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Autore: ClostridiumDiff2020    07/11/2021    0 recensioni
One Shot scritta per il contest di scrittura indetto da Le Fate Della Notte in occasione della ricorrenza di Halloween 2021 ~
Billy Russo sta morendo nel seminterrato del suo ex commilitone, dove il suo ex migliore amico gli ha dato il colpo di grazia dopo che la sua ex amante gli ha sparato dopo una collottazione. Ha visto la donna che amava agonizzante e si ritrova solo su un freddo suolo di cemento ma la Morte ha altri piani per lui.
E se riavvolgendo la sua vita la conoscenza potesse permettergli di intraprendere nuove strade? Piccoli cambiamenti, nuovi e vecchi incontri.
Un momento poteva cambiare una vita intera?
Genere: Angst, Hurt/Comfort, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Billy Russo, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Mi sto dissanguando nel tuo seminterrato..."
Billy deglutì a fatica. "Ti prego non... Non voglio morire da solo..."
Il telefono gli scivolò di mano, chiuse gli occhi e si strinse mentre il dolore lasciava il posto a un freddo che lo stava avvolgendo, stringendolo con forza. Ogni respiro si faceva più faticoso, un’insopportabile agonia.
Sentì dei passi, rise "Sapevo che saresti stato tu... Alla fine..."
Solo un colpo e poi l'oblio, rimase solamente il gelo e il silenzio.
 
 
Lei, la Morte, lo stava osservando, lo percepiva. Era venuta a prenderlo ne era certo, allora perché stava esitando? Un'ombra, una cupa presenza raggomitolata accanto a lui.
Percepì il suo tocco, era di nuovo un ragazzino, solo in un letto freddo, mentre quelle parole lo colpivano più di quella cinghia.

Non sei niente e nessuno può desiderarti. Io sono qua, non come quella degenerata che ti ha buttato via e sarebbe cortese ricambiare questo mio generoso affetto...

Solo quello restava di lui, un giocattolo rotto. Era stata la sola risposta alla sua domanda incessante? Nessuno lo lasciava mai davvero entrare nella propria anima perché persino sua madre lo aveva gettato come immondizia non appena lo aveva messo al mondo?
Il suo braccio era di nuovo spezzato, il suo spirito malamente rimesso assieme e tutto sarebbe svanito in un baratro di dolore.
 
"Non ancora..."
 
Quella voce lo sfiorò come una delicata carezza prima che il dolore lo trafiggesse di nuovo strappandogli un grido. Come poteva esserci tanta sofferenza persino oltre la vita.
Ogni parte di sé urlava, andava in mille pezzi per ricomporsi ancora.
Sbatteva contro quel vetro, infinite volte. Quel teschio di sangue gli sparava e lo pugnalava e la vita gli scivolava tra le dita ancora e ancora...
 
"Non ancora..." ripeté la voce.



Una mano gli si poggiò sul petto dove il suo cuore batteva ancora fremente.
Lentamente aprì gli occhi, Lei lo stava davvero osservando.
La Morte incombeva su di lui. "Alzati, non è ancora il momento di andare"
 
Billy sollevò il volto, l'Essere lo osservava, faticava a metterla a fuoco. Sembrava una donna o una bambina, o un'anziana. Era molte cose tutte e assieme, un'idea inafferrabile.
"Vedo così tanta oscurità in te, così tanto confuso dolore..."
Billy distolse lo sguardo, era come cercare di mettere a fuoco quella figura lo ferisse.
"Molte cose possono cambiare se si modifica una piccolo insignificante dettaglio..."
La Morte gli sfiorò la fronte e Billy percepì il calore aumentare mentre la vista gli si offuscava.
 
Si sentiva soffocare, non riusciva a muoversi, del tessuto lo fasciava, stringendogli le braccia al corpo. Era scivolato indietro lasciandosi alle spalle quello scantinato, la vendetta di un falso amico e molte altre cose. Il tempo si era riavvolto lasciandogli addosso l’amara e vaga sensazione di un sogno.
Come poteva essere di nuovo in ospedale? Come se gli avvenimenti degli ultimi giorni non fossero mai avvenuti. La fuga, la sua banda, le rapine e infine la sua morte. Tutto spazzato via dal tocco della Pallida Signora. Era il delirio di una mente agonizzante o davvero gli era concessa una seconda opportunità?

Un piccolo dettaglio, una modifica...


