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Autore: FrederickPeron    29/11/2021    0 recensioni
[Melevisione]
" Amici di Città Laggiù, vi prego, lasciate che io vi racconti del Fantabosco delle Origini. Di come due creature opposte e molto diverse salvarono il nostro mondo da fine imminente. Lasciate, o cari navigatori, che vi canti della Grande Guerra Magica che vide contrapposte le fate e le streghe. Lasciatemi raccontare di come l'amore sconfisse l'odio e di come l'equilibrio del mondo fatato venne finalmente ripristinato. Bi prego, prestatemi orecchio"
Genere: Avventura, Drammatico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yuri
Note: AU, OOC, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Fin dalle origini del mondo, grandi uomini, scribi e poeti hanno raccolto le più grandi storie accadute nel corso del tempo per poi trascriverle, creando così i grandi racconti che adesso sono stampati nella memoria collettiva. Le più grandi testimonianze, le tracce rilasciate dal tempo fan si che si crei un ricordo o un messaggio da cui si può trarre un insegnamento, una lezione di vita, un significato che potrebbe plasmare il futuro e che può essere utile anche per comprendere il presente. Nella migliore delle ipotesi queste storie possono modificare le nostre percezioni sul mondo, possono insegnare come viverci, come relazionarsi agli altri, possono plasmare il pensiero, modificarlo o influenzarlo. Si può sempre cercare il buono o qualcosa di positivo anche nelle situazioni più terribili. Chi è attento riesce a cogliere il buono, il giusto significato e può trasmetterlo per un benevolo scopo. Chi invece ne fa un uso sbagliato tende invece a rifare lo stesso errore o peggio rischia di distorcere la parola, e rischia di trasportare il mondo nel caos. In mezzo a coloro che davvero vogliono portare avanti il pensiero per migliorare il presente, la massa, avvertire le loro comunità, c'è sempre chi vorrebbe sfruttare pezzi della storia a proprio vantaggio per giustificare un'azione nefasta. Quello che è un pensiero distorto, una distorsione, una neolingua, può diventare propaganda, un credo malvagio, schiavitù. La storia insegna che l'uomo anzi che molte creature sbagliano e sono propensi a rifare lo stesso errore. Anche in questo caso non ci sarà eccezione. Tra noi folletti, vissuti così tanto da poter raccontare questa storia, nessuno può non ricordarsi dell'evento di cui ora parlerò, il suo significato positivo anche quando questa sembrava prendere una brutta piega, di come due creature, figlie di due realtà in conflitto, abbiano superato l'odio e combatterlo. La storia che vi racconterò tratta delle origini del mio mondo, il Fantabosco. Quando io guardo il cielo, di notte, colgo subito le stelle che, come immagini incastrate nel libro del tempo, raccontano quelli eventi veramente accaduti e io subito chiudo gli occhi e ritorno indietro nei ricordi. Ripenso a quei tempi lontani, a quando non ero più un folletto bambino, ai volti di quelle due creature magiche, una fata e una strega, su cui gravó il peso di un conflitto condotto dalle loro rispettive fazioni, iniziata per via del morbo del rancore e della vendetta. Le stelle raccontano che tanto tanto tempo fa il Fantabosco non era altro che che una Landa desolata governata da 12 draghi, Creature intelligenti, oscuri, avari, feticisti dell'oro e dei tesori. A quell'epoca, creature magiche e uomini erano piegati alla schiavitù sotto quelle potenti e diaboliche bestie, mai sazie e tanto avide da prisciugare ormai tutte quelle poche risorse rimaste. Nessun uomo o creatura aveva mai avuto il coraggio di resistere...fino ad ora. Le stelle raccontano che, contro questi 12 terribili mostri alati, si schierarono tre creature, rappresentanti di tre diverse specie; gli uomini, comandati da Equiseto, il loro grande re, il più grande guerriero che la storia avesse mai visto consacrato al tempo. Assieme