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Autore: amy_hime    06/11/2021    0 recensioni
-Posso farti una domanda, fratellone?
Kaito si versò una tazza di caffè, ma decise di non sedersi a tavola, al contrario del fratello minore. Appoggiò la schiena contro il piano della cucina e sorrise:-Chiedi pure tutto quello che vuoi, Haruto.
-Quando lavi il pavimento della camera, il mostro sotto il letto dove va?
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Christopher Arclight/ Five, Haruto Tenjo/Hart Tenjo, Kaito Tenjo/Kite Tenjo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Posso farti una domanda, fratellone?

Kaito si versò una tazza di caffè, ma decise di non sedersi a tavola, al contrario del fratello minore. Appoggiò la schiena contro il piano della cucina e sorrise:-Chiedi pure tutto quello che vuoi, Haruto.

Il bambino estrasse un biscotto dalla scatola e cominciò a sgranocchiarlo, senza badare alle briciole che finivano sul pavimento. Il diciottenne represse a stento il desiderio di spingerlo più vicino al tavolo, ma ormai il danno era fatto. Orbital non sarebbe stato per niente contento.

-Perché mangi in piedi? La maestra dice che fa male.

-Anche la trasformazione fotonica mi faceva male, ma sono ancora qui. E fidati, quella era molto peggio di fare colazione in piedi.

Haruto corrucciò la fronte, per niente convinto, poi trangugiò un sorso di cioccolata calda.

-Quando lavi il pavimento della camera, il mostro sotto il letto dove va?

Per prendere tempo, Kaito ingollò tutto il contenuto della tazza. Era una domanda parecchio strana, quella. Non pensava suo fratello credesse ancora nel mostro sotto il letto. Anche se, a dirla tutta, lui stesso era il primo a non amare percorrere il tragitto porta-letto a luci spente. A meno che non ci fosse Chris ad aspettarlo, ovviamente.

Mentre il caffè bollente gli bruciava gola, lingua e palato (sarebbero rimaste insensibili per almeno due giorni, poco ma sicuro), Kaito si arrovellò per trovare una risposta:-…Si trasforma in una carta e si infila nel tuo Deck? Francamente, non lo so. Ora sbrigati, che devi andare a scuola.

Il bambino si alzò dalla sedia, spazzolandosi il maglione blu per rimuovere le briciole. No, Orbital non sarebbe stato contento. Kaito gli accarezzò i capelli azzurri e lo accompagnò a mettersi le scarpe.

 

 

-Davvero gli hai detto così?

Christopher ridacchiò, quel risolino che Kaito aveva temuto di perdere per sempre dopo quel litigio sotto la pioggia, molto tempo prima.

-Cos’altro potevo rispondere? Viene bandito fino alla fine delle pulizie?

Il giovane dai capelli argentei scosse il capo, oltremodo divertito:-Va a fare visita al mostro nell’armadio? Questo è quello che ho detto a Mihael, quando me lo ha chiesto. Adesso non apre l’armadio senza una torcia elettrica.

Il biondo sprofondò nel divano, accanto all’albino, facendo correre la mano nei suoi lunghissimi capelli:-Forse avrei dovuto rispondere anch’io così… mi sarei evitato la seconda domanda.

Sentì la mano fredda di Chris sfiorargli un attimo la nuca, prima di poggiarsi sulla sua spalla. Sul punto di mettersi a fare le fusa come un gatto, l’ex cacciatore di Numeri si strinse a lui.

-Che ti ha chiesto?

-… “Ma quindi, quando fai le pulizie, nel tuo Deck compare un Chris Fotonico? “

-Ti avevo detto di dirglielo, Kaito. Per me non è un problema, credimi…. Anzi, odio infilarmi sotto il tuo letto appena qualcuno bussa alla porta.

Quelle labbra che gli sfioravano l’orecchio lo fecero impazzire. Da qualche tempo, l’albino aveva deciso di abbandonare gli abiti medievali in favore di una maglietta a collo alto e dei pantaloni chiari… Da lì a poco avrebbe abbandonato anche quelli.

 

 

-Haruto. Ho un’idea.

Kaito si guardò attorno, sperando che suo padre non avesse la bruttissima idea di entrare in soggiorno in quel momento. Aveva già minacciato di rottamare Orbital tre volte negli ultimi venti minuti, per poi concludere “Se entri in soggiorno, ti lascio con Kotori ”. Aveva funzionato a meraviglia.

Si sentiva uno stupido, a fare una cosa del genere, ma Chris aveva ragione, Haruto meritava delle risposte. Mostrò un foglio di carta bianco al fratellino:-Scriviamo un biglietto al mostro sotto il letto, per chiedergli dove va quando facciamo le pulizie. Stanotte lo metto sotto il letto e vediamo cosa risponde. Sei d’accordo?

Haruto annuì entusiasta, poi aggiunse:-Il biglietto però è per il mostro sotto il tuo letto. Il mio mostro non sa leggere, è troppo piccolo.

Come il bambino avesse ottenuto quell’informazione, era un mistero.

 

“Caro Kaito, quando lavi il pavimento, mi nascondo nell’armadio. A stanotte. Il mostro sotto il letto”

Christopher si era prestato di buon grado a scrivere la risposta, soprattutto senza coinvolgere altre entità sovrannaturali. Sarebbe potuto diventare un circolo vizioso.

Haruto finì la cioccolata calda:-Posso farti una domanda, fratellone?

-Chiedi pure tutto quello che vuoi, Haruto.

-La mattina Chris ti passa i vestiti dall’armadio?

   
 
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