgrana gli occhi e indietreggia.  

<< I-io… >>  le mani tra i capelli << non… >> i denti stretti << tu, dovevi >> gli occhi chiusi.

La testa fatta muovere da destra a sinistra.

<< dovevi! >>

<< cosa dovevo, Light? Hn? >>

Cade in ginocchio.

<< smettila >>

Le lacrime ormai prossime a cadere.

<< mi devi ascoltare invece, sei solo un pazzo  >> 

Parole buttate lì non a caso.

La cruda e semplice realtà, troppo vera per essere affrontata.

<< non è vero! Basta! >> 

Un grido incrinato.

<< sono qui per dirti di smetterla di mentire a te stesso. >>

Si rialza.

<< lo sai anche tu che quello che fai è sbagliato >>

Le braccia aperte come un invito.

<< allora dimmi cosa esattamente è sbagliato? >>

Dagli occhi scendono gocce salate.

<< tutto ciò che sei tu stesso è sbagliato.  Sei solo un ragazzino viziato che crede di poter fare il dio. >>

Un’ aria di sufficienza, vagamente apatica.

<< piantala di scappare e ammettilo>>

I pugni stretti, tanti aghi si conficcano nel cuore.

Essere messi con le spalle al muro è disarmante.

A volte trovarsi davanti a noi stessi è la cosa più spaventosa e pericolosa…

Ma soprattutto, fronteggiare con la pura verità brucia.

Brucia da morire.

<< il rimorso è una brutta bestia, Yagami >>

<< sparisci! Tu sei solo morto, morto, morto, dannazione! >>

Un dito spostato sulle labbra.

<< allora perché continui a rievocarmi? Sono solo frutto della tua mente, stai facendo tutto tu >>

Gli occhi sbarrati.

<< dimmi cosa vuoi? >>

<<  voglio che ammetti di essere debole. Ammetti di non essere altro che un assassino psicopatico. >>

Le occhiaie più scure che mai.

<<  dillo, Light… >>

Si ritrova con un coltello in mano.

<<  mai  >>

La lama si pianta nel petto con forza, la vista si appanna…

 

Quando si sveglia di soprassalto con un grido, una frase riecheggia nella sua mente.

“però ti ho amato…”

Seduto sul letto la fronte imperlata di sudore.

“e così, sono solo uno stupido…”

Si posa una mano sulla faccia, sospirando.

“si, uno stupido”

Si ri-distende.

Prima un sorriso si allarga sul suo viso.

Un ghigno.

Una risata sommessa che lentamente cresce di volume.

Una risata fragorosa, sadica… psicopatica.

<<  scusami, in fin dei conti… hai ragione tu >>

Un sorriso amaro, poi solo altre lacrime…