a lui, Oberon, Signore delle fate e protettore dei Boschi, della natura e delle Creature magiche. E infine, Persefone, la Strega la più grande maga che la storia avesse mai visto. I suoi poteri andavano al di là di ogni immaginazione e si diceva fosse in grado di governare la notte, le tenebre, la natura e le sue calamità e ancora si blaterava che fosse addirittura immortale. Queste tre creature unirono le forze, sconfissero e scacciarono via i potenti draghi così da poter finalmente raccogliere i loro tesori permettendo così la rinascita del mondo e con il poter della Pioggia, i boschi rifiorirono e, con il fuoco, la civiltà progredí per poter finalmente creare il mondo del Fantabosco. Tuttavia fu dalla sconfitta dei draghi che cominciarono i guai fai i Tre fondatori. Oberon, Signore delle fate, in segno di concordia e amicizia con gli umani, sigilló la sua alleanza con Re Equiseto, il quale promise lealtà e pace fra uomini e creature magiche, permettendo a entrambi di unirsi per un reciproco aiuto. Ma questo fece infuriare Persefone la quale, proveniente dal mondo di città laggiù, aveva visto gli uomini marchiare, mettere al rogo, bruciare le altre streghe e altre streghe e per questo non avrebbe mai dato ascolto alle promesse di un umano. L'odio della strega esplose, permettendo che si infrangesse l'antica fratellanza con il Re delle Fate, suo vecchio amico, giurando vendetta contro di lui e tutte le creature magiche. Con la sua magia infatti, Persefone diffuse il morbo della peste sugli uomini e nascose il Sole. A quel punto Oberon sfidò apertamente la strega e il loro duello magico fece tremare la terra per un giorno. Alla fine lo scontro si concluse con la vittoria del Re delle Fate, dove però ne risultó particolarmente provato e, per punire Persefone, le lanciò un terribile maleficio. Dal momento che la Strega aveva usato le tenebre per nascondere la luce del sole dalla vista delle creature magiche, Oberon fece sì che ella non potesse mai più vedere o sentire o toccare la luce del giorno. Qualora la luce del Sole avesse toccato la pallida pelle di Persefone, essa l'avrebbe indebolita e le avrebbe tolto tutti i suoi poteri fino anche a farla scomparire per sempre. Umiliata e sconfitta, la Strega si rifugio nella Fortezza Nera, ad Est dei Monti Azzurri e, pur di proteggersi dai raggi del luminoso astro, coprí il cielo dell'est con una nube perpetua in modo che lei potesse muoversi almeno in quelle zone dove lei era padrona. Ma prima di congedarsi, giuró che sarebbe tornata e che la guerra non sarebbe finita fino a quando uno dei due non sarebbe morto, oppure se Oberon non avesse sciolto la sua alleanza con gli umani e, per poter creare consenso e far sì che maghi e streghe aderissero alla sua causa, Persefone mentí dicendo che Oberon aveva allargato la maledizione anche a loro e che gli abitanti del Fantabosco li odiavano e che li avrebbero uccisi qualora si fossero fidati delle altre creature magiche. Alla fine, Persefone riuscì a consolidare il suo consenso e molti maghi e molte streghe si unirono a lei, promettendo che la loro armata avrebbe travolto il regno di Equiseto e distrutto quello delle creature che si erano unite a lui. Seppur con questa minaccia imminente, il Regno del Fantabosco visse anni di pace, e molti cominciarono a pensare che la Strega avesse cambiato idea...ma non era così, Oberon fu sempre all'erta e Persefone, con il supporto del Consiglio della Magia, continuò a crescere generazioni di streghe e maghi per farne dei mezzi inerenti alla conquista, inculcando nelle lor menti il germe dell'odio. Per quanto sarebbe continuato così? Nessuno poteva prevederlo. O stelle, datemi voi il coraggio e la memoria di raccontare gli eventi dei pignalenti passati. Fatemi rivedere, fatemi rivivere quei tempi. E voi, amici di città Laggiù, vi prego, prestatemi orecchio.
   
 
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