-Posso farti una domanda, fratellone?
Kaito si versò una tazza
di caffè, ma decise di non sedersi
a tavola, al contrario del fratello minore. Appoggiò la
schiena contro il piano
della cucina e sorrise:-Chiedi pure tutto quello che vuoi, Haruto.
Il bambino estrasse un biscotto dalla
scatola e cominciò a
sgranocchiarlo, senza badare alle briciole che finivano sul pavimento.
Il
diciottenne represse a stento il desiderio di spingerlo più
vicino al tavolo, ma
ormai il danno era fatto. Orbital non sarebbe stato per niente contento.
-Perché mangi in piedi? La
maestra dice che fa male.
-Anche la trasformazione fotonica mi
faceva male, ma sono
ancora qui. E fidati, quella era molto peggio di fare colazione in
piedi.
Haruto corrucciò la
fronte, per niente convinto, poi
trangugiò un sorso di cioccolata calda.
-Quando lavi il pavimento della
camera, il mostro sotto il
letto dove va?
Per prendere tempo, Kaito
ingollò tutto il contenuto della
tazza. Era una domanda parecchio strana, quella. Non pensava suo
fratello
credesse ancora nel mostro sotto il letto. Anche se, a dirla tutta, lui
stesso
era il primo a non amare percorrere il tragitto porta-letto a luci
spente. A
meno che non ci fosse Chris ad aspettarlo, ovviamente.
Mentre il caffè bollente
gli bruciava gola, lingua e palato
(sarebbero rimaste insensibili per almeno due giorni, poco ma sicuro),
Kaito si
arrovellò per trovare una risposta:-…Si trasforma
in una carta e si infila nel
tuo Deck? Francamente, non lo so. Ora sbrigati, che devi andare a
scuola.
Il bambino si alzò dalla
sedia, spazzolandosi il maglione
blu per rimuovere le briciole. No, Orbital non sarebbe stato contento.
Kaito
gli accarezzò i capelli azzurri e lo accompagnò a
mettersi le scarpe.
-Davvero gli hai detto
così?
Christopher ridacchiò,
quel risolino che Kaito aveva temuto
di perdere per sempre dopo quel litigio sotto la pioggia, molto tempo
prima.
-Cos’altro potevo
rispondere? Viene bandito fino alla fine
delle pulizie?
Il giovane dai capelli argentei
scosse il capo, oltremodo
divertito:-Va a fare visita al mostro nell’armadio? Questo
è quello che ho
detto a Mihael, quando me lo ha chiesto. Adesso non apre
l’armadio senza una
torcia elettrica.
Il biondo sprofondò nel
divano, accanto all’albino, facendo
correre la mano nei suoi lunghissimi capelli:-Forse avrei dovuto
rispondere
anch’io così… mi sarei evitato la
seconda domanda.
Sentì la mano fredda di
Chris sfiorargli un attimo la nuca,
prima di poggiarsi sulla sua spalla. Sul punto di mettersi a fare le
fusa come
un gatto, l’ex cacciatore di Numeri si strinse a lui.
-Che ti ha chiesto?
-… “Ma quindi,
quando fai le pulizie, nel tuo Deck compare
un Chris Fotonico? “
-Ti avevo detto di dirglielo, Kaito.
Per me non è un problema,
credimi…. Anzi, odio infilarmi sotto il tuo letto appena
qualcuno bussa alla
porta.
Quelle labbra che gli sfioravano
l’orecchio lo fecero
impazzire. Da qualche tempo, l’albino aveva deciso di
abbandonare gli abiti medievali
in favore di una maglietta a collo alto e dei pantaloni
chiari… Da lì a poco
avrebbe abbandonato anche quelli.
-Haruto. Ho un’idea.
Kaito si guardò attorno,
sperando che suo padre non avesse
la bruttissima idea di entrare in soggiorno in quel momento. Aveva
già
minacciato di rottamare Orbital tre volte negli ultimi venti minuti,
per poi
concludere “Se entri in soggiorno, ti lascio con Kotori
”. Aveva funzionato a
meraviglia.
Si sentiva uno stupido, a fare una
cosa del genere, ma Chris
aveva ragione, Haruto meritava delle risposte. Mostrò un
foglio di carta bianco
al fratellino:-Scriviamo un biglietto al mostro sotto il letto, per
chiedergli
dove va quando facciamo le pulizie. Stanotte lo metto sotto il letto e
vediamo
cosa risponde. Sei d’accordo?
Haruto annuì entusiasta,
poi aggiunse:-Il biglietto però è
per il mostro sotto il tuo letto. Il mio mostro
non sa leggere, è troppo
piccolo.
Come il bambino avesse ottenuto
quell’informazione, era un
mistero.
“Caro Kaito, quando lavi il
pavimento, mi nascondo
nell’armadio. A stanotte. Il mostro sotto il letto”
Christopher si era prestato di buon
grado a scrivere la
risposta, soprattutto senza coinvolgere altre entità
sovrannaturali. Sarebbe
potuto diventare un circolo vizioso.
Haruto finì la cioccolata
calda:-Posso farti una domanda,
fratellone?
-Chiedi pure tutto quello che vuoi,
Haruto.
-La mattina Chris ti passa i vestiti
dall’armadio?