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Autore: Tiifa Rokkuhato    03/09/2009    1 recensioni
"Non posso lasciarvi entrare..."
Genere: Romantico, Drammatico, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Allen Walker | Coppie: Kanda/Allen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ora puoi darmi la tua mano

Ora puoi darmi la tua mano? No, immagino di no, dopotutto, io non sono che un peso…

Il fatto è che… sono stanco, una mano mi farebbe proprio comodo, specie la tua.

Sei davanti a me, ma nemmeno ti volti a guardare come sto, non sei molto carino sai?

Tu sei sempre davanti a me, non è che forse ti da fastidio vedermi? Scusa se ti da fastidio, non sono io a scegliere la squadra per le missioni, non è colpa mia se ultimamente ci mettono sempre insieme, hei, ascoltami! Non snobbarmi cazzo, guarda che tu non sei proprio nessuno sai, che fai tanto il superiore. Stupido…

 

“Idiota, sei davvero debole tu è…” A terra, c’è un ragazzo svenuto,  e sotto al suo corpo esausto comincia ad allargarsi una chiazza di sangue. Un altro ragazzo, che gli stava camminando avanti si china e se lo mette sulle spalle.

“Appunto… ti pare che devi anche appesantirmi ora…”

 

Sei solo un’idiota, mi chiedo perché io continui a perdere tempo con te… un stupido ragazzino impulsivo  e sentimentale…mi chiedo perché L’Ordine continui a perdere tempo con te, quelli dell’Ordine sono degli idioti fatti e finiti … c’è poco da fare… magari muori dissanguato…

 

Il viso del ragazzo viene contratto da un’espressione poco felice data della sua stessa affermazione, probabilmente, lui non desidera davvero la morte di quel ragazzo.

Schiaffi, forti, su un viso pallidissimo, come se il sangue non passasse lì da tempo.

“Hei, hei ragazzino, svegliati, avanti deficiente sveglia!”

L’ennesimo schiaffo, ma il ragazzo non accenna ad aprire gli occhi.

Allora gli schiaffi diventano sempre più potenti. “Allen, Allen Walker vuoi svegliarti cazzo?”

Nessuna risposta… lui voleva svegliarlo per dirgli solo che ci avrebbe pensato lui, avrebbe fermato lui l’emorragia, e poi all’Ordine sarebbe andato tutto bene.

“Allen svegliati, avanti deficiente svegliati, o vuoi farmi credere che tu, il grande Allen Walker, che ama sia umani che Akuma, intende lasciarsi morire così? ALLEN!”

Il panico comincia ad invadere il petto di un ragazzo che nonostante tutta la freddezza, nonostante tutta la sua inespressività, è umano.

Gli occhi sgranati che si guardano intorno alla disperata ricerca d’aiuto, cerca un finder, una carrozza… qualsiasi cosa. Non vede nulla, la città intorno a lui è vuota, desertica, non c’è niente, ne nessuno.

Si carica il ragazzo in braccio, e comincia a correre,  a correre verso la direzione dove dovrebbe essere l’ordine.

“Tincampi ti prego, avvisa l’ordine di questa situazione, manda proprio le immagini, fai come vuoi”

“Bibip, dovrei metterci circa un’ora signore” Il golem frulla le alette in attesa di conferme.

“In che direzione si trova l’ordine Oscuro?”

“Bibip 100 km a nord davanti a lei, signore, dunque, devo avvisare L’Ordine?”

“Veloce!”

Il golem schizza, veloce, e ben presto sparisce.

Intanto il ragazzo continua a correre, tra detriti, spazzatura e ruderi della vecchia Londra.

Il terrore comincia a stringere la bocca dello stomaco, e a plasmare il respiro del ragazzo a suo piacimento…

“Non… morire.”

L’esorcista si congela nuovamente, e quasi ha paura, paura di aver solo immaginato quella voce, paura che magari se guardasse il viso di Allen in quel momento vedrebbe solo la morte.

 

“Sei tu che non devi morire!”

L’esorcista riprende a correre senza guardare il ragazzo che tiene in braccio, che intanto sgrana gli occhi.

 

Il tepore di un petto, il battito della vita in quel petto, quelle mani così candide e affusolate stringerlo a se e poi… poi…

 

Allen sente il sangue defluire piano, si sente svuotato della vita… e nuovamente sviene, nella sua mente rimane intrappolato un pensiero… il dolce profumo dei suoi lunghi capelli d’ebano…

 

 

“Maledetta Innocence, fa qualcosa! Perché non lo salvi? E’? Che ti ha fatto di male, non ho mai visto nessuno incarnare così bene il tuo nome e il tuo potere come lui, e tu te ne freghi, ma certo, noi siamo carne da macello vero? Non siamo che quello vero?… Non siamo che quello…vero…”

L’esorcista cade in ginocchio, istintivamente protegge il corpo quasi esangue di Allen , una grande chiazza di sangue si spande sul suo fianco.