Qualcuno gli stava scostando la maschera, il volto che aveva creato per mostrarsi al mondo di nuovo. Due occhi dorati e una lunga treccia castana apparvero.
"Non deve rimuovere le contenzioni è per la sua sicurezza"
Una voce maschile riecheggiò nella stanza. La donna scosse la testa. "È rovente... Non resterò a guardarlo agonizzare..."
La pressione diminuì, sarebbe voluto balzare in piedi ma poté solo abbandonarsi alle braccia di quella donna, aveva una divisa chiara, quella degli infermieri, doveva averla vista altre volte nella vita prima della Morte ma non era mai riuscito a metterla a fuoco.
Poteva sentire il tocco della Morte, l'odore del suo sangue, il dolore che gli si imprimeva negli occhi alla visione di Krista spezzata davanti a lui.
Ma adesso era di nuovo in ospedale, quei ricordi erano solamente un altro maledetto sogno? Era stato così reale. Krista, il loro legame, i suoi baci, la sua banda, quel senso di famiglia che si era costruito di nuovo, il suo branco. Ma anche l'odio di Frank, il terrore dei riflessi, il dolore del suo volto sfregiato, le sue mani sulla gola di Madani e le pallottole di lei che lo spingevano verso la fine. L’eco della felicità di quei fiori blu e la flebile speranza di donarli a Krista e di iniziare qualcosa di nuovo. Era davvero frutto del solo delirio febbrile? Si sentiva bruciare mentre quelle sensazioni e quei frammenti di memoria svanivano.
 
La sua camera di ospedale si stringeva attorno a lui, ed era fuori fuoco, come la figura della Morte.
Si dimenò ma le braccia di quella donna non lo lasciarono. Voleva aggrapparcisi ma riusciva solo a urlare. Voleva essere stretto, eppure cercava di allontanarla. Ma lei non si perse d'animo e non lasciò la presa e Billy ripensò alle parole dalla Morte. Quante cose potevano cambiare modificando un solo, forse insignificante dettaglio?

Così si arrese, smise di lottare e si abbandonò a quella stretta finché l'oblio non lo accolse.


 
Fu il tocco del panno fresco a risvegliarlo. La donna gli sorrise.
"Stai ancora scottando, ma presto starai meglio, te lo prometto."
Anche la sua voce era un tocco gentile.
Era strano, non era abituato ad essere accudito, ma lo aveva desiderato molte volte.
Quegli occhi dorati lo osservavano gentili e lui la ascoltava in silenzio giorno dopo giorno.
Quando si svegliava la notte sentiva li sentiva su di sé, in cortese attesa di un cenno.

Lui la osservò per molti giorni prima di esprimere quel desiderio nascosto.
"Potresti leggermi qualcosa?"
Lei annuì e la sera successiva si presentò con una vecchia copia de "Il ritratto di Dorian Gray".
E quando lui si svegliò con la mente ricolma di incubi lei si fece trovare al suo fianco, riempiendo la stanza di parole, scacciando le grida e ogni pensiero oscuro.
 
Billy aveva notato il nome sulla targhetta che portava appesa al taschino ma preferiva sentire che suono avesse detto da lei. Così glielo chiese e lei gli rispose tranquillamente. Il suo nome era Evie, Evelyn Blackwood.
 
Era sempre più tranquillo quando percepiva su di sé lo sguardo di lei.
Di solito Evelyn si sedeva e leggeva per lui ma una sera rimase a osservarlo con occhi ricolmi di tristezza e quando parlò la sua voce era spezzata forse quanto lo spirito di lui.
"Avrebbe avuto la tua età, forse un po' ti sarebbe somigliato almeno un po'..."
Billy attese trattenendo il respiro per qualche minuto ad occhi chiusi. "Solo se avessi deciso di abbandonarlo in una lurida stazione, dimenticandoti di lui... Allora in quel caso sarebbe stato come me..."



Dopo mesi di attesa si era deciso, era scappato. Billy trovò strano ricordare ogni dettaglio di qualcosa già accaduto nella sua mente. Tutto era andato inesorabilmente come ricordava. Forse non c'era via di scampo e il suo ciclo era semplicemente destinato a ripetersi.
 
Come dolore dei ricordi frammentati nella sua mente, andati in pezzi contro lo specchio contro cui Frank gli aveva fracassato la testa. Ma ogni avvenimento si era ripetuto, l’omicidio di Arthur al sapore della vendetta del bambino ancora sofferente che si annidava nel suo petto...
La sua fuga verso Krista, verso il suo amore che percepiva da un’altra vita ormai perduta.
Tutto era andato come nei suoi ricordi, la sola differenza era che ora sapeva, ma aveva comunque scelto di intraprendere quella strada, perché l'avrebbe portato da lei, da Krista. Perché per quanto la loro unione avvicinasse entrambi alla morte, il sentimento che li aveva legati gli aveva donati un sorso di puro amore. Si erano trovati, e questo valeva il prezzo.

Stavolta nell'appartamento di Krista non trovò la dolce psichiatra bensì la Morte, che lo attendeva ancora una volta, con il suo volto indecifrabile e il suo sguardo senza età, ed un monito. "Se continuerai sul tuo attuale cammino arriverai di nuovo a quel vicolo..."
Billy aveva sorriso cercando di calarsi sul volto la sua consueta maschera di indifferenza, ma era troppo turbato per farlo.
"Non mi sembra di avere molte altre strade... Forse è semplicemente inevitabile"
La Morte gli protese una mano e Billy la afferrò "Posso mostrarti cosa potresti avere se cambiassi la tua strada..."
La mano della Morte era gelida e Billy si affidò alla visione che la Pallida Signora aveva per lui.
 
