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Autore: Alex Ally    07/11/2021    0 recensioni
Dopo un anno in cui è stata all'estero per uno stage Ami torna in Giappone e si ritrova con le amiche.
Ad un certo punto succedde qualcosa che non si aspettava e inizia ad avvicinarsi al fratello di Usagi, vari dubbi e altro nascerà.
Ma cosa nascerà da questo particolare inizio?
Note: avisso che questa è una storia AmixShingo, conscia della particolarità della coppia ho avvertito in modo che le persone lo sappiano fin da ora.
Lo Shoujo-Ai è stato meso a causa di piccoli riferimenti alla coppia formata da Haruka e Michiru.
Verrà aggiornato un capitolo a settimana.
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Altro Personaggio, Ami/Amy, Usagi/Bunny | Coppie: Mamoru/Usagi, Rei/Yuichiro
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la fine, Contesto generale/vago
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Capitolo 2.

Il tavolo era imbaditto di ogni genere di cibo e tutto sembrava squisito il che in realtà non era nemmeno cosi sorprendente visto che tra Makoto e Ryota era difficile dire chi fosse il cuoco migliore d'altronde si erano conosciutti ad un corso di cucina e il ristorante aparteneva alla famiglia di Ryota da generazioni inutile dire che Makoto aveva iniziato a lavorarci appena si erano sposati.
Makoto aveva anche contribuitto a riaredare il locale mettendo un po' e là i fiori che coltivava nel tempo libero, ma quel giorno il ristorante era addobatto solo in onore di Ami.
«I bambini non ci sono?» domando Ami guardandosi attorno e notando l'assensa dei figli delle amiche.
«No, abbiamo lasciato Chibiusa con i miei cosi per stare un po' in pace senza pianti continui.» rispose Usagi.
«Allora avresti dovuto rimanere con tua figlia.» commento Rei lanciando all'amica bionda una frecciatina come suo solito.
«Anche tu hai lasciato a casa tuo figlio.» rispose Usagi cercando di nascondere il fatto di essersi leggermente offessa al commento della miko.
«Già.» sbuffo Rei. «Anche se avrei preferito lasciare Koichi con i genitori di Yuchiciro invece che con mio nonno.»
Certo Rei amava suo nonno visto che l'aveva cresciutta dopo la morte della madre, ma se doveva essere sincera sperava che Koichi non fosse troppo influenzato dalla personalità dell'anziano.
«Questo vuol dire che ci siamo solo noi adulti.» aggiunse Makoto portando con Ryota le ultime pietanze a tavola.
«Bè noi adulti e Shingo.» aggiunse ridacchiando Usagi.
«Guarda che se sono qui è perchè mi hai costretto a fare d'autista!» ribatte Shingo. «E poi sono un adulto anch'io.»
«Shingo ha ragione ormai siete entrambi due adulti dovreste smetterla di battibeccare in questo modo.» disse Ami ai due.
Usagi continua a ridacchiare rispondendo che era normale farsi queste batutte tra fratelli mentre Shingo non disse niente distogliendo lo sguardo per evitare che Ami vedesse che era arrossito. Se fosse stato sincero con se stesso non si aspettava che rivedere Ami gli avrebbe datto questi problemmi, pensava che la sua cotta per la ragazza fosse passata, ma adesso si domandava se fosse stato davvero cosi.
Ma d'altra parte si ricordava ancora il motivo per cui non aveva mai agito su quei sentimenti. Anche se ormai era un'adulto, agli occhi di Ami sarebbe sempre stato un bambino, il fratellino della sua amica Usagi. Sospiro rassegandosi al fatto che questo non sarebbe mai cambiato.
Alla fine della serata, verso mezzanotte ognugno torno a casa e sebbene tutti si fossero offerti di accompagnare Ami a casa, la ragazza preferi usare un taxi per evitare di disturbare gli amici. «Non è mai un disturbo, Ami.» disse Usagi, ma la ragazza dai corti capelli azzurri era inremovibille nella sua decisione e cosi dopo che Mamoru ebbe aiutato il taxista a caricare i bagagli di Ami, la ragazza parti verso casa.
Penso che comunque se sua madre fosse già stata a casa allora molto probabilmente era già letto, durante al sua infanzia raramento Saeko Mizuno riusciva a tornare a casa presto la sera dopo il lavoro e quando lo faceva di solito crollava a letto per la stanchezza anche prima delle dieci.
Ami sorisse comunque felice sebbene i ricordi dei momenti che passava con sua madre, o suo padre se è per questo, si potevano contare sulle punte delle dita si considerava comunque fortunata per essere stata cresciutta da una donna amorevole come lei che nel suo piccolo faceva sempre del suo meglio per dimostrare che l'amava. Si ricordava ancora come, superati gli esami d'ingresso al liceo, Saeko le aveva chiesto se davvero voleva diventare medico se era quello che sognava davvero o se lo volesse solo perchè sentiva di doverla accontentare. Ami aveva risposto sorridendo che era ciò che più desiderava e che sebbene ammirase la genitrice voleva diventare medico per se stessa non per lei.
Certo essere medico era il suo più grande sogno ed era riuscito a realizzarlo, ma non era l'unico.
Anche se Makoto aveva tentato di nasconderlo, Ami aveva intuito che l'amica fosse in dolce attessa ed era veramente felice per lei. Tra tutte loro Makoto, che aveva perso i genitori da piccola e aveva sempre vissuto da sola, era quella che più meritava di avere la famiglia felice che tanto sognava.
Un giorno anche Ami avrebbe voluto trovare l'uomo giusto e avere dei figli, ma non era ancora successo. D'altra aprte non aveva fretta, prima o poi avrebbe trovato il suo principe azzurro come avevano fatto le sue amiche e se non fosse mai successo pazienza.
La famiglia numerosa che non aveva mai avuto a causa del divorzio dei suoi l'aveva già trovata nelle sue amiche.
  
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