Osservando foglie rubino
giacere per terra
come ballerine sgraziate
nei mesi addietro
ancorate a solide braccia di albero
vestite smeraldine
poi quella stretta naturale
si è flessa all'incedere d'autunno
foglie posate sull'asfalto
apparenza di morte
ardua accettarne la fine
così rosse di fuoco, cuori,
sangue pulsante in quegli anfratti di clorofilla
mi inganno
a vederle vive,
quel rosso le adorna
e aliti di vento le trascinano
in alto e in basso
a danzare
non ci siete più
non siete come quelle foglie secche, rosse
senza vita
il colore è un inganno
non voglio finzione
desidero
che il vento del vostro ricordo
che soffia nella mia mente
vi dia eternità.