Dinanzi a lui poteva vedere un altro sé, su quello stesso divano, assieme alla sua Krista, e lei aveva in braccio un bambino
Era così piccolo, glielo porgeva senza esitazione. Billy di solito aveva le mani ferme ma si accorse di tremare in quel momento.
Non voleva prenderlo e mostrarsi a quella piccola vita. Vedendo quel suo volto segnato si sarebbe di certo spaventato. Non voleva sentirsi rifiutato, vedersi come un mostro attraverso quegli occhi innocenti.
Ma il piccolo gli si aggrappò al volto e rise. Quando udì quel suono si accorse di trattenere il respiro, guardò il bambino. Gli sorrideva, rideva era sinceramente felice.
"Ma guarda, non ha mai reagito così al primo incontro, devi piacergli davvero molto"
"Ehi..." farfugliò Billy piacevolmente confuso.
"William... Si chiama William"
Sorrise incredulo. Voleva dirgli ciao, chiamarlo per nome ma quando il piccolo rise di nuovo riuscì solo a ripetere un ennesimo "Ehi..."

 
La Morte apparve di nuovo.
Billy fissava il vuoto lasciato dalla visione con un mezzo sorriso.
"Tutto questo diventerà reale?"
"Potrebbe… E sarà reale come il male che sta consumando Evie..."

Il sorriso di Billy scomparve. Era fuggito da quell'abbraccio ma era certo che fosse per il suo bene, non pensava che potesse essere un addio.
"Potrei rivederla ancora?" chiese Billy, ma ben sapeva la risposta.
Una settimana di libertà, l’aveva lasciata sorridente, poteva in una sola settimana era cambiato tanto? Ma la Morte non mentiva, Evie stava davvero morendo o non gli avrebbe detto nulla.
Voleva davvero andare da lei ma se fosse tornato indietro lo avrebbero catturato e internato di nuovo. Ma che fosse quella la strada che alla fine l’avrebbe riportato da Krista, a quel bambino sorridente?

Ripensò a Evie, in fondo le doveva quel saluto, preferiva raccontare a se stesso di essere in debito piuttosto che confessare che quel piacevole senso di protezione gli aveva ricordato la madre che aveva sempre desiderato avere.
 
Era stato solo un breve frammento della sua vita, ma caldo e luminoso, così si ritrovò davanti al suo letto senza neanche accorgersene.
Non sembrava passato così tanto eppure eccola la, lo spettro della donna che ricordava.
Quando lo vide il suo volto si illuminò di sorpresa e felicità, seguita da preoccupazione.
"Stai bene?"
Lui annuì, si avvicinò e si sedette a fianco del letto. Non sapeva esattamente quanto tempo avesse, ma non aveva importanza.
"Resta al sicuro..."
Era strano le teneva la mano ma aveva l'impressione che fosse lei a sostenere lui, persino in quel momento cercava di rassicurarlo.
I loro erano stati sporadici momenti, eppure era quanto di più vicino a una madre che avesse mai avuto. Billy poteva vedere l'ombra della Morte avvicinarsi al letto di lei, le strinse la mano fremente "Speravo che avremmo avuto più tempo...".
 
La stretta di Evelyn era fragile e forte al tempo stesso. La sua voce esile come un foglio di carta.
"Io resterò, sarò composta di momenti sparsi nella tua memoria, il percorso che ci ha unito. Grazie di essere stato il mio bambino quel poco di tempo che mi hai lasciato avvicinare a te era tutto quello che ho sempre desiderato, il tuo cuore! Tienilo al sicuro..."
"Non credo di esserne in grado..." farfugliò lui, scacciando una lacrima.
 
Billy si sfilò le scarpe e scivolò al suo fianco e la prese tra le braccia. Voleva cullarla come lei aveva fatto. "Posso restare con te?"
Lei gli delineò il volto carezzando le cicatrici che segnavano la sua pelle.
"In realtà ci sei sempre stato..." sussurrò prima di baciarlo sulla fronte.
Lui si rannicchiò al suo fianco a occhi chiusi, ascoltando il lento battito del suo cuore.
Un momento poteva cambiare una vita intera.


 

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One Shot scritta per il contest di scrittura indetto da Le Fate Della Notte in occasione della ricorrenza di Halloween 2021 ~ Lista Guglielmo del Toro ~ Prompt N.3 ~ La forma dell'acqua
 
I Personaggi di Billy Russo, Madani, Krista, Arthur sono tratti dalla serie Netflix di The Punisher. Mentre la Morte e Evelyn sono una mia creazione.

   
 
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