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Autore: Shainareth    03/09/2009    3 recensioni
[Gundam SEED Destiny] Si sforzava di non guardare, ma i suoi occhi sembravano come calamitati da quelle rotondità che, ne era sicuro, non avevano attirato soltanto la sua attenzione. La vide muoversi distrattamente, eppure abbastanza al rallentatore da costringerlo ad abbassare il capo per arrossire e fare mea culpa. Non andava bene per niente.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Lato B




Si sforzava di non guardare, ma i suoi occhi sembravano come calamitati da quelle rotondità che, ne era sicuro, non avevano attirato soltanto la sua attenzione. La vide muoversi distrattamente, eppure abbastanza al rallentatore da costringerlo ad abbassare il capo per arrossire e fare mea culpa. Non andava bene per niente.

   «Qualcosa non va?»

   «No, no», mentì con l’abilità tipica del maschio colto in flagranza di reato.

   Si sentì strattonare scherzosamente per la nuca. «Shinn!»

   «Che c’è?», rispose quasi seccato, incrociando le iridi chiare di Lunamaria. Fu peggio di prima: il rimorso gli contorse le budella.

   «Che hai?»

   «Niente.»

   «Bugiardo.»

   «Shinn, quando hai finito di bisticciare con Luna, verresti a darmi una mano?»

   Tentennando ed avvertendo un brivido lungo la schiena, si volse verso Athrun, il quale, seduto dietro il ben di Dio che lo ammaliava senza pietà, se ne stava a riprogrammare il software di un simulatore di Mobile Suit creato da loro stessi, realistico al punto che Cagalli si era incaponita nel volerlo fare installare all’interno di una capsula del tutto simile a quella dei loro Gundam. Spinta dall’entusiasmo, oltretutto, aveva costretto i suoi amici ad indossare le loro tute da pilota per gioco e per agonismo vero e proprio: se quella volta in cui lei e Shinn si erano sfidati con l’Akatsuki ed il Destiny lei aveva avuto bisogno del supporto di suo fratello per sfuggire al rivale, adesso pretendeva una rivincita.

   «Arrivo», farfugliò il giovane Asuka, avvicinandosi e sforzandosi di guardare il proprio interlocutore e lui solamente. Ci riuscì per trenta secondi netti, dopo di che dovette arrendersi alla constatazione che non poteva restare alle spalle del Delegato Athha, ancora piegata verso il fidanzato con espressione di giubilo dipinta in volto. Con discrezione, allora, mosse qualche passo e si portò di fronte a lei: ecco, si disse, così andava decisamente meglio, perché nessun’altra distrazione lo avrebbe fatto cadere ancora in fallo.

   Lunamaria stette a fissare la scena, non riuscendo a capire cosa desse pensiero al suo innamorato. La porta automatica della sala in cui si erano radunati si aprì, attirando la sua attenzione, e la bionda e scanzonata figura del Maggiore La Fllaga si fece avanti nella sua divisa bianca e azzurra, le maniche arrotolate fino ai gomiti, la giacca sbottonata sul petto. «Come procede?»

   «Bene», rispose Athrun, continuando a lavorare sulla tastiera. «Vuole partecipare anche lei a questa farsa da bambini?»

   Cagalli lo colpì piano sul capo, facendolo ridere. «È un modo come un altro per allenarsi!»

   «Ed era necessario indossare anche queste?», non si capacitava lui.

   «Certo!»

   «Che spreco di energie», continuò a prenderla in giro, facendola indispettire.

   «Io trovo invece che l’idea della nostra Koneko-chan sia stata ottima», si intromise Mwu, scrutandoli da lontano e piegando la testa su di una spalla, gli occhi azzurri ben piantati in una zona precisa del corpo della fanciulla. «Almeno così ho scoperto un lato molto interessante della nostra bella Principessa», spiegò, ammiccando nella sua direzione.

   Dapprima nessuno comprese, a parte Shinn che, non potendone più, sbuffò e diede la schiena a tutti. Poi, quando pochi istanti dopo Athrun realizzò, scattò in piedi, quasi facendo volare la periferica del computer dalle ginocchia e spaventando sia Cagalli che Lunamaria. «Maggiore!», gridò, il viso rosso per la rabbia.

   Lui stese le labbra in un sorriso e alzò le braccia in segno di resa. «La colpa non è certo mia se sono nato uomo.»

   L’Ammiraglio fu sul punto di ribattere, quando anche Kira fece il suo ingresso in compagnia di Lacus, l’unica, a parte Mwu, a non indossare la tuta. «Allora, a che punto siete?», domandò l’Ufficiale di ZAFT. Non attese risposta, tuttavia, perché anche il suo sguardo fu attirato da qualcosa. Si avvicinò frettolosamente alla sorella e le sussurrò, allarmato: «Cagalli… ehm… Potresti evitare di assumere certe pose?»

   «Eh?», non capì lei, fissandolo come avesse parlato un’altra lingua. Un secondo dopo, però, il suo fidanzato l’afferrò per un polso ed iniziò a trascinarla via senza dare alcuna spiegazione. «Athrun… Che diavolo ti prende?»

   «Dovresti ringraziarlo», le assicurò Mwu, sghignazzando, «perché ti sta dimostrando quanto ci tiene a te. Lo invidio, persino.»