“No… io non mi arrendo sai… tanto io non posso morire…quindi riposarmi sarebbe stupido…”

Alcune gocce cadono sul viso dell’esorcista… lacrime? E poi la pioggia comincia a scrosciare con violenza sulla città distrutta, e si mischia all’urlo di rabbia dell’esorcista.

“AAAAAAAAAAAAAH! NO, IO NON MI LASCIO AMMAZZARE COSI’, IO NON LASCIO MORIRE ALLEN! DIO! CREATORE DELL’INNOCENCE, SE DAVVERO CI SEI, SE DAVVERO ESISTI E AMI I TUOI UMANI COME DICONO, ALLORA PERCHE’ LASCI CHE QUESTO ACCADA, DIO, PERCHE’ LASCI MORIRE CHI RISCHIA LA VITA IN TUO NOME, IO TI RINNEGO, MALEDETTO STRONZO, MI HA SENTITO? ALLORA? MI SENTI DIO?”

Tuoni… ma nulla più… una risata, isterica e folle… io non mi arrendo…L’esorcista si rimette in piedi, e riprende a correre. Sente la ferita lacerarsi ad ogni passo, sente il sangue defluire piano, e il suo corpo diventare pesante e leggero insieme, ma ignora, ignora la debolezza, ignora il sangue che esce a fiotti dal suo corpo come un fiume in piena, e correndo arriva all’Ordine.

Davanti al cancello cade in ginocchio, e il cancello prende vita.

“Non posso lasciarvi entrare…” Yu Kanda sgrana gli occhi. “Ci sono troppi Akuma nascosti in questo bosco… sarebbe troppo rischioso.

Kanda comincia ad urlare, urli rauchi e laceranti, disperati e rabbiosi, finalmente guarda Allen… il volto bianco… ma sorridente.

“Perché sorridi… Allen… perché sorridi… l’Ordine non ci lascia entrare… mi hai sentito Allen? Non ci lascia entrare… moriremo qui fuori, fuori dall’ingresso di quel posto che tu chiami casa… ma io non ti lascio… Allen… io non ti lascio… se moriremo… moriremo insieme!”

E posando il corpo di Allen a terra Yu Kanda sguaina la Mugen e comincia a colpire il cancello.

“Lasciaci entrare, hai capito, devi lasciarci entrare!”

Ma ad ogni colpo, la terribile consapevolezza che non li avrebbe fatti entrare lo penetrava, con la stessa violenza con cui lui usava la Mugen in quel momento.

Ad ogni colpo il sangue defluiva con più forza, e pian piano, all’esorcista venne a mancare anche la forza della disperazione con cui aveva portato Allen fin lì.

Yu Kanda si accasciò a terra, tentò di tirarsi su senza successo… e allora si trascinò, si trascinò sino ad Allen e tentò di scuoterlo.

“Allen… Allen stupido ragazzino, svegliati…” Allen apre gli occhi e si volta verso Kanda, i loro corpi sono in una pozza di sangue, e il suo cuore comincia a battere sempre più lentamente.

“Hei Allen… devo dirti una cosa… io…” “Kanda… non odiarmi… okay? Io non voglio che tu mi odi…” Kanda avrebbe sgranato gli occhi, se solo ne avesse avuta la forza…”Allen… Allen…”

Allen Walker era immobile, neanche il suo petto sembrava si muovesse più, e Kanda capì… capì che Allen era morto… “Allen… io non ti odio, Allen… te lo giuro, perdonami per come ti ho trattato io non ti odio…perdonami…” Alcune gocce caddero sul viso dell’esorcista… lacrime?

Sì, senza ombra di dubbio quelle erano lacrime… quelle sono le lacrime di Yu Kanda, un’esorcista morto con un rimpianto, il rimpianto di non aver mai dimostrato i suoi veri sentimenti.

Tra pioggia sangue e foglie giacciono due ragazzi, entrambi molto giovani, e allo stesso tempo troppo vecchi. Il vento fischia e sferza i loro volti bellissimi, che probabilmente il vento lascerà intatti a lungo…

 

“Hey Kanda… non odiarmi okay?”

“Morirai giovane tu, con questo modo di ragionare…”

“Ti ringrazio…”

“Mammoletta…”

“Stupido Yu!”

  
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