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Autore: eddiefrancesco    17/11/2021    1 recensioni
Incuriosita dall' inaspettata eredità che le ha lasciato la sua madrina, un'eccentrica signora conosciuta come la strega di Wychford, la contessa Octavia Petrie decide di andare a dare un' occhiata alla nuova proprietà.
Ma arrivata in quella splendida villa di campagna a causa di un equivoco viene scambiata per una istitutrice dal tenebroso Edward Barraclough, il nuovo affittuario e dalle sue nipotine.
Ma ancora non sa in che guaio è andata a cacciarsi!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Storico
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Julia stava ancora urlando quando Edward la afferrò e la prese in braccio. Controllo' che non si fosse fatta male sul serio, poi la portò nella sua stanza. Julia gridava e scalciava, giurando che non avrebbe passato un momento di più in una casa che dava tutta l'impressione di volerla eliminare. Arrivò la cameriera, ma neanche tutti i loro sforzi congiunti riuscirono a calmare la crisi isterica di Julia, e alla fine lui la schiaffeggio', e non troppo delicatamente. Lei smise subito di urlare e lo guardò con astio. «Lascerò questa casa domani, Edward! Ha cercato per ben tre volte di uccidermi e non aspetterò la quarta!» «Hai preso un brutto spavento, Julia, ma queste sono sciocchezze» disse lui con asprezza. «No, no! Mi rifiuto di vivere qui! Voglio tornare a Londra domani. Impazziro' se non lo faccio.» «In questo caso potrebbe essere più saggio andare.» Edward riflette' per un attimo. «In effetti, penso che sarebbe meglio per tutti noi. Tu e le ragazze potrete partire domani e io mi occuperò di far chiudere bene la casa prima di raggiungervi tra un paio di giorni. Riposati, ora. Ti lascio nelle mani della tua cameriera. Si occuperà lei di te. E io andrò a dare un'occhiata a quella scala. Deve essere riparata immediatamente.» Lasciò la stanza e andò sul ballatoio. Uno dei domestici stava già esaminando il danno. «Non riesco a capire» si rammarico' l'uomo, scuotendo la testa. «Non è mai successo niente di simile prima d'ora, Mr. Barraclough. Mai! Mrs. Carstairs era molto attenta alla manutenzione della casa.» Quando Pip venne a sapere che stavano per partire, imploro' Edward di lasciarla restare con lui. «Sarò bravissima, Edward! Non voglio andare a Londra, soprattutto non con la zia Julia.» «Temo che a Londra dovrai andarci presto. Stiamo per lasciare tutti Wychford. Ma vedrò se riesco a convincere tua zia a farti viaggiare con me. Sarà solo un rinvio di un giorno o due, bada bene.» Julia, che era ancora sconvolta dall'incidente, ebbe un brivido e acconsentì subito. «Ho già i nervi scossi. Il pensiero di restare chiusa in una carrozza con Philippa per tutto il viaggio fino a Londra mi sgomenta. Falla pure restare. Ma Lisette deve venire con me.» «Naturalmente. Cerca di tornare in rapporti amichevoli con Lisette, Julia. È molto abbattuta. Non vogliamo che ricada in quello stato di malinconia in cui si trovava l'anno scorso. Quando ti sentirai meglio, potrai cominciare a pensare agli abiti per il suo debutto. Questo dovrebbe rallegrarla un po'.» «Oh, ho grandi progetti al riguardo. Chiederò a Madame Rosa di confezionare parte del suo guardaroba. Daisy Ledbury non è sicura che possa. Pare che Madame sia molto richiesta, e quindi possa permettersi di selezionare la sua clientela. Forse riuscirò a convincere Lady Ledbury a mettere una buona parola per noi.» Edward le vide partire con sollievo. Lisette era molto quieta, ma sembrava essersi pentita dello sfogo della sera prima. La ragazza aveva avuto ragione, ovviamente. C'era stata una vera animosita' dietro la caccia alle streghe di Julia. Riguardo al motivo di tutto quell'astio, non era sicuro. Non era sicuro nemmeno di cosa provasse lui per Octavia. Non era stato imparziale quando aveva ascoltato la storia dei suoi incontri con l'ipotetico amante, ovviamente. Per un attimo era stato fuori di sé dalla gelosia, incapace di pensare con lucidità. L'insolita intensità dei propri sentimenti lo aveva sconvolto al punto che era stato lieto di lasciarla partire. Gli creava troppi problemi, e lui aveva deciso da tempo che ciò che voleva era una vita senza complicazioni. Nessuna moglie, nessuno a ricordargli i suoi doveri, nessuna responsabilità. Soprattutto, nessuno