   «Vuole tacere una volta per tutte?!», abbaiò il giovane, sempre più stizzito e, stavolta, anche imbarazzato.

   «Si può sapere che succede?!», si spazientiva intanto l’oggetto del discorso, cercando, invano, di divincolarsi dalla gelosa prigione del suo promesso sposo.

   Fu quel continuo agitarsi di fianchi, stretti in un tessuto terribilmente aderente e pericolosamente invitante, che finalmente illuminò anche Lunamaria – donna sì, ma non cieca. Si volse di scatto verso Shinn ed i suoi occhi si restrinsero in due fessure pericolose. Quindi, sotto il naso di un divertito La Fllaga e quello degli altri due, si diresse a spron battuto dall’innamorato e gli mollò un ceffone ben assestato, lasciandolo allibito.

   «E la prossima volta che ti azzardi a farlo, ti ci strozzo, con quella tuta!»

   «Ma… ma… Io non ho fatto nulla!», protestò il ragazzo, troppo colpevole per arrabbiarsi e troppo spaventato dal pensiero di perderla per osare ribattere a tono.

   Lei lo afferrò per il colletto e gli soffiò in faccia. «Ti avverto: ho passato molto tempo con lei, ultimamente, quindi ho imparato molte, molte cose.»

   Shinn deglutì, terrorizzato, mentre Mwu commentava: «Questo sì che è grave. Se si è lasciata influenzare come dice, finirà davvero per pestarlo ancora se lui dovesse riprovarci.»

   Kira sospirò. «Sempre meglio che far sapere tutto a Cagalli.»

   Il biondo fece una smorfia per palesare la sua preoccupazione. «In tal caso, dovremmo rassegnarci a raccogliere il nostro giovane amico con l’aspirapolvere.»

   «Ehi!», non resse più l’imputato, seppur ancora sotto minaccia della propria ragazza. «Non sono stato l’unico a guardarla! Lo avete fatto anche voi!»

   «Sono suo fratello», se ne lavò le mani il Capitano Yamato, passando l’accusa al Maggiore.

   Il quale scrollò le spalle. «Sono un uomo sposato», replicò, serafico, come se quelle parole senza senso bastassero a giustificarlo.

   «E con questo?!»

   «E smettila di urlare, cornacchia!», sbottò Cagalli, tornando da loro con fare nervoso. Athrun la seguiva, ancora accigliato, ma con espressione più distesa in volto, dal momento che era riuscito a convincerla a cambiarsi con qualcosa di meno appariscente. «Cos’è successo?», pretese di sapere il Delegato, fermando il passo e piantando le mani sulle anche.

   Lunamaria si decise a mollare la presa su Shinn, che tornò a respirare, ma nessun altro mosse muscolo, nemmeno per parlare. Allora, da buona samaritana, Lacus si curò di distrarre l’animo inquieto di colei che un giorno sarebbe diventata sua cognata, e disse, lasciandola interdetta: «Cagalli-san, per assicurarti la buona riuscita dei tuoi propositi futuri, la prossima volta che avrai un incontro delicato con uno dei Capi di Stato dell’Alleanza Terrestre o con un pezzo grosso di PLANT, perché non ci vai a bordo di un Mobile Suit?»













Sono a casa! *_* Ed era anche ora! XD
Quest'idiozia nasce da un modellino di Cagalli che, grazie ad un'anima pura e saggia e meravigliosa (♥), ora è accanto a quello che avevo comprato qualche mese fa online. Il punto è che questo nuovo modellino è fatto straordinariamente bene e rappresenta la nostra amata Principessa con la tuta da pilota (quella di Destiny), ma con una particolarità: è in una posa tale che, pur non essendo affatto sconcia, la prima cosa che salta all'occhio è il suo fondoschiena. XD Anche se la si guarda dal davanti, lo sguardo punta lì, sul serio. XD Cioé... non sono l'unica a pensarla in questo modo, anzi. E vi informo che mio fratello più grande le ha anche dato una bella pacca, tanto che stavo per staccargli la mano. XD
Insomma, la nostra Cagalli ha svelato il suo lato migliore, finalmente. XD (Anche se già avremmo dovuto accorgercene nel famoso episodio 24 della prima serie... ma magari lì, a sedici anni non ancora compiuti, doveva finire di svilupparsi, chissà! XD)
Vi chiedo comunque scusa per questa cosa, ma avevo detto e ridetto che, a furia di nominare il suo bel popò, avrei dovuto infine scriverci qualcosa su. ... Ora che ci penso, ieri sera con la persona di cui sopra parlavo anche di Athrun... cioé... no, su quello non posso proprio scriverci nulla, sarebbe TROPPO osceno. (E sto già morendo di vergogna perché a dirla così sembra ch'io sia una maniaca. XD)
Bando alle ciance, va'! Saluto con affetto tutti i lettori, NicoDevil, Rinoa87heart, Lightning_ (Quando postiii???), MaryRobin, Atlantislux e la mia dolcissima Hinata_chan che commenta in separata sede. ^^
Bacio,
Shainareth
P.S. Quanto prima posterò una foto del modellino sul mio blog, così vedremo se non ho ragione! >_<





  
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