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Alex
era su di giri, e per ovviare a questo si era messa a perfezionare il disegno
sulla parete della cameretta per Esme. Kara sarebbe arrivata di lì a poco, dopo
essere passata a recuperare chissà cosa.
“Eccomi”
disse la bionda entrando con una enorme busta di peluche di ogni tipo.
“Ma hai
svaligiato casa della mamma?” ridacchiò Alex guardandola “Oddio dovresti vedere
come è carina Esme, io sono già innamorata” disse la rossa sentendo la porta di
casa aprirsi e due passi distinti avvicinarsi alla cameretta.
“Ciao”
disse timidamente la bimba guardando i presenti nella stanza, mentre non mollava
la mano di Kelly e stringeva a se un peluche di zebra.
“Esme,
lei è mia sorella Kara” disse Alex.
“E’ un
piacere conoscerti” disse la bionda.
“Ciao
piccolina, io sono J’onn” disse l’uomo stringendo la manina della bambina.
“E’ come
un papà per Alex da sempre” disse Kelly guardando la piccolina.
“Anche
io sono stata adottata sai?” disse Kara chinandosi all’altezza di Esme “Questi
sono tutti i peluche che mi hanno fatto sentire accolta quando i genitori di
Alex, mi hanno adottata, spero ti piacciano”
“Io ho
Lovely” disse andando verso una mensola per posarlo su e ci passò attraverso,
emanando un grido.
Prontamente
l’uomo la recuperò e la prese in braccio “Tranquilla piccola si chiama
vibrazione” disse mentre la bimba si rintanava tra le braccia di Alex.
“Non lo
faccio più, sono nei guai?” disse imbronciata.
“Ma no
tesoro, non sei nei guai, sono i tuoi poteri” disse Kelly abbracciandola. E
Alex le passò una mano sulle piccole spalle.
-
“Ciao
ciao” disse Will uscendo dall’ascensore della Torre, carico di dolciumi
preparati da lui.
“Hai
portato i biscotti al cioccolato?” chiese Lena.
“Sì, ma
non sono per te, giù le zampe” disse picchiandole bonariamente le mani.
“Castello,
parco a tema o treni, per le costruzioni da regalare a Esme?” chiese Brainy.
“Treni”
disse Lena, seguita a ruota da Supergirl che era appena arrivata. Le si fece di
fianco, non potendola però baciare per la presenza di Will.
“Così
ovvio?” disse Brainy.
“Beh i
castelli e i parchi a tema sono carini, ma con il treno può viaggiare di
fantasia” disse Lena.
“Mi hai
tolto le parole di bocca…” disse guardandola per un istante troppo lungo, che
anche Esme, si sarebbe accorta che tra loro c’era qualcosa.
-
Supergirl
e J’onn erano andati nei Paesi Bassi, perché Nyxly si era ripresentata all’Aia
per recuperare il totem della Speranza.
Nel
mentre a National City, Alex stava portando Esme alla Torre, per farle
conoscere Lena, William e Brainy.
“Vedi
Esme, loro sono i miei colleghi” disse presentandole i tre.
“Ciao
Esme, è un piacere conoscerti” disse Lena facendosi avanti affabile.
“Ciao,
sei molto carina” disse la piccola guardando la corvina, che stupidamente si
ritrovò ad arrossire.
“Oh,
grazie, sei molto bella anche tu” disse sorridendole dolcemente.
-
Kara
era tornata dall’Aia, dove aveva lasciato, J’onn per le trattative e la rigida Sottosegretario.
“Ehi
sei sola?” disse Kara avvicinandosi alla sua ragazza e dandole un bacio dolce
sulle labbra.
Lena che
stava trascrivendo qualcosa sul suo block notes, traducendolo dal libro di sua
madre, restò per qualche momento stordita.
“Tutto
bene tesoro?” chiese Kara guardandola sfiorandole il mento.
“Pensavo
che Esme, mi ha fatto un complimento, ha decisamente assorbito il tuo fascino” ridacchiò
anche se era nuovamente arrossita.
“Ah si?”
disse scrutandola “Ma non hai risposto alla mia domanda”
“Sono
di sotto con Esme e Alex, che ha chiesto a Brainy una mano per aiutare la piccola
con i suoi poteri”
“Siete
presentabili?” disse Alex uscendo dall’ascensore con la mano sugli occhi.
“Certo
che tua sorella è proprio idiota” disse Lena guardando la bionda.
“Ehi
Luthor, ti butto di sotto, ho gli occhi tappati non le orecchie” disse
accigliata la rossa.
“Inutile
dirti, che Kara mi salverebbe…” le fece la linguaccia.
“Finitela
di fare le ragazzine” ridacchiò Kara.
“Uhm, vorresti
dare un po’ di speranza ad una bambina un po’ giù di morale?” disse Alex con il
broncio.
“Per
mia nipote, senz’altro” disse la super.
“El
Mayara” Lena sorrise loro, tornando alla sua scrittura.
-
Quando
la piccola Esme si trovò al cospetto di Supergirl, la guardò inclinando la
testa “Ha gli stessi poteri di tua sorella Kara…” disse guardando Alex “E’ la
stessa persona” disse felice.
Alex la
guardò scioccata, e altrettanto lo fu Kara. Quella bambina era davvero un
portento.
“Siediti
qui Esme” disse Alex “Questo è un piccolo segreto, non tutti sanno che Kara è
Supergirl” disse guardandola.
“Sono
nei guai?” chiese la piccola abbassando la testa.
“No,
cucciola, niente affatto” disse la bionda chinandosi alla sua altezza “Sai
anche io sono aliena, kriptoniana per l’esattezza e sai che facciamo? Possiamo
volare, abbiamo la vista calorifica, ottima per prepararsi una buona cioccolata
calda” disse facendole un occhiolino “Abbiamo il super udito” sorrise “Vuoi
provare, ci concentriamo sul cuore di Alex?” sorrise “Chiudi gli occhietti,
prendi un lungo respiro” la imitò.
“Wow,
batte velocissimo” sorrise, mentre Alex e Kara si guardarono “Il tuo batte come
un altro, è quello di Lena?” sorrise dolcemente e la bionda arrossì. Poi la
piccola si spaventò perché iniziò a sentire dei rumori forti, provarono ancora,
ma quando sentì delle notizie, corse via, dicendo ad Alex che era stata
cattiva, per averle fatto sentire quello. Le due sorelle rimasero turbate, e la
rossa andò a cercare la sua piccolina.
-
“Kara,
non è colpa tua, stavi aiutando Esme, come stai facendo con me. I poteri sono
difficili da gestire, dovresti saperlo” le disse Lena seduta al divano guardando
la sua ragazza.
“Avresti
dovuto vederla era così spaventata, come posso dare speranza al mondo se non riesco
a farlo neanche con mia nipote?” disse poggiandosi allo schienale.
“Sarai
una zia fantastica, Kara” sorrise accarezzandole il braccio “E sono certa che
riuscirai a superare la sfida del totem” disse mentre la sentì rabbrividire e
la guardò “Ehi? Che hai?” Lena la scrutò in apprensione.
“E’ Nyxly”
rispose riprendendosi “E’ felice per qualcosa. Probabilmente ha capito come
superare la prova” disse mettendosi in piedi “Devo trovare una soluzione”
“La
troveremo assieme, mi metto al lavoro per un incantesimo di protezione e estrazione
del totem” disse Lena seguendola e spegnendo il telegiornale “E se fossi tu a
dover superare la sfida come Kara Danvers?” propose Lena. Kara la osservò,
decisamente la sua ragazza era un genio, le sorrise di rimando.
-
Nyxly aveva
fatto la sua comparsa al CatCo, proprio mentre Kara si era recata a lavoro per
tentare qualcosa con i suoi articoli, ma Andrea era stata reticente.
Il folletto
aveva preso William, per ripicca a quello che l’uomo aveva scritto nel suo di
articolo, in cambio voleva i totem già in possesso dei superamici.
La
situazione all’Aia stava peggiorando, così J’onn, Brainy e Supergirl, si
adoperavano per disarmare la missilistica di Corto Maltese e Kaznia, mentre
Lena lavorava su un incantesimo per il totem ottenuto.
Durante
lo scambio, Supergirl aveva passato il totem stregato dalla corvina a Nyxly,
che infuriandosi, aveva per poco strangolato William che si era difeso
egregiamente, mandandola a terra con un calcio alle caviglie, recuperando il
totem del coraggio dal bracciale del folletto. Supergirl invece fu lesta ad
uscire dal raggio attrattivo della navicella di Naxim, e allontanare il
giornalista dalla minaccia di ritornare sulla navicella.
-
“Abbiamo
i tre totem” disse Lena.
“Sì, ma
stiamo facendo lo stesso gioco di Nyxly” disse Kara nella sua posa “Dobbiamo
trovare un modo per essere un passo avanti”
“Vuoi
eliminare un totem non è così?” disse J’onn.
“Quello
dell’Umanità è da escludere…” asserì Lena.
“Il
coraggio ugualmente” disse Brainy.
“Eliminiamo
quello della Speranza, abbiamo visto che riusciamo anche senza a riportarla in
giro” disse Kara e si apprestò ad andare verso il laboratorio.
Quando
tornò dal viaggio nell’iperspazio, lesse il messaggio di Alex, con su scritto
che Esme aveva capito grazie al Trust Seeker che lei e Kelly, mai e poi mai l’avrebbero
mandata via, adesso erano una famiglia.
“Ehi” Lena
sentì il fruscio alla finestra di casa e si voltò, trovando l’altra ancora in
tenuta antikriptonite.
“Ehi…”
andò ad abbracciarla.
“Stai bene?”
disse accarezzandole le spalle “Ho sentito Kelly, Esme è stanca ma sta molto
meglio” sorrise.
“Alex mi
ha scritto” sorrise scostandosi e guardandola.
“Kara,
non hai risposto…” le accarezzò il viso.
“Non lo so, ho una strana sensazione…” disse poggiando la fronte a quella di Lena “Ma adesso passa” posò le labbra su quelle della corvina.
Mi
scuso per il ritardo di pubblicazione, ma sono state settimane strane.
Tranquilli cari lettori e lettrici, sono di nuovo sul pezzo e un
episodio al giorno avrete il capitolo corrispondente. Alla prossima
xoxo