che lo facesse sentire poco civile com'era stato per qualche minuto il giorno prima. Mai! Purtroppo, aveva il sospetto che, insieme ai problemi, aveva perso qualcos'altro, qualcosa di immensamente importante, qualcosa che avrebbe potuto rimpiangere. Edward non ebbe tempo per le introspezioni nei due giorni successivi. Aveva mille cose da fare, tra cui organizzare le necessarie riparazioni alla scala. Perché si era schiantato, quel gradino? L'addetto alla manutenzione non sapeva proprio spiegarselo. Giurava che il resto della scala era in condizioni eccellenti, senza traccia di tarli o di marciumi. Ma cos'altro poteva essere? L'idea che la casa stesse cercando di sbarazzarsi di Julia era assurda, ovviamente! Puro isterismo. C'erano altre cose da fare. Wychford era una casa grande, e anche se restavano ancora quattro dei sei mesi della locazione, lui dubitava che qualcuno di loro sarebbe tornato. Tuttavia, voleva lasciarla pronta nel modo migliore. Pip lo accompagnava ovunque, chiacchierando, commentando. Non faceva che parlare di miss Petrie e di tutte le meravigliose cose che avevano fatto insieme. «Mi ha promesso che ci saremmo riviste a Londra. E io credo che verrà a trovarmi. Voi cosa ne dite, Edward? Spero che lo farà. Mi chiedo dove sia ora. Non credo che farà l'istitutrice a nessun altro. Anzi, io non credo affatto che sia un'istitutrice. Non stava cercando un posto di lavoro quando è arrivata, sapete?» Edward si irrigidi'. «Che cosa?» «Be', sembrava stupita nel trovarci qui. E se avesse sperato di diventare la nostra istitutrice lo avrebbe saputo, non trovate? Ma conosceva il nostro nome. È buffo, vero? Vorrei che potesse tornare con noi!» L'ultima sera, dopo aver messo a letto Pip, Edward fece il giro della casa per assicurarsi che fosse tutto in ordine. Tornò in camera della bambina per controllare che fosse addormentata, e nell'uscire si fermò ai piedi della stretta scala che portava alla stanza in cima alla torre. Non c'era più stato da... da quel giorno. Non poteva più rimandare. Anche quella camera doveva essere controllata. Salì lentamente, aprì con la chiave ed entrò. La stanza pareva tetra e spettrale alla debole luce della lampada che lui reggeva. Nel camino c'erano le ceneri del fuoco che aveva acceso Octavia. Potevano restare lì. Si avvicinò alla poltrona e abbassò gli occhi. Che tempesta di sentimenti si era verificata in quella piccola stanza! Per un breve istante il mondo si era infiammato per lui... Si girò e la fiammella della lampada si riflette' sulla doratura di una cornice posta sul tavolino. Si avvicinò e la prese in mano. La figlia di Mrs. Carstairs, Theophania. La bambina era più piccola di Pip quando era morta, e non erano più arrivati altri figli. Il tavolino era ingombro di altre cornici: miniature, piccoli dipinti, disegni... Amici e parenti. La sua attenzione fu attratta da un quadretto in particolare, il ritratto di una giovane donna. Sembrava familiare. Prendendolo in mano, lo accosto' alla lampada. Non si era ingannato. Era il viso di Octavia Petrie. Edward studiò il ritratto e si chiese cosa ci facesse sul tavolino di Mrs. Carstairs, accanto a quello della sua amata figlioletta. Restò immobile per alcuni minuti. Nella stanza faceva freddo, ma lui non lo sentiva. Le parole di Pip gli turbinavano nella mente... 'Non stava cercando un posto di lavoro quando è arrivata... Sembrava sorpresa di trovarci qui... Se avesse sperato di diventare la nostra istitutrice l'avrebbe saputo, no?... Ma conosceva il nostro nome...' Per questo Octavia Petrie era stata tanto evasiva? Lui non avrebbe saputo nulla sulla sua famiglia se non avesse origliato una conversazione tra lei e Pip. L'acuta mente analitica che aveva decretato il suo successo nel mondo finanziario stava cominciando a lavorare. Possibile che Octavia Petrie fosse la misteriosa nipote di Mrs. Carstairs? Se Pip aveva ragione, poteva essere venuta a Wychford solo per dare un'occhiata alla casa, ed essere stata sorpresa dal loro arrivo anticipato. Ma, se era così, perché non si era limitata a spiegare chi era? Si concentrò su quel loro primo colloquio. Più gli tornava in mente, più gli diventava chiaro che non era venuta con l'intenzione di lavorare per lui. No, maledizione, era tutto tranne che un'istitutrice!
   